Non solo Ginevra. Dopo la Dolce Vita, film cult del 1960 sulla bellezza di Roma ed il suo edonismo sfrenato, ecco La deutsche vita, film tragicomico con sottofondo di mandolino di alcuni italiani fuggiti a Berlino: sono i coautori e, nel primo caso, pure interprete, Alessandro Cassigoli e Tania Masi [www.ladeutschevitaderfilm.com, 2014].
La verità è che all’estero ci vedono così: in brache di tela.
Luoghi comuni? Non proprio a giudicare dal video-documentario.
Pizza. Dialetto. La camera in più per quando viene in visita anche la mamma.
Il mito degli occhi scuri – altrimenti sembri un polacco. Tutti attori, musicisti, parrucchieri. Tutti filoberlusconiani.
Tutti sfigati. Ecco la fine che rischiamo di fare se lo Stato va a rotoli.
L’Internazionale, che proprio questa mattina ha rilanciato il film del 2014, commenta: “Le cifre parlano di oltre 20mila italiani a Berlino, con un’impennata di migranti di ultimissima generazione dal 2010 circa. Contando tutti quelli non registrati potrebbero essere almeno il doppio. […] Rispetto ai loro predecessori hanno aspettative e capacità di adattamento molto diverse, ma anche loro fuggono da un’Italia in crisi, oggi come nel dopoguerra, in cerca di un nuovo futuro sfidando pregiudizi, nostalgia, freddo e pessimo caffè.“.
Per evitare che scappino anche gli altri e che finiamo tutti a farci ridere dietro dal mondo, c’è una sola salvezza: Milano città stato
LA DEUTSCHE VITA_trailer eng subt from alcassi on Vimeo.