La fuga dei 50mila: sorpresa, Milano in un anno ha perso tanti abitanti come l’intera città di Lodi

Milano è prima per la qualità della vita, ma i residenti se ne vanno. I numeri aggiornati e i motivi della fuga

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Ph. @alemaestri_fotos IG

Milano prima per la qualità della vita, secondo la nuova edizione dell’indagine annuale realizzata da ItaliaOggi e Ital Communications, ma per la prima volta dopo il 2020 perde residenti. Se si sta così bene, perchè si fugge? Ecco i motivi.

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La fuga dei 50mila: sorpresa, Milano in un anno ha perso tanti abitanti come l’intera città di Lodi

# A dicembre 2023 secondo Palazzo Marino i residenti erano più di 1,4 milioni, per l’Istat solo 1,37

Credits hoigole IG – Palazzo Marino

L’anno prima dell’arrivo della pandemia Milano aveva superato la soglia di 1,4 milioni di residenti. Un numero calato nei successivi tre anni, con molti cittadini andati a vivere altrove o ritornati nei paesi d’origine, per poi risalire a 1 milione e 417 mila a dicembre 2023 come registrato dall’Anagrafe di Palazzo Marino. Il dato non ha avuto però conferma dall’Istat, che nello stesso periodo dell’anno registrata “solo” 1.370.536 abitanti. Un numero inferiore quindi di circa 47mila unità rispetto rispetto a quanto comunicato dal Comune di Milano, 30mila in confronto al dato del 2019, e che non ha avuto segnali di crescita almeno sino ad agosto 2024.

# In calo immigrati da altre città italiane e dall’estero, in crescita i milanesi trasferiti fuori dai confini

Credits Sushil Ghimire-unsplash – Stazione Centrale Milano

Il trend della popolazione milanese in calo nell’ultimo anno è spiegabile con questi numeri: 

  • Calo degli arrivi dalle altre città (-10mila): 45mila arrivi da altre città italiane nei primi 8 mesi del 2023 contro i 35mila stimati per il 2024;
  • Calo dei nuovi stranieri (-8mila): 31mila stranieri approdati nel 2023 contro i 23mila del 2024;
  • Aumento dei milanesi andati all’estero (+2.500): 5.254 trasferimenti di milanesi all’estero nel 2023 contro i 7.888 del 2024;
  • Meno nati: 9.423 nati nel 2023 rispetto alle 9.886 del 2022, i nati registrati dall’Istat fino ad agosto 2024 è di 6.146;
  • Più morti: quota 10.000 decessi già raggiunta ad agosto nel 2024.

Infine aumentano i milanesi che lasciano la città per trasferirsi nell’hinterland o in altri posti in Italia. 

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# I motivi della discrepanza dei dati

La discrepanza tra i dati, come riportato da Repubblica, è dovuta al fatto che il Censimento permanente della popolazione effettuato annualmente dall’Istat dal 2018 è basato «sull’utilizzo integrato di fonti amministrative e di altre fonti di dati utili a fini censuari e sullo svolgimento di rilevazioni periodiche». I numeri prodotti da Palazzo Marino si riferiscono invece solo al database dell’Ufficio Anagrafe.

# La città è meno attrattiva e il costo della vita è troppo alto

Credits Kunnasberg-pixabay – Costi energia

Sono questi in sintesi le due cause che hanno portato al calo della popolazione e che rischiano di far proseguire il trend verso il basso, nonostante Milano abbia tutte le carte in regole per essere attrattiva. Palazzo Marino aveva infatti fissato come target per la fine del 2024 un numero di residenti di 1 milione e 420mila e il recente primo posto nella classifica della qualità della Vita, realizzata da ItaliaOggi e Ital Communications, sembrava confermare tutto. Il demografo docente della Cattolica, Alessandro Rosin, spiega infatti che «Da una città come Milano ci si sarebbe aspettati una crescita in termini di popolazione. In potenza, infatti, il capoluogo lombardo ha tutti gli elementi per sviluppare una capacità attrattiva che altre aree in Italia non hanno. Ma non si sta facendo abbastanza per attuare le potenzialità della città».

Il docente aggiunge che «Vivere a Milano è diventato costoso oltre che complicato. Il costo della vita è troppo alto, spostarsi tra le zone periferiche e il centro non è più così facile. Insomma, Milano non ha fatto quello che doveva fare per esprimere al meglio la propria capacità attrattiva. In questo modo sempre meno flussi di persone in entrata ci saranno». Infine da Milano «ci si aspetterebbe che, nonostante la bassa natalità, il fenomeno migratorio riuscisse a invertire lo scenario».

Fonte: Repubblica Milano

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FABIO MARCOMIN

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Fabio Marcomin
Giornalista pubblicista. Laurea in Strategia e Comunicazione d’Impresa a Reggio Emilia. Il mio background: informatica, marketing e comunicazione. Curioso delle nuove tecnologie dalle criptovalute all'AI. Dal 2012 a Milano, per metà milanese da parte di madre, amante della città e appassionato di trasporti e architettura: ho scelto Milano per vivere e lavorare perché la ritengo la mia città ideale.