La prima gara era andata deserta. La seconda ha avuto esito positivo, ma il Tar ne ha annullato l’assegnazione e si attende che il bando venga affidato alla seconda azienda in graduatoria. Nonostante i tempi stringano, per non perdere i finanziamenti, le attività di bonifica procedono e il primo edificio è stato completato. Il punto sul progetto.
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# Un’area di 18 ettari, sui circa 33 complessivi, bonificata con tecniche di fito-risanamento
# Il Tar ha annullato l’assegnazione del nuovo bando al vincitore, attesa la firma del contratto della seconda azienda in graduatoria
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Dopo che la prima gara d’appalto è andata deserta, principalmente per l’aumento dei costi dei materiali, il Politecnico di Milano ha indetto subito un secondo bando del valore di poco meno di 152 milioni di euro, con valori più elevati di 65 milioni di euro, per evitare di perdere i finanziamenti statali. La cifra sale ad oltre 594 milioni di euro con le opzioni. Nel contratto è previsto:
- progettazione esecutiva e coordinamento della sicurezza per 3.009.000 euro;
- lavori di costruzione per 141.475.000 euro;
- costi della sicurezza per 3.075.000 euro;
- manutenzione per tre anni per 4.249.000 euro;
- infine 442.550.000 euro per le opzioni aggiuntive.
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Per lavorazioni suppletive, bonifiche residue e revisione dei prezzi rispetto al progetto esecutivo e di fattibilità tecnico-economica sono state decise modifiche contrattuali per 54.300.000 euro. A questo si aggiungono i lavori e servizi previsti dal masterplan di Renzo Piano, da affidare attraverso procedure negoziate, per un importo pari a 388.250.000 di euro.
Il secondo bando era andato a buon fine, con l’assegnazione al raggruppamento temporaneo di imprese Sacs. Il Tar ha però deciso di annullarla per mancanza di requisiti tecnici fondamentali sia del raggruppamento che di due delle singole imprese che lo componevano. Entro gennaio di quest’anno il Politecnico avrebbe dovuto affidarlo alla seconda azienda in graduatoria, la Eteria, ma ancora non è stato comunicato nulla a riguardo. Il direttore generale del Politecnico, Graziano Dragoni, aveva comunque rassicurato che «Nel lotto oggetto dei ricorsi sono in corso i lavori di bonifica e quindi il vincitore della gara non sarebbe potuto entrare fino al termine della bonifica se non per qualche intervento propedeutico. Sono ritardi ridotti».
# Il punto sui cantieri
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Nel frattempo infatti sono state eseguite bonifiche e i primi grandi interventi nelle varie parti del grande spazio urbano. A questo si aggiunge il completamento dell’edificio EN: LAB, nuova sede del Dipartimento di Energia dell’università, di quattro piano con uffici, aule, laboratori polifunzionali e alcuni destinati al dipartimento di elettrochimica.
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La conclusione di tutto il progetto è stato programmato per il 2026 ma a causa delle bonifiche più lunghe e complesse e alla necessità di reperire ulteriori risorse, slitteranno con ogni probabilità al 2027 le aree destinate alle start up, le scuole civiche e le residenze universitarie.
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FABIO MARCOMIN
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