Incrociando i dati delle dichiarazioni dei redditi del 2020 e i codici di avviamento postale il sito YouTrend, specializzato in sondaggi, analisi e statistiche, ha creato la mappa della ricchezza di Milano. Vediamo il quartiere più ricco e come sono distribuiti i redditi delle altre zone della città.
La mappa della RICCHEZZA di Milano: il quartiere più ricco d’Italia e quelli più poveri della città
# Il redditometro di Milano premia il CAP 20121: oltre 88.000 di reddito pro capite
Youtrend, portale specializzato in sondaggi, analisi e statistiche, ha utilizzato le dichiarazioni dei redditi del 2020 e i codici di avviamento postale, forniti per la prima ministero dell’Economia e delle Finanze, per realizzare la mappa che fotografa la distribuzione della ricchezza di Milano.
Suddivisa per macro-aree metropolitane, l’analisi mostra gli imponibili del 2019 ed è frazionata anche in cinque fasce di reddito. Da questa mappa risulta che il Cap 20121 è il macro-quartiere con il reddito imponibile medio più alto della Città Metropolitana di Milano e dell’Italia: tra Brera, San Marco e Castello si superano gli 88.000 euro pro capite.
# I quartieri più ricchi di Milano
#1 Il centro città, come era facile prevedere, è la zona più ricca. Qui il 16% dei cittadini dichiara un reddito maggiore di 120 mila euro. L’area di Brera, San Marco e Castello si pone addirittura come il quartiere più ricco d’Italia.
#2 Cap 20145, di Sempione e Citylife, il reddito medio pro capite è di 71.000 euro e il 14 supera i 120 mila euro;
#3 Cap 20123, quello di Cordusio, Carrobbio, San Vittore e Magenta, la media reddituale è di 67.000 euro con il 13 per cento di redditi oltre i 100mila euro;
#4 Cap 20122, che comprende Ticinese, l’area intorno a San Babila e i quartieri adiacenti ai giardini della Guastalla, si arriva a 57.000 euro pro capite;
#5 infine nei Cap 20149, 20144, 20129 e 20124 da Portello, Lotto e Fiera, a Porta Genova e Washington fino a viale Abruzzi e Gae Aulenti i redditi medi oscillano tra i 49.000 e i 44.000 euro.
# Nelle zone semi-centrali le fasce di reddito sono comprese tra i 29 i 42.000 euro
Più si esce fuori dal centro e più i redditi scendono. Nelle zone semicentrali i redditi variano tra i 29.000 e i 42.000. Si parte dal Cap 20135, Porta Romana e viale Umbria, con una media attorno ai 40.000, poi il Cap 20133, che comprende Città Studi e i quartieri fra il Politecnico e Forlanini, dove viene rispettata la media cittadina di 32.000 euro pro capite. Nella fascia reddituale tra i 26.000 e i 29.000 euro troviamo i Cap 20134 e 20137 con Calvairate e Ortica nella zona orientale della città, il Cap 20141 da Vigentino fino a Quintosole , il Cap 20151 di Trenno e Lampugnano e infine i Cap 20125 e 20126 di Maggiolina e Bicocca.
# Nelle periferie i quartieri più poveri della città. A Quarto Oggiaro, Stephenson, Roserio si scende sotto i 18.000 euro di reddito pro capite
Nelle periferie ci sono sono i quartieri più poveri della città. Nel Cap 20157, che include Quarto Oggiaro, Stephenson, Roserio per arrivare ai margini dell’area Expo, vivono i cittadini meno abbienti con redditi inferiori ai 18.000 euro. Nelle altre fasce troviamo:
- Corvetto, Rogoredo e Santa Giulia, Niguarda, il quartiere Adriano fino a Primaticcio e Baggio con una media di reddito pro capite compresa tra i 22 e i 26.000 euro;
- Gratosoglio, Boffalora e Barona, Muggiano, i quartieri sopra piazzale Loreto di NoLo, Turro, Crescenzago, Cimiano e Cascina Gobba, Villapizzone, l’area del Cimitero Maggiore, Dergano, Affori e Comasina si posizionano tutti attorno ai 22.000 euro.
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FABIO MARCOMIN
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