In questo articolo di ottobre vi avevamo raccontato della situazione poco rosea dei cantieri per la metrotranvia Milano-Seregno, con un anno di ritardo sulla tabella di marcia. La situazione nel frattempo è peggiorata nonostante le rassicurazioni di una ripresa a pieno regime dei lavori. Facciamo il punto e vediamo quando si potrebbero vedere i tram viaggiare sui binari.
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La Metrotranvia della Brianza è sempre più lontana: cantieri in stallo da due anni
# Lavori iniziati da due anni, ma procedono estremamente a rilento e non su tutto il tracciato
Il 1999 è l’anno in cui l’opera è stata progettata. Nel 2025 i lavori avrebbero dovuto essere già a buon punto e invece, dopo la partenza a maggio del 2023, si sono quasi subito fermati o quantomeno sono andati avanti estremamente a rilento. Dei gravi problemi relativi alla realizzazione della metrotranvia Milano-Seregno ne avevamo parlato in questo articolo a ottobre 2024, quando già i cantieri erano di fatto bloccati da un anno, eccetto alcuni punti lungo il tracciato, ma da allora la situazione è peggiorata.
Il nodo più importante da sciogliere è quello relativo all’impresa di costruzioni CMC di Ravenna, affidataria dei lavori, che ha richiesto la liquidazione giudiziaria e che starebbe seguendo un percorso di mediazione previsto in conclusione a febbraio. A questo si sono sommati i ritardi dovuti alla mancata consegna delle aree soggette ai lavori da parte del Comune di Bresso. Nemmeno l’idea di procedere con micro-cantieri è stata risolutiva.
# I danni economici delle attività commerciali lungo il percorso: oltre 5 milioni di euro di perdite
Marco Barbieri, segretario generale di Confcommercio Milano, Lodi, Monza e Brianza, durante la conferenza stampa convocata il 27 settembre, aveva sottolineato la situazione drammatica per le imprese lungo il percorso della metrotranvia: «Ci sono 300 attività lungo la tratta colpite dal cantiere che in un solo anno registrano oltre 5 milioni di euro di perdite complessive. Per un progetto di 20 anni fa e un’opera che nessuno voleva e vede in azione un’azienda appaltatrice, come abbiamo saputo, in gravi difficoltà. Ristori economici e ripartenza del cantiere o saranno in molti ad abbassare la saracinesca».
# Le rassicurazioni della Città Metropolitana di un nuovo cronoprogramma e la richiesta dei ristori
Il 25 settembre 2024 si era tenuto un incontro tra i sindaci dei comuni interessati dall’opera, nel frattempo rassicurati dalla neo consigliera delegata alle infrastrutture della Città Metropolitana, Daniela Caputo, come riportato da ilcittadinomb.it: «Ho informato gli amministratori locali presenti del fatto che con la direzione lavori e i tecnici della Città metropolitana abbiamo fatto un nuovo sopralluogo lungo i 14 chilometri su cui si svilupperà il percorso della metrotranvia e abbiamo verificato che nei cantieri i lavori procedevano» specificando che «in tal senso ho avuto rassicurazioni circa il fatto che le difficoltà societarie sono in fase di risoluzione e ciò favorirà sia la possibilità di reperire le maestranze che la definizione di un nuovo cronoprogramma. Ho inoltre chiesto di limitare al massimo i disagi per i cittadini e le attività commerciali». Tra le promesse quella di intensificare i cantieri, dopo il superamento delle difficoltà della società incaricata ai lavori, ma da allora non si è messo nulla.
Il 16 gennaio 2025 Daniela Caputo è stata audita dalla commissione regionale alle infrastrutture in merito alla situazione di stallo dell’opera e questa la nota della Città Metropolitana di Milano con la dichiarazione della consigliera delegata alle infrastrutture: «Comprendo e condivido le rimostranze e le difficoltà espresse dai sindaci e da Confcommercio, più volte nel corso di questi mesi ho avuto modo di interloquire con tutti loro e posso solo, ancora oggi, dichiarare che da parte della Città metropolitana è, e verrà, messo in campo il massimo sforzo, anche per rispondere alle esigenze dei commercianti e delle imprese che possano risentire dei tempi di cantierizzazione. Continueremo a mettere il massimo impegno per venire a capo dei problemi sul terreno».
# L’inaugurazione slitta ancora: almeno alla fine del 2027, ma non ci sono certezze
Ma quando è prevista la ripresa dei lavori e quando dovrebbe inaugurare? Scontata l’impossibilità di far viaggiare i tram entro l’estate 2026, non si vedranno prima delle fine del 2027, se va bene nel mese di settembre. Sulle date non c’è però alcuna certezza, potrebbe slittare ulteriormente il termine dei cantieri, e informazioni più precise non si potranno avere prima della definizione del concordato in tribunale per la richiesta liquidazione giudiziaria da parte della CMC di Ravenna. Nel frattempo, come dichiarato da Luigi Ponti del Partito Democratico «il cantiere non si deve interrompere e bisogna garantire alla popolazione comunicazioni sempre chiare e tempestive».
# Una nuova linea lunga 14,3 km per 25 fermate
Nell’attesa di capire quando tutto si rimetterà in moto vediamo il progetto nel dettaglio. La nuova linea sostituisce la tranvia extraurbana Milano – Desio proseguendo fino a Seregno: lunghezza del tracciato 14,3 chilometri, 25 fermate distanti tra loro in media 540 metri e otto comuni attraversati: Milano, Bresso, Cormano, Cusano Milanino, Paderno Dugnano, Nova Milanese, Desio e Seregno fino alla stazione per i collegamenti con Saronno, Como, Carnate e Monza. Dal Parco Nord a Calderara a doppio binario, da Calderara a Seregno FS a binario singolo con raddoppio agli incroci. La linea sarà connessa alla stazione Seregno a nord, a Milano Maciachini M3 sud e Niguarda la nuova metrotranvia Cascina Gobba-Certosa.
Nel progetto è previsto:
- demolizione del dismesso obsoleto impianto tranviario, nel rifacimento integrale dell’attuale struttura di armamento e trazione elettrica;
- installazione di un’innovativa tecnologia impiantistica e di segnalamento;
- ricostruita integralmente la viabilità e le piste ciclabili, il verde urbano, e i canali lungo il corridoio della nuova metrotranvia.
# In servizio i nuovi Tramlink bidirezionali, frequenza massima di 5 minuti
La frequenza dei passaggi tranviari è prevista di 5 minuti (sino a Paderno Dugnano) e di 10 minuti (oltre a Paderno Dugnano) negli orari di punta e 30 minuti negli orari di morbida. Il servizio sarà esercito da 18 nuovi tram bidirezionali della Tramlink, a tre carrozze casse e lunghi 25 metri.
Continua la lettura con: Metrotranvia della Brianza: per ora l’unico record è il ritardo
FABIO MARCOMIN
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COOPERATIVA MURATORI CEMENTISTI. FORMULA CARA A UNA CERTA AREA POLITICA E I RISULTATI QUASI OVVI SI VEDONO. E NATURALMENTE CON MOLTI AVVOCATI DIFENSORI (NON VOI). LEGGETEVI UN ARTICOLO DEL 31 OTTOBRE 2024 PUBBLICATO NEL RESTO DEL CARLINO CHE SPIEGA BENE. QUESTI PERSEGUONO I PROPRI INTERESSI SOCIALI CHE POI OVVIAMENTE SONO QUELLI DEI SOCI INFISCHIANDOSENE DEGLI IMPEGNI PRESI CON I COMMITTENTI. FANNO SEMPRE COSI’ E A QUANTO PARE FUNZIONA. E I POLITICI CHE “SI IMPEGNANO” FAREBBERO SOLO RIDERE SE NON FOSSERO DANNOSI FORSE NON A SE STESSI MA CERTAMENTE ALLA COMUNTA’.