Ci sono gli anticorpi monoclonali e i vaccini, ma per combattere il Covid potremmo avere un asso nella manica.
Si chiama Molnupiravir ed è un farmaco sperimentale che potrebbe permettere ai pazienti affetti da Covid-19 di curarsi in casa.
La PASTIGLIA per curare il COVID a casa: Genova la sperimenta per prima
# Genova scelta per iniziare la sperimentazione
Genova è stata scelta insieme ad altri sei centri italiani per testare un nuovo farmaco in compressa per curare il Coronavirus.
Qui in questi giorni inizieranno i test per questo nuovo farmaco sperimentale, sempre continuando parallelamente la sperimentazione degli anticorpi monoclonali.
A fare la differenza contro questo virus potrebbe essere una pastiglia di nome Molnupiravir, un nuovo antivirale che sembra essere molto efficace.
“Se i risultati saranno positivi, potrebbe essere una delle cure da dare a casa ai pazienti con il virus”. Queste le parole di Matteo Bassetti, direttore della clinica di malattie infettive del Policlinico San Martino di Genova, sulla sua pagina Facebook.
# Il Molnupiravir
Il Molnupiravir, in quanto compressa, potrebbe permettere ai malati di curarsi in casa.
Durante gli studi il farmaco si è dimostrato efficace: sembra riuscire ad evitare che i pazienti vadano verso una forma grave di Covid, oltre ad abbreviare la fase infettiva e ridurre rapidamente i focolai locali.
Questo permette di abbassare la carica virale e dunque la trasmissibilità.
La speranza l’infettivologo genovese è di poter iniziare la sperimentazione già nella prima settimana di aprile, così facendo si potrebbero avere le informazioni sufficienti per stabilirne la sicurezza e l’efficacia già in estate.
Secondo studi oltreoceano ci sarebbero effetti nell’immediato.
I dati presentati di uno studio americano di fase 2 (su 200 pazienti non ospedalizzati), dimostrano gli effetti positivi del farmaco dopo solo cinque giorni dalla somministrazione: la carica virale si riduce in tutti i pazienti.
# Lo studio sugli anticorpi monoclonali
“Ora che i monoclonali sono arrivati in tutta Italia cerchiamo di usarli. Abbiamo un’arma in più”, è così che Bassetti scrive su Facebook il 18 marzo, dimostrando l’orgoglio e la speranza per i nuovi studi.
Il primo paziente di questi studi in Liguria è stato trattato nei giorni scorsi all’Ospedale San Martino di Genova; la sperimentazione con gli anticorpi è iniziata su un un uomo di 71 anni con cardiopatia.
Bassetti spiega: “Deve essere somministrato molto precocemente entro 72 ore dalla positività del tampone o entro dieci giorni dall’esordio sintomi. Per far questo bisogna occorre a prendere il paziente a casa ovvero intercettarli precocemente. I malati candidabili a questa cura sono pazienti con più di 65 anni o con comorbidità ovvero soggetti in cui il Covid può dare una malattia più grave”.
Dopo essere stato ricoverato per un’ora, il paziente è tornato a casa.
# Una nuova speranza
L’efficacia della sperimentazione sugli anticorpi monoclonali e adesso la nuova compressa si aggiungono a tutte le armi che stiamo trovando contro il Covid-19.
“Ora abbiamo un’arma in più per le fasi iniziali dell’infezione. Una bellissima notizia”, scrive Bassetti.
Fonti: mentelocale.it
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ARIANNA BOTTINI
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