🔴 La RIVOLUZIONE CANADESE: i camionisti occupano la capitale, primo ministro in fuga

In Canada è in atto una protesta di massa contro le restrizioni imposte per limitare la diffusione del Sars-Cov-2. Vediamo come sta evolvendo la situazione

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Proteste in Canada
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In Canada è in atto una protesta di massa contro l’obbligo vaccinale per i camionisti transfrontalieri e le restrizioni imposte per limitare la diffusione del Sars-Cov-2. Le contestazioni sono partite dai camionisti, destinatari diretti dell’obbligo, ma stanno proseguendo con il supporto dei cittadini e della comunità canadese. Vediamo come sta evolvendo la situazione.

La RIVOLUZIONE CANADESE: i camionisti occupano la capitale, primo ministro in fuga

# I camionisti occupano la capitale Ottawa

 

Il Canada è teatro da giorni di un grande movimento di protesta, avviato dai camionisti che si oppongono all’obbligo di vaccinazione per attraversare il confine tra Canada e Stati Uniti, il più lungo del mondo. L’obbligo è stato introdotto il 15 gennaio dal primo ministro canadese e questo mette a rischio il lavoro per circa 16.000 camionisti che non sono vaccinati oltre al rifornimento di prodotti di prima necessità per i cittadini canadesi. Oltre due terzi dei beni che transitano ogni anno tra Canada e Stati Uniti vengono infatti trasportati su camion. Le proteste proseguono da giorni nella capitale canadese Ottawa e la partecipazione continua a crescere.

# Il sostegno dei cittadini

  

Molti cittadini hanno iniziato a supportare i conducenti di camion. I camionisti hanno iniziato a ricevere molte donazioni in denaro per cibo e benzina lungo tutto il viaggio, della durata di sei giorni. I ristoranti stanno regalando cibo gratis alle persone in marcia, gli hotel offrono gratuitamente le camere per dormire, anche i rifornimenti di carburante nelle stazioni di servizio non vengono fatti pagare. In segno di solidarietà, domenica i camionisti hanno bloccato l’autostrada 4 nel sud dell’Alberta, vicino al confine, un’importante arteria stradale per il trasporto di merci tra il Canada e gli Stati Uniti. Come riportato da “Sud Ouest”: “Il porto di ingresso (valico di frontiera) è attualmente aperto ma, in realtà, nessuno può attraversarlo dal lato nord se non a piedi“, ha spiegato Curtis Peters, portavoce dell’RCMP, polizia federale in Alberta, stimando che a almeno 100 camion stavano bloccando l’autostrada.

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# Una raccolta fondi per aiutare i camionisti ha superato i 9 milioni di dollari

Credits gofoundme – Raccolta fondi per camionisti canadesi

Il sostegno dei cittadini e della comunità in generale sta portando a dei risultati incredibili. Una campagna su GoFundMe organizzata per il Freedom Convoy 2022 ha raccolto ad oggi oltre 9 milioni di dollari. Gli organizzatori della raccolta fondi hanno promesso che tutto il denaro raccolto “sarà distribuito ai nostri camionisti per aiutarli con il costo del viaggio” e per “aiutare a coprire il costo del carburante per i nostri camionisti“, nonché potenzialmente utilizzato per aiutare con cibo e riparo secondo necessità.

# La fuga del primo ministro canadese Justin Trudeau

 

La marcia dei camionisti si è trasformata in una lotta a favore di tutti i canadesi contro il passaporto vaccinale, le mascherine e tutte le altre restrizioni, e la protesta non si fermerà finché il primo ministro non le avrà ritirate. Cittadini e camionisti si sono già radunati sotto la sede del Parlamento, ma nel frattempo nella giornata di sabato il premier Justin Trudeau e la sua famiglia sono stati scortati in un luogo sconosciuto. La mobilitazione potrebbe continuare a Ottawa ancora per un po’, poiché i camionisti, alcuni dei quali provenienti dalla Columbia Britannica, a migliaia di chilometri di distanza, hanno intenzione di manifestare per diversi giorni.

Fonte: Sudouest.fr, Fb

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FABIO MARCOMIN

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Fabio Marcomin
Giornalista pubblicista. Laurea in Strategia e Comunicazione d’Impresa a Reggio Emilia. Il mio background: informatica, marketing e comunicazione. Curioso delle nuove tecnologie dalle criptovalute all'AI. Dal 2012 a Milano, per metà milanese da parte di madre, amante della città e appassionato di trasporti e architettura: ho scelto Milano per vivere e lavorare perché la ritengo la mia città ideale.

1 COMMENTO

  1. Trudeau come Ceausescu scappa dopo aver definito i contestatori un’esigua minoranza. Sicuramente non farà la stessa fine del tiranno rumeno ma la figura è la medesima, manca solo l’elicottero, come simile è il suo disprezzo per la democrazia e per il popolo degli oppositori

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