Uno delle poche realtà che deve ringraziare la pandemia è il fenomeno delle Dark Kitchen. A causa delle continue chiusure dei ristoranti, il concept nato oltre oceano ha visto una veloce diffusione anche in Europa.
La RIVOLUZIONE nella ristorazione: il boom mondiale delle DARK KITCHEN
# Conosciute anche come “cucine virtuali” ,”ghost kitchen” o “pop-up kitchen”
La nuova tendenza delle dark kitchen, conosciute anche come “cucine virtuali” ,“ghost kitchen” o “pop-up kitchen” , è diventata, a causa delle chiusure e delle restrizioni, la soluzione ideale dei ristoratori per sopravvivere. Si tratta di ristoranti che hanno deciso di fare solo cibo d’asporto, e quindi tutto con consegne a domicilio, senza più preoccuparsi dei posti a sedere. Non c’è insegna, non ci sono tavoli, non c’è personale e neanche clienti, l’unica cosa che serve è un cuoco e una cucina.
In questo modo l’investimento per i ristoratori è ridotto al minimo, ma i guadagni non diminuiscono, anzi possono anche aumentare. Il ristoratore inoltre avrà un basso rischio di impresa, visto che, in base ai gusti del momento, potrà cambiare facilmente l’offerta. Ciò nonostante l’organizzazione è essenziale! Le preparazioni dovrebbero essere fatte prima e al momento dell’ordine si “assembla” e basta e i driver devono essere gestiti al meglio.
# L’Italia ancora indietro
L’Italia ha abbracciato questa tendenza intorno al 2017, quando oltreoceano era già affermato. Da qualche anno a questa parte, infatti, molti ristoratori si sono appoggiati ad app legate al food delivery, quali ad esempio Deliveroo, Just Eat e Uber Eats. Tuttavia, in Italia si era notato che le dark kitchen erano invisibili, non avevano un qualcosa che catturasse l’attenzione dei passanti e potevano affidarsi solo al sito. Ma ammettiamolo che ormai chiunque ordini d’asporto preferisca utilizzare le app come Just Eat, più affidabili e con più possibilità di scelta. Se una dark kitchen fosse sparita probabilmente nessuno se ne sarebbe accorto. In realtà la questione che una pop-up kitchen debba elaborare una strategia per farsi conoscere e farsi apprezzare è un problema generale. Ciò che devono fare questi ristoranti è riuscirci, come ad esempio ha fatto il ristorante di cucina asiatica Bao Bao.
# In futuro si cenerà abitualmente a casa comodamente sul divano
La pandemia ci ha abituato ad avere tutti i comfort a casa: se quindi molte realtà si sono dovute adeguare con difficoltà, noi clienti ci siamo adattati benissimo. L’avere tutto subito, o comunque giusto l’attesa che il driver arrivi a destinazione, senza doverci alzare dal divano ma cliccando solo il tasto “ordina” sul cellulare, potrebbe essere una comodità a cui non si voglia più rinunciare. Questo non significa che i “ristoranti tradizionali” moriranno. Anzi una pizza con gli amici in un locale è probabilmente una delle cose che, di questi tempi, gli italiani desiderano di più. Tuttavia, l’essersi abituati a “poter mangiare al ristorante” anche da casa, farà si che, non solo tutti i ristoranti avranno anche un servizio a domicilio, ma che nuove dark kitchen si affermeranno sempre più.
Fonti: monaco-tribune.com
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BEATRICE BARAZZETTI
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