La proposta dei commercianti non ferma il piano del Comune di Milano, che anzi rilancia: la pista ciclabile si allarga e cancella i marciapiedi. Ecco i lavori previsti.
La storia infinita della CICLABILE di Buenos Aires: SPARIRANNO anche i PARCHEGGI
# Il Sindaco Sala: “Nessun ripensamento. Sogno una pista ciclabile dritta senza parcheggi come nei grandi viali europei“
Il sindaco Beppe Sala durante un appuntamento elettorale organizzato dal PD risponde alle polemiche dei commercianti di Corso Buenos Aires, che hanno bocciato la pista ciclabile: “Sulla ciclabile Buenos Aires – Venezia sistemeremo alcune cose, raccogliamo suggerimenti: io rispetto il lavoro dei commercianti ma d’altro canto posso ricordare la reazione dei commercianti di corso Vittorio Emanuele, via Dante e via discorrendo. Il cambiamento è vissuto in prima istanza male, poi ti guardi indietro e vedi il vantaggio“.
Quindi nessun ripensamento, solo alcune modifiche in agosto nei tratti più delicati, perché il piano della giunta prosegue e il prossimo passo è la cancellazione di parcheggi in strada: “il sogno finale è quello di una pista ciclabile dritta quando si potrà non avere parcheggi sul corso come nei grandi viali europei” conclude il sindaco nel suo intervento.
# I lavori prevedono marciapiedi e ciclabile più larga, oltre alla cancellazione di parcheggi auto e moto
Il progetto dell’amministrazione milanese prevede, nel mese di agosto, alcuni interventi di miglioramento dei punti critici della pista ciclabile e nel tratto tra piazza Oberdan e viale Tunisia alcune modifiche a favore sostanziali. Ecco cosa verrà fatto:
- allargamento del marciapiede,
- una ciclabile larga più di due metri e mezzo,
- eliminazione dei parcheggi per auto e moto con il conseguente allargamento della carreggiata rispetto a quella attuale, circa 4,7-4,8 metri.
L’assessore alla mobilità Marco Granelli spiega la scelta: “siamo a 9.000 ciclisti al giorno nel mese di maggio. Per questo confermiamo la ciclabilità e la miglioriamo. Sul tema della scarsità dei parcheggi commenta: “le auto potranno parcheggiare nei posti auto nelle vie laterali, nei parcheggi sotterranei, ma soprattutto chi va a fare acquisti in Buenos Aires può andare in bici o in metropolitana“.
# Continuano le proteste dei commercianti: “Insensato paragonare la pedonalizzazione del centro storico con la ciclabile di Corso Venezia“
Il segretario generale di Confcommercio Milano, Marco Barbieri, trova insensato paragonare la pedonalizzazione del centro storico con la pista ciclabile di Corso Buenos Aires: “La pedonalizzazione tra via Dante e corso Vittorio Emanuele con la pista ciclabile in Corso Venezia e Corso Buenos Aires non è paragonabile. Si tratta di modalità, tempi e situazioni strutturali completamente diverse. […] Oltretutto con un parco auto che tra ibride ed elettriche sta diventando sempre più sostenibile. Con il ritorno completo alla normalità […] la città rischia la paralisi. Basta immaginare le settimane della moda o del mobile“.
Leggi anche: La CICLABILE di PORTA VENEZIA: green dream o incubo metropolitano?
CONTINUA LA LETTURA CON: Quel pasticciaccio brutto della CICLABILE di BUENOS AIRES: “ha generato il caos, bisogna toglierla”. La protesta dei commercianti
FABIO MARCOMIN
ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle nuove newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/
Ti manderemo anche notizie che non pubblichiamo sui social. Riservato agli iscritti della newsletter: inviti a eventi, incontri e feste organizzati o promossi da Milano Città Stato
Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)
Il nostro sogno per l’Italia? Un’Italia federale, con forte autonomia per le aree urbane e i territori omogenei. Un Paese che premi il fare rispetto al non fare, con una forte propensione all’innovazione, che valorizzi le sue eccellenze distintive e che miri a essere sempre migliore, mettendo al centro il cittadino libero e responsabile verso la comunità.