D’ora in avanti il livello di intelligenza di una città si misurerà anche dal livello di piste ciclabili.
Assodato che le città più smart del mondo ne sono provviste e che Londra ci ha costruito intorno persino una città sotterranea, sono due le capitali indiscusse della vita a pedali: Amsterdam e Berlino. Vediamo che cosa si stanno ingegnando per consolidare il primato.
AMSTERDAM, LA VIA DELLE BICI E DEL SOLE
Dopo il tunnel ciclo-pedonale in ceramica, ecco un’altra idea per chi vive di pane e biciclette da una vita.
Chilometri di strade percorribili dalle due ruote sembravano già tantissimo per la città simbolo della mobilità su due ruote, eppure il governo ha fatto fare un altro balzo in avanti e ha colto la passione dei sui cittadini per dare una spinta all’economia locale.
Il progetto si chiama Solaroad ed è la prima pista solare e ciclabile al mondo.
La pista, a doppio senso di marcia, collega due quartieri periferici di Amsterdam, Krommenie e Wormerveer, e su di essa ogni giorno transitano almeno duemila ciclisti. Il piano sperimentale messo in atto è stato usufruire di un pezzo di quella via, 70 metri, per produrre energia. Come? Incorporando pannelli solari dotati di celle solari in silicio cristallino e protetti da uno strato traslucido di vetro temperato.
“La sperimentazione è costata circa tre milioni di euro alle amministrazioni locali che hanno sostenuto interamente il progetto“, riporta Sapereeundovere.com, “e I 70 metri di pista solare dovrebbero riuscire a coprire il fabbisogno elettrico di tre famiglie. Non molto, anche perché i pannelli non possono essere montati in una posizione adatta a catturare il massimo di luce possibile e garantire alte performance, ma lo scopo è cercare di sfruttare un’area che altrimenti sarebbe semplicemente coperta di asfalto”.
Per saperne di più: www.solaroad.nl
BERLINO: UN’AUTOSTRADA CICLABILE E NUOVE PISTE SU VECCHIE FERROVIE
Bello visitare Berlino in bicicletta. Il 10% dei berlinesi la usa regolarmente al posto dei mezzi pubblici e privati a motore, c’è chi ne è così patito da costruire un intero edificio condomini 100% bike friendly,.
Un po’ come a Londra, dove il clima non è dalla parte dei ciclisti 365 giorni l’anno, Berlino ha fatto e sta mettendo in atto di un punto di svantaggio un motivo di forza tramite progetti di rivitalizzazione di aree degradate.
La prima idea si chiama Radbahn ed è la prima autostrada ciclabile di 9 chilometri.
Radbahn viaggia sotto il percorso della linea metropolitana U1, dalla fermata di Zoologischer Garten a quella di Warschauerstrass, ed è un progetto i cui vantaggi sarebbero superiori ai costi di realizzazione.
Tutto è nato da un team di 8 persone dopo aver notato lo spazio non utilizzato sotto alla struttura metallica della U1. Tra di loro, anche due architetti italiani, Giulia Maniscalco e Stefano Tiracchia.
Radbahn andrebbe a riempire quello spazio lasciando liberi ai pedoni i marciapiedi di Skalitzer Strasse e dei rettilinei successivi, collegherebbe i parchi di Kreuzberg, il canale, fino all’Oberbaumbrücke attraversando il fiume Sprea, valorizzerebbe la lunga striscia d’asfalto degradata tra Goerlitzer Bahnhof e Kottbusser Tor – il sito Radbahn mostra bene l’idea con dei fotomontaggi come questo [foto sotto].
Al momento si tratta solo di un progetto, “In vista delle imminenti elezioni a Berlino nel 2016 , il team di Radbahn ha già programmato degli incontri con i vari partiti politici che cercano di includere il progetto all’interno dei loro programmi di governo”, riporta il blog Berlinocacioepepe, ma già ha vinto il Bundespreis Ecodesign 2015 nella categoria Konzept e da quando ha comunicato via Facebook le proprie idee per la città è stato sommerso da consensi e supporter.
Nel frattempo, un esempio virtuoso di come Berlino abbia saputo trasformare l’abbandonato in nuovo si trova un’altra zona della città, nello Schöneberg, e più precisamente presso lo snodo ferroviario di Tempelhof che si trova chiuso dal 1952.
Lì poco più di vent’anni fa è nato il parco urbano di Südgelände. Si tratta di “un progetto di riqualificazione dell’area prese forma grazie all’interesse dello studio di architettura Büros ÖkoCon, in collaborazione con il paesaggista Ingo Kowarik. Il progetto, finanziato dalla Allianz Environmental Foundation e realizzato dalla Grün Berlin GmbH, previde una serie di interventi di archeologia industriale che, ad oggi, mostrano i loro splendidi risultati ai cittadini e ai visitatori del parco” riporta Festivaldelverdeedelpaesaggio.it .
In mezzo a questi 18 ettari di verde e orti e in quello che per molti è uno dei boschi urbani più variegati d’Europa, vagoni e motrici sono diventati atelier all’aperto di artisti, sono nate aree gioco per i più piccoli, il filo lungo dei binari della ferrovia è diventato un sentiero che si snoda per il parco con tanto di pista ciclabile censita anche dalla mappa delle bici di Berlino, Bikemap.net.
Un esempio di valorizzazione del paesaggio e di riqualificazione della città donata alla comunità che già porta i suoi i frutti.