L’ultimo grande multisala del centro cede il passo a un nuovo polo del lusso e della ristorazione. Ecco come verrà trasformato e cosa verrà preservato.
🛑 Lo storico cinema ODEON si ridimensiona: diventerà un CENTRO COMMERCIALE
# Nel 2024 al posto del grande multisala in centro nascerà un nuovo polo del lifestyle retail contemporaneo
L’edificio che ospita l’ultimo grande cinema presente in pieno centro, il multisala “The Space Cinema Odeon”, si avvia alla chiusura o meglio verrà drasticamente ridimensionato. Nato come teatro agli inizi del 1800, poi Centrale termoelettrica, cinema nel 1929 e nel 1986 primo multisala di Milano.
Il progetto di restyling, affidato a Progetto Cmr per il Fondo Aedison, gestito dalla proprietà Dea Capital Real Estate sgr., prevede quasi un dimezzamento delle sale che verranno ricollocate al piano interrato insieme ad altri servizi. In totale 5.000 mq saranno dedicati a “un grande nome del lifestyle retail contemporaneo, protagonista del mondo fashion o tech, ma anche dell’automotive o dell’entertainment” con negozi ristoranti e uffici.
Negli anni scorsi erano circolate le voci di un possibile interesse da parte di Harrods o Galeries La Fayette. I proponenti dichiarano che “sarà uno spazio innovativo, un hub esperienziale”. Ci sarà da attendere il 2024 per vedere il risultato finale.
# Cosa verrà conservato dello storico edificio
Non tutto però verrà distrutto o cancellato. La trasformazione stravolgerà lo storico multisala Odeon, ma grazie ad alcuni vincoli della Soprintendenza verranno preservati i “pregi architettonici”. In particolare rimarranno così come li conosciamo oggi il foyer d’ingresso, il pavimento in marmi policromi, lo scalone principale e la gigantesca e storica sala al piano terra con la scritta che campeggia in alto “Ex tenebris vita”, dalle tenebre la (nuova) vita.
Renzo Misitano di DeA Capital Real Estate sgr spiega che l’obiettivo del progetto è stato quello “di reinventare l’edificio esistente conciliando i vincoli architettonici con le esigenze odierne e tecnologiche, soprattutto quelle inerenti la sostenibilità. È stato studiato il miglior rapporto possibile tra la storia dell’immobile e un nuovo ruolo in una città contemporanea e in evoluzione come Milano”.
Fonti: Corriere Milano, Milano Today
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FABIO MARCOMIN
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