Si è tenuta il 25 agosto in piazza Leonardo Da Vinci la prima assemblea degli universitari milanesi critici contro il Green Pass. “No alla discriminazione” e critica a un provvedimento unico a livello mondiale sono i temi più condivisi. In tutte le università si sono organizzati movimenti analoghi: in fondo all’articolo la lista dei gruppi Telegram suddivisi per ateneo.
“L’Università non è un luogo di discriminazione”: prima assemblea di studenti NO GREEN PASS a Milano
25 agosto: a partire dalle 18:00 si ritrovano in piazzale Leonardo Da Vinci gli studenti che per primi si sono attivati contro l’obbligo di green pass negli atenei.
Durante la pausa agostana, gli studenti di tutta la penisola hanno visto arrivare il decreto di introduzione del green pass, che estende l’obbligo anche a tutti gli atenei del paese.
Ciascuno studente universitario si è vista arrivare lettera e/o raccomandazioni dai propri atenei, dai Rettori, contenenti comunicazioni tra le più disparate. Tra rettori e facoltà, infatti, c’è chi ritiene il green pass uno strumento potenzialmente estensore dei diritti, altri che raccomandano proprio la vaccinazione in quanto salvifica ed altri messaggi ancora.
La risposta di alcuni studenti è stata la nascita spontanea di un movimento contro uno strumento come il lasciapassare verde che crea discriminazioni tra gli studenti e tra i docenti.
L’assemblea di Milano rientra all’interno di un movimento che si sta diffondendo in tutta Italia.
# L’assemblea
«❗️IMPORTANTE❗️ È giunto il momento di incontrarci» dice il messaggio che annuncia la prima assemblea territoriale degli studenti milanesi. Il luogo prescelto è Piazza Leonardo Da Vinci, mercoledì 25 agosto alle 18:00, perché «è finalmente il momento di entrare nel vivo, è il momento di conoscerci, discutere ed iniziare a muoverci come un unico corpo per dire no al Green Pass».
Prima esigenza è incontrarsi e legittimare i ruoli di chi si è trovato dalla parte del coordinamento e chi vorrebbe dare una mano operativamente, ma con ruoli e finanche idee diversi.
L’assemblea inizia nel soleggiato tardo pomeriggio di fine estate, il clima mite e il sole al tramonto conferiscono all’assemblea un’energia particolare.
Tutti riconoscono che il movimento è in ritardo, le cose da fare, preparare e organizzare sono tantissime e purtroppo – in attesa di un assestamento del coordinamento nazionale – i coordinamenti territoriali ne hanno fatto le spese.
I ragazzi e ragazze che in questi primi giorni si sono impegnati a livello locale e nazionale, vengono legittimamente riconosciuti come referenti e coordinatori per Milano e spiegano cosa è già sul piatto.
# Le prime mosse: voglia di autonomia
C’è sono lettere di risposta alle comunicazioni ricevute dagli studenti, un documento di varie pagine, curate da professionisti sul profilo giuridico e scientifico, che i ragazzi vorrebbero adattare per ogni ateneo di Milano, dato che ogni singola facoltà ha mandato lettere ed indicazioni diverse.
Di contro tutti gli altri studenti chiedono il perché di questi ritardi e iniziano a delineare futuri scenari di intervento e modalità di azione a breve e lungo termine, che non possiamo anticipare in quanto non ancora deliberati dall’assemblea.
Durante il dibattito gli studenti milanesi chiedono ai coordinatori di ambire ad una maggiore autonomia per il movimento di Milano, dato che la città meneghina ha delle necessità logistiche e quantitative che poche altre città d’Italia possono condividere.
La proposta è semplice: attenersi alle indicazioni del coordinamento nazionale, ma se la proposta a Milano è inadatta, sentirsi in diritto di poterla accantonare ed adottarne una più efficace.
Inoltre se Milano ha una proposta che rispetta il codice del coordinamento nazionale, sentirsi in diritto di portarla avanti, annunciandola semplicemente, senza chiedere il permesso, perché Milano vale come tutti gli altri coordinamenti e non vuole solo eseguire indicazioni calate dall’alto.
# I prossimi passi: manifestazioni e statuto unitario
L’assemblea delibera di proseguire la partecipazione alle manifestazioni che ogni sabato si stanno tenendo in ogni città. Gli studenti milanesi hanno bisogno di far sapere che esistono, hanno necessità di sostegno ed intendono appoggiare sia il coordinamento nazionale degli Studenti contro il green pass, sia i movimenti spontanei dei cittadini contro il provvedimento che considerano discriminatorio.
Si troveranno forme di comunicazione per far conoscere le istanze degli studenti milanesi, con particolare attenzione alla relazione con gli altri studenti, e tutti coloro che hanno fatto altre scelte rispetto al green pass; questi ultimi vengono individuati come interlocutori privilegiati e non come obiettivi da attaccare.
Gli studenti di Milano auspicano uno statuto o un codice, adottato a livello nazionale, in modo da potersi associare ad un unico e condiviso codice di comportamento, o dissociarsi in caso di boicottaggi volti a screditare la freschezza di questo nuovo movimento.
Intanto il gruppo social, nato spontaneamente intorno a ferragosto, si ingrandisce ed accoglie altri membri che si sono presentati oggi e cambia nome, aggiungendo al nome del gruppo la dicitura “persone vere”.
Qui sotto la lista dei primi gruppi di studenti che si stanno attivando in questo movimento per i diritti e contro la trasformazione di uno stato di emergenza in uno stato di eliminazione dei diritti fondamentali.
# Studenti contro il green pass, movimento nazionale
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LAURA LIONTI
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