Ai milanesi dei mezzi pubblici della loro città piacciono soprattutto tre cose. Altrettante sono quelle che detestano. E quali sono le differenze con le altre città d’Italia? Questi i risultati di un nuovo studio.
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Mezzi pubblici a Milano: le 3 cose che piacciono ai milanesi e le 3 che detestano
# Come è stato realizzato lo studio

Basco&T Consulting è una società che si occupa di attività di studio e ricerca sulle tematiche di mobilità, avvalendosi dell’intelligenza artificiale. Nell’elaborazione dello studio “Muoversi in città” ha raccolto e analizzato segnalazioni, recensioni e commenti provenienti da diverse fonti online, tra cui social media, forum e piattaforme di recensioni. Attraverso l’utilizzo di un modello di intelligenza artificiale sono stati classificati i contenuti in modo automatico in base a criteri positivi, negativi e neutri. In questo modo è stato possibile di individuare le principali tendenze e problematiche segnalate dagli utenti, suddividendo i dati in categorie chiave. Vediamo i risultati.
# Il trasporto pubblico di Milano risulta un modello di efficienza con alcune zone d’ombra

Dallo studio emerge un giudizio sostanzialmente positivo riguardo al trasporto pubblico milanese. Il sentiment risulta infatti positivo per il 65-70% e negativo per il 30-35%.
Cosa piace ai milanesi:
- Metropolitana rapida ed efficiente: la puntualità, l’elevata frequenza delle corse e la rapidità degli spostamenti la rendono uno dei punti di forza della città.
- Mobilità sostenibile integrata: i servizi di bike sharing, monopattini elettrici e car-sharing sono spesso lodati per la loro integrazione con il trasporto pubblico, offrendo alternative pratiche all’utilizzo di mezzi privati.
- Investimenti e sviluppo continuo: molti utenti apprezzano il continuo sviluppo del sistema di trasporto milanese. L’apertura di nuove linee, il miglioramento delle infrastrutture e l’attenzione all’innovazione vengono percepiti come segnali positivi di una città in costante evoluzione.
Cosa non piace:
- Ritardi occasionali: sebbene le segnalazioni a riguardo siano piuttosto rare, i ritardi nelle ore di punta possono creare disagi, soprattutto per i pendolari.
- Problemi di pulizia e manutenzione: alcuni autobus e stazioni risultano non sempre curati, con segnalazioni di sporcizia e frequenti guasti tecnici.
- Copertura periferica limitata: le zone più lontane dal centro di Milano sono servite da linee che hanno una frequenza limitata, obbligando i residenti a lunghe attese.
Vediamo un confronto con le altre città.
# Bologna si salva

Il trasporto pubblico di Bologna viene giudicato moderno, ma con ritardi da migliorare, e un sentiment positivo per il 40-45%, negativo per il 55-60%. Tra gli aspetti positivi ci sono la buona pulizia dei mezzi, i servizi innovativi e la mobilità alternativa, tra quelli negativi frequenti ritardi sulle linee, problemi di sicurezza a bordo e mancanza di informazioni aggiornate.
Attorno al 40% di sentiment positivo troviamo anche Genova, con un trasporto pubblico che non convince, ma con buone alternative ecologiche. Apprezzato in particolare anche per l’efficienza delle linee principali e per la buona copertura nel centro città, viene segnalata scarsa frequenza e sovraffollamento, manutenzione insufficiente e
una copertura periferica limitata.
# Roma Male, Napoli e Palermo un disastro

Dallo studio arriva la conferma del pessimo stato del trasporto pubblico di Roma: il sentiment positivo si attesta appena tra il 25 e il 30%. A pesare ritardi e sovraffollamento, scarsa manutenzione e pulizia e bassa frequenza e copertura periferica limitata.
Fanno però ancora peggio Napoli e Palermo, entrambe con un sentiment negativo tra il 15 e il 20%. Per la prima incidono: ritardi frequenti e scarsa puntualità, frequenti interruzioni e disservizi e scarsa pianificazione delle coincidenze. Per la seconda contribuiscono a questa valutazione poco lusinghiera questi fattori: traffico e congestione stradale, scarsa comodità a bordo, assenza di informazioni in tempo reale.
Continua la lettura con: Un solo titolo di viaggio per tutti i mezzi di trasporto pubblici a Milano e in Lombardia: la proposta
FABIO MARCOMIN
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