1363 startup innovative registrate dal 2013 all’inizio di maggio 2018: sulla piazza italiana Milano non ha concorrenza come culla di quelle nuove imprese che rispondono ai requisiti del decreto legge 179/2012.
Roma è seconda con 762, Torino è lontanissima con 283 startup innovative presenti nel registro speciale.
Servizi e software prima di tutto
Ben l’84,1% dell’innovazione milanese si concentra sui servizi, lasciando solo le briciole a industria e artigianato (9,4% delle imprese iscritte), commercio (5,2%), turismo (0,9%) e agricoltura e pesca.
La gran parte ha come attività prevalente la produzione di software (557). seguono per numero di startup coinvolte la fornitura di servizi di informazione (197), la ricerca scientifica e sviluppo (115) e la consulenza aziendale (51).
Tante mini realtà
Delle 618 che dichiarano il numero di addetti, 482 arrivano a massimo 4 addetti, 87 ne hanno da 5 a 9, 35 tra 10 ai 19, solo 10 dai 10 ai 49, 4 si collocano tra 49 e 249 e nessuna va oltre i 250.
I campioni per numero di addetti li avrete forse sentiti nominare: sono ProntoPro, Docplanner (che controlla miodottore.it), Arm23, Epizza (Dominos Italia).
E il fatturato?
Se andiamo a vedere il valore della produzione dichiarato, sono 8 le imprese che fatturano tra i 2 e i 5 milioni di euro. Nessuna delle aziende nominate in precedenza. Abbiamo invece Market Wall (attività editoriali in ambito finanziario), Media Stoke (mobile marketing, fa riferimento a Triboo), Tecnopolimeri international (fabbricazione di prodotti chimici), Samso (efficientamento energetico), Criel Group (attiva nel campo delle rinnovabili), Zehus (biciclette elettriche) e Velasca (scarpe e accessori).
A queste si aggiunge la Packlink Italy che risulta però in liquidazione.
25 startup innovative indicano nel registro un valore della produzione tra 1 e 2 milioni di euro; 42 tra i 500mila e il milione, 187 tra i 100mila e i 500mila euro, 417 meno di 100mila euro annui.
SOS investimenti
A livello di capitale sociale, sono 24 le imprese nate versando un solo euro. 188 presentano un capitale sociale fino a 5mila euro.
Importanti investimenti invece da parte di 5 realtà: 3 hanno sottoscritto un capitale sociale tra i 2,5 e i 5 milioni di euro (Credimi che finanzia i crediti commerciali, Ottima srl che progetta soluzioni per l’efficienza energetica, Club digitale che investe proprio in startup).
Due oltre i 5 milioni: Mimete (metallurgia) e Innovheart (ricerca in ambito clinico e sanitario).
I numeri dell’innovazione
164 realtà innovative dichiarano di aver brevettato la loro soluzione tecnologica.
34 società dichiarano di essere a esclusiva presenza femminile, 39 a maggioritaria (66% donne tra % capitale sociale e amministratori). In 19 casi il 100% (capitale e amministratori) è straniero, in 108 casi tra capitale e amministratori la società è in mano esclusivamente a giovani under 35.
Poche le startup che si possono definire a vocazione sociale (solo 40). Quelle ad alto valore tecnologico in ambito energetico sono invece circa il triplo (118).
(dati tratti da Registro Imprese Startup startup.registroimprese.it – 1 Maggio 2018)
ELIF LAB
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