Milano Genova con il treno in 56 minuti? La grande corsa si ferma… sul gas!

Un intoppo inatteso blocca l'avanzata della TAV tra Milano e Genova. Che cosa succede adesso?

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Milano Genova con il treno in 56 minuti? La grande corsa si ferma… sul gas!

# In costruzione la più grande opera ferroviaria con la galleria più lunga d’Italia

Terzo valico

La più grande opera ferroviaria in corso in Italia: il Terzo Valico dei Giovi – Nodo di Genova. La costruzione principale è la Galleria di Valico, che con una lunghezza di 27 chilometri è in predicato di diventare la galleria più lunga d’Italia, superando di poco quella in cantiere tra Napoli e Bari. A questo si aggiungono il Nodo ferroviario e lo scalo merci di Campasso, per un totale di 90,7 km di tunnel, con 53 km che collegano Genova a Tortona, di cui 37 km saranno sotterranei. Si tratta di un investimento di 10,6 miliardi, 8,2 miliardi il Terzo Valico e 2,4 per il Nodo di Genova. Il risultato di questo: si andrà con il treno al mare in meno di un’ora. Ma a che punto sono i lavori?

# Avanzamento scavi arrivato al 90%

 

primocanale.it – Avanzamento lavori Terzo Valico

A Terrazza Colombo a Genova, trasmesso in diretta su primocanale.it, il 20 gennaio 2025 si è tenuto un incontro per fare il punto sullo stato del progetto. Tra gli ospiti intervenuti anche il commissario del Terzo Valico, Calogero Mauceri, che ha spiegato a che punto sono i cantieri e le criticità emerse. Sono 12 i cantieri attivi, l’avanzamento degli scavi è arrivato al 90%: in totale 47 km di gallerie, completate quelle in Liguria, ne mancano 6 all’appello. 

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primocanale.it – Punto lavori Terzo Valico

L’ultimo intervento portato a termine è stato il completamento dei cunicoli di ventilazione dell’Interconnessione di Coltri dopo che a giugno 2024 era stato attivo il doppio binario della Rivalta Tortona.

Leggi anche: Milano – Genova in meno di un’ora di treno: come si costruisce l’alta velocità tra le montagne

# Le tre criticità emerse: pressione eccessiva della montagna, presenza di amianto e di gas

Nell’ultimo periodo sono emerse diverse criticità. Il tratto più complesso è quello tra la finestra Vallemme e il Pozzo Radimero. Ecco cosa è successo:

primocanale.it – TBM bloccate
  • Una delle TBM è rimasta bloccata nella galleria nell’ultimo dei 10 km di scavo, schiacciata e ovalizzata. Queste le parole del commissario Mauceri: «Il fatto che i 6km non sono stati completati all’altezza di Voltaggio dipende dalla cosiddetta zona tettonica tra Sestri e Voltaggio, le centine non reggevano la pressione della montagna, per questo è stato necessario fare una modifica del progetto». Nel mese di aprile è prevista la ripartenza con lo scavo tradizionale, dopo la conclusione delle operazioni, tra cui lo smontaggio della testa della fresa;
primocanale.it – Aree con amianto
  • il ritrovamento di amianto sopra le soglia consentita nella tratta centrale. «Poi c’è stato il problema dell’amianto, quello che determina problemi è se la rottura delle pietre libera nell’ambiente le fibre di amianto» ha proseguito il commissario nel suo intervento. Per motivi di sicurezza si è deciso di procedere con prospezione di 50 metri alla volta, con una riorganizzazione del cantiere che ha previsto la realizzazione di aree di decontaminazione. Questo comporta un rallentamento inevitabile nello scavo;
primocanale.it – Aree con gas
  • infine il ritrovamento di gas in quantità eccessive rispetto a quanto preventivato in fase di analisi progettuale, su 2 dei 5 fronti in cui è presente, sempre nella tratta Vallemme-Radimero. Anche in questo caso si procede con prospezioni poco alla volta e sono state previste tre tipologie di soluzioni: delle specie di tubazioni che funzioneranno come dei rubinetti facendo defluire il gas per consentire ai tecnici di scendere, il potenziamento della ventilazione per portare il gas all’esterno e delle esplosioni controllate.

# L’inaugurazione dell’opera slitta ancora… almeno al 2027

Terzovalico.mit.gov – Terzo Valico

Un triplice stop che comporta uno slittamento nel completamento dell’opera. Per quanto riguarda la tratta critica è programmata la ripresa degli scavi in direzione nord rispettivamente a maggio, per il binario pari, e a giugno per quello dispari, con l’abbattimento dei due diaframmi delle gallerie tra Cravasco e Vallemme entro la fine dell’anno. Sul nodo di Genova i lavori sono invece quasi finiti, entro la fine dell’anno si dovrebbe concludere anche il sestuplicamento, mentre entro il 2026 dovrebbe essere terminata la linea del Campasso, come spiegato dal commissario Mauceri. 

Rispetto all’ultimo cronoprogramma, il 2026 non sarà l’anno del primo viaggio, ma quello della conclusione di tutti gli interventi infrastrutturali se non sopraggiungeranno ulteriori intoppi, a cui seguiranno la fase di collaudi, le prove e il pre-esercizio. Il primo viaggio slitta quindi almeno al 2027, con la conferma che i treni inizialmente opereranno su una sola canna: sarà transitabile al 75% e verrà completata negli anni successivi. Sempre nello stesso anno dovrebbe essere definito il modello di esercizio.

# Cosa serve per avere una vera linea veloce: le opere da realizzare tra Milano e Tortona

Credits: RFI – Quadruplicamento Milano Pavia

La nuova linea AV/AC prevede l’attraversamento delle province di Genova e Alessandria, consentendo ai treni di raggiungere una velocità massima di 250 km/h e garantendo un collegamento tra Milano e il capoluogo ligure in meno di un’ora. Tra i vantaggi dell’infrastruttura ferroviaria ci sono anche il miglioramento del traffico merci e una notevole diminuzione delle emissioni di CO2. Ma anche al completamento di tutto il progetto del Terzo Valico la linea dell’alta velocità sarà comunque monca, mancano infatti diversi da tasselli nella tratta tra Milano e Tortona. Nello specifico:

  • per il quadruplicamento dei binari tra Milano Rogoredo e Pavia, nella prima fase è programmato solo la costruzione del tratto di 11 km fino a Pieve Emanuele. I lavori dovrebbero concludersi nel 2026, dato che il finanziamento è sostenuto dal PNRR, anche se i cantieri sono alle fasi preliminari. Per il tratto successivo di 18 km fino a Pavia è in corso l’iter autorizzativo e il reperimento delle risorse per indire il bando di gara;
  • per il raddoppio della tratta di linea successiva, tra Pavia e Voghera, deve essere invece ancora portata a termine la redazione del documento di fattibilità per scegliere la migliora alternativa progettuale. In questo caso nessuna ipotesi sulle tempistiche delle fasi successive; 
  • per il quadruplicamento tra Tortona e Voghera si attende la convocazione della Conferenza dei Servizi per la fine del 2024 e l’approvazione del progetto entro l’estate 2025; 
  • l’adeguamento del nodo di Tortona come sbocco nord del Terzo Valico è fase di realizzazione e i lavori dovrebbero terminare entro il 2026.

# Il sogno di andare dalla M6 al mare grazie all’hub dell’alta velocità di Opera

Per la nuova linea M6 di Milano non è stato ancora elaborato un tracciato definitivo, ma tra le le ipotesi sul tavolo c’è quella di un percorso che scenda a sud lungo Via Ripamonti per attestarsi nel Comune di Opera, dove è in valutazione la stazione per Frecciarossa e Ntv e interscambiare proprio con la futura M6. 

Localizzazione della possibile stazione AV Opera

L’obiettivo è stato confermato dal Vice Ministro dei Traporti, Alessandro Morelli, in occasione dell’apertura della M4 fino a San Cristoforo Fs. Se si realizzasse basterebbe scendere dalla metro e prendere un treno per arrivare al mare della Liguria in 56 minuti. 

Continua la lettura con: «Milano-Genova-Torino»: la nuova megalopoli dalle «tre anime»?

FABIO MARCOMIN 

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Fabio Marcomin
Giornalista pubblicista. Laurea in Strategia e Comunicazione d’Impresa a Reggio Emilia. Il mio background: informatica, marketing e comunicazione. Curioso delle nuove tecnologie dalle criptovalute all'AI. Dal 2012 a Milano, per metà milanese da parte di madre, amante della città e appassionato di trasporti e architettura: ho scelto Milano per vivere e lavorare perché la ritengo la mia città ideale.

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