Milano, «spese record di 4 miliardi». Ma ogni anno «regala» 20 miliardi allo Stato

Circa 4 miliardi rendono un bilancio «record», ma Milano versa 20 miliardi all'anno allo Stato

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Il Comune di Milano ha approvato il bilancio preventivo per il 2025, che prevede una spesa complessiva che sfiora i 4 miliardi di euro (3,9). L’ammontare è stato presentato dalla maggioranza come un record nella storia della città, Una cifra grandiosa ma che risulta molto ridimensionata se raffrontata ai circa 20 miliardi che ogni anno la città di Milano versa allo Stato.
 
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Milano, «spese record di 4 miliardi». Ma ogni anno «regala» 20 miliardi allo Stato

# Un bilancio anticipato per una gestione più efficiente

Il bilancio preventivo 2025, approvato il 18 dicembre 2024 con 26 voti favorevoli e 6 contrari, segna un traguardo storico per Milano. Presentato dalla maggioranza come un risultato record, si configura come un punto di partenza per ambiziosi progetti destinati a migliorare la città. Ma dietro a questa cifra emerge una questione fondamentale: la scarsità di supporto finanziario da parte dello Stato centrale.

La discussione sul bilancio è iniziata il 2 dicembre e si è conclusa il 18 dello stesso mese, con l’obiettivo di garantire l’avvio dei progetti già a partire da gennaio 2025, evitando i ritardi che hanno caratterizzato le approvazioni precedenti. Questo approccio è stato definito fondamentale per un’efficace gestione delle risorse, soprattutto in un contesto economico segnato dall’inflazione e dai tagli statali.

Emmanuel Conte, assessore al Bilancio, ha sottolineato come l’approvazione anticipata del bilancio consenta una gestione ordinata e tempestiva delle risorse, fondamentale per il buon funzionamento della città.

# La composizione della spesa

Il bilancio 2025 prevede significativi incrementi di spesa in vari settori cruciali per lo sviluppo della città. Gli aumenti riguardano principalmente:

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  • Welfare: +5 milioni di euro
  • Servizi scolastici ed educativi: +6,7 milioni di euro
  • Sicurezza: +4 milioni di euro
  • Risorse umane: +20 milioni di euro, destinati alle nuove assunzioni e agli adeguamenti salariali

Inoltre, è previsto un massiccio investimento nel trasporto pubblico, con un impegno di circa 1 miliardo di euro, che include un incremento di 40 milioni di euro per la realizzazione della nuova linea metropolitana M4. In ambito infrastrutturale, Milano punta al potenziamento delle metropolitane con il prolungamento delle linee M1 e M4, e alla costruzione del Villaggio Olimpico in vista dei Giochi Invernali del 2026.

A questi aumenti si aggiungono importanti investimenti strategici per la crescita della città. Per il settore culturale, sono previsti fondi per il raddoppio del Museo del Novecento, il potenziamento della Biblioteca Europea di Informazione e Cultura (Beic) e il recupero dell’anfiteatro di via De Amicis.

# Le fonti di finanziamento

Per finanziare questi ambiziosi piani di sviluppo, il Comune di Milano ha messo in campo diverse strategie. Una delle principali fonti di entrate è la valorizzazione della Galleria Vittorio Emanuele II, che ha portato a incassi record di 80 milioni di euro.

Un’altra misura è l’aumento della tassa di soggiorno, che per gli hotel a 4 e 5 stelle passerà da 5 a 7 euro al giorno, mentre per gli affitti brevi la tassa salirà da 4,50 a 6,30 euro.

Inoltre, sono previsti aumenti dei dividendi delle società partecipate dal Comune e un risparmio di 15 milioni di euro derivante dal rifinanziamento del debito della M4 con un tasso di interesse ridotto dal 5,80% al 4%.

# Il ruolo dell’Unione Europea e del PNRR

In questo contesto di limitato sostegno statale, l’Unione Europea gioca un ruolo fondamentale. Attraverso il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), Milano ha ottenuto circa 1 miliardo di euro per finanziare ben 95 progetti, di cui 20 completati, 67 in fase di realizzazione e 8 ancora in progettazione. Tra i progetti più significativi finanziati dal PNRR figurano la nuova Biblioteca Europea di Informazione e Cultura (Beic), il potenziamento del trasporto pubblico e la riqualificazione di spazi pubblici e culturali.

L’assessore al Bilancio, Emmanuel Conte, ha sottolineato l’importanza di questi fondi europei, definendoli essenziali per garantire una crescita sostenibile e mantenere Milano competitiva a livello europeo. Tuttavia, resta la consapevolezza che, senza un maggiore sostegno dallo Stato, Milano dovrà continuare a contare sulle proprie risorse e su finanziamenti esterni per realizzare i suoi progetti di sviluppo.

# Il ruolo dello Stato e la critica del Sindaco


Nonostante il bilancio da record e gli ingenti investimenti previsti, il sindaco Giuseppe Sala ha più volte sollevato la questione del mancato supporto finanziario da parte dello Stato, che torna centrale in occasione del bilancio Comunale.

Milano rappresenta il cuore pulsante dell’economia italiana, contribuendo ogni anno con ben 20 miliardi di euro in tasse destinate allo Stato centrale. Con un PIL in crescita del 7% rispetto ai periodi pre-pandemia, Milano non è solo il motore economico del Paese, ma un simbolo di resilienza e innovazione, grazie soprattutto agli investimenti delle imprese lombarde, aumentati del 20% dal 2019 al 2024.

Il paradosso è lampante: mentre la città contribuisce ogni anno con 20 miliardi di euro alle casse dello Stato, riceve in cambio una parte esigua di risorse per lo sviluppo del proprio territorio. Un bilancio comunale da 4 miliardi, dunque, diventa il segno tangibile della capacità di Milano di auto-finanziarsi, pur in un contesto di sostegno insufficiente.

La domanda che resta aperta è se il governo centrale, a prescindere dal colore politico, sia disposto a riconoscere questo squilibrio e a rivedere le politiche di distribuzione delle risorse, per permettere a Milano di crescere ancora di più contribuendo così al benessere non solo della città, ma dell’intero Paese.

Continua la lettura con: L’andamento lento dell’inflazione a Milano: tra le meno colpite in Italia. Eppure è seconda per caro vita

MATTEO RESPINTI

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Matteo Respinti
Nato a Milano, l'11 settembre 2002, studio filosofia all'Università Statale di Milano. Appassionato, tra le tante cose, di cultura e filosofia politica, mi impegno, su ogni fronte alla mia portata, per fornire il mio contributo allo sviluppo della mia città, della mia regione e del mio Paese. Amo la mia città, Milano, per il racconto di ciò che è stata e per ciò che sono sicuro possa tornare a essere.

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