Martedì 15 novembre. Inaugurato l’ultimo tratto della tangenziale nord in fase di costruzione da anni, avrebbe dovuto aprire entro l’Expo 2015. Così si completa l’anello della tangenziale: vediamo come è stato realizzato l’ultimo tratto e i vantaggi per i milanesi.
Momento storico: COMPLETATO il grande cerchio delle TANGENZIALI di Milano
# Completato il prolungamento dell’A52 fino a Novate Milanese
Lunedì 14 novembre c’è stato il taglio del nastro di un’opera attesa da un decennio a Milano, il completamento del prolungamento dell’A52 fino a Novate Milanese e quindi il collegamento con la Rho-Monza. L’apertura al traffico è avvenuta la mattina del 15 novembre. La nota di Milano Serravalle: “Il tratto inaugurato completa il collegamento tra la A52 Tangenziale Nord di Milano e la A50 Tangenziale Ovest di Milano, attraverso la riqualifica della vecchia SP46 (Rho-Monza), chiudendo così l’anello delle Tangenziali milanesi e offrendo un percorso alternativo, per gli spostamenti est-ovest e viceversa, al congestionato tratto urbano della A4“.
# La chiusura dell’anello delle tangenziali milanesi
Si chiude quindi l’anello delle tangenziali milanesi, il più esteso sistema italiano di tangenziali intorno ad una città, composto da Tangenziale Ovest, Tangenziale Est, Nord e l’ultima Tangenziale Est esterna per una lunghezza complessiva di 107,3 km. Le tratte si estendono rispettivamente per 33, 29,4, 12,9 e 32 km.
# Le opere di mitigazione e compensazione per la realizzazione della Tangenziale Nord
Nella realizzazione della Tangenziale Nord sono stati diversi gli accorgimenti e le opere di mitigazione e compensazione, per l’impatto dell’inquinamento acustico e atmosferico, che sono state realizzati e che verranno implementati successivamente. Vediamo quali sono:
- la Galleria Fonica di Paderno Dugnano, lunga circa 270 metri e costituita da archi in carpenteria metallica a sostegno di un involucro fonoassorbente laterale e trasparente in cristallo sulla sommità. Il lato a sud è completamente rivestito di pannelli fotovoltaici, in grado di soddisfare l’intero fabbisogno energetico dell’opera stessa”;
- la realizzazione in trincea del tratto tra Bollate e Novate che, con l’integrale interramento della viabilità e la costruzione di 4 gallerie, ha consentito la ricucitura del territorio sia dal punto di vista viabilistico che dal punto di vista ambientale con la creazione di corridoi ecologici prima inesistenti;
- barriere antirumore;
- pavimentazioni drenanti e fonoassorbenti;
- un sistema di collettamento e trattamento delle acque di piattaforma che rende l’autostrada un sistema “chiuso” ed autosufficiente dal punto di vista idraulico;
- da realizzare infine un sistema di viabilità ciclo-pedonale esteso ai quattro comuni attraversati dall’opera.
Continua la lettura con: 7 cose che forse non sapevi delle TANGENZIALI di Milano
FABIO MARCOMIN
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