Un messaggio chiaro e che arriva diretto, senza troppe possibilità di fraintendimento. Oggi, 8 giugno, è la Giornata mondiale degli Oceani e l’organizzazione ambientalista Essere Animali lancia un grido d’allarme.
Nella METRO di Milano spunta l’OCEANO
# Hai paura di questo vuoto?
Hai paura di questo vuoto? È questo che ti chiede il cartellone comparso nella stazione della metro rossa Cairoli. Nessun pesce, niente di niente, solo l’acqua di un mare o di un oceano; e poi in mezzo a tutto questo blu compare una scritta che, pensandoci, ti fa rendere conto di quanto la situazione sia allarmante. Molte specie marine si stanno estinguendo e se si continua così lo scenario potrebbe essere tragico e si potrebbe raggiungere il punto di non ritorno.
La soluzione per evitare tuto questo c’è ed è proprio quello che spera di ottenere con queste affissioni l’organizzazione Essere Animali. Ovviamente la campagna di sensibilizzazione è solo l’inizio, ma rimane un invito a mangiare meno pesce così da salvaguardare quelle specie a rischio di estinzione.
# Servono scelte alimentari più responsabili
Non solo l’inquinamento, aggravato dall’uso di mascherine e guanti monouso a causa dell’irresponsabilità del genere umano, e la presenza delle plastiche nei fondali causano l’estinzione di alcune tipologie di pesce, ma anche l’acquacultura e la pesca artificiale. Per sostenere la sempre maggiore richiesta di pesce da parte della popolazione mondiale, dovuta principalmente ad un aumento demografico, l’attività della pesca intensiva si è rapidamente espansa in tutto il mondo. Servono scelte alimentari più responsabili, altrimenti il risultato è che 1.414 specie di pesci, pari al 5% delle totali oggi conosciute, sono a rischio estinzione. La pesca intensiva ha causato l’estinzione del 90% dei pesci predatori e, se si pensa poi agli squali, sembra che ogni ora ne vengano uccisi 30mila.
Quindi alla domanda “Hai paura di questo vuoto?” la risposta deve essere un generale “sì”.
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BEATRICE BARAZZETTI
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