L’asilo: il luogo in cui crescono i più piccoli, sempre di più l’ambiente in cui si applicano idee sostenibili.
E’ da un portale di mamme che troviamo la news di un concorso by AWR Competition, per la realizzazione di un nuova visione degli asili inglesi.
Il progetto, denominato “London Nursery Schools”, prevedeva una risposta a domande come: “Come dovrebbe essere il nido del futuro?“, “Come dovrebbero trascorrere le loro giornate in queste strutture, i nostri bambini”?
A vincere su tutte sono state le idee di un pool di architetti italiani e olandesi. Insieme, nel nome dello studio Aut-Aut (aut–aut.it) per una scuola materna, hanno avanzato l’idea della creazione di un orto all’interno dell’asilo, per insegnare fin da subito l’agricoltura urbana.
Argomento, quello dell’agricoltura e dell’anima verde, ampiamente sviluppato anche questo portale, per le aiuole condivise nelle grandi città, oltre che in altri progetti per gli asili dell’infanzia.
Gabriele Capobianco, Edoardo Capuzzo Dolcetta, Davide Troiani e Jonathan Lazar, questi i nomi degli architetti, hanno giocato con il titolo di una celebre canzone dei Beatles, Strawberry Fields, ed hanno ideato il loro “Nursery Fields Forever” con il proposito di “avvicinare i bambini all’agricoltura, alla produzione territoriale e al rispetto per l’ambiente, un obiettivo che dovrebbe essere primario di tutti i genitori e di tutti gli educatori”, riporta www.mammapretaporter.it.
Perché? Perché i bambini, soprattutto quelli che vivono nelle grandi città, hanno perso ogni contatto con la terra; non conoscono i processi produttivi basilari; molti addirittura credono che la verdura e la frutta crescano imbustate al supermercato.
Insomma, la loro percezione della realtà è distorta. A fare gioco è, per fortuna, la loro naturale propensione alla curiosità.
Per fare questo, l‘asilo dei sogni (l’ennesimo?) saprà unire la curiosità dei bambini e l’interazione con animali e piante.
Sono previsti spazi agricoli collocati nelle aule come nelle sale mensa, in luoghi appositi in cui mettere in pratica quanto imparato, ma sempre attraverso azioni divertenti.
“L’idea di questo asilo si adatta sia a bambini in età prescolare che a bimbi più piccoli, neonati, che in un nido del genere possono interagire fin da subito con la natura, rispondendo a stimoli super positivi che incoraggiano la relazione e la curiosità”, commentano le mamme blogger, “La bioetica e il rispetto verso la natura e i suoi prodotti sono sempre in primo piano, e i protagonisti, i bambini, ne traggono benefici incredibili, sia a livello didattico, emotivo e sociale, sia a livello tecnico, riscoprendo attività e approcci che lentamente paiono scomparire. Insomma, vincono tutti!”.