«Ogni americano dovrebbe essere in grado di accedere a New York City indipendentemente dalle proprie possibilità economiche, non solo un’élite». Un principio che dovrebbe valere anche a Milano?
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«Non si può far pagare per lavorare»: Trump contro il ticket d’ingresso a Manhattan
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Taxi New York
# Trump all’attacco del pedaggio per il centro
Dopo aver conquistato l’America Donald Trump va alla conquista di New York. Il presidente degli Stati Uniti intende cancellare il ticket d’ingresso per le auto che accedono a sud della Sessantesima strada di Manhattan. La misura era stata introdotta il 5 gennaio 2025 per ridurre il traffico in una delle zone più caotiche di New York, che comprende l’area a sud di Central Park, con il centro finanziario e i famosi edifici come l’Empire State Building. Sean Duffy, segretario dei Trasporti del governo americano, ha già annunciato di essersi attivato per revocare l’approvazione federale per il pedaggio, una congestion pricing pagata dagli automobilisti.
# «Uno schiaffo alla classe operaia e ai piccoli imprenditori»
Il governatore dello Stato di New York Kathy Hochul è nel mirino dell’amministrazione federale. Il portavoce del governo ha dichiarato che: «Il pedaggio è uno schiaffo in faccia alla classe operaia americana e ai piccoli imprenditori. Ogni americano dovrebbe essere in grado di accedere a New York City indipendentemente dalle proprie possibilità economiche, non solo un’élite». Due i motivi alla base della decisione di Trump che possono in qualche modo ricordare la situazione esistente a Milano:
- In assenza di mezzi pubblici efficienti, gli automobilisti sono costretti a pagare per lavorare, ossia per entrare nel centro finanziario della città.
- A differenza di quello che accade, i pedaggi dovrebbero al massimo essere impiegati per migliorare le strade utilizzate dagli stessi automobilisti.
Si tratta di uno scontro di poteri. Il governo federale rivendica il diritto di decidere scavalcando il governatore perché, sostiene, si fa pagare l’utilizzo di strade costruite con fondi federali.
# Il costo per entrare in centro a New York
Il ticket va pagato egualmente da ogni auto. Durante i giorni infrasettimanali, dalle 5 alle 21, il ticket costa 9 dollari, scendendo a 2,25 di notte. Nel weekend il pedaggio si applica dalle 9 alle 21. Garantiscono il controllo delle telecamere poste agli accessi, come accade a Milano per Area C e Area B. Pagano anche le moto (la metà), mentre i furgoni e i bus privati e turistici affrontano oneri maggiori. I tassisti sono esentati, ma i loro passeggeri versano un sovrapprezzo. Ci sono poi alcune esenzioni o riduzioni per determinate categorie.
# La reazione dei gestori del pedaggio
Contro la decisione del governo federale si schiera Janno Lieber, presidente e amministratore delegato della Metropolitan Transportation Authority, che gestisce i proventi della congestion pricing: per impedire lo stop alla tassa urbana, minaccia il ricorso al tribunale federale. Secondo Lieber, il pedaggio funziona: dall’introduzione della tassa sarebbero entrati a Manhattan 1,2 milioni di veicoli in meno sullo stesso mese del 2024, con un calo del -7,5%. Inoltre, afferma, 1,5 milioni in più di persone hanno visitato i quartieri commerciali della zona. New York è stata l’apripista per questa misura ormai diffusa in diverse città d’Italia. Altri sindaci USA hanno dichiarato di voler seguire l’esempio di New York. L’esito dello scontro con il governo determinerà pertanto uno stop o un’accelerazione ai pedaggi comunali per entrare nel centro cittadino.
# E pensare che Area B e Area C sono ancora più discriminanti…
Cosa accadrebbe se a Milano venissero applicati gli stessi principi fatti valere dal Presidente USA? In effetti, Milano è ancora più discriminante. Rispetto a New York che applica lo stesso pedaggio a qualunque automobile, a Milano le cose sono molto diverse. Ai più poveri che non possono permettersi un auto di nuova generazione (e più care) è vietato l’accesso in centro e, se arrivano da fuori, in tutta la città.
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ANDREA ZOPPOLATO
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