Dopo le prime evidenze emerse fin dall’inizio della pandemia, una nuova ricerca ha evidenziato come l’esposizione a lungo termine all’inquinamento atmosferico aumenterebbe il rischio di contrarre l’infezione da SARS-CoV-2. Vediamo i risultati.
Nuovo studio: più l’ARIA INQUINATA più si DIFFONDE il COVID
# L’esposizione a lungo termine all’inquinamento atmosferico aumenterebbe il rischio di infezione da SARS-CoV-2
Fin dall’inizio del periodo di pandemia è stato osservato come, anche in Italia, le aree più esposte all’inquinamento atmosferico come la Pianura Padana erano anche quelle con tassi di infettività da SARS-CoV-2 più elevati. Uno studio portato condotto da Epimed, il Centro di Epidemiologia e medicina preventiva dell’Università dell’Insubria, i cui risultati sono stati pubblicati sulla rivista online Occupational & Environmental Medicine, del gruppo editoriale Bmj, ha evidenziato come l’esposizione a lungo termine all’inquinamento atmosferico aumenterebbe il rischio di contrarre l’infezione da SARS-CoV-2. Lo studio ha preso in esame la popolazione adulta della città di Varese (62.848 persone), dall’inizio pandemia a marzo 2021, in quanto crocevia importante del trasporto aereo, su ferro e su gomma, con la presenza di molti hub di logistica, aziende, un aeroporto e il transito dei frontalieri da e per la Svizzera.
# I risultati dello studio: l’aumento di 1 microgrammo di PM 2.5 è associato a una crescita del 5% delle infezioni
Lo studio ha considerato molte delle caratteristiche cliniche e demografiche che possono aumentare la suscettibilità a SARS-CoV-2 oltre all’esposizione a lungo termine all’inquinamento atmosferico. I risultati che sono emersi indicano che l’aumento di 1 microgrammo/metro cubo nel livello medio annuo di PM2.5 era associato ad un aumento del 5% dei tassi di infezione, corrispondente a 294 ulteriori casi di positività da Covid-19 per 100mila abitanti/anno. Simili relazioni si sono avute anche con altri inquinanti quali PM10, NO e NO2.
# La prima solida prova empirica del legame tra inquinamento e diffusione del Covid
Il professor professor Marco Ferrario, uno dei docenti che ha seguito lo studio, ha spiegato l’importanza della ricerca e dei dati emersi: “I nostri risultati da soli non sono in grado di stabilire il nesso di causa-effetto, ma forniscono la prima solida prova empirica in merito al legame finora solo ipotizzato che collega l’esposizione a lungo termine all’inquinamento atmosferico con l’incidenza di Covid-19. Per questo meritano una futura generalizzazione in diversi contesti”
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FABIO MARCOMIN
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