Si diceva fare i portoghesi, intendendo viaggiare a scrocco, senza biglietto. Da qualche tempo esiste un’altra nazionalità che può viaggiare sui mezzi di trasporto pubblici regionali e comunali della Lombardia. Ma lo può fare in modo legale.
PASSAPORTO Passepartout: con questo si VIAGGIA GRATIS in Lombardia
# Chi erano i portoghesi senza biglietto
L’espressione “fare i portoghesi” viene utilizzata per chi non paga il biglietto del trasporto pubblico. Ma da dove nasce questa usanza?
Sembra che derivi dal fatto che i cittadini di nazionalità portoghese erano soliti non pagare il biglietto sui tram a cavallo che circolavano a Lisbona nel XIX secolo. In quel periodo, i portoghesi erano generalmente considerati un popolo molto povero e quindi non erano in grado di permettersi il costo del biglietto. Ma c’è un’altra versione che porta dritto a Milano.
L’espressione avrebbe origine nel XIX secolo a causa della presenza di molti immigrati portoghesi a Milano, i quali si rifiutavano di pagare il biglietto sul tram. Ora una decisione della politica regionale potrebbe modificare la nazionalità per descrivere chi viaggia senza biglietto.
# Il passaporto che consente viaggi gratis in tutta la Lombardia
I lusitani potrebbero non sentirsi più chiamati in causa quando qualcuno scavalcherà il tornello della metro o salirà sul tram senza biglietto.
Per viaggiare sui treni di TRENORD e, a quanto pare, su tutti i mezzi pubblici della regione basta presentare un documento comprovante la nazionalità ucraina per essere esentati dal biglietto.
Come possiamo leggere dalla pagina di TRENORD:
“Milano, 14 marzo 2022 – I cittadini ucraini, in fuga dalla guerra, possono viaggiare gratuitamente sui treni Trenord per raggiungere la propria destinazione in Lombardia o transitare verso altre regioni. Secondo quanto contenuto in una circolare a capitreno e personale d’assistenza in vigore dal 4 marzo 2022, il passaporto ucraino o altro documento di identità di queste persone sono riconosciuti quale concessione a viaggiare.
Trenord, inoltre, mette a disposizione i propri operatori di assistenza per favorire l’accoglienza nelle stazioni ferroviarie, secondo le indicazioni impartite da Prefetture e Protezione Civile.”
Sia ben chiaro, siamo solidali con tutte le vittime di una guerra, però può sorgere la domanda sul perché tale diritto debba essere garantito solo agli ucraini e non a tutti i popoli in fuga da una guerra. Non solo. Consentire il viaggio a tutti gli ucraini, esclusivamente in base alla nazionalità e non perché realmente rifugiati di guerra, può portare al paradosso di consentire il viaggio gratis anche a persone di cittadinanza ucraina che erano arrivate in Italia prima dello scoppio della guerra. Magari anche benestanti.
Finirà che questa decisione porterà a sostituire i portoghesi con gli ucraini?
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ANDREA URBANO
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