Pioggia di firme contro le corse tagliate. Ma il Comune «silenzia» la petizione per l’indennizzo per i disservizi

Il comune fa marcia indietro "violando" il suo stesso regolamento partecipativo. Ma i milanesi non si perdono d'animo e trovano una nuova piattaforma

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Petizione contro ATM su Change
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Meno corse dei mezzi pubblici? Allora anche il prezzo dell’abbonamento va ridotto. Un principio elementare che ha portato i milanesi a richiedere in massa una richiesta di indennizzo tramite una petizione pubblicata sul sito del Comune. Forse l’eccessivo successo ha portato Palazzo Marino a fare marcia indietro, archiviando la raccolta firme prima del tempo, andando contro lo stesso regolamento previsto dal portale “Milano Partecipa”. Ma i milanesi non demordono: la petizione è stata sposta su quest’altra piattaforma.  

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Pioggia di firme contro le corse tagliate. Ma il Comune «silenzia» la petizione per l’indennizzo per i disservizi

# Archiviato nell’area “Petizioni chiuse” dopo il superamento delle 1000 firme

Rimborsami

I milanesi, stanchi dei ritardi e dei disagi mezzi di superficie, nei giorni scorsi avevano avanzato una richiesta di indennizzo tramite una petizione, pubblicata nella sezione “Milano Partecipa” del sito del Comune di Milano. Nello specifico si chiedeva “al Comune uno sconto del 30% sul costo degli abbonamenti ATM 2025-2026 a titolo di indennizzo per i disagi patiti nel 2023-2024″. In pochi giorni erano state superate la 1.000 firme, numero necessario perché potesse ricevere risposta, ma lo staff di “Milano Partecipa” ha acceso il semaforo rosso, archiviando la petizione nell’area “Petizioni chiuse” con il risultato che non i cittadini che la cercavano sul portale per votarla non la possono più trovare. E pensare che così il Comune avrebbe violato il suo stesso regolamento. 

# Per regolamento la raccolta firme può rimanere aperta per un periodo massimo di 4 mesi

Petizione chiusa

La petizione è stata arrestata nonostante il regolamento per gli utenti sulla pagina “Petizioni” del portale reciti: “Qualora si intendesse raccogliere un numero maggiore di 1000 firme, è possibile mantenere la petizione aperta fino ad un massimo di quattro mesi dalla pubblicazione su Milano Partecipa”. A segnalare il fatto è stata Sonia Ferrari del Comitato Basmetto, che aveva inserito la petizione sul portale, e poi Adriana Berra, fondatrice e animatrice del gruppo “AspettaMi, Milanesi in attesa dei bus”, che ha comunicato alla nostra la redazione quanto successo. A seguire la richiesta di riapertura è stata estesa “allo staff di Milano Partecipa, alla Assessora comunale alla Partecipazione Gaia Romani e per conoscenza anche al Collegio dei Garanti” per chiedere che la petizione venisse riaperta. Al momento però nulla è cambiato. 

# La petizione sottoscritta da 15 comitati

AspettaMI_persone

Una petizione forte già del supporto di 15 comitati e gruppi di quartiere, prima del caricamento online: Comitato Basmetto, AspettaMI Milanesi in attesa dei bus, Comitato La 73 non si tocca, Lambrate-Rubattino Riparte, Che ne sarà di Città Studi, ForestaMI e poi DimenticaMI, Comitato Difesa Ambiente Municipio 5, Coordinamento Comitati Milanesi CCM, Comitato Quartiere Merezzate, Comitato Salomone Rinasce, Cittadini di Novegro, Comitato di Redecesio, Comitato Baiamonti Verde Comune, Cittadini di Crescenzago, Cittadini del Quartiere Adriano.

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# Il secondo tentativo: ora online su change.org

Petizione contro ATM su Change

Il 28 febbraio i promotori hanno quindi caricato la petizione sulla piattaforma Change.org.  Adriana Berra, a chiusura del testo ricevuto in redazione, commmenta in questo modo: «ho cercato di rimediare al “sabotaggio” caricando la petizione sul portale Change. Ancora ieri, però, i media rilanciavano la notizia della petizione caricata sul portale del Comune di Milano, con tanto di link: i cittadini perciò sono disorientati, e purtroppo molte firme sono andate perse. Inoltre, le firme conferite sul portale del Comune avevano un’ufficialità che su Change manca. Ma tant’è: che questa è la “partecipazione” a cui si può aspirare nella Milano di Sala e delle sue fedelissime Assessore Gaia Romani (Partecipazione) e Arianna Censi (Mobilità)».

Continua la lettura con: Corse tagliate? Allora l’abbonamento va in parte risarcito! I milanesi si mettono in moto

FABIO MARCOMIN

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Fabio Marcomin
Giornalista pubblicista. Laurea in Strategia e Comunicazione d’Impresa a Reggio Emilia. Il mio background: informatica, marketing e comunicazione. Curioso delle nuove tecnologie dalle criptovalute all'AI. Dal 2012 a Milano, per metà milanese da parte di madre, amante della città e appassionato di trasporti e architettura: ho scelto Milano per vivere e lavorare perché la ritengo la mia città ideale.

1 COMMENTO

  1. Ok il rimborso per il disservizio per meno corse rispetto a quelle programmate. Ma dove le mettiamo le corse annullate per sciopero? Fosse uno sciopeero ogn i tanto, è nell’ordine delle cose; ma uno ogni quindici giorni se non ogni settimana, proprio non ci siamo. Che gli scioperi siano dovuti alla dabbenaggine del governo, oppure dalla dabbenaggine dell’Amministrazione comunale e di conseguenza dell’ATM, resta comunque il disservizio che l’Amministrazione o l’ATM dovrebbero rifondere.

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