Qualità della vita 2024: prima Bergamo, brusco calo per Milano

La classifica premia l'autonomia. Il crollo di Roma e Torino

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La nuova edizione della classifica sulla Qualità della vita 2024, stilata come ogni anno da Il Sole 24 Ore, vede, per la prima volta, Bergamo al 1° posto. Con Milano che esce dalla top 10.

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Qualità della vita 2024: prima Bergamo, brusco calo per Milano

# Bergamo al primo posto: un successo storico

Per Bergamo, il 2024 segna un anno storico: per la prima volta in 35 anni di edizioni della classifica del Sole 24 Ore, la città conquista il primo posto, scalando ben quattro posizioni rispetto al 2023, quando si era fermata alla quinta. Questo risultato è frutto di una combinazione vincente di fattori, che riguardano principalmente demografia, sicurezza e sportività.

  • Demografia e società: Bergamo registra un incremento positivo del tasso di natalità, con un +3% rispetto all’anno precedente. Questo dato evidenzia un territorio che si sta rigenerando, attraendo nuovi abitanti e famiglie.
  • Sportività: la città eccelle nell’indice dedicato alla sportività, che misura la qualità delle strutture sportive, la partecipazione dei cittadini, gli eventi organizzati e i risultati agonistici. Bergamo è il simbolo di un territorio dinamico e orientato al benessere fisico e sociale.
  • Sicurezza e giustizia: a differenza di Milano, Bergamo si colloca tra le città più sicure del Paese, con una bassa incidenza di reati e una maggiore percezione di sicurezza tra i cittadini.

Questi elementi, combinati con un buon livello di servizi e infrastrutture, rendono Bergamo sempre più attrattiva sia per i residenti che per le imprese.

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# Brusco calo di Milano: eccellenza nel lavoro, ma penalizzata da criminalità e inquinamento

Milano, capitale economica d’Italia, perde quattro posizioni rispetto al 2023, scivolando al 12° posto, uscendo così dalla top 10. Il dato rappresenta una battuta d’arresto per una città che, negli ultimi anni, si era posizionata stabilmente nelle prime dieci posizioni.

# I punti di forza di Milano

Milano resta imbattibile in alcuni settori chiave:

  • Affari e lavoro: Il capoluogo lombardo domina questa categoria grazie alla capacità di attrarre imprese, talenti e investimenti. Milano è al primo posto per numero di contratti a tempo indeterminato, opportunità di carriera e concentrazione di startup innovative.
  • Presenza di laureati: La città si colloca al terzo posto a livello nazionale per numero di giovani laureati (tra i 25 e i 39 anni), riflettendo la capacità di attrarre studenti e professionisti altamente qualificati.
  • Servizi e infrastrutture: il sistema di trasporto pubblico è tra i migliori d’Italia, con una vasta rete di metro, tram e autobus che copre la città e l’area metropolitana.

Questi indicatori confermano la capacità di Milano di mantenere un primato economico nazionale, consolidando la sua vocazione come hub finanziario, tecnologico e professionale.

# Le criticità: criminalità e inquinamento

Nonostante i successi economici, Milano soffre pesantemente di problemi sociali e ambientali:

  • Criminalità: Milano si posiziona tra le peggiori città italiane per sicurezza. Con oltre 230.000 denunce all’anno (circa 7.000 ogni 100.000 abitanti), è seconda solo a Roma. I furti rappresentano la maggioranza dei reati, seguiti da danneggiamenti e frodi informatiche.
  • Inquinamento: la situazione ambientale è critica. Milano è al penultimo posto in Italia per concentrazione di PM10, superata solo da Torino. Nel 2023, la media annua degli inquinanti nell’aria è cresciuta del 148,3%, un dato allarmante che penalizza la vivibilità complessiva.
  • Caro-casa: il costo della vita è tra i più alti in Italia, con affitti e prezzi immobiliari in costante crescita, erodendo il potere d’acquisto e accentuando le disuguaglianze economiche.

# Le tendenze nazionali: Nord avanti, Sud in difficoltà

 

La classifica premia l’autonomia. Al secondo e terzo posto si trovano infatti le due province più autonome d’Italia: Trento e Bolzano, con quest’ultima che guadagna ben dieci posizioni rispetto al 2023.

Il Nord Est si conferma la zona più premiata, con Trentino Alto Adige e Veneto tra le Regioni protagoniste. La Lombardia si distingue con Monza (4ª) e Cremona (5ª), che segna un poderoso balzo di +13 posizioni in un anno. Seguono Udine, vincitrice del 2023, Verona (7ª) e Vicenza (8ª).

Il Sud continua ad arrancare. La maglia nera va a Reggio Calabria, seguita da Napoli. Le province del Mezzogiorno occupano gran parte delle posizioni dalla 83 in poi, con città come Catania (83ª), Messina (91ª) e Palermo (100ª). Tra le peggiori del Nord si segnalano le province liguri di Imperia (79ª) e Savona (69ª).

Le città metropolitane registrano un calo generale: Bologna perde 7 posizioni, Milano 4, mentre Firenze (36ª) scende di 30 posizioni. Roma crolla di 24 posizioni (59ª), preceduta di poco da Torino (58ª). 

L’area del Meridione migliore è Bari, che sale al 65° posto (+4 posizioni), tornando sopra i livelli del 2022.

Continua la lettura con: Allarme disordini a Corvetto: le altre 5 zone di Milano a «rischio banlieue»

MATTEO RESPINTI

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Matteo Respinti
Nato a Milano, l'11 settembre 2002, studio filosofia all'Università Statale di Milano. Appassionato, tra le tante cose, di cultura e filosofia politica, mi impegno, su ogni fronte alla mia portata, per fornire il mio contributo allo sviluppo della mia città, della mia regione e del mio Paese. Amo la mia città, Milano, per il racconto di ciò che è stata e per ciò che sono sicuro possa tornare a essere.

1 COMMENTO

  1. LE TASSONOMIE SONO UN’OSSESSIONE AMERICANA TRAPIANTATA IN EUROPA E NON SERVONO GRANCHE’ PERCHE’ PUR SE CONDOTTE CON METODI RIGOROSI E’ SPESSO IRRAZIONALE O DISOMOGENEO IL PUNTO DI PARTENZA.
    LE PROVINCE ITALIANE SONO QUANTO DI PIU’ ETEROGENEO POSSA DARSI PERCHE VANNO DA QUELLE COME TRIESTE, GORIZIA, PRATO E LIVORNO (NONOSTANTE ELBA E ARCIPELAGHI PELAGICI) CON POCHISSIMI COMUNI E TERRITORI AD ALTRE COME TORINO O SALERNO GRANDI QUASI COME CERTE REGIONI.
    ANCHE LA POPOLAZIONE HA OSCILLAZIONI ESTREME. E CERTE CONSIDERAZIONI GIORNALISTICHE SONO SOLO SPECULAZIONI SUGGESTIVE.
    PERSONALMENTE HO L’IMPRESSIONE CHE SI TRATTI DI MAPPATURE IDEATE PER FARE LAVORARE E GUADAGNARE CERTI AMICI, COME DEL RESTO SUCCEDE OVUNQUE.
    SE VOGLIAMO DATI STATISTICI REALI, CERTIFICATI ANCHE LEGALMENTE, DOBBIAMO RIVOLGERCI ALL’ISTAT, ANCHE PER ARGOMENTI SPESSO TRATTATI DA ASSOCIAZIONI CONNOTATE POLITICAMENTE E QUINDI DI TENDENZA CHE IN QUANTO TALI I MEDIA PRIVILEGIANO PER RAGIONI RITENGO INTUITIVE.
    SE VOGLIAMO SAPERE COME E’ FATTA E COME CAMBIA L’ITALIA, ANCHE CON DATI STORICI, CONSULTIAMO ANZITUTTO L’ISTITUTO DI VIA BALBO 16. A VOLTE SONO LETTURE COMPLESSE PERCHE’ COMPLESSA E’ LA MATERIA MA SONO GLI UNICI DATI CON VALUTAZIONI SUPER PARTES. POI CI STANNO ANCHE LE OPINIONI DELLE RICERCHE ORIENTATE MA VENGONO DOPO E NON RARAMENTE HANNO COME BASE PROPRIO DATI ISTAT RIELABORATI CON MAGISTRALE DISINVOLTURA! A COMINCIARE DALLE “CLASSIFICHE”.

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