Duranti gli scavi per la fermata M4 De Amicis sono stati ritrovati nuovi reperti archeologici. Ma dove verranno portati? E qual era la loro funzione?
Ritrovati NUOVI REPERTI nel CANTIERE per la linea M4: QUALE sarà il loro DESTINO?
# Cantiere M4: ritrovati nuovi reperti durante gli scavi
In questi giorni, durante i lavori per la realizzazione della futura stazione M4 De Amicis, sono stati ritrovati i resti di una struttura muraria di epoca medievale. E’ già il secondo ritrovamento archeologico dall’inizio degli scavi, infatti era stata trovata precedentemente una struttura che verrà rimontata nel piazzale della stazione metropolitana. Quale sarebbe stato il futuro dei nuovi reperti è rimasto incerto a lungo, ma ora il suo “trasferimento” è iniziato.
# Dove verranno trasferite le mura?
I resti verranno prima smontati, per poter esseri rimossi dal cantiere, e venire poi posizionati nell’area dell’Anfiteatro romano. In quest’area archeologica è già in atto un programma di riqualificazione che prevede la creazione del “Pan” – Parco Amphitheatrum naturae – che sarà il più grande parco archeologico della Lombardia. Si tratterà di un progetto di “archeologia green” in pieno centro città, tra via Arena e via Conca del Naviglio, al Ticinese. L’idea può sembrare innovativa ma prende spunto dal passato: infatti intende riprodurre, con una simbiosi di natura e archeologia, il modello che esisteva in epoca romana.
# Reticolo idraulico o mura difensive? Gli archeologi avanzano ipotesi
Lo spostamento della struttura si pensa che non sarà celere a causa delle sue dimensioni e della sua fattezza. Alta circa 2,5 metri, lunga quasi 10 metri e con uno spessore di ben 2 metri, l’imponente struttura è composta da blocchi in pietra lavorati a bugnato e si sono conservati anche degli elementi probabilmente parte di un sistema di regolamentazione delle acque. Quale fosse la funzione delle mura ancora è da stabilire con certezza ma gli archeologi ipotizzano che le mura fossero connesse ad un più grande reticolo idraulico. Un’altra ipotesi, anche se meno probabile, vede la struttura come le fondamenta di una grande torre difensiva.
Gli accertamenti sulle sue origini sono ancora in corso e non appena il “Pan” sarà ultimato, grazie a questi e a tanti altri reperti sarà possibile tornare indietro nel tempo, restando sempre a pochi passi dal centro città.
Fonte: Urban File
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ROSITA GIULIANO
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