Silvio Berlusconi Airport, l’aeroporto della felicità

Un paio di settimane fa ho vissuto il grande incubo del viaggiatore contemporaneo: restare bloccato in aeroporto da mattina a sera

3

Si dice che la politica in Italia sia lenta, che ci vogliano anni per spostare un marciapiedi. Ma c’è un’eccezione: l’aeroporto Silvio Berlusconi. Una decisione improvvisa, inaspettata, fulminea. Che soleva un mare di critiche. Eppure… che potrebbe suggerire la via per fare decollare lo scalo milanese. 

Milano città stato è anche su Youtube: clicca qui per il canale con i video su Milano. Iscriviti: ti aspettiamo

Silvio Berlusconi Airport, l’aeroporto della felicità

# La decisione politica più veloce di sempre: Malpensa diventa Silvio Berlusconi

Non ricordo niente di così fulmineo nelle decisioni politiche italiane. Pronti, partenza, via: nello spazio di qualche ora Malpensa ha un nuovo nome. Da ora in poi si decollerà e si atterrerà dall’Aeroporto Silvio Berlusconi. Una decisione improvvisa che ha sollevato un vespaio di polemiche. Per una volta inutili: perché la scelta è definitiva. E se, a questo punto, non si cogliesse la palla al balzo per qualcosa di più ampio respiro? Del tipo: rivedere la logica degli aeroporti come luogo di transito, dove le uniche attrazioni sono quelle da centro commerciale dell’hinterland. E la strada giusta potrebbe indicarcela proprio lui. 

# Il grande incubo del viaggiatore contemporaneo

credits: it.freepik.com

Un paio di settimane fa ho vissuto uno degli incubi del viaggiatore contemporaneo. Restare in aeroporto da mattina fino a sera. In attesa di un volo prima cancellato e poi continuamente rimandato. Un’esperienza brutale. Non solo perché uno sceglie di prendere l’aereo proprio per fare le cose veloci. Ma anche perché un aeroporto non è il miglior posto dove trascorrere una giornata di inizio estate. E nelle ore di attesa, vagando da un negozio di profumi a uno di improbabili gadget, mi sono chiesto: perché gli aeroporti sono così inospitali? Divanetti scarsi e scomodi, corridoi che mettono fretta, luci fastidiose, sale che fanno venire voglia di andare via il prima possibile, tutto sembra fatto apposta per farti scappare. Sia quando parti che quando arrivi. Pensiamoci, tutti gli aeroporti sembrano trasmetterti la voglia di lasciarli. Eppure sono luoghi dove, per varie ragioni, uno quando viaggia è costretto spesso a frequentare. E non poco. E, allora, perché non ripensare questo format? Proprio la nuova denominazione di Milano Malpensa potrebbe indicare la strada giusta. 

I Libri di Milano Città Stato a casa tua: scopri come fare

# Rendere Malpensa l’aeroporto più godereccio del mondo

Già, perché tutti, anche i suoi più accaniti oppositori, non possono negare che Silvio Berlusconi fosse uno se che se la godeva alla grande. Incarnava maledettamente l’immagine dell’italiano che trasforma in una festa tutto, anche una Presidenza del Consiglio. Berlusconi lo ricorderemo per sempre così: uno che si diverte sempre, anche se bloccato all’aeroporto. E, allora, l’aeroporto Silvio Berlusconi non potrebbe trasformarsi come il suo nome? Diventando un luogo che strappa un sorriso alla sola idea di arrivarci, per un decollo o per un atterraggio. Un aeroporto dove si voglia andare anche se non si deve prendere un aereo. Ridisegnato per trasmettere al viaggiatore un’idea diversa di essere un bagaglio e un portafoglio con le gambe. Dove ci siano luoghi comodi dove sostare, non solo nelle sale lounge. Dove ci siano diverse forme di intrattenimento, dove si favorisca l’interazione, dove si possano praticare attività sportive soft, ricevere massaggi, organizzare pasti galanti.

Non è un mistero che i vari governi romanocentrici prima e i tedeschi di Lufthansa poi, abbiano ridotto Malpensa a un aeroporto secondario, rispetto a Roma o a Francoforte. E, allora, di fronte a questo destino cinico e baro, l’occasione di rilancio potrebbe venire proprio dalla decisione più inaspettata e fulminea, con la nuova denominazione che strappa una risata a tutti i viaggiatori del mondo. Volete ridere? Venite a Malpensa. Anzi, al Silvio Berlusconi, l’aeroporti dei balocchi, con feste e libagioni per i viaggiatori del mondo

Continua la lettura con: Il viaggio della vita? Milano – Pechino in treno. Il percorso, il costo, la durata

ANDREA ZOPPOLATO

Milano città stato è anche su Youtube: clicca qui per il canale con i video su Milano. Iscriviti: ti aspettiamo

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/


Articolo precedenteIl viaggio della vita? Milano – Pechino in treno. Il percorso, il costo, la durata
Articolo successivoPaura e delirio a Como: la chiusura notturna dell’”autostrada Cenerentola” crea il panico tra i turisti
Andrea Zoppolato
Più che in destra e sinistra (categorie ottocentesche) credo nel rispetto della natura e nel diritto-dovere di ogni essere umano di realizzare le sue potenzialità, contribuendo a rendere migliore il mondo di cui fa parte.

3 COMMENTI

  1. Acute osservazioni e forse anche argute indicazioni. Quando la frittata è fatta…
    Lascio però due obiezioni:
    1. Malpensa NON è l’aeroporto di Milano. Quello è LINATE. Considerare Malpensa l’aeroporto di Milano perpetua un imbroglio voluto dalla politica. Negli anni 90 la Lega Nord ha chiesto e ottenuto che la politica “spingesse” Malpensa perché il suo territorio coincide largamente con quello dove la Lega aveva elettori e interessi.
    Questo ha determinato una serie di misure di soffocamento del comodissimo aeroporto di Linate. Solo recentemente ci è arrivato il Metro. Linate potrebbe facilmente raddoppiare i voli e ancora oggi è forzatamente soffocato dando rilievo a chi ha comprato casa nei suoi dintorni e si lamenta del rumore degli aerei!!!
    E sempre la politica ha cercato di aiutare Malpensa: ti ricordi quando per il giubileo del 2000 ci dipingevano la meraviglia del trenino Malpensa Express che ci avrebbe portato da Cadorna all’aeroporto in un quarto d’ora?
    L’hanno fatto correre qualche mese per soddisfare la propaganda ma oggi dopo 24 anni di progressi tecnologici ci mette più di mezz’ora!
    Che dire poi dell’assurdità della scarsità di parcheggi vicini a Malpensa? Certo la zona dell’aeroporto non avrebbe subito grandi danni se avessero costruito un’abbondanza di parcheggi da cui si può raggiungere a piedi l’aeroporto. Li hanno invece limitati per favorire quelli che attrezzano un terreno o un capannone nei dintorni e ti scarrozzano col furgoncino. Bravi ragazzi per carità, ma l’interesse dei milioni di viaggiatori sono stati messi dietro a quelli di gratificare il proprio elettorato!
    Hanno poi forzato ulteriormente la mano, imponendo ad Alitalia di fare di Malpensa il proprio HUB. La storia ha poi sgretolato questa pretesa: vuoi per l’attrazione romanocentrica di Alitalia verso Fiumicino, vuoi per la scomodità geografica, oggi la pretesa di farne un HUB non la sento più da nessuno.
    Hanno perfino fatto cantare a Cochi e Renato una canzone intitolata “L’aeroporto di Malpensa”!
    Insomma Malpensa è in una posizione geografica sfigata e scomoda. Milano ha già il suo aeroporto: si chiama Linate, è comodissimo, è oggi collegato al metrò, potrebbe lavorare anche il doppio e senza la politica consentirebbe ai milanesi di viaggare con più economia, comodità e velocità.

    2. Silvio Berlusconi non merita che gli si intitoli un aeroporto. Lo dico da persona che lo ha votato più di una volta. Ha certamente incarnato il sogno di libertà e prosperità lombarda trovandosi ad essere spesso l’unico a fare le promesse GIUSTE: quelle di politiche autenticamente LIBERALI. Ma quando per quelle stesse promesse si è trovato ad avere il maggior partito del parlamento e ad essere in prima persona al governo, ha preferito il piccolo cabotaggio e la difesa dei personali interessi. Invece che passare alla storia come alternativa liberale allo statalismo imperante ha dato corpo allo stesso statalismo, con i vari Tremonti e socialisti di vario colore messi nei posti di comando.

  2. Sarebbe una bella idea intrattenere le persone con musica e magari una sala Cinema ,certo non mi piace il nome visto che sono Interista e non ho mai votato x quel partito,poi lui è stato un opportunista ,Senza aiuti non sarebbe diventato nessuno,inoltre ha inventato un lavoro a numero ,così da non garantire un vita rossa a chiunque ,ma solo un riciclo

  3. Prima di entrare in politica Berlusconi è stato un imprenditore capace, la sua tenacia e ambizione a fatto si che Milano diventasse ancora più importante, ha creato imprese e ovviamente posti di lavoro, non c’era la politica a finanziarlo quando ha rischiato di far diventare i suoi sogni, le sue idee realtà, una volta in politica? Non diamo opinioni su quello che nemmeno possiamo immaginare, la politica è potere e non farà mai la cosa giusta almeno non per noi che rappresentiamo il popolo, se c’è qualcuno che vuole fare qualcosa viene debellato immediatamente, succede nei partiti, succede nella giustizia, ricordiamo gli attentati ai nostri magistrati, succede anche nella grande chiesa il Vaticano, il Potere è questo, Silvio ci ha provato come tanti altri, quindi non giudichiamo chi non riesce a cambiare il sistema marcio e corrotto che continua a rovinare le nostre vite e il nostro paese…d’accordissimo nel voler migliorare Malpensa e battezzarlo con il nome non di un politico ma di un grande imprenditore, quello che è sempre stato Berlusconi Silvio

La sezione commenti è chiusa.