La Corte costituzionale spagnola, mercoledì 14 luglio, ha annullato per sempre la possibilità di un nuovo lockdown della popolazione perché considerato incostituzionale.
Spagna: LOCKDOWN dichiarato INCOSTITUZIONALE. Non si potrà MAI più fare
# Con 5 voti su 6 i Giudici hanno dichiarato incostituzionale il lockdown
Le misure di restrizione della popolazione approvate a marzo dell’anno scorso, ai primi accenni della pandemia, non sono più ritenute valide. Mercoledì 14 è arrivato il verdetto dalla Corte costituzionale spagnola: con 5 voti su 6 i giudici dell’Alta Corte hanno dichiarato incostituzionale il lockdown. Annullati, quindi, gli articoli 1, 3 e 5 dell’articolo 7 del decreto accordato dal Governo il 14 marzo 2020.
# Gli articoli soppressi: non più limiti alla circolazione di persone e veicoli
L’articolo 1 regolava il confinamento e restringeva il movimento dei cittadini, dando la possibilità di circolare solo per le vie e gli spazi pubblici della propria città per attività essenziali, quali recarsi sul luogo di lavoro, fare la spesa, andare dal medico e assistere a familiari malati. L’articolo 3, invece, limitava la circolazione dei veicoli per le stesse ragioni sopracitate, e infine l’articolo 5 autorizzava il Ministero degli Interni a chiudere le strade, o alcuni tratti, per motivi di salute pubblica.
# “Il lockdown ANNULLA i diritti fondamentali dei cittadini”
Come riporta El Pais, la Corte Costituzionale ha concluso che il Governo avrebbe dovuto dichiarare uno stato d’eccezione, il quale necessita prima del consenso del Parlamento. La decisione arriva dopo due sentenze del giudice in cui si è discusso la sentenza sullo “stato di allarme” descritto dal magistrato Pedro González Trevijano. Il giudice ha dichiarato che le misure previste dal lockdown nazionale non solo limitano i diritti fondamentali delle persone per quanto riguarda la circolazione, ma addirittura li annullano.
# Bisogna adattare le misure di sicurezza
Nel dibattito si chiede che le misure di sicurezza vengano proporzionate sulla base del rischio sanitario esistente e che siano simili alle misure adottate dagli altri Paesi colpiti dalla pandemia
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SELENE MANGIAROTTI
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