Dietro un grande uomo c’è sempre un grande copywriter che gli scrive gli slogan elettorali.
Ovviamente i politici in corsa per le amministrative non sono esenti da questa logica della frase ricercata acchiappavoti. Capita però, che non sempre sia facile comprendere il significato recondito degli slogan elettorali perché il ragionamento che c’è dietro è molto complesso.
La finezza lessicale e sintattica mal si adatta al pubblico generalista che deve fruire di quelle frasi.
Proviamo insieme a capire cosa vogliono dire gli slogan elettorali dei candidati a queste elezioni.
Spiegazione degli slogan elettorali
– Un nuovo modo di vedere il forte. Un sindaco donna (Baldini)
– Tutta un’altra storia (Cappato)
Poche parole che chiariscono perfettamente l’intento di Cappato: prendere le distanze da Max Pezzali. Basta con la stessa storia stesso posto stesso bar, siamo cresciuti.
– Corro per Milano (Parisi)
Questo è molto chiaro, un bell’esempio di linguaggio diretto senza doppi sensi. Il candidato di centrodestra punta ai voti di chi fa jogging.
– Ogni ora e ogni giorno (Sala)
Anche se può sembrare la minaccia di uno stalker, in realtà è la versione moderna del pezzo dell’Equipe 84: Ogni mattina oooo, ed ogni sera oooo, ed ogni notte teeeeeeeeeeeeee!
– Sostienici con una donazione (Corrado)
– Milano in Comune (Basilio Rizzo)
Visto che si tratta di amministrazione pubblica è normale che stia in Comune, ma secondo Basilio Rizzo non si è mai troppo chiari.
– #innamoratodimilano (Mardegan)
#fuoriceilsole (Lorenzo Fragola)
– Milano in prima persona (Santambrogio)
– Natale Azzaretto
Aveva preparato uno slogan ma il giorno prima della presentazione il cane l’ha divorato.