Un intoppo improvviso rischia di bloccare l’avvio dei lavori per realizzare il tanto atteso prolungamento della linea rossa ad ovest. Ecco la situazione aggiornata e cosa potrebbe succedere.
Brusca frenata della Metro: STOP all’estensione della ROSSA a BAGGIO?
# Il progetto di prolungamento della linea rossa: 3 fermate e 3,3 km fino alla tangenziale ovest
La M1 attende entro l’anno l‘avvio dei cantieri per il prolungamento della linea ad ovest da Bisceglie fino ai margini della tangenziale.
Il tracciato è lungo 3,3 km e prevede 3 nuove fermate: Parri, Baggio e Olmi. Dopo il capolinea, al confine con il territorio comunale di Settimo Milanese, è previsto anche il deposito per il ricovero e la manutenzione dei treni. L’opera è già stata interamente finanziata con 350 milioni di euro, da Comune di Milano, Regione Lombardia e Governo anche tramite il Pnrr, e a giugno dovrebbe esserci la gara d’appalto per aggiudicare i lavori. Il condizionale è d’obbligo dato che sta emergendo un grave problema che rischi di compromettere l’intero progetto.
# L’allarme: la crescita esponenziale dei prezzi dei materiali
La frenata è determinata dalla crescita esponenziale dei prezzi dei materiali di costruzione, causata prima della pandemia e poi in modo più accentuato dalla crisi geopolitica in corso con la guerra in Ucraina, costringe Palazzo Marino a rivedere il quadro economico e a mettere in stand-by la stessa gara d’appalto.
# La gara di appalto per realizzare l’estensione della M1 è a rischio stop: servono altri fondi e tempo per rivedere il quadro economico
Come ha svelato il Corriere Milano, il valore complessivo della gara è di 290 milioni di euro. Il Decreto Aiuti richiede l’aggiornamento del quadro economico con una previsione di aumento fino a un massimo del 20%. Nel caso venisse raggiunto questo limite percentuale il Comune di Milano dovrebbe reperire altri 58 milioni di euro. Le risorse aggiuntive potrebbero in realtà essere inferiori dato che l’ultimo aggiornamento dei prezzi sulla gara in questione è stato fatto a fine dicembre del 2021, quindi già in una fase post pandemia e con valori già sensibilmente più elevati.
A prescindere dall’entità dell’aumento, la necessità di rivedere il piano economico per aggiornare tutti i costi e di reperire i nuovi fondi comporterà un allungamento dei tempi. L’ipotesi di bloccare la gara d’appalto e di posticiparla a dopo l’estate si fa dunque sempre più concreta.
Continua la lettura con: La MeLA: la METRO FANTASMA di Milano
FABIO MARCOMIN
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