Studio del MIT: le strade a 30 all’ora aumentano traffico e inquinamento

C02 su dell'1,5%, il particolato del 2,7%

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markusspiske-pixabay - 30 all'ora

Milano continua a frenare. Almeno sulle strade. Arriva però una doccia fredda sulla politica del Comune di introdurre il limite dei 30 km/h sulle strade di Milano per aumentare sicurezza e ridurre l’inquinamento. Il MIT, una delle più importanti università di ricerca del mondo, ha presentato uno studio che mostra come in realtà il limite di 30 faccia aumentare traffico e tempi di percorrenza. E, di conseguenza, porti a un incremento dell’inquinamento. Ecco i risultati nel dettaglio.

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Studio del MIT: le strade a 30 all’ora aumentano tempi di percorrenza e inquinamento

# Introdotte a Milano le prime strade con limite 30 km/h, saranno 100 entro settembre

Maps – Via Corridoni

Presentato in primavera, è entrato nel vivo il piano del Comune di Milano per introdurre il limite dei 30 km/h in diverse strade cittadine. Individuate le prime 7, tra quelle più che hanno registrato più incidenti in base ai dati Amat, e altre 20 da mettere in sicurezza, entro settembre si dovrebbe arrivare a 100. Il Sindaco Sala ha spiegato come, a differenza di altre città come Bologna che hanno introdotto il limite dei 30 km/h su tutto il territorio, per Milano si è scelto una strategia più soft anche se nel lungo termine potrebbe essere estesa.

# Insieme alle ztl utili per la riduzione delle emissioni nocive

Telecamere Area B

Nel rivendicare i dati positivi sulla riduzione dell’inquinamento emersi dallo studio annuale di Kyoto club e del Cnr, riguardante la qualità dell’aria nelle città italiana, il sindaco ha sottolineato come questo sia il risultato delle azioni messe in campo, tra cui troviamo Area b, Area c, zone 30 e le altre ztl cittadine. Ma arriva una doccia fredda: uno studio pubblicato dal MIT, una delle più importanti università di ricerca del mondo, smonta però questo assunto.

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# Uno studio del MIT mostra però come le strade a 30 km/h aumentino tempi di percorrenza e inquinamento

Credits doanme-pixabay – Limite 30 km orari

Le strade a 30 km/h sono dannose. Arriva a questa conclusione uno studio del MIT Senseable City Lab, del famoso Massachusetts Institute of Technology di Boston, incentrato proprio sulla città di Milano. Presentato in occasione del terzo forum di The urban mobility council, il think tank della mobilità promosso dal Gruppo Unipol, mostra come questa politica della mobilità porti ad un aumento dei tempi di percorrenza e delle emissioni inquinanti.

# Fino a 89 secondi in più in auto

Credits Andrea Cherchi – Traffico centro Milano

Negli scenari analizzati si è registrato un incremento dei tempi di percorrenza che va dai 2 secondi, nel caso di riduzione dei limiti in tutte le strade della zona più centrale di Milano, agli 89 secondi, se il limite dei 30 km/h orari venisse applicato a tutte le strade non primarie sull’intero territorio cittadino. I dati variano in base alla zona e alla tipologia di via presa in considerazione e gli incrementi risultano più elevati nelle ore di punta.

# C02 su dell’1,5%, il particolato del 2,7%

 

Credits: milanofanpage.it – Inquinamento a Milano

Per quanto riguarda l’inquinamento è emerso come ad aumentare siano tutte le principali tipologie di emissioni: monossido di carbonio (CO), anidride carbonica (CO2), ossidi di azoto (NOx) e particolato (PM). Nell’ipotesi che il limite dei 30km/h venisse introdotto su tutto il territorio comunale di Milano la CO2 nelle ore più trafficate salirebbe dell’1,5%, mentre il particolato, tra i più nocivi per la salute, fino al 2,7%. Il motivo è da ricercare nel funzionamento dei motori termici, progettati per avere la migliore efficienza di consumo attorno ai 70-80 km/h che quindi si riduce sotto tale limite. 

Continua la lettura con: Arrivano le strade a 30

FABIO MARCOMIN

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Fabio Marcomin
Giornalista pubblicista. Laurea in Strategia e Comunicazione d’Impresa a Reggio Emilia. Il mio background: informatica, marketing e comunicazione. Curioso delle nuove tecnologie dalle criptovalute all'AI. Dal 2012 a Milano, per metà milanese da parte di madre, amante della città e appassionato di trasporti e architettura: ho scelto Milano per vivere e lavorare perché la ritengo la mia città ideale.

1 COMMENTO

  1. Ci voieva una indagine per saperlo. Ma l’Amministrazione non sa fare uno più uno? Ma penso viva nell’utopia.

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