A Milano la politica contro il traffico è stata definita quella della “guerra contro le auto”, che consiste nel moltiplicare i disagi per chi si muove in auto. Una di queste strategie riguarda la riduzione dei parcheggi. Meno parcheggi, meno auto? Non sempre è così. Anzi. Spesso la mancanza di parcheggi porta più auto a ingolfare il traffico proprio per cercare dove lasciare l’auto. La classica proposta è di aumentare i parcheggi di interscambio in periferia, ma se invece fosse un’altra la soluzione ottimale?
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Troppo traffico a Milano? La soluzione è creare questi tre hub sotterranei
# La soluzione? Tre hub sotterranei tra centro e periferia, come a City Life
Il problema dei parcheggi in periferia presso i capolinea della metro è evidente. Per capirlo basta mettersi nei panni di un automobilista che arrivi da fuori. Difficile pensare che si liberi della macchina in una zona lontana dal centro, per poi doversi muoversi con i mezzi pubblici magari per andare dall’altra parte della città. Non è invece un mistero che più ci si avvicina dal centro più diventa agile muoversi con i mezzi pubblici a Milano. E allora l’idea è questa: creare quattro parcheggi sotterranei posizionati a ridosso della cerchia dei Navigli, ciascuno in una direzione diversa, nord, sud, est e ovest (dove esiste già a CityLife).
La distanza dal centro di questi hub sarebbe simile a quella di CityLife, permettendo alle persone di lasciare l’auto e muoversi facilmente verso il cuore della città. I parcheggi sarebbero interrati, riducendo l’impatto visivo e ambientale, e potrebbero essere collegati alle principali arterie stradali tramite tunnel, evitando di aggiungere traffico sulle strade urbane. Esattamente come avviene per il parcheggio di CityLife che si può raggiungere facilmente dall’autostrada dei laghi e dalla Milano Torino anche grazie a un sistema di strade interrate e si sottopassaggi. Ma vediamo dove potrebbero essere.
#1 Nord: Porta Volta/Parco Sempione
Per la zona nord, un’area adatta potrebbe trovarsi in prossimità di Porta Volta. Questo punto sarebbe strategicamente posizionato per chi arriva dalla A8 o dalla A9, grazie al collegamento veloce con la tangenziale nord.
Il parcheggio sotterraneo potrebbe estendersi sotto il verde del parco, con accesso diretto da un tunnel che parte dalla tangenziale, riducendo al minimo l’ingombro del traffico in superficie. La vicinanza alla metropolitana (linea M2 e M5) e ai tram storici permetterebbe agli automobilisti di proseguire il viaggio comodamente verso le destinazioni centrali.
#2 Sud: Ex Scalo Romana
A sud, l’area dell’Ex Scalo Romana è ideale per ospitare un altro hub di parcheggio sotterraneo. Situata lungo la direttrice della via Ripamonti, questa posizione servirebbe non solo chi arriva da sud e dall’A1, ma anche i pendolari delle zone limitrofe.
Come nel caso di CityLife, si potrebbe aggiungere alle attuali costruzioni in corso un tunnel di collegamento con l’autostrada, consentendo agli automobilisti di raggiungere il parcheggio direttamente, senza dover attraversare le vie più trafficate della città.
Inoltre, l’area è ben servita dalle linee della metropolitana M3 e dai nuovi sviluppi urbani, che la rendono un nodo perfetto per proseguire verso il centro.
#3 Est: Lambrate – Città Studi
Per la zona est, un hub sotterraneo potrebbe essere situato tra Lambrate e Città Studi, due quartieri in pieno sviluppo. Questo parcheggio sarebbe facilmente accessibile per chi arriva dalla A4 e dalle strade statali che portano verso Milano da est.
La vicinanza con la stazione ferroviaria di Lambrate e con la linea della metropolitana M2 favorirebbe un rapido accesso al centro città, offrendo una soluzione comoda e ben collegata.
# Quali benefici per traffico e mobilità?
La creazione di questi hub di parcheggio sotterraneo avrebbe diversi benefici immediati: innanzitutto, permetterebbe di ridurre la congestione nel centro, spostando i parcheggi in aree strategiche senza dover relegare le auto in periferia.
La possibilità di lasciare il veicolo in un punto facilmente raggiungibile e ben collegato renderebbe più fluida la circolazione dei mezzi privati, riducendo l’inquinamento dovuto al traffico cittadino. L’integrazione con la rete metropolitana e i trasporti di superficie permetterebbe una mobilità multimodale efficiente, incentivando gli automobilisti a lasciare l’auto e utilizzare mezzi pubblici o servizi di mobilità condivisa.
L’idea dei tunnel, simili a quello che già collega l’autostrada dei Laghi alla ex Fiera, risponde anche alla necessità di una viabilità più fluida, evitando i colli di bottiglia nelle aree centrali.
Questo tipo di infrastruttura, benché richieda investimenti iniziali importanti, potrebbe essere realizzata con l’aiuto di partnership pubblico-private, che permettano di ripartire i costi tra pubblico e privato. Inoltre, il costo dell’uso dei parcheggi potrebbe contribuire a finanziare la manutenzione delle infrastrutture.
Continua la lettura con: Il «modello CityLife» da estendere a Milano: persone nel verde, traffico sotto terra
MATTEO RESPINTI
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