A poco più di un’ora da Milano c’è una piscina con vista mozzafiato sul panorama naturale circostante. Dove si trova, quali servizi offre e quanto si spende.
La “terrazza azzurra”: la piscina panoramica più bella della Lombardia (a un’ora da Milano)
# Una “terrazza azzurra” con vista lago e monti
marilago.it – Piscina
Siamo a poco più di un’ora da Milano e a pochi minuti dalla Franciacorta. Al Giardino Marilago di Sulzano, in provincia di Brescia, ci si può rilassare a mollo nell’acqua mentre si gode di una vista mozzafiato del Lago d’Iseo e dei monti circostanti. Un’oasi naturale tra verde e acqua, silenziosa, con un clima unico e una spettacolare piscina panoramica.
# Lettini, ombrelloni e chaise longue
marilago.it – Piscina panoramica
Si può scegliere se sdraiarsi su lettini prendi-sole a bordo vasca o in giardino oppure in una zona più tranquilla con divani, chaise longue e ombrelloni. Per riservare un posto data fissa è obbligatoria la prenotazione tramite il sito web, con pagamento anticipato a titolo di caparra dei servizi richiesti, con importo non rimborsabile. I prezzi partono da 17 euro e comprendono il parcheggio auto.
# L’aperitivo al tramonto
giardino_marilago IG – Tramonto
Per chi vuole anche gustare un pranzo o un aperitivo con vista al tramonto è possibile farlo in giardino o nell’esclusivo Dehor.
giardino_marilago IG – Aperitivo
Tra le proposte ci sono hamburger, insalatone fresche e fritture. C’è la possibilità anche di organizzare cene per eventi importanti.
La rivoluzione mobile: le 10 novità per muoversi a Milano in arrivo nel prossimo futuro
#1 Metropolitane e metrotranvie: si completa l’M4 e si arriverà a Baggio e a Monza
M1 e tranvia Limbiate
Entro la fine del 2024 si potrà andare in metro da Linate a San Cristoforo, lungo tutti i 15 km e 21 stazioni della M4, con il nuovo interscambio a Sant’Ambrogio con la M2 e la connessione in superficie con la M3 tra Missori e Sforza Policlinico. L’attivazione di tutto il tracciato è programmato per settembre, ma alcune stazioni del centro saranno operative solo alla fine dell’anno, mentre la pedonalizzazione di Via Pantano dalla nuova uscita M3 in Missori a Sforza Policlinico avverrà probabilmente nel 2025. Pubblicato il bando per portare l’M1 a Baggio, si attende a breve l’assegnazione, è atteso il nuovo bando per portare a conclusione il prolungamento della M1 fino a Monza Bettola. Entro il 2026 dovrebbe essere inaugurata la metrotranvia da Milano a Seregno.
Completato il finanziamento di 23,4 milioni di euro, la maggior parte a carico del Comune di Milano, i lavori per la realizzazione della tanto attesa corsia preferenziale per filobus tra Piazza Zavattari e Piazza Stuparich sono partiti da poche settimane. Verrà smantellato il tratto di strada di 650 metri oggetto dell’intervento, rifatte le piazze, costruite piste ciclabili e rifatta la rete elettrica e dei semafori. Conclusione cantiere nel 2027.
Stanziate anche le risorse per completare la preferenziale della circolare filoviaria 92, in totale 11,5 milioni di euro da Fondi strutturali europei FESR e FSE. L’obiettivo è partire con i lavori nel 2025.
#3 Nuove regole di circolazione in centro e Area B
Credits cheautocompro.it IG – Area C
Scattato l’aumento del 50% del ticket di ingresso in Area C a 7,50 euro, entro la fine del 2024 dovrebbe essere esteso anche al fine settimana. Esclusi i residenti che il sabato e la domenica continueranno ad accedere gratis. Slitta dopo settembre sempre di quest’anno la chiusura al traffico di auto private il super centro, per motivi di autorizzazioni ministeriali, corrispondente al Quadrilatero della Moda e altre vie limitrofe tra Corso Matteotti e Corso Vittorio Emanuele.
Slitta al primo ottobre 2025 il divieto e circolazione, anche per Area C, per moto e i ciclomotori alimentati a miscela Euro 2, a gasolio Euro 2 e a benzina da Euro 0 a Euro 1, al primo ottobre 2028 quello per gli Euro 6 diesel A-B-C, anche in Area B insieme alle auto a benzina Euro 4. Il divieto per quest’ultime parte dal primo ottobre 2027 in Area C, per le Euro 5 dal 2030. I diesel Euro 6 D_TEMP e D non potranno più circolare in Area C e in Area B rispettivamente dal primo ottobre 2029 e dal primo ottobre 2030.
#4 Riqualificazione dell’asse Piazzale Loreto-Corso Buenos Aires
Loc Piazzale Loreto vista aerea
Sono stati posticipati invece più volte, e al momento non è stata fissata un nuova data, i cantieri di LOC per far diventare Piazzale Loreto un’agorà verde. L’attuale vuoto urbano che caratterizza Piazzale Loreto, un congestionato snodo di traffico, verrà trasformato da Nhood Italy in un polo di aggregazione restituito alla comunità. La bufera giudiziaria che ha investito Milano ha messo in stand-by il progetto. L’obiettivo inizialmente era di completare all’inizio del 2026, si andrà probabilmente almeno al 2027.
Comune di Milano – Rendering seconda fase lavori
Un progetto che si unisce alla riqualificazione di Corso Buenos Aires, già in atto, con realizzazione di pista ciclabile protetta, marciapiedi allargati e piante in vaso. La ciclabileè già quasi stata tutta realizzata, manca un breve tratto, mentre la trasformazione del corso in un “boulevard” verde è iniziata luglio e dovrebbe concludersi tra la fine del 2025 e l’inizio del 2026.
#5 Estensione della rete ciclabile: 23 nuovi chilometri di percorsi protetti
L’obiettivo del biciplan, voluto dal Comune di Milano, è quello di mettere in sicurezza i ciclisti con la sistemazione di percorsi ciclabili esistenti e la creazione di nuovi. Entro il 30 giugno 2026 sono programmati 23 chilometri di nuove piste ciclabili protetti, di cui in parte già realizzati.
Il bando per assegnare il servizio dei monopattini in sharing a tre operatori si è chiuso alla fine del 2023. A vincerlo sono stati Bolt Srl, Voi Technology e emTransit (Dott ndr), al momento solo quest’ultima ha messo a disposizione i mezzi. Il servizio verrà esteso anche all’hinterland senza aumentare il numero dei mezzi disponibili, seimila in totale. Il bando di Palazzo Marino prevede anche la creazione di 100 nuovi parcheggi per i mezzi elettrici, che gli operatori dovranno realizzare nei prossimi due anni in collaborazione con il Comune di Milano.
#7 1.000 taxi in più: pubblicato primo bando da 450 licenze
Credits Andrea Cherchi – Taxi Milano
Per aumentare la disponibilità di taxi in città, l’obiettivo è arrivare a 1.000 in più un aumento del 20% sul totale. Il Comune di Milano ha approvato un primo bando per 450 nuove licenze, sono arrivate 700 domande, a cui seguirà lo sblocco di un altro fermo nel 2019. Il resto arriva dall’introduzione delle doppie guide.
#8 Piano di incremento di colonnine elettriche di A2A di 4.000 punti ricarica
Colonnina A2A
A2A, la la multiutility dell’energia, ha annunciato il piano di incremento delle colonnine per la ricarica di auto elettriche. Oggi sono 450. Sono previste 285 stazioni “City Plug”, che erogano energia in bassa potenza e consentono di alimentare 14 punti con un unico contatore, per un totale di 4.000 nuovi punti ricarica nei prossimi due anni.
#9 La rivoluzione dei parcheggi
Credits tatsu_11_ IG – Parcheggi Milano
In corso anche una rivoluzione per i parcheggi. Già oggi nel perimetro di Area C si può lasciare l’auto parcheggiata in strada al massimo per due ore consecutive dalle 8 alle 19 tutti i giorni della settimana, mentre fuori dal centro l’orario in cui è previsto il pagamento fino alle 13 viene esteso fino alle 19 a tutti i giorni feriali. Entro la fine del 2024 dovrebbe arrivare invece il piano in consiglio comunale il piano urbano per i parcheggi con l’obiettivo di aumentare l’offerta di posti auto nelle zone, già individuate. Nel frattempo continua l’incremento delle vie con parcheggi a pagamento, dal centro alla periferia.
#10 Nuove zone 30
Credits doanme-pixabay – Limite 30 km orari
Sono in totale 100 le strade a 30km/h, davanti alle scuole, previste dal piano di Palazzo Marino. Una trentina sono già state individuate, in quelle più a rischio è previsto anche la realizzazione di dossi quadrati e l’allargamento dei marciapiedi. Gli interventi si affiancano a quelli i in corso di realizzazione e programmati di area pedonali e interventi di urbanistica tattica.
Milano è unica: le 7 cose che la distinguono dalle altre città del mondo
#1 La posizione
Maps – Milano
Una delle cose per cui Milano è unica al mondo è la sua posizione. Si trova al centro della Pianura Padana, vicina alle Alpi, ai tre grandi laghi italiani, ad altre città ricche di storia come Torino, Bergamo e Verona solo per citarne alcune, a suggestivi borghi e al mare della Liguria. La sua posizione è centrale anche rispetto al resto d’Europa rendendola relativamente vicina a quasi tutte le principali città e capitali con collegamenti via treno e soprattutto grazie ai tre aeroporti di Linate, collegato al centro di Milano con la linea metropolitana M4, Malpensa e Orio al Serio.
#2 Le dimensioni: la “metropoli tascabile”
Milano e Roma
Milano è una metropoli tascabile: il suo territorio comunale è circa 10 volte più piccolo di quello di Roma, 182 chilometri quadrati di superficie contro i 1.287 della Capitale. Per questo si può girare senza eccessiva fatica in bicicletta e a piedi. La sua area metropolitana al contrario è una delle più estese d’Europa. Mette insieme le distanze da borgo con gli orizzonti e i servizi da metropoli internazionale.
Insieme a Parigi, Londra e New York è una delle capitali mondiali, l’unica che conserva dimensioni relativamente limitate. Da qui hanno spiccato il volo brand come Armani, Dolce e Gabbana, Prada, Gucci esportando lo stile italiano che non ha eguali nel mondo.
#4 Le fiere diffuse
Credits: isaloniofficial IG
A Milano si tengono alcune degli fiere più importanti al mondo, su tutti il Salone del Mobile con il Fuorisalone che ha lanciato la moda delle fiere diffuse in città, affermandosi come l’evento di Design più noto al mondo.
#5 Le week
Wine Week City Life – Credits: Coolinmilan
Ogni settimana dell’anno Milano si colora di un tema differente. Ci sono “week” di ogni cosa, quella del fashion e del design sono le più conosciute, ma ci sono anche quelle del cibo, del vino, del cinema, dell’arte, del libro, della musica e persino della montagna. Quest’anno c’è stata anche la settimana del calcio, dedicata alla semifinale di Champions: altra eccellenza unica al mondo è avere due squadre che hanno vinto la Champions e che giocano nello stesso stadio.
#6 Il “metodo Milano”
Credits: arcgis.com – Immissione M1 in Castello
Uno dei metodi più utilizzati per realizzare metropolitane in sotterranea è il cosiddetto “metodo Milano”, conosciuto oggi anche come “cut and cover”. Fu studiato attorno alla fine degli anni ’50, durante la fase di progettazione della linea M1, e consiste in una tecnica meno invasiva per scavare a “foro cieco” e utile soprattutto in ambienti urbani congestionati. Il “metodo Milano” copiato nel mondo si è esteso poi a concetto che si applica in ogni ambito. L’ultimo è stata Expo.
#7 Il Cenacolo e gli altri capolavori mondiali
Cenacolo vinciano
A Milano c’è uno dei dipinto più importanti e famosi del mondo, il Cenacolo di Leonardo da Vinci inserito nell’elenco delle meraviglie del Patrimonio Unesco dal 1980. Si trova all’interno del refettorio della Chiesa di Santa Maria delle Grazie. La Milano dell’arte, spesso sottovalutata, è poi ricca di altri grandi capolavori mondiali: il Duomo (con i suoi record), il Codice Atlantico di Leonardo, la Pietà Rondanini di Michelangelo, i capolavori della Pinacoteca, il grande Castello in pieno centro. Senza contare le installazioni, come il Dito di Cattelan, l’Ago e Filo a Cadorna o la mela del Pistoletto.
L’anno scorso la doccia fredda con il divieto di utilizzare i parchi recintati che, per la prima volta nella storia di Milano, sono rimasti chiusi fino alla fine del mese. Per non parlare degli anni precedenti con le regole anti Covid. Quest’anno sembra sia la volta buona: le belle cose da fare se si resta ad Agosto a Milano.
#1 Tuffarsi nelle piscine all’aperto (anche su terrazze panoramiche)
Andrea Cherchi – Piscina Romano
Quest’anno a Milano non sono poche le piscine chiuse per lavori o in attesa di un appalto per l’avvio dei cantieri di riqualificazione. Tra quelle all’aperto dove potersi rigenerare dal caldo estivo troviamo comunque: la Piscina Beach Forum di Assago, la Piscina Romano, la più grande della città, le due piscine dell’Idroscalo e quella più glamour dei Bagni Misteriosi. Ci sono anche le piscine panoramiche, come le due vasche del Ceresio 7 o l’infinity pool del nhow Milano in Tortona.
#2 Fare i turisti a casa: sul tetto del Duomo, visita del Castello, sulla Torre Branca, l’Ultima Cena
Credits: Andrea Cherchi – Vista dalla Torre Branca
Con una città meno affollata del solito si può approfittare per fare quello che non si riesce nel resto dell’anno: i turisti a casa. Si può ad esempio salire sulle terrazze del Duomo ammirando da vicino la Madonnina, guardare Milano dall’alto della Torre Branca, perlustrare i corridoi sotterranei del Castello Sforzesco e contemplare “L’ultima cena” di Leonardo da Vinci.
L’ordinanzadell’estate 2023 con la chiusura dei parchi recintati per tutto agosto, era stata una doccia fredda. Quest’anno non ci sono sorprese: tutti i parchi sono a disposizione dei milanesi. E per chi non ama la chiusura dei cancelli di notte, ci sono i parchi non recintati: tra questi il Parco delle Nord, il Parco delle Cave e il limitrofo Bosco in Città, i nuovi parchi di Citylife e BAM. Sperando nella clemenza del meteo.
Passeggiare o pedalare tra i vicoli della città è un’altra cosa che si può fare ad agosto a Milano. Delle 5 vie della Milano romana, come Via del Bollo e Via Santa Marta, alle stradine di Brera, come via Fiori Chiari e via Fiori Oscuri, dal sapore bohemmien. Il modo migliore per apprezzare alcuni splendidi angoli di Milano altrimenti difficili da vedere quando si è presi dalla vita quotidiana.
Foto Delfino Sisto Legnani e Piercarlo Quecchia. Courtesy Fondazione Prada
Per gli amanti del cinema e dell’esperienze all’aperto, in agosto ci si può sedere a guardare un film nei cinema open air. Nel Chiostro dell’Incoronata, a City Life e nel cortile della Fabbrica del Vapore con la rassegna di Arianteo, in spiaggia su uno sdraio da Mare Culturale Urbano.
#6 Dedicare del tempo alla cultura girando tra mostre e musei
Mudec
Una Milano deserta può essere l’opportunità perfetta per accrescere la propria cultura visitando mostre e musei sparsi tra i diversi quartieri. Per le mostre più esclusive c’è Palazzo Reale, per i quadri più famosi la Pinacoteca di Brera, poi la Triennale e il Museo del Novecento. Le aperture più recenti sono il museo del design ADI, il Museo delle Culture – Mudec, e il Museo Etrusco. Da segnalare anche le case museo, come Poldi Pezzoli o Bagatti Valsacchi.
#7 Deliziare il palato con un tour gastronomico delle cucine del mondo
@mariocalixtro IG – Vietnammonamour Milano
A Milano per chi vuole sperimentare un cucina alternativa, può trovare davvero di tutto. Partendo dalle cucine regionali italiane per arrivare a quelle di tutto il mondo. Dell’America del Sud c’è quella argentina, brasiliana, dell’Europa quella spagnola, francese e greca, dell’Asia quella coreana, vietnamita, cinese, giapponese, dell’Africa la cucina etiope e marocchina. Si potrebbe andare avanti all’infinito.
A Milano venne realizzata la prima centrale elettrica d’Europa
# In Santa Redegonda: la prima in Europa, un anno dopo New York
1883. A Milano viene inaugurata la prima centrale termoelettrica d’Europa. L’impianto venne costruito in via Santa Redegonda sul modello del primo impianto al mondo realizzato l’anno prima a New York. L’iniziativa è dell’ingegner Giuseppe Colombo a cui si deve anche l’idea di portare il telefono a Milano.
# Si accendono le luci del Centro: «un pericolo per le persone»
All’inaugurazione la centrale permise l’accensione di luci in tutta la zona del centro oltre che l’impiego di un’illuminazione speciale per la Gioconda di Ponchielli di scena alla Scala. «Dell’illuminazione non esageriamo punto dicendo che ha veramente meravigliato», narrano le cronache dell’epoca.
Non mancarono le critiche, dell’Union de Gas che vide nell’elettricità un pericolo per la vita delle persone, e degli stessi cittadini impensieriti dal denso fumo nero che usciva dalla centrale. Per funzionare utilizzava il carbone. Nel 1926 la centrale venne demolita.
# Dall’elettricità alla relatività
Una curiosità: ai tempi dell’inaugurazione della centrale Milano era la capitale europea dell’elettricità, attirando lavoratori di tutto il mondo. Tra chi lavorò nel settore ci fu anche la famiglia Einstein che abitò a Milano negli ultimi decenni dell’ottocento.
Albert Einstein – linguaccia alla lavagna
Fonte: Milano d’Italia, Alberto Pezzotta- Anna Gilardelli, Bompiani
Le 3 cose che rendono Sant’Ambrogio unica al mondo
#1 Il doppio campanile
Basilica di Sant’Ambrogio, 379 – 1099
E’ nota innanzitutto per essere una delle poche chiese al mondo ad avere due campanili. Ma ha altre due particolarità che la rendono unica.
#2 I fori del Diavolo
Credits: @monicapapagna IG
All’uscita della basilica, sulla sinistra, c’è una colonna in marmo con un capitello corinzio e due fori. Secondo una leggenda il diavolo cercò di portare Sant’Ambrogio sulla cattiva strada, senza successo. Quindi il diavolo sfogò la sua rabbia prendendo a cornate la colonna.
#3 La scacchiera
Sulla destra della facciata c’è una scacchiera diagonale, con ciascun lato composto da sette caselle: un’immagine che non si trova su nessun altra chiesa o edificio. Il significato della scacchiera è ancora misterioso.
Zitti zitti si sta lavorando per arrivare alla progettazione del prolungamento della linea M5 oltre i confini comunali anche verso ovest. Le ultime novità e i progetti allo studio.
# In corso indagini geognostiche al Parco di Trenno
Enrico Fedrighini FB
Il consigliere comunale Enrico Fedrighini, come si legge in un post sulla sua pagina facebook, si è recato nel Parco di Trenno in seguito alla richiesta di informazioni da parte di alcuni residenti della zona per un’attività di trivellazione in corso. L’area in questione si trova nei pressi di Via Novara e dopo verifiche, in loco non è presente alcuna segnalazione pubblica su esecutori e finalità di tali lavori, Enrico Fedrighini ha scoperto trattarsi di un intervento eseguito da MM.
Nello specifico è «un’indagine geognostica finalizzata a definire i “caratteri geotecnici” del sottosuolo in vista della progettazione del prolungamento della linea metropolitana M5 da San Siro Stadio fino a Settimo Milanese», dato che verrebbe scavato in sotterraneo tramite una TBM, comunemente conosciuta come talpa.
# Un prolungamento da 2 a 4 fermate verso Settimo Milanese
sottomilano.it – M5 Settimo Milanese
All’atto della Delibera di approvazione del progetto linea M5, in data 20 novembre 2006 come riporta sottomilano.it, si era ipotizzato un futuro prolungamento della linea verso Settimo Milanese con 7 fermate.
Prolungamento M5 Settimo Milanese
Nel 2019 un primo studio preliminare di fattibilità immaginava invece un prolungamento fino a Settimo Milanese per un totale di 4,5 km e 4 fermate: Sant’Elena, Quinto Romano, Quarto Cagnino ecapolinea all’uscita Settimo Milanese della tangenziale ovest con deposito nel Comune di Milano. Nell’accordo era previsto anche che lo studio tenesse conto di un nuovo nodo di interscambio gomma/ferro vicino all’attuale svincolo “via Novara” della tangenziale ovest con parcheggio e capolinea bus e della valutazione di un’eventuale prosecuzione della linea M5 all’interno del Comune di Settimo Milanese. Il costo dell’opera era stato stimato in circa 400 milioni di euro.
Tra le ipotesi più concrete oggi c’è anche quella che prevede un percorso più breve di 2,5 km e due fermate ad ovest (Quarto Cagnino e Quinto Romano) e un investimento di 350 milioni di euro.
# La prosecuzione come metrotranvia fino a Magenta
Milano-Magenta M5
Successivamente una delibera regionale aveva approvato uno studio di fattibilità per estendere ulteriormente la linea da Settimo Milanese a Magenta per circa 20 km. Nel 2021 durante un incontro con gli enti interessati al prolungamento della M5 insieme alla Città Metropolitana di Milano e Metropolitana Milanese, sono state presentate sei ipotesi.Tra queste, “la più interessante” secondo il Sindaco di Bareggio Linda Colombo “è quella che prevede una tranvia lungo il Canale Scolmatore, così da avere anche la possibilità di creare aree di sosta fuori i centri abitati e non congestionare i Comuni coinvolti dal nuovo tracciato””.
Lo studio di fattibilità prevede che in caso di prolungamento la linea sarebbe obbligata a proseguire in superficie dopo il Comune di San Pietro all’Olmo per mancanza di spazio sotto la strada statale ex-S11.
# Il sindaco di Bareggio sollecita gli enti coinvolti
Notizia di pochi giorni fa è la lettera indirizzata dal Sindaco di Bareggio Linda Colombo a tutti gli enti coinvolti, a MM e al Ministero dei trasporti, per ricordare l‘importanza dell’estensione della M5. Ecco un estratto della lettera riportata da Prima Milano Ovest:
“Con la presente torno a sottoporVi un argomento di grandissima importanza per tutto il territorio dell’Ovest Milanese e in particolare per il Comune di Bareggio. Il prolungamento della M5 lilla oltre l’attuale capolinea di San Siro verso il Magentino lungo l’asse della ex Statale 11. Nel 2021 si aprì un tavolo con tutti gli Enti interessati. Ci furono presentate sei proposte e noi ci eravamo espressi su quella che ritenevamo migliore, che prevedeva una tranvia lungo il Canale Scolmatore in modo tale da non congestionare i centri abitati, ma da allora non si è saputo più nulla. Nel frattempo è stata approvata l’estensione di altre linee […] ma per quanto riguarda il nostro territorio tutto tace.”
“Di questo tema si parla da oltre 40 anni. Dagli studi effettuati, i cittadini di Bareggio sarebbero coloro che beneficerebbero maggiormente della metropolitana. In rapporto alla popolazione, sono infatti quelli che utilizzano di più l’auto per recarsi a Milano. Il 67% dei bareggesi che devono raggiungere il capoluogo utilizza mezzi propri con tutte le conseguenze facilmente immaginabili a livello di viabilità e di inquinamento. Questo poiché Bareggio è il Comune del territorio meno servito dai mezzi pubblici e non ha neppure una stazione ferroviaria. […] Non posso non sottolineare, purtroppo, che si continua a parlare di biciclette, di viabilità alternativa e di “green” ma nessuno affronta i veri problemi dei pendolari che ogni giorno devono andare a Milano per motivi di studio o di lavoro: provate voi ad andare in bicicletta da Bareggio a Milano tutti i giorni! Per tutte queste ragioni, certa del Vostro interessamento, torno a sollecitare un intervento che possa finalmente portare la metropolitana anche nel nostro territorio“.
Credits chantal.lisanne IG - M2 Milano direzione sud
Milano è una città molto accogliente con chi arriva da fuori. Però è anche una città birichina che ha delle trappole per metterli in difficoltà. Servono per fare capire ai nuovi venuti che a Milano non è posto per gente addormentata.
Gli sforzi di dissimulazione per fare finta di essere milanesi svaniscono davanti alla macchinetta dell’ATM.
#2 Le fermate di Rho e di Assago
Credits chantal.lisanne IG – M2 Milano direzione sud
Sono state fatte apposta per i non milanesi.
#3 Il ristorante con lo scontrino dorato
Esistono due listini: per milanesi, per i non milanesi.
#4 I falsi souvenir
Tipo la gondola luminosa dei navigli.
#5 L’aperitivo
I non milanesi prendono la birra e la pagano 12 euro. Non sanno che è abbinata al cibo: invece di abbuffarsi al massimo prendono una patatina, col terrore di doverla pagare migliaia di euro.
#6 I trabocchetti al ristorante
Il sovrapprezzo per la consumazione da seduti e il mistero del coperto: cifre astronomiche da sostenere senza motivo.
#7 I parchi
Vengono chiusi la sera per lasciare i turisti alla mercé di bande di borseggiatori affamati.
#8 I taxi
radiotaxi_024040 IG
Fungono da tour operator, riescono a organizzare giri infiniti.
#9 Il bike sharing del Comune
Con modalità di accesso impossibili e bici meno agili di una cyclette, da età della pietra dello sharing
#10 Pagare una multa
credits: insella.it
L’apoteosi è prendere una multa e pensare di pagarla. Se non sei di Milano, devi essere registrato al Pentagono con l’impronta della retina per riuscire a pagarla. Un livello di sicurezza da guerra fredda.
Si sta costruendo in Italia il traforo più lungo del mondo: 64 Km sottoterra
# Il tunnel ferroviario da record tra Italia e Austria: 64 Km sottoterra
Galleria di Base Brennero
La Galleria di Base del Brennero è una galleria ferroviaria ad andamento pianeggiante che collega Italia e Austria, tra Fortezza e Innsbruck, per una lunghezza di 55 km. Nel 1994 fu inaugurata a sud di Innsbruck una circonvallazione ferroviaria di 12,7 km, la “Galleria della Valle dell’Inn”. Mettendo in connessione queste due infrastrutture si verrà a creare il collegamento ferroviario sotterraneo più lungo del mondo: 64 km. La “Galleria della Valle dell’Inn” sarà infatti percorsa solo per un tratto.
# I cantieri aperti
Professione Geometra – Galleria del Brennero
Attualmente sono cinque cantieri attivi, due sul territorio italiano (Lotto H61 Mules 2-3 e
Lotto H71 sottoattraversamento Isarco) e tre sul territorio austriaco. La futura Galleria di Base del Brennero, destinata esclusivamente al trasporto ferroviario, è prevista a una quota di 794 m s.l.m. sotto il valico del Brennero e con un tunnel composto due gallerie principali a binario singolo.
# Riduzione del tempo di percorrenza di quasi il 70%
bbt-se.com – Galleria Base del Brennero
La costruzione di questa opera consente di ridurre i tempi di percorrenza di quasi il 70%, passando dagli attuali 80 minuti a 25. Grazie all’eliminazione delle grandi pendenze è possibile infatti fare viaggiare i treni a una velocità superiore a 200 km/h, oltre che far transitare treni merci più lunghi, più pesanti e in numero più elevato. Una rivoluzione per la mobilità e i trasporti europei. Il termine dell’ultimo cantiere di scavo è programmato per il 2028. Per l’attrezzaggio e l’installazione degli impianti tecnologici è previsto la progettazione esecutiva e l’avvio dei lavori nel 2027 con conclusione nel 2032.
Un accordo tra Deutsche Bahn, ÖBB e Ferrovie dello Stato italiane FS ha posto le basi per un prossimo collegamento veloce tra le due città. In futuro potrebbe però essere ancora più rapido. Vediamo come e le tappe previste nei prossimi anni.
Ufficiale: Milano-Monaco con il Frecciarossa! Il progetto e i tempi
# La firma tra Trenitalia e Deutsche Bahn per l’alta velocità Italia-Germania
Trenitalia e DB
Le basi per il futuro collegamento ferroviario veloce tra Monaco di Baviera con Milano sono state messe con la firma di un accordo tra Deutsche Bahn, ÖBB e Ferrovie dello Stato italiane FS. L’obiettivo è ridurre i tempi di percorrenza: oggi il viaggio dal capoluogo lombardo alla Germania può durare fino a 9 ore mezza con e con un cambio obbligatorio, ancora più lungo in caso di treno notturno. Il treno proseguirebbe poi in direzione di Roma.
# Partenza del servizio nel 2026: trattative per prolungare a Berlino
Credits brian_en_tramway IG – Frecciarossa Gare de Lyon
Il collegamento con treni dell’alta velocità tra Monaco di Baviera e Milano è programmato per dicembre 2026. Il tutto sarà possibile grazie ai fondi messi a disposizione dell’Unione Europea e destinati a 10 nuovi collegamenti ferroviari transfrontalieri tra gli Stati membri, tra cui quello Monaco-Milano-Roma.
Milano-Monaco treno
Necessario nel frattempo delle modifiche ai regolamenti e alle norme, l’omologazione dei treni, l’ampliamento della tecnologia di segnalamento e la formazione dei macchinisti che dovranno conoscere sia la lingua italiana che tedesca. La durata del viaggio dovrebbe scendere a poco più di 6 ore. Ci sono poi in corso delle trattative per istituire una linea diretta diFrecciarossa fino a Berlino.
# Tempi di viaggio ulteriormente ridotti tra il 2032 e il 2033 grazie alla Galleria del Brennero
Galleria di Base Brennero
Entro il 2033 il tempo di percorrenza si ridurrà ulteriormente, scendendo a circa 5 ore e mezza tra Milano e Monaco. A renderlo possibile la Galleria Base del Brennero, attualmente in costruzione, che mettendo in collegamento la “Galleria della Valle dell’Inn” andrà a realizzare il collegamento ferroviario sotterraneo più lungo del mondo: 64 km. Grazie a quest’opera i tempi di viaggio dall’Italia all’Austria diminuiranno di quasi il 70%, passando dagli attuali 80 minuti a 25. I treni potranno così viaggiare a una velocità superiore a 200 km/h.
# Il sostegno della Commissione Europa al progetto pilota per far correre i treni a 250 km/h: Milano-Monaco in meno di 3 ore, fino a Berlino in 7 ore
Credits: era.ong – Parlamento Europeo
In futuro ancora più veloci? Un primo passo in questo senso è arrivato a febbraio 2023 con il sostegno della Commissione Europea a un progetto pilota. Queste le parole di Salini: “Il sostegno della Commissione europea al progetto pilota sul servizio ferroviario transfrontaliero tra Milano e Monaco di Baviera è un segnale importante, in piena sintonia con il pacchetto di emendamenti che ho depositato in Commissione Trasporti (Tran), dove ho proposto di inserire la realizzazione dell’alta velocità tra Milano e Monaco nelle reti strategiche transeuropee Ten-t.” Se venisse realizzata l’Alta Velocità tra le due città si potrebbero far transitare “anche a dieci treni veloci al giorno” favorendo “la crescita del sistema imprenditoriale, fieristico e universitario italiano ed europeo.”
L’innalzamento della velocità pari o superiore a 250 km/h, dove oggi i treni corrono a 200 km/h, consentirebbero di collegare Milano e Monaco in meno di 3 ore e di arrivare a Berlino in appena 7 ore. I tedeschi già festeggiano: “si sente già il profumo del mare” dichiarano, nominando il progetto come “il treno delle vacanze”.
Non sai dove andare in vacanza in Italia quest’estate? E vuoi andare a colpo sicuro? Queste sono le sette mete imperdibili selezionate dalla rivista Bell’Italia.
Vacanze in Italia: i 7 luoghi “imperdibili” secondo Bell’Italia
#1 Le Dolomiti
Julius_Silver-pixabay – Dolomiti
Partiamo dalle spettacolari formazioni rocciose che si colorano di rosa al tramonto distribuite tra le regioni del Trentino-Alto Adige, Veneto e Friuli Venezia Giulia: le Dolomiti. Questa catena montuosa delle Alpi orientali in Italia fa parte del Patrimonio dell’Umanità UNESCO. Un’attrazione naturale unica al mondo perfetta anche in estate per le attività all’aria aperta grazie alla sue cime imponenti e alle valli pittoresche.
#2 Costa degli Etruschi
amicidicastiglioncello IG – Costa degli Etruschi
In Toscana, da Livorno a Piombino si estende la Costa degli Etruschi, conosciuta per le sue spiagge dorate, acque cristalline e rigogliose pinete. Rinomata per i suoi vigneti e la produzione di vini pregiati, come il celebre Sassicaia, questa affascinante costa è ricca anche di storia e cultura, con numerosi siti archeologici etruschi e borghi medievali come Populonia e Bolgheri.
Scendiamo lungo la costa del Tirreno fino in Campania, più precisamente nel Cilento, terra dove si dice sia nata la dieta mediterranea. Questa zona, compresa nella provincia di Salerno a Sud rispetto alla più nota e molto più affollata Costiera Amalfitana, fa parte del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, un’area protetta caratterizzata da montagne, colline e una costa incontaminata. Ricca sia dal punto di vista naturalistico, grazie anche alle sue spiagge e al mare cristallino, che storico, per i siti archeologici di Paestum e Velia e i borghi medievali.
#4 Isole Eolie
Credits: @socialeolie Mare di Pollara
Ci spostiamo al largo della costa, dove troviamo le Isole Eolie, un arcipelago vulcanico nel Mar Tirreno a nord della Sicilia, famose la loro straordinaria bellezza naturale, il ricco patrimonio storico e le spettacolari eruzioni vulcaniche, a Stromboli e Vulcano. Insieme a queste due sono sette le isole principali: Lipari, Salina, Filicudi, Alicudi e Panarea.
#5 Costa degli Dei
travelwithkisses IG – Costa degli Dei
Rimaniamo nella parte bassa del Mar Tirreno, sulla Costa degli Dei, in Calabria. Famosa per le sue spettacolari spiagge e acque cristalline, questa splendida fascia costiera si estende da Pizzo a Nicotera, include località rinomate come Tropea, borgo nominato “più bello d’Italia” nel 2021, Capo Vaticano e Parghelia. Caratterizzata da scogliere a picco sul mare, grotte marine e baie nascoste, offre paesaggi mozzafiato e una ricca tradizione culinaria.
#6 Il Gargano
Credits: @garganomio IG
Passiamo sul Mar Adriatico, nello “sperone d’Italia”: il Gargano. Il promontorio montuoso pugliese offre spiagge incantevoli, foreste rigogliose come la Foresta Umbra, e pittoreschi borghi medievali tra cui Vieste e Peschici. All’interno del Parco Nazionale del Gargano, che tutela la ricca biodiversità della zona, c’è anche il suggestivo arcipelago delle Isole Tremiti.
#7 Sardegna
Credits: Trovaspiagge IG – Cala Coticchio, Isola di Caprera
Parlando di vacanze non può mancare l’intera Sardegna. Dal mare caraibico di Stintino a nord ovest, alla Costa Smeralda a nord est, scendendo fino a Villasimius in provincia di Cagliari, c’è solo l’imbarazzo della scelta per quanto riguarda spiagge da sogno con mare cristallino. La seconda isola italiana per dimensioni offre però un ampia gamma di scenari naturali, dalle montagne del Gennargentu alle dune sabbiose, ma anche un ricco patrimonio storico come i nuraghi o le tombe dei giganti.
Un aperitivo alternativo con vista, immersi nel verde, con richiami alla tradizione milanese. Ecco cosa si mangia e cosa si può ammirare mentre si è seduti al tavolo.
L’aperitivo “panoramico” con le Meneghinas, le tapas alla milanese
# Nel cuore del Parco Sempione, l’aperitivo con vista skyline immersi nel verde
Fabio Marcomin – Vista Triennale
La location è una delle più suggestive oltre che verdi di Milano. Siamo alla Terrazza Triennale nel cuore del Parco Sempione, locale posto proprio il Palazzo dell’Arte che ospita al suo interno anche il Museo del Design Italiano, che da novembre 2023 è passato sotto la nuova gestione di Compass Group Italia con una rivisitazione degli arredi. La vista, dall’interno grazie alle vetrate a tutta altezza o meglio ancora all’esterno, spazia dai grattacieli di Porta Nuova, ai torrioni del Castello Sforzesco fino alla Duomo con la guglia maggiore e la Madonnina dorata in cima.
Fabio Marcomin – Vista Citylife
L’entrata è attraverso un ascensore posto al piano terra e nella camminata che porta fino al locale, una volta giunti al secondo piano, si può scorgere in lontananza anche Citylife osservando attraverso un “oblò” lungo il percorso. Ma quale è la proposta per l’aperitivo?
Il locale, aperto anche a pranzo e a cena tranne che ad agosto, ha una proposta gastronomica curata da Tommaso Arrigoni, una stella Michelin con il suo ristorante Innocenti Evasioni di Milano. Per l‘aperitivo si può provare qualcosa di alternativo rispetto a quelli classici che si trovano a Milano.
Fabio Marcomin - Tapas Triennale
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All’accompagnamento base di taralli allo zafferano, mandorle tostate e giardiniera, in carta ci sono infatti le “Meneghinas“, pensate per essere delle tapas alla milanese. Le più particolari sono fatte con un crostino dipanettone leggermente croccante, una con gorgonzola al cucchiaio e sedano fresco, un’altra con acciughe del Cantabrico, burro e limone. In alternativa c’è il pan brioches tostato con mortadella Gran Riserva e gocce di senape o il crostone con hummus di ceci, fave di cacao e nocciole.
Fabio Marcomin - Arancini
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Non può mancare poi il richiamo ai piatti della tradizione, con arancini di riso alla zafferano da intingere in una maionese fatta con il fondo di ossobuco.
# La mixology
Fabio Marcomin – Cocktail Triennale
Per quanto riguarda i drink, è presente una ristretta lista di proposte, che cambiano in base alla stagione. Se nessuna incontra i nostri gusti è comunque sempre possibile farsene fare una su misura al bancone della mixology, a vista sul locale e verso l’esterno.
Pochi sanno che il cinema italiano è nato alla Bovisa e che fino alla prima guerra mondiale Milano era la capitale del cinema italiano e una delle sedi cinematografiche più importanti d’Europa. Passeggiando nel quartiere, è possibile ancora oggi trovare le tracce di quel glorioso passato, dalla trattoria con l’insegna “Milano Film”, all’ingresso di un parco cittadino su cui campeggia la scritta “Armenia Film”, le due società di produzione nate agli inizi del Novecento. Ma anche dopo il tramonto di quel glorioso passato, una parte della storia del cinema italiano ha continuato ad essere scritta all’ombra della Madonnina. Tra capolavori indiscussi del neorealismo italiano e b-movie divenuti cult per un’intera generazione di cineasti, la Milano cinematografica è riuscita nel corso dei decenni a mostrare tutti i volti della metropoli moderna e fornire un ritratto accurato dei cambiamenti della società italiana. E quindi…Motore, azione! Ciak si gira.
Video: 10 luoghi di Milano dove sono stati girati dei film famosi
Un murale sul muro di cinta della ex Armenia Films (Milano Films – prima casa di produzione cinematografica del primo novecento in Italia
#1 PIAZZA DUOMO – Miracolo a Milano (Vittorio De Sica, 1951)
Uno dei capolavori di De Sica, una favola che ha come protagonista Totò, un orfano che compie sorprendenti miracoli aiutando i suoi amici più poveri. Memorabile la scena in cui, rubate delle scope ai netturbini in una piazza Duomo affollatissima, tutti i protagonisti vi salgono a cavallo per poi volare nel cielo di Milano. Questa scena ha ispirato Spielberg nel celebre volo con le biciclette in E.T.
#2 STAZIONE CENTRALE – Totò, Peppino e… la malafemmina (Camillo Mastrocinque, 1956)
Iconico film del 1956 diretto da Camillo Mastrocinque e diventato famoso per la frase che Totò rivolge al ghisa “Skiusmi… bittescèn, noyo volevàn savuàr l’indiriss… ja?”.
La scena dei due fratelli Caponi che arrivano alla stazione centrale di Milano intabarrati come cosacchi nonostante il clima primaverile e convinti che nel capoluogo meneghino non si parli italiano, riesce a catturare e raccontare in pochi minuti l’intera storia dell’immigrazione dal Sud degli anni 50-60 e il boom economico della città.
#3 PONTE DELLA GHISOLFA – Rocco e i suoi fratelli (Luchino Visconti, 1960)
L’idroscalo e il Ponte della Ghisolfa fanno da cornice alle scene più drammatiche di uno dei capolavori di Visconti. Ispirato al romanzo di Testori “Il ponte della Ghisolfa”, il film racconta la storia di Rocco Parondi, un ragazzo lucano che, insieme alla madre e ai fratelli Simone, Ciro e Luca, decide di raggiunge il fratello più grande Vincenzo a Milano in cerca di migliori opportunità di vita e di lavoro. Ma la rivalità tra i due fratelli Rocco e Simone, entrambi invaghiti di una prostituta, finirà in tragedia.
#4 GIARDINO DELLA GUASTALLA – Teorema (Pierpaolo Pasolini, 1978)
Un giovane misterioso irrompe nella vita di una ricca famiglia milanese, composta da Paolo, Lucia e i due figli Pietro e Odetta. Il ragazzo diventa il centro dell’attenzione, non solo platonica, di tutta la famiglia e sconvolge la normalità delle loro abitudini borghesi.
La colonna sonora firmata da Ennio Morricone ci accompagna nei luoghi di Milano dove si sviluppa il teorema pasoliniano, dalla villa con parco a San Siro, al Liceo Parini, da via Rospigliosi fino a piazzale Segesta al giardino della Guastalla.
#5 STADIO SAN SIRO – Eccezzziunale… veramente (Carlo Vanzina, 1982)
La commedia racconta la vita calcistica di tre tifosi: il milanista Donato, l’interista Franco e lo juventino Tirzan, tutti e 3 interpretati da Diego Diego Abatantuono. Indimenticabile la scena in cui Tirzan, in seguito ad un forzato cambio di posto, si ritrova vicino all’AVVUCATO GNELLO durante la partita Milan-Juventus.
#6 CORSO VITTORIO EMANUELE – Il ragazzo di Campagna (Castellano e Pipoli 1984)
In occasione del suo quarantesimo compleanno, il contadino Artemio decide di cambiare vita tentando la fortuna a Milano. La scena del mitico Ragazzo di Campagna che entra in piazza Duomo con il trattore è ormai entrata a far parte della storia del cinema italiano.
#7 PIAZZA MEDA – Sotto il vestito niente (Carlo Vanzina 1985)
Ambientato nel mondo della moda milanese, è ancora oggi considerato uno dei film che meglio hanno rappresentato le atmosfere della Milano da bere anni ottanta. Il film fu boicottato da quasi tutti gli stilisti, intimoriti dal dall’idea che l’opera potesse dare una cattiva immagine della moda, e l’unico che collaborò fu Franco Moschino, che organizzò una sfilata alla Stazione Centrale di Milano integrata nelle scene del film. Anche in questa pellicola, sono tanti i luoghi noti di Milano che si riconoscono: il fittizio Hotel Scala in cui alloggiano le modelle e che è in realtà il Teatro dei Filodrammatici, il fast food Wendy’s, tra le mete di riferimento dei paninari del tempo, ma soprattutto piazza Meda con il Grande Disco di Arnaldo Pomodoro, oggi fermo ma al tempo rotante, come si vede nelle sequenze finali del film.
#8 PORTA NUOVA (LE VARESINE) – Maledetto il giorno che t’ho incontrato (Carlo Verdone, 1992)
Bernardo (Verdone) è un giornalista romano che vive a Milano dove sta ultimando una biografia di Jimi Hendrix. È in cura da un’analista e nel suo studio conosce Camilla, un’attrice nevrotica che come lui fa largo uso di antidepressivi e ansiolitici. In alcune scene del film si può vedere com’era il vecchio luna-park delle Varesine e la ruota panoramica, dove Camilla e Bernardo vanno per esorcizzare le loro paure.
#9 VIE DEL CENTRO – Chiedimi se sono felice (Massimo Vernier e Aldo Giovanni e Giacomo, 2000)
Milano è il set della maggior parte dei film del trio comico italiano per eccellenza. In più di 20 anni di carriera cinematografica, la città della Madonnina ricorre con continuità nei loro film diventando, a volte, la vera e propria protagonista. Non fa eccezione Chiedimi se sono felice, in cui tre amici cercano, senza successo, di mettere in scena il Cyrano. In una delle scene cult del film i tre, dopo una tragica cena che ha visto protagonista perfino un ladro, vagano nella notte in bicicletta per Milano e improvvisano una partita a basket con alcuni vigili in pieno centro.
#10 VILLA NECCHI CAMPIGLIO – Io sono l’amore (Luca Guadagnino, 2009)
Ritratto di una famiglia appartenente all’alta borghesia lombarda, il film è girato a Villa Necchi Campiglio, col suo bellissimo giardino anni ’20. La villa con il suo ampio giardino, il campo da tennis e la piscina, è uno scenario ideale per raccontare le abitudini e i costumi dell’alta borghesia industriale lombarda e diventa una vera e propria protagonista del film.
Il Sindaco Beppe Sala sul suo profilo instagram ha pubblicato le immagini relative alla posa del nuovo ponte sul Lambro. Scopriamo le sue caratteristiche e in quale progetto più grande si inserisce.
Il nuovo ponte sul fiume Lambro: immagini e caratteristiche dell’opera
# La posa del nuovo ponte sul fiume
Beppe Sala IG - Ponte Lambro
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Beppe Sala IG - Altra immagine posa ponte
Beppe Sala IG - Dettaglio nuovo ponte sul Lambro
Beppe Sala IG - Posa nuovo ponte Lambro
Beppe Sala IG - Nuovo ponte sul Lambro
Il fiume Lambro ha un nuovo ponte. Il Sindaco Beppe Sala sul suo profilo instagram ha postato le immagini della posa avvenuta nelle scorse ore. Si tratta di una passerella ciclopedonale a scavalco del fiume Lambro per il collegamento tra le due sponde del fiume e per dare continuità di percorso tra la periferia della città. Il progetto è stato approvato nel 2021 per un importo dei lavori di poco superiore ai 3 milioni di euro.
Urbanfile – Comune di Milano – Struttura Ponte sul Lambro
Si presenta con una struttura ad arco in acciaio verde posata su due blocchi di cemento, una per sponda, con discese che prevedono collegamenti con i percorsi preesistenti. In questo modo viene collegata l’area di Cavriano-Ortica, la Cascina Sant’Ambrogio e l’area attorno al Gasometro al restante Parco Forlanini.
# Un altro tassello per realizzare il Grande Parco Forlanini
Credit: assparcosud.org – Grande Parco Forlanini
Il ponte si inserisce nel più grande progetto del “Grande Parco Forlanini”, che consiste nell’ampliare il parco per portarlo alle porte della città, sino a via Cavriana. Un progetto di ampliamento e riqualificazione, con la progettazione di un ambito territoriale esteso e comprendente, in particolare, delle aree poste al contorno del parco consolidato.
credit: selsegrate.wordpress.com
Riguarda un’area di 500 ettari e comprende un sistema ciclo-pedonale pensato per consentire di spostarsi da Piazza Duomo all’Idroscalo in un percorso di 8 km, passando lungo il Lambro per arrivare alla Porta Verde, il primo tassello del progetto già realizzato: l’ingresso del parco dove si trova la nota Cascina Sant’Ambrogio, area in cui la campagna si fonde con la città, trasformato nel 2022 in un hot spot ecosostenibile. Si tratta quindi di unire le reti e i percorsi già presenti e il nuovo ponte sul Lambro e uno degli elementi previsti.
La passerella ciclopedonale si inserisce nell’ambito dei nuovi percorsi ciclopedonali che tagliano la Città di Milano in direzione est-ovest ed è posizionata a nord di Viale Enrico Forlanini e ad est della Tangenziale Est di Milano A51, in un contesto sostanzialmente agricolo nei pressi di via Taverna e dell’Atelier Forte.
Urbanfile - Comune di Milano - Dettaglio ponte sul Lambro
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Urbanfile - Comune di Milano - Inquadramento ponte sul Lambro
Urbanfile - Comune di Milano - Dettaglio ponte sul Lambro
L’opera funge anche da misura di compensazione, per la non fruibilità di parte del Parco Forlanini e per il consumo di suolo causati dalla realizzazione della Stazione Forlanini M4 più passante e di tutto il tratto della metropolitana fino a Linate. Grazie a questo ponte peraltro si mettono in collegamento le zone ad est del Lambro con le fermata sopra citata e Repetti M4, oltre che la parte di parco più vicino alla città in realizzazione e prevalentemente agricolo che accoglie funzioni sportive e il canile di via Aquila.
La vita è dura per le piscine di Milano. Il glorioso Lido è chiuso da anni. Da due anni anche l’Argelati è diventata un deserto. Il fotoreportage di Roberto Binaghi.
Argelati, la piscina abbandonata: il fotoreportage
Ph. Roberto Binaghi
Alle spalle della storica Porta Genova una piscina dal passato glorioso, ma dal futuro incerto. Nel periodo estivo, le due grandi vasche, poste su differenti livelli, tra alberi, aiuole e lembi di prato, e l’ampio solarium di 500 metri quadrati offrivano un’oasi di refrigerio nel cuore dei Navigli. All’interno del complesso era presente anche un bar.
Da due anni è chiusa. Ufficialmente per lavori di restauro. Ma di lavori non c’è neanche l’ombra, come documentato da Roberto Binaghi, che così commenta le sue foto: «Una delle poche strutture ricettive di Milano, nella fattispecie la piscina all’aperto Argelati, in stato di totale abbandono. Sullo sfondo una cascina prossima al crollo per la gioia di qualche palazzinaro pronto ad edificare un paio di torri. L’emblema di una Milano che dello sport, della salute del cittadino del verde e di tutte quelle cose che servono veramente…povera Milano».
La fotogallery:
Ph. Roberto Binaghi
Ph. Roberto Binaghi
Ph. Roberto Binaghi
Ph. Roberto Binaghi
Ph. Roberto Binaghi
Ph. Roberto Binaghi
MILANO CITTA’ STATO
Continua la lettura con: ALTRI MILANO NON FA SCHIFO MA…
Sempre ricca di cosa da fare, da visitare, da vivere, Milano non smette mai di stupire. Tante curiosità nuove, ma anche vecchie, che portano con sé memorie di tempi passati ma non dimenticati.
Il traghetto dei Navigli, la birreria del ‘700, la locanda delle celebrità e altri posti curiosi della vecchia Milano… che non ci sono più
Indietro nel tempo alla scoperta di alcune particolarità sulla Milano di altri tempi.
Dove oggi si trova Piazzale Lagosta, prima sorgeva il cimitero detto “della Mojazza”, chiamato anche San Giuseppe della Mojazza. Il termine “mojà” in milanese significa inzuppare, ammollare ed è proprio per la particolare zona in cui sorgeva, un terreno pregno d’acqua, che prese questo soprannome. In questo cimitero, soppresso ormai dal 1895, vi erano sepolti numerosi personaggi celebri come Parini, Cesare Beccaria, Melchiorre Gioia, Francesco Melzi d’Eril e Carlo Mozart. Nel 1922 il volto del cimitero iniziò a cambiare e prendere forma in quello che oggi conosciamo come il trafficato Piazzale Lagosta. Vi era anche un oratorio delle Cascine Abbadesse, una sorta di convento femminile delle Agostiniane che oggi è stato trasformato in un condominio. Rimane, però, una piccola chiesetta.
# Il Barchett de Boffalora, il traghetto dei navigli
credits: nautica report
Si chiamava Barchett de Boffalora il traghetto che navigava sul Naviglio Grande e Abbiategrasso per tutto l’Ottocento, il cui capolinea era proprio Boffalora. Qui, vi si svolse la storica battaglia tra Austriaci e francesi nel 1859. Il traghetto era trainato dalla “rozza dei navigli”, o alzaie, grazie all’impiego di animali da tiro e ci impiegava 3 ore all’andata, ma un’ora in più al ritorno proprio perché viaggiava controcorrente.
# La prima birreria nata nel settecento
Costruita in stile Liberty, il bar “Puerto Rico” è stata la prima birreria cittadina di Milano. Si trovava in via Agnello, un tempo chiamata contrada San Simpliciano.
# Il Palazzo dei Visconti e il convento di San Francesco che svettava sullo Skyline
Il Palazzo dei Visconti e il convento di San Francesco: entrambi demoliti in epoca napoleonica, un tempo si trovavano dove oggi sorge la Caserma Garibaldi. Il Palazzo fu l’abitazione di Maria d’Aragona insieme al marito Alfonso d’Avalos che divenne il governatore di Milano. Il convento, invece, era l’edificio più imponente nella skyline milanese e conteneva un’opera dipinta da Leonardo da Vinci dedicata alla Vergine delle Rocce. Venne restaurata e in seguito venduta ad un collezionista inglese.
# Sant’Agostino: prima era un macello e ospitava la “casa di Meneghino”
credits: pinterest
Prima ancora di essere Piazza Sant’Agostino, era piazza Macello. Qui, infatti, sorgeva il macello comunale. In seguito, venne abbattuto e sostituito con abitazioni e edifici scolastici. In questa piazza vi era anche la “Casa di Meneghino”, la celebre maschera carnevalesca meneghina, dalla quale aveva preso avvio il carnevale milanese nella metà dell’Ottocento.
# Il Villaggio demolito dopo la guerra
Credits: skyscrapercity.com – Il Villaggio Campo dei Fiori
A nord della Varesina si trovava il Villaggio Campo de Fiori, appartenente all’Istituto delle Case Popolari. Un complesso di villette popolari del 1919, completamente immerse nel verde e nella natura, di cui ogni strada portava il nome di un albero. Subì, però, un tragico destino. Venne demolito nel dopoguerra per essere poi sfruttato attraverso la costruzione di numerosi condomini.
# L’albergo del pozzo
credits: milanofree
Un edificio storico molto particolare che interessava principalmente i viaggiatori. Presso questa struttura, infatti, partivano numerose macchine con diverse destinazioni, sia europee, come l’Austria, Francia, Svizzera, che italiane, come Venezia, Trieste, Alessandria e Torino. Vi soggiornavano numerose personalità celebri e, per questa ragione, all’entrata si radunavano spesso gruppi di suonatori ambulanti per dare loro il benvenuto, nella speranza di racimolare qualche spicciolo.
Il nostro sogno per l’Italia? Un’Italia federale, con forte autonomia per le aree urbane e i territori omogenei. Un Paese che premi il fare rispetto al non fare, con una forte propensione all’innovazione, che valorizzi le sue eccellenze distintive e che miri a essere sempre migliore, mettendo al centro il cittadino libero e responsabile verso la comunità.
Lo spettacolo naturale delle Buche di Nese a un’ora da Milano
# Lo spettacolo naturale delle Buche di Nese
Buche di Nese
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Credits brendy-branda IG - Buche di Nese
Credits brendy-branda IG - Buche di Nese
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Credits jessica_rodi IG - Buche di Nese 1
Credits jessica_rodi IG - Buche di Nese 1
Le Buche di Nese sono uno spettacolo naturale sul fiume Brembo:piccoli laghetti formati dal fiume Nesa che scende dalla Prealpi Orobiche. Qui si ammirano piccole cascate e pozze d’acqua trasparente in cui fare il bagno. Un luogo ideale per trascorrere una giornata immersi nella natura, con la possibilità di immergersi in uno di questi bacini d’acqua cristallina.
# Come arrivare in questo paradiso
Credits febbro_ IG - Buche di Nese
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Per arrivarci bisogna percorrere un sentiero, il numero 532, che parte da Burro, nel territorio di Alzano Lombardo. Mano a mano che si cammina lungo la strada ci si accorge della natura folta e incontaminata. Arrivati all’altezza di un bivio semi nascosto si procede nella deviazione a sinistra.
In pochi minuti si raggiunge facilmente la prima pozza, adatta a famiglie con bambini piccoli. La seconda pozza è raggiungibile scalando una piccola parete di roccia. Il percorso per raggiungere le altre pozze diventa sempre più impervio e pericoloso e quindi è adatto solo a persone attrezzate e in forma, sempre prestando la massima attenzione.
Il nostro sogno per l’Italia? Un’Italia federale, con forte autonomia per le aree urbane e i territori omogenei. Un Paese che premi il fare rispetto al non fare, con una forte propensione all’innovazione, che valorizzi le sue eccellenze distintive e che miri a essere sempre migliore, mettendo al centro il cittadino libero e responsabile verso la comunità.
Milano valuta di introdurre il biglietto Atm «differenziato» per chi vive in città e per chi viene da fuori. Lo ha ipotizzato lo stesso AD di ATM a Palazzo Marino. L’indiscrezione arriva da Chiara Baldi sul corriere.it
Milano valuta di introdurre il biglietto Atm «differenziato» per chi vive in città e per chi viene da fuori. Qualcosa che è già in vigore altrove, in particolare a Venezia dove il biglietto per spostarsi sui mezzi pubblici ai residenti costa 1,5 euro mentre ai turisti 9,50 euro.
Al momento non c’è alcun atto ufficiale ma l’ipotesi è stata sollevata in un dibattito lo scorso lunedì nel corso di una commissione congiunta a Palazzo Marino a cui ha partecipato l’amministratore delegato di Atm Arrigo Giana. In risposta ad alcuni consiglieri comunali, Giana ha ammesso che «la differenziazione delle tariffe per i turisti potrebbe essere una soluzione». Ha comunque precisato che «la tariffazione spetta al Comune di Milano», di cui Atm è società partecipata.
Il progetto è già allo studio da parte Rete Ferroviaria Italiana, di concerto con il Ministero delle Infrastrutture, con l’obiettivo di migliorare la mobilità nella regione in modo sostenibile. Cosa è previsto nel dettaglio.
La metropolitana interurbana del Garda: il progetto
Il “treno metropolitano interregionale” tra Brescia, il lago, l’aeroporto e la città di Verona
Metro del Garda
In occasione della visita al quarto presidio della guardia costiera sul Lago di Garda il Ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini ha annunciato il progetto per il “treno metropolitano interregionale” del Garda. Si prevede il collegamento del lago con l’aeroporto Valerio Catullo e la città di Verona.
# Cosa prevede il progetto
Linea convenzionale e AV-AC
La linea verrebbe realizzata utilizzando la vecchia linea dei treni e sfruttando l’Alta Velocità Tav, in costruzione attualmente tra Brescia e Verona, per creare un sistema integrato di trasporto su rotaia. Le fermate che attualmente servono il Lago di Garda sono Lonato del Garda, Desenzano del Garda-Sirmione, Peschiera del Garda e Castelnuovo del Garda
Credits zetduivel IG – Frecciarossa alla stazione di Brescia
La linea veloce si sta sviluppando su un tracciato di circa 48 km, con partenza da Mazzano in provincia di Brescia all’interconnessione “Verona Merci” di collegamento con l’asse ferroviario Verona – Brennero, dove è previsto un nuovo bivio, per separare la nuova linea ferroviaria dalla tratta convenzionale. Il tracciato prosegue poi fino al bivio di Verona Ovest, situato all’altezza di Sommacampagna, dove i binari dell’Alta Velocità/Alta Capacità si ricongiungeranno alla linea ferroviaria convenzionale Milano-Venezia. La conclusione dei cantieri è prevista per il 2026.
Rete Ferroviaria Italiana è già al lavoro sul progetto, di concerto con il Ministero delle Infrastrutture, e anche se non sarà completato immediatamente sono stati già compiuti passi significativi. L’obiettivo è quello di migliorare la mobilità nella regione in modo sostenibile, con una frequenza da “metropolitana”.
Un recente rapporto di Architectural Digest, la pubblicazione di riferimento per il settore, ha stilato un elenco con le 20 città più belle del mondo, in base agli aspetti di architettura e design.
Queste sono le città più belle del mondo per architettura e design: c’è anche l’Italia
# Le città più belle del mondo per architettura e design: vince Adelaide
Una classifica per veri radical chic. O, meglio, per gli addicted all’architettura e al design. Dove i risultati appaiono assai poco convenzionali. Basta vedere i primi 5 posti dove si trovano città non certo considerate ai vertici per la bellezza. La numero 1 è Adelaide, in Australia. Spesso messa in ombra dalle più celebri Sidney e Melbourne, si prende la sua rivincita. Qualche curiosità su Adelaide? Il suo nome deriva da una parola di origine germanica che significa “di nobile nascita”, il suo motto in latino è Ut Prosint Omnibus Conjuncti («Uniti per il bene comune») e viene chiamata la “Città delle Chiese” (City of Churches).
Ph. @glamadelaide IG
# Nella top 5 solo una europea: Tallinn
Si dice che l’Europa sia la patria dell’architettura e della bellezza urbana. Ma così non sembra. Tra le top 5 c’è solo una città del Vecchio Continente: Talllinn, al secondo posto. La capitale estone che si caratterizza per la meravigliosa città vecchia medievale e premiata nel 2023 come capitale verde d’Europa. Dietro Tallinn tre città dell’America Latina semi sconosciute, almeno a livello urbanistico: Portsmouth (Dominica), San Miguel de Allende (Messico) e Antigua (Guatemala).
Credits: @traveltriangle Tallinn
# Firenze l”unica italiana nella top 20
Più prevedibile la presenza di Singapore e di Parigi, rispettivamente al sesto e al settimo posto. Completano la top 10 altri centri meno noti di Marocco, Thailandia ed Egitto. In zona calda, tra la decima e la ventesima posizione, finalmente arrivano le “favorite”: New York, Amsterdam, Barcellona, Città del Capo e Firenze, l’unica italiana presente, in sedicesima posizione.