Home Blog Pagina 148

Le montagne più belle a pochi passi da Milano

0
Credits Vale.platty IG - Monte Resegone

Con l’arrivo del caldo estivo, cosa c’è di meglio di una bella passeggiata sulle montagne per ammirare il mondo dell’alto? Ecco quali sono le più belle nei dintorni di Milano e cosa si può osservare una volta arrivati sulla vetta.

Milano città stato è anche su Youtube: clicca qui per il canale con i video su Milano. Iscriviti: ti aspettiamo

Le montagne più belle a pochi passi da Milano

# Resegone

Credits Vale.platty IG – Resegone

Il Resegone, conosciuto anche come Monte Serranda, è parte delle Prealpi Orobie e si trova al confine tra Lecco e Bergamo. Il nome di questo monte trae origine dal termine lombardo resegun, ossia “grande sega“, poiché le sue nove punte ricordano la forma dell’oggetto. La vetta più alta del Resegone raggiunge 1.900 metri, tuttavia, per godere di una bella vista, non è necessario arrivare fino in cima. Può essere scalato sia seguendo i percorsi adibiti al trekking, sia prendendo una delle vie ferrate. Uno dei percorsi più popolari, per chi ama passeggiare, è il sentiero 16-17, che parte da Morterone e richiede circa 2 ore per essere completato. In alternativa, è possibile scegliere il sentiero 1, che parte da Versasio (LC), dove si trova la funivia. Per completare questo tracciato servono circa 3 ore e, dato il dislivello di 1.265 metri, è meglio arrivare con un po’ di allenamento alle spalle. Se si desidera percorrere una via ferrata, è possibile prendere la famosa e caratteristica Ferrata del Centenario, nota per essere la più antica della Lombardia. Per raggiungerla è necessario lasciare la macchina nel parcheggio della funivia che porta al Piano d’Erna (LC), salire con la funicolare fino al percorso 5 e, infine, seguire le indicazioni prima per Passo Fò e poi per la Ferrata del Centenario. Una volta giunti in prossimità della cima si trova il Rifugio Luigi Azzoni (1.860 metri), che offre una vista meravigliosa su Lecco, Bergamo e le Alpi. Il rifugio è aperto ogni giorno in estate e nei fine settimana durante l’inverno. Al suo interno sono disponibili 18 posti letto. Lungo la strada, comunque, si trovano anche altri rifugi, in caso si cerchi ristoro. Alcuni esempi sono il Rifugio Resegone (Brumano, 1.264 metri), Antonio Stoppani (Costa, 890 metri), Marchett (Piani d’Erna, 1.248 metri) e la Capanna Alpinisti Monzesi (Passo del Fo’, 1.170 metri).

# Monte San Salvatore

credits marcvd4en IG – vista dal Monte San Salvatore

Il Monte San Salvatore si trova nel Canton Ticino ed è raggiungibile da Milano in un’ora di macchina. Ci sono due modi per arrivare sulla vetta che si trova a 912 metri: il primo è attraverso la funicolare costruita nel 1890 che si trova a Paradiso, un comune nel distretto di Lugano. Il secondo è attraverso la via ferrata, riservata agli scalatori esperti e attrezzati. La funicolare si trova a circa 500 metri dall’autostrada (E35 A2) Lugano Sud oppure a 5 minuti dalla stazione FFS di Paradiso. Nelle sue vicinanze si trova anche un grande parcheggio, dove è possibile lasciare la propria automobile.

La funicolare è attiva dalla mattina alla sera da maggio ad agosto, le corse partono ogni mezz’ora e l’ultima del giorno è alle 23.00. Durante il resto dell’anno l’orario è variabile: l’apertura è sempre alle 9.00, mentre la chiusura (alle 17.00 o alle 18.00), dipende dal periodo. Da novembre a dicembre la funicolare è chiusa per manutenzione. Il prezzo di un biglietto singolo e di uno A/R per gli adulti è rispettivamente di 25 e di 32 franchi svizzeri. Questo può tuttavia variare molto in base alle agevolazioni o all’età degli acquirenti. Per prendere la via ferrata è necessario seguire sempre le indicazioni per la stazione della funicolare di Paradiso, ma invece di fermarsi, bisogna continuare per Pazzallo, che si trova a quota 480 metri. Dopo alcuni tornanti, si trova un parcheggio dove è possibile lasciare l’automobile e incamminarsi verso la via ferrata. Seguendo le indicazioni si arriva in circa 20 minuti all’inizio del percorso: per completarlo sono necessari 30 minuti e anche una buona preparazione fisica. Una volta arrivati in cima è obbligatorio fermarsi e godersi il panorama. Uno dei luoghi migliori per farlo è senza dubbio il Terrazzino Capodoro, un osservatorio che si trova nei pressi del Ristorante Vetta e che permette di godere di una vista incredibile. Finito di godere del paesaggio, è il momento di decidere il percorso per tornare indietro. Il tempo di percorrenza della discesa dipende: se si prende la funicolare sono sufficienti 12 minuti (gli stessi della tratta di andata). Invece, se si vuole scendere attraverso i sentieri, molto dipende da quello che si imbocca: il sentiero San Salvatore – Carona – Figino richiede circa 2 ore, mentre quello San Salvatore – Ciona – Carabbia “solo” 50 minuti. Questa montagna piacerà senza dubbio agli amanti delle funicolari poiché, oltre a essere un’infrastruttura storica, permette di ammirare un meraviglioso paesaggio durante il percorso.

Leggi anche: CURIOSITÀ e LEGGENDE su Belluno e le DOLOMITI, le montagne più amate dai milanesi

# Monte Generoso

Credits mirkofavero IG – Monte Generoso

Il Monte Generoso, conosciuto anche come Calvagione, si trova al confine tra Italia e Svizzera. Data la sua conformazione e la distanza di circa un’ora da Milano, si presta molto bene a passeggiate e trekking domenicali. Il Monte è alto 1.700 metri e per arrivare in cima è possibile andare sia a piedi – dal versante svizzero e da quello italiano – sia con il treno. Per arrivare sulla vetta dalla Svizzera è possibile partire per esempio da Mendrisio, Scudellate e Arogno, seguendo i relativi percorsi. Per coloro che invece vogliono arrivarci dall’Italia è possibile partire dalla località di Centro Valle Intelvi, in provincia di Como, dove sorge anche un rifugio. Da qui partono alcuni sentieri che in meno di due ore portano in cima. Per rendere il percorso più agevole è possibile prendere il treno che parte da Capolago, in provincia di Mendrisio, dove si trova la ferrovia a cremagliera inaugurata nel 1890. Il punto di partenza del treno che arriva sino alla vetta si trova alla stazione di Capolago Riva San Vitale, che si raggiunge, da Milano, uscendo all’uscita E8 verso Mendrisio. Per arrivare a destinazione, ossia alla fermata del Monte Generoso a 1.600 metri, il treno impiega 40 minuti. Questo servizio è attivo da fine marzo fino a novembre. Il treno effettua due fermate intermedie prima di arrivare a destinazione: San Nicolao e Bellavista, dove si trova anche l’omonimo rifugio. Il costo del biglietto A/R dipende dal punto di partenza. Da Capolago San Vitale alla vetta il costo è di 68 franchi svizzeri e varia in base all’età e a eventuali agevolazioni. Per coloro che lo desiderano, il medesimo percorso può essere coperto anche con un treno d’epoca risalente al 1890. Il costo di questa esperienza è di 80 franchi per gli adulti e varia in base all’età. Per assicurarsi il posto è necessario controllare i giorni e gli orari delle partenze e prenotare con anticipo. In questo modo il tragitto completo richiede circa un’ora e mezzo. Fermandosi alla stazione intermedia di Bellavista, che è raggiungibile anche in macchina, è possibile imbattersi nell’omonimo rifugio: qui, oltre a rifocillarsi, è possibile anche ammirare una meravigliosa vista panoramica sul golfo di Lugano e sulla catena alpina, oppure proseguire a piedi fino alla vetta. Una volta arrivati, sia con il treno sia a piedi, a circa 1.600 metri di altezza, si può visitare il “Fiore di Pietra”, la struttura ottagonale che è stata progettata dal famoso architetto Mario Botta e inaugurata nel 2017. Al suo interno si possono trovare una sala adibita alle esposizioni, due ristoranti (di cui uno decorato con una stella Michelin), una sala conferenze e una terrazza che offre una vista mozzafiato sulla pianura Padana e sul Lago di Lugano. Il fiore, tuttavia, non rappresenta l’estrema vetta. Questa, infatti, può essere raggiunta in circa 20 minuti percorrendo un sentiero piuttosto agevole alla fine del quale si può godere di una meravigliosa vista sull’ambiente circostante. Ci sono almeno due motivi per cui si potrebbe voler visitare il Monte Generoso: per provare la cucina stellata del ristorante Fiore di Pietra, oppure per provare la salita con il treno d’epoca, unico nel suo genere.

# Monte Barro

Credits giuseppe.pinna.86 IG – Monte Barro

Il Monte Barro (920 metri) si trova nell’omonimo Parco regionale ed è in provincia di Lecco, a circa 40 minuti da Milano. Per arrivarci è possibile prendere la Strada Statale 36 da Milano, uscire a Civate-Oggiono-Lecco lago e proseguire verso Galbiate. In alternativa, se si preferiscono i mezzi pubblici, è possibile prendere una delle navette che parte da Lecco, Valmadrera o Sala al Barro. Il Parco regionale che fa da cornice al Monte è ampio e ricco di attrazioni. Nei 655 ettari di terreno è possibile recarsi per apprezzare la natura protetta, visitare il Museo Etnografico dell’Alta Brianza fondato nel 2003 e l’Eremo del Monte Barro, che presenta al suo interno servizi e attrazioni, come un ostello con 50 posti letto,  un ristorante specializzato in cucina brianzola, il Museo archeologico del Barro e la Chiesa tardo-gotica di Santa Maria, che contiene meravigliosi affreschi del Cinquecento e del Settecento. Per raggiungere l’eremo, situato a 790 metri, è necessario percorrere l’unica strada che da Galbiate arriva fino al Monte Barro. Qui, gli appassionati possono lasciare la macchina in uno dei parcheggi disponibili (quello del Monte oppure quello delle Fornaci) e scegliere uno degli itinerari e scalare il monte fino alla sua sommità. Uno dei percorsi più belli è il 302, poiché permette di avere una meravigliosa vista panoramica. Dal parcheggio delle Fornaci si può prendere la mulattiera che porta fino all’Eremo. Da qui si devono seguire le indicazioni: la prima parte del percorso è ampia e all’interno del bosco, mentre quella finale è più stretta, rocciosa e ripida. Il traguardo, raggiungibile in circa due ore, è decisamente soddisfacente: giunti in cima è possibile vedere diversi laghi (di Como, di Annone, di Garlate), nonché le colline della Brianza. Questo Monte e il relativo parco piaceranno particolarmente agli amanti della natura e della storia. Visitandolo si avrà la possibilità di incontrare musei dai contenuti unici e siti storici che non possono essere visti altrove.

# Monte Croce di Muggio

MONTAGNE più BELLE nei dintorni di MILANO
Credits fra.morett IG – vista dal Monte Croce di Muggio

Il Monte Croce di Muggio si trova a circa due ore da Milano, in provincia di Lecco ed è alto circa 1.800 metri. Il punto di partenza dei principali percorsi è la località Alpe Giumello (1.536 metri), a Casargo (LC). Per raggiungerla, arrivati a Casargo, è necessario seguire le indicazioni e prendere una strada asfaltata composta da alcuni tornanti. Arrivati a destinazione, è possibile lasciare l’automobile al ristorante Ristoro Genio e iniziare il trekking, oppure fermarsi al Rifugio Capanna Vittoria, che dispone sia di camere da letto, sia di un ristorante. Uno dei percorsi possibili è quello che inizia dal parcheggio adibito alle autovetture e prosegue per ampi prati che gradualmente conducono alla vetta tra pendenze più o meno scoscese. Una volta giunti in cima, dove si trova la croce, si possono ammirare le bellezze circostanti, tra cui il Lago di Como. In alternativa, è possibile percorrere l’anello del Monte Croce di Muggio, per cui sono necessarie tre ore. Questo percorso è piuttosto pianeggiante e inizia dal Rifugio Capanna Vittoria, passa dalla famosa chiesetta di San Ulderico, dove si trova una terrazza panoramica che affaccia sul Monte Legnone, e gira tutto intorno al monte. Il punto di partenza e di arrivo questo itinerario è l’Alpe Giumello. Dal momento che il percorso dell’anello del Monte Croce di Muggio è piuttosto pianeggiate, può essere visitato anche portando con sé dei bambini. Qui avranno la possibilità di stare a contatto con la natura e vedere panorami mozzafiato.

# Monte San Primo

MONTAGNE più BELLE nei dintorni di MILANO
Credits Valentina.villa98 IG – Vista dal Monte San Primo

Il Monte San Primo, si trova in provincia di Como è alto 1.682 metri ed è parte del Triangolo Lariano. I percorsi principali per salire sulla sua vetta sono due ed entrambi sono adatti anche a bambini e scalatori non esperti. Il primo ha inizio dalla Colma di Sormano e richiede circa 2 ore e mezzo. Il punto di partenza si trova nei pressi dell’osservatorio astronomico e del ristorante La Colma, dove è possibile lasciare l’automobile e rilassarsi. Dopo essersi lasciati alle spalle la Colma di Sormano, si entra in un sentiero boschivo ben segnalato, dopodiché, trascorsi 45 minuti circa di cammino, si raggiunge la prima tappa: l’Alpe Spessola. Qui si trovano degli ampi prati, è quindi possibile fermarsi e all’occorrenza fare una pausa. Se si vuole continuare è necessario seguire le indicazioni e arrivare prima all’Alpe di Terrabiotta e poi, dopo un’ultima fatica, alla vetta del San Primo, dal quale si può ammirare una meravigliosa vista sul lago di Como, sulle Alpi e sulle Prealpi Comasche. Chi sceglie questa opzione può lasciare la propria automobile presso uno dei parcheggi della Colma di Sormano. In alternativa, un secondo percorso fattibile è quello che parte dal parcheggio del Parco Monte San Primo: più ripido ma più veloce, questo per essere completato richiede circa un’ora e mezza. Questo percorso inizia nel bosco, poi, dopo circa 15-20 minuti di camminata, si arriva alla prima tappa: il Rifugio Martina (1.380 metri), dove è possibile fermarsi e riposare. Dopo essersi lasciati alle spalle il rifugio, il percorso continua con un tracciato nel bosco abbastanza ripido che porta direttamente alla cima del Monte. Come il Monte Croce di Muggio in provincia di Lecco, anche questo presenta percorsi considerati adatti per i bambini. Se si vuole trascorrere una giornata in famiglia a contatto con la natura nelle vicinanze di Como, questa rappresenta decisamente una buona scelta.

# Monte Morissolo

MONTAGNE più BELLE nei dintorni di MILANO
Credits Marcotosi.trekking IG – Vista dal Monte Morissolo

Per una passeggiata tranquilla ma ricca di storia, è possibile scegliere il Monte Morissolo, la cui cima si trova a 1.313 metri d’altezza. Il percorso ha inizio a Piancavallo (1.247 metri), in Piemonte (a circa due ore da Milano), e può essere completato in 3 ore. L’automobile può essere lasciata nell’apposito parcheggio che si trova poco dopo l’Istituto Auxologico di Piancavallo. Durante il tragitto, ben segnalato dalle indicazioni, si attraversa un percorso panoramico e la Linea Cadorna: una serie di tunnel risalenti alla Grande Guerra voluti dal Generale per proteggere la Pianura Padana dagli attacchi nemici. Il percorso è sicuro anche all’interno delle gallerie, ma per sicurezza è meglio portare con sé delle torce per avere più fonti luminose. I tunnel non rappresentano tuttavia un percorso obbligatorio. Infatti, se si preferisce fare una strada alternativa, invece di entrare nelle gallerie, è possibile seguire le indicazioni e dirigersi direttamente verso la vetta. Una volta terminato il percorso, ad attendere gli scalatori c’è una vetta con tre croci e una magnifica vista sul Lago Maggiore. Questo Monte piacerà senz’altro agli appassionati di storia contemporanea. Se non si è mai avuto la possibilità di ammirare un vero tunnel come quelli scavati durante Grande Guerra, questa rappresenta un’ottima occasione per rimediare.

Continua a leggere con: Le 10 MONTAGNE per godersi l’ESTATE (immagini e mappe)

NICCOLO’ ELLENA

Milano città stato è anche su Youtube: clicca qui per il canale con i video su Milano. Iscriviti: ti aspettiamo

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/

 

Far West concerti: per evitarlo ci si sposterà qui?

0
Area concerti Rho Fiera

In occasione di ogni concerto nell’area dell’ex Ippodromo La Maura va in scena il far west dei parcheggi: auto sui marciapiedi, sulle aree verdi, parcheggiatori abusivi che provano ad approfittare della situazione, con il conseguente degrado per il quartiere e gravi disagi per i residenti. A questo si aggiunge l’afflusso e il deflusso dei fan. Una soluzione a questo problema arriva da Enrico Fedrighini, consigliere del gruppo misto Palazzo Marino.

Milano città stato è anche su Youtube: clicca qui per il canale con i video su Milano. Iscriviti: ti aspettiamo

Far West concerti: per evitarlo ci si sposterà qui?

# Il far west dei parcheggi e il disordine dei fan durante i concerti a La Maura

Enrico Fedrighini FB – Auto su aree verdi Maura

Ogni concerto nell’area dell’ex Ippodromo La Maura innesca problemi e polemiche. Decine di migliaia di persone che si muovono da e verso l’area dell’evento e auto parcheggiate ovunque: sui marciapiedi e sulle aree verdi, con parcheggiatori abusivi che provano ad approfittare della situazione. Non solo: parcheggi pubblici dei residenti venduti come parcheggi privati che garantiscono anche l’accesso alle ZTL. Questa la fotografia della situazione secondo molti residenti. 

La Maura – area rossa e area verde per i concerti

Per gestire la situazione il Comune di Milano ha emanato un’ordinanza sulla viabilità e i parcheggi. Sono state istituite delle zone rosse, accessibili solo dai residenti, e deviazioni delle linee di trasporto pubblico di superficie. Chi vive nella zona si vede però impossibilitato a uscire di casa e nonostante gli sforzi fatti da Polizia Locale, Polizia di Stato, Carabinieri, controllori della sosta di ATM e ausiliari, il risultato è sempre quello: stato dei luoghi da ripristinare, degrado e grave disagio per i residenti. Arriva pertanto una proposta più radicale. 

# Enrico Fedrighini: spostare gli eventi nell’Arena concerti di Rho Fiera, la più grande all’aperto nell’area milanese

Area concerti Rho Fiera

Enrico Fedrighini, consigliere del gruppo misto Palazzo Marino, propone di spostare gli eventi nell’Arena concerti di Rho Fiera per porre fine una volta per tutte a questi problemi. Il 16 luglio 2024 durante il Consiglio comunale ha elencato le caratteristiche dello spazio:

  • con 60mila mq è la più grande area per concerti estivi all’aperto presente nell’area milanese, con la stessa dimensione dello spazio concerto nella Pista Maura;
  • può ospitare almeno 50mila spettatori;
  • è separata e distante dalle aree residenziali;
  • servita dalla fermata metropolitana di Rho-Fiera, che non vinee chiusa fine concerto come per le linee M1 e M5 in città, da 6 diverse linee ferroviarie Trenord e alle linee Milano-Varese-Porto Ceresio, Milano-Arona-Domodossola, Milano-Gallarate-Luino, e da treni speciali notturni Trenord dedicati all’evento;

# Le vie d’accesso e i parcheggi disponibili

Maps – Area concerti Rho Fiera

Per quanto riguarda la viabilità sono disponibili:

  • 5 accessi Cargo dedicati e accessibili da camion e pullman;
  • 5 collegamenti con la viabilità primaria: autostrada A4, Tangenziale Nord Milano, raccordo autostradale di collegamento con la SP 46 “”Rho-Pero”” e la SS 33 del Sempione, Tangenziale Ovest di Milano attraverso 6 svincoli di interconnessione, autostrada A8 per Como-Varese.

Sono invece presenti 7 parcheggi, per un totale di 15.000 posti auto suddivisi di cui 10.000 nei 5 park all’aperto ai quali se ne aggiungono due multipiano, dotati di lettore Telepass e quindi prenotabili in anticipo. Presenti anche ampi spazi riservati a disabili.

Continua la lettura con: Per un’ora di Metro: la (misera) estensione dell’orario per i grandi concerti. E nelle altre sere d’estate resta l’orario da Cenerentola

FABIO MARCOMIN

Milano città stato è anche su Youtube: clicca qui per il canale con i video su Milano. Iscriviti: ti aspettiamo

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/

Perché fu costruito il Duomo? Più che Dio c’entra il diavolo!

0

C’entra più il diavolo che Dio nella costruzione del Duomo.

Milano città stato è anche su Youtube: clicca qui per il canale con i video su Milano. Iscriviti: ti aspettiamo

Perché fu costruito il Duomo? Più che Dio c’entra il diavolo!

# Perché Visconti volle costruire il Duomo?

I lavori per costruire la grande cattedrale di Milano furono avviati nel 1386 su decisione di Gian Galeazzo Visconti che si offrì di donare alla nascente Veneranda Fabbrica del Duomo (l’ente che si doveva occupare della costruzione della chiesa) le cave da cui si estraeva il prezioso marmo di Candoglia che costituisce l’intera cattedrale.

All’epoca fece scalpore l’impeto e i molti soldi che il Visconti impiegò alla costruzione. Che guadagno ne poteva trarre? E, soprattutto, perché un duca laico volle costruire il Duomo di Milano?

# Il diavolo ci ha messo la coda

In questa storia c’è lo zampino del demonio. Narra la leggenda che una fredda notte d’inverno, Gian Galeazzo Visconti, mentre stava dormendo nel suo letto, si svegliò di soprassalto sentendo un intenso odore di zolfo. Davanti a lui c’era il diavolo che lo minacciò di portarsi la sua anima all’inferno. L’unico modo di scongiurare la sua eterna dannazione sarebbe stato costruire una chiesa che, oltre alle consuete immagini di madonne e santi, fosse ricca di immagini inneggianti a Satana.

# La chiesa con quasi 100 immagini diaboliche

Gian Galeazzo si gettò a capofitto nell’immane opera che però non vide terminare: la morte lo colse poco dopo l’inizio dei lavori, nel 1402.

Fra le 3400 statue del Duomo è possibile individuare anche il diavolo, immortalato in ben 96 doccioni dalla forma demoniaca, per volere di Gian Galeazzo Visconti.
Si tratta dei famosi gargoyle (garguglia in italiano), i doccioni forgiati a forma di figure demoniache tipici dell’architettura gotica.

# Inno a Satana o scaccia demoni?

I doccioni sono tipici delle chiese francesi a partire dal X secolo e servivano per scaricare l’acqua piovana dai tetti, venivano spesso costruiti con le sembianze di mostri ispirati alle divinità pagane o agli animali fantastici tipici del Medioevo.

Queste strane figure vennero legate alla cristianità trasformandosi in veri e propri demoni. E’ ancora incerto il loro significato: secondo l’interpretazione più diffusa avrebbero il compito di tenere i demoni reali lontani dalle chiese.

Non si sa se per la leggenda di Galeazzo o per la funzione anti-demoni, sta di fatto che tra le guglie del Duomo ci sono novantasei demoni.

Fonte: Le incredibili curiosità di Milano (Gian Luca Margheriti)

Continua la lettura con: Leggende metropolitane di Milano

MILANO CITTA’ STATO

Milano città stato è anche su Youtube: clicca qui per il canale con i video su Milano. Iscriviti: ti aspettiamo

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/

 

 

Il castello di pietra di viale Monza

0

C’è chi lo trova bellissimo e chi bruttissimo. 

Milano città stato è anche su Youtube: clicca qui per il canale con i video su Milano. Iscriviti: ti aspettiamo

Il castello di pietra di viale Monza

Ph. @maucipo IG

Scendete alla fermata della metro rossa Pasteur. Usciti, continuate su Viale Monza per 150 metri fino al civico 46. Vi troverete ai piedi di un castello di pietra di stile medievale e neoromanico, passato alla storia con il nome di Ca’ de Sass, da non confondere con la famosa Ca’ De Sass del pieno centro città in Via Monte di Pietà. Nonostante la presenza dell’imponente torre merlata, è difficile da notare per chi ci passa davanti frettolosamente perché chiuso ai lati da palazzi moderni. Ma qual è la sua storia?

# In origine era un castello di campagna

Nel 1910 fu costruito il castello seguendo l’ispirazione delle dimore medievali. Perchè costruire un castello in Viale Monza? Quando il castello venne costruito dal ragioniere Primo Gilberti (1880- 1939), uomo di cultura e personaggio eccentrico, l’attuale zona Turro non era ancora compresa nella città di Milano, ma era aperta campagna con poche abitazioni, cascine, botteghe e qualche trattoria. Un posto perfetto dove sfoggiare il proprio potere, derivato anche dalla carica di sindaco di Greco, e dare sfogo alla propria creatività. 

 

# La struttura

castello di pietra
Credits: Urbanfile

Costruito su quattro piani più il rialzato ed una torretta a due piani, il castello ha una facciata in pietra grigia costellata da finestre a tutto sesto e bifore nel lato della torre. L’ingresso, anch’esso ad arco a tutto sesto, possiede due paracarri in ferro battuto che rappresentano due draghetti ai lati del portone, mentre uno stupendo cancello separa la strada dal cortile interno che un tempo era munito di un giardino più grande, dotato di bellissimi platani storici e un filare di aceri.

A lato del cortile si trova ancora oggi un garage, che in origine era la rimessa per le carrozze, decorato con mascheroni scolpiti del XVI secolo e pezzi residui della collezione di Gilberti come i due busti sotto il portico.

Unica pecca del palazzo: l’utilizzo delle tapparelle per le finestre della facciata. Una scelta poco elegante, ma legata alla moda dei primi anni del 900.

# La proprietà

Quando il palazzo fu costruito, Gilberti decise di tener per sè l’ultimo piano con la torre, dove allestì la sua biblioteca. Il resto del palazzo lo mise in affitto. Nel corso del tempo l’edificio passò agli eredi fin quando i singoli appartamenti non vennero venduti ai privati.

Continua la lettura: Il significato nascosto della TORRE ARCOBALENO del cavalcavia di via Farini

LETIZIA DEHÒ

Milano città stato è anche su Youtube: clicca qui per il canale con i video su Milano. Iscriviti: ti aspettiamo

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/

 

I 10 gelati più buoni di Milano (secondo i milanesi)

0
Progetto senza titolo - 1

Qual è il gelato più buono di Milano? Lo abbiamo chiesto ai milanesi. Ecco le gelaterie migliori di Milano. Classifica aggiornata Estate 2024. 

Milano città stato è anche su Youtube: clicca qui per il canale con i video su Milano. Iscriviti: ti aspettiamo

I 10 gelati più buoni di Milano (secondo i milanesi)

#10 Terra in via Vitruvio, angolo Settembrini

Nata al posto della banca in angolo via Settembrini, si è affermata fin da subito come una delle gelaterie più genuine di Milano. Il punto di forza distintivo è il rispetto delle materie prime regionali, selezionate attraverso un attento processo di ricerca tra le eccellenze a marchio DOP e IGP. Nelle giornate calde viene presa d’assalto 

#9 Gelateria Giova in zona Risorgimento

Credits: @la_kyoko
Gelateria Giova

In corso Indipendenza al numero civico 20, il signor Giovanni, da qui il nome del locale Giova, ha aperto una gelateria che in estate si trova davanti sempre una fila di persone che aspettano di assaggiare il suo gelato. Il gusto più buono assolutamente da provare è il pistacchio di Bronte, ma anche nocciola, panna-noci-miele e ricotta con gocce di cioccolato.

#8 Chocolat in zona Magenta

Credits: @diariodellafoodlover
Chocolat Milano

La gelateria Chocolat ama definire il suo gelato come quello dal “gusto italiano autentico”: la bottega ha infatti lavorato sodo per preservare e migliorare i sapori tradizionali italiani. Dall’atmosfera elegante quasi chic, Chocolat in via Boccaccio, 9 offre ai suoi clienti non solo gelato, ma anche dolci di ogni tipo, snack e ovviamente cioccolato.

#7 Gelateria Sartori in zona Centrale

Credits: @saracaulfield
Gelateria Sartori

In Piazza Luigi di Savoia, la Gelateria Sartori offre gelato ai milanesi dal 1937. Andrea Sartori arriva a Milano a 18 anni e nel 1937 acquista un carretto a due ruote per vendere il suo prodotto in giro per la città meneghina. Nel 1947, dopo l’immediato successo e la guerra che ha bloccato tutto, viene aperto il primo chiosco in piazza Luigi di Savoia, chiosco che, un po’ modificato, è ancora lì. Generazione dopo generazione, oggi è  il nipote Anthony a gestire l’attività, con la stessa passione per il gelato del nonno fondatore. Da provare a Sartori ci sono assolutamente i grandi classici: il Nocciolato, la Crema, il Pistacchio e il Fiordilatte.

#6 Gelateria Concordia in Corso Concordia

A un passo da Piazza Risorgimento, uno dei migliori gelati artigianali di Milano. Molte opzioni anche per vegetariani e vegani. Il top? Gusto mascarpone e fichi caramellati. Senza parlare della meringata e dell’amarenata.

#5 La Bottega del Gelato di Marco Cardelli zona Porta Venezia

Credits: @foodiechingu
La Bottega del Gelato di Marco Cardelli

In via Giovan Battista Pergolesi, 3 è una delle gelaterie storiche di Milano. Aperta nel 1964 ha ottenuto negli anni la targa di Bottega Storica dal Comune di Milano e di Negozio Storico della Regione Lombardia. Gli ingredienti utilizzati da Cardelli sono freschi e selezionati, il gelato è artigianale e le sue specialità sono i frutti ripieni di gelato e i sorbetti. Come precisano i proprietari “mangiare gelato fa bene e mette di buon umore”, per questo la preparazione di Cardelli è ricca di triptofano, amminoacido che stimola la produzione di serotoninia (ormone del benessere).

#4 Gelateria Paganelli in via Adda

Credits: @_foodanthropy_
Gelateria Paganelli

Tre generazioni, tre coni Gambero Rosso. Definito come uno dei gelati migliori della Lombardia, il gelato di Paganelli merita un assaggio. Anche la gelateria all’incrocio tra via Adda e via Gustavo Fara sperimenta gusti azzardati, come i sorbetti al vino o quelli salati al risotto con lo zafferano. Il gelato di una volta unito all’unicità e alla ricerca di qualità ha portato la Gelateria Paganelli ad essere una delle preferite dei milanesi.

#3 Artico Gelateria zona Isola e centro

Credits: @artico_gelateria
artico gelateria

Artico gelateria è una di quelle gelaterie che ha conquistato Milano. Con 3 coni gambero rosso, Artico ha locali in zona Isola, Duomo, Brera e Città Studi. Nato dall’idea della famiglia Polloni, Artico Gelaterie mette nel lavoro che fa passione, buone materie prime e talento. Anche qua ci sono, oltre ai gusti tradizionali, gusti particolari come bergamotto e menta di Pancalieri, crema di carota o pastiera napoletana. Da provare anche le granite.

#2 Il Massimo del Gelato in zona Gerusalemme

Credits: @mayu.buster
Il Massimo Del Gelato

Secondo gelato migliore di Milano, ad un passo dalla vittoria, c’è quello de Il Massimo del Gelato, in via Lodovico Castelvetro, 18. Il nome sembra una garanzia. Il Massimo del gelato ha aperto a Milano nel 2001 su idea di Massimo Travani, da qui il nome del locale. Qui non ci si può aspettare di provare i gusti più stravaganti, al contrario si possono assaggiare i grandi classici ma realizzati con materie prime di qualità. La loro filosofia? Essere il “Massimo” della qualità nel gelato artigianale.

#1 La Gelateria della Musica in via Ludovico il Moro

Credits: @gelatogram.milano
La Gelateria della Musica

E il premio come miglior gelato di Milano se lo aggiudica [LA] Gelateria della Musica, in via Lodovico Il Moro, 3. Il loro obiettivo è emozionare i propri clienti come fa la musica, essere unici e mai identici. Per preparare il gelato, la Gelateria della Musica utilizza latte fresco e di qualità, frutta di stagione e cioccolato di pura massa di cioccolato. Ogni prodotto è accuratamente selezionato per rendere unico il gusto.

La gelateria utilizza la musica come appeal e, come la musica, non vuole mai essere uguale a qualcos’altro. I gusti sono molto particolari, tra questi pistacchio tostato e salato o caffè con caramello salato, ma non sono quasi mai fissi, cambiano spesso.

Continua la lettura con: Il GELATO più costoso al mondo: 683 euro. Ecco dove

BEATRICE BARAZZETTI

Milano città stato è anche su Youtube: clicca qui per il canale con i video su Milano. Iscriviti: ti aspettiamo

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/

M2 verso Vimercate: via libera allo studio di fattibilità

0
M2 in Brianza

I comuni interessati hanno dato il semaforo verde per questo primo studio di un’opera attesa da 40 anni. I prossimi passaggi e come dovrebbe svilupparsi il tracciato.

Milano città stato è anche su Youtube: clicca qui per il canale con i video su Milano. Iscriviti: ti aspettiamo

M2 verso Vimercate: via libera allo studio di fattibilità

# I Comuni di Carugate e Brugherio hanno dato il via libera al Piano di fattibilità tecnico economica da 2,5 milioni di euro

Rendering Metrotranvia Milano-Seregno

Una delle infrastrutture di trasporto attese da decenni nell’area metropolitana milanese, da circa 40 anni, ha ora qualche speranza in più di essere realizzata. Come riportato da primalamartesana.it il Sindaco di Carugate, Luca Maggioni, ha comunicato che il suo comune e quello di Brughiero hanno dato il via libera alla redazione del primo Piano di fattibilità tecnico economica per il prolungamento della M2 tramite la metropolitana leggera. Sono stati infatti sbloccati i fondi, si tratta di 2,5 milioni di euro, con l’obiettivo di trovare una prima definizione dell’opera in attesa dei 15 milioni di euro necessari per redigere quello da inviare al Governo per richiedere i finanziamenti per la costruzione della linea. Ogni comune, Milano, Carugate, Brugherio, Agrate Brianza, Concorezzo e Vimercate, ha stanziato a testa 200mila, a cui si aggiunge il contributo regionale.

Queste le parole del Sindaco di Carugate: “Come Carugate e Brugherio abbiamo scritto a MM e agli altri Comuni interessati dal prolungamento, dando il nostro beneplacito alla preparazione del Pfte da 2,5 milioni, per il quale le risorse sono già state vincolate da parte degli enti finanziatori”.

# Il tracciato ipotizzato fino a Vimercate nell’ultimo studio di MM

Prolungamento M2

Da tempo si è deciso che il prolungamento della M2 verso la provincia di Monza Brianza sarà realizzato come metrotranvia veloce o light rail, come previsto per allungare la M3 dopo Peschiera. Il tracciato dovrebbe essere di circa 12 km e avere 6 fermate, in base all’ultimo studio realizzato da MM nel 2019, andando a servire tutti i comuni interessati dal passaggio dei binari: Brughiero, Carugate, Agrate, Concorrezzo e Vimercate. L’opera dovrebbe essere prevalentemente in trincea e in parte sopraelevata.

# I dubbi sul progetto degli enti interessati

Maps – Area Parco fotovoltaico Carosello

Nonostante questo primo sì sono però molte le perplessità degli enti riguardo il tracciato, con un iter progettuale tortuoso e che durante gli anni è stato caratterizzato anche da intoppi e ostacoli. Uno di questi è stata la costruzione di un maxi impianto fotovoltaico, da parte del Centro Commerciale il Carosello, nel mezzo del percorso ipotizzato. Partendo da Via dei Mille a Brugherio i binari infatti dovrebbero scavalcare la Tangenziale Est tramite un ponte parallelo a quello della Sp208, con una fermata proprio  nei pressi del Carosello, poi svoltare verso Agrate Brianza lungo la Provinciale 121 proseguendo in sopraelevata e poi scendere sul piano di campagna verso il secondo scalo di Carugate, in zona Cgt.

Metrotranvia verde

L’obiettivo è quindi riprendere in mano il progetto per trovare la migliore soluzione possibile per tutti. Queste le parole del Sindaco di Brughiero a riguardo: “Sappiamo che l’ipotesi di tracciato non è la migliore possibile. Con Brugherio avevamo trovato l’accordo sulla variante del cimitero che prevedeva il passaggio della metrotranvia più a nord. Tuttavia abbiamo ricevuto esplicite richieste di modifica di quel tracciato. Nonostante non siamo soddisfatti, abbiamo detto sì, ma solo dietro l’impegno a poter riprendere in mano in futuro i passaggi che ci lasciano perplessi. Siamo in attesa della sottoscrizione e gli uffici stanno preparando tutti gli atti”.

Fonte: primalamartesana.it

Continua la lettura con: Metro M6: i sei tracciati allo studio

FABIO MARCOMIN

Milano città stato è anche su Youtube: clicca qui per il canale con i video su Milano. Iscriviti: ti aspettiamo

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/

La Stella del Sud: il piano in 9 punti del Poli per la rivoluzione del Sud di Milano

0
ilsudmilano - Punto 8 dello studio

Presentato lo studio d’area, elaborato dal Politecnico di Milano, per una rivoluzione che riguarda verde, spazi pubblici e mobilità che ruotano attorno all’asse di Via Ripamonti e del Vigentino. Scopriamo i 9 punti del piano.

Milano città stato è anche su Youtube: clicca qui per il canale con i video su Milano. Iscriviti: ti aspettiamo

La Stella del Sud: il piano in 9 punti del Poli per la rivoluzione del Sud di Milano

# Presentato StAR, lo Studio Area Ripamonti elaborato dal Politecnico

Area interventi

Massimizzare l’efficacia degli interventi pubblici, dallo Scalo Romana a Symbiosis, per rivoluzionare in tema di verde, spazi pubblici e mobilità tutto il quadrante del Ripamonti e del Vigentino. Questo l’obiettivo di StAr, lo Studio Area Ripamonti, presentato il il 2 luglio al Cam di via Verro e commissionato dal Municipio 5 al Dipartimento di Architettura e Studi Urbani del Politecnico di Milano e redatto in collaborazione con l’assessorato alla Rigenerazione urbana del Comune. Il risultato è il frutto di un lavoro iniziato nel 2023, con la raccolta di suggerimenti ed esigenze
con i cittadini e le imprese del territorio, comprese anche Fastweb, Fondazione Prada
e Hines, che hanno sostenuto il progetto. 

# Intercettare oneri di urbanizzazione e altri diritti dell’amministrazione pubblica

scaloportaromana.com – Nuovo masterplan

All’incontro pubblico erano presenti i professori del gruppo di studio del Politecnico, Laura Montedoro, Gabriele Pasqui e l’architetto Riccardo Masiero, oltre all’assessore alla Rigenerazione urbana del Comune Giancarlo Tancredi, per Municipio 5 il Presidente Natale Carapellese, la Presidente della Commissione Gaia Molho e l’Assessore Mattia Cugini, responsabile per urbanistica, edilizia, demanio e spazio pubblico, arredo urbano, mobilità, commercio e attività produttive. Quest’ultimo, intervistato da Stefano Ferri per il periodico il Sud Milano, ha spiegato come lo studio sia stato realizzato per avere “un quadro conoscitivo unitario dei numerosi processi territoriali e socioeconomici in atto nel quadrante Ripamonti” per intervenire sui cambiamenti intercettando oneri di urbanizzazione e “altri diritti che l’amministrazione pubblica esercita e che possono generare ulteriori risorse”. Per i primi solo quelli relativi al Villaggio Olimpico ammontano a 2 milioni di euro, ipotizzati almeno il doppio per tutto l’intervento di Scalo Romana.

# I 9 punti dello studio in attesa del percorso della M6

M6 a Milano

Lo studio d’area è stato acquisito dal Comune di Milano per poi diventare un allegato del Pgt, in modo da rendere possibile indirizzare tutti gli interventi che comunque dovranno anche essere valutati in base al percorso prescelto per la futura M6, con le alternative attese in una presentazione pubblica nel mese di ottobre. Sono 9 gli interventi previsti, vediamoli nel dettaglio.

#1 Via Ferrari da bretella a strada urbana

Maps – Via Virgilio Ferrari

Trasformare la lunga Via Virgilio Ferrari, oggi strada a scorrimento veloce a tre corsie, in una strada urbana a due corsia con marciapiedi, alberature e percorsi ciclabili, in continuità con Via Ripamonti. Si prevedono anche diversi attraversamenti per mettere in collegamento i nuovi quartieri di via Amidani e Monti Sabini con il Parco Sud e il Ticinello.

#2 La roggia Vettabbia infrastruttura blu

Maps – Roggia Vettabbia

Valorizzare la roggia Vettabbia connettendola alle aree verdi limitrofe. Si potrebbe ad esempio intervenire sul tratto dietro allo Smart City Lab e lungo le vie Corrado II il Salico ed Erasmo da Rotterdam per riqualificare l’intera area collegando quartieri e zone verdi attualmente divisi.

#3 Aprire a sud lo Scalo Romana

 
ilsudmilano – Punto 3 dello studio

Il progetto prevede la riqualificazione di via Lorenzini, situata a sud dello scalo, attraverso l’aggiunta di alberi, aree verdi, marciapiedi e piste ciclabili connesse alla rete già presente. Questo permetterà di attraversare il futuro parco dello Scalo e raggiungere facilmente piazza Olivetti da piazza Trento.

#4 Recuperare spazi laterali di Via Ripamonti per attraversamenti, depavimentazione e verde

Maps – Via Ripamonti

Recuperare gli spazi a lato della Via Ripamonti per consentire l’attraversamento, la depavimentazione e la messa a dimora di alberi e verde. Tra i tratti individuati quello tra Via Tirso e Via Rutilia, oggi parcheggi.

#5 Rigenerazione di Via Antonini, Via Quaranta e Via Marco d’Agrate

Maps – Da Antonini a Quaranta

Nelle vie attorno all’area di Symbiosis, Via Antonini, Via Quaranta, tra le vie Gargano e Broni, e Via Marco d’Agrate, si può creare un sistema di connessioni per il verde e il
tempo libero, di percorsi casa-scuola sicuri, potenziando gli attraversamenti.

#6 Fatima aperto al Parco Sud

Maps – Quartiere Fatima

Istituzione di un’area 30 km/h nel quartiere Fatima con inserimento di strutture leggere per il tempo libero nelle aree verdi e una connessione verso la campagna con il “sentiero della biodiversità” verso Chiaravalle.

#7 Rinascita di Viale Ortles

Maps – Viale Ortles

Per il largo Viale Ortles è stato ipotizzato l’allargamento dei marciapiedi, l’aumento delle superfici verdi e drenanti, alberatura continua almeno su un lato, la rimozione dei cancelli dei parchi per consentire la permeabilità tra gli stessi e dissuasori per gli attraversamenti.

#8 Un percorso verde da Scalo Romana al Parco Sud

ilsudmilano – Punto 8 dello studio

Riassetto del sistema a verde consentendo la realizzazione di un’infrastruttura ciclopedonale dall’interno del parco di Scalo Romana, che potrebbe spingersi a nord verso Porta Romana, collegandosi al Parco Sud, percorrendo via Calabiana, costeggiando i Giardini Balduccio da Pisa e Franca Helg, per poi attraversare il Parco Autieri d’Italia fino ad arrivare su Via dell’Assunta e infine a Chiaravalle.

#9 Una connessione verde e pedonale tra il Parco Ravizza e quello delle Memorie industriali 

ilsudmilano – Punto 9 dello studio

Realizzare una connessione verde e pedonale dei Parchi Ravizza, delle Memorie industriali e Corrado II il Salico, lavorando sulla roggia Vettabbia, per collegare il Vigentino sistemando il passaggio sotto la ferrovia e prevedendo un parco pensile sul nodo della nuova Stazione di bus elettrici di viale Toscana per consentire la continuità verso
nord e i percorsi ciclo-pedonali del centro.

Fonte: IlSudMilano

Continua la lettura con: La Goccia, il “bosco spontaneo” di Milano, è salva!

FABIO MARCOMIN

Milano città stato è anche su Youtube: clicca qui per il canale con i video su Milano. Iscriviti: ti aspettiamo

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/

Google, arriva la novità più attesa: il traduttore in milanese

1
Translate Cadrega in inglese

Con l’ultimo aggiornamento è ora possibile tradurre da e in milanese con tutte le lingue del mondo. Ecco come utilizzare la funzione.

Milano città stato è anche su Youtube: clicca qui per il canale con i video su Milano. Iscriviti: ti aspettiamo

Google, arriva la novità più attesa: il traduttore in milanese

# Il sistema di traduzione automatico più utilizzato al mondo supporta ora 110 nuove lingue

Palm 2 Google

Novità per Google Translate, il sistema di traduzione automatico più utilizzato al mondo: aggiunte 110 nuove lingue grazie all’intelligenza artificiale, l’ultimo aggiornamento è datato 2022 con 24 lingue in più. Il merito va nello specifico al modello PaLM 2, il Large Language Model che alimentava prima chatbot Bard, che consente “a Translate di apprendere più efficacemente lingue correlate, come l’Awadhi e il Marwadi, vicine all’hindi, e i creoli francesi come il creolo seychellois e il creolo mauriziano” spiega Isaac Caswell, ingegnere software senior di Google Traduttore. Si può trovare anche il Punjabi, la lingua più parlata in Pakistan, e lingue considerate estinte come il Manx, la lingua celtica dell’Isola di Man.

# Tra le novità anche i dialetti italiani tra cui lombardo, friulano, siciliano, ligure e veneto

Credits Stévan-wikipedia – Mappa dialetti lombardi

Tra le nuove lingue disponibili ci sono anche alcuni dialetti italiani, considerati a rischio di estinzione, come il lombardo, il friulano, il siciliano, il ligure e il veneto. D’ora in poi quando si vuol conoscere il significato di una parola milanese basta chiedere a Google Translate. In questo modo è possibile valorizzare il patrimonio linguistico e culturale italiano portando i dialetti anche in ambiti formali come il turismo e la formazione.

Leggi anche: Le MILLE LINGUE della LOMBARDIA

# Come si imposta la lingua

Translate Cadrega

Per far tradurre dal lombardo all’italiano e viceversa, o con un’altra lingua, basta accedere alla pagina principale del servizio o tramite app.

Translate Cadrega in inglese

A questo punto si inserisce il testo e si seleziona la lingue dal menu a tendina. Assente per ora la funzione vocale per le nuove lingue.

Fonte: milanonews24

Continua la lettura con: Le PAROLE SIMBOLO simbolo del DIALETTO MILANESE

FABIO MARCOMIN

Milano città stato è anche su Youtube: clicca qui per il canale con i video su Milano. Iscriviti: ti aspettiamo

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/

Disco verde per il bullet train in California: quanto ci metterà

0

Il bullet train, il treno proiettile dopo Giappone e Cina approda anche in California. Disco verde alla realizzazione della nuova linea super veloce. Foto: California High-Speed Rail Authority

Milano città stato è anche su Youtube: clicca qui per il canale con i video su Milano. Iscriviti: ti aspettiamo

Disco verde per il bullet train in California: quanto ci metterà

# Da LA alla Bay Area: via libera al tratto più impegnativo

Luglio 2024. L’ambizioso progetto del treno ad alta velocità della California che collegherà Los Angeles alla Bay Area raggiunge un traguardo fondamentale. 
L’Autorità ferroviaria ad alta velocità della California ha dato il via libera al percorso tra Palmdale e Burbank, il segmento ambientalmente più impegnativo a causa degli estesi tunnel attraverso terreni montuosi.

# 30 miglia di tunnel percorsi in 20 minuti

Con un costo stimato di circa 28,6 miliardi di dollari, questa sezione trasformativa presenta 30 miglia di tunnel, prevalentemente sotterranei, per ridurre al minimo l’impatto sulla comunità e sull’ambiente.
Una volta completato, consentirà un tempo di viaggio di soli 20 minuti tra le stazioni di Palmdale e Burbank. 

Continua la lettura con: Il treno più veloce del mondo

MILANO CITTA’ STATO

Milano città stato è anche su Youtube: clicca qui per il canale con i video su Milano. Iscriviti: ti aspettiamo

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/

Il pergolato più popolare di Milano: la storica trattoria dove si mangia con meno di 15 euro

1
giorgiola77 IG - San Filippo Neri

Quando si decide di cenare fuori a Milano, la domanda principale è: preferiamo un tavolo all’interno o un posto nel giardino all’aperto? Ma la vera questione è: qual è il nostro budget?

Milano città stato è anche su Youtube: clicca qui per il canale con i video su Milano. Iscriviti: ti aspettiamo

Il pergolato più popolare di Milano: la storica trattoria dove si mangia con meno di 15 euro

# Dove gustare piatti dal sapore casalingo

ste_ventura IG – Il fegato con la polenta al San Filippo Neri

Su Viale Monza, precisamente al numero 220 e proprio di fronte alla fermata Precotto, si trova una trattoria molto frequentata, soprattutto durante l’estate. Uno dei maggiori punti di forza di questo ristorante è il suo incantevole spazio all’aperto: un lussureggiante giardino con un pergolato che offre riparo dal sole. Stiamo parlando della Trattoria San Filippo Neri, un locale storico che si distingue per la sua atmosfera informale e i prezzi accessibili. Infatti, è possibile gustare un menù completo spendendo solo 15 euro.

La Trattoria San Filippo Neri pone grande attenzione alla qualità delle materie prime, evitando l’uso di prodotti preconfezionati e preferendo rifornirsi da aziende locali. Il menù offre piatti della cucina italiana, spaziando dalle ricette tradizionali a quelle rivisitate con un tocco di innovazione. Inoltre, in perfetto spirito da trattoria, è possibile assaporare quei piatti che evocano i sapori di casa, proprio come quelli che preparavano le nonne.

# Menu fisso a prezzi stracciati

Restaurant Guru – Trattoria Filippo Neri

Alla trattoria San Filippo Neri è possibile gustare una vasta gamma di piatti, dai primi come lasagne, risotto alla milanese e terrina di polenta con zola, ai secondi come fiorentina, arrosto e cotoletta. Il menù, che cambia regolarmente, offre una grande varietà e, per chi cerca una pausa pranzo rapida, sono disponibili anche panini e piadine. I prezzi sono molto competitivi, con vari menù fissi: un primo con contorno o dessert parte da 12,50 euro, c’è ad esempio il risotto limone e rosmarino con goulash piccante di manzo a 14 euro. Ci sono poi opzioni più sostanziose che costano tra i 15 e i 20 euro. Ad esempio, un menù con risotto alla milanese e osso buco costa 16 euro, mentre uno con costoletta di vitello alla milanese e contorno costa 17 euro.

Il locale è generalmente aperto solo a pranzo, ad eccezione delle serate di martedì e giovedì quando serve anche la cena.

# Nasce come dopolavoro e ancora oggi mantiene lo spirito della cooperativa

giorgiola77 IG – San Filippo Neri

Dopolavoro e centro cooperativo, queste le origine della Trattoria San Filippo Neri, un fatto che spiega la sua atmosfera unica di convivialità e semplicità. All’interno, il locale si distingue per il suo arredo essenziale, con le caratteristiche tovaglie a quadri rossi e bianchi che spiccano. All’esterno, l’ambiente mantiene la sua informalità aggiungendo un tocco di intimità, grazie al piccolo giardino con pergolato che offre un piacevole ristoro anche nelle giornate estive. Gentilezza e gioia di vivere sono il cuore pulsante di questa trattoria.

 

Continua la lettura con: Il “panino più buono d’Europa” si mangia a Milano

Articolo di Beatrice Barazzetti aggiornato dalla redazione

Milano città stato è anche su Youtube: clicca qui per il canale con i video su Milano. Iscriviti: ti aspettiamo

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/

La prima volta a Milano? 10 cose da mostrare per fare colpo

3
Ph. @beautiful_italy__ IG

A Milano siamo sempre di corsa, anche quando si tratta di dover fare un tour della città. Foto Cover: Andrea Cherchi.

Milano città stato è anche su Youtube: clicca qui per il canale con i video su Milano. Iscriviti: ti aspettiamo

La prima volta a Milano? 10 cose da mostrare per fare colpo

Mai come negli ultimi anni la nostra metropoli si è trasformata in tutto e per tutto, dal suo ventre, con l’inaugurazione della nuova linea della metropolitana, all’altissimo, nel nuovo svettante skyline di Piazza Gae Aulenti.

In questo senso, tra retaggio del passato e ambizioni futuristiche già in atto, ecco quali sono le 10 cose da mostrare a chi viene a Milano per la prima volta e perché mostrargliele – insomma, un bigino per fare bella figura in quattro e quattr’otto.

#1 Tetto del Duomo

titolo_scheda_terrazze_duomo ph. visiteguidateamilano.it

E’ il rooftop più rooftop di Milano. Mentre i grandi hotel e i grandi marchi del glamour fanno a gara per proporre aperitivi a volo d’uccello, le terrazze del Duomo sono lì dalla fine dell’800, aperte al pubblico in maniera libera o tramite le  visite guidate dalla Veneranda Fabbrica del Duomo, così da proporre la cosa più preziosa e impagabile della nostra città: la vista fino al Resegone all’ora del tramonto.
Tra una guglia, un pinnacolo, una occhiata alla Madonnina, sempre più vicina durante la salita, è divertente provare a riconoscere i volti dei santi e dei protagonisti della storia che qui hanno una loro effigie: strizzate gli occhi e ci troverete pure Mussolini!
Attenzione però a non lasciarvi spaventare. Tre cose almeno potrebbero farvi drizzare i capelli: l’altezza, i Gargoyles e il fantasma della Carlina.

#2 Castello Sforzesco

Piazza Castello

E’ il maniero di Milano, e la cosa incredibile è che non tutti lo sanno.
Conserva pregevolissime raccolte, dal Museo Egizio al museo delle armi; dalle corti e pozzi di epoca remota e persino un affresco con un elefante.
Anche qui si succedono storie di fantasmi, apparizioni e stranezze, e non ci si può aspettare diversamente viste le vicissitudini di cui è stato protagonista il Castello, dagli Sforza ai Visconti fino a Napoleone.
Talvolta è possibile percorrerlo nei sotterranei o tra le merlate, eppure, quello che rimane conservato come uno scrigno tutto l’anno è un tris di capolavori che tutto il mondo ci invidia e forse non tutti conoscono:

  • la Pietà Rondanini, scultura metafisica e ultimo capolavoro incompiuto (oltre che esempio di ‘non finito’) di Michelangelo Buonarroti, oggi nell’ex Spedale Spagnolo;
  • il grande gonfalone civico di Sant’Ambrogio (intorno a straordinari arazzi fiamminghi) – la copia si trova nella Sala Alessi, a Palazzo Marino;
  • la Sala delle Asse di Leonardo da Vinci, un pergolato verde affrescato solo di recente riportato alla luce degli studiosi e del pubblico.

#3 Cenacolo di Leonardo

monumenti da salvare

Un miracolo: di tecnica, di bravura, di storia, di mistero, di potere dell’immagine.
L’Ultima Cena di Leonardo: è straordinario già solo il fatto che sia arrivata ai giorni nostri, visto che Leonardo non era uomo di “pancia” e che per non dipingere davvero ‘a fresco’, come la tecnica dell’affresco richiede, bensì usò una miscela di uova e materiali organici a presa meno rapida ma assai più deperibili.
E’ un segno del cielo il fatto che sia sopravvissuta ai bombardamenti aerei della notte del 10 agosto 1943, quando tutto il resto del Cenacolo crollò e questo muro, così unico al mondo, rimase in piedi.
Per visitarlo bisogna mettersi in fila: virtualmente, prenotando la visita; fisicamente, perché le code sono all’ordine del giorno.
La visita, di appena pochi minuti, può essere completata dall’ingresso alla adiacente Chiesa di Santa Maria delle Grazie, di cui questo Refettorio Conventuale fa parte, e con la neo-recuperata Vigna di Leonardo, nella Casa degli Atellani, la attigua casa dove Leonardo visse nel XV secolo e dove, durante Expo, è stato riportato alla luce il suo lussureggiante giardino e i grappoli che il Modo donò al genio.
Dan Brown, con il suo Codice da Vinci, ha consacrato un mito che già mito era: bando alle ricostruzioni surreali o meno, è un miracolo da vedere.

#4 Vicolo dei Lavandai e Navigli

I Navigli restano l’ultima parte del tracciato fluviale di cui Milano erano solcata per portare il marmo di Candoglia al Cantiere del Duomo.
Vederli di sera ha un effetto “bohemien”, ma la bellezza di certi scorci, come il Vicolo dei Lavandai, la delizia di una passeggiata a bordo d’acqua, sulla ritrovata Darsena, e le corti di certe case di ringhiera con gli atelier degli artisti sono da gustare in piena tranquillità di giorno, quando i due Navigli ‘che non sapevano navigar”, recitava una vecchia canzone, sono quasi assopiti, solcati da qualche battello che, fino a tarda sera, offre l’occasione pure di navigarli en plein air.

#5 La Scala

credits: milanoperlascala.it

E’ il teatro dei teatri, il tempio della lirica occidentale, il palco dove ancora si dice si muova il fantasma della Callas e dove, i più fortunati hanno visto danzare due mostri sacri del Balletto danzare: Carla Fracci e Roberto Bolle.
La sua ‘prima’ è l’evento per eccellenza: per tradizione avviene il 7 di dicembre, in onore di Sant’Ambrogio.
Visita consigliata tutto l’anno, grazie anche al museo e alle prove aperte.
Per la cronaca: è stato il primo edificio d’Europa a venir illuminato interamente con la corrente elettrica (correva l’anno 1883).

#6 San Maurizio

La chiamano la Cappella Sistina di Milano per la presenza del più vasto ciclo milanese di affreschi. Sono opere del Luini, oltre a decorazioni dei Campi, del Boltraffio e forse del Foppa, e costituiscono un perfetto esempio dello sviluppo dell’arte cittadina dopo il soggiorno di Leonardo da Vinci.
E’ uno di quei luoghi ancora scarsamente conosciuti dagli stessi milanesi. Uno di quei templi cittadini in cui ancora si può assistere a tradizioni bizantine, immersi in uno spirito d’altre epoca.
Appartenente al complesso del monastero di San Maurizio, San Maurizio al Monastero Maggiore è il più antico cenobio femminile di Milano: la chiesa tramezzata risale all’inizio del Cinquecento. Accanto, sempre su Corso Magenta, insiste il Museo Archeologico e tutta l’area che in tempo faceva parte di Milano, capitale dell’Impero Romano d’Occidente.

#7 Parco Sempione (Triennale, Arco della Pace, Arena)

credits: @andreacherchi_foto

Ecco un altro caso in cui la movida offre la possibilità, più o meno consapevolmente, di scoprire brani straordinari della storia passata di Milano.
Il Palazzo della Triennale, il Palazzo del’Arte, esempio di architettura razionalista degli anni ’30, è particolarmente ambito per le sue mostre temporanee, il suo Museo del Design e per il giardino con niente meno che i Bagni misteriosi di De Chirico come fontana.
L’Arco della Pace, quello che nella visione di Napoleone avrebbe costruito l’asse Castello Sforzesco di Milano – Arc du Triomphe di Parigi, sempre più spesso fa da fondale a scene cinematografiche e serate goliardiche, entrando nel gergo dei più giovani a identificare una certa zona “cool” delle serate meneghine.
L’Arena: il luogo di arrivo di ogni maratona di Milano. Un tempo veniva allagata per intrattenere i milanesi con le naumachie; oggi è il ‘Colosseo monco’ di Milano è sfruttato bene giusto dai runners che vogliano fare jogging in pieno centro città.

#8 Quadrilatero della Moda (Via Monte Napoleone, Via della Spiga)

via montenapoleone
via montenapoleone

La Milano da bere degli anni ’80 è rimasta ferma a questo indirizzo, che comprende l’area dall’Ottagono di Galleria Vittorio Emanuele fino ai Giardini di via Palestro.
Un tempo questo era il regno dei macellai e delle botteghe: oggi anche le ultime gloriose insegne hanno dovuto sgombrare il campo di fronte al potere d’acquisto dei colossi della moda, ma il bello è che, con un po’ di costanza e tanta faccia tosa, si può ancora cogliere l’occasione di una ‘svetrinata’ per perdersi nel dedalo di vie e viuzze, spesso solo pedonali, e lanciarsi alla caccia all”indovina chi viveva qui’, visto il susseguirsi di targhe e cimeli; entrare in qualche portone aperto inforcare le scale e scoprire androni di rara decorazione e scultura.
Ricordarsi che c’era il monte dei pegni in età napoleonica, dopotutto, servirà a dire che la vera ricchezza è saper riconoscere il bello che si ha davanti, più che limitarsi ad acquistarlo.

#9 Piazza Gae Aulenti (percorrendo Corso Garibaldi e Corso Como)

credit: Instagram – @scatto_milano

E’ il grande simbolo della Milano rinascente. Il nuovo skyline di Milano, con il Palazzo dell’Unicredit, il Bosco Verticale, il BAM (Biblioteca degli Alberi) e il Padiglione in legno a lambire questa piazza degli affari e degli incontri, dei grandi show urbani e della nuova finanza.
E’ il punto di cesura tra quello che c’è stato – la dolce vita di Corso Como; la grande eleganza di Corso Garibaldi con i suoi bistrot e i palazzo bassi -, e quello che Milano punta a diventare.

10 Palazzo Lombardia

Credits: salesianilombardiaemilia.it – Palazzo Regione Lombardia

Entra in classifica anche questa ultima chicca: il 39mo piano del Palazzo Lombardia, il Palazzo della Regione. Sostituire il Pirellone nel cuore dei milanesi era cosa difficile, ma questa enorme scatola di vetro e tubi in cima, più in cima di tutta Milano, pare esserci riuscita. Nelle giornate terse altro che Resegone: sembra di avere l’intera Pianura Padana ai propri piedi. Attendiamo che si possa riaprire al pubblico. 

Continua lettura con: Altre sette cose da mostrare per chi viene la prima volta a Milano

PAOLA PERFETTI

Milano città stato è anche su Youtube: clicca qui per il canale con i video su Milano. Iscriviti: ti aspettiamo

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/

 

Video: il tram di Milano che si crede una metro

0
Credit combat tram YT - Tram 7 in sotterranea

Un’eccezione per il sistema tranviario di Milano: il tram che viaggia in sotterranea.

Milano città stato è anche su Youtube: clicca qui per il canale con i video su Milano. Ti aspettiamo

Video: il tram di Milano che si crede una metro

# Da Largo Mattei al Teatro Arcimboldi viaggia in sotterranea

Largo Mattei-Teatro Arcimboldi

Il tram 7 percorre 17 fermate, da Piazzale Lagosta a Precotto, e corre in superficie come tutte le altre linee tranviarie della città. Ad eccezione di un breve tratto in sotterranea, quando diventa una specie di metropolitana.

@combat tram YT – Tram 7 in sotterranea

Dalla fermata di Largo Mattei, nel quartiere Bicocca, i mezzi su rotaia iniziano una discesa che li porta a infilarsi sotto i binari ferroviari che arrivano dalle stazioni di Porta Garibaldi Fs e Centrale.

Tratti scoperti tram 7 in sotterranea

Il tram prosegue in sotterranea in via Beccaro e poi curva per dirigersi in via Fieramosca dove finalmente ritorna alla luce. Lungo questo tragitto ci sono due tratti scoperti, ma sempre sotto il piano stradale: uno a lato di via dell’Innovazione e uno all’inizio di via Fieramosca.

# L’unica fermata sotterranea di un tram a Milano

@combat tram YT – Fermata Arcimboldi

In questo porzione di linea tranviaria sotterranea c’è anche una fermata che resta nel sottosuolo: quella che serve il vicino Teatro Arcimboldi e l’Università Bicocca e denominata Arcimboldi Ateneo Nuovo. La fermata si trova tra i due tratti scoperti, sotto via dell’Innovazione ed è l’unica fermata tranviaria interrata di Milano.

Questo il video percorso:

 

Hai un video di Milano da inviarci o segnalarci? Scrivici su info@milanocittastato.it (video del giorno)

FABIO MARCOMIN

ALTRI VIDEO DEL GIORNO A MILANO:

Hai un video di Milano da inviarci o segnalarci? Scrivici su info@milanocittastato.it (video del giorno)

Milano città stato è anche su Youtube: clicca qui per il canale con i video su Milano. Ti aspettiamo

Addio Porta GenovaVideo: il passante, la “sesta metropolitana” di Milano

Bicocca Pavillon, il nuovo innovation hub di Milano: il progetto e le immagini del cantiere (VIDEO)

Le 10 estensioni della metropolitana di Milano più urgenti da realizzare: il video

Torre faro: il grattacielo che darà luce a Milano Sud (video)

I 10 progetti che hanno rivoluzionato Milano (video)


Syre, si sta alzando al cielo la nuova torre residenziale di Milano (video dal cantiere)

Una “grande onda” è in arrivo a Milano

21 fatti su Porta Romana che non tutti conoscono

Le uscite delle stazioni della M4: sono state realizzate bene?

I FUTURI PROLUNGAMENTI delle linee M1 e M5

Prolungamenti M1-M5

Si sale sulla METRO, si scende al MARE

Il PROGETTO di SUPER 90/91, la METRO di SUPERFICIE sulla CIRCONVALLA

VIDEO: I due TUNNEL che risolverebbero il problema del TRAFFICO di Milano

Il PARCO ORBITALE: a Milano il parco urbano più grande del mondo? (video)

La STAZIONE FUTURISTICA di RENZO PIANO (video)

I TAXI VOLANTI a MILANO: il tragitto della “metropolitana del cielo” (VIDEO)

MILANO in CUCINA: i piatti tipici più amati (VIDEO)

Cosa si fa a MILANO quando PIOVE (VIDEO)

REGALI di NATALE, cosa fare e dove comprarli a Milano

NATALE

Viaggio nelle STAZIONI da INCUBO della METRO

Metro da incubo

I QUARTIERI più AMATI di MILANO

i SUPERMERCATI più AMATI di MILANO

i MIGLIORI MERCATI di MILANO

ALLARME SICUREZZA? Lo abbiamo chiesto ai commercianti di Milano 

Allarme sicurezza

i TRUCCHETTI per SPENDERE POCO a MILANO

MILANO è una città per RICCHI?

Come e dove si DIVERTONO i GIOVANI OGGI a MILANO

A MILANO conviene essere UOMO o DONNA?

MILANO senza AUTOMOBILI: è possibile?

SICUREZZA a MILANO: i TRE LUOGHI più TEMUTI

FUGA da MILANO, in quale CITTÀ dell’HINTERLAND vorrebbero andare a vivere i MILANESIDove le MILANESI comprano ABITI di BUONA qualità a POCO PREZZO?Copertina Negozi

ODISSEA sulla GENOVA – VENTIMIGLIA

Milano città stato è anche su Youtube: clicca qui per il canale con i video su Milano. Ti aspettiamo

copyright milanocittastato.it

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/

 

 

 

Metro M6: i sei tracciati allo studio

2
M6 a Milano

In autunno è attesa l’inaugurazione integrale della M4 fino a San Cristoforo. Ma Milano guarda già avanti: la prossima linea metropolitana ad essere costruita sarà la M6, ma ancora non si sa quale sarà il suo tracciato. Ecco quando dovrebbero essere presentati i risultati degli studi di fattibilità.

Milano città stato è anche su Youtube: clicca qui per il canale con i video su Milano. Iscriviti: ti aspettiamo

Metro M6: i sei tracciati allo studio

# Entro settembre 2024 si completa la M4, per il futuro c’è la M6

Mappa metro Atm

C’è attesa per l’inaugurazione completa prevista entro fine settembre 2024 della linea M4, la quinta metropolitana della città, anche se qualche stazione centrale potrebbe aprire nei mesi successivi. Un tracciato di 21 fermate da Linate a San Cristoforo Fs. Il Comune di Milano sta però già guardando al futuro con la linea M6, il cui tracciato è ancora definire, che secondo i piani dovrebbe essere l’ultima ad essere realizzata in città.

# In autunno attesa la presentazione dei risultati dei 6 studi di fattibilità di Politecnico e MM

Mattia Cugini, Assessore del Municipio 5 di alcune materie quali Urbanistica e Mobilità, rispondendo ad alcune domande rivolte da Stefano Ferri per il periodico “Il Sud Milano” riguardo allo Studio d’Area del Politecnico sui quartieri Ripamonti, Vigentino e il sud di Scalo Romana, svela quando dovrebbero essere presentate al pubblico le diverse alternative di tracciato. Questa la sua risposta alla domanda “Quando saranno resi noti i tracciati della M6?: “La presentazione ai cittadini dei sei studi di fattibilità sui tracciati della M6 preparati da MM e Politecnico avverrà a ottobre, con l’obiettivo di far conoscere gli esiti delle valutazioni, dell’analisi di costi benefici e anche dei relativi flussi che sono stati effettati per ciascuna delle ipotesi e capire perchè viene scelto un tracciato piuttosto che un altro”.

# I possibili tracciati: nord-sud, est-ovest o “chiusura” anello circle line

La linea M6 con le varianti previste nel PUMS
La linea M6 con le varianti previste nel PUMS

L’Assessore spiega quali sono le diverse possibilità di tracciato: “Una è quella contenuta nel Pums che prevede una linea che da Quarto Oggiaro arrivi in Ripamonti, attraversando la città.”

Credits metromilano – Nuova M6

Le altre ipotesi, aggiunge l’assessore, sono quelle riguardanti “tracciati trasversali, da sud est a sud ovest, in cui i discrimini sono il punto di altezza in cui si posiziona il tracciato, dove inizia, dove arriva e dove intercetta tra le altre linee di interscambio”. 

Credits Urbanfile – M6 lato ovest

Non viene specificato nella risposta, ma il Comune di Milano starebbe valutando di proseguire il tracciato verso nord-ovest per chiudere idealmente la circle line ferroviaria.

M6 verso sud

Il Governo italiano punterebbe invece verso Ripamonti, con capolinea da Opera dove realizzare un hub d’interscambio con la futura stazione AV della linea Milano-Genova. Pare invece accantonata una delle primi ipotesi fatte diverse anni fa, quella di sbinare il ramo di Bisceglie della M1 per poi scendere sempre lungo Ripamonti.

Leggi anche: Si sale sulla METRO si scende al MARE: il NUOVO HUB METRO-TAV sarà a OPERA

# L’alternativa della M2 da Piazza Abbiategrasso per servire il Vigentino

Maps – Linea verde da piazza Abbiategrasso a Ripamonti

L’intervista è incentrata sul futuro del sud Milano e nello specifico dei quartieri Ripamonti e Vigentino, per questo tra le ipotesi oggetto di studio per servire l’area, come spiega l’Assessore Mattia Cugini, c’è anche il prolungamento della linea verde da Piazza Abbiategrasso in direzione est.

Continua la lettura con: Le due linee del passante da trasformare in M6 e M7 della metropolitana

FABIO MARCOMIN

Milano città stato è anche su Youtube: clicca qui per il canale con i video su Milano. Iscriviti: ti aspettiamo

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/

Sorgenti, torrenti, cascate: i 5 specchi d’acqua più freschi della Lombardia

0

Per chi al caldo del mare preferisce il fresco della montagna sono numerose le passeggiate (e le brevi nuotate) da fare in Lombardia. 

Sorgenti, torrenti, cascate: i 5 specchi d’acqua più freschi della Lombardia

# Le sorgenti dell’Adda a 2.200 metri, in un percorso costellato da laghetti

Credits alessio.fasoli IG – Sorgenti dell’Adda

Uno dei percorsi più suggestivi si trova in Val Alpisella, costellato da laghetti alpini, che porta alle sorgenti dell’Adda a 2.200 metri d’altezza. Per arrivare a destinazione bisogna risalire la valle in maniera graduale fino a tre laghetti tra i quali si trova una delle sorgenti. La sorgente con la maggiore portata d’acqua si raggiunge sul tragitto di ritorno perché si trova sul versante opposto della valle.

 

# La Cascata del Cenghen, ai piedi del massiccio della Grigna

Credits fendrixlady IG – Cascate del Cenghen

Ai piedi del massiccio della Grigna nella Val Monastero, a poche centinaia di metri della spiagge di Abbadia sul Lago di Como, si trova lo spettacolo naturale della Cascata del Cenghen: un’enorme parete verticale con una profonda spaccatura nella quale scorre acqua purissima. Per raggiungerla si cammina lungo un percorso ad anello, non troppo impegnativo e adatto a tutti.

 

Leggi anche: Lo spettacolo della cascata del Cenghen a un’ora da Milano

# Il torrente Sanguigno, nell’area naturale con la più alta biodiversità della Lombardia

Credits giovannitrovesi IG – Torrente Sanguigno

Il torrente Sanguigno le cui acque, scendendo a balzi, formano sorprendenti piscine naturali, si trova nella Val Sanguigno, l’area naturale con la più alta biodiversità del Parco delle Orobie Bergamasche. L’itinerario da percorre è facile e piacevole. La partenza è dal paese di Valgoglio al Rifugio Gianpace a 1.331 metri d’altezza e nel tragitto si cammina a lato del torrente che scende dalla valle e affianca la mulattiera. 

 

# Il sentiero delle miniere nella foresta della Val Grigna 

Credits giteinlombardia.it – Cascata Val Grigna

Nella foresta della Val Grigna c’è il sentiero delle miniere che porta all’imbocco di una delle più antiche miniere d’Europa, dove già ottocento anni prima di Cristo si esportava il rame. La vera attrazione è però la cascata della Val Grigna, che si raggiuge partendo dalla località di Silter di Campolungo e percorrendo la strada lungo il fondovalle che costeggia il corso del fiume. Si tratta di un itinerario ad anello caratterizzato da un grado di difficoltà minimo, in un contesto naturale suggestivo caratterizzato da salti d’acqua, rocce imponenti e boschi di larice e abete rosso.  

 

# La Cascata Val Nera, un salto di 10 metri, raggiungibile da due sentieri che costeggiano il torrente

Credits occhi77 IG – Cascata Valnera

La cascata della Val Nera è uno spettacolo naturale che si raggiunge attraverso una passeggiata breve e poco impegnativa. Partendo dopo il centro di Livigno sulla strada per il Passo Forcola e prendendo la strada sterrata verso l’Alpe Vago si arriva un pianoro. Qui ci sono due sentieri, il 106 che costeggia a destra il torrente e il 107 che lo costeggia a sinistra. Entrambi vanno bene per giungere alla valle del Vago dove poter ammirare il salto di 10 metri della cascata Val Nera.

 

 Selezione fatta del portale Gite in Lombardia

Continua a leggere con: I percorsi più belli del PARCO DEL TICINO: trekking, bici, cavallo e canoa

FABIO MARCOMIN

copyright milanocittastato.it

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/

Questo è il ristorante più antico d’Europa: era aperto già ai tempi di Carlo Magno

0
ph. @Barbara_p0621 IG

Qual è il ristorante più antico d’Europa? La risposta la si trova non troppo lontano dal confine.

Milano città stato è anche su Youtube: clicca qui per il canale con i video su Milano. Iscriviti: ti aspettiamo

Questo è il RISTORANTE più ANTICO d’Europa: era aperto già ai tempi di CARLO MAGNO

# Era aperto già ai tempi di Carlo Magno

Credits: @bathtubbrad
St. Peter Stiftskulinarium

Il ristorante più antico d’Europa è St. Peter di Salisburgo, in Austria: le prime “tracce” dell’esistenza di questo locale risalgono all’803 d.C. attraverso gli scritti del filosofo e teologo anglosassone Alcuino di York (nato nel 735 e mancato poco dopo la citazione del ristorante di Salisburgo). Alcuino fu consigliere di Carlo Magno, nonché uno degli artefici del Rinascimento Carolingio.

Credits: @dgutzler
St. Peter Stiftskulinarium

I clienti, all’interno di questo antico ristorante, trovano un ambiente confortevole e il cibo che viene proposto è sia austriaco che mediterraneo. Al St. Peter si può gustare un ottimo Tafelspitz, ovvero manzo bollito in brodo aromatizzato con spezie, poi tagliato a fette e servito con erba cipollina e verdure, lessate nel brodo della carne. C’è anche un’ampia scelta di vini, oltre 600: recentemente il locale è stato infatti premiato con 18 punti su 20 per quanto riguarda la loro qualità, che comprende anche una scelta dei migliori champagne.

# Un mix tra storia e modernità

Credits: @dgutzler
St. Peter Stiftskulinarium

Il locale è situato nelle mura dell’Abazia di San Pietro e al suo nome viene aggiunta la parola “Stifskulinarium”, ovvero “cucina dell’abazia“. Era meta di personalità di spicco della nobiltà e del clero e vide la presenza, tra i commensali, di Joseph Haydn e Amadeus Mozart. La particolarità estetica del St Peter è l’abbinamento tra interni storici e tocchi moderni. Le sale portano il nome di “Sala dei cittadini”, “Camera del prelato”, “Stanza di Haydn”, in riferimento proprio a dove si sedeva il grande compositore, e “Sala barocca”. Si narra che qui si sedette a mangiare perfino Cristoforo Colombo.

“La gustosa fusione della nostra pluripremiata cucina, con creazioni artistiche e viaggi culinari nel tempo, promette cose meravigliose nel piatto, impegnative o  leggere o scintillanti nel bicchiere, circondate dalla storia più vivace nel centro di Salisburgo. Grazie ad un servizio autentico e sofisticato allo stesso tempo, presentiamo la nostra pluripremiata filosofia”, sono le parole di presentazione dei titolari del ristorante.

È quindi certo che il St Peter sia il ristorante più antico d’Europa, ma è fortemente probabile che sia anche il più antico del mondo, visto che tracce di locali, ora esistenti, citati nell’antichità, risalgono al 1100.

Continua la lettura con: Il RISTORANTE più PICCOLO del mondo

FABIO BUFFA

Milano città stato è anche su Youtube: clicca qui per il canale con i video su Milano. Iscriviti: ti aspettiamo

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/

 

Corso San Gottardo era il borgo dei formaggiai

0

Corso San Gottardo era l’arteria principale di un borgo storico esterno alle mura spagnole. Questo spiega le caratteristiche case a corte che si trovano nell’area compresa tra il Corso e il Naviglio Pavese.

Milano città stato è anche su Youtube: clicca qui per il canale con i video su Milano. Iscriviti: ti aspettiamo

Corso San Gottardo era il borgo dei formaggiai

Tra Corso San Gottardo e il Naviglio Pavese si trovano le caratteristiche case a corte tipiche della zona. Erano aree destinate alla vita sociale e professionale, disposte in lotti stretti e lunghi con ingressi spesso su ambo i lati.

Ph. lorenzobises IG

Il borgo doveva la sua fortuna alla vicinanza con il naviglio, in particolare nell’Ottocento quando il Naviglio Pavese venne completato: le barche mercantili dirette alla Darsena sostavano nei pressi di corso San Gottardo dove le merci venivano scaricate evitando il dazio posto alla dogana nei pressi della Darsena. I doppi ingressi servivano proprio a trasportare le merci dal lato dei navigli a quelli del borgo.

Fonte: Club Milano Magazine

Il borgo divenne noto soprattutto per lo scarico e la rivendita di latte e latticini che provenivano dal territorio pavese. Nelle case a corte si crearono depositi per la conservazione e la stagionatura dei formaggi. Per questa ragione la zona attorno a Corso San Gottardo venne definita il borgo dei formaggiai, in milanese El burg dè furmagiatt“.

Continua la lettura con: Le case Tudor del Ticinese

MILANO CITTA’ STATO

Milano città stato è anche su Youtube: clicca qui per il canale con i video su Milano. Iscriviti: ti aspettiamo

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/

 

Se Milano avesse i confini di Londra: che paesi e città ne farebbero parte?

1
Londra vs Comune di Milano

Milano è piccola. Così l’hanno disegnata. Rispetto alle altre città sorprendono i confini: linee di separazione con realtà che di fatto sono unite con Milano. Se invece ragionassimo come fanno a Berlino, Parigi o Londra, quali paesi dovrebbero fare parte di Milano?

Milano città stato è anche su Youtube: clicca qui per il canale con i video su Milano. Iscriviti: ti aspettiamo

Se Milano avesse i confini di Londra: che paesi e città ne farebbero parte?

# Londra terza città più estesa d’Europa dopo Mosca e Istanbul

Credits pexels – Londra

Per capire i confini della capitale britannica bisogna innanzitutto definire bene le sue entità. Partiamo dalla Città di Londra, speciale distretto che occupa la porzione più antica dell’agglomerato urbano conosciuta come la “City”, di 2,9 kmq e 9.000 residenti.

Di TUBS – Questa immagine vettoriale include elementi che sono stati presi o adattati da questa:, CC BY-SA 3.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=17530306 – Città di Londra

Abbiamo poi la Grande Londra, che insieme al nucleo storico è una delle due contee cerimoniali della capitale, composta dagli altri 32 dei 33 borghi, eccetto appunto la “City”. 

it.londonmap360.com – Mappa Grande Londra

Queste due contee messe insieme danno vita alla metropoli di Londra, che con i suoi 1.572,15 kmq di estensione è la terza città più estesa d’Europa, preceduta da Mosca e Istanbul, con una popolazione di 8,8 milioni di abitanti.

# Se Milano avesse i confini di Londra avrebbe al suo interno Monza, alcuni comuni delle province di Varese, di Pavia e di Lodi

Londra vs Comune di Milano

Sovrapponendo la mappa di Londra a quella del Comune di Milano, che con 181 kmq ha un’estensione territoriale inferiore di quasi dieci volte, sarebbero decine i comuni ricompresi all’interno dei suoi confini. Ci starebbero molti di quelli della Città Metropolitana, da Paderno Dugnano ad Arluno, da Gaggiano a Rozzano, da Dresano a Melzo, ma anche altri esterni. Tra questi: 

  • parte di Monza con il Parco della Reggia;
  • alcuni comuni della sua provincia come Desio, Muggiò, Lissone, Limbiate, Nova Milanese incluso parte di Cesano Maderno;
  • una porzione del Comune di Caronno Pertusella in provincia di Varese
  • il Comune di Siziano e parte di quello di Bascapè della provincia di Pavia.

# Sarebbe estesa più o meno come la Città Metropolitana 

Confronto Londra-Città Metropolitana di Milano

Dai confini rimarrebbero però esclusi molti comuni della Città Metropolitana di Milano, in gran parte ad ovest e nord ovest come Legnano, Magenta, Abbiategrasso, Morimondo, Castano Primo. Il motivo è che l‘estensione amministrativa dell’ente è di fatto identica a quella di Londra, appena più grande, 1.575,65 mq contro 1.572,15 mq. 

Questo secondo confronto rende ancora più evidente la necessità e la sensatezza che i reali confini di Milano siano quelli della sua Città Metropolitana, e agendo come Londra si potrebbe lasciare solo il Municipio 1 con un’amministrazione a se stante o in alternativa sciogliere tutti i singoli municipi e farli diventare comuni/quartieri della nuova città. Il passo successivo sarebbe quello di trasformare l’ente in una città regione o comunque parificarlo come poteri, risorse e livello gerarchico alle altre regioni italiane.

Leggi anche: Milano città regione? Avrebbe 11 MILIARDI di euro ogni anno (senza che lo stato ci rimetta un cent)

Continua la lettura con: Cibo e biglietti gratis per i turisti che usano la bici o che raccolgono i rifiuti: questa città lo fa

FABIO MARCOMIN

Milano città stato è anche su Youtube: clicca qui per il canale con i video su Milano. Iscriviti: ti aspettiamo

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/

Sulle strade di Milano negli anni Ottanta

1
Ph. @bircide_il_paninaro

Le strade di Milano negli anni Ottanta: lanciano la “call” le foto di Martina Colombo sul gruppo Milano vintage. Gruppo che pubblica “anche fotografie di famiglia, l’importante che sullo sfondo ci sia Milano”. Ne abbiamo scovate altre tra le più significative del decennio. Foto di: Martina Colombo, Julie Anna Merie Ferrer, @bircide_il_paninaro IG, Giuliano Colliva, Francesco Radino, @girolombardia IG. Foto cover: @bircide_il_paninaro IG

Sulle strade di Milano negli anni Ottanta

Continua la lettura con: Anni Settanta a Milano

MILANO CITTA’ STATO

Milano città stato è anche su Youtube: clicca qui per il canale con i video su Milano. Iscriviti: ti aspettiamo

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/

Mancano le piscine a Milano. E se si nuotasse in una chiesa? Qui lo hanno fatto

0
virgine active - Repton Park

Tra centri chiusi perchè in ristrutturazione o in attesa di lavori e altri in costruzione, Milano sconta una carenza di piscine. Tra i casi più eclatanti il Lido o il complesso in via Argelati. In questa città hanno riutilizzato una chiesa sconsacrata, perché non farlo anche qui?

Mancano le piscine a Milano. E se si nuotasse in una chiesa? Qui lo hanno fatto

# L’ospedale psichiatrico trasformato in una palestra Virgine Active

virgine active – Repton park palestra

Il Lido di Milano è chiuso per lavori, la piscina Argelati deve essere riqualificata, altre attendo un progetto, qualcuna è in costruzione. Milano sconta una carenza di piscine che a maggior ragione nel periodo estivo si fa sentire di più. A Londra c’è chi ha trovato una soluzione unica. Il Repton Park a Redbridge, nella Grande Londra, nasce come ospedale psichiatrico nel 1892 e di recente è stato trasformato in un centro wellness Virgine Active. Circondato da una vegetazione lussureggiante ospita al suo interno bagno turco, jacuzzi, sauna e palestra con pesi, predisposta a marzo 2024. 

Leggi anche: Il “gemellino dell’Idroscalo”: avviato il cantiere del nuovo Lido di Milano

# La cappella gotica sconsacrata adibita a piscina

virgine active – Repton Park

L’attrazione principale è però nella splendida cappella con archi gotici e vetrate colorate: da chiesa sconsacrata è diventata la piscina più suggestiva di Londra.

virgine active – Repton Park altra vista

La struttura è stata riqualificata con gran parte dell’interno rimasto originale, salvo per lo spazio destinato al nuoto che si sviluppa per 24 metri nella navata. Tra una bracciata e l’altra si viene catapultati senza accorgersene nell’epoca vittoriana.

 

Continua la lettura con: Milano, le 7 più belle piscine all’aperto

FABIO MARCOMIN

Milano città stato è anche su Youtube: clicca qui per il canale con i video su Milano. Iscriviti: ti aspettiamo

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/

Vai al cinema? Ceni gratis. O viceversa. A Milano

0

Un biglietto solo per cena e cinema? A Milano si trova anche questo come segnalato dal profilo IG milanohafame.

Milano città stato è anche su Youtube: clicca qui per il canale con i video su Milano. Iscriviti: ti aspettiamo

Vai al cinema? Ceni gratis. O viceversa. A Milano

Il costo di una cena compresa di film. O viceversa. Si tratta dell’iniziativa “Il cinema mette fame” di Anteo e Mirò Osteria del cinema. Il costo della formula “cena + cinema” è di €16.50 per i film europei, €20 per i film extraeuropei. 

Compresi nel prezzo ci sono:

  • la cena nel giardino di Mirò Osteria del Cinema (1 piatto a scelta, acqua, pane e coperto)
  • un biglietto del cinema nell’adiacente Arianteo nel Chiostro dell’Incoronata

L’offerta vale in questi giorni: domenica, martedì, mercoledì e giovedì.
I biglietti possono essere acquistati nella biglietteria del cinema Anteo o online su incoronata.spaziocinema.18tickets.it inserendo il codice MIROCENA
Lo spettacolo inizia alle 21.30, si consiglia di iniziare la cena entro le 20.

Fonte: milanohafame IG

MILANO CITTA’ STATO

Milano città stato è anche su Youtube: clicca qui per il canale con i video su Milano. Iscriviti: ti aspettiamo

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/


TLAPSE | Your Project in Motion