Home Blog Pagina 2

7 locali preferiti dagli studenti di Milano

0
dontelmamamilano IG

Milano presenta numerosi locali particolari e innovativi. Alcuni di questi sono presi d’assalto dagli studenti, i quali sono alla ricerca di luoghi in cui sfuggire allo stress universitario per lasciarsi andare in esperienze immersive, estrose e peculiari. Scopriamo insieme 7 tra i più gettonati dai giovani per divertirsi nelle loro serate libere.

Vuoi sostenere Milano Città Stato? Offrici due caffé al mese: potrai leggere tutti gli articoli senza pubblicità. Clicca per scoprire come fare

7 locali preferiti dagli studenti di Milano

#1 Nottingham Forest Bar – viale Piave 1 (aperto tutte le sere, tranne lunedì)

Credits urpurossi IG – Nottingham Forest

Il Nottingham Forest Bar, in zona Porta Venezia, è un piccolo ma affascinante locale notturno in stile fusion che unisce nell’arredamento stili orientali, caraibici e africani, trasportandoti in un ambiente quasi fiabesco. Punta di diamante: i suoi numerosi cocktail creativi, originali, strani ma buonissimi, da gustare. Attenzione, perché l’affluenza è molta durante tutta la settimana, in quanto si presenta come uno dei locali più noti della città di Milano per la sua unicità. Infatti, c’è da dire è stato inserito nelle più importanti classifiche dei migliori cocktail bar al mondo, inclusa la prestigiosa ‘The World’s 50 Best Bars’ e il motivo è piuttosto semplice: ogni volta che ordini un drink dal menu, non sai mai cosa ti puoi aspettare.

Il Nottingham di Milano, infatti, si contraddistingue per l’offerta delle più avanzate espressioni di miscelazione molecolare a livello internazionale. Ad esempio, ordinando un “Feng Shui Stone” troverai delle pietre di fiume marinate in alcol e aromi depositate sul fondo del bicchiere. Chiedendo al bar un “The Revenant” potrai assaggiare un’estrazione ad ultrasuoni di quercia in vodka servita con uova di insetto e resina di pino. La genialità che si nasconde dietro al Nottingham Milano e al suo successo mondiale è quella di Dario Comini, da molti considerato uno dei massimi esponenti della molecular mixology.

#2 White Rabbit Milano Speakeasy – via Garigliano 4 (aperto tutti i giorni dalle 18 alle 3)

whiterabbitmilano IG

Cocktail creativi, atmosfera tranquilla e occasionale musica dal vivo fanno da sfondo a questo particolare bar. Il locale è a tema Roaring Twenties, i ruggenti anni ‘20 del secolo scorso, il tempo del Proibizionismo e dell’alcol venduto di nascosto. Come in ogni speakeasy che si rispetti, per entrare c’è bisogno di una parola d’ordine. Una volta entrati, si attraversa un armadio e si sbuca nel 1925: rimarrete affascinati dall’ambiente che vi aspetta e vi ritroverete immersi nella tana del Bianconiglio (tema Alice delle Meraviglie), facendo un salto nel tempo con le sue riviste, i suoi quadri e l’arredo del periodo proibizionista. È il mondo misterioso e divertente del White Rabbit “secret speakeasy”, come lo definisce il proprietario, che ha aperto i battenti all’Isola nel 2018.

Il locale si sviluppa in una piccola stanza soppalcata, dominata dal bancone, più una saletta sotterranea che riproduce una bisca clandestina, con tanto di abiti e accessori per fare foto in stile gangster. I signature cocktail (15€) sono elencati in una ‘criminal list’ che cambia ogni sei mesi e hanno il nome di 10 criminali italo-americani. Non mancano drink classici (10€) e analcolici e spesso vengono organizzati concerti. Vi chiederete: come si fa ad avere la parola d’ordine? Semplice, basta registrarsi sul sito.

#3 Don’t tell mama – via Pietro Crespi 10 (aperto tutte le sere, tranne lunedì e martedì)

dontelmamamilano IG

Inaugurato nel 2023 a Nolo, è il primo drag bar di Milano. Offre un programma settimanale fatto di ironia, leggerezza e divertimento, ma non solo perché Marco Kassir, proprietario visionario e attivista del mondo LGBTQ+, ha anche un obiettivo politico: scardinare i pregiudizi e offrire un luogo sicuro a chiunque voglia essere sé stesso. Molti eterosessuali stanno venendo a vedere, anche per la prima volta, uno spettacolo drag e questo è un passo importante per la diffusione di conoscenza e per il superamento dello stereotipo, perché l’unione porta alla rottura del pregiudizio. Fondamentale nell’indirizzo del locale è la capacità, non solo di fare lip-sync o performance, ma di gestire il pubblico e coinvolgerlo, altrimenti non ci sarebbe la differenza dallo spettacolo in discoteca.

Per esempio, il mercoledì è dedicato a una serata che nel giro di poco tempo è diventata cult e che si chiama “A.A.A. Cercasi Star Disperatamente”, un format condotto da ‘LaTrape’, icona della scena Queer milanese, dove giovani drag Queen e drag King si esibiscono per la prima volta e trovano nel locale una casa, una famiglia allargata.

Il Don’t tell mama è molto più di un locale, è una casa artistica: chi viene sa di entrare in un posto sicuro dove potersi esibire e mostrare senza paure. Dare una “casa” ai giovani ventenni per esprimere in sicurezza la loro identità, è motivo di orgoglio e felicità ed è l’aspetto politico del Don’t tell Mama, perché l’intrattenimento può anche essere politico.

#4 LùBar – via Palestro 16 (aperto tutti i giorni fino alle 24, tranne domenica e lunedì alle 23)

Ph. @lubar IG

LùBar è uno spazio sofisticato presso la meravigliosa Villa Reale di Milano che accoglie un ristorante bar romantico in una serra settecentesca e in giardino con tavoli all’aperto, oltre a uno shop. Questo ‘garden restaurant’ posto a pochissimi passi dai Giardini di Indro Montanelli, nei pressi della fermata della metropolitana Palestro (linea rossa, M1), offre dalle colazioni, agli aperitivi, passando per i pasti principali in cui vengono proposti piatti mediterranei, con particolare attenzione alla cucina siciliana.

Quello di LùBar è un progetto unico nel suo genere, con un segreto i cui indizi possono esser svelati già dal nome: LùBar, non per niente, deriva dal dialetto siciliano e significa appunto “il bar”, ma significa anche “il bar dei Lu” a richiamare i nomi dei 3 fratelli ideatori Lucrezia, Lucilla e Ludovico Bonaccorsi. Il loro scopo è solo uno: nobilitare ed elevare lo street food siciliano sui toni dell’eleganza e del prestigio meneghino. Il posto è perfetto per una ricca colazione, un pranzo leggero o una cena a lume di candela: una volta entrati nella favolosa ambientazione, attorniati da lussureggianti piante, colonne di marmo e un brioso fenicottero all’ingresso che vi scorterà fino al vostro tavolo, avrete l’impressione di trovarvi in una vera e propria orangerie orientale, dallo stile ricercato e incantevole.

Il tutto conservando in ogni caso, quel clima di convivialità che vi farà subito desiderare di sedervi e farvi travolgere dal menù, ma soprattutto dall’indecisione. Prendetevi il vostro tempo. Tanto non vorrete andare via facilmente da questa oasi di paradiso e benessere.

#5 Crazy Cat Cafè – via Napo Torriani 5 (aperto tutti i giorni, tranne lunedì)

Credits: crazycatcafe, IG

Amanti dei gatti, ecco il posto che fa per voi. A pochi passi da Milano Centrale e Repubblica, il Crazy Cat Cafè ospita nove deliziosi micetti tutti trovatelli, che si lasciano coccolare dalla clientela, passeggiando senza paura tra i tavoli. Questo bar, come spiegato dalla proprietaria, nasce da un grande amore per i gatti e un’esperienza indimenticabile in un Neko Café ad Osaka in Giappone. Nel 2015 apre così a Milano il primo Cat Café della Lombardia, che vuole ricreare l’atmosfera intima dei Neko café giapponesi, adattandola però ai ritmi e allo stile di vita italiani.

Si tratta di una caffetteria-bistrot quindi oltre alle colazioni e merende con torte fatte in casa, american bakery e gelato artigianale e caffè aromatizzati, è possibile consumare pranzi e cene a base di prodotti bio e a km0 e di qui la scelta è davvero ampia: si va dalle quiche, alle vellutate e zuppe con verdure di stagione, dai panini gourmet ai taglieri con prodotti selezionati. Non mancheranno brunch e aperitivi con servizio a tavolo. Oltre a creare un ambiente dove potersi rilassare con i gatti e gustare i prodotti fatti in casa, il Crazy Cat Café si propone di sensibilizzare sull’adozione di gatti e sul corretto comportamento da avere nei confronti di questi adorabili felini.

Per questo durante l’anno organizzano eventi di beneficenza in collaborazione con le tante associazioni del territorio lombardo e promuovono conferenze con professionisti del settore felino.

#6 Officina Milano – via Giovenale 7 (aperto tutte le sere, domenica anche dalle 12 alle 16)

Credits milanofoodspirit – Officina coccktail bar

Se sei alla ricerca di un bar trendy dall’atmosfera classica, Officina Milano è ciò che fa per te. Drink artigianali, finger food e brunch settimanali sono pronti ad accoglierti per farti vivere la migliore delle esperienze. L’Officina Milano è il locale che stimola i tuoi sensi, accompagnandoti in una realtà in cui il piacere di sorseggiare un semplice drink si fonde con l’atmosfera di un luogo senza tempo. A pochi minuti dai Navigli e da Porta Ticinese, si sviluppa in una location scelta per la sua storicità e che, nonostante sia stata ormai modernizzata e riqualificata, rimanda alla Milano degli anni ’50, al mondo delle moto e delle auto d’epoca. Cortesia, gentilezza e disponibilità contraddistinguono lo staff, sempre disponibile nel proporti il menù. Si tratta di un cocktail bar di Milano dai tratti distintivi e dalle caratteristiche uniche, un’autentica esperienza alla vista e all’olfatto. Un luogo in cui il tempo si ferma e l’atmosfera magica che vivi al suo interno ti induce a rilassarti, per goderti serenamente il tuo drink o il tuo brunch.

#7 GhePensiMi – piazza Morbegno 2 (aperto dalle 17 alle 1, chiuso lunedì)

Credits ghepensi_mi IG – GhePensiMI

In zona NoLo-Turro sorge GhePensiMi, bar alternativo e informale, che offre un’ampia selezione di birre artigianali, stuzzichini e DJ set. È un posto sempre imballato di gente, che rende Piazza Morbegno il fulcro nevralgico del quartiere Nolo. Lo riconosci infatti per la folla che si raduna davanti: non importa che giorno della settimana sia, al Ghe Pensi Mi trovi sempre qualcuno con cui condividere le gioie e i dolori della giornata.

Per chi abita in zona è una specie di religione monoteista. L’ambiente è molto street con le tavole da skate appese un po’ ovunque e gli adesivi di gruppi Ultras di ogni dove. Ricorda i tempi dell’Università, quando uscivi di casa con i tuoi piedi e ritornavi gattonando, e quando davanti al bar iniziavi a parlare a caso con gente a caso. Le spine di birra proposte sono 10 e se ci capiti il martedì rischi di farti male con il 2×1: prendi una birra e la seconda ti viene regalata. Ottimi anche i cocktail, fatti con tutti i crismi del caso, e la bottigliera lo testimonia: una buona selezione di gin, whisky e bourbon fanno scattare subito l’ora di un Negroni. Ma chiedete pure la lista perché qui le proposte sono diverse e tutte molto interessanti.

Continua la lettura con: 5 locali innovativi a Milano

FABIO MARCOMIN

Milano città stato è anche su Youtube: clicca qui per il canale con i video su Milano. Puoi iscriverti gratis: per te è un piccolo gesto, per noi ha grande importanza

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/

La «Madonnina di Monte Mario», grande il doppio di quella di Milano: il suo grande «miracolo»

0
Ph: turismoromaweb - Instagram

Quando si parla della Madonnina viene in mente quella sulla guglia del Duomo, simbolo di Milano. Ma non è l’unica. Anzi, a Roma c’è una Madonnina grande il doppio di quella milanese. Se ci si avvicina a Monte Mario, quartiere a Roma Nord, tra le cose che spiccano all’occhio c’è la celebre statua della Madonna Salus Populi Romani, anche conosciuta come “Madonnina di Monte Mario”. Ma qual è la sua storia? E cosa è ancora in grado di raccontarci?

Vuoi sostenere Milano Città Stato? Offrici due caffé al mese: potrai leggere tutti gli articoli senza pubblicità. Clicca per scoprire come fare

La «Madonnina di Monte Mario», grande il doppio di quella di Milano: il suo grande «miracolo»

# Alta 9 metri, su un basamento di 18

Don Luigi Orione, ph: tv2000it – Instagram

La statua si trova sul punto più alto di Monte Mario: è alta 9 metri , poco più del doppio della Madonnina milanese che si ferma a 4,16 metri, ed è su un piedistallo di 18 metri. Questa posizione particolarmente privilegiata la rende ben visibile a chiunque percorra il lungotevere della zona Nord di Roma, da Piazzale Clodio fino Ponte Milvio. È stata realizzata dallo scultore ebreo Arrigo Minerbi che, durante il periodo fascista, è stato protetto e salvato da coloro che poi gliela commissionarono, la comunità religiosa degli orionini. Questa statua sembra essere solo una magnifica opera di bravura artistica e espressione della fede popolare dei romani, ma la sua storia è ancora più affascinante e, tra le cose che suscitano grande interesse, c’è proprio la motivazione per cui questa stessa è stata voluta.

Leggi anche: Quanto è alta la Madonnina?

# Costruita per proteggere Roma: il suo “miracolo” durante la Guerra

Immagine creata con L’IA

La statua fu voluta dalla comunità degli orionini e sorge nel complesso di strutture che tutt’ora gli appartiene proprio nel quartiere di Monte Mario. Queste strutture furono riconvertite dagli orionini: prima appartenevano alla Gioventù Italiana del Littorio e, dopo l’abbandono avvenuto durante la liberazione, furono destinate alle opere di carità della congregazione religiosa.

Questo, ci dà un primo assaggio di quello che fu l’impegno sociale di questi religiosi durante la guerra. E infatti la statua stessa è stata realizzata al termine di un voto popolare promosso da essi, con cui si raggiunsero le firme di più di un milione di romani che chiedevano la protezione della Madonna per la città di Roma. Ed è tutt’ora considerato straordinario, quasi alla pari di un miracolo, il fatto che la città eterna visse il passaggio dall’occupazione tedesca alla liberazione in maniera quasi totalmente pacifica, o sicuramente non alla pari di quello che vissero città come Napoli o Milano.

# La prospettiva suggestiva con l’obelisco Mussolini 

Ph: giuseppe_tosi87 – Instagram

Vedere quella statua, ancora oggi, ci ricorda quello che la nostra città ha e non ha subìto nel corso della storia più recente, lasciandoci un senso di gratitudine ogni volta che volgiamo il nostro sguardo su di essa. È, d’altra parte, una delle tante opere immobili che testimoniano gli eventi fondamentali svoltisi in questa città eterna e che, a differenza delle altre rimastici dal secolo passato, è una delle poche che rimanda a qualcosa di positivo. E se la si ammira ripercorrendo Ponte Duca d’Aosta in direzione dello Stadio Olimpico, è ancora più bello vederla in un confronto contrastante con l’obelisco Mussolini, quasi a testimonianza del passaggio da un passato problematico a un presente di protezione salvifica.

Continua la lettura con: La «Circle Line» a Roma: ci sarà un Grande Anello extraurbano?

RAFFAELE PERGOLIZZI

Milano città stato è anche su Youtube: clicca qui per il canale con i video su Milano. Iscriviti: ti aspettiamo

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/

«Non solo per le corse tagliate: ci vuole il rimborso per i tram interrotti e per i mezzi sporchi…»

0
Ph. @milanbuses IG

Buongiorno,

Ottimo richiedere il rimborso per le corse che saltano da quasi due anni e oltre, dovremmo chiederlo anche perchè i lavori delle rotaie prima venivano fatti solo in agosto (pazienza, devono pure essere fatti), ora i tram 12 e 19 sono incompleti e modificati anche questi da quasi due anni per tutto l’anno.

Dobbiamo chiedere il rimborso perchè i mezzi PUZZANO e SONO SPORCHI, ma durante l’EXPO anche la tremenda 90/91 era profumata e possibilmente pulita sempre….

MA allora è possibile NON ESSERE TRATTATI DA BESTIE. 

Grazie 

ANNA LAURA

________________________________
 
Se non consegno la posta, me la fanno pagare. 
 
 
 
IL POSTINO
 
Vuoi segnalare qualcosa, fare una domanda, sfogare la tua creatività o la tua disperazione? Manda una mail a info@milanocittastato.it (Oggetto: I fatti nostri). 

Continua la lettura con: «Vorrei sapere se è in programma l’estensione della metropolitana fino a Chiaravalle…»

Milano città stato è anche su Youtube: clicca qui per il canale con i video su Milano. Puoi iscriverti gratis: per te è un piccolo gesto, per noi ha grande importanza

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/

Moncucco: il segreto di un nome bizzarro e di una cronaca nera

0

Se sul navigatore digiti Moncucco o ti trovi a Vernate, dalle parti di Pavia, in un tempietto dalle parti di Brugherio, più verosimilmente potresti imboccare una strada chiusa tra via Imperia e via Rimini. Quella che, alla fine dei Navigli, procede verso ovest.

Ma perché si chiama Moncucco, e perché è così famosa a Milano?
Ecco 5 cose a proposito di Moncucco che ci raccontano una fetta di storia di Milano.

Moncucco: il segreto di un nome bizzarro e di una cronaca nera

#1 Perché si chiama Moncucco? C’è il francese di mezzo

Non è che solo la Moncucco di Milano si chiama così. Tutte le Moncucco – di Monza, Brugherio, Torino… – pare debbano il loro nome ad un francesismo, retaggio delle invasioni.
Per quella identificata dall’omonima Cascina, l’origine più plausibile del nome è quella latina da mons cucus, cioè piccolo rilievo del terreno, ma sono presenti anche ipotesi francesi: da mon cucco, il mio cucco, il cuculo – il perché, al momento, non è dato sapere -, e moncuc, il cascinale detto alla francese.
Questa pare la soluzione più accreditata: questa è terra di cascinali.
Tra invasioni galliche e francesi, di colonizzazioni, questa fetta di Lombardia, ne ha viste parecchie!

#2 Perché vale la pena andare a Moncucco

Nell’autunno del 2016, l’omonimo cascinale seicentesco è stato portato a nuova destinazione da IULM, grazie al contributo del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, della Regione Lombardia e alla concessione in comodato rinnovabile dell’immobile da parte del Comune di Milano.
Con una grande inaugurazione, nella quale si è esibito pure Franco Battiato, Moncucco è ora sede di una Cascina Moncucco: uno studentato per circa 100 giovani e spazio per attività culturali per la cittadinanza organizzate da IULM.

#3 Moncucco è un campus universitario in stile lombardo

La Cascina Moncucco ha riportato a nuova vita un’area in stato d’abbandono. La struttura è diventata una residenza in formato casolare pensato per accogliere 100 persone tra professori, studenti, spazi comuni, più una quindicina di camere attrezzate anche per disabili. Nell’ampia corte centrale si terranno eventi e momenti di aggregazione.

#4 Moncucco, ‘la nera’

La sera del 3 novembre 1979, al ristorante “Le streghe” di Via Moncucco va in scena una delle pagine di cronaca nera più cruente di Milano.
E’ una storia di cosche, famiglie mafiose dalla quale.
Ad un segnale non ancora identificato, dentro l’osteria scatta l’inferno: due avventori aprono il fuoco.
A far scattare il grilletto sono “faccia d’angelo” Francis Turatello, il re della Ligera, altro noto quartiere burrascoso a Milano, ed Antonio Epanimonda, mafioso da Catania.
Anche l’annoiato padrone del locale, Antonio Prudente, è altrettanto compromesso negli ambienti della mala: lui sarà uno degli 8 morti crivellati dai colpi.
Verranno arrestati tutti: Turatello morirà in carcere nel 1981, orribilmente sventrato. 

#5 Moncucco a fumetti

La strage di via Moncucco ha ispirato autori e illustratori. Alcuni collezionisti ricorderanno ‘ATTUALITA’ NERA N. 80 IL MASSACRO DI VIA MONCUCCO”, una ricostruzione fantasiosa e a fumetti dei fatti della strage.

Continua la lettura con: Sulla metro di Milano nell’anno del Mundial

PAOLA PERFETTI

Milano città stato è anche su Youtube: clicca qui per il canale con i video su Milano. Puoi iscriverti gratis: per te è un piccolo gesto, per noi ha grande importanza

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/

La foto del giorno: dove siamo?

1
Ph. mimi fructuoso

La foto del giorno: oggi siamo in Via Lazzaro Palazzi

Ph. mimi fructuoso

Ph. mimi fructuoso

Autonoma, originale e libera: la Milano che amiamo ogni giorno è sul sito milanocittastato.it Per tutte le rubriche interattive su Milano seguici anche sulla fanpage di milanocittastato su Facebook, su Instagram e sul nostro canale su Youtube
Ti aspettiamo!

Continua la lettura con: La foto del Giorno 

MILANO CITTA’ STATO

Milano città stato è anche su Youtube: clicca qui per il canale con i video su Milano. Puoi iscriverti gratis: per te è un piccolo gesto, per noi ha grande importanza

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/

Il milanese stressato si nota ovunque

0

Anche la musica sinfonica ti sembra heavy metal.  

Qui il video: Il milanese stressato si nota ovunque

Milano città stato è anche su Youtube: clicca qui per il canale con i video su Milano. Puoi iscriverti gratis: per te è un piccolo gesto, per noi ha grande importanza

Continua con: Il mondo si prepara alle Olimpiadi di Milano – Cortina

SMAILAND, “il sorriso di Milano”: ogni giorno su milanocittastato.it

Milano città stato è anche su Youtube: clicca qui per il canale con i video su Milano. Iscriviti: ti aspettiamo

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-news

 

I colori dei quartieri di Milano

0

Milano è a colori. Ci sono quartieri con una tonalità dominante. Come questi. 

Vuoi sostenere Milano Città Stato? Offrici due caffé al mese: potrai leggere tutti gli articoli senza pubblicità. Clicca per scoprire come fare

I colori dei quartieri di Milano

# Rosso Centro Storico

Centro Storico - Rosso
Centro Storico – Rosso

C’è chi ritiene che il rosso sia il colore di Milano. Ancor di più nel centro storico, rosso come il cuore, caratterizzato da palazzi storici e monumenti famosi in tutto il mondo, tra cui il Castello, rosso vivo. 

Leggi anche: 10 idee per valorizzare il centro di Milano

# Giallo Brera

Se pensiamo a Brera ci appaiono le sfumature di giallo di molti dei suoi palazzi. Ma non solo: il giallo evoca anche l’immagine del sole che nei diversi scorsi crea dei suggestivi giochi di luce, innaffiando di vitalità il quartiere. Qui si trovano gallerie d’arte, negozi, locali alla moda, ristoranti e bar, che creano una miscela unica di cultura e divertimento, ideale per chi ama l’arte, la moda e la vita notturna dove le insegne e le illuminazioni dalle vetrine disegnano un giallo artificiale.

Leggi anche: Il mondo di Brera

# Naviglio Blu

Navigli - Blu
Navigli – Blu

Come il Danubio anche Milano ha i suoi corsi di acqua azzurra. La zona dei Navigli, quartiere bohémien di Milano, è infatti famosa per i suoi canali navigabili, le case colorate che si specchiano nelle acque.
Il blu trasmette anche serenità e pace, che si può respirare passeggiando tra le rive dei Navigli, tra artisti di strada, mercatini e locali caratteristici.

Leggi anche: Le cose più belle da fare sui Navigli

# Porta Romana Viola

Porta Romana - Viola
Credits: Expedia
Porta Romana – Viola

Il rosso del centro sembra virare verso tonalità porpora se non viola quando ci si addentra a Porta Romana. Non solo: il viola rappresenta l’eleganza e la raffinatezza, che sono proprie del quartiere situato a sud del centro storico e famoso per il suo arco monumentale. 

Leggi anche: Porta Romana bella

# Rosa Porta Venezia

Credits: Andrea Cherchi
Porta Venezia – Rosa

Un rosa tinteggiato di arcobaleno. Questo il colore caratteristico e simbolico della zona più gender fluid della città, un melange di nazionalità e di orientamenti sessuali. Il rosa rappresenta la femminilità, la delicatezza ed il romanticismo, che sono propri del quartiere di Porta Venezia, situato a nord del centro storico. 
Il rosa è anche il colore della grazia e della gentilezza, caratteristiche che rendono Porta Venezia un quartiere incantevole, dove trovare i grandi Giardini Indro Montanelli e molti altri luoghi d’interesse culturale e storico.

# Isola Verde

Isola - Verde
Isola – Verde

Se si guarda il quartiere Isola dalle zone più centrali spicca una tonalità di verde diffuso tra i palazzi o punteggiato dagli alberi. Il verde rappresenta la freschezza, che si trova nel quartiere residenziale situato a nord della città. Qui si trovano diversi spazi verdi, tra cui l’iconico Bosco Verticale, ma anche molti locali e ristoranti alla moda, che creano un’atmosfera giovane e vitale.
Il verde rappresenta anche la speranza e la fiducia nel futuro, che si possono respirare passeggiando tra i palazzi moderni dell’Isola, simboli del rinnovamento che ha coinvolto questa zona di città negli ultimi anni.

Leggi anche: Le attrazioni di Isola

# San Siro Noir

San Siro – Nero

Sì, va bene. Il colore dominante del quartiere è il verde, per via dei suoi parchi che non hanno eguali in altre zone. Però bisogna anche essere creativi e forse il colore più calzante è un altro: il nero. Il nero è un colore che richiama l’idea di potenza e imponenza, il punto in comune tra rossoneri e nerazzurri che animano le tribune dello stadio durante le partite. Non solo: il quartiere è anche dominato dal chiaroscuro, tra l’area residenziale di villette di prestigio e il “buco nero” del quadrilatero dell’illegalità dietro a Piazzale Selinunte. E visto che definire il quartiere dove giocano Milan e Inter di colore bianconero sarebbe una bestemmia, ci teniamo il nero. Anche perchè smagrisce. 

Leggi anche: La rivoluzione di San Siro: i progetti che trasformeranno il quartiere

Continua la lettura: I PALAZZI MULTICOLOR del “quartiere del futuro” dividono i milanesi: botta di vita o pugno negli occhi?

ALESSANDRO VIDALI

Milano città stato è anche su Youtube: clicca qui per il canale con i video su Milano. Puoi iscriverti gratis: per te è un piccolo gesto, per noi ha grande importanza

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/

 

M3 fino a Peschiera, semaforo rosso per Paullo, novità per Crema: la proposta della regione per il sud-est di Milano

2
Da M3 a Crema con la ferrovia

Novità per M3, per la ferrovia. Ma non per Paullo. 

Vuoi sostenere Milano Città Stato? Offrici due caffé al mese: potrai leggere tutti gli articoli senza pubblicità. Clicca per scoprire come fare

M3 fino a Peschiera, semaforo rosso per Paullo, novità per Crema: la proposta della regione per il sud-est di Milano

# M3 estesa solo fino a Peschiera, niente metrotranvia per Paullo: bocciato il progetto di MM

Tracciato M3 fino a Paullo accantonato

La M3 si ferma a Peschiera. Nell’incontro del 15 gennaio 2025, tra la Città Metropolitana di Milano e tutti i comuni interessati al prolungamento della M3, è stato deciso il parziale accantonamento dell’ultima proposta elaborata da MM. Prevedeva una doppia modalità metropolitana-metrotranvia per arrivare fino a Paullo, con un tracciato di 4,4 km e 2 fermate di metropolitana, San Donato e Peschiera, e 10,9 km e 8 fermate di metrotranvia veloce. Rimane quindi solo il tratto di metropolitana fino a Peschiera Borromeo. 

# I motivi che hanno spinto a cambiare il progetto

M3 Peschiera

Per capire i motivi del cambio di rotta sul progetto avevamo intervistato l’Assessore alle Opere pubbliche e Mobilità del Comune di San Donato, Massimiliano Mistretta. Questi i punti principali 

  • la realizzazione della metrotranvia da Peschiera a Paullo non consentirebbe in futuro di estendere ulteriormente la metropolitana dato che occorrerebbe smantellare un’infrastruttura pesante;
  • i tempi di percorrenza tra Paullo e Duomo non registrerebbero alcun miglioramento rispetto alla situazione attuale in cui il servizio di trasporto pubblico è garantito solo da bus fino al capolinea attuale di San Donato;
  • un minor investimento richiesto, di circa 200 milioni di euro, rispetto agli 850 milioni di euro stimati per il vecchio progetto;
  • il rischio di una bocciatura da parte della Corte dei Conti o in fase di richiesta di finanziamento del progetto per i pochi benefici della metrotranvia in proporzione alla spesa.

# Proposta la realizzazione di corsie protette per i bus fino a Paullo, con interscambio con la M3

Sempre in occasione della riunione del 15 gennaio, è stata presentata anche una proposta per servire gli utenti lungo l’asta della Paullese: corsie riservate per i bus nei punti più critici della strada provinciale con interscambio a Peschiera con la M3. Insieme all’eliminazione dei due incroci semaforici in direzione di Milano nel Comune di San Donato, consentirebbe di far risparmiare quasi 20 minuti alle linee attuali nella direttrice Paullo-Duomo, passando dagli attuali 50 a 32 minuti. 

# La novità: la ferrovia fino a Crema con capolinea a Peschiera

Da M3 a Crema con la ferrovia

Il 24 febbraio si è invece discusso sul futuro dei trasporti nel Sud Est Milano in un incontro, organizzato da Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia, che ha avuto luogo a Peschiera Borromeo. Nello specifico si è parlato del prolungamento della metropolitana M3 e del potenziamento delle infrastrutture. Presente anche Franco Lucente, assessore regionale ai trasporti e mobilità sostenibile, che ha illustrato una soluzione alternativa alle corsie di bus riservate: «Se vogliamo un’alternativa concreta alla metropolitana, dobbiamo puntare sulla ferrovia. Oggi la zona Sud di Milano è l’unica a non essere coperta da un sistema ferroviario adeguato. Per questo, abbiamo dato incarico a Ferrovie Nord di studiare un tracciato che colleghi Crema, Lodi e Milano attraverso la Paullese. Sarebbe una soluzione molto più rapida e realizzabile rispetto alla metropolitana, con vantaggi immediati per i cittadini». Al momento l’unico collegamento ferroviario tra Milano e Crema prevede un cambio a Treviglio.

M3 fino a Paullo PFTE

Nel 2004 venne avanzato un progetto per una nuova linea ferroviaria diretta tra Milano e Crema, di circa 33 km con 7-8 fermate e capolinea nord a Peschiera, rimasto però solo sulla carta. Il tracciato fino a Paullo ripercorrerebbe sostanzialmente quello della vecchia proposta di prolungamento della M3 a Paullo tutto in metropolitana, costeggiando a sud in maniera pressoché rettilinea la SS 415. 

Continua la lettura con: M3 per Paullo: cambia tutto! Una cattiva notizia e una buona

FABIO MARCOMIN

Milano città stato è anche su Youtube: clicca qui per il canale con i video su Milano. Puoi iscriverti gratis: per te è un piccolo gesto, per noi ha grande importanza

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/

7 marzo 2012. Viene presentato un progetto rivoluzionario: gli «Champs-Elysées» di Milano

2

7 marzo 2012. Viene alla luce uno dei progetti più rivoluzionari tra quelli mai realizzati a Milano. 

Vuoi sostenere Milano Città Stato? Offrici due caffé al mese: potrai leggere tutti gli articoli senza pubblicità. Clicca per scoprire come fare

7 marzo 2012. Viene presentato un progetto rivoluzionario: gli «Champs-Elysées» di Milano

# Quando si voleva trasformare Corso Sempione negli Champs-Elysées di Milano

7 marzo 2012. Viene presentato un progetto dell’architetto portoghese Alvaro Siza che avrebbe potuto essere pronto per Expo. Il suo obiettivo? Risolvere problemi di parcheggi, vivibilità e decoro del corso più suggestivo di Milano. Non solo: renderlo come gli Champs-Elysées parigini, un viale che si pone al centro della vita quotidiana dei cittadini, ricco di locali e negozi di moda. 

# Il progetto: trasformare la careggiata centrale del corso in un grande giardino

In sintesi, era prevista la soppressione della carreggiata centrale, da destinare a grande giardino, «un sistema da comprendere in quello di riqualificazione delle strade cittadine dirette all’area dell’Expo 2015, la cosiddetta “via di terra”».

Tutta la Zona Sempione avrebbe beneficiato di questo intervento, trasformandosi in una combinazione di arte, grazia urbana, edifici residenziali, con Via Tommaso Agudio cuore del progetto nella porzione orientale del sistema. Ecco il video esplicativo della riqualificazione di Corso Sempione:

Continua la lettura con: 7+1 progetti che potevano rivoluzionare Milano

MILANO CITTA’ STATO

Milano città stato è anche su Youtube: clicca qui per il canale con i video su Milano. Puoi iscriverti gratis: per te è un piccolo gesto, per noi ha grande importanza

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/

I 7 paesi dell’hinterland più sconosciuti ai milanesi: le loro storie curiose

0
Credits milanodavedere - Calvignasco

Li hai mai sentiti nominare? Ecco quali sono.

Vuoi sostenere Milano Città Stato? Offrici due caffé al mese: potrai leggere tutti gli articoli senza pubblicità. Clicca per scoprire come fare

I 7 paesi dell’hinterland più sconosciuti ai milanesi: le loro storie curiose

#1 Marcallo con Casone: le sue origini celtiche

Credits mapio.net – Chiesa Marcallo con Casone

Costituito nel 1870 dalla fusione dei comuni di Marcallo e Casone, il comune si trova a nord di Magenta nell’ovest della Città Metropolitana di Milano e ha oggi poco più di 6.000 residenti. Un tempo centro prevalentemente agricolo e ricco di vigneti, prima dell’avvento dell’industria, le sue origini risalgono addirittura al periodo celtico. Durante i lavori per l’autostrada A4, a poche centinaia di metri dai confini comunali, sono infatti emerse una cinquantina di tombe facenti parte di una vasta necropoli dell’epoca dei Celti e dei Romani.

 

#2 Trezzano Rosa: il nome viene dalla moglie del sindaco

Credits: https://primalamartesana.it – Trezzano Rosa

Trezzano Rosa, storicamente parte integrante della Brianza, è un comune di 5.400 abitanti che si trova nel distretto della Martesana della Città Metropolitana di Milano. Nominato per la prima volta in un documento ufficiale nel 1398, il lemma “Rosa” fu aggiunto nel 1862 per distinguere il comune da Trezzano sul Naviglio. Tra le ipotesi alla base della scelta di questa parola, la più accreditata è quella secondo la quale la moglie dell’allora sindaco Giulio Cremonesi si chiamasse appunto Rosa. La prova sarebbe anche nella treccia di capelli raffigurata nello stemma comunale. 

 

#3 Villa Cortese: il comune al top nella raccolta differenziata

Credits sempionenews.it – Villa Cortese

Villa Cortese è uno degli ultimi comuni della Città Metropolitana di Milano prima della provincia di Varese. I residenti sono poco più di 6.000 e il ritrovamento di un sarcofago romano databile al I secolo d.C. testimonia la presenza di un insediamento abitativo già a quell’epoca. Da anni ha stabilizzato la sua raccolta differenziata attorno al 70%, portando il comune ad essere uno dei più bravi a riciclare in Italia. 

 

#4 Dresano: il paese dei tre “seni”

Credits albarete-wikipedia – Dresano frazione_Madonnina – chiesa_parrocchiale

Il comune di Dresano confina con il lodigiano e nonostante il paese sia storicamente ed ecclesiasticamente legato a Lodi, al momento dell’attivazione della nuova provincia nel 1995 il comune rimase parte di quella di Milano. L’origine del nome sembra sia da far risalire alla presenza di tre insenature, tre “seni”, quando ancora l’attuale territorio comunale era paludoso, da Tresseno fino alla trasformazione in Dresano. Le stesse insenature appaiano infatti anche nello stemma del paese, ognuna sormontata da uno degli alberi tipici di questa zona della Pianura Padana, il pioppo.

 

#5 Santo Stefano Ticino: porta il nome del fiume… che però scorre altrove

Credits tecnoretesantostefanoticino IG – Cascina Santo Stefano Ticino

Nonostante l’appellativo, il territorio comunale di Santo Stefano Ticino non è attraversato dal fiume Ticino, che scorre nel limitrofo comune di Magenta. Sono circa 5.000 i residenti di questo comune che, soppresso in età napoleonica, fu inserito nella provincia di Pavia nel 1786. Dal 2008 nel comune è presente il Salumificio Giuseppe Citterio trasferitosi da Rho, con uno stabilimento che produce mortadella e salame e che è anche la sede del laboratorio di ricerca e sviluppo dell’azienda.

 

#6 Calvignasco: il comune più pianeggiante d’Italia

Credits milanodavedere – Calvignasco

Calvignasco si trova nell’ovest della Città Metropolitana di Milano e supera di poco i 1.200 abitanti. Ai margini con il territorio della Provincia di Pavia è attraversato ed irrigato dalle acque del Canale Ticinello. Questo comune, assieme a quello di Alzano Scrivia in provincia di Alessandria, detiene un curioso record: è il comune più pianeggiante d’Italia, essendo il dislivello massimo del territorio comunale pari a 1 metro.

 

#7 Vignate: dove si produceva il vino di Milano 

Credits festa della redenzione di Vignate FB – Vignate, Festa della redenzione, ricordo della liberazione dai vincoli feudali sui terreni coltivati

Vignate è un comune di origini romane, come si evince dall’assetto stradale del centro storico e il nome deriva con ogni probabilità dal toponimo “Vineate”, composto dal termine latino vineo (vigna) e dal suffisso celtico –aite (luogo, contrada). Era la vite infatti la coltivazione principale del territorio, prima che da un’economia prettamente agricolo passasse ad una industriale. Ancora oggi rimane traccia dell’anima rurale, persistono infatti molti fontanili, anche se alcuni in stato di abbandono, e una decina di cascine ancora in attività.

 

Continua la lettura con: I 7 PAESI dell’HINTERLAND dove un MILANESE NON andrebbe mai a VIVERE

FABIO MARCOMIN

Milano città stato è anche su Youtube: clicca qui per il canale con i video su Milano. Iscriviti: ti aspettiamo

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/

Viaggiare con l’alta velocità a meno di 10 euro: queste le due tratte da Milano

0
italotreno.com - Treno Italo

Ora che la bella stagione è alla porte è tempo di pensare a gite fuori porta e anche a viaggi a lunga distanza. Scopriamo la promozione messa in campo da Italo e le tratte disponibili.

Vuoi sostenere Milano Città Stato? Offrici due caffé al mese: potrai leggere tutti gli articoli senza pubblicità. Clicca per scoprire come fare

Viaggiare con l’alta velocità a meno di 10 euro: queste le due tratte da Milano

# A meno di 10 euro con i treni alta velocità

italotreno.com – Treno Italo

Per chi vuole assaporare al meglio la primavera, la scelta ideale per un viaggio comodo e veloce è sempre il treno. E quando parliamo di alta velocità, l’esperienza diventa ancora più piacevole se si riesce anche a viaggiare a prezzi super convenienti. È il caso della promozione lanciata da Italo, che permette di spostarsi tra diverse città italiane con tariffe a partire da soli 9,90 euro

Leggi anche: La super-metro dei treni ad alta velocità: si andrà da Milano a Mosca? E in queste altre città da sogno

# Le tratte super scontate

Nuova mappa collegamenti Italo

Le tratte disponibili a questa tariffa sono soprattutto nelle regioni del Nord Italia: Liguria, Lombardia, Veneto e Friuli Venezia Giulia oltre a Emilia-Romagna e Toscana. Eccole nel dettaglio:

  • Milano – Reggio Emilia
  • Genova – Milano
  • Udine – Vicenza
  • Bologna – Brescia
  • Bologna – Venezia
  • Ferrara – Firenze
  • Ferrara – Pordenone

L’offerta prevede un numero limitato di posti e sono validi in tariffa eXtra, ambiente Smart. Per usufruirne è consigliabile prenotare in anticipo scegliendo il giorno giusto.

# Le novità tra le destinazioni più popolari

Italo Treno a meno di 10 euro

Tra le destinazioni popolari ci sono una tratta storica, la Bologna-Firenze, e altre meno conosciute come la Conegliano-Verona o la Firenze-Rovigo. Al sud spicca la Bari-Benevento, per un viaggio della durata di 2 ore e 19 minuti.

Continua la lettura con: In Europa da Milano con l’alta velocità: le 5 città più spettacolari all’orizzonte del Frecciarossa all’estero

FABIO MARCOMIN

Milano città stato è anche su Youtube: clicca qui per il canale con i video su Milano. Puoi iscriverti gratis: per te è un piccolo gesto, per noi ha grande importanza

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/

L’hotel con i prezzi più bassi di Milano: una camera full service a 10 minuti a piedi dal nuovo quartiere Glam Chic

0
Camera Hotel Alessander

Soggiornare in hotel a Milano senza svuotare il portafoglio è possibile. Vediamo dove si trova quello più economico al momento.

Vuoi sostenere Milano Città Stato? Offrici due caffé al mese: potrai leggere tutti gli articoli senza pubblicità. Clicca per scoprire come fare

L’hotel con i prezzi più bassi di Milano: una camera full service a 10 minuti a piedi dal nuovo quartiere Glam Chic

# Hotel Alessander: un due stelle di buon livello a 55 euro a notte

Esterno hotel Alessander

A Milano non è necessario spendere una fortuna per dormire in un hotel. Se si sa dove cercare, anche lontano dagli ostelli economici che offrono camere a meno di 20 euro, è possibile trovare soluzioni interessanti. Ad esempio, l’Hotel Alessander, un 2 stelle, offre camere singole a partire da 55 euro a notte. La ricerca è stata effettuata per il weekend 12-13 marzo 2025 su tutti i principali portali di prenotazione. Il punteggio dato dagli utenti è di 7 o superiore, quindi la struttura è giudicata in media come di buon livello. 

# I servizi offerti: wi-fi gratis, reception H24 e parcheggio

Camera Hotel Alessander

Tra i servizi offerti dall’hotel, oltre al Wi-Fi gratuito in camera, c’è una reception aperta 24 ore su 24, dove è disponibile un deposito bagagli e una cassetta di sicurezza. Per la colazione a buffet è previsto un supplemento di 5 euro, stessa cifra giornaliera per l’utilizzo del parcheggio in loco. Nella camera è presente anche frigobar e televisore a 22 pollici.

# A 10 minuti da SoPra, il nuovo quartiere glam-chic di Milano

Localizzazione Hotel Alessander

La struttura è in via Cortina d’Ampezzo 17, una traversa di via Quaranta, nel quartiere Vigentino a 5 minuti a piedi dalla nuova sede di Moncler in fase di ultimazione, a 10 da Soupra e a 20 da Fondazione Prada.

Leggi anche: SoPra, sarà il nuovo quartiere glam-chic di Milano?

Continua la lettura con: Una notte nell’hotel più piccolo del mondo

FABIO MARCOMIN

Milano città stato è anche su Youtube: clicca qui per il canale con i video su Milano. Puoi iscriverti gratis: per te è un piccolo gesto, per noi ha grande importanza

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/

5 dancing risto-bar di Milano: dove si beve e si mangia ballando

0
theordinarymarket IG

Milano frenetica, industriale, caotica, un via vai continuo e quotidiano di persone in movimento: ma non ci si ferma mai? Eccome. A Milano ci si rilassa e ci si diverte molto e il momento tanto atteso della giornata arriva dopo le 18, quando scatta l’ora dell’aperitivo e inizia la vita notturna della città.

La movida milanese offre numerose occasioni di divertimento e intrattenimento, tant’è che per questo motivo è una delle mete più ricercate dai turisti anche internazionali. Centinaia di bar, pub, birrerie, ristoranti, discoteche che dai Navigli all’Isola, da Brera alle Colonne di San Lorenzo offrono le proposte più disparate per accontentare tutti i gusti. Ecco una selezione con i 5 dancing bar migliori per viversi al meglio la notte.

Vuoi sostenere Milano Città Stato? Offrici due caffé al mese: potrai leggere tutti gli articoli senza pubblicità. Clicca per scoprire come fare

5 dancing risto-bar di Milano: dove si beve e si mangia ballando

#1 Apollo Club – via Borsi 9/2 (aperto tutti i giorni, tranne lunedì e martedì)

_milangeles_ IG _ Apollo Milano

Sui Navigli l’indirizzo per fare un aperitivo, mangiare qualcosa e poi scatenarsi in pista è senza dubbio l’Apollo Club, la cui fitta programmazione settimanale vi permetterà di tirare notte fonda senza troppi problemi. Musica da capogiro, ospitalità calorosa e quella sensazione di casa, il bar è tutto questo e molto di più: un posto che ti fa sentire parte di una comunità che va oltre il semplice bere.

La cucina dell’Apollo è affidata a Francesco Marrone, giovane chef con all’attivo una enorme esperienza in grado di proporre una cucina italiana mediterranea rispettosa della tradizione, ma che guarda al futuro. Il cibo e i cocktail sono in linea con i locali di questo genere, ma la serata si impenna soprattutto quando in pista a farvi ballare c’è il Rollover.

A questo proposito, venerdì 14 marzo è in programma una serata di pura alchimia con Rollover Milano che incontra JIM Nights. In questa serata si riuniscono i Rollover DJs, che offrono i loro caratteristici beat ipnotici, Bordello a Parigi Sound system che, direttamente dall’underground, portano quella cruda energia italo-disco e infine Jack Scavino e Sam David, i quali si tuffano nel groove house con le loro allegre selezioni hi-power.

Leggi anche: Ai milanesi piace retrò

#2 Tom. The Ordinary Market – via della Chiusa 1 (aperto tutti i giorni, tranne domenica)

theordinarymarket IG

In zona Colonne, la formula del Tom è quella di un ristorante e club dall’allure ricercato e postmoderno, dove gustare capolavori gastronomici tipici della cucina italiana e scatenarsi tra musica dal vivo e dj set durante serate che di ordinario hanno solo il nome del locale. Si tratta di un progetto ambizioso che mixa cocktail bar, club e cucina puntando tutto sulla qualità a partire da vini e birre artigianali, ma anche per i cocktail ricercati, come il ‘Central America’s Togue’ e l’Ordinary and fresco’. Non è da meno la cucina: affidata ad Alessandro Cresta, sous-chef di Sergi Arola (2 stelle Michelin) a Madrid, il menù vanta tapas e piatti di cucina internazionale con focus sui prodotti del territorio e biologici. E poi c’è il club chiamato ‘The Stock’, un luogo dove finalmente si può ballare musica elettronica e commerciale di qualità senza dover cambiar locale nel corso della serata e soprattutto senza dover bere le classiche schifezze da bar delle discoteche.

#3 El Porteño Prohibido – via Melloni 9 (aperto tutti i giorni, tranne lunedì)

Tango El Portenho

I ristoranti El Porteño li conoscete per l’ambiente suggestivo e soprattutto per la prelibata e deliziosa carne argentina, ma forse non conoscete ancora la sua versione più sensuale e frizzante, El Porteño Prohibido. L’aggettivo “prohibido”, senza dubbio intrigante e attrattivo, si riflette nelle atmosfere del locale, quasi misteriose ma molto affascinanti. Qui i piatti più tipici della gastronomia argentina vengono serviti mentre si assiste a spettacoli in cui bravissimi ballerini ballano il tango ogni martedì, mercoledì e giovedì sera, mentre dal venerdì alla domenica salgono sul palco cantanti, corpi di ballo ed acrobati per uno show a 360°. Dopo aver soddisfatto gusto e vista giungerà il momento di alzarsi e ballare per terminare la serata in un ristorante in cui è possibile godersi un vero piacere prohibido, senza sentirsi in colpa ma solo molto soddisfatti.

Leggi anche: A Milano è esplosa la passione per la terra dei Gauchos: i 5 ristoranti per sentirsi a Buenos Aires

#4 Spirit de Milan – via Bovisasca 57/59 (aperto tutti i giorni, tranne il lunedì)

Credits: @d.parisio
Spirit de Milan

In questa ex fabbrica di cristalleria in Bovisa, l’ambiente è super suggestivo e qui potete cenare, fare aperitivo o semplicemente bere qualcosa ascoltando un concerto dal vivo. La ‘Fabbrica de la Sgnagnosa’ è il bistrot-ristorante che offre un menu milanese semplice e genuino, con stuzzichini regionali, bevande fresche e soprattutto buon vino.

L’atmosfera è davvero piacevole sia d’estate, sfruttando il suo cortile interno, che d’inverno, all’interno del locale. Tanti gli eventi, le feste e i corsi in programma, come la serata milanese più famosa ‘Barbera & Champagne’ che è l’anima di Spirit de Milan. Si tratta di una serata per ritrovare una Milano da osteria, con canto, musica e risate intorno allo stesso palco. Un’altra serata da non perdere è la ‘Holy Swing Night’, l’autentica serata swing di Milano tutta anni 30 e 40, dove ballare ai ritmi incalzanti delle migliori swing live band della penisola e internazionali.

Leggi anche: I ristoranti di Milano dove si fa festa, si canta e si balla

#5 Santeria Social Club – viale Toscana 31 (aperto tutti i giorni, tranne il lunedì)

Santeria Comedy Club

In zona Bocconi, Santeria Social Club è decisamente il posto giusto se si cerca un posto piacevole in cui svagarsi con uno dei tanti eventi in programma. Si tratta di un hub creativo e polifunzionale, in cui si passa dal mattino fino al dopo cena grazie alle diverse anime che compongono questo spazio di 1.000mq. C’è il ristorante con il cocktail bar dove fare brunch nel weekend, oppure fermarsi con i colleghi dopo l’ufficio e ascoltare uno dei tanti concerti che qui si avvicendano. Troverete i nuovi nomi della scena underground italiana, così come i volti più consolidati: dal jazz, elettronica, musica pop e leggera e quella più sperimentale.

Continua la lettura con: Milano, «capitale del brunch»: i 7 locali da provare almeno una volta nella vita

MARTA BERARDI

Milano città stato è anche su Youtube: clicca qui per il canale con i video su Milano. Puoi iscriverti gratis: per te è un piccolo gesto, per noi ha grande importanza

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/

«Vorrei sapere se è in programma l’estensione della metropolitana fino a Chiaravalle…»

1

Buongiorno,

vorrei sapere se è in programma l’estensione della metropolitana fino al Comune di Chiaravalle.

Mi sembra una cosa utile sia da un punto di vista culturale che spirituale per la presenza della stupenda basilica e il cimitero.

Grazie 

TERESA

________________________________
 
Da postino mi consenta di rettificare: Chiaravalle non è un comune, ma un quartiere di Milano. Al momento nessuna estensione della metro è prevista in quella direzione, a meno di un colpo ad effetto nel futuro progetto di M6.
Se invece intende il comune di Chiaravalle in provincia di Ancona, la sua idea risulta ancora più affascinante.  
 
 
 
IL POSTINO
 
Vuoi segnalare qualcosa, fare una domanda, sfogare la tua creatività o la tua disperazione? Manda una mail a info@milanocittastato.it (Oggetto: I fatti nostri). 

Continua la lettura con: «Io abito in via Monte Cervino, la situazione intorno a Citylife è drammatica…»

Milano città stato è anche su Youtube: clicca qui per il canale con i video su Milano. Puoi iscriverti gratis: per te è un piccolo gesto, per noi ha grande importanza

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/

Quando la Madonnina fu coperta di stracci

0

E’ il simbolo di Milano, posta in cima al Duomo. Fino a pochi anni fa era il punto invalicabile più alto della città.

Vuoi sostenere Milano Città Stato? Offrici due caffé al mese: potrai leggere tutti gli articoli senza pubblicità. Clicca per scoprire come fare

Quando la Madonnina fu coperta di stracci

# Il punto più alto della città fino all’arrivo dei grattacieli

Credits Andrea Cherchi – Madonnina Torre Allianz

Infatti nessuno osava costruire nulla che la sovrastasse in altezza. Poi si è scoperto che si trattava di una consuetudine non di una legge e da quel punto si sono scatenati con i grattacieli. Mettendo sul tetto però, una copia della Madonnina. Perché con queste cose non si scherza…

# Invoca la benedizione divina su Milano 24h

Quanto è GRANDE la MADONNINA del DUOMO di Milano?
Credits Andrea Cherchi – Madonnina sul Duomo di Milano

Pochi sanno che la Madonnina è stata messa sulla cima della guglia maggiore solo nel 1774. La statua fu disegnata da Giuseppe Perego, è alta oltre 4 metri e ha le braccia aperte per chiedere la benedizione divina verso la città.

# Quando fu coperta di stracci

La Madonnina è fatta di oro zecchino che scintilla luminoso sulla sommità della città. Questo accade da sempre tranne un breve periodo in cui, levando gli occhi al cielo, non c’era più traccia della sua luce.

Questo accadde durante la seconda guerra mondiale quando la statua fu ricoperta di stracci. Questo per evitare che il suo luccicare invece che la benedizione divina potesse attirare i bombardieri alleati in volo sopra Milano.

Continua la lettura con: Le 4 Madonnine nel cielo di Milano

MILANO CITTA’ STATO

Milano città stato è anche su Youtube: clicca qui per il canale con i video su Milano. Puoi iscriverti gratis: per te è un piccolo gesto, per noi ha grande importanza

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/

 

La foto del giorno: dove siamo?

1
Ph. @everysinglestreetmilan IG

La foto del giorno: oggi siamo all’Ortomercato

Ph. @everysinglestreetmilano IG

Ph. @everysinglestreetmilan IG

Autonoma, originale e libera: la Milano che amiamo ogni giorno è sul sito milanocittastato.it Per tutte le rubriche interattive su Milano seguici anche sulla fanpage di milanocittastato su Facebook, su Instagram e sul nostro canale su Youtube
Ti aspettiamo!

Continua la lettura con: La foto del Giorno 

MILANO CITTA’ STATO

Milano città stato è anche su Youtube: clicca qui per il canale con i video su Milano. Puoi iscriverti gratis: per te è un piccolo gesto, per noi ha grande importanza

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/

Deadline M5: a rischio i fondi se non si decide entro giugno

2
filo.logico IG - Monza

La buona notizia è che sono tutti uniti per realizzare l’estensione della linea in un unico lotto, da Bignami a Monza Polo Istituzionale. La cattiva è che bisogna correre per trovare le risorse aggiuntive per non perdere i fondi già assegnati. Le ultime novità sul progetto dopo l’incontro tra i sindaci.

Vuoi sostenere Milano Città Stato? Offrici due caffé al mese: potrai leggere tutti gli articoli senza pubblicità. Clicca per scoprire come fare

Deadline M5: a rischio i fondi se non si decide entro giugno

# Tutti i sindaci sono d’accordo: l’opera deve essere realizzata in un unico lotto

M5 per Monza

Il 27 febbraio si è tenuto una riunione tra i sindaci interessati a vario titolo al prolungamento della linea M5: un tracciato di 13 km e 11 fermate da Bignami a Monza Polo Istituzionale. L’occasione è stata utile per confrontarsi su come procedere e ribadire l’intenzione di realizzare l’opera per intero in un unico lotto, dopo che nelle scorse settimane si sono susseguite ipotesi di “spezzatino” o di eliminazione di alcune fermate. Al tavolo erano presenti il Sindaco di Milano Giuseppe Sala, il Sindaco di Sesto San Giovanni Roberto Di Stefano, quello di Cinisello Balsamo Giacomo Ghilardi, quello di Monza Paolo Pilotto e anche l’assessore regionale ai Trasporti Claudia Maria Terzi.

# Una delegazione dovrebbe scendere a Roma per incontrare il Ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini 

Credits milanopost.info – Incontro Salvini Sala

Un passo concreto in avanti non è stato fatto, ma si è deciso di far pervenire una lettera al Ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini firmata da tutti i sindaci e dal Presidente di Regione Lombardia per chiedere un incontro il prima possibile. Una delegazione in rappresentanza dei comuni, dove è atteso il passaggio della linea M5, vuole sedersi al tavolo per spiegare la situazione del progetto e le ragioni per chiedere una rapida e integrale copertura finanziaria. Al momento sono stati messi a disposizione circa 1,3 miliardi di euro, altri 300 milioni sono stati promessi dall’ultima finanziaria, da spalmare in dieci anni fino al 2037, ma ne servirebbe in tutto 589 in aggiunta alla dotazione iniziale.

# Come si è arrivati a quasi 600 milioni di extra costi

filo.logico IG – Monza

Gli extra costi dell’opera sono dovuti all‘aumento dei prezzi di materie prime ed energia rispetto a quelli del 2018, agli aggiustamenti legati agli approfondimenti tecnici, alle prescrizioni dettate dal provvedimento con cui la Regione ha autorizzato l’intervento, alle richieste dei gestori dei servizi e delle amministrazioni locali. A pesare in modo particolare sono state tutte le richieste di modifica avanzate dal Comune di Monza e nello specifico: «la realizzazione di quattro nuovi pozzi, mitigazioni alle fermate del San Gerardo, di piazza Trento e Trieste e della Stazione, una diversa configurazione degli accessi a quella di Triante, la formazione di tetti verdi sul deposito del Casignolo, compensazioni ambientali in via Marelli, ulteriori bonifiche e opere idrauliche» tra cui quelle imposte dalla conformazione del sottosuolo interessato dal fenomeno degli occhi pollini, , come spiegato dall’assessore regionale Terzi.

# Se non si trovano le risorse aggiuntive entro giugno si rischia la perdita dei fondi già stanziati

Il Sindaco Sala si è detto soddisfatto dell’esito dell’incontro con i sindaci, soprattutto perchè che tutti sono d’accordo sul salvaguardare per intero il progetto. Detto questo, ora bisogna correre per trovare le risorse necessarie a coprire gli extra costi e avviare le fasi successive, in primis la pubblicazione della gara d’appalto per inaugurare il prolungamento di M5 nel 2033. Il mese di giugno, sottolinea Sala intervistato da Italpress, si presenta come uno spartiacque decisivo: «per partire con i lavori e non perdere i fondi già assegnati bisogna entro giugno risolvere questa questione». A quel punto la metropolitana diventerebbe un miraggio.

Leggi anche: No metro? Monza è rimasta al verde. Anzi, non ha più nemmeno quello

Continua la lettura con: «Arcipelago M6»: la soluzione per coprire Milano e hinterland estendendo anche le altre linee della metro

FABIO MARCOMIN

Milano città stato è anche su Youtube: clicca qui per il canale con i video su Milano. Puoi iscriverti gratis: per te è un piccolo gesto, per noi ha grande importanza

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/

Il mondo si prepara alle Olimpiadi di Milano – Cortina

0

Saranno dei giochi senza frontiere.  

Qui il video: Il mondo si prepara alle Olimpiadi di Milano – Cortina

Milano città stato è anche su Youtube: clicca qui per il canale con i video su Milano. Puoi iscriverti gratis: per te è un piccolo gesto, per noi ha grande importanza

Continua con: Il tuo provino per giocare in porta nell’Inter

SMAILAND, “il sorriso di Milano”: ogni giorno su milanocittastato.it

Milano città stato è anche su Youtube: clicca qui per il canale con i video su Milano. Iscriviti: ti aspettiamo

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-news

 

Stop al «Salva Milano»: un’occasione per ripensare la città?

0
Credits: www.hotelcavour.it

Solo pochi giorni fa il Sindaco Sala lamentava la lentezza della politica nell’approvazione della legge chiamata «Salva Milano». Ora il suo cambio repentino di rotta dopo l’arresto di un ex dirigente comunale. C’è chi parla di una Milano bloccata nella sua attività più florida. E se invece questa fosse una occasione per riscrivere in meglio le regole del gioco sul futuro di Milano?

Vuoi sostenere Milano Città Stato? Offrici due caffé al mese: potrai leggere tutti gli articoli senza pubblicità. Clicca per scoprire come fare

Stop al «Salva Milano»: un’occasione per ripensare la città?

# Il dietrofront della Giunta: solo pochi giorni fa Sala si lamentava della lentezza nell’approvazione del testo

Beppe Sala IG

Palazzo Marino ha deciso di non appoggiare più l’iter del provvedimento noto come “Salvamilano”, attualmente in attesa di votazione al Senato dopo essere passato alla Camera. Una giravolta impensabile fino a soli pochi giorni fa quando Sala, in merito all’approvazione della legge, diceva: «La politica che ci mette 18 mesi per affrontare una questione del genere dimostra una sua debolezza. Io sono disorientato dai tempi lunghi». Impensabile ma inevitabile. 

La decisione arriva infatti in un momento di tensione, a seguito delle recenti intercettazioni e degli arresti domiciliari dell’architetto Giovanni Oggioni: ex direttore dello Sportello unico edilizia del Comune ed ex vicepresidente della Commissione paesaggio, accusato di corruzione, frode processuale, depistaggio e falso.

# Al centro della questione c’era l’«interpretazione autentica» della norma

Credits hoigole IG – Palazzo Marino

L’obiettivo del norma era di risolvere i contrasti scaturiti a seguito delle diverse interpretazioni del Comune di Milano e della Procura in merito a una norma del 1942, puntando su una «interpretazione autentica». Proprio su questo aspetto verte una delle intercettazioni in cui l’altro indagato Marco Cerri (progettista ed ex componente della Commissione paesaggio ndr) si rivolge a Oggioni: “No però Giovanni, l’interpretazione autentica è l’unica cosa che mette in scacco le indagini, te lo dico sinceramente, perché una norma che va a dire che le cose fatte ”fino a” ma non dice che l’interpretazione autentica è quella, la Procura per me va avanti lo stesso. Invece, con l’interpretazione autentica è sicura”. I pm sostengono che i due avrebbero preso parte alla stesura del testo e spinto perchè venisse approvato il prima possibile.

# Ma cosa prevedeva il provvedimento in votazione?

In sintesi che l’avvallo di un piano particolareggiato o di lottizzazione convenzionata non dovesse essere obbligatorio in caso di costruzione di nuovi immobili su lotti localizzati in ambiti edificati e urbanizzati, in caso di sostituzione di edifici esistenti o interventi su edifici esistenti in ambiti edificati, anche se superiori a 25 metri di altezza e con densità edilizie sopra 3 metri cubi per metro quadrato. 

# Ripensare Milano: prima i cittadini, poi gli investitori e i costruttori

doni_tombolato IG – Torre Milano al tramonto

La giustizia ora farà il suo corso e se questo da un lato significherà per un po’ di tempo la paralisi del settore immobiliare, dall’altro l’arresto del “Salva Milano” può rappresentare un’opportunità per ripensare in modo più inclusivo il futuro della città. Le decisioni urbanistiche vengono sempre prese con una logica top-down, dove gli interessi immobiliari prevalgono sulle esigenze dei cittadini. Si dovrebbe innanzitutto ribaltare questo approccio: prima di ogni rigenerazione urbana, a prescindere dalla superficie interessata, andrebbero raccolte le richieste dei cittadini e di tutti i soggetti attivi nel quartiere. L’obiettivo dovrebbe essere capire come migliorare la zona, attraverso ad esempio spazi verdi e luoghi d’incontro, e quali servizi implementare. Solo in un secondo momento, sulla base di queste esigenze, gli investitori e i costruttori immobiliari potranno sviluppare i loro progetti. 

# Nuove soluzioni per uno sviluppo sostenibile

milan-pixabay – Unicredit dal basso

Passando dall’idea generale alle strategie da adottare per trasformare Milano in una città più vivibile e sostenibile, il nuovo PGT potrebbe prevedere:

  • pianificazione partecipata: coinvolgere i cittadini nei processi decisionali attraverso assemblee pubbliche, sondaggi e strumenti digitali di urbanistica partecipata. Questo garantirebbe uno sviluppo più equilibrato e condiviso;
  • recupero degli spazi inutilizzati: invece di puntare solo su nuove costruzioni, si potrebbe incentivare il recupero di edifici abbandonati e aree dismesse, riducendo il consumo di suolo e valorizzando il patrimonio esistente;
  • sostenibilità ambientale e sociale, con multe salate in caso di tagli a verde e servizi: ogni nuovo progetto urbanistico dovrebbe rispettare rigorosi criteri di sostenibilità, prevedendo spazi verdi, mobilità dolce e accessibilità per tutti. Nel caso di tagli anche solo a un piccolo elemento pubblico nell’intervento urbanistico si dovrebbero prevedere multe salate da reinvestire in progetti per la cittadinanza;
  • realizzare almeno il 50% del parte pubblica di un progetto prima o in parallelo all’avvio dei cantieri per la quota privata;
  • una quota degli interventi edilizi dovrebbe essere sempre riservata a edilizia popolare e housing sociale;
  • controllo sugli investimenti immobiliari: introdurre regolamenti più stringenti per evitare speculazioni e garantire che i nuovi interventi siano finalizzati a migliorare la qualità della vita e non solo a massimizzare i profitti degli operatori privati;
  • zonizzazione innovativa: suddividere la città in zone con funzioni diversificate, incentivando il mix di destinazioni d’uso (abitazioni, uffici, spazi culturali e commerciali) per evitare il fenomeno delle “città fantasma” nelle ore serali e nei weekend.

# Una battuta d’arresto o un’opportunità? 

Se da un lato la vicenda mostra le fragilità di un sistema in cui la politica e gli interessi privati spesso si intrecciano, dall’altro può aprire la strada a un ripensamento della città più democratico e sostenibile. Il futuro di Milano dipenderà e di trasformare la rigenerazione urbana in un processo trasparente, equo e partecipativo.

Leggi anche: Anche la torre botanica e la high line verde spariscono: resta solo il cemento

Continua la lettura con: ”Salva Milano”: che cosa comporta in breve e perché lo ha votato anche il PD?

FABIO MARCOMIN

Milano città stato è anche su Youtube: clicca qui per il canale con i video su Milano. Puoi iscriverti gratis: per te è un piccolo gesto, per noi ha grande importanza

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/

La capitale europea che ha costruito una spettacolare città sotterranea: se si facesse a Milano?

1
chatgpt AI - Milano città sotterranea

Eccetto che per metropolitana, parcheggi e centri commerciali, Milano non sviluppa infrastrutture che agevolino la vivibilità della città anche nel sottosuolo. Persino nella mobilità automobilistica, mentre altrove si utilizzano tunnel per spostare le auto sottoterra, a Milano gli unici due tunnel progettati sono ripiombati nel cassetto. Ma ci sono esempi opposti, come questa capitale europea dove la qualità della vita è ai massimi. Anche sottoterra. 

Vuoi sostenere Milano Città Stato? Offrici due caffé al mese: potrai leggere tutti gli articoli senza pubblicità. Clicca per scoprire come fare

La capitale europea che ha costruito una spettacolare città sotterranea: se si facesse a Milano?

# Helsinki: la città che vive nel sottosuolo

myhelsinki – Go kart sotterraneo

Sotto Helsinki si estende una vera e propria città sotterranea, con oltre 400 strutture interconnesse e una rete di circa 250 km tra tunnel per trasporti, gallerie e altre infrastrutture che la rendono un modello unico al mondo. Qui, il sottosuolo non è solo un rifugio, ma un’estensione funzionale della città: supermercati, centri commerciali, parcheggi, palestre, una pista di go kart, un campo di hockey su ghiaccio sotto la Hartwall Arena, una pista di atletica sotto lo stadio nazionale, perfino una chiesa scavata nella roccia si mimetizzano sotto i piedi dei cittadini.

curioctopus.it – Piscine sotterranea

Tra le strutture più affascinanti c’è la piscina di Itäkeskus, una delle più grandi al mondo costruite interamente sotto terra, che offre corsie riscaldate immerse nel granito.

Matthew Duncan- Wikimedia – Chiesa Helsinki

Anche la chiesa di Temppeliaukio, con la sua cupola in rame e le pareti rocciose naturali. La rete di tunnel di Kaisaniemi e Sörnäinen collega quartieri e servizi, mentre il centro commerciale Kamppi, con un’area sotterranea con negozi e ristoranti.

# Un sottosuolo pensato inizialmente per eventi catastrofici

rondine.fi -Tunnel

Questa città sotterranea non è solo una comodità, ma un vero e proprio piano strategico per il futuro. Helsinki ha sviluppato rifugi antiatomici capaci di ospitare fino a 900.000 persone, sfruttando la solidità della roccia granitica per garantire protezione e sicurezza. L’idea di espandere le strutture sotterranee continua con il progetto “Underground City Plan”, che mira a ridurre l’impatto ambientale in superficie e migliorare l’efficienza energetica degli edifici. Oltre a piscine e supermercati, sotto terra si trovano sale cinema, gallerie d’arte, musei e strade per automobili, un tunnel usato per la manutenzione di edifici e la consegna merci a negozi, uffici, hotel e ristoranti, costruito negli anni ’80 e poi espanso tra il 2005 e il 2010. Helsinki ha dimostrato che il sottosuolo può essere molto più di un semplice spazio inutilizzato: può diventare una nuova dimensione urbana, perfettamente integrata nella vita quotidiana. E se si facesse anche Milano?

Leggi anche: TALSINKI: i segreti del progetto di TUNNEL sottomarino più LUNGO del mondo con due nuove ISOLE ARTIFICIALI

# E se Milano seguisse l’esempio della capitale finlandese?

albergo diurno
Credits: fondoambiente.it

Gli unici esempi che si possono trovare a Milano sono gli alberghi diurni, come quello in piazza Duomo o Porta Venezia, con reparto terme, barbieri, centri estetici. Chiusi da tempo, le uniche attività sotterranee della città si possono trovare nei mezzanini delle metropolitane e quindi poco in profondità.

tunnel
Il progetto per potenziare l’offerta di mobilità tra Linate e la Fiera

Gli unici due progetti di tunnel immaginati non sono mai stati realizzati. Seguendo l’esempio di Helsinki si potrebbe trasformare il sottosuolo in un’opportunità per decongestionare la superficie e rendere la città più vivibile, limitando l’uso di spazi in superficie.

Un primo passo più fattibile potrebbe essere l’espansione sotterranea di CityLife, con altre aree commerciali e uffici collegati direttamente alla metropolitana. Sotto Piazza Gae Aulenti, si potrebbe realizzare un distretto multifunzionale sotterraneo, con coworking, negozi e spazi verdi interni. Proprio nella piazza c’è un primo esperimento, con il negozio di Uniqlo realizzato sotto il piano calpestabile, anche se più alto del piano strada. La città ha già una storia di sfruttamento del sottosuolo: dai rifugi antiaerei della Seconda Guerra Mondiale alle gallerie sotto la Stazione Centrale, passando per i navigli coperti, esiste già una base su cui costruire una nuova infrastruttura innovativa.

# Dal giardino botanico sotto il Sempione all’arena per gli sport digitali sotto lo Stadio di San Siro

chatgpt AI – Milano città sotterranea

Pensiamo a una piscina sotterranea sotto il Parco Sempione, protetta dal caldo estivo e integrata con un centro benessere, oppure un giardino botanico sotterraneo, un’oasi verde alimentata da un complesso sistema di agricoltura idroponica e fitofotovoltaica. Un altro progetto potrebbe essere una rete di parcheggi sotterranei smart sotto Corso Buenos Aires, dotati di tecnologie avanzate per ridurre il traffico e migliorare la mobilità sostenibile. In questo modo anche trasformarla in un’arteria pedonale, una delle ipotesi di Palazzo Marino, sarebbe possibile senza danneggiare gli automobilisti. 

Milano potrebbe ospitare la prima arena sportiva sotterranea d’Europa sotto lo Stadio di San Siro, con un’arena polifunzionale dedicata agli eSports, eventi musicali e sport innovativi come il calcio a gravità ridotta. 

La metropolitana potrebbe non limitarsi a trasportare persone, ma diventare una una vera e propria città in movimento, con spazi di lavoro, aree relax e persino micro-abitazioni per chi viaggia spesso.

Continua la lettura con: A Milano l’«Hub degli artisti»: 7 idee per renderla capitale della cultura del terzo millennio

FABIO MARCOMIN

Milano città stato è anche su Youtube: clicca qui per il canale con i video su Milano. Puoi iscriverti gratis: per te è un piccolo gesto, per noi ha grande importanza

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/


TLAPSE | Your Project in Motion

NOTIZIE PIU' LETTE