Alcuni dei brand che si trovano nei negozi delle vie dello shopping si possono trovare in offerta a prezzi super scontati. Scopriamo in quali mercati rionali è possibile fare grandi affari: i tre luoghi top sono Fauché, Porta Romana e Papiniano.
CAPI di MARCA che si trovano nei MERCATI di MILANO: i brand e i prezzi
# Nike, Hilfiger, Vogue, Cashmere e Levi’s a Porta Romana
carlottamelis_ IG – Mercato di Porta Romana
Quando siamo alla ricerca di un capo di qualità o comunque di marca scegliamo quasi sempre di fare shopping nei negozi. Ci sono però alcuni mercati milanesi che possono riservare delle grandi sorprese, in termini di prodotti e prezzi. In particolare quello di Via Fauché è famoso per le sue bancarelle con abiti e scarpe ricercate. Non solo: anche quello di Porta Romana presenta picchi di qualità inaspettata. Carlotta Melisin un giro tra le vie di quest’ultimo ci mostra quali affari si possono fare: Felpe Hilfiger a 25 euro, Jeans Levi’s da 20 a 25 euro, Foulard Vogue a 5 euro, maglioni Cashmere a partire da 20 euro, abbigliamento sportivo della Nike a 15 euro.
# C’è anche l’Alta Moda: Da Missoni a Philipp Plein, da Moschino a Max Mara a prezzi super scontati
carlottamelis_ IG – Sciarpa Missoni
Sempre a Porta Romana tra i pezzi in vendita si possono trovare anche quelli dei brand di alta moda. Una sciarpa di Missoni a 39 euro, una di Philipp Plein a 35.
carlottamelis_ IG – Scarpe Mercato Porta Romana
Ancora Moschino con scarpe e borse, un vestito di Max Mara a 129 euro, un cappotto scontato a 300 euro rispetto al prezzo iniziale di 815.
carlottamelis_ IG – Max Mara
Le scarpe della marca Lopriore tra i 49 e i 59 euro. Il mercato di Porta Romana si tiene ogni venerdì mattina dalle 7:30 alle 14:00.
# I Deadstock” del mercato di Viale Papiniano
Credits mara_e_rosario_stock IG – Brand di moda low cost
Anche nel più famoso mercato rionale di Milano, quello di Viale Papiniano, si possono scovare capi firmati low cost. Si tiene due giorni della settimana: martedì dalle 7.30 alle 14.00 e sabato fino alle 18.00.
Camminando tra le bancarelle, distribuite in quasi un chilometro di strada, ci si imbatte in alcuni cartelli con la dicitura “Deadstock”: stanno ad indicare capi firmati nuovi invenduti da boutique e outlet. Non sono quindi dell’ultima stagione ma sempre alla moda e di qualità, a prezzi pari a quelli senza etichetta. Maglie, magliette o pantaloni a 20 euro, biancheria intima a 3 euro. All’altezza del civico 60, solo il martedì, la bancherella di Stefano Piria “Stock on the road” che propone in vendita stock di scarpe classiche, casual e sportive di brand famosi, borse e accessori oltre ad articoli per la casa.
Sta dilagando la moda degli aperitivi a buffet. Con una spesa modica, si può fare un aperitivo abbondantissimo, in pratica una vera e propria cena, o meglio un apericena. Vediamo dunque 5 proposte per 5 aperitivi sfiziosi e very extra large in una città che non a caso può vantare di essere la patria indiscussa dell’aperitivo.
5 APERITIVI a BUFFET a Milano
#1 Bhangrabar: aperitivo pantagruelico tra arredi indiani all’Arco della Pace
Bhangra Bar
Un buffet ricco, abbondante e variegato, dove servirsi illimitatamente. Il cocktail è compreso nel servizio e sono previste varie fasce di prezzo che consentono offerte diversificate in base alla proposta prescelta ma, a prescindere, il buffet illimitato è comunque garantito. Arredi in stile indiano e ambiente confortevole in corso Sempione 1.
#2 La Hora Feliz: un’ora felice per un happy hour made in Cuba alle Colonne
mathou_cooktrotter IG – La Hora Feliz
Come il termine stesso dice, l’ora felice corrisponde senza dubbio al momento dell’aperitivo. Qui in via San Vito, ci si può sentire a Cuba, tutto negli arredi in effetti la richiama, ma soprattutto si può trascorrere un’ora felice in un luogo divenuto famoso proprio per il suo happy hour lunghissimo a partire dalle 17.30 e fino alle 22.30. Un buffet pantagruelico a prezzi modici.
#3 Foresta Woodbar: happy hour in una foresta urbana a Vetra
forestawoodbar IG – Sweet buffet
Un aperitivo luculliano in una vera e propria foresta urbana nel centro di Milano. Qui in via Celestino si resta meravigliati per la location di grande impatto visivo ed in cui si possono trovare cocktails inusuali, fantasiosi e creativi, come i Foresta Experience Cocktails, da accompagnare ad un buffet ricchissimo e variegato a prezzi dignitosi a partire dalle 18.
Qui dalle 17 in poi si può godere di un happy hour con buffet assai nutrito ed abbondante. In pratica si può assaporare una vera e propria cena poiché il buffet è completo di primi e secondi piatti, caldi e freddi, frutta e dolci oltre alle classiche proposte a base di salumi e ovviamente lo Spritz declinato in numerose varianti. In Ripa di Porta Ticinese.
Un buffet illimitato made in Japanin via Solferino o in via Ponte Vetero. Gli amanti del sushi non resteranno delusi perché qui Wasabi si può fare un aperitivo alternativo ma abbondantissimo tra roll, uramaki e sashimi, tartare o tempura, magari accompagnando il tutto con un buon calice di vino visto scegliendo tra la vasta offerta della cantina.
Il fenomeno sta macinando record in tutto il mondo. Anche in Italia sta prendendo piede e i numeri sono in continua crescita. Come funziona il sistema e dove è più diffuso nel nostro Paese.
Il BOOM delle CASE SCAMBIATE GRATIS: superato il milione
# Come funziona la formula dell’house swapping
pixabay – Chiavi di casa
Sono sempre più viaggiatori nel mondo a scegliere la formula dell’house swapping, che consente di fare una vacanza a costo zero o quasi. L’alloggio infatti, che è la spesa più importante, non si paga ma viene concessa tramite un mutuo scambio tra due proprietari. Ciascuno può godersi il soggiorno nell’abitazione dell’altro senza versare un euro da affitto e con l’impegno a a riconsegnare le chiavi alla fine della vacanza. la durata della vacanza i due viaggiatori soggiornano ciascuno nella casa dell’altro senza pagare l’affitto.
# La piattaforma HomeExchange stima oltre 1,1 milioni di scambi entro la fine del 2024
Home exchange
A certificare questo fenomeno è la piattaforma HomeExchange che ha reso noto i numeri degli scambi nei primi giorni del 2024: 46mila gli scambi. Un dato positivo per il prosieguo dell’anno quando sono attesi 1.194.500 di soggiorni.
# In Italia prenotati oltre 51.000 soggiorni, il maggiore afflusso nelle principali città turistiche
pexels-skitterphoto – Roma
Anche in Italia sta prendendo piede lo scambio di abitazioni con scopo vacanza. Fino alla fine del 2024 ne sono stati prenotati già 51.500, di questi ce ne sono 2.400 tra turisti italiani. Le città dove è atteso il maggiore afflusso sono alcune delle principali mete turistiche e culturali come Roma, Firenze, Venezia, Milano, e Torino. Idem per le regioni, con Lazio, Toscana, Lombardia, Veneto e Sicilia tra le più gettonate.
Un’idea lanciata a New York che si sta diffondendo nel mondo. Come funziona e chi la propone.
La PALESTRA RAVE: arriverà anche a Milano?
# Un’iniziativa partita dalla Grande Mela che sta facendo il giro del mondo: 33 città e mezzo milione di persone
dybrkr IG – Evento a NY
L’idea, partita da New York e che sta spopolando in tutto il mondo passando anche dall’Europa, è venuta a Daybreaker. Nasce come soluzione al fatto di riuscire a tenere accesa la voglia di andare a ballare in discotecama senza correre il rischio di fare tardi la mattina e non riuscire ad arrivare in orario al lavoro. Da quando tutto è iniziato, si è creata una community di oltre 500 mila persone e 33 città coinvolte.
# Un rave party di giorno con l’obiettivo di fare un allenamento e utilizzare l’energia prodotta sul lavoro
dybrkr IG – Palestra rave
Invece di andare a ballare la sera, ci si va la mattina. Daybreaker organizza rave party di giorno con l’obiettivo di fare un allenamento e utilizzare l’energia generata, quando ci si scatena sulla pista da ballo, per iniziare al meglio la giornata ed avere la carica giusta per lavorare.
# Ci si scatena all’alba vestiti con abbigliamento da palestra
daybreakermiami IG – Daybreaker
I locali e club che di solito chiudono alle prime luci della mattina, si rianimano all’alba per ospitare gruppi di personepronti a lasciarsi andare vestiti come se andassero in palestra. In alcuni casi anche 400 in una volta sola. Non solo discoteche, per questa attività vengono scelti anche luoghi iconici delle città coinvolte.
daybreakermiami IG
La giornata comincia con un riscaldamento iniziale, come yoga, pilates e altri tipi di attività aerobica, poi viene dato il via alle danze con luci al neon e musica del djin console fino all’ultima goccia di sudore.
In Europa è già arrivata ad Amsterdam, Londra e Berlino: si vedrà anche a Milano?
11 gennaio 2016. Compare su internet il sito www.milanocittastato.it. Ripercorriamo qui sotto alcune delle tappe del percorso fino ad oggi. Con la principale novità per il 2024.
11 GENNAIO: Milano Città Stato compie 8 ANNI. La NOVITÀ per il 2024
Milanocittastato.it è testata giornalistica pubblicata daVivaio. Se vuoi farne parte, scrivi su info@milanocittastato.it (oggetto: richiesta info per adesione associazione). Ma ripercorriamo le tappe di Milano Città Stato.
# Nascita, tavoli e crowdfunding
11 gennaio 2016. Viene pubblicato il sito www.milanocittastato.it.
Obiettivo è di rendere Milano “libera di gestirsi come le principali città d’Europa”. La finalità dell’iniziativa è illustrata in questoManifesto.
16-25 gennaio 2016. I primi tavoli di ideazione di Milano Città Stato. Ingresso libero. Viene coniato lo slogan identificativo del progetto:
“Milano città stato è un progetto trasversale alla politica che ha l’obiettivo di coinvolgere i cittadini nella costruzione della città ideale”
3 marzo 2016. La Restaurant Mapdi Milano Città Stato è il primo articolo a superare i 10.000 lettori. La successiva Restaurant Map New Edition supera i 30.000 lettori.
9-12-16-23 marzo 2016. Vengono organizzati i tavoli per la definizione dei progetti prioritari di Milano Città Stato.
7 aprile 2016. Il Crowdparty al Botinero inaugura il crowdfunding per Milano Città Stato su Indiegogo.
# Passera, Moratti, Sala, Parisi e Boeri: “Sì a Milano Città Stato”
25 maggio 2016. Beppe Sala in un’intervista dichiara: “Se ricominciamo dalla Città Stato, come sostiene il centrodestra, campa cavallo”. A questa dichiarazione i firmatari dell’associazione Milano che promuove Milano Città Stato rispondono con una lettera aperta: “Caro Beppe, Milano è Campa Cavallo“.
30 maggio 2016. “Milano Città Stato invita i candidati sindaco alla Triennale“. Accettano l’invito tutti i candidati sindaco ad eccezione di Sala e Rizzo. I candidati rispondono SI o NO ai progetti prioritari di Milano Città Stato nel salone d’onore della Triennale e in diretta streaming su corriere.it. Qui le loro risposte: SI o NO a Milano Città Stato
2 giugno 2016. Sul sito viene pubblicata lalista dei candidati al consiglio comunale che si sono espressi a favore di Milano Città Stato.
9 giugno 2016. Lettera aperta di www.milanocittastato.it a Beppe Sala: “Caro Beppe, anche i tuoi vogliono l’autonomia. Ripensaci e impegnati anche tu per Milano Città Stato”
14 giugno 2016. “Io mi impegnerò che succeda“. Stefano Parisi, candidato al ballottaggio come sindaco, manda una lettera aperta al sito www.milanocittastato.it in cui dichiara il suo impegno per Milano Città Stato.
16 giugno 2016. “Proviamoci. Mi impegnerò personalmente“. Anche Beppe Sala manda una lettera aperta a www.milanocittastato.it in cui dichiara il suo impegno per Milano Città Stato se fosse diventato sindaco:
19 giugno 2016. Sala vince il ballottaggio con Parisi e diventa il nuovo sindaco di Milano.
Foto Sala brunch di Vivaio @Atelier Forte
7 settembre 2016. Viene firmato da Renzi e Sala il patto per Milano.
# Consiglio comunale: vota sì a procedere per Milano Città Stato
11 gennaio 2017. Primo compleanno di Milano Città Stato. Lo festeggiamo con questo articolo.
13 marzo 2017. Primo passo del Consiglio Comunale per Milano Città Stato. Il consiglio comunale ha messo ai voti un ordine del giorno in cui “invita il sindaco e la giunta ad individuare ed attuare in ogni sede iniziative politiche e amministrative tendenti ad ottenere maggiore autonomia finanziaria e normativa a tutela degli interessi dei milanesi“. La proposta fatta dal consigliere Alessandro Morelli viene approvata quasi all’unanimità, con 36 voti a favore e un solo astenuto.
30 aprile 2017. “Le città stato“. Puntata di Reteconomy (Sky) dedicata ai desideri di Londra e di Milano di diventare delle città stato. Qui la puntata.
# Gli Stati Generali di Milano Città Stato
16 maggio 2017. “Gli Stati Generali di Milano Città Stato” al Teatro Franco Parenti in diretta streaming su corriere.it. Politici (Barberis del PD, Cappato dei Radicali, Morelli della Lega, Nicolò Mardegan), imprenditori (Regina De Albertis, Marco Gualtieri, Gianmarco Senna, Cristina Pepe), esponenti della cultura e della società civile (Andree Ruth Shammah, Francesco Cancellato, Corrado Passera, Gaingiacomo Schiavi, Fabio Massa) e altri personaggi di spicco di Milano rispondono alla domanda: “Perchè Milano Città Stato?“.
14 giugno 2017. “Per Milano un regime d’attrazione su misura“. Presentata alla Camera una proposta di legge per dotare Milano di poteri speciali. Primo firmatario: Maurizio Bernardo, Presidente della commissione finanze di Montecitorio)
24 ottobre 2017.Philippe Daverio: «Milano si sente come una Città Stato. Parla col mondo intero. Non ha bisogno delle mediazioni regionali»
1 settembre 2018. Inizia la call to action “ci sono anch’io” per invitare chi vuole supportare il progetto ad affiancarsi alla rete di volontari di Milano Città Stato.
3 dicembre 2018. Vengono lanciati i Milano Città Stato Awards per premiare le eccellenze di Milano. Partecipano al voto oltre 20.000 persone. Clicca per la sezione AWARDS
31 dicembre 2018. Si chiude un anno record per il sito con una media di oltre 150.000 lettori al mese e un incremento medio del 20% su scala mensile. 56.000 fans su Facebook e su Google “Milano città stato” (con virgolette) ha oltre 27.000 risultati (erano meno di 3.000 quando abbiamo aperto il sito).
# Dal progetto referendum all’Ambrogino
18 maggio 2019. Primo sondaggio su Milano Città Stato. Vengono pubblicati i risultati del sondaggio sui milanesi:
il 93% è a favore di un referendum sull’autonomia della città
il 94% è per dare più autonomia a Milano (in maggioranza, 61%, sono per una “città regione” sul modello di Berlino, Madrid o Amburgo, segue l’ipotesi di “legge speciale”, votata dal 33%).
3 luglio 2019. Via al progetto Referendum. Evento di presentazione per organizzare la raccolta firme per il Referendum per Milano città stato nella primavera 2020 (iniziativa sospesa successivamente causa pandemia del Covid)
22 ottobre 2019. Viene predisposta la lettera d’intenti di coinvolgimenti dei sogetti promotori per il referendum per l’autonomia di Milano. Qui la lettera d’intenti
15 novembre 2019. L’intervista su Milano All News ad Andrea Zoppolato, fondatore di Milano Città Stato: Video intervista
7 dicembre 2019. Milano città stato riceve l’ Ambrogino (Attestato di Benemerenza Civica)
# Sondaggio tra i milanesi: 2 su 3 a favore che Milano diventi una Città Stato
13 febbraio 2020. Vengono votati dai milanesi i 10 effetti preferiti a diventare una città stato: qui i risultati
Al primo posto:
#1 Ora: A differenza di Milano, tutte le maggiori città del mondo hanno poteri e autonomia simili a una regione. Milano no.
Con Milano città stato: Milano avrà poteri simili a tutte le principali città del mondo (20,5%)
1 marzo 2020. Iniziano le pubblicazioni anche le sezioni del sito del Triveneto, del Canton Ticino (città Ticino), di Emilia Romagna e Roma (Roma cultura del mondo).
5 maggio 2021. Sondaggio Ipsos: 2 MILANESI su 3 vogliono per MILANO poteri da REGIONE o PROVINCIA AUTONOMA
Sondaggio richiesto da Gianfranco Librandi, parlamentare di Italia Viva e promotore di una lista a sostegno di Beppe Sala, a Ipsos di Nando Pagnoncelli (2.250 interviste).
Alla domanda: “Sarebbe opportuno che alla città di Milano venissero attribuiti poteri o competenze speciali come se Milano fosse una regione o una provincia autonoma?”
Così hanno risposto i milanesi:
SI 63%
NO 28%
Non so/non rispondo 9%
2 milanesi su 3 desiderano per Milano il tipo di autonomia più spinto previsto dalla nostra Costituzione.
# Milano Città Stato oltre i confini
3 ottobre 2021. Lanciato il progetto La Fenice per trasformare il momento di crisi nazionale in un’occasione di rigenerazione.
11 novembre 2021. Pubblicato online www.reshumana.com, la versione internazionale di milanocittastato.it
13 gennaio 2022. #milanomia. La rubrica con le interviste a personaggi di Milano: qui per rivederle
13 ottobre 2022. Milano Città Stato alla radio. Inaugura su Kristall Radio il programma settimanale di Milano Città Stato condotto da Andrea Zoppolato, tutti i giovedì alle 18.
26 novembre 2022. L’Isola tra i laghi. Primo evento di Milano Città Stato al di fuori del territorio di Milano. Milano incontra la comunità della Val d’Intelvi per progettare assieme un futuro visionario. Per rivedere la diretta: https://www.facebook.com/milanocittastato/videos/1101434343789639
31 dicembre 2022. Si chiude un anno record per il sito con una media di oltre 3.750.000 visualizzazioni pagine al mese, con un picco di 154.000 lettori unici giorno, e un incremento del 20% rispetto all’anno precedente. 180.000 fans su Facebook, 8.500 su Instagram e su Google “Milano città stato” (con virgolette) ha oltre 40.000 risultati.
A marzo si supera la media di 85.000 lettori giornalieri sul sito.
L’11 novembre 2023 inaugura alla Triennale: Fermento. La nuova iniziativa di Vivaio con la finalità di mettere assieme i ragazzi più promettenti d’Italia e orientarli a elaborare soluzioni “fuori dagli schemi” ai problemi, per innalzare i loro obiettivi e per ispirare i loro coetanei a essere protagonisti di un fermento imprenditoriale, artistico e culturale rigenerante per il Paese. Qui il sito: fermento.online
Sabato 18 novembre: al Cinema Plinius tornano gli eventi di Milano Città Stato, con il convegno su Clima ed Energia.
# 2024: l’anno degli eventi?
In programma il ritorno agli eventi aperti al pubblico: le novità in arrivo dalla primavera.
Fondatori del progetto editoriale: Andrea Zoppolato, Duilio Forte, Cristiano Longhi, Francesco Boz, Francesco Moretto e Paola Perfetti
Redazione: Fabio Marcomin, Stefano Corrada, Andrea Urbano, Carlo Chiodo, Laura Lionti, Antonio Buonocore, Samuele Galbiati, Michele Larotonda, Lucio Bardelle, Alessandra Gurrieri, Sabrina Falanga, Alessandro Vidali
Video: Silvia Arosio, Francesca Monterisi
Responsabili tecnici: Hari de Miranda & Seba
Responsabile stage: Luisa Galbiati
Un grazie speciale a Corrado Passera, Alessandro Fracassi, Andree Ruth Shammah e all’indimenticato Claudio De Albertis.
“Tutta MILANO a 30 all’ora”, il MUSEO del POP, la nuova “MILANO”: le 5 BREVISSIME di OGGI a MILANO (e dintorni)
# “Basta morti in strada”: il sit-in nella notte dopo la morte in strada di un ciclista. La richiesta a Sala: “Città 30 subito”
Ph. tgCom24
Milano sotto choc dopo l’incidente che è costato la vita a un ciclista in viale Umbria. Anche se sembra ormai certo che la causa sia il mancato rispetto del semaforo rosso, molti milanesi sono scesi in strada per chiedere una città più sicura per ciclisti e pedoni. La richiesta è di avere il limite di 30 all’ora su tutte le strade di Milano.
# «Si rischia il caos studenti». Preoccupano i lavori sulla Mantova-Milano
Il tanto auspicato raddoppio ferroviario sulla Milano-Mantova desta preoccupazioni nel breve termine. I sindaci di Bozzolo e di Castellucchio chiedono al prefetto una riunione d’urgenza sui bus sostitutivi per agevolare la mobilità di studenti e pendolari.
# Il Museo del Pop a Milano? Il Teatro dal Verme si offre di ospitarlo
Teatro Dal Verme
La proposta di Lucio Salvini di aprire a Milano un museo del pop accoglie la disponibilità del Museo dal Verme che si offre di ospitarlo. «I sassi firmati da Gino Paoli e il cane gonfiabile di Jannacci, a Milano il museo del pop» aveva dichiarato il discografico al Corriere della Sera.
# Bye bye San Siro e Milano? Un passo decisivo del Milan per trasferirsi a San Donato
Rendering Stadio Milan San Donato
Passo decisivo per il trasferimento del Milan fuori Milano. Nel giro di una decina di giorni la giunta del Comune dell’hinterland milanese darà il via libera alla proposta di variante urbanistica presentata lo scorso 27 settembre dalla SportLifeCity s.r.l., società controllata dal club rossonero. Sarebbe il via libera all’iter dei lavori per la costruzione del nuovo stadio entro due anni.
# L’Alfa Romeo “Milano” sarà ibrida
Le anticipazioni del CEO Imparato sulla nuova “Milano”: si tratta di un’Alfa Romeo Milano Q4 col 1.2 mild hybrid e un secondo motore elettrico da 163 CV totali
Credits comune di Milano - Sezione tipo Corso Sempione
Manca poco al traguardo dei cantieri che stanno trasformando degli “Champs-Élysées” di Milano. Un progetto interrotto più volte a causa delle aziende assegnatarie dell’appalto risultate inadempienti. Quando dovrebbe inaugurare il nuovo corso e lo stato attuale. Fotoreportage e copertina dal blog Urbanfile.
Il restyling di CORSO SEMPIONE vede la FINE dei LAVORI: come diventerà
# Una vera e propria odissea per un progetto approvato nel 2015
Credits ingenioweb – Riqualificazione Corso Sempione
L’iter per l’approvazione del piano risale addirittura al 2015, quando fu approvato il progetto per un importo stimato di 4 milioni di euro finanziati dai fondi europei PON metro. A seguire nel 2017 la formalizzazione dell’incarico a MM le nel 2019 l’approvazione del progetto definitivo. Poi nel 2020 il primo stop, con l’azienda vincitrice del bando risultata inadempiente. Nel 2021 l’azienda seconda in graduatoria è invece risultata non idonea. Una successiva gara ha permesso di far ripartire i lavori, ma il termine dell’estate 2023 non è stato rispettato.
# Fissata la data di fine cantiere: marzo 2024
Credits comune di Milano – Sezione tipo Corso Sempione
Forse finalmente ci siamo. L’annuncio della conclusione del restyling di Corso Sempione è stato fatto durante durante il Consiglio Comunale del 10 gennaio 2024 da parte dell’Assessore alla Mobilità, Arianna Censi: marzo 2024 dovrebbe essere il mese buono per l’inaugurazione.
# Cosa prevede il progetto
Credits Urbanfile – Rendering pista ciclabile su Corso Sempione riqualificato
Il progetto di riqualificazione di Corso Sempione, dall’incrocio Via Melzi d’Eril/Canova fino all’incrocio tra Via Emanuele Filiberto/Via Biondi, ha previsto lo sviluppo del verde e corsie dedicate alla ciclabilità e ai pedoni, più sicurezza agli incroci, eliminazione del degrado e della sosta selvaggia ma anche più spazi regolari per i residenti.
Il progetto di trasformazione del corso vede nel dettaglio:
due parterre verdi alberati attraversati ognuno da una corsia da due metri di larghezza riservata alle biciclette e ai pedoni;
due corsie per senso di marcia per i veicoli;
aumento della sosta regolamentata destinata soprattutto ai residenti, con riequilibrio degli spazi, con i posti auto della zona che passeranno da circa 700 a 966 posti.
eliminati tutti i posti irregolari nei parterre e la corsia veicolare trasformata in parcheggio su strada;
allargati e ridisegnati tutti i marciapiedi;
chiusi i passaggi che interrompevano le aiuole all’altezza delle vie Riva Villasanta, Filelfo e Agudio, Savonarola, Castelvetro e Alberti.
# L’ultimo aggiornamento sui lavori di gennaio 2024 (reportage di Urbanfile)
I lavori sono attualmente concentrati tra Via Procaccini e l’incrocio con Via Emanuele Filiberto e Via Biondi, con la riqualificazione delle aiuole laterali e la realizzazione degli ultimi tratti di ciclabile. Qui alcuni estratti dal fotoreportage di gennaio 2024 del blog Urbanfile:
Credits Urbanfile - Cantiere Corso Sempione
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Credit Urbanfile - Aiuole e ciclabile Corso Sempione
Credits Urbanfile - Cantiere Corso Sempione
Credits Urbanfile - Cantiere riqualificazione Corso Sempione
Credits Urbanfile - Cantiere su Corso Sempione
Credits Urbanfile - Cantiere Sempione
Come si può vedere l’intervento è ormai giunto alle fasi finali e, salvo brutte sorprese, marzo 2024 potrebbe davvero essere il mese dell’inaugurazione.
Finalmente si parte, dopo un’attesa lunga oltre 10 anni. Il progetto nel dettaglio e l’investimento previsto.
La PREFERENZIALE FANTASMA della 90/91: la DATA di inizio LAVORI
# Il cantiere al via a inizio primavera 2024
Maps – Viale Migliara, una delle strade interessate dai lavori
Nel Consiglio Comunale del 10 gennaio 2024 l’Assessore alla Mobilità, Arianna Censi, ha annunciato la data di partenza dei lavori per concludere la preferenziale in zona Lotto: si parte a inizio primavera 2024. Un cantiere atteso da oltre 10 anni, in realtà era partito ma poi si era fermato a causa di tangenti e possibili infiltrazioni mafiose, per chiudere finalmente il percorso circolare protetto della 90/91.
# Un tracciato di 650 metri tra Piazzale Zavattari e Piazza Stuparich
Una preferenziale di appena 650 metri, interrotta da Piazzale Zavattari a Piazza Stuparich e che comprende Viale Migliara e Viale Enrico Elia, da numerosi anni in uno stato di degrado e incuria indicibile: ghiaia, sassi, erbacce e una distesa di auto.
Comune di Milano – Nuova rotonda Stuparich
Nel percorso sono coinvolte tre rotonde, di cui una nuova da realizzare in Piazza Stuparich, e prevede:
2.300 metri quadrati di verde permeabile;
200 alberi;
un anello ciclabile bidirezionale perimetrale con un tratto di collegamento lungo Via Caprilli fino all’incrocio con la Via Gignese;
una coppia di piste ciclabili monodirezionali sul tratto centrale di collegamento Elia-Migliara.
# Costi schizzati da 6 a 23,4 milioni di euro
Un’opera tanto attesa quanto costosa. Dalla prima approvazione del progetto nel 2009, quando erano stati previsti 6 milioni di euro per la sua realizzazione, la spesa è salita a 21 milioni e 780 mila euro alla fine del 2022 per poi essere fissata a 23,4 milioni di euro con la delibera di giunta del 30 giugno 2023.
# Finanziato anche il tratto di preferenziale mancante della 92
Pierfrancesco Maran FB – Circolare 92
Una notizia passata in sordina è lo stanziamento delle risorse per completare anche la preferenziale della circolarefiloviaria 92. Nell’ambito del Piano nazionale Metro plus (PN) 2021/27, un programma della durata di sette anni e finanziato dai Fondi strutturali europei FESR e FSE, sono stati destinati 150 milioni di euro al Comune di Milano. Di questi, 11,5 milioni servono alla realizzazione del percorso protetto per la 92 tra Via Tertulliano a Via Piccinini: nello specifico 8 milioni per la tratta Piazza Cappelli-Via Tertulliano e 3,5 per quella Via Pergolesi-Via Piccinini. L’obiettivo è far partire i lavori nel 2025.
Credits gabri_railfr1000 IG - Frecciarossa alla Gare de Lyon
Una frana sulle Alpi nella regione della Maurienne aveva interrotto il collegamento. Riprende ora, seppur in modo parziale, il servizio dell’alta velocità tra le due capitali della moda. Per il ripristino integrale occorre aspettare ancora qualche mese. Quanto costano i biglietti e i nuovi tempi di percorrenza.
RIPARTE il TRENO MILANO-PARIGI dopo 4 mesi di stop
# La linea era interrotta dal 27 agosto 2023 a causa di una frana
trainline – Parigi-Milano
Lo stop della linea dell’alta velocità tra Milano e Parigi è avvenuto il 27 agosto 2023 quando una frana si è abbattuta sui binari e sull’autostrada tra Modane e Saint-Jean-de-Maurienne, poco oltre il confine con l’Italia. Un totale di circa 15 mila metri cubi di roccia che si sono staccati dalla montagna, contando i successivi crolli, e che hanno portato con sé terra e altri detriti a valle. A complicare il ripristino del servizio anche la neve con l’arrivo della stagione invernale. Il 10 gennaio 2024, dopo oltre 4 mesi di fermo, l’annuncio di SNCF Voyageurs della ripartenza della linea, anche se solo in modo parziale.
# Con il TGV da Milano fino a Oulx, poi bus fino a Saint-Jean de Maurienne, infine di nuovo il TGV
TGV (da pixabay)
Il servizio è al momento misto treno-bus. Si sale sul TGV INUOI numero 9248 a Milano Porta Garibaldi e si scende a Oulx, in Val di Susa, per salire su un bus e dopo due ore si arriva a Saint-Jean-de-Maurienne. Giunti a destinazione si prende un altro TGV, sempre con il numero 9248, per arrivare fino a Parigi. Identico il servizio in direzione opposta, cambia solo il numero del treno, è il 9249. Da Milano a Parigi, con partenza alle 14.10, si impiegano 9 ore e 4 minuti, da Parigi a Milano, con partenza alle 14.48, il viaggio dura 8 ore 22 minuti. Fino a 4 ore di più rispetto al percorso intero con il treno. Solitamente i tempi di percorrenza sono infatti compresi tra le 5 ore e 30 e le 7 ore.
# Prezzi a partire da 39 euro
Il prezzo dei biglietti parte da 39 euro. Sono disponibili per l’acquisto sul sito di SNCF Voyageurs, sull’app SNCF CONNECT, nel punto vendita prezzo la Stazione di Porta Garibaldi e presso le agenzie di viaggio autorizzate.
# Il ripristino integrale del servizio tra tarda primavera e inizio estate 2024
Credits brian_en_tramway IG – Frecciarossa Gare de Lyon
Per il ripristino integrale del servizio dell’alta velocità ferroviaria non c’è ancora una data precisa, ma probabile avvenga tra la tarda primavera e l’inizio dell’estate 2024. Frecciarossa non ha comunicato al momento l’intenzione di mettere in campo un servizio simile al TGV.
La storia dell’azienda di gomme più famosa al mondo è iniziata a Milano nel 1872-
La PIRELLI, prima fabbrica moderna italiana
# La fondazione
impresaoggi – Giovanni Battista Pirelli
Giovan Battista Pirelli nasce a Varenna, sul lago di Como, il 27 dicembre 1848. Dopo il diploma in ingegneria all’Istituto Tecnico Superiore di Milano (futuro Politecnico) a 22 anni viaggia in Svizzera, Germania, Belgio e Francia grazie a una borsa di studio. È il 28 gennaio 1872 quando Pirelli decide di dare vita alla prima società del Paese per la produzione di articoli di gomma: con il supporto di 24 soci nasce la “G.B. Pirelli & C.”
La prima fabbrica è stata costruita in via Fabio Filzi, allora via Ponte Seveso (dove sorgerà il grattacielo Pirelli) con macchinari assolutamente innovativi per l’epoca. Ultimata la costruzione nel giugno del 1873 si da il via alla produzione di caucciù ma ben presto, constatata la grande versatilità del materiale, la produzione si allarga ad altri settori quali giocattoli, tappeti, impermeabili e persino culotte e reggiseni. In breve la fabbrica inizia a costruire anche apparecchi e macchine industriali per la navigazione a vapore e le ferrovie, quindi cinghie di trasmissione, valvole ed isolanti, mentre nel 1879 Pirelli si espande nel settore dei cavi diventando la prima azienda nell’Europa continentale in un comparto dominato dai britannici. È nel 1888 che il gruppo deposita il suo primo marchio di fabbrica, il quale presenta una stella a cinque punte iscritta in un cerchio, caratteristica che porta i consumatori del XIX secolo a identificare gli stessi come “gomme marca stella.” Ma il marchio, come sappiamo, cambierà molto negli anni a seguire.
# Lo sviluppo
Di Touring Club Italiano, CC BY-SA 4.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=123209928
In poco tempo Pirelli si espande in tutto il mondo, si assicura la fornitura di cavi-energia sulle cascate del Niagara, sul Nilo, in Spagna, in Argentina, negli Stati Uniti e in Francia. Già il primo gennaio 1883 all’apertura della stagione lirica, per la prima volta il Teatro alla Scala è illuminato elettricamente da 2.880 lampade a incandescenza alimentate da cavi Pirelli.
Fin dalla nascita concentrata sull’innovazione, la società puntò su prodotti che divennero presto simboli dello sviluppo del Paese, così dopo gli isolanti per telegrafi e i cavi iniziò la realizzazione di oggetti d’uso quotidiano – dalle cuffie ai giocattoli, fino agli impermeabili.
«La nostra industria è per sua natura progressiva». La definizione è proprio di Giovanni Battista Pirelli, datata 1880. Un’espressione che racchiude il senso e l’orizzonte del progetto nato da pochi anni dove per “progressiva” si intendeva avveniristica e cioè impegnata a interpretare, realizzare e rilanciare il progresso – industriale, tecnologico, produttivo e conseguentemente anche economico/sociale. Ma è con l’inizio degli anni novanta del XIX secolo che l’azienda crea il fiore all’occhiello dei suoi prodotti che la renderà famosa in tutto il mondo: gli pneumatici. Grazie all’invenzione dello pneumatico per bicicletta la Pirelli seppe cogliere l’occasione e in collaborazione con la Bianchi sfruttò immediatamente quest’opportunità brevettando lo pneumatico tipo “Flexus” poi, due anni dopo, porrà in vendita i suoi primi pneumatici per veicoli a motore, prima per motociclette e poi nel 1901 anche per automobili.
fondazione_pirelli IG – Sede Pirelli
Per l’epoca fu un successo clamoroso, la richiesta del mercato aumentava a vista d’occhio così da costringere il gruppo a costruire un nuovo e gigantesco stabilimento in zona nord-est di Milano, i cui antichi padiglioni sono stati oggi reinterpretati con la celebre Fondazione Pirelli Hangar Bicocca. Presto anche il settore dello sport vedrà la Pirelli protagonista, ad esempio nel raid Pechino – Parigi del 1907, mentre negli anni venti inizia la sua presenza nelle gare automobilistiche, che continua ancora oggi.
L’espansione internazionale non poteva tardare, così con il passare dei decenni ecco che fabbriche della Pirelli sorgono in Spagna, Argentina, Inghilterra. La sperimentazione e le nuove tecnologie portano il gruppo a ottenere vari risultati soprattutto nei primi anni cinquanta con la produzione del radiale cinturato e negli anni ottanta con lo pneumatico ribassato, il famoso “P7”. Più di recente, con gli inizi degli anni novanta la Pirelli attraversa una serie di accordi e acquisizioni sino a giungere all’anno 2017, quando il gruppo si è trasforma in una “pure Consumer tyre Company” nelle due aree di attività “Consumer e Industrial”, mentre la tecnologia permette la produzione di pneumatici ad alta prestazione e l’entrata in funzione della sala “mescole” automatizzata.
auttodestaque IG – Scatti calendario Pirelli 2023
Non dimentichiamo poi la più che riuscita l’intrusione del gruppo nelle arti visive, con il calendario fotografico Pirelli che nel 2024 compirà mezzo secolo di età. Oggi il gruppo possiede ventiquattro fabbriche in dodici paesi ed è presente in più di centosessanta paesi, dando lavoro a più di trentamila persone. E pensare che tutto è iniziato da un sognatore di nome Giovanni Battista Pirelli, ingegnere di 24 anni, figlio di un panettiere e ottavo di dieci figli.
Il video di Gianluca J.P e Milano Misteriosa cerca di fare luce sul mistero dei Templari a Milano. L’ordine dei templari nasce nel XII secolo in occasione delle crociate. Nel Trecento l’ordine viene distrutto perché considerato eretico. Quello che non tutti sanno è che l’ordine di templari fu il veicolo attraverso cui venne diffuso lo stile gotico nell’arte in Europa: infatti i templari finanziarono la costruzione di numerose cattedrali realizzate con questo stile.
# Ma quale è il legame di templari con Milano?
Ma quali sono i legami tra i templari e Milano? Non è facile individuarli anche perchè come stabilito dalla Bolla Papale di Clemente V insieme all’Ordine furono eliminati anche i simboli che potessero identificare la loro presenza. Ma non tutti i simboli sono stati cancellati a Milano, in particolare quelli che si riferivano all’era pre-cristiana a cui i templari spesso si richiamavano scatenando sospetti di eresia nella Chiesa.
Il primo luogo “templare” è l’Abbazia di Chiaravalle. Fondata da Bernardo di Chiaravalle, cugino di Ugo de Payns, primo maestro dell’Ordine, è proprio uno dei luoghi dove nel 1135 l’Ordine dei Templari ha preso vita. E qui si trovano diversi simboli. La piccola cappella intitolata a Bernardo è soprannominata “cappella delle donne” perchè a quei tempi alle donne era vietato l’ingresso in abbazia ed erano costrette a pregare qui. Sotto un dipinto della cappella, raffigurante i Re Magi, c’è la tipica croce templare, anche se parzialmente coperta dall’intonaco.
Alla stessa altezza si trovano altre croci simili a questa. Anche all’interno dell’abbazia si trovano altri simboli templari. Un’altra croce templare si trova dal coro di legno:
Ma è nel dipinto alle spalle dell’abside che si trovano numerosi simboli, tra cui “il bosco dei templari”, fuori da Porta Romana, dove i templari svolgevano i loro riti ed era un luogo sacro anche per le religioni pre-romane:
Altri riferimenti che richiamano ai templari nel dipinto sono San Bernardo e i maestri comacini. Altri riferimenti ai templari si trovano poi nel chiostro dell’Abbazia, in particolare un’altra croce dell’ordine.
Un’altra testimonianza la troviamo spostandoci a Milano, a due passi dal Duomo: tra i resti della chiesa demolita di San Giovanni in Conca, a Missori, demolita nel 1948 nonostante fosse una delle chiese più antiche di Milano, probabilmente edificata su resti di un precedente tempio a Mitra.
Sotto i resti della chiesa si trova la cripta che è sopravvissuta alla demolizione. I capitelli delle colonne della cripta hanno diversi elementi della tradizione templare, come il fiore della vita o rosa celtica. A questi si aggiunge anche la croce templare:
Ma forse l’elemento più interessante nella cripta è quello che resta del classico motto dei templari:
Il resto del motto sarebbe stato cancellato insieme ai classici simboli templari mettendo in atto la Bolla di Clemente V. ma quel SED potrebbe significare invece che proprio la cripta fosse un tempio utilizzato dai templari per i loro riti.
Anche nella grande basilica di Milano, Sant’Ambrogio, si trovano evidenti simboli della presenza templare. Ad esempio ci sono quattro scacchiere, simbolo spesso presente nei luoghi frequentati dai templari, associato al mito di Galvano e dei cavalieri della Tavola Rotonda:
Ma la prova più evidente della presenza dei templari in Sant’Ambrogio la si trova alla sinistra del portone principale, dove sotto un affresco raffigurante San Bernardo si trova una croce templare:
Sia all’interno che all’esterno di Sant’Ambrogio ci sono poi altri simboli tipici dei templari, dalle Croci delle Alpi a simboli dei Maestri Comacini, i principali detentori dell’arte gotica finanziati dai templari. Ma segni della presenza dei templari si riscontrano anche sui resti di Santa Tecla sopra cui è stato edificato il Duomo.
Per approfondimenti, vi invitiamo a guardare il bellissimo video di Milano Misteriosa:
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Un progetto complicato ma possibile. Ecco la tratta alla studio e di quanto si potrebbe ridurre il viaggio.
LONDRA si AVVICINA a MILANO (in treno): la NUOVA TRATTA in Svizzera in 5 ORE
# Attualmente servono fino a 7 ore, con tre cambi di treno e persino la metropolitana
Credits jolienvgaalen IG – Eurostar
In un prossimo futuro si potrebbe arrivare in treno a Londra in appena cinque ore, partendo dalla Svizzera, con un risparmio di circa due ore rispetto alle possibilità di viaggio attuali. Per chi infatti oggi voglia andare oltremanica deve prendere il treno a Basilea, scendere alla stazione parigina di Gare de Lyon, salire sulla metro fino a quella di Gare du Nord e infine sedersi a bordo dell’Eurostar fino alla capitale britannica. Un viaggio che può durare fino a 7 ore.
# La proposta di un treno diretto da Basilea a Londra
gezstar IG – St. Pancras
Alla fine del 2023, in occasione della conferenza dell’Associazione svizzera dei viaggiatori, Philipp Mader, responsabile del trasporto internazionale di passeggeri delle Ferrovie federali svizzere, ha confermato che è in corso una valutazione per l’istituzione di un treno diretto dalla Svizzera al Regno Unito. Potrebbe collegare la stazione di Basilea con quella di St. Pancras a Londra in 5 ore utilizzando i treni Eurostar. Un’ipotesi complicata per via dei costi elevati, soprattutto a causa del viaggio attraverso l’Eurotunnel, ma possibile. Sulle tempistiche e sulla fattibilità del progetto al momento, tuttavia, non ci sono certezze.
# Prima Basilea, poi Milano?
turraletizia IG – Stazione Centrale
L’introduzione di un collegamento ferroviario diretto tra Basilea e Londra potrebbe essere il preludio per un’ulteriore prosecuzione fino a Milano? Oggi per andare dalla stazione di Milano Centrale a quella della città svizzera ci vogliono poco più di di 4 ore con l’Eurocity, questo significherebbe mettercene 9 per arrivare fino alla stazione di St. Pancras. Con il completamento dell’AlpTransit versosudi tempi si potrebbero ridurre ulteriormente, la tratta tra Milano e Lugano verrebbe percorsa in soli 30 minuti. A quel punto perché non pensare a un treno diretto Milano-Londra?
# Ciclista investito e ucciso nella notte da un’auto
Ph. tgCom24
Un uomo 37enne che pedalava su una bici elettrica è stato investito nella notte da un’auto in viale Umbria, all’altezza di via Pistrucci. La conducente della vettura, una 25enne, si è subito fermata a prestare i primi soccorsi ma per l’uomo non c’è stato nulla da fare. L’incidente è avvenuto alle 2.35: secondo gli accertamenti il semaforo in quel momento era funzionante, e quindi uno dei due mezzi sarebbe passato con il rosso. La 25enne è stata denunciata per omicidio stradale.
# Morgan: “A Milano una via a Franco Battiato”
Battiato
Morgan non ha mai nascosto la passione per il grande artista siciliano da poco scomparso. Così come non è un mistero che il legame tra Milano e Battiato sia stato molto forte. Proprio a Milano Franco Battiato ha mosso i suoi primi passi da musicista, ha percorso una lunga gavetta fino al clamoroso successo di inizio anni Ottanta. “Milano deve intitolare una strada a Battiato”, la nuova proposta di Morgan. Verrà ascoltata dal Comune?
# Inaugurata la biblioteca Calvairate con spazi di coworking
Biblioteca Calvairate
Conclusa la riqualificazione della Biblioteca Calvairate in piazzale Martini. Inaugurata struttura profondamente rinnovata, con spazi per studio e lettura, un nuovo ambiente polifunzionale, coworking e aree per i bambini.
# Senzatetto a Milano: il Comune cerca 1000 volontari per la loro mappatura
credits: ilfattoquotidiano
A partire dal 12 febbraio si svolge racCONTAMI2024: la quinta rilevazione sui senza dimora promossa dal Comune di Milano e realizzata in collaborazione con la Fondazione Ing. Rodolfo Debenedetti e con realtà del privato sociale che operano nel campo dei servizi a favore delle persone senza dimora. L’obiettivo del progetto è contare e intervistare le persone senza dimora presenti nel territorio della città di Milano per capire meglio la situazione e mettere in atto risposte adeguate ai loro bisogni, cercando anche di comprendere le loro problematiche ed esigenze. Per questo il Comune cerca 1.000 volontari.
# La sciabolata artica: Milano torna sottozero
Previsioni per il 9 dicembre
Da giovedì in arrivo a Milano temperature in picchiata. Nel weekend si toccherà il freddo record: durante la notte e all’alba è prevista “nebbia ghiacciata”. La minima il 13 gennaio sarà di -3 gradi.
Realizzato dall’artista famoso per le sue installazioni di grandi dimensioni. Dove si trova, come è fatto e fino a quando è visitabile.
L’ALBERO ORIZZONTALE a COLORI: l’installazione GRATIS a Milano
# L’artista famoso per le sue installazioni di grandi dimensioni
Credit: @nicolettaderuvo (INSTG)
L’artista napoletano Giancarlo Neri è famoso per le sue installazioni di grandi dimensioni, realizzate in diversi Paesi in tutto il mondo. Le sue opere sono il risultato di uno stretto dialogo tra realtà e immaginazione. Tra quelle più conosciute c’è “Lo Scrittore“, una scrivania con sedia gigante alta 9 metri, passata dal parco di Villa Ada di Roma e dall’Hampstead Heath di Londra prima di essere collocata nel Parco di Monza.
# 500 palline bianche che la sera si illuminano di luci colorate: fino al 14 gennaio
dimaio_quellogiusto ig – Albero orizzontale
L’ultima installazione si chiama “Albero orizzontale”, esposta nel giardino della Fondazione Luigi Rovati in Corso Venezia 52. Visibile tutti i giorni fino al 14 gennaio 2024, si compone di oltre 500 palle bianche disseminate su tutto il manto erboso e che alle 17 si illuminano di luci colorate.
La spiegazione di Giancarlo Neri sulla scelta del nome dato all’installazione: Poche cose sono pericolose per un artista come il cimentarsi con la decorazione natalizia, direi quasi nessuna. Se la fai “strana” ti distruggono perché hai voluto essere originale a tutti i costi; se rimani nella tradizione ti distruggono dicendo “…e ci voleva un artista per fare questa cosa così banale?” Non se ne esce, è una sconfitta annunciata. Questa volta, però, la scusa ce l’ho: nella città del “Bosco Verticale” faccio un “Albero Orizzontale”. Non ho saputo resistere, peggio per me.”
E dopo un pranzo pantagruelico… si va in spiaggia. Il mio Natale in Sicilia.
Da MILANO in SICILIA: le mie vacanze di NATALE al MARE
# Ragusa, una città divisa in due
Credits TooMuchCoffeeMan-pixabay – Ragusa
Chi capita di recarsi a Ragusa scopre che è una città divisa in due. La parte nuova con le sue strade, i suoi negozi e centri commerciali e addirittura un suo patrono, San Giovanni. Poi la parte vecchia, Ibla, con i suoi vicoli e le viuzze, i suoi palazzi nobiliari e il maestoso duomo, una location già più volte utilizzata per la fiction il commissario Montalbano. E ovviamente un altro patrono, San Giorgio. Ma la cosa più spettacolare nei giorni di festa è probabilmente la sua offerta di cibo.
Ragusa è infatti una città con parecchie eccellenze culinarie: a 20 minuti dal mare durante le festività natalizie si arricchisce di pietanze tipiche e assai prelibate. Queste le mie top 5 sperimentate in questi giorni.
#1 Scacce ragusane
dolciecoccoledimiki IG – Scacce ragusane
La scaccia ragusana, che significa focaccia, è una pietanza che si gusta tutti i giorni in casa con amici e famiglia, fuori casa come cibo street food, come antipasto o piatto unico. Ma durante le festività natalizie, il panorama e la varietà di scacce si arricchisce ulteriormente.
Nella sua versione più semplice viene imbottita con pomodoro, basilico e caciocavallo ragusano dop. Ripiegata su sé stessa più volte così da formare una focaccia multistrato assai golosa. Parecchie le varianti: melanzane, broccoli, spinaci e uvetta sultanina, ricotta e salsiccia, pomodoro e cipolla
#2 Sfoglio di ricotta e salsiccia
olga_skinny IG – Sfoglio di ricotta
E qui siamo a una preparazioneassai elaborata tipica di Ragusa Ibla, la parte più antica della città. Richiede una preparazione lunga ma che garantisce un risultato che è una vera gioia per gli occhi e il palato.
In questo caso l’impasto, composto da farina, olio, strutto, lievito, acqua e sale, viene modellato come una spirale arrotolata su se stessa a cerchio e poi schiacciata ed appiattita con un mattarello. Questo schiacciamento garantisce la sfogliatura in forno, mentre il ripieno è a base di ricotta e salsiccia secca. A cottura ultimata si usa spolverare con cannella e zucchero.
#3 Gelatina di maiale
DaiMizushima IG – Gelatina di maiale
Anche questa è una preparazione assai lunga ed elaborata perché la carne di maiale va posizionata in un vassoio e ricoperta da brodo miscelato con aceto e poi lasciato raffreddare assieme alla carne. Il nome, Gelatina, deriva proprio dal fatto che il brodo deve gelare così da garantire di assaggiare la carne, morbidissima, assieme alla Gelatina formatasi grazie al raffreddamento
#4 Caponata
untoebisunto_ IG – Caponata
Un piatto che fa da antipasto, contorno o piatto unico dove le verdure, 18 nella ricetta tradizionale delle famiglie nobili iblee, cotte separatamente, vengono poi assemblate insieme e condite con aceto, sale e zucchero, così da garantire il tipico sapore agrodolce.
Nella zona di Ibla, quindi nella città vecchia, si usa guarnire la pietanza con un battuto di pangrattato, mandorle tostate tritate e fiocchi di limone e arance candite. Un piatto ricco, gustosissimo apprezzatissimo anche da vegetariani e vegani
#5 Ravioli di ricotta dolci o salati con sugo di carne di maiale
claudiascarpone72 IG – Ravioli ricotta
I ravioli di ricotta sono un must nelle preparazioni culinarie natalizie a Ragusa. Tondi o a mezzaluna, sono ricolmi di ricotta fresca, possibilmente preparata dal contadino e portata in casa calda.
In quest’ultimo caso va eliminato tutto il siero, mentre la ricotta che ne resta, fa da ripieno ai ravioli conditi successivamente con sugo di maiale cotto per ore, insaporito con cannella e chiodi di garofano. In qualche zona di Ragusa i ravioli si preparano dolci, a testimonianza di antiche tradizioni familiari dove il gusto agrodolce la fa da padrone.
Ma Ragusa non è solo cibo. E’ soprattutto mare. Anche d’inverno.
# La spiaggia di Marina di Ragusa
Per smaltire le grandi mangiate si va a passeggiare in spiaggia. In 20 minuti si arriva a Marina di Ragusa. Chilometri e chilometri di spiagge dorate. Lunghe passeggiate, sole e c’è anche chi fa surf a dicembre. Personalmente non ho mai avuto modo di indossare il piumino: inutile davvero.
Prosegue la costruzione del polo scientifico dell’Università Statale all’interno dell’area di MIND, in precedenza occupata dai padiglioni di Expo2015. Il punto sul progetto e quando è previsto il trasferimento di attrezzature e studenti.
TRASLOCO in vista per gli STUDENTI della STATALE
# La prima pietra a Ottobre 2023
Credits: milanofanpage.it – Masterpla Mind
Il progetto definitivo del Campus scientifico dell’Università Statale in MIND – Milano Innovation District è stato approvato ufficialmente dal Consiglio di Amministrazione dell’Ateneo il 20 dicembre 2022, dopo 7 anni dall’avvio di tutto l’iter. La prima pietra è stata posta invece a Ottobre 2023. L’opera di progettazione, costruzione e gestione è stata affidata al Raggruppamento di Imprese Lendlease Infrastructure (Italy), con una concessione di 30 anni e 11 mesi, di cui: 1 anno per la progettazione esecutiva, 3 anni di esecuzione lavori, 26 anni e 11 mesi di gestione.
# Un progetto a firma Carlo Ratti Associati per un investimento di 338 milioni di euro
carloratti – Campus Statale
Il progetto del campus scientifico è stato firmato da Carlo Ratti Associati e per la sua realizzazione è stata scelta la formula del project financing per un importo economico complessivo di 338 milioni euro: 158 milioni di euro di contributo pubblico, 180 milioni di euro di cofinanziamento da parte di Lendlease per la realizzazione delle opere e che riceverà un canone annuo di oltre 20 milioni di euro da parte dell’Ateneo per disponibilità, servizi e energia.
# Cinque corti su una superficie di oltre 190.000 mq per ospitare una comunità di oltre 23mila persone
Credits: Mind Milano – 5- Campus Scientifico Statale
La struttura si compone di cinque corti, distribuite su una superficie di oltre 190.000 mq, circondate da cinque palazzi in mattoni, omaggio alla tradizione architettonica milanese, con:
18.300 mq di aule, con 10.241 posti e altri 2.344 posti nelle sale lettura e studio;
quasi 50mila mq tra laboratori didattici e dipartimentali, tra cui una macropiattaforma scientifica per la ricerca avanzata;
il Learning Center, una biblioteca di oltre 8mila mq e da 1.700 posti che funge anche da porta di accesso al campus;
una piazza centrale di quasi 10mila mq affacciata sul cardo;
ampi spazi verdi;
uno specchio d’acqua.
lastatalenews – Campus Statale
Si stima la presenza nei suoi spazi di una comunità di oltre 23mila persone. Gli ambienti amministrativi sono ai piani superiori, al piano terra il “Common Ground”, uno spazio pubblico ininterrotto che attraversa l’intero quartiere e dove sono ospitati tutti gli ambienti destinati agli studenti. Le facoltà scientifiche previste sono 4: scienze e tecnologia, scienze agricole e dell’alimentazione, medicina e chirurgia, farmacologia.
# Inaugurazione prevista per l’anno accademico 2026/2027
carloratti - Campus Statale MIND
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carloratti - Campus Statale MIND
carloratti - Campus MIND
I lavori per la costruzione del campus proseguono secondo i tempi previsti e nel frattempo l’ateneo ha sottoscritto accordi di collaborazione con le realtà scientifiche internazionali già presenti in MIND: Human Technopole, il nuovo IRCCS Ospedale Galeazzi Sant’Ambrogio e Federated Innovation, un’aggregazione di aziende private leader nei settori delle life sciences e della smart city.
carloratti – Aule Campus Statale
La commissione interna si è invece attivata per pianificare il trasferimento, dal censimento delle attrezzature nei laboratori di Città Studi al ruolo del direttore dei lavori. Per coprirne le spese, e per garantire che il nuovo campus possa accogliere la comunità accademica con le migliori strutture e attrezzature, la Statale ha stanziato un importo di 120 milioni di euro. L’inaugurazione è programmata per l’anno accademico 2026/2027.
Un unico biglietto integrato con navetta e skipass. Sulla piattaforma di vendita è possibile acquistare lezioni di sci e noleggiare l’attrezzatura. I biglietti disponibili, le tariffe e le destinazioni raggiungibili.
I TRENI della NEVE dell’inverno 2024
# Un unico biglietto integrato con navetta e skipass
Snow.it-Trenord
Sono tornati da dicembre 2023 i “Treni della neve” di Trenord, pensati per chi vuole sciare sulle vette lombarde arrivando comodamente seduto a bordo di un treno. I biglietti si acquistano sul sito Snowit, entro le ore 17.00 del giorno precedente il viaggio, e sono utilizzabili fino al 14 aprile 2024. Comprendono nel dettaglio: un viaggio di andata e ritorno sui treni Trenord da tutta la Lombardia fino alla stazione ferroviaria più vicina al comprensorio desiderato, il servizio dedicato di bus-navetta dalla stazione agli impianti e lo skipass. A Valmalenco si possono scegliere le ciaspole in alternativa allo skypass.
Sulla piattaforma di vendita è possibile anche acquistare lezioni di sci e noleggiare l’attrezzatura.
# Le destinazioni classiche: Aprica e Valmalenco
Credits antonino_speranza IG – Aprica
Il biglietto integrato per Aprica&Corteno comprende il viaggio andata e ritorno fino alla stazione Tresenda-Aprica-Teglio, sulla linea Milano-Sondrio-Tirano, il tragitto in navetta fino agli impianti sciistici di Aprica e lo skipass. Il prezzo del biglietto singolo giornaliero è di 60 euro, quello bigiornaliero di 88 euro. Il pacchetto giornaliero adulto+ragazzo, dai 4 e i 13 anni, costa 105 euro, quello bigiornaliero 161 euro.
Identico costo anche per chi sceglie di sciare in Valmalenco. Per chi vuole passeggiare sulla neve è invece disponibile un pacchetto ad hoc, a 60 euro, comprensivo di viaggio andata e ritorno in treno fino a Sondrio, l’itinerario in navetta, il biglietto per la Snow Eagle, la più grande funivia d’Europa, e il noleggio di ciaspole.
# Le novità 2023-24: Domobianca, Madesimo, Piani di Bobbio
Credits yfalling-pixabay – Piani di Bobbio
Le destinazioni aggiuntive dell’iniziativa “Treni della Neve 2023-24” sono Madesimo, Domobianca e Piano di Bobbio. Al momento i biglietti sono disponibili solo per la prima al prezzo di 60 euro per un adulto e di 105 per adulto+ragazzo dai 4 e i 13 anni, comprensivi di shuttle per gli impianti e skipass. Non è previsto per ora quello bigiornaliero e infatti l’offerta è valida solo nelle giornate di domenica. La stazione di arrivo è quella di Chiavenna.
Dove prima c’era una raffineria ci potrà essere la città degli studenti.
La CITTÀ degli STUDENTI: negozi, alloggi a basso prezzo e collegamento super con Milano
# Una cittadella universitaria per riconvertire i terreni dell’ex raffineria Lombarda Petroli
ilcittadinomb.it – Ex raffineria Lombarda Petroli
A Villasanta, comune in provincia di Monza Brianza e confinante con il parco della Villa Reale, c’è un’area di circa 150mila mq che attende di conoscere il suo destino. Un tempo occupata dalla raffineria Lombarda Petroli, potrebbe diventare una cittadella universitaria.
ilpuntovillasanta – L’area un tempo occupata dalla raffineria
# Social housing, spazi aggregativi, ristoranti e negozi di vicinato
Credits barrecalavarra IG – Esempio di housing sociale nel progetto di MilanoSesto, firmato dallo studio barrecalavarra
La proposta, dell’associazione Villasanta Civica , è di quelle fatte pervenire al Sindaco Luca Ornago in vista delle osservazioni da presentare in occasione della variante al Pgt. Un progetto di social housing per garantire abitazioni a prezzi calmierati a giovani e studenti, spazi per praticare sport, per attività sociali e culturali per favorire momenti di aggregazione, bar, ristoranti, pizzerie, negozi di vicinato e servizi per i residenti anche dei quartieri limitrofi.
# Collegata a Milano con poche fermate di treno
Villasanta-Bicocca
Le parole dell’avvocato Giambattista Pini, candidato alle elezioni comunali del 2024 per il centrodestra, coalizione che ha dato vita all’associazione Villansanta Civica: “Lo sviluppo enorme degli atenei milanesi, la nascita di campus che richiamano studenti non solo dai Paesi europei ma soprattutto da paesi extra-europei (Cina, Corea, India) richiedono sempre di più la presenza di studentati/case per studenti. L’area, vista la sua posizione e la presenza della linea ferroviaria consentirebbe, con poche fermate, il collegamento con la città di Milano in particolare l’Università Milano-Bicocca” che con la facoltà di Medicina “a Monza ha richiamato oltre 2mila e 700 studenti”.
Nuovi servizi, convogli e linee in arrivo. Scopriamo le novità più interessanti sui binari nel 2024.
TRENI in ITALIA: le NOVITÀ in arrivo nel 2024
#1 Addio ai Frecciabianca: al loro posto i Frecciarossa 1000
Credits sierraalpha_ita IG – Frecciarossa 1000
Il 2024 saluta il segmento Frecciabianca. Prevista infatti l’immissione di nuovi convogli Frecciarossa 1000 in sostituzione dei vecchi ETR 460 rimasti in servizio e ormai a fine carriera. Stessa sorte toccherà nel prossimo futuro anche ai Frecciargento, in parte già dismessi.
#2 Debuttano i treni ad idrogeno: in Lombardia e Puglia
Credits tecnelab.it – Treno a idrogenojpeg
In Lombardia e in Puglia dovrebbero debuttare i treni ad idrogeno, al posto di quelli diesel, sulle linee non elettrificate Il primo treno con questa tecnologia, il Coradia Stream H di Alstom, è stato presentato per la prima volta in Italia a Milano il 4 ottobre 2023. La prima tratta operativa prevista è quella Brescia-Iseo-Edolo di Ferrovienord.
#3 In Calabria i nuovi treni ibridi Intercity con la livrea blu
ferrovie.info – Intercity ibrido blues
Entrano in servizio sulle ferrovie della Calabria i “Blues” Intercity, treni ibridi caratterizzati dal colore blu, in sostituzione degli attuali convogli in circolazione a esclusiva trazione diesel.
#4 Da Milano a Cortina con i Treni Turistici Italiani
Credits caimano025 – Treni turistici italiani
Treni Turistici Italiani prevede l’entrata in esercizio della linea da Milano a Calalzo/Cortina, dopo il debutto affidato all’Espresso Cadore da Roma Termini a Cortina d’Ampezzoil 15 dicembre 2023. I treni utilizzati sono vetture anni ‘80 e ‘90 riammodernate, dotati di 220 posti letto con servizio di prima e seconda classe e cuccette da 4 e 6 unità e un vagone ristorante che propone piatti della cucina italiana
Ad affiancare il servizio Treni Turistici Italiani arriva l’Orient Express – la Dolce Vita, il treno di lusso italiano pensato per portare i viaggiatori lungo oltre 16.000 km di linee ferroviarie – di cui 7.000 non elettrificate – alla scoperta dei luoghi storici del Paese. Previsti percorsi attraverso 14 regioni italiane e 3 destinazioni internazionali.Le carrozze sono ispirate al design italiano degli anni ’60 e ’70, alle influenze dei grandi creativi
come Carlo Scarpa, Gio Ponti, Piero Fornasetti e Ignazio Gardella.
Se ne parla tanto delle macchine volanti. Ora arriva il primo progetto pronto a debuttare su larga scala. I modelli allo studio e le caratteristiche di funzionamento.
Dal 2025 inizia la PRODUZIONE di MASSA di MACCHINE VOLANTI
# L’annuncio ufficiale della società cinese Xpeng: il via alla fine del 2025
hdmotori – Prototipo Xpeng 2 testato a Dubai nel 2022
Nel corso degli ultimi anni sono stati diversi i tentativi di progettazione di auto volanti da mettere sul mercato. Nessuno però ha avuto il successo sperato. Il primo ad andare a buon fine potrebbe essere quello della società cinese Xpeng, con la divisione AeroHT creata appositamente per lo scopo. Nel 2022 un primo test positivo a Dubai con il modello X2, nel 2023 l’ottenimento del permesso in Cina per volare con equipaggio a bordo. Il 2 gennaio 2024 l’annuncio dell’avvio della produzione di massa di mezzi volanti per l’ultimo trimestre del 2025.
# Un mezzo di tipo modulare con parte dell’abitacolo che si stacca per decollare come un drone
xpeng – Auto volante
Le maggiori possibilità di riuscire nell’impresa sono date dalla tipologia di mezzo progettato. Rispetto a quelli sviluppati in precedenza da altre società, divisi tra auto con ali per volare e aerei con ruote, il modello di Xpeng è stato pensato come modulare. La parte esterna si chiama Land Aircraft Carrier ed è un mini van dalle linee squadrate e con sei ruote, somigliante al Cybertruck di Tesla, con l’abitacolo diviso in due ambienti.
xpeng – Modulo auto volante
Quello anteriore accoglie guidatore e passeggero, quello posteriore separato ha i sedili in direzione opposta e può volare come un gigantesco drone uscendo dal baule.
xpeng – Auto volante in decollo
Dotato di sei rotori con eliche, funziona anche se due sono in avaria, e limiterà il raggio di azione alle basse altitudini per brevi spostamenti. La batteria si ricarica quando fa ritorno nell’abitacolo. Il prezzo al momento non è conosciuto.
# Il prezzo: 130mila euro. In progettazione altri veicoli volanti, tra cui una coupè con otto propulsori per il decollo verticale
evtol – Prototipo auto volante Xpeng
A questo modello dovrebbe affiancarsene altri. In fase di progettazione c’è anche un veicolo più tradizionale della casa automobilistica, dal nome di X3, una sorta di coupè dotato di otto propulsori pieghevoli installati sul tetto per il decollo e l’atterraggio verticale e 12 motori elettrici. In questo caso è stato già immaginato un prezzo: 130.000 euro circa. Li vedremo nel prossimo futuro anche nei cieli di Milano?