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La GRANDE RICCHEZZA: i COMUNI con il reddito più alto a MILANO e DINTORNI

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Ph. ArtTower

Nell’ultima classifica dei comuni italiani per reddito pro capite c’è stato un nuovo cambio al vertice: Lajatico in Toscana ha superato Basiglio e la sua Milano 3. Il comune a Sud di Milano rimane però sempre quello più ricco della Lombardia. Ma anche altri fanno bella figura: nella top 30 dei comuni più ricchi d’Italia uno su due si trova nei dintorni di Milano.

La GRANDE RICCHEZZA: i COMUNI con il reddito più alto a MILANO e DINTORNI

# Basiglio il più ricco, secondo in Italia

Credits paola.sabatini IG – Basiglio

Dall’analisi dei dati del Ministero dell’Economia e delle Finanze riferiti alle dichiarazioni dei redditi Irpef del 2021, al netto delle eventuali detrazioni, il Comune di Lajatico in provincia di Pisa ha ripreso la testa della classifica dei comuni più ricchi d’Italia ai danni di Basiglio con oltre 50mila euro di redditi medi dichiarati. Il comune della prima cintura milanese si conferma però sempre il più ricco della Città Metropolitana di Milano e della Lombardia con circa 45mila euro pro capite. Quali sono gli altri comuni ricchi tra Milano e dintorni?

Leggi anche: MILANO TRE: ghetto per ricchi o quartiere ideale?

# Nella top ten della ricchezza: Varenna, Cusago e Segrate

Credits milanoeprovincia IG – Castello Visconteo di Cusago

Scorrendo la classifica troviamo altri comuni dell’hinterland e dell’area metropolitana di Milano. Partiamo dal quinto posto di Varenna in provincia di Lecco, con poco più di 38mila euro, al sesto posto troviamo il milanese Cusago con 37,7mila, al settimo c’è Galliate Lombardo in provincia di Varese con 36,7mila. A 50 minuti da Milano il comune pavese di Torre d’Isola in ottava posizione e infine, al nono posto, un altro paese della prima cintura: Segrate con 33,7mila euro.

# Milano e gli altri comuni nella top 30

Ph. @Bellamilanotours
IG

Il Comune di Milano non entra per pochissimo nella top ten: si prende il dodicesimo posto con 33,7mila euro. Al sedicesimo c’è Arese con 33,3mila euro, poi San Donato Milanese al diciottesimo con 32,5mila euro e Vedano al Lambro al ventesimo con 32mila euro.

A chiudere la top 30 ci sono: Cernusco sul Naviglio alla posizione 23 con 31mila euro di reddito pro capite, Montevecchia in provincia di Lecco alla numero 25 con 30,6mila euro, poi Cernusco sul Naviglio alla 27esima con 30,2mila euro e infine Monza con 29,6mila euro.

Continua la lettura con: Il “PAESE DEI RICCHI” alle porte di Milano perde il suo primato. E il paese più POVERO d’Italia è in LOMBARDIA (a un’ora da Milano)

FABIO MARCOMIN

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Il primo TRENO ad ALTA VELOCITÀ tra TIRRENO e ADRIATICO è in partenza

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Credits mobilita.org - Napoli-Bari

Atteso nelle prossime settimane un primo servizio sperimentale sulla futura tratta dell’alta velocità dal Tirreno all’Adriatico. La data di partenza e quando sarà attivata ufficialmente la linea tra i due capoluoghi di regione.

Il primo TRENO ad ALTA VELOCITÀ tra TIRRENO e ADRIATICO è in partenza

# Parte il primo servizio sperimentale sulla tratta 

Credits trenomania80 IG – Frecciarossa

I lavori per realizzare l‘alta velocità/capacità tra Napoli e Bari non sono ancora terminati ma dal 10 luglio parte il primo collegamento diretto come servizio sperimentale, una sorta di “assaggio” di quello definitivo. L’avvio della sperimentazione, come riportato da TgrPuglia, è previsto dal protocollo d’intesa siglato tra le due città lo scorso 4 maggio. Successivamente alla richiesta formale indirizzata al ministero dei Trasporti e al gruppo Rfi i due sindaci Antonio Decaro e Gaetano Manfredi sono stati convocati a Roma in una riunione operativa per definire le modalità di avvio del servizio. Le parole del Sindaco di Bari Decaro: “Speriamo nei prossimi giorni di conoscere i dettagli del servizio così da comunicarlo ai cittadini, perché questa è una vittoria soprattutto per loro. La crescita economica e sociale di Bari e della sua area metropolitana ha fatto sì che le nostre richieste fossero prese in considerazione e che oggi Bari possa rivendicare un diritto alla mobilità più efficiente, attraverso il collegamento diretto con Napoli”.

# Una linea di 145 km per investimento di 6,2 miliardi di euro

Credits mobilita.org – Napoli-Bari

Napoli e Bari saranno collegate tramite una linea ad Alta Velocità-Alta capacità ferroviaria, che sarà parte integrante del Corridoio ferroviario europeo TEN-T Scandinavia – Mediterraneo, grazie a un investimento complessivo di 6,2 miliardi di euro. Il progetto prevede la soppressione di tutti i passaggi a livello lungo l’attuale linea e la costruzione di una nuova stazione di Hirpinia sulla tratta Apice – Orsara. Nella tratta Hirpinia – Orsara verrà costruita una galleria lunga circa 27 chilometri sui 28 complessivi di nuova linea per attraversare gli Appennini. Sulla tratta Napoli – Foggia la capacità teorica passerà dagli attuale 4 treni/h in entrambi i sensi di marcia e 10 treni/h per senso di marcia. In totale il tracciato sarà di 145 km e i treni viaggeranno a una velocità massima compresa tra i 200 e 250 km/h.

# Dimezzato il tempo di percorrenza tra i due capoluoghi (e si riduce da Milano)

Credits sierraalpha_ita IG – Frecciarossa 1000

Al termine dei lavori si dimezzerà il tempo di percorrenza tra le due città rispetto allo stato attuale: dalle attuali 4 ore e sole 2 ore, da Roma a Bari si passerà invece da 5 a 3 ore. Si riduce anche la durata da Milano: per arrivare a Bari ci vorranno 5 ore, dalle 8 di oggi.  

# Il punto sui cantieri e quando sarà conclusa tutta l’infrastruttura

Credits gruppofs – Cantiere Napoli Bari

I cantieri proseguono e nei primi giorni di maggio 2023 è stato attivato un nuovo tracciato di circa 3 chilometri rispetto alla linea esistente fra Caserta e Cancello, con la conseguente eliminazione di due passaggi a livello nel Comune di Maddaloni.

Il 2024 sarà un a un primo importante tassello, con l’attivazione del nodo Cancello – Frasso Telesino, che consentirà di collegare finalmente i due capoluoghi di regione collegati in modo diretto e non più sperimentale. Il viaggio durerà 2 ore 40 minuti. L’attivazione di tutto il tracciato è programmata per il 2027.

Leggi anche: Le GRANDI INFRASTRUTTURE in arrivo che rivoluzioneranno il MONDO

Continua la lettura con: Il TUNNEL SUBPORTALE per snellire il traffico. Perché a Milano costruire tunnel sotterranei è diventato un tabù?

FABIO MARCOMIN

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Video del giorno: VOLANDO sui NAVIGLI di MILANO

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Simone Lunghi il personaggio dell’anno 2019 nei Milano città stato Awards, è diventato una celebrità e potete facilmente vederlo, se passeggiate sulla riva della Darsena o lungo i navigli, a pagaiare con la sua canoa o a recuperare biciclette e rifiuti di vario genere immerso con tutto il corpo nei corsi d’acqua progettati da Leonardo da Vinci.

Questo suo video rappresenta la prima tappa della “Circumnavigazione di Milano”, una traversata incredibile che vi lascerà a bocca aperta.

“Un volo virtuale che mostra i 50 km di naviglio grande dalla darsena fino alla diga del panperduto. E’ la riedizione della prima tappa della mia avventura con cui circumnavigai l’area metropoltitana di Milano: 200 km a pagaia (e altrettantio in bici) per fare tutto ad impatto zero!” (Simone Lunghi)

Prendetevi 2 minuti e godetevi il viaggio:

Video realizzato dal fotografo Paolo Dalprato tramite la tecnica del drone virtuale.

FABIO MARCOMIN

ALTRI VIDEO DEL GIORNO A MILANO:

L’ESTATE a Milano all’inizio degli anni SESSANTA (a colori)

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Compresenza di veicoli tranviari e metropolitani lungo via Palmanova a Milano (settembre 1970)

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Credit combat tram YT – Tram 7 in sotterranea

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Sulla METRO di MILANO nel 1982, l’anno dei MONDIALI

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“RUBARE è il nostro LAVORO”

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AGGRAPPATO al BUS sulla tratta Lodi-sant’Angelo

La via con più DIVIETI DI SOSTA del mondo

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VIVAIO e MILANO CITTA’ STATO, le attività per il 2023. Vuoi unirti anche tu?

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FINE ANNO in coda al PANE QUOTIDIANO

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Un anno da pendolare sulla Milano Cremona

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La grande nevicata dell’85

La Milano di inizio Novecento

il SUPERATTICO sul tetto della TORRE

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5 angoli INSOLITI da scoprire a MILANO

Un giro sul TurboKart

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3 esperienze gratis da fare nel periodo natalizio a Milano

Quanto spendono gli studenti di Milano?

Il panino più famoso di Milano

In volo sopra i Navigli nascosti

I paninari davanti al Burghy

L’ASFALTO “FERITO” di Milano, la denuncia del comico STORTI

Inaugurazione dell’M4

BAGNI BELLI e GRATIS in CENTRO a Milano

M4: la quiete prima dell’inaugurazione 

L’Italia costruisce la sua Tech Capital

Camminare sul cielo a Milano

Ho aperto un falso ristorante in piazza Duomo

Milano, una città che costruisce METROPOLITANE come nessun’altra

Le tre strade più trafficate di Milano

In TRATTORE in CENTRO a MILANO (scena cult)

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Sciare in Porta Nuova

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Paninari a Milano

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La protesta degli studenti contro la legge anti-rave

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Quanto paghi d’affitto a Milano

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L’aperitivo più economico a Milano Centro

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Una GIORNATA ALTERNATIVA a Milano

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Cosa succederebbe se scoppiasse una bomba atomica a Milano?

Da DUOMO a LINATE, bus 73 contro METRO 4. Qual è più VELOCE?

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Quanto spendo in una settimana a Milano

La trattoria milanese più economica della città

Milano, caldo fuori stagione

Quarto Oggiaro: la periferia che spaventa Milano

Da Milano a Lecco sulla ciclabile

“RE NUDO”: la WOODSTOCK ITALIANA al PARCO LAMBRO. Dove è successo di tutto

Come funziona la linea senza conducente

La Metropolitana Milanese nei secoli

In volo di notte sui grattacieli di Porta Nuova

Le borseggiatrici della metro

Le intrusioni dei maranza

I nuovi poveri di Milano

Ultima corsa della Milano – Limbiate

Le reazioni degli automobilisti al blocca di via Palmanova

Street Style a Milano

Da Milano a Londra con una moto super sportiva

L’incrocio con semaforo rotto e il senso civico dei milanesi

Circle Line: la quasi metropolitana per Milano

La TOP 10 delle cose da vedere vicino a MILANO

NavigaMi, in CROCIERA a MILANO

Avvisi storici sul tram

Cose da NON FARE per trovare una CASA in AFFITTO a Milano

La sfida: di corsa contro la metro

INSEGUO le BORSEGGIATRICI sulla METRO

L’arena di Milano dimenticata da 25 anni

Manzoni occupato contro Giorgia Meloni

Lo show di Moncler in Piazza Duomo

La domenica di Milano vs di Roma

Milano del Futuro: 16+ edifici in arrivo 

Milano alla fine degli ANNI OTTANTA

10 ATTRICI MILANESI che hanno fatto la storia del cinema e del teatro

Tutte le stazioni della metro di Milano in un giorno

Il mio primo mese a Milano: quanto ho speso?

M6 – Il percorso della futura metropolitana di Milano

La mostra più INSTAGRAMMABILE di Milano

Mi sono trasferita a Milano

Gli Ultras della Dinamo Zagabria in giro per Milano

Tour dei chiostri notturni di Milano

Evoluzione animata della metro di Milano

Milano e Vincenzo

I locali più instagrammabili di Milanoa

DA MILANO A CAPO NORD IN BICI A FIN DI BENE

IL MODO PIU’ ECONOMICO DI MANGIARE A MILANO

Lezioni di danza in Piazza Duomo

Lo spot della Milano da Bere

LA CODA per la FAME

UN ROMANTICO A MILANO

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VALUTARE CASA scattando una FOTO con WIKICASA

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Pagina quotazioni immobiliari wikicasa

La casa diventa Wiki: il portale che sfrutta l’intelligenza artificiale per velocizzare e rendere più trasparente la compravendita e la locazione di un immobile. 

VALUTARE CASA scattando una FOTO con WIKICASA

# Quando nasce Wikicasa e l’obiettivo del portale immobiliare

Wikicasa

Il portale di ricerca immobiliare Wikicasa nasce del 2016 con l’obiettivo di permettere a chiunque di cercare casa tra le offerte disponibili seguendo l’utente dalla A alla Z velocizzando e rendendo più trasparente la compravendita e la locazione. L’utilizzo di wiki nel nome del brand deriva infatti dalla parola hawaiana wikiwiki che significa rapido, molto veloce. 

# La testa a Milano, il cuore tecnologico a Genova

Sede Wikicasa

La società ha sede a Milano in via Ascanio Sforza e il cuore tecnologico a Genova, dove è stato creato Wikicasa Studio per far comprendere al mondo dei programmatori quanto l’identità sia di produrre tecnologia, seguendo progetti molto innovativi e stimolanti per i programmatori. Il principio applicato al core business dell’azienda è lo stesso applicato in fase di assunzione: al centro ci sono i giovani, il team si compone di 50 persone con una media di 27 anni.

# L’utilizzo dell’intelligenza artificiale e del machine learning per una puntuale valutazione dell’immobile

Algoritmo IAREE Wikicasa

Uno degli aspetti su cui differenza questo portale dagli altri sul mercato è l’esperienza lato utente con la tecnologia, grazie in particolare all’utilizzo dell’AI (intelligenza artificiale) e del machine learning, che permette di facilitare alcuni aspetti della ricerca e dell’acquisto di un immobile. Lo strumento più interessante lanciato da Wikicasa è quello basato sull’image recognition che consente di valutare un’abitazione scattando semplicemente una foto dallo smartphone con l’app dedicata. Inserendo poche informazioni il sistema riesce a definire l’esatto stato dell’immobile e una valutazione reale.

In fase di sviluppo un altro algoritmo per avere il valutatore migliore sul mercato capace, grazie a controlli automatici, di evitare truffe o errori di pubblicazione.

# Tutte le informazioni necessarie a facilitare la compravendita

Pagina quotazioni immobiliari wikicasa

L’altro aspetto su cui punta Wikicasa è quello informativo attraverso la pubblicazione di dati utili a una più efficace ricerca della casa da parte dell’utente, dall’annuncio alle quotazioni immobiliari zona per zona e persino il migliore momento per acquisire o vendere. 

A questo si affiancano news interne e news esterne basate su ricerche di mercato interne o focalizzate sui temi caldi, con anche opinioni di esperti del settore, i cui contenuti si dividono in due gruppi: analitici, ad esempio gli articoli sui trend del mercato, e interpretativi, con un punto di vista su fatti immobiliari, come quello sulla decisione di calmierare affitti o limitare gli affitti brevi.

Leggi anche: LIMITI agli AFFITTI BREVI per abbassare gli AFFITTI LUNGHI? Il Governo BOCCIA il Comune

Continua la lettura con: Le 5 FERMATE della METRO dove COSTA MENO prendere una casa in AFFITTO

REDAZIONE

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METRO CHIUSA dopo il concerto a SAN SIRO: perché non tenerla aperta tutta la notte nei week end?

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Credits: europanelmondo.it - M5 Stadio San Siro

Milano vanta una delle reti metropolitane più estese d’Europa, con un servizio efficiente e puntuale ma, in un confronto internazionale, pecca sempre sugli orari di apertura: chiude troppo presto. E questo crea problemi. Soprattutto nelle sere d’estate. 

METRO CHIUSA dopo il concerto a SAN SIRO: perché non tenerla aperta tutta la notte nei week end?

# La “figuraccia” in occasione dei concerti dei Coldplay: “se ci sono 60.000 persone, non puoi tenerla aperta fino alle 2 o 3 di mattina?”

Coldplay – Credits: Cool in Milan

Lo spunto ci arriva dall’articolo di Nicola Porro sulla sua testata giornalistica in cui racconta della figura fatta da Milano a causa della durata limitata dell’orario della metropolitana in occasione dei concerti dei Coldplay che si sono tenuti allo Stadio di San Siro con 4 date tra il 25 e il 29 di giugno. Queste le sue parole: “Coldplay fanno un concerto, lo fanno a Napoli e poi a Milano. Mi sembra che ci siano 3-4 date. Sapete quante persone arrivano a vedere i Coldplay a Milano? 60.000. Bene, è stato un disastro perché, finito il concerto, la metropolitana stava chiudendo. Ce la possiamo anche prendere con i tassisti, sapete che io non sono esattamente il loro amico e li ho recentemente criticati, ma se ci sono 60 mila persone allo stadio con una fermata della metropolitana a 2 passi, non puoi tenerla aperta fino alle 2 o 3 di mattina?

# Perché non tenerla aperta H24 per eventi e nei weekend?

Credits: europanelmondo.it – M5 Stadio San Siro

Come spesso abbiamo evidenziato sulla nostra testata, tra gli aspetti da migliorare nel pur efficiente trasporto pubblico milanese e in particolare nelle metropolitane c’è sicuramente quello degli orari di apertura e chiusura delle linee. Se un passo in avanti è stato fatto negli anni scorsi per chi deve recarsi a lavorare presto la mattina, ora le prime corse partono alle 5:30, poco o nulla è stato fatto per la sera e la notte con gli ultimi viaggi a mezzanotte e mezza. Anche in occasioni di eventi, come appunto i concerti e la partite di calcio a San Siro, week e fiere, la chiusura viene posticipata al massimo all’1 di notte o poco più. Questo non permette a molte persone di fare in tempo a prendere l’ultima corsa, soprattutto se sono decine di migliaia quelle che devono defluire da un palazzetto o uno impianto sportivo di grande dimensioni. 

Perché quindi non prolungare l’orario fino alle 2-3 di notte, come suggerito da Porro, o ancora meglio farle andare H24 con succede già in altre città del mondo?

Leggi anche: Le NOVITÀ per MIGLIORARE la METRO di Milano: le 10 proposte dei milanesi

# La metro notturna nel mondo

Credits medium.atm – Metro Copenaghen

Tra gli esempi di città che fanno funzionare la metropolitana tutta la notte troviamo New York City che, grazie all’alto numero di binari, può effettuare interventi e manutenzione sui binari paralleli senza interrompere il servizio e quindi la rete è attiva tutti i giorni della settimana a tutte le ore. Stessa cosa succede a Copenaghen, perché la rete è stata progettata per farlo, dove viene utilizzato lo stesso sistema di M4 e M5 a Milano e quindi non si spiega perché almeno queste due linee non possano girare anche di notte.

La “tube” di Londra è aperta H24 tutti i fine settimana, funzionano di notte in settimana o nel week end anche le metropolitane di Chicago, Toronto, Berlino, Mumbai, Vienna e Stoccolma.

Leggi anche: METRO 24h: le città che hanno il servizio non-stop e come potrebbe funzionare

Fonte: nicolaporro.it

Continua la lettura con: M4 a SAN BABILA: tutte le NOVITÀ dall’orario della linea alle MODIFICHE dei mezzi di superficie

FABIO MARCOMIN

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M4 a SAN BABILA: tutte le NOVITÀ dall’orario della linea alle MODIFICHE dei mezzi di superficie

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Linea NM4

Dal 4 luglio 2023 la linea M4 arriva fino in piazza San Babila, collegando così il centro cittadino con l’Aeroporto di Linate. Ma non è l’unica novità: sono previsti diversi cambiamenti sia per quanto riguarda il servizio della linea che per quello dei mezzi di superficie. 

M4 a SAN BABILA: tutte le NOVITÀ dall’orario della linea alle MODIFICHE dei mezzi di superficie

# La linea M4 si allunga fino a San Babila: si estende l’orario di servizio

Credits Andrea Cherchi – Ascensore stazione di San Babila

Il 4 luglio 2023 la linea M4 si allunga fino a San Babila. Aprirà anche la stazione di Tricolore, mettendo in collegamento il centro cittadino all‘Aeroporto di Linate in 14 minuti, un vero record mondiale. Comune di Milano e Atm hanno studiato una rimodulazione del servizio di trasporto pubblico e una riorganizzazione delle corse di superficie per evitare sovrapposizioni con la nuova metro e per migliorare tutte le connessioni.

La novità più importante riguarda l’estensione dell’orario di servizio della M4, che oggi chiude alle ore 21, dal venerdì alla domenica fino alle ore 0,30 circa come per il resto della rete metropolitane e dal lunedì al giovedì alle ore 22 per permettere la prosecuzione dei lavori necessari alla costruzione di tutta la linea fino al futuro capolinea ovest di San Cristoforo FS.

Leggi anche: Il NUOVO RECORD di MILANO: AEROPORTO – CENTRO in MENO di un QUARTO D’ORA. Le ultime IMMAGINI e la data di INAUGURAZIONE

# Tre nuove linee di superficie tra cui la notturna della nuova metro

Linea NM4

Le novità per le linee di superficie saranno operative dal 5 luglio, il giorno successivo al prolungamento della metropolitana, e saranno 13 quelle coinvolte. Partiamo dalle tre nuove linee in servizio:

  • il bus 85 che collega piazza Napoli con Cadorna e San Babila in sostituzione di un tratto che era percorso dalla linea 61;
  • la linea festiva 903 in servizio tra i comuni di San Donato, Peschiera Borromeo e Segrate;
  • il bus notturno NM4 percorre la tratta Linate-Duomo sostituendo la M4 di sera durante la sospensione del servizio. Non si capisce perchè la linea M5 sia ancora orfana di una linea sostitutiva durante la notte, l’unica di tutta la rete.

Leggi anche: L’UNICA METRO di Milano che NON ha la SOSTITUTIVA di NOTTE

# Cinque linee potenziate

Credits atm – Nuovi percorsi linee di superficie

Accanto alle nuove linee sono previsti potenziamenti per altre 5:

  • nuove corse alternate per il bus 88 in direzione di dell’Aviazione e di Linate paese creando un nuovo collegamento con l’ospedale Monzino;
  •  il bus 34 prolunga nel quartiere Fatima continuando le corse da via Chopin fino a via Amidani;
  • la linea 54 prosegue dal nuovo capolinea di Dateo M4 oltre Lambrate fino a Cascina Gobba M2 sostituendo la linea 75;
  • il bus 60 prolunga da largo Augusto a piazza Diaz/Duomo M1-M3;
  • la linea 901 allunga il suo percorso da Peschiera Borromeo creando un nuovo collegamento con Dateo M4 oltre a San Donato M3, integrata da un nuovo percorso della linea 902.

# Modifiche di servizio su altre 6 linee

Viabilità mezzi pubblici

Ci sono poi delle modifiche al servizio di altre 6 linee:

  • la linea 73, che collega ora in superfice l’Aeroporto di Linate con piazza del Duomo, diventa extraurbana tra lo scalo e San Felicino con 15 fermate e cambia il numero in 973;
  • i bus 38, 45, 61, 66, 77 (che non percorrerà più Corso Lodi) e 84 rimodulano i loro percorsi, qui tutti i dettagli, in modo da efficientare il servizio, evitando così le sovrapposizioni con la M4 e le altre linee di superficie, ma alcune anche per la trasformazione della zona di San Babila in una maxi area pedonale

Leggi anche: Il centro di Milano diventerà una MAXI AREA PEDONALE: le 5 grandi TRASFORMAZIONI previste

Fonte: Ufficio Stampa Atm

Continua la lettura con: METRO DIRETTA LINATE – CENTRALE: perché non provarci?

FABIO MARCOMIN

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I SEGRETI della FOCACCIA al FORMAGGIO di RECCO, la voglia matta dei milanesi

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Ph. @focacciadirecco_igp IG

Una grande classico a Milano. Quella voglia matta che ci spinge verso la Liguria per assaporare la focaccia al formaggio DOC. Quella che per cause misteriose non si trova così buona in nessun’altra parte del mondo. Ma quali sono i suoi segreti?

I SEGRETI della FOCACCIA al FORMAGGIO di RECCO, la voglia matta dei milanesi

# Il mistero sul formaggio

Ph. @focacciadirecco_igp IG

Questa prelibatezza fu “inventata” attorno al 1190 e, fino all’ ‘800, era un prodotto culinario prettamente invernale e popolare solo dentro i confini liguri. Solo nel secondo dopoguerra diventò un piatto noto in tutt’Italia (e anche oltre i nostri confini nazionali).

Parliamo della focaccia con il formaggio di Recco che, anche i milanesi più integralisti della tradizione meneghina, conoscono e apprezzano.
La ricetta è una delle più popolari della tradizione ligure: per preparare l’impasto, da cui si ricavano le due sfoglie sottili, che racchiudono il prelibato ripieno di formaggio, occorrono farina manitoba (una farina di grano tenero le cui origini sono del Canada), olio extravergine d’oliva, acqua e sale. Ma uno dei grandi misteri riguarda il formaggio che viene utilizzato. 

Per il formaggio si usa una crescenza freschissima. I più rigidi difensori della tradizione negano che si possano utilizzare altri derivati del latte, ma sono molti coloro che, al posto delle crescenza, utilizzano lo stracchino o la prescinseva. Lo stracchino non è un sinonimo della crescenza, come molti erroneamente credono: per la crescenza ci sono sette giorni di stagionatura, che diventano venti per lo stracchino. Invece la prescinseva è un prodotto tipico della provincia di Genova, che si ottiene attraverso la capacità coagulante del latte se è messo a contatto con il caglio.

# L’unica focaccia originale si trova in questi quattro luoghi

Ph. @focacciadirecco_igp IG

La focaccia di Recco “originale” viene sfornata solo a Recco, Camogli, Sori e Avegno: gli al di fuori di questi comuni si possono gustare (per bene che vada) solo delle buone imitazioni dell’originale. A tutelare il prodotto c’è il Consorzio della Focaccia di Recco al Formaggio, a cui aderiscono 19 aziende e oltre venti punti vendita, tutte nei comuni sopra citati.

Tornando alle origini della focaccia di Recco, si deve tornare indietro fino al 1190 o giù di lì, ai tempi delle terza crociata (1189-1192): in uno scritto ritrovato, risalente a quei periodi, si narrava di crociati, ospitati presso l’Abazia Benedettina di San Fruttuoso (Camogli), che venivano accolti con tante prelibatezze, tra cui “…una focaccia di semola e di giuncata…”. La giuncata è un formaggio fresco e molle, il cui nome deriva dal materiale (il giunco) con cui si costruivano gli attrezzi per produrlo.
Con le serate gastronomiche, diventate di moda negli anni settanta del secolo scorso, la focaccia al formaggio vide esplodere la propria popolarità attraverso il volano del turismo ligure.
Dal 2015 la focaccia di Recco è diventata prodotto Igp (Indicazione geografica protetta).

Continua la lettura con: Il ristorante più antico d’Europa, aperto ai tempi di Carlo Magno

FABIO BUFFA

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A ROMA ci sarà la stazione METROPOLITANA più BELLA del MONDO? (Video e rendering)

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Credits webuild - Uscite stazione Venezia

La prima “stazione museo” del mondo: un viaggio nella storia dell’antica Roma. Scopriamo come sarà e quando verrà inaugurata.

A ROMA ci sarà la stazione METROPOLITANA più BELLA del MONDO? (Video e rendering)

# Un viaggio attraverso le meraviglie dell’Impero Romano

Credits romametropolitane – Tratta finanziata linea C

Il 22 giugno 2023 è stata posata la prima pietra della futura stazione Venezia della terza metropolitana della Capitale, la linea C: sarà la prima a guida automatica il cui primo tratto ha inaugurato nell’estate del 2015, realizzata dal consorzio Metro C S.c.p.a, guidato da Webuild e Vianini Lavori. Nonostante i pesanti e cronici ritardi nell’estensione della rete romana, sia per le situazioni debitorie di Roma Metropolitane che per i numerosi ritrovamenti archeologici, questa stazione ha tutte le potenzialità per diventare la più bella del mondo. Proprio grazie alle tracce lasciate dalle meraviglie dell’Impero Romano conservate del sottosuolo. I passeggeri che scenderanno o usciranno dalla stazione Venezia faranno un viaggio attraverso la storia delle città

Leggi anche: LA RIVOLUZIONE di Metrovia per Roma: 7 nuove linee METROPOLITANE, 1 CIRCLE LINE e 12 linee di METROTRAM

# Un’archeostazione con un intero piano dedicato ad area museale

Credits webuild – Area museale stazione Venezia

Sarà la seconda archeostazione dopo quella di San Giovanni ma all’ennesima potenza. Tutto il primo livello sarà dedicato ad area museale e ospiterà i resti archeologici emersi nel corso degli scavi. Sono stati stimati 66.000 metri cubi di scavo archeologico e tra le strutture più interessanti ritrovate ci sono gli Auditoria di Adriano. 

Credits webuild – Atrio museale stazione Venezia

L’atrio museale è stato progettato con il supporto della Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio e prevede la ricollocazione lungo il tracciato originale della Via Flaminia della facciata di un edificio con tabernae, luogo in cui venivano svolte attività commerciali e delle grandi aule rettangolari dove si svolgevano discussioni filosofiche e pubbliche letture di opere letterarie che compongono gli Auditoria di Adriano. I reperti saranno collocati in aree e teche espositive, accompagnati da innesti a parete che ne racconta la loro storia, con l’obiettivo di far vivere ai passeggeri e turisti un’esperienza culturale unica.

# Uno snodo tra i complessi museali nel cuore di Roma

Credits webuild – Uscite stazione Venezia

La stazione sarà poi un un vero e proprio snodo tra i complessi museali dell’area circostante: dal primo livello interrato ci sarà l’accesso diretto, oltre che agli Auditoria di Adriano, anche alle aree museali di Palazzo Venezia, al Parco Archeologico dei Fori Imperiali e al Vittoriano. In questo modo si verrà a creare un museo urbano senza soluzione di continuità in uno dei siti archeologici più visitati al mondo.

Leggi anche: Le FERMATE più BELLE di metro e passante di Milano

# Una sfida ingegneristica unica: 45 metri di profondità, 8 piani e 27 scale mobili

 

Per la sua posizione in un contesto di rilevazione storico-monumentale, quale il centro di Roma, e per preservare i flussi veicolari e pedonali esistenti nella piazza, la costruzione della stazione Venezia si presenta come una sfida ingegneristica unica. Si svilupperà al centro dell’omonima piazza su otto livelli interrati di 4.500 mq scendendo a una profondità di 45 metri, i muri perimetrali di contenimento dello scavo arriveranno fino a 85 metri (come se si posizionasse sotto terra il Vittoriano) e sarà dotata con 27 scale mobili e 6 ascensori. Ci saranno tre accessi: lato Palazzo Venezia e lato Auditoria di Adriano, entrambi dotati di scale mobili e di un corpo ascensore vetrato, e lato Vittoriano con una scalinata aperta. 

L’investimento complessivo è di 700 milioni di euro e l’inagurazione è stata programmata per il 2032.

Leggi anche: Le 10 PIÙ BELLE METROPOLITANE d’Europa a confronto con quella di Milano

Continua la lettura con: METRO DIRETTA LINATE – CENTRALE: perché non provarci?

FABIO MARCOMIN

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M6 – Il percorso della futura metropolitana di Milano

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Mi sono trasferita a Milano

Gli Ultras della Dinamo Zagabria in giro per Milano

Tour dei chiostri notturni di Milano

Evoluzione animata della metro di Milano

Milano e Vincenzo

I locali più instagrammabili di Milanoa

DA MILANO A CAPO NORD IN BICI A FIN DI BENE

IL MODO PIU’ ECONOMICO DI MANGIARE A MILANO

Lezioni di danza in Piazza Duomo

Lo spot della Milano da Bere

LA CODA per la FAME

UN ROMANTICO A MILANO

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L’ISOLA-GIARDINO sul LAGO di GARDA

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Credits: @gardaoutdoors Isola di Garda

Il lago di Garda è una meta conosciuta da tutti e visitata ogni anno da migliaia di turisti internazionali. Si sente spesso parlare di Desenzano o Limone, ma anche di Gardone Riviera o Peschiera. Eppure il lago di Garda ha anche luoghi meno noti dove i più “avventurosi” possono decidere di trascorrere una vacanza differente. 

L’ISOLA-GIARDINO sul LAGO di GARDA

Tra questi luoghi diversi dal solito, nella cornice del Lago di Garda, c’è l’Isola del Garda, un’isola-giardino dominata da una villa eclettica in stile gotico-veneziano. Un Eden verdeggiante e segreto, ma anche un luogo ricco di storia.

# L’isola dei pirati amata da Dante e San Francesco

Credits: @drinkeatwithlove
Isola di Garda

Isola del Garda è la più grande delle cinque isole del lago, si trova vicino alla costa di San Felice del Benaco e non molto distante da Salò e Gardone Riviera. Le sue origini sono molto antiche: inizia ad essere abitata infatti nell’epoca romana, ma dopo il declino dell’impero, viene abbandonata. Nei secoli diventa rifugio di pirati, prima, e proprietà di monaci, poi. Fino a quando nel 1200 Francesco d’Assisi, di ritorno dall’Oriente, rimane ammaliato dalla bellezza dell’isola e la ritiene luogo ideale per costruirci una comunità di frati. Negli anni successivi l’isola accolse anche Sant’Antonio di Padova e Dante Alighieri, che pare abbia celebrato l’isola anche in uno dei suoi canti dell’Inferno.

Nel ‘400 Isola del Garda venne occupata dal nuovo monastero, con tanto di chiesa, chiostro, celle e giardini. Ma, nell’Ottocento il conte Luigi Lechi di Brscia fece costruire una residenza sulle rovine del monastero e dopo essere passata al demanio, si susseguirono molti proprietari fino ad arrivare ad oggi.

# Il tour dell’isola-giardino fino alla spiaggia smeraldo

Credits: @gardenrouteitalia
Isola del Garda

Isola del Garda è lunga circa 1km e oggi appartiene alla famiglia Cavazza, che però apre al pubblico la propria isoletta attraverso visite guidate. L’isola è un vero e proprio microcosmo ricco di natura, arte e storia. Una volta approdati sull’isola si nota già un delizioso porticciolo, costruito nel 1830. Durante il tour guidati ci si dirige subito verso il giardino all’italiana, con antichi cespugli di Bosso e rigogliosi palmeti, e poi verso quello all’inglese con piante provenienti da tutto il mondo che grazie al clima mite del lago qui hanno trovato un habitat ideale. Punto forte della visita è sicuramente la villa dell’isola. Qui si possono infatti vedere alcune sale interne realizzate nel ‘900, ma soprattutto si può salire sulla terrazza in stile neogotico da cui si può godere di una vista sul lago e verso la Rocca di Manerba.

Piccola chicca?  Sull’isola c’è una spiaggia che si trova proprio al centro, la Baia dello Smeraldo, e qui le acque hanno colori caraibici.

Continua la lettura: Questa è “la SPIAGGIA più BELLA del mondo” (e quelle che insidiano il suo primato)

BEATRICE BARAZZETTI

Le altre località del giorno (per una gita da Milano):

Adda,  ArcoBaroloBiella, Brescia, BrunateGenova, ComoOrrido di NessoCrespi d’AddaTorrechiara, il parco speleologico di Dossena, il Castello Medievale, Civate e il lago più vicino a MilanoCassinetta di Lugagnano, Oasi Zegna, BormioLucchio, i Dolmen d’Italial’altra Santa MargheritaVal CavargnaLabirinto della MasoneCornello dei TassoBellano, il Giardino delle Grotte, il parco dei dinosauriMonte San Salvatore, la passeggiata dell’amore, la spiaggia più piccola del mondo, l’orrido di Nesso, il passaggio segreto sul lago di Como, il presepe sommersoIsola Comacina, la Mini Toscana della Brianza, Val Vestino, il ponte tibetano più alto d’EuropaRasigliaMerate e la piccola Lourdes, la piscina sul lagoVal Bavona, le Marmitte dei GigantiIsolino Virginia- l’isola di LotoLuganoil borgo superocolorato di PomponescoMeranoIsole Caraibiche della LombardiaMorcote il villaggio più bello della Svizzera, MantovaIncisioni Rupestri della ValcamonicaLeccoMandello del LarioPeccioli borgo medievale dell’arte contemporanea, lo Snow Chalet di LivignoTizzano Val Parma, il 09, l’AcquaworldGrotte di SoprasassoSankt Moritz, Valgoglio, Ravenna, la Valle di Preda Rossa, la Casa dei Maghiil fiordo norvegese d’Italia di Crap de la ParèCiaspolate vicino a Milano, il lago alpino più bello del mondo, la strada del Prosecco, il Treno del Nataleil capolavoro del Cinquecento GualtieriLago di CarezzaMoltrasio “il borgo dell’amore”Villa SelvaticoCastel Savoia la reggia della Regina MargheritaGlacier ExpressCourmayeur, la Spa più divertente d’Europa, la Pozza di LeonardoMartello il Comune che non parla italianoLa funicolare cabriolet di Grimselwelt, Val SanagraGiardino RossiniNoli, le “FilippineItaliane”Lodi, PaviaVigevanoBobbio, La savana di Cumiana, MonzaValsassinaBardineto il villaggio dei funghiValle d’Intelvi, Maranello, La terrazza del brivido di Tremosine, Ricetto di Candelo, Madonna di CampiglioVal Vigezzo la valle dei pittoriPunta SassoBubble Room, Portofino, BellagioLegnanoSottomarinaLe 5 TerreBroloPreda Rossale grotte del CaglieronLomelloBergamoIl castello da fiaba di MadruzzoGaggioPusianoGera LarioChamoisLerici

La STRADA che ATTRAVERSA il MARE: la più spettacolare d’Italia?

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Credits: @Riccardo Roiter Rigoni Ponte Translagunare Chioggia

Ci sono strade che più delle altre regalano un certo fascino mentre le si percorre, sono le strade panoramiche, da cui è possibile scorgere vedute su mare, borghi particolari e più in generale panorami che lasciano incantati. Eppure questa strada ha un fascino speciale, apparentemente non offre viste dove si può sognare guardando l’orizzonte, ma mentre la si percorre si sarà a sfioro sull’acqua.

La STRADA che ATTRAVERSA il MARE: la più spettacolare d’Italia?

# Il viadotto della Romea

redits: nuovavenezia.gelocal.it
Ponte Translagunare Chioggia

Questa strada è una vera e propria strada sull’acqua. Si tratta di un pezzo della strada statale 309 Romea (SS 309), nota semplicemente come la Romea, e collega Ravenna a Mestre, Venezia. Segue gran parte del litorale dell’Adriatico e non si allontana mai troppo dal mare. Per la precisione, la Romea parte da Marghera, una località vicino a Mestre, e dopo 27km arriva a Passo della Fogolana, dove uno svincolo ti immette nella strada statale 516 Piovese diretta a Padova. Percorrendo la striscia di terra compresa tra il corso del fiume Brenta e la laguna, si arriva poi ad un tratto di strada davvero suggestivo. È il viadotto che procedendo verso sud-est collega a Chioggia, al limite meridionale della laguna veneta.

# Circa 4 km a sfioro sul mare

Credits: @Riccardo Roiter Rigoni
Ponte Translagunare Chioggia

Il ponte translagunare di Chioggia è quindi una vera e propria strada che attraversa il mare della laguna veneta. Circa 4 km sull’acqua per arrivare nel centro cittadino. Percorrendola si incontrano incantevoli scenari che cambiano con il variare della luce, ma si notano anche diversi uccelli e fenicotteri. Eppure non è oro tutto ciò che luccica. La strada è particolarmente trafficata, sempre piena di camion che in qualche modo rovinano il panorama.

Chioggia è uno dei tanti piccoli angoli di paradiso della laguna, ma dovrebbe essere più valorizzata. Così come si potrebbe sfruttare la sua strada panoramica come buon benvenuto per i turisti. Questo ovviamente significherebbe pensare anche ad altre vie alternative alla strada statale Romea, per evitare che si continui a finire in colonna, oppure ripensare alla ferrovia.

Continua la lettura: La STRADA PANORAMICA più bella (e sconosciuta) d’ITALIA

BEATRICE BARAZZETTI

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Una RETE CICLABILE di 750 chilometri: il MAXI piano per collegare Milano e Hinterland

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Biciplan

Una mega rete ciclabile che connetterà tutti i 133 comuni del territorio metropolitano con l’obiettivo di far crescere del 20% il traffico sulle due ruote a pedali. Il progetto e il punto sui cantieri.

Una RETE CICLABILE di 750 chilometri: il MAXI piano per collegare Milano e Hinterland

# Un investimento di 400 milioni di euro per aumentare del 20% il traffico su 2 ruote

Biciplan

Il progetto nasce nel 2021 con l’approvazione della delibera di giunta della Città Metropolitana di Milano, che prevedeva 250 milioni di Euro del PNRR per la creazione di una fitta rete di connessione tra territorio, cittadini e due ruote, a cui ha fatto seguito nel 2022 la presentazione del progetto Cambio Biciplan da parte della Commissione Consiliare del Comune di Milano. L’investimento complessivo previsto ha un valore di 400 milioni di euro. 

Il nome del progetto “Cambio” vuole evocare l’ambiziosa svolta che si vuole imprimere, quella di aumentare almeno al 20% il traffico delle biciclette nel comune milanese, percentuale nella quale rientra almeno il 10% dei cittadini della fascia intercomunale metropolitana.

# Una rete metropolitana composta da 24 linee ciclabili per 750 km di estensione

Linee Biciplan

Cambio Biciplan è un progetto di mobilità dolce da sviluppare nel medio periodo che prevede una rete metropolitana di 24 piste ciclabili per un totale di 750 km, alcune saranno costruite ex-novo altre saranno semplicemente inserite nella rete come le piste lungo il Villoresi e il Naviglio.

Nello specifico ci saranno:

  • 4 linee circolari
  • 16 linee radiali
  • 4 greenway (tra tratti realizzati e riutilizzati e collegati agli altri)

Il progetto prevede il coinvolgimento di tutte le amministrazioni comunali chiamate a dare un contributo allo studio, a segnalare e individuare strategie per sviluppare la mobilità dolce dei propri cittadini in modo da trovare tutti insieme le modalità di intervento e realizzazione.

# Tutti i servizi disponibili a 1 km di distanza

bikeitalia.it
Cambio Milano

In linea con l’obiettivo generale di scoraggiare l’uso dell’automobile la rete è stata pensata in modo che entro 1 km di distanza dalla pista siano offerti tutti i servizi essenziali: scuole, imprese, ospedali, interscambi con le linee ferroviarie e della metro. Per fornire informazioni in tempo reale e costituire un’infrastruttura di comunicazione al servizio del territorio tutte le piste ciclabili saranno dotate di fibra ottica e illuminate in modo sostenibile grazie ad impianti di ricarica solare con le luci che si accenderanno solo al passaggio dei ciclisti.

# Il primo tratto realizzato: la linea 6 da via Corelli all’Idroscalo 

Credits cambiobicipla.it – Linea 6

A luglio del 2022 è stato inaugurato il primo tratto della Linea 6, da via Corelli Milano fino all’Idroscalo, che si estenderà complessivamente su 23 km totali passando attraverso la Rivoltana e raggiungendo Caravaggio. Quando sarà conclusa questa linea servirà 112mila persone, otto scuole superiori e sei università per un totale di 5.000 studenti.

# Cinque nuove linee in cantiere nel 2023

Nel 2023 saranno realizzate cinque nuove linee, grazie a circa 50 milioni di euro di finanziamenti dell’Unione europea – NextGenerationEU all’interno dei Piani Urbani Integrati M5C2I2.2, identificate attraverso un processo partecipato insieme ai territori coinvolti:

  • Linea 2 che passa per Bresso, Cinisello Balsamo, Sesto San Giovanni;
  • Linea 5 che passa per Segrate, Pioltello, Cernusco sul Naviglio, Vignate, Melzo, Pozzulo Martesana, Cassano d’Adda;
  • Linea 7 che passa per Peschiera Borromeo, Pantigliate, Mediglia, Paullo, Colturano;
  • Linea 12 che passa per Cesano Boscone [fase 2], Cusago, Cisliano, Albairate, Abbiategrasso;
  • Linea 15 che passa per Pero, Rho, Pogliano Milanese, Lainate, Nerviano, Parabiago, Canegrate, San Vittore Olona, Legnano.

# Il punto sul progetto

Punto progetto Biciplan

In questo momento, come si può vedere dal sito ufficiale, la fase di progettazione è arrivata al 13% mentre quella realizzativa è ferma all’1% in base alle ultime informazioni disponibili. Il completamento del progetto di questa mega rete di ciclabili che metterà in connessione tra loro i Comuni della Città Metropolitana, compreso Milano, dovrebbe avvenire entro il 2037. 

Continua la lettura: La PISTA CICLABILE scavata nell’ACQUA: un’idea per l’Idroscalo?

FABIO MARCOMIN

copyright milanocittastato.it

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METRO DIRETTA LINATE – CENTRALE: perché non provarci?

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Linate-Centrale

La M4 avanza. E con le nuove aperture delle stazioni appaiono anche apparenti contraddizioni. Come l’assenza di interscambi diretti tra la M4 e le altre linee. Ma non solo. C’è chi sottolinea anche un altro aspetto. La M4 collega il centro storico con l’Aeroporto di Linate. Perchè non pensare il collegamento che sembra più utile per i turisti che arrivano a Milano: un collegamento diretto tra aeroporto e la Stazione Centrale. Visto che la linea M1 porta a Cadorna, o semi-diretto visto che anche in futuro tra M3 e M4 l’interscambio sarà “fantasma”, perché non ipotizzare una metro express no stop?

METRO DIRETTA LINATE – CENTRALE: perché non provarci?

# L’attesa per la M4 fino a San Babila

Credits Andrea Cherchi – Stazione di San Babila

Di alcuni giorni fa l’annuncio dell’inaugurazione della linea M4 fino a San Babila il 4 luglio 2023, invece del 30 marzo come previsto fino a qualche mese fa, che interscambierà con la linea M1 connetterà finalmente il centro storico di Milano con l’Aeroporto di Linate. Lo farà in appena 14 minuti, nessun’altra metropoli al mondo ha un collegamento così rapido tra aeroporto e centro della città. L’attivazione di questa breve tratta di 1,6 km aggiornerà il totale della linea a 7,3 km e 8 stazioni e della rete milanese a poco più di 104 km e 121 stazioni.

Leggi anche: Il NUOVO RECORD di MILANO: AEROPORTO – CENTRO in MENO di un QUARTO D’ORA. Le ultime IMMAGINI e la data di INAUGURAZIONE

# L’ “interscambio fantasma” a Missori con la M3

Comune di Milano – Corridoio di indirizzamento

Nel frattempo, il 19 giugno 2023, sono partiti i lavori del cosiddetto “corridoio di indirizzamento” tra la stazione di Missori M3 e la futura stazione di Sforza Policlinico. Nello specifico verrà realizzato un breve tunnel dalla stazione M3 Missori fino all’incrocio di via Pantano, via Albricci e via Larga dove è prevista una nuova uscita per la linea. Questo significa, come purtroppo è noto già da tempo, che tra la M3 e la M4 non ci sarà alcun collegamento sotterraneo. Dalla nuova uscita partirà la pedonalizzazione di via Pantano che gli utenti della metropolitana percorreranno a piedi, quindi in superficie magari sotto la pioggia e con i bagagli per arrivare alla stazione di M4 dato che ci sarà chi arriverà da una delle stazioni ferroviarie dell’alta velocità sulla M3, Centrale e Rogoredo, per poi dirigersi in aeroporto o fare il percorso contrario.

Leggi anche: Partono i CANTIERI per l’ “INTERSCAMBIO FANTASMA” tra M3 e M4

# Una linea diretta da Linate alla Stazione Centrale con M2 o M4?

Linate-Centrale

Nessun collegamento comodo per arrivare a una stazione ferroviaria dell’Alta Velocità e in particolare con quella più importante della città: la Stazione Centrale. Da qui e da altre stazioni come Porta Garibaldi e Cadorna parte il collegamento verso Malpensa con il Malpensa Express e fra qualche anno anche quello di Orio al Serio avrà un connessione diretta. Perché non ipotizzare una linea metropolitana express tra Linate e Stazione Centrale? L’idea è venuta a Edoardo Bellio sul gruppo facebook Cantiere Urbanfile. 

Fatta salva la scomodità di chi passa da M3 e M4, oggi si può solo scendere nel passante a Dateo, prendere il passante fino a Repubblica e poi la M3 fino a Centrale e tra breve cambiare con la M1 a San Babila e poi a Loreto con la M2. Si potrebbe quindi pensare a una biforcazione della linea M4 dall’aeroporto con nessuna fermata intermedia fino alla Stazione Centrale o in alternativa della linea M2 a Lambrate con un tunnel fino allo scalo Forlanini e un servizio express no stop sempre fino a Centrale alternato a quello regolare della linea. 

Continua la lettura con: Anche Milano ha il suo “PONTE SULLO STRETTO”: diventerà mai realtà?

FABIO MARCOMIN

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TRE APERITIVI ESTIVI da provare a meno di 1 ora da MILANO

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Credits fratellidivini IG - Pioppotremulo

Una selezione di locali da provare per un aperitivo in stile milanese fuori Milano.

TRE APERITIVI ESTIVI da provare a meno di 1 ora da MILANO

#1 Bjrot, aperitivo salame e champagne

Credits lostinfood.it – Bjrot

Verano Brianza. Nel contesto Parco Valle Lambro in un punto strategico a cavallo delle due province di Milano e Como, c’è Trattoria Bjrot. L’edificio ha 150 anni di storia, un tempo era l’ufficio dove si riscuotevano le tasse, e nel 1954 è diventato il ristorante arrivato fino ad oggi e passato da tre generazioni differenti. La cucina propone piatti della tradizione brianzola ed altri italiani con un tocco di creatività. Per chi vuole provare qualcosa di non troppo impegnativo fino alla fine del mese di luglio si può gustare, anche nello spazio verde esterno sotto un meraviglioso glicine, un aperitivo insolito al prezzo di 15 euro composto da salame e champagne. Nel tagliere anche altre salumi, olive, bocconcini di pane ripieni e formaggi. 

 

#2 Pioppo Tremulo Gastronomia Botanica, un aperitivo vegetariano a km zero

Credits fratellidivini IG – Pioppotremulo

Il nome di questo ristorante riassume in breve l’esperienza: Pioppo Tremulo è un’azienda agricola a conduzione familiare che al suo ristorante porta in cucina solo prodotti a km zero. Nei campi a Brivio, in provincia di Lecco, vengono coltivati frutta e verdura sia di varietà classiche, sia più antiche. Nel locale di Seregno si può provare nel cortile interno un aperitivo vegetariano con cocktail dai 5 ai 6 euro abbinando la proposta più richiesta, Overture, al costo di 25 euro. Il tagliere da dividere in due persone è composto da degustazione di formaggi, frittini, polpette vegetariane, insalate e pane. 

 

#3 Dal Lisca, aperipesce con bollincine e fritto misto

Credits scamviaggimonza IG – Dal Lisca

Sempre a Seregno, in questo caso in pieno centro, ci si può lasciare tentare dall’aperipesce proposto nel weekend dal locale Dal Lisca, non molto grande ma con spazio anche all’aperto e allestito e arredato a tema mare. Al prezzo del calice, dai 5 euro per il vino bianco, rosso o frizzante ai 10 per lo champagne, si può accompagnre un fritto misto di pesce con code di gamberi, anelli di totano e patatine fritte aggiungendo 8 euro.

 

Spunto: s_lostinfood IG 

Continua la lettura: La STRADA: l’aperitivo sul VOLKSWAGEN VINTAGE nel locale più on the road di Milano

FABIO MARCOMIN

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Primo WEEKEND di LUGLIO: eventi dal 30 giugno al 2 luglio #ToDoMilano

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Red Hot Chili Peppers - Credits: Secret Brisbane

Icone del rock, graditi ritorni, abbinamenti avvincenti e prime assolute per l’Italia. Ecco cosa riserva il primo weekend di luglio per chi resta a Milano

Primo WEEKEND di LUGLIO: eventi dal 30 giugno al 2 luglio #ToDoMilano

# Trova il tuoi evento

#Venerdì 30/6: torna il festival latino-americano, arriva Travis Scott, ritorna Alan Sorrenti

Alan Sorrenti – Credits: cheventi.it
  • Milano Latin Festival: inizia la settima edizione, nella storica location del parcheggio ATM ad Assago. Il Festival dura fino al 29 luglio, con serate a tema, balli e musica dal vivo, cultura e gastronomia dei paesi latino-americani.
  • Stars: concerto di musica classica e lirica nell’affascinante location dell’Osservatorio Cà del Monte di Pavia. Dalle 19.30 un buffet con aperitivo e, a seguire, l’esibizione sotto le stelle, con repertorio che richiama gli astri del cielo.
  • Formoso Therapy: evento musicale ispirato dalla psicologia e la psicoterapia, di e con Adriano Formoso. In scena alla ore 20.00 al Teatro San Babila.
  • The Dear Hunter: torna la band di Casey Crescenzo, dopo 8 anni di assenza. Un nuovo album e il repertorio indie, dalle 20.00 al Legend Club.
  • 30 anni di Milano Classica: la formazione orchestrale, da camera e il Quartetto Indaco fanno 30 anni dalla loro fondazione e li celebrano con pubblico e autorità. Un modo per riunire i milanesi e ringraziarli, alle ore 21.00 agli IBM Studios.
  • Galassia Sombrero: un altro trentennale, questa volta per la carriera di Mari Rinaldi e la sua storia teatrale. Zelig lo celebra con uno spettacolo ambientato in un luogo immaginario ed ospiti a sorpresa reali. Sipario alle 21.00.
  • Nel tempo che ci resta: lunga ricerca sulle vite di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, sintetizzata in un’elegia teatrale di César Brie. Alle 21.00 al Castello Sforzesco.
  • 2000 mania: i migliori successi del terzo millennio girano tutti insieme, per una sera, per il pubblico degli appassionati. Appuntamento dalle ore 21.00 al Carroponte di Sesto S. Giovanni.
  • Travis Scott: al rapper di Houston il compito di traghettare la rassegna I-Days al giro di boa di fine giugno. Per la prima volta in Italia, si esibisce all’Ippodromo di San Siro alle ore 21.00.
  • Alan Sorrenti: dopo 20 anni di silenzio, il cantautore di Napoli di L’unica donna per me e dei figli delle stelle torna con un nuovo album dal titolo Oltre la zona sicura. Lascia la comfort zone per il giardino della Triennale, sfidando il live che inizia alle ore 21.30.
  • John Talabot: il dj e produttore catalano è ospite de Le Cannibale di Base Milano. Le sue coinvolgenti sonorità elettroniche iniziano dopo l’apertura del dj set a cura di Andrewwww. Inizio alle ore 23.00.
  • Schiuma Party: l’Alcatraz non molla nemmeno in estate la sua iconica serata della schiuma al venerdì. Si inizia alle 23.00 e si prosegue tutta notte.

#Sabato 1/7: giochi, Liam Gallagher, indie night e techno in piscina

Acquaworld discoteca – Credits: MBNews
  • Un Giorno di GDR: evento gratuito, dedicato a chi si intende o vuole avvicinarsi ai giochi di ruolo. Tre turni con tavoli di diversi a cui potersi sedere per giocare. Dalle 9.00 alle 21.30 alla Casa dei Giochi di via Sant’Uguzzone.
  • Notte bianca di Ceriano: torna la celebre notte bianca in Brianza, nel centro storico di Ceriano Laghetto. Si inizia alle 15,30 con le attività per bambini e l’Auto Tuning e motori, per terminare la notte con street food, musica, hobby e mercatini.
  • Meteorologia Reloaded: esperienza “meteorologicamente definitiva”, grazie alle coreografie di Biagio Caravano. In scena i performer del corso di Danza Contemporanea della scuola Paolo Grassi. Alle 16.00 nei locali della Civica in via Salasco 4.
  • Ape open air: uno dei riti più amati dai milanesi, si sposta nello spazio e nel tempo. Itinerante, in posti diversi ogni settimana, questa settimana l’aperitivo di Ape Milano è all’Ex Macello in viale Molise. Musica, ghiaccio e drink dalle ore 19.00.
  • Marcovaldo: omaggio per i 100 anni dalla nascita di Italo Calvino, celebrati da una lettura di Peppe Servillo. Alla chitarra, accompagna Cristiano Califano e lo spettacolo inizia alle 19.30 al Teatro Menotti.
  • Portatori Sani di Stand Up!: inediti e senza alcun tipo di censura, i Maschi Bianchi Etero si alternano sul palco, in una carrellata di comicità. Previsti anche innesti di ospiti a sorpresa allo Zelig, a partire dalle ore 21.00.
  • Il segreto delle canzoni: 70 musicisti, che si alternano su una scaletta di oltre 20 canzoni, sul palco del Cortile delle Armi al Castello. Così CPM Musica dedica a Milano un concerto con rilettura delle canzoni. Sipario alle 21.00, con ingresso gratuito.
  • The Black Keys + Liam Gallagher: ancora un abbinamento prestigioso, nell’ambito degli I-Days. Alle 21.00 “in campo” il duo americano e l’ex Oasis, che si alternano dalle 21.00 sul palco dell’Ippodromo San Siro.
  • E-Wired Empathy feat. Gasandji: l’empatia nel rapporto uomo-natura, alla base del progetto musicale milanese, che si presenta con la voce dell’artista francese. Proposta dal soul, al pop e al jazz, dalle ore 21.30 presso la Corte d’Onore di Palazzo Sormani.
  • Toy Tonics Jam: performance dell’etichetta berlinese, composta dal dj-set di Kapote e un live e visual show. Dalle 21.30 alla Triennale di viale Alemagna.
  • This is indie: party it-pop e cultura underground, che mischia le sonorità dei quartieri più vivaci di mezza Europa. Dalle 23.00 a Base Milano.
  • Atlantis: prima delle 5 serate di musica elettronica in piscina, all’Acquaworld di Concorezzo. Tutti i sabati un dj set esclusivo, che presenta ospiti di calibro internazionale. Si parte alle 23.00 con Giorgio Melesi, Black Hill e l’animazione a cura di Night Project.

#Domenica 2/7: Beatles all’alba, musei gratis di giorno, Red Hot Chili Peppers la sera

Red Hot Chili Peppers – Credits: Secret Brisbane
  • Beatles Piano Solo: musica all’alba di Fabrizio Grecchi, che riarrangia al pianoforte tutti i successi dei Fab 4. Il concerto è arricchito anche da brani di improvvisazione del momento, sempre ispirati ai Beatles. Dalle 6.00 nel Giardino di Villa Arconati, a Bollate.
  • Domeniche al Museo: prima domenica di Luglio, con il ritorno delle giornate a ingresso gratuito in alcuni dei musei più prestigiosi di Milano e della Lombardia. Un modo per combattere l’afa, dalle 9.00 alle 18.00 circa. Info QUI.
  • Scoperte… storiche!: caccia al tesoro per bambi tra i 9 e i 13 anni, alla ricerca dei segreti del parco del Museo Tessile a Busto Arsizio. Il fiume, la piscina e il fossato che circondava il castello, ritrovati dalle 10.00. Partecipazione gratuita e ritrovo entro le 9.50.
  • Grigliata & Party Games in Cascina: giochi, goliardia in giardino, e grigliata con gazebi al coperto presso Cascina Martesana. Dalle 15.00 in via Bertelli 44.
  • Fata Cucina: laboratorio per bambini, a tema alimentazione, al Portello. Inizia alle 10.00, con slot fino alle ore 19.00, alla scoperta delle prelibatezze stagionali.
  • Emma Arizza: da Expo 2015 a Palazzo Marino in Musica, la violinista di Como e il suo Guadagnini del 1927, regalano ancora emozioni a Milano. La troviamo nella Sala Alessi di Palazzo Marino, alle ore 11.00, con un vasto programma per violino solo.
  • The Sound Of Simon & Garfunkel: retrospettiva del “duo più bravo del mondo”, dagli esordi nel Queens alle hit evergreen. Il tributo è a cura della Dual Band, alle 19.30 nel Cortile d’Onore di Palazzo Sormani.
  • Insaciable: prosegue il Flamenco al Piccolo Teatro Strehler, con lo show di e con Lucía Álvarez La Piñona. Accompagnata dal bailaor Jonatan Mirò, Insaciabile esplora i 5 sensi umani, dopo l’apertura del sipario alle 20.30.
  • Ana Gabriel: la Luna de America, come è stata soprannominata la cantante messicana, porta il repertorio ranchero e di ballate nell’estate meneghina. Aspetta il suo pubblico al Carroponte, per lo show che inizia alle 21.00.
  • Miracolato: spettacolo estivo per il comico Max Angioni, che attende il pubblico al Castello Sforzesco di Milano. Lo show inizia alle ore 21.00.
  • Red Hot Chili Peppers: icona del rock, la band di Los Angeles presenta il suo live show all’Ippodromo Snai. Nuova formazione, vecchi evergreen e tanta energia a partire dalle ore 21.00.
  • Il dio di Roserio: Lino Guanciale legge il primo romanzo di Giovanni Testori, ambientato nella provincia milanese del dopoguerra. Suggestiva serata ai Bagni Misteriosi, a partire dalle 21.30.

#Tutto il we: tre giorni di cocktail e segni zodiacali, arrosticini e bombette, musica e plettri, Sicilia e bicicletta

Cocktail and Music Festival – Credits: Mihail_hukuna, Pixabay
  • Cocktail and Music Festival: il tema del festival è l’astrologia e ad ogni segno zodiacale viene abbinato un cocktail. Venerdì 30 e sabato 1, ingresso dalle 12.00 alla 1.00, con mixologi di richiamo internazionale e dj set esclusivi in piazza Città di Lombardia.
  • Sicily Cycling Weekend: due giorni interamente a tema Sicilia, con chiacchiere, cibo, aperitivi e pedalate presso Cascina Nascosta. Sabato 1 talk e cibo dalle 18.30. Domenica 2 pedalata dalle 9.30. Welcome kit ai primi 15 iscritti.
  • Orchestra a Plettro Città di Milano: dal barocco del primo novecento al pop più vero, l’Orchestra a Plettro si esibisce presentando un repertorio eseguito da chitarre, mandolini e mandoloncelli. Al Teatro Gerolamo sabato alle 20.00 e domenica alle 16.00.
  • Arrosticini vs. bombette: sfida culinaria epica, innaffiata da birra artigianale, a Villa Arconati di Castellazzo. Da venerdì 30 a domenica 2, trionfo dello street food e tanto intrattenimento dal vivo.

Continua la lettura con: Le località del giorno per una GITA da MILANO

LAURA LIONTI

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PARCO TROTTER: la storia e i progetti di rinascita della “Casa del Sole” di Milano

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Mappa Parco Trotter

Il suo nome deriva dalla destinazione per cui era nato il parco: dal 1800 fino al 1924 ospitò l’ippodromo della Società del Trotter, prima che le corse dei cavalli venissero spostate a San Siro. Dopo diverse vicissitudini, che hanno portato a diversi cambi di destinazione dei suoi spazi e situazioni di pesante degrado, negli ultimi decenni è iniziata un progressiva riqualificazione.

PARCO TROTTER: la storia e i progetti di rinascita della “Casa del Sole” di Milano

# Da ippodromo a “casa del sole”

Nato nel 1800 per ospitare l’ippodromo della Società del Trotter, il Parco Trotter con i suoi 126.000 mq di verde tra via Padova e viale Monza ha ospitato le corse dei cavalli prima che venissero trasferite a San Siro dal 1924. In seguito al fallimento della società il parco venne acquistato dal Comune di Milano al fine di trasformarlo in una scuola per bambini affetti da tubercolosi, chiamata “Casa del Sole”. Una sorta di parco tematico, progettato dall’ingegnere Giuseppe Folli, che si prefiggeva di far vivere i bambini in un ambiente salubre e il più possibile a contatto con la natura con percorsi educativi pratici invece che lo studio in aula.

# Come è strutturato il parco al suo interno

Mappa Parco Trotter

Ci sono varie strutture comuni all’interno del perimetro dell’ex tracciato dell’ippodromo ancora visibile quasi integralmente nel viale circolare, come la piscina progettata da Luigi Secchi nel 1928 trasformata nel 2022 in campi da basket, pallavolo e calcetto, un solarium tra cui due palestre coperte, aree didattiche come l’Albero delle Scimmie, il viale dei Platani e la Torre della Sirena.

Credits Andrea Cherchi – Mini Italia Parco Trotter

Nella parte esterna ci sono invece orti, stagni, giochi per bambini, aree cani, percorsi vita e altre zone a scopo educativo come la fattoria, la voliera, la rosa dei venti, l’Italia in miniatura, una chiesetta oggi sala multimediale e l’ex-convitto riqualificato. Il parco è aperto oggi al pubblico fuori dagli orari scolastici, dalle ore 16 fino a sera con un orario di chiusura che cambia a seconda della stagione dell’anno. 

Leggi anche: La MINI ITALIA più ANTICA è al parco Trotter (c’era anche l’Istria)

# La riconversione della Casa del Sole in una scuola di quartiere

Credits bigsur95 IG – Casa del Sole

Al termine dell’epidemia di tubercolosi tutto il complesso del parco proseguì nell’accoglimento dei bambini fragili fino alla riconversione in una scuola di quartiere negli anni ’70. Per un rilancio delle potenzialità della Scuola, nel Giugno del 1995 iniziò un nuovo percorso con l’istituzione del primo Istituto Comprensivo di Milano, con scuola dell’infanzia, scuola primaria e secondaria di primo grado. A occuparsi invece di conservare, tutelare, recuperare e valorizzare l’intero patrimonio del parco anche attraverso la promozione di iniziative c’è dal 1994 l’Associazione “La città del Sole – Amici del Parco Trotter – onlus ”.

# La riqualificazione dell’ex convitto

exconvitto
Exconvitto Parco Trotter

Alcuni edifici del Parco Trotter, inserito dal 1986 nell’elenco dei Beni Ambientali di Milano da conservare e valorizzare redatto dal FAI, sono stati purtroppo abbandonati negli anni ’90: l’ex convitto e l’ex acquedotto.   

L’edificio che ospitava l’ex convitto, prima ancora le scuderie, è il più grande di tutto il parco: si compone di 7 padiglioni collegati tra e si sviluppa su 5000 mq di superficie. Soggetto ad occupazioni abusive, bivacchi e spaccio, grazie al progetto Lacittàintorno sostenuto dal Comune di Milano e Fondazione Cariplo i locali del complesso sono stati ristrutturati nel 2022 e dati in gestione per 17 anni a l’associazione La Fabbrica di Olinda, insieme ad altri soggetti, per farne un centro di produzione artistica e culturale. Oltre a questo nei suoi spazi è nato anche Mosso, un punto di comunità pensato come luogo di cultura e di inclusione, dedicato al confronto e alla formazione e dotato di un bar-pizzeria con 220 coperti. Occupa 4 padiglioni con giardino, orti e terrazza, una portineria sociale, uno spazio riuso, l’area spettacoli, con al primo piano i laboratori sociali e la cucina condivisa.

# L’edificio dell’acqua potabile

La situazione di abbandono dell’edificio dell’Acqua Potabile di via Giacosa, che risale al 1920, purtroppo non è stata ancora risolta. Si distribuito su due livelli e su una superficie di 800 mq. Nel 1969 cadde in disuso a causa dell’abbassamento della falda acquifera, mentre nel 2012 fu ricostruito il tetto deteriorato. Nonostante questo intervento però da allora giace ancora abbandonato a se stesso in quanto gli ambienti sono inutilizzabili perché non a norma di legge e quindi non assegnabili per progetti di riqualificazione.

Leggi anche: Il progetto di COMMUNITY CENTER al PARCO TROTTER

Continua la lettura con: Il PARCO GIOCHI più bello della Lombardia è a Milano

FABIO MARCOMIN

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Dove va il TURISTA di PROVINCIA quando viene a MILANO

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Folla al concerto loveMI - Ph. Andrea Cherchi

«Andiamo a fare un giro a Milano». Questa è la risposta che tante persone che abitano tra i cinquanta e i settanta chilometri da Milano si danno quando nel fine settimana nasce il dubbio su come impiegare la propria giornata. Il “turista costante”, o frequent tourist, raggiunge la città in poco meno di un’ora e nonostante le molteplici volte in cui è stato a Milano ci sarà sempre, in lui o in lei, l’adrenalina del visitare determinati posti. Sì, è chiaro: sempre gli stessi. Capire quali siano questi posti è semplice. La domanda, quindi, non è “dove” ma “perché?”. Perché, nonostante quella tipologia di visitatore conosca quei punti più di quanto conosca la sua stessa città, sente la necessità di recarcisi regolarmente. Cercheremo dunque di capire entrambe le cose: dove e perché.

Dove va il TURISTA di PROVINCIA quando viene a MILANO

# Starbuck, per spogliarsi gli abiti della provincialità

Credits: @alpa.ca_travelphoto
Starbucks Milano

Un’alta percentuale dei “turisti costanti” raggiunge Milano in treno. E scende in Centrale. E non importa che ora sia, la costante è sempre la stessa: in qualunque momento della giornata si raggiunga la stazione, bisogna andare da Starbucks. Pochi metri a piedi, una lieve svolta a sinistra e finalmente l’ignifugo espresso internazionale è tra le nostre mani, capace di ricordarci anche come ci chiamiamo (anche se non sempre in maniera corretta). Perché? Perché Starbucks è il luogo in cui, con una specie di salto quantico, si riesce a spogliarsi degli abiti della provincialità per indossare quelli da cosmopolita. Tanta ricerca quotidiana per rafforzare il proprio sé, ma ammettiamolo: sentirsi semplicemente parte del mondo è un bisogno quasi ancestrale. Forse è per questo che ti scrivono il tuo nome sulla tazza: per ricordarti che, anche se sei in un posto in cui i confini geografici si annullano, non devi dimenticare chi sei. E da dove arrivi.

# Il Duomo e la sua magnificenza

Credits: @emanuelaraffaeli1
Duomo

Il turista costante va “in Duomo”, anche se effettivamente nel Duomo non ci è mai stato. Qualcuno ha azzardato solo la salita sulle terrazze. L’adrenalina inizia a fare capolino già quando la cattedrale si stanzia enorme mentre percorre la scalinata della metropolitana. È un turista che ha bisogno di spazi, di folla, di magnificenza. Quello che manca nella vita di provincia. E Piazza del Duomo rappresenta tutto ciò nei suoi 17mila metri quadrati.

Leggi anche: Come arrivare dal Duomo ai Navigli

# La Rinascente, il microcosmo della moda

Credits: @critisomarinoni
Rinascente

È un luogo a sé stante. Non importa che si trovi in Piazza del Duomo, a pochi passi dalla Galleria o da Monte Napoleone. La Rinascente è un microcosmo che non ha indirizzo. L’appuntamento con il tempio della moda è irrinunciabile, anche se non sei né appassionato del mondo del fashion né intenzionato a comprare. La cultura di un luogo passa anche dalla sua materia e sicuramente La Rinascente, per il turista costante, ne è la rappresentazione. D’altronde anche Parigi ha la Tour Eiffel ma i grandi magazzini Galeries Lafayette raccontano la città francese nello stesso giusto modo. Bellezza, culto, sfarzo, profumi e leggerezza: una specie di upgrade per chi nella vita di provincia vede sempre le stesse cose.

Leggi anche: Breve storia della Rinascente

# Via Monte Napoleone, dove è sempre Natale

Credits: milanoweekend.it
Via Monte Napoleone Natale

Qui la necessità di ripulirsi dell’acqua stagnante, in cui spesso si sentono a mollo i cittadini della provincia, viene appagata definitivamente. Forse durante l’estate è una di quelle tappe di cui, tra le altre, si può fare a meno; l’importante è non togliere mai, al turista costante, Via Monte Napoleone a Natale. Quando il periodo è quello che maggiormente dà spazio ai sogni, le vetrine della via più rappresentativa della Milano Capitale della Moda sono irrinunciabili. Perché anche (o forse soprattutto) per sognare c’è bisogno di ispirazione.

Leggi anche: Via Montenapoleone

# Piazza Gae Aulenti, l’irresistibile quella voglia di futuro

Credits Luca Bravo-Unsplsh – Milano Gae Aulenti

Epicentro della modernità, Piazza Gae Aulenti è una delle tappe obbligate del turista costante. A volte è addirittura indeciso: vado direttamente in Piazza Gae saltando il Duomo? Poi, tendenzialmente, le fa entrambe. In ogni caso Gae Aulenti è quel luogo così attrattivo, per questa tipologia di visitatore, che è l’unico capace di metterlo in dubbio sul resto della città. Piazza Gae Aulenti rappresenta il futuro, la vita che evolve. Esattamente come CityLife, luogo con cui Piazza Gae se la contende. È quel tipo di cambiamento che, però, non stravolge le origini ed è capace di rappresentare sempre e comunque l’identità. È quel tipo di crescita di cui il provinciale ha bisogno, perché generalmente nei luoghi in cui vive abitualmente ne ha poca.

# L’aperitivo: Corso Como, Navigli… e un plus

Credits Andrea Cherchi – Navigli al tramonto

Dal tramonto al dopocena, Milano si trasforma nella città perfetta in cui -finalmente- il turista costante riesce a trovare qualcosa di diverso dal solito bar provinciale in cui fare aperitivo o passare la serata. Il dilemma è uno solo: andare in Corso Como o spostarsi sui Navigli? Vere e proprie crisi esistenziali attanagliano il turista di provincia, perché non è abituato a così tanta possibilità di scelta. Difficile resistere al richiamo della fotografia sui Navigli, tra i posti più “instagrammati” di Milano; ma Corso Como è irrinunciabile per chi vuole sentirsi cool. La scelta, quindi? Dipende: Corso Como se ci si vuole allungare fino a tarda sera, i Navigli per chi vuole godersi semplicemente l’aperitivo. Da diversi anni, infine, l’aperitivo è un momento che ha acquisito un luogo in più: una terrazza. Che sia la Terrazza Aperol, il The Roof, Ceresio o quella de La Rinascente, poco cambia: Milano dall’alto, per il turista costante, è sempre il valore aggiunto della giornata.

Perché, in fondo, dalla fuga dalla sua provincia, non cerca altro che questo: visioni speciali da cui riuscire a guardare oltre.

Continua la lettura con: Le 10 ATTRAZIONI poco note di Milano da mostrare a un turista: vince VIA LINCOLN

SABRINA FALANGA

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L’APERITIVO più REGALE di Milano dal sapor di SICILIA

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Ph. @lubar IG

L’aperitivo più regale di Milano non poteva che trovarsi qui. 

L’APERITIVO più REGALE di Milano dal sapor di SICILIA

# Aperitivo a Villa Reale

Ph. @lubar

L’aperitivo più regale di Milano è il Lu Bar all’interno di Villa Reale, nota per le opere ottocentesche della Galleria d’arte moderna, in via Palestro 16. 

Sperimentato più volte in occasione di festeggiamenti in famiglia o di eventi tra amici, il locale stupisce per la sua eleganza ed originalità. L’atmosfera raffinata è resa ancora più lussureggiante grazie alla presenza delle molte piante all’interno del locale, tanto da trasformarlo in un garden restaurant dove rilassarsi e sentirsi in vacanza per qualche ora, staccando la spina e  immergendosi in questo esotico spazio verde lontano dal caos cittadino.

# Un menù da re

Ph. @lubar IG

Anche l’aperitivo è degno di un re: squisite, ad esempio, le polpette di melanzane oppure gli arancini con gamberetti e pistacchio che è possibile accompagnare con un superbo vino siciliano (la lista dei vini siciliani è in effetti piuttosto corposa). Ma non è solo un locale da aperitivi: tra affreschi ed ampie vetrate, è possibile godersi anche la prima colazione, o deliziare il palato con uno squisito brunch, o ancora lasciarsi affascinare da una romantica cena. Unico denominatore comune: la cucina mediterranea, con uno sguardo particolare rivolto allo Street food siciliano, qui reso particolare ed elegante grazie alla accurata presentazione dei piatti. E non è un caso che la matrice ispiratrice di numerose pietanze sia siciliana, visto che lu bar in dialetto siciliano significa appunto “il bar”.

# Lu bar e lu barino

lubarino – @lubar IG

All’interno del locale si trova anche un piccolo bazar dove è possibile l’acquisto di prodotti tipici made in Sicily come i capperi, l’olio di oliva oppure le mandorle. Un locale che non si ferma a Palazzo reale: è fresco di inaugurazione anche il lu barino, in piazza del Carmine a Brera. 

Continua la lettura con: Gli aperitivi più strani di Milano

ALESSANDRA GURRIERI

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Il PARCO GIOCHI più bello della Lombardia è a Milano

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Credits: metrom4.webuildgroup.com Parco Angonne

Con l’apertura delle prime sei fermate della M4 è stato inaugurato uno dei parchi giochi più belli della Lombardia.

Il PARCO GIOCHI più bello della Lombardia è a Milano

Viale Argonne, una delle direttrici storiche di Milano, è stato protagonista di un progetto di riqualificazione che ha coinvolto la superficie, ma anche il sottosuolo. Sotto: il passaggio sotterraneo della nuova metro blu. Sopra: uno dei parco giochi più belli della Lombardia.

# Un chilometro di parco giochi

Credits: booking.com
Parco Argonne

Oggi è impossibile pensare di realizzare un’opera, soprattutto in una grande città, senza considerare l’impatto che ha dal punto di vista della sostenibilità ambientale e della qualità della vita delle persone, come racconta il responsabile di progetto Giovanni Pirro. Per questo, quando si è deciso di realizzare la fermata della metropolitana Argonne, si è dovuto pensare anche a come riqualificare l’area in superficie. Il viale è stato così diviso da un grande parco giochi per tutti i gusti e per tutte le età. Realizzato da Webuild, lo stesso gruppo che sta costruendo la M4, il parco giochi di viale Argonne è lungo circa 1 km e è affiancato da strade che corrono in entrambi i sensi, da una parte del parco un senso di marcia, dall’altra l’altro.

# Campetti da calcio, pallavolo, basket e persino bocce

Credits: metrom4.webuildgroup.com
Parco Angonne

Il parco prevede giochi per tutte l’età: ha uno spazio dedicato ai bambini da 0 a 3 anni e altri per bambini più grandi, ma c’è anche un campetto da calcio di 29 metri e uno dove è possibile giocare a basket e a pallavolo. Come riferisce l’ingegnere Giovanni Pirro che ha seguito la riqualificazione dell’area, niente è stato lasciato al caso. Nel parco giochi c’è anche un campo di bocce, spazi dedicati con tavoli da ping pong e un’area fitness (qui ogni attrezzo è affiancato da un QR Code che permette di scaricare una guida per gli esercizi).

Credits: metrom4.webuildgroup.com
Parco Argonne

Il parco parte da Piazzale Susa e tutte le aree sono recintate, così da permettere ai bambini di giocare tranquilli e in sicurezza. Tutta la striscia è poi costeggiata da una pista ciclabile, dove però i bambini possono anche giocare con monopattini e roller. Non mancano ovviamente tavoli e panchine dove potersi rilassare.

Continua la lettura: Questa è “la SPIAGGIA più BELLA del mondo” (e quelle che insidiano il suo primato)

BEATRICE BARAZZETTI

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“Il GOVERNO investirà sulla M6”: il PERCORSO della LINEA ROSA

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M6

Il futuro di Milano è rosa. Il governo assicura: sarà fatta. Queste le ultime novità e quale dovrebbe essere il percorso. 

“Il GOVERNO investirà sulla M6”: il PERCORSO della LINEA ROSA

# Il Governo accelera, il Comune frena?

“Il governo intende investire sul piano economico finanziario di progettazione della nuova metropolitana M6 di Milano, l’auspicio dell’esecutivo è che possa terminare la Metropolitana a Opera, in concomitanza della nuova ferrovia che porta per Genova”. Queste le parole del sottosegretario di Stato con delega al Cipess Alessandro Morelli al convegno Direzione Nord, come riportato da Affari Italiani. “Vedremo se il Comune di Milano – ha aggiunto – che non sembra della stessa idea, sarà meno provinciale di quanto è stato fino ad oggi”. In attesa che governo e Comune si mettano d’accordo, quale dovrebbe essere il percorso della linea rosa (o arancione)?

# Da Baranzate a Noverasco/Opera: 40 fermate e circa 20 km di tracciato

La linea M6 con le varianti previste nel PUMS
La linea M6 con le varianti previste nel PUMS

Il percorso della nuova linea prevede 40 fermate e 20 km di lunghezza. Dovrebbe andare dal quadrante nord-ovest (Quarto Oggiaro) al quadrante sud fino a Noverasco oppure prolungare fino a Opera, con diverse ipotesi di diramazione.

I binari di snoderebbero lungo l’asse di viale Certosa e poi corso Sempione per intersecare la M5 a Domodossola, la M1 a Pagano e la M2 a Porta Genova oppure la M1-M2 a Cadorna e la M3 a Missori.

Tra le estensioni possibili ci sarebbero quelle di Baranzate e Molino Dorino a nord e di Ponte Lambro a est.

Continua la lettura con: M6: sarà questo il PERCORSO della nuova LINEA ROSA?

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7 FATTI CURIOSI sui TRAM di Milano

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Milano è una città ricca di curiosità non solo per quanto riguarda il suo passato, i suoi monumenti, i suoi abitanti, i suoi musei, ma anche per i mezzi pubblici.
La loro storia comincia nel 1861 (lo stesso anno in cui nacque il Regno d’Italia) con la fondazione della Società Anonima degli Omnibus (SAO), e continua tutt’oggi con Atm.

7 FATTI CURIOSI sui TRAM di Milano

Con più di 150 di storia alle spalle, la rete urbana e interurbana milanese ha offerto veramente tante particolarità, nel corso del tempo. Eccone sette:

#1 I primi tram erano trainati da cavalli

curiosità mezzi pubbliciAlla fine dell’Ottocento a Milano non c’erano ancora i tram come li intendiamo noi oggi: le strade erano invece percorse dagli omnibus, carrozze simili a quelle del Far West americano trainate da due o quattro cavalli, capaci di trasportare una decina di persone per viaggio. 

La prima linea tranviaria milanese viene inaugurata l’8 luglio 1876 e portava a Monza. Aveva il capolinea all’inizio dell’attuale corso Buenos Aires per un percorso complessivo di circa 13 chilometri. L’anno successivo, il 24 giugno 1877, si inaugurò la seconda linea: la Milano-Saronno, con capolinea all’Arco della Pace.

Leggi anche: Quando i TRAM erano trainati dai CAVALLI 

#2 Un tempo in città giravano le “foche”

curiosità mezzi pubbliciNo, non è un riferimento allo zoo di Porta Venezia: le cosiddette “foche barbise”, come poi le soprannominarono i milanesi, erano dei tram speciali che, a partire dal 1908, pulivano le strade della città. I loro getti d’acqua ricordavano agli abitanti i baffi di un tricheco: da qui l’insolito soprannome.

#3 I morti compivano l’ultimo viaggio sulla “Gioconda”

curiosità mezzi pubbliciUn po’ macabro, ma curioso: nel 1895, con l’inaugurazione del Cimitero Maggiore, nacque il bisogno di trasportare le salme dalla città a Musocco. La soluzione fu il tram funebre, con vetture nere e finestrini in vetro smerigliato, soprannominato dai milanesi “La Gioconda”.

#4 Per 20 anni hanno circolato anche i tram a due piani

curiosità mezzi pubbliciLondra ha il bus ha due piani… e a Milano c’era il tram a due piani. Circolarono per la città meneghina tra il 1900 e il 1919 e accompagnavano i pendolari della linea Milano-Monza. Non solo erano a due piani: in estate il secondo piano diventava “panoramico” e permetteva di godersi un po’ di più il viaggio tra una città e l’altra.

#5 “Vietato sputare”

curiosità mezzi pubbliciSu alcuni tram si legge ancora questo avviso: “Vietato sputare”. Agli inizi del XX secolo, questa cattiva abitudine era davvero un problema: per fortuna oggi questi sono solo dei curiosi cartelli, più che dei veri e propri divieti.

#6 Lui vuol fare l’americano

San Francisco – @Jaeyoung1962
IG

I tram di Milano si possono trovare anche all’estero. Il più iconico è certamente il 28 che circola sulle strade di San Francisco. L’Azienda di Trasporti di Milano decise di donarne dieci alla San Francisco Market Street Railway e ancora oggi svolgono la loro normale attività di linea. 

Ma non è l’unico caso: Melbourne, Madrid, Bruxelles, Iowa, Mount Pleasant, San Josè e Francoforte sono le fermate raggiunte dai tram meneghini. Senza contare città più vicine, come Cologno Monzese, Vigevano e Pavia.

#7 Sauna, ristorante, teatro, dehor: i tram più strani di Milano

Tram sauna

A Milano il tram non è solo un mezzo di trasporto. Esistono anche dei mezzi utilizzati per altri fini. Alle Terme di Porta Romana si può usarlo per fare una sauna. La notte circola ATMosfera, un tram ristorante sempre sold out. Non solo: c’è anche un tram dehor in via Stoppani 15 e il Dramatram, un tram che si trasforma in teatro. 

Continua la lettura con: ATMOSFERA: cenare sul tram di notte a Milano

VANESSA MARAN

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