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Dove va il TURISTA di PROVINCIA quando viene a MILANO

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Folla al concerto loveMI - Ph. Andrea Cherchi

«Andiamo a fare un giro a Milano». Questa è la risposta che tante persone che abitano tra i cinquanta e i settanta chilometri da Milano si danno quando nel fine settimana nasce il dubbio su come impiegare la propria giornata. Il “turista costante”, o frequent tourist, raggiunge la città in poco meno di un’ora e nonostante le molteplici volte in cui è stato a Milano ci sarà sempre, in lui o in lei, l’adrenalina del visitare determinati posti. Sì, è chiaro: sempre gli stessi. Capire quali siano questi posti è semplice. La domanda, quindi, non è “dove” ma “perché?”. Perché, nonostante quella tipologia di visitatore conosca quei punti più di quanto conosca la sua stessa città, sente la necessità di recarcisi regolarmente. Cercheremo dunque di capire entrambe le cose: dove e perché.

Dove va il TURISTA di PROVINCIA quando viene a MILANO

# Starbuck, per spogliarsi gli abiti della provincialità

Credits: @alpa.ca_travelphoto
Starbucks Milano

Un’alta percentuale dei “turisti costanti” raggiunge Milano in treno. E scende in Centrale. E non importa che ora sia, la costante è sempre la stessa: in qualunque momento della giornata si raggiunga la stazione, bisogna andare da Starbucks. Pochi metri a piedi, una lieve svolta a sinistra e finalmente l’ignifugo espresso internazionale è tra le nostre mani, capace di ricordarci anche come ci chiamiamo (anche se non sempre in maniera corretta). Perché? Perché Starbucks è il luogo in cui, con una specie di salto quantico, si riesce a spogliarsi degli abiti della provincialità per indossare quelli da cosmopolita. Tanta ricerca quotidiana per rafforzare il proprio sé, ma ammettiamolo: sentirsi semplicemente parte del mondo è un bisogno quasi ancestrale. Forse è per questo che ti scrivono il tuo nome sulla tazza: per ricordarti che, anche se sei in un posto in cui i confini geografici si annullano, non devi dimenticare chi sei. E da dove arrivi.

# Il Duomo e la sua magnificenza

Credits: @emanuelaraffaeli1
Duomo

Il turista costante va “in Duomo”, anche se effettivamente nel Duomo non ci è mai stato. Qualcuno ha azzardato solo la salita sulle terrazze. L’adrenalina inizia a fare capolino già quando la cattedrale si stanzia enorme mentre percorre la scalinata della metropolitana. È un turista che ha bisogno di spazi, di folla, di magnificenza. Quello che manca nella vita di provincia. E Piazza del Duomo rappresenta tutto ciò nei suoi 17mila metri quadrati.

Leggi anche: Come arrivare dal Duomo ai Navigli

# La Rinascente, il microcosmo della moda

Credits: @critisomarinoni
Rinascente

È un luogo a sé stante. Non importa che si trovi in Piazza del Duomo, a pochi passi dalla Galleria o da Monte Napoleone. La Rinascente è un microcosmo che non ha indirizzo. L’appuntamento con il tempio della moda è irrinunciabile, anche se non sei né appassionato del mondo del fashion né intenzionato a comprare. La cultura di un luogo passa anche dalla sua materia e sicuramente La Rinascente, per il turista costante, ne è la rappresentazione. D’altronde anche Parigi ha la Tour Eiffel ma i grandi magazzini Galeries Lafayette raccontano la città francese nello stesso giusto modo. Bellezza, culto, sfarzo, profumi e leggerezza: una specie di upgrade per chi nella vita di provincia vede sempre le stesse cose.

Leggi anche: Breve storia della Rinascente

# Via Monte Napoleone, dove è sempre Natale

Credits: milanoweekend.it
Via Monte Napoleone Natale

Qui la necessità di ripulirsi dell’acqua stagnante, in cui spesso si sentono a mollo i cittadini della provincia, viene appagata definitivamente. Forse durante l’estate è una di quelle tappe di cui, tra le altre, si può fare a meno; l’importante è non togliere mai, al turista costante, Via Monte Napoleone a Natale. Quando il periodo è quello che maggiormente dà spazio ai sogni, le vetrine della via più rappresentativa della Milano Capitale della Moda sono irrinunciabili. Perché anche (o forse soprattutto) per sognare c’è bisogno di ispirazione.

Leggi anche: Via Montenapoleone

# Piazza Gae Aulenti, l’irresistibile quella voglia di futuro

Credits Luca Bravo-Unsplsh – Milano Gae Aulenti

Epicentro della modernità, Piazza Gae Aulenti è una delle tappe obbligate del turista costante. A volte è addirittura indeciso: vado direttamente in Piazza Gae saltando il Duomo? Poi, tendenzialmente, le fa entrambe. In ogni caso Gae Aulenti è quel luogo così attrattivo, per questa tipologia di visitatore, che è l’unico capace di metterlo in dubbio sul resto della città. Piazza Gae Aulenti rappresenta il futuro, la vita che evolve. Esattamente come CityLife, luogo con cui Piazza Gae se la contende. È quel tipo di cambiamento che, però, non stravolge le origini ed è capace di rappresentare sempre e comunque l’identità. È quel tipo di crescita di cui il provinciale ha bisogno, perché generalmente nei luoghi in cui vive abitualmente ne ha poca.

# L’aperitivo: Corso Como, Navigli… e un plus

Credits Andrea Cherchi – Navigli al tramonto

Dal tramonto al dopocena, Milano si trasforma nella città perfetta in cui -finalmente- il turista costante riesce a trovare qualcosa di diverso dal solito bar provinciale in cui fare aperitivo o passare la serata. Il dilemma è uno solo: andare in Corso Como o spostarsi sui Navigli? Vere e proprie crisi esistenziali attanagliano il turista di provincia, perché non è abituato a così tanta possibilità di scelta. Difficile resistere al richiamo della fotografia sui Navigli, tra i posti più “instagrammati” di Milano; ma Corso Como è irrinunciabile per chi vuole sentirsi cool. La scelta, quindi? Dipende: Corso Como se ci si vuole allungare fino a tarda sera, i Navigli per chi vuole godersi semplicemente l’aperitivo. Da diversi anni, infine, l’aperitivo è un momento che ha acquisito un luogo in più: una terrazza. Che sia la Terrazza Aperol, il The Roof, Ceresio o quella de La Rinascente, poco cambia: Milano dall’alto, per il turista costante, è sempre il valore aggiunto della giornata.

Perché, in fondo, dalla fuga dalla sua provincia, non cerca altro che questo: visioni speciali da cui riuscire a guardare oltre.

Continua la lettura con: Le 10 ATTRAZIONI poco note di Milano da mostrare a un turista: vince VIA LINCOLN

SABRINA FALANGA

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L’APERITIVO più REGALE di Milano dal sapor di SICILIA

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Ph. @lubar IG

L’aperitivo più regale di Milano non poteva che trovarsi qui. 

L’APERITIVO più REGALE di Milano dal sapor di SICILIA

# Aperitivo a Villa Reale

Ph. @lubar

L’aperitivo più regale di Milano è il Lu Bar all’interno di Villa Reale, nota per le opere ottocentesche della Galleria d’arte moderna, in via Palestro 16. 

Sperimentato più volte in occasione di festeggiamenti in famiglia o di eventi tra amici, il locale stupisce per la sua eleganza ed originalità. L’atmosfera raffinata è resa ancora più lussureggiante grazie alla presenza delle molte piante all’interno del locale, tanto da trasformarlo in un garden restaurant dove rilassarsi e sentirsi in vacanza per qualche ora, staccando la spina e  immergendosi in questo esotico spazio verde lontano dal caos cittadino.

# Un menù da re

Ph. @lubar IG

Anche l’aperitivo è degno di un re: squisite, ad esempio, le polpette di melanzane oppure gli arancini con gamberetti e pistacchio che è possibile accompagnare con un superbo vino siciliano (la lista dei vini siciliani è in effetti piuttosto corposa). Ma non è solo un locale da aperitivi: tra affreschi ed ampie vetrate, è possibile godersi anche la prima colazione, o deliziare il palato con uno squisito brunch, o ancora lasciarsi affascinare da una romantica cena. Unico denominatore comune: la cucina mediterranea, con uno sguardo particolare rivolto allo Street food siciliano, qui reso particolare ed elegante grazie alla accurata presentazione dei piatti. E non è un caso che la matrice ispiratrice di numerose pietanze sia siciliana, visto che lu bar in dialetto siciliano significa appunto “il bar”.

# Lu bar e lu barino

lubarino – @lubar IG

All’interno del locale si trova anche un piccolo bazar dove è possibile l’acquisto di prodotti tipici made in Sicily come i capperi, l’olio di oliva oppure le mandorle. Un locale che non si ferma a Palazzo reale: è fresco di inaugurazione anche il lu barino, in piazza del Carmine a Brera. 

Continua la lettura con: Gli aperitivi più strani di Milano

ALESSANDRA GURRIERI

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Il PARCO GIOCHI più bello della Lombardia è a Milano

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Credits: metrom4.webuildgroup.com Parco Angonne

Con l’apertura delle prime sei fermate della M4 è stato inaugurato uno dei parchi giochi più belli della Lombardia.

Il PARCO GIOCHI più bello della Lombardia è a Milano

Viale Argonne, una delle direttrici storiche di Milano, è stato protagonista di un progetto di riqualificazione che ha coinvolto la superficie, ma anche il sottosuolo. Sotto: il passaggio sotterraneo della nuova metro blu. Sopra: uno dei parco giochi più belli della Lombardia.

# Un chilometro di parco giochi

Credits: booking.com
Parco Argonne

Oggi è impossibile pensare di realizzare un’opera, soprattutto in una grande città, senza considerare l’impatto che ha dal punto di vista della sostenibilità ambientale e della qualità della vita delle persone, come racconta il responsabile di progetto Giovanni Pirro. Per questo, quando si è deciso di realizzare la fermata della metropolitana Argonne, si è dovuto pensare anche a come riqualificare l’area in superficie. Il viale è stato così diviso da un grande parco giochi per tutti i gusti e per tutte le età. Realizzato da Webuild, lo stesso gruppo che sta costruendo la M4, il parco giochi di viale Argonne è lungo circa 1 km e è affiancato da strade che corrono in entrambi i sensi, da una parte del parco un senso di marcia, dall’altra l’altro.

# Campetti da calcio, pallavolo, basket e persino bocce

Credits: metrom4.webuildgroup.com
Parco Angonne

Il parco prevede giochi per tutte l’età: ha uno spazio dedicato ai bambini da 0 a 3 anni e altri per bambini più grandi, ma c’è anche un campetto da calcio di 29 metri e uno dove è possibile giocare a basket e a pallavolo. Come riferisce l’ingegnere Giovanni Pirro che ha seguito la riqualificazione dell’area, niente è stato lasciato al caso. Nel parco giochi c’è anche un campo di bocce, spazi dedicati con tavoli da ping pong e un’area fitness (qui ogni attrezzo è affiancato da un QR Code che permette di scaricare una guida per gli esercizi).

Credits: metrom4.webuildgroup.com
Parco Argonne

Il parco parte da Piazzale Susa e tutte le aree sono recintate, così da permettere ai bambini di giocare tranquilli e in sicurezza. Tutta la striscia è poi costeggiata da una pista ciclabile, dove però i bambini possono anche giocare con monopattini e roller. Non mancano ovviamente tavoli e panchine dove potersi rilassare.

Continua la lettura: Questa è “la SPIAGGIA più BELLA del mondo” (e quelle che insidiano il suo primato)

BEATRICE BARAZZETTI

copyright milanocittastato.it

 

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“Il GOVERNO investirà sulla M6”: il PERCORSO della LINEA ROSA

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M6

Il futuro di Milano è rosa. Il governo assicura: sarà fatta. Queste le ultime novità e quale dovrebbe essere il percorso. 

“Il GOVERNO investirà sulla M6”: il PERCORSO della LINEA ROSA

# Il Governo accelera, il Comune frena?

“Il governo intende investire sul piano economico finanziario di progettazione della nuova metropolitana M6 di Milano, l’auspicio dell’esecutivo è che possa terminare la Metropolitana a Opera, in concomitanza della nuova ferrovia che porta per Genova”. Queste le parole del sottosegretario di Stato con delega al Cipess Alessandro Morelli al convegno Direzione Nord, come riportato da Affari Italiani. “Vedremo se il Comune di Milano – ha aggiunto – che non sembra della stessa idea, sarà meno provinciale di quanto è stato fino ad oggi”. In attesa che governo e Comune si mettano d’accordo, quale dovrebbe essere il percorso della linea rosa (o arancione)?

# Da Baranzate a Noverasco/Opera: 40 fermate e circa 20 km di tracciato

La linea M6 con le varianti previste nel PUMS
La linea M6 con le varianti previste nel PUMS

Il percorso della nuova linea prevede 40 fermate e 20 km di lunghezza. Dovrebbe andare dal quadrante nord-ovest (Quarto Oggiaro) al quadrante sud fino a Noverasco oppure prolungare fino a Opera, con diverse ipotesi di diramazione.

I binari di snoderebbero lungo l’asse di viale Certosa e poi corso Sempione per intersecare la M5 a Domodossola, la M1 a Pagano e la M2 a Porta Genova oppure la M1-M2 a Cadorna e la M3 a Missori.

Tra le estensioni possibili ci sarebbero quelle di Baranzate e Molino Dorino a nord e di Ponte Lambro a est.

Continua la lettura con: M6: sarà questo il PERCORSO della nuova LINEA ROSA?

MILANO CITTA’ STATO

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7 FATTI CURIOSI sui TRAM di Milano

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Milano è una città ricca di curiosità non solo per quanto riguarda il suo passato, i suoi monumenti, i suoi abitanti, i suoi musei, ma anche per i mezzi pubblici.
La loro storia comincia nel 1861 (lo stesso anno in cui nacque il Regno d’Italia) con la fondazione della Società Anonima degli Omnibus (SAO), e continua tutt’oggi con Atm.

7 FATTI CURIOSI sui TRAM di Milano

Con più di 150 di storia alle spalle, la rete urbana e interurbana milanese ha offerto veramente tante particolarità, nel corso del tempo. Eccone sette:

#1 I primi tram erano trainati da cavalli

curiosità mezzi pubbliciAlla fine dell’Ottocento a Milano non c’erano ancora i tram come li intendiamo noi oggi: le strade erano invece percorse dagli omnibus, carrozze simili a quelle del Far West americano trainate da due o quattro cavalli, capaci di trasportare una decina di persone per viaggio. 

La prima linea tranviaria milanese viene inaugurata l’8 luglio 1876 e portava a Monza. Aveva il capolinea all’inizio dell’attuale corso Buenos Aires per un percorso complessivo di circa 13 chilometri. L’anno successivo, il 24 giugno 1877, si inaugurò la seconda linea: la Milano-Saronno, con capolinea all’Arco della Pace.

Leggi anche: Quando i TRAM erano trainati dai CAVALLI 

#2 Un tempo in città giravano le “foche”

curiosità mezzi pubbliciNo, non è un riferimento allo zoo di Porta Venezia: le cosiddette “foche barbise”, come poi le soprannominarono i milanesi, erano dei tram speciali che, a partire dal 1908, pulivano le strade della città. I loro getti d’acqua ricordavano agli abitanti i baffi di un tricheco: da qui l’insolito soprannome.

#3 I morti compivano l’ultimo viaggio sulla “Gioconda”

curiosità mezzi pubbliciUn po’ macabro, ma curioso: nel 1895, con l’inaugurazione del Cimitero Maggiore, nacque il bisogno di trasportare le salme dalla città a Musocco. La soluzione fu il tram funebre, con vetture nere e finestrini in vetro smerigliato, soprannominato dai milanesi “La Gioconda”.

#4 Per 20 anni hanno circolato anche i tram a due piani

curiosità mezzi pubbliciLondra ha il bus ha due piani… e a Milano c’era il tram a due piani. Circolarono per la città meneghina tra il 1900 e il 1919 e accompagnavano i pendolari della linea Milano-Monza. Non solo erano a due piani: in estate il secondo piano diventava “panoramico” e permetteva di godersi un po’ di più il viaggio tra una città e l’altra.

#5 “Vietato sputare”

curiosità mezzi pubbliciSu alcuni tram si legge ancora questo avviso: “Vietato sputare”. Agli inizi del XX secolo, questa cattiva abitudine era davvero un problema: per fortuna oggi questi sono solo dei curiosi cartelli, più che dei veri e propri divieti.

#6 Lui vuol fare l’americano

San Francisco – @Jaeyoung1962
IG

I tram di Milano si possono trovare anche all’estero. Il più iconico è certamente il 28 che circola sulle strade di San Francisco. L’Azienda di Trasporti di Milano decise di donarne dieci alla San Francisco Market Street Railway e ancora oggi svolgono la loro normale attività di linea. 

Ma non è l’unico caso: Melbourne, Madrid, Bruxelles, Iowa, Mount Pleasant, San Josè e Francoforte sono le fermate raggiunte dai tram meneghini. Senza contare città più vicine, come Cologno Monzese, Vigevano e Pavia.

#7 Sauna, ristorante, teatro, dehor: i tram più strani di Milano

Tram sauna

A Milano il tram non è solo un mezzo di trasporto. Esistono anche dei mezzi utilizzati per altri fini. Alle Terme di Porta Romana si può usarlo per fare una sauna. La notte circola ATMosfera, un tram ristorante sempre sold out. Non solo: c’è anche un tram dehor in via Stoppani 15 e il Dramatram, un tram che si trasforma in teatro. 

Continua la lettura con: ATMOSFERA: cenare sul tram di notte a Milano

VANESSA MARAN

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NUOVO AUMENTO dei BIGLIETTI di ATM? Il braccio di ferro tra Comune e Governo

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credits: atm_milano IG

L’Assessore alla Mobilità Arianna Censi: “Non è possibile fare un altro adeguamento“. Mancano però 400 milioni di euro per far funzionare il trasporto pubblico e le alternative sul tavolo sono solo due: più risorse dal governo o più incassi da chi usa metro e tram.

NUOVO AUMENTO dei BIGLIETTI di ATM? Il braccio di ferro tra Comune e Regione

# A gennaio 2023 l’ultimo rialzo delle tariffe

Biglietto di seconda mano. Quanto costa? – Credits Milano Città Stato

L’ultimo aumento della tariffa dei biglietti e dei carnet per utilizzare il trasporto pubblico di Milano risale ai primi giorni di gennaio del 2023: il biglietto ordinario è passato da 2 a 2,20 euro, il ticket giornaliero da 7 a 7,60 euro, quello valido tre giorni da 12 a 13 euro e infine il carnet per dieci viaggi da 18 a 19,50 euro. Un rialzo conseguente a quello dell’inflazione e che se si fosse utilizzata la secca applicazione di un algoritmo legato al rincaro dei prezzi come fatto per Trenord, l’impatto sarebbe stato più pesante. Solo gli abbonamenti non sono stati toccati. Ora però i milanesi rischiano una nuova stangata.

Leggi anche: Il biglietto ATM a metà prezzo: il “mercato nero” fuori dalle fermate della METRO

# L’Assessore alla Mobilità Arianna Censi “Non è possibile fare un altro adeguamento

Credits Ufficio Stampa Atm – Tornello metrò contactless tessera

Il rischio di un possibile nuovo aumento del costo dei biglietti lo si può leggere tra le righe di un post pubblicato il 26 giugno 2023 sulla sua pagina facebook dall’Assessore alla Mobilità del Comune di Milano, Arianna Censi: “Ho informazioni da parte dell’agenzia del trasporto pubblico locale di Milano sul fatto che sul fatto che Regione Lombardia sia orientata, entro tre settimane, ad assumere una delibera che fissa il tasso di inflazione al +6,41%. Ho chiesto all’Assessore Lucente informazioni e quindi aspetto questa risposta al più presto.”

Le intenzioni del Comune di Milano, come spiega l’Assessore, non sono quelle di applicare un nuovo incremento ma si potrebbe vedere costretto a farlo: “L’anno scorso ci siamo adeguati, quest’anno non siamo disponibili. Non è più possibile scaricare sui cittadini e sulle cittadine e lo dirò anche in sede di agenzia del trasporto pubblico. Bisogna pensare ad altri sistemi, che non può essere l’adeguamento annuale del prezzo di un servizio così importante per la qualità della vita delle città e dei cittadini. È necessario un robusto intervento statale sul trasporto pubblico locale.

# Mancano 400 milioni di euro per il trasporto pubblico milanese

Credits mezzi_di_milano IG – Bus Atm

Il post dell’Assessore Arianna Censi prosegue sulla necessità di Milano di ottenere ulteriori fondi per far funzionare il servizio di trasporto pubblico: “Oggi a Milano spendiamo 850 milioni, che diventeranno 920 l’anno prossimo a regime con l’M4, e riceviamo un contributo insufficiente, di poco superiore ai 200 milioni.
Al netto degli incassi per la vendita di biglietti e abbonamenti mancano quasi 400 milioni, una cifra enorme per una città. Per quanto mi riguarda, non è possibile
fare un altro adeguamento. L’intervento deve trovare il suo finanziamento nel fondo nazionale dei trasporti, il ministero faccia il suo lavoro e investa in quella direzione.

Cosa potrebbe fare il Comune di Milano se la delibera di Regione Lombardia venisse confermata e le risorse richieste non arrivassero? Le soluzioni sarebbero solo due e non è detto che una escluda l’altra: la prima sarebbe una riduzione del servizio come già successo di recente in particolare sulle linee di superficie, la seconda, al netto delle buone intenzioni di chi siede a Palazzo Marino, un’ennesima tacca sul costo del biglietto.

Continua la lettura con: Scatta l’AUMENTO del BIGLIETTO ATM

FABIO MARCOMIN

copyright milanocittastato.it

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I 7 GELATI più ORIGINALI da ORDINARE a Milano (anche con delivery)

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Credits milanohafame IG - Terra Gelato

Ogni gelateria ha una sua specifica identità. Scopriamo questa “fresca” selezione suggerita da Milanohafame IG.

I 7 GELATI più ORIGINALI da ORDINARE a Milano (anche con delivery)

#1 I MINI CONI da condividere (Iconico)

Credits iconico_gelato IG – Iconico

Da Iconico, che da qualche mese ha inaugurato il suo secondo punto vendita, ci si può far consegnare dei mini coni da condividere. Per quanto riguarda il gelato in vaschetta si posso gustare sia i gusti classici che quelli Sugar, Gluten e Lattosio free, oppure la linea di ICONICO unconventional per il massimo della creatività con gusti come il caramello salato con arachidi, la colomba e il cannolo.

Indirizzi: Via Molino delle Armi 31 e Corso Buenos Aires 2

#2 La vaschetta a forma di CUORE (Gusto 17)

Credits milanohafame IG – Gusto 17

Da Gusto 17 si può ordinare un gelato “romantico”, con la vaschetta a forma di cuore. Un’ “agri-gelateria”, dove le materie prime arrivano direttamente dal luogo di origine delle migliori eccellenze locali, con due punti vendita a Milano. Il numero 17 sta ad indicare i gusti proposti, di cui 16 scelti dai proprietari e uno dai clienti che possono farlo ogni settimana direttamente in gelateria o sulla piattaforma , dove “Ogni ordine è un desiderio”.

Indirizzi: Via Savona 17 e Via Luigi Cagnola 10 

#3 Il gelato più premiato (Crema)

Credits crema_official IG – Crema alta gelateria

Nata a Luglio del 2020, Crema Alta Gelateria punta a essere uno degli ambasciatori del gelato made in Italy. Materie prime d’eccellenza e una location studiata nei minimi dettagli. A poco meno di anno dall’apertura è stata premiata dal Gambero Rosso come miglior gelateria Lombarda 2020 e con i prestigiosi 3 coni.

Indirizzi: Via Giovanni da Procida 29 e Piazza Napoli 15

#4 Il gelato della Seconda Guerra Mondiale (Umberto dal 1934)

Credits umberto1934milano IG – Gelateria Umberto 1934

Tra le gelateria di Milano da provare con il servizio delivery c’è Umberto dal 1934, una delle più storiche della città. Rigorosamente artigianale con pochi gusti ma tutti di altissima qualità come il pompelmo rosa, la crema al limone o quella caramellata nata dopo la Seconda Guerra Mondiale. Sembra addirittura che l’avvocato Gianni Agnelli facesse arrivare un auto direttamente da Torino per comprare il gelato. 

Indirizzo: Piazza V Giornate, 4

#5 I mini gelato in stecco (Vanilla Gelati Italiani)

Credits cashounette IG – Stecchi Vanilla Gelati Italiani

Vanilla Gelati Italiani ha debuttato nel 2011 in zona Duomo puntando su gusti realizzati con materie prime esclusive e selezionate dall’Italia e dal mondo come: il Limone di Sorrento IGP, il Pistacchio di Sicilia Feudo San Biagio, il pesto di Mandorla d’Avola (mandorle di altissima qualità) e Fichi Caramellati o Cioccolato Sur del Lago, Rhum e Arancia. Con la consegna a domicilio da non perdere i mini gelati in stecco che ripropongono in formato tascabile la selezione delle gelateria.

Indirizzi: Via Pattari 2 e Piazza XXIV Maggio 4

#6 Il gelato gastronomico (Ciacco)

Credits la_gourde_en_balade IG – Ciacco

La gelateria Ciacco è servito in una piccola boutique del gusto ordinata e chic in pieno centro, nella via del “luxury food”: Via Spadari. Aperto dal 2014 da Stefano Guizzetti, laureato in Scienze Alimentari all’Università di Parma, i gusti cambiano in continuazione tranne qualche classico come il pistacchio, di Bronte. Premiato dal Gambero Rosso come Miglior Gelato Gastronomico d’Italia.

Indirizzo: Via Spadari, 13

#7 La degustazione di gelati (Terra Gelato)

Credits milanohafame IG – Terra Gelato

Se si vuole provare una degustazione di gelato bisogna ordinare una vaschetta da Terra Gelato. La gelateria è aperta e guidata dal 2018 dal mastro gelatiere Massimo Grosso in zona Stazione Centrale insieme a Francesco Sampò. Per la produzione viene seguito il principio della stagionalità. La scelta è tra 30 gusti, tra i più particolari piselli e menta, parmigiano, burro e alici e tartufo.

Indirizzo: Via Vitruvio, 38

Spunto: Milanohafame IG 

Continua la lettura con: I 10 GELATI più buoni di MILANO (secondo i milanesi)

FABIO MARCOMIN

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Anche Milano ha il suo “PONTE SULLO STRETTO”: diventerà mai realtà?

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Un progetto atteso da oltre 30 anni. Un’attesa che gli ha fatto guadagnare il soprannome di “ponte sullo stretto” di Milano. Sarebbe un’infrastruttura fondamentale per tutta l’area metropolitana e in particolare per il sud est fino alla provincia di Crema. Di recente si è registrato qualche passo più concreto verso la sua realizzazione. A che punto siamo e quale potrebbe essere il tracciato.

Anche Milano ha il suo “PONTE SULLO STRETTO”: diventerà mai realtà?

# Oltre 30 anni di attesa per il prolungamento della linea M3 fino a Paullo: è stato lasciato dello spazio apposta

Credits: wikipedia.org – Linea M3

L’entrata in funzione della linea M3 è avvenuta quasi tutta tra il 1990 e il 1995 con l’apertura della stazione di Zara. Le ultime cinque fermate tra Maciachini a Comasina hanno aperto invece tra il 2003 e il 2011. Il prolungamento fino a Paullo era stato ipotizzato già negli anni ’90 e addirittura la recente tangenziale est esterna TEEM, operativa da qualche anno, ha lasciato lo spazio necessario nel suo tracciato nel nodo di Paullo per le future fermate della M3. Nonostante questo non si è mai andati oltre la fase progettuale.

# L’ultimo progetto preliminare del 2006: bocciato perché troppo oneroso

L’ultimo progetto preliminare del collegamento San Donato-Paullo è stato elaborato nel 2006 e prevedeva un tracciato di circa 15 km e 8 stazioni: San Donato Est, San Donato Centro, Peschiera Centro, Peschiera Est, Pantigliate-Mediglia, Caleppo Cerca, Paullo Centro e capolinea a Paullo Est. La spesa aggiornata ad oggi supererebbe i 900 milioni di euro e pertanto è stato considerato a più riprese insostenibile da un punto di vista economico.  

# Il nuovo tracciato proposto da MM: 2 fermate di metro e 8 di metrotranvia

Tracciato M3 fino a Paullo

Dopo anni di silenzio si è aperto un nuovo spiraglio all’inizio del 2022 con lo stanziamento di 5,5 milioni per la redazione del PFTE (progetto di fattibilità tecnico economico) di un nuovo tracciato. I fondi facevano parte del pacchetto di 732,3 milioni di euro assegnati dal Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibile per il potenziamento delle metropolitana milanesi. 

Nel nuovo progetto presentato dal Comune di Milano al Ministero dei Trasporti è prevista la prosecuzione del tracciato della M3 in una doppia modalità. Da San Donato a Peschiera come metropolitana per una lunghezza di 4,4 km e altre due fermate, San Donato Centro e Peschiera Centro, e corse ogni 4 minuti. Da Peschiera, con una rottura di carico, come metrotranvia per 10,9 km fino a Paullo e queste 8 fermate: Peschiera, Peschiera Bettola, Pantigliate-Vigliano, Mediglia Mombretto, Settala-Caleppio e le ultime 3 fermate nel comune di Paullo con Paullo Centro, Paullo Conterico e Paullo TEEM all’intersezione con la Tangenziale Est Esterna. La tratta in metrotranvia avrebbe la frequenza di un mezzo ogni 7,5 minuti.

# L’investimento stimato: 700 milioni di euro. Obiettivo cantieri nel 2028

Credits hopefulbeers IG – Linea M3

L’investimento complessivo stimato per realizzare il prolungamento della linea M3, al netto dei rincari causati dall’incremento dell’energia e dal costo delle materie prime, è di 700 milioni di euro. Per la tratta San Donato-Peschiera Borromeo 435 milioni, per la tratta di metrotranvia da Peschiera a Paullo TEEM i rimanenti 265 millioni di euro. Sul tracciato sono emerse alcune perplessità da parte di una delegazione dei sindaci dell’Area Omogenea di Crema, in un incontro del 27 febbraio 2023 con l’assessore alla Mobilità del Comune di Milano organizzato per fare il punto sull’opera. 

L’obiettivo di Palazzo Marino è quello di partire con in cantieri nel 2028 e quindi l’estensione della linea, vista la durata media di 7 anni di lavori, potrebbe inagurare nel 2035.

Continua la lettura con: IL PASSANTE STRATEGICO: le tratte a Milano è più rapido della METRO (anche se pochi lo sanno)

FABIO MARCOMIN

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Il MAXI CAMPUS DEL DESIGN. Un modello per MILANO?

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credit: archilovers.com
Il nuovo “orizzonte” dell’edilizia universitaria. Bello, funzionale, al centro di una grande rivoluzione architettonica: perché non prenderlo come esempio per Milano?

Il MAXI CAMPUS DEL DESIGN. Un modello per MILANO?

 
Un nuovo Campus sorgerà nella città di Shenzhen con l’obiettivo di ospitare fino a 4000 studenti nel settore del design. Una necessità che arriva in risposta ad una continua richiesta di giovani formati nell’ambito della progettazione di oggetti e soluzioni ad alto contenuto tecnologico in concerto con un aspetto sempre più raffinato e di grande impatto visivo.
 

# La fantastica progettazione di Dominique Perrault

credit: archilovers.com
Ad accaparrarsi la progettazione è stato il francese Dominique Perrault che con il suo staff ha presentato uno straordinario piano di sviluppo insieme ad altri rinomati studi mondiali. Il professionista transalpino è già molto noto per alcuni precedenti lavori tra i quali la Diagonal 123 a Barcellona, il futurista ponte ciclopedonabile di Arganzuela a Madrid e le torri NH Hoteles Fiera Milano.
 

# Perché “Horizon”?

credit: archilovers.com

Per la sede del nuovo Campus è stata scelta una zona ancora poco sviluppata della metropoli cinese che conta 13 milioni di abitanti, una città che nel proprio DNA non ha il limite alla crescita. Contrariamente allo sviluppo verticale di molte zone della città, Horizon avrà un andamento orizzontale che non andrà in alcun modo ad impattare negativamente con la morfologia del sito indicato per la nascita del nuovo centro. Posta su un rilievo collinare la struttura di 700 metri di lunghezza; sarà un concentrato di architettura e tecnologia con vetro e acciaio che la faranno da padrone. Stando alle prime indicazioni e ai rendering disponibili, Horizon si presenterà come una lunga linea intervallata da segmenti verticali in modo non regolare, così da far apparire il campus come una struttura naturale, perfettamente integrata nel paesaggio ancora selvaggio delle colline nella quale sarà inserita.

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A secondo del punto di osservazione si potrà avere la sensazione che la costruzione cambi la propria morfologia mentre dall’interno, in qualunque punto ci si troverà, delle grandi vetrate permetteranno di godere di una vista incredibile. Nella zona che sarà naturalmente protetta dalla grande struttura, ovvero la parta “a monte”, sorgeranno una serie di giardini e spazi condivisi oltre ad alcuni piccoli edifici.

# E non è che l’inizio: campi polifunzionali, musei tematici, stadi e teatri

credit: archilovers.com

Da contorno alla costruzione principale sorgeranno edifici più piccolini che saranno adibiti ad uso foresteria. Stando alle prime indicazioni, anche i suddetti edifici avranno un basso impatto sulla morfologia della zona ricordando i terrazzamenti presenti in tutta la Cina, dovuti ad un lungo lavoro di trasformazione dei terreni collinari e montuosi nella ricerca di spazi da poter essere coltivati. Saranno inoltre costruiti numerosi campi sportivi polifunzionali oltre ad un piccolo stadio.

Quello che certo è che al progetto iniziale si affiancheranno presto altri progetti ed altre costruzioni, prime fra tutte un nuovo teatro oltre a numerosi musei tematici.
 

Leggi anche: La mini casa di design che costa come uno scooter

ROBERTO BINAGHI

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Le SETTE STRADE di MILANO con lo STESSO NOME

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Provate a prendere un taxi e chiedere di andare in via Martini. Per il tassista ci sarà l’imbarazzo della scelta. Già, perchè via Martini è praticamente ovunque: a Milano ce ne sono sette, senza considerare via San Martino, via Sammartini e la via Martini al Pioltello. Le abbiamo ordinate in una speciale classifica.

Le SETTE STRADE di MILANO con lo STESSO NOME

#7 Via Arturo Martini, lo scultore del fascismo

Arturo Martini era un incisore e scultore del primo novecento che trascorse l’infanzia dormendo a sbafo nelle torri medievali di Treviso. Durante il fascismo divenne lo scultore ufficiale del regime, cosa che gli diede molta fortuna per alcuni anni ma lo portò dopo la guerra a venire ricordato solo in una via privata di 150 metri in pieno Gratosoglio.

 

#6 Via Monsignor Luigi Martini, il prete dei condannati 

E’ una strada lunga 160 metri, abbastanza anonima, il cui principale motivo di interesse è la vicinanza con la parte del parco nord chiamata parco delle favole. Per il resto solo i classici palazzi di Affori. Luigi Martini può essere confuso col noto arcivescovo di Milano: in realtà visse un secolo prima e con Milano ebbe niente a che fare, visto che trascorse praticamente l’intera esistenza a Mantova. La gloria e forse anche la via la meritò grazie al Confortatorio di Mantova negli anni 1851,52,53 e 55, opera autobiografica sugli ultimi giorni di vita dei martiri che da Luigi Martini trovarono conforto spirituale nell’attesa di venire giustiziati dagli austriaci.

 

#5 Via Simone Martini, il rivale di Giotto

Lunga 500 metri è alla Barona, dalle parti dello IULM. Strada post industriale con alcuni resti di palazzi diroccati, nella parte verso sud ovest, migliora muovendosi verso lo IULM, con qualche sprazzo di verde sul lato destro. Malgrado qualche graffito abusivo è una strada assai poco artistica che certo fa poco onore al pittore a cui è intitolata, uno dei più grandi esponenti della scuola senese del trecento, considerato il principale rivale di Giotto.

 

#4 Piazzale Ferdinando Martini, il record man del Parlamento

Un altro fiorentino che fa il signore a casa nostra… Ferdinando Martini fu un record man: per 43 anni di fila fu seduto al Parlamento. Una sua frase storica fu: Chi dice che gli italiani non sanno quello che vogliono? Su certi punti, anzi, siamo irremovibili. Vogliamo la grandezza senza spese, le economie senza sacrifici e la guerra senza morti. Il disegno è stupendo: forse è difficile da effettuare.
A lui è intitolato un piazzale che è di fatto dei giardinetti pubblici, vicino a corso XXII marzo e nei pressi di Macao.

 

#3 Via Padre Giovanni Battista Martini, il maestro di Mozart

Una traversa di via Porpora lunga un centinaio di metri a Lambrate con una serie di villette assai gradevoli in successione fino a un supermercato Carrefour e a una sede di Comunione e Liberazione. Come quasi tutti i Martini di questa lista non è di Milano: era un frate francescano ma soprattutto era un musicista magistrale. E’ stato uno dei maestri di Mozart e a Bologna gli hanno intitolato il conservatorio.

 

#2 Via Carlo Maria Martini, il grande arcivescovo del Novecento

Il grande arcivescovo di Milano non avrebbe potuto trovare collocazione migliore: gli è stata intitolata la via dell’Arcivescovado che parte da piazza del Duomo e costeggia la veneranda fabbrica. Forse un po’ piccina, appena 100 metri che si spengono in piazza Fontana.

 

#1 Viale Enrico Martini, il partigiano piemontese 

Italia paese di monsignori e di partigiani. Come Enrico Martini, partigiano piemontese comandante del primo gruppo divisioni alpine, uno dei gruppi più efficienti della resistenza, che ha dato il nome a uno strano viale in zona Corvetto. La via è strana perchè in realtà è un groviglio di vie con lo stesso nome.

viamartini

Come si vede nell’immagine se si capita da quelle parti ci si trova in viale Martini ovunque. Dritto, a sinistra e a destra, con vie rette e vie circolari. Il mitico Mauri, nome di battaglia di Martini sarebbe stato fiero di questo casino.

 

Continua la lettura con: La via del vintage a Milano

MILANO CITTA’ STATO

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MILANO – PARIGI è il primo passo verso il MERCATO UNICO dei TRENI ad ALTA VELOCITÀ

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Credits wal_172619-pixabay - Treni in Europa

Per i Paesi dell’Europa centrale andremo verso un mercato unico dell’alta velocità con infrastrutture avanzate che permetteranno di connettere Berlino con Parigi in 4-5 ore.” L’annuncio dell’Ad di Ferrovie dello Stato Italiane.

MILANO – PARIGI è il primo passo verso il MERCATO UNICO dei TRENI ad ALTA VELOCITÀ

# Infrastrutture avanzate: da Berlino a Parigi in 4-5 ore

Credits touringclubitaliano – Rete TEE

Nel corso del seminario sull’”Intelligence economica nell’era digitale” organizzato dalla Luiss il 23 giugno 2023, Luigi Ferraris AD di Ferrovie dello Stato Italiane ha discusso dell’importanza dell’acquisizione, elaborazione e protezione dei big data per difendersi e crescere in un contesto del mercato ferroviario interno e internazionale in espansione. Queste le sue parole: “Per i Paesi dell’Europa centrale andremo verso un mercato unico dell’alta velocità con infrastrutture avanzate che permetteranno di connettere Berlino con Parigi in 4-5 ore.”

Leggi anche: TRENI VELOCI in EUROPA anche di NOTTE: le tratte attuali e quelle in ARRIVO

# Frecciarossa Milano-Parigi: un successo oltre le previsioni 

Credits frecciarossaofficial IG – Frecciarossa a Parigi

Per questo motivo, ha proseguito Luigi Ferraris, “l’importanza di conoscere sempre meglio quei mercati e gli scenari in continua evoluzione”. Il caso studio è stato il successo dell’ingresso in Francia con il Frecciarossa: “Prima di entrare nel mercato francese abbiamo fatto un’attenta analisi dei dati, anche se non tutte le informazioni erano disponibili. Sul nostro Frecciarossa Milano – Parigi avevamo previsto una domanda che pensavamo di poter soddisfare riempiendo i nostri treni al 60-70%, invece siamo attualmente oltre l’80%“.

# Migliorare il servizio per competere nel mercato europeo

Credits: blog.trainline.it – Carrozza Frecciarossa

L’acquisizione dei dati, prosegue ancora Luigi Ferraris, va fatta nell’ottica di misurare la qualità del servizio con ogni strumento utile, monitorando le reazioni dei nostri viaggiatori sui social e analizzando i dati che i nostri clienti ci consentono di usare e che abbiamo il dovere di proteggere.” con l’obiettivo di migliorare la qualità del viaggio in treno e con il treno. 

Accanto a questo l’importanza dal punto di vista strategico per intercettare i flussi dei traffici commerciali al fine di competere con gli altri operatori europei: “Abbiamo bisogno di infrastrutture digitali per le merci, per il monitoraggio in tempo reale del loro trasporto, come per monitorare lo stato delle infrastrutture, e abbiamo bisogno di chi sappia leggere ed elaborare questi dati. Occorrono analisti e un centro ricerca che abbiamo (FS Research Centre ndr) ma poi serve velocità di reazione, capacità di catturare i trend, interpetrarli e anche di intercettare i traffici commerciali

Fonte: FsNews

Continua la lettura con: Questo sarà il TRENO del FUTURO? Qui è già realtà

FABIO MARCOMIN

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CESARIANO “bella di notte”, allo SBANDO di giorno

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Ph. @Roberta Casa

L’area che va da Paolo Sarpi all’Arco della Pace è sempre più amata quando si spengono le luci del giorno. Soprattutto nelle serate più calde. Proprio in mezzo c’è una strada che si apre in un ampio slargo anche se mantiene il nome di via. Si tratta di via Cesariano che collega l’Arco della Pace con Chinatown. Nella seconda parte della strada, oltre via Canonica, l’ampiezza dello slargo e i locali che la circondano richiamano ormai da anni i giovani soprattutto nelle calde serate del fine settimana. 

CESARIANO “bella di notte”, allo SBANDO di giorno

Ci piace vedere la città che sprizza di vitalità con ragazzi che si divertono. Piace meno però lo spettacolo che appare la mattina. Come denunciato da Roberta Casa con le sue foto pubblicate sal gruppo Facebook Paolo Sarpi Social Street l’immagine che presenta via Cesariano la mattina non è edificante. 

Ph. @Roberta Casa

Bicchieri di plastica, bottiglie di vetro sparse ovunque, testimonianze di una serata divertente ma anche di grande maleducazione. Un problema che ha due cause concomitanti: l’inciviltà di chi frequenta questa strada di notte che potrebbe sforzarsi di eliminare i propri rifiuti nei cestini e, dall’altro lato, la carente pulizia della strada, aggravata anche dalla latitanza proprio di cestini e punti dove gettare bicchieri e bottigliette. 

Sul gruppo, Massimo Fraschini propone di “obbligare a far pulire ai bar che ci sono, visto che sono loro la causa del problema”, anche perché “se non ci fossero i bar non ci sarebbe casino tutte le sere”.

Un’altra soluzione in tal senso potrebbe venire dal Nord Europa, dove quando si prende una bottiglietta di vetro o un bicchiere di plastica per un drink si deve lasciare una caparra che viene restituita alla consegna. Un’idea semplice, a costo zero, che potrebbe incentivare comportamenti più civili. 

Hai qualche problema o qualche intervento per migliorare Milano da segnalare? Scrivici qui: info@milanocittastato.it

ANDREA ZOPPOLATO

Continua la lettura con: ALTRI MILANO NON FA SCHIFO MA…

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La strana estate delle 11 PISCINE CHIUSE di Milano

Le STRISCE PEDONALI “SCOMPARSE”

Il JERSEY ABBANDONATO di viale LANCETTI

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Una spiaggia di SABBIA BIANCA: la POLINESIA è a MILANO

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Credits acquaworld_ufficiale IG - Spiaggia Tiki Bay

Un atollo del Pacifico. Ha inaugurato a mezz’ora dal centro di Milano. 

Una spiaggia di SABBIA BIANCA: la POLINESIA è a MILANO

# La spiaggia tropicale a mezz’ora dal centro di Milano

Credits babina994 IG – Acquaworld

Ha inaugurato il 24 giugno 2023 la spiaggia tropicale di Milano. la Polinesia a mezz’ora dal centro città: Tiki Bay. Si trova a Concorrenzo in provincia di Monza Brianza nell’unico parco acquatico al coperto d’Italia, Acquaworld, sviluppato su una superficie di circa 20.000 mq con 12 vasche e piscine interne ed esterne e una superficie d’acqua totale di circa 3.000 metri quadrati.

Mappa Acquaworld 2023

Un parco acquatico che ha anche un’area esterna con piscine e zone relax e che con la nuova spiaggia e attrazioni ha raddoppiato la sua superficie aggiungendo altri 10.000 mq dove ragazzi, adulti e bambini possono rilassarsi, abbronzarsi e divertirsi in una lussureggiante vegetazione composta da piante tropicali. 

# 1.500 mq di sabbia bianca, palme e ombrelloni di paglia

Credits acquaworld_ufficiale IG – Tiki Bay

La spiaggia di Tiki Bay si estende per 1.500 mq e si caratterizza per sabbia bianca, selezionata appositamente per non surriscaldarsi al sole, grandi palme e ombrelloni in paglia per ripararsi all’ombra e sentirsi come su un atollo del Pacifico, ombrelloni in paglia, comodi lettini e il Tiki Beach Bar, un grande chiringuito in legno dove poter sceglier tra piatti freddi, panini, insalate fresche, gelati e altre sfiziosità.

# Un nuovo playground acquatico con vasca di circa 1.000 mq e due aree divertimenti

Credits acquaworld_ufficiale IG – Attrazioni Tiki Bay

Non c’è spiaggia senza il “mare”. Ecco allora che la battigia fa da cornice a un nuovo playground acquatico composto da:

  • una vasca da circa 1.000 mq e un livello dell’acqua di 20 centimetri, pensato per consentire a tutte tutte le famiglie con bambini nella fascia d’età 0-12 anni;
  • la “Maki Maki Tower”, una nuova e più grande torre d’acqua da cui si può scendere da 6 scivoli immersi nella giungla tropicale;
  • “Kaora”, un’area con altre 4 tipologie di scivoli di cui un mini “magic cone”, un mini boomerang e 2 scivoli da cui ci si lancia su gommoni doppi, proprio di fronte alla spiaggia.

# Le “Cabanas Paradise” dove rilassarsi nelle vasce idromassaggio

Credits acquaworld.it – Cabanas Paradise

Accanto al divertimento non può mancare il relax. Per questo è stato studiato un angolo di paradiso, uno spazio esclusivo dove prendere il sole, rilassarsi e socializzare su comodi lettini: le “Cabanas Paradise”. Si tratta di 4 pittoreschi gazebi in un’area ad accesso ristretto comprensivi di due vasche idromassaggio dedicate.

Continua la lettura con: L’unico PARCO ACQUATICO al COPERTO d’Italia è a pochi minuti da Milano

MILANO CITTÀ STATO

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SALUMI & VINI NATURALI: il GIARDINO SEGRETO tra piante e muri antichi a BRERA

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Credits: @a___svn Associazione salumi e vini naturali

Con la bella stagione un’enoteca in zona Brera riapre il suo piccolo giardino nascosto.

SALUMI & VINI NATURALI: il GIARDINO SEGRETO tra piante e muri antichi a BRERA

# La piccola chicca di Associazione Salumi e Vini Naturali

Credits: @a___svn
Associazione salumi e vini naturali

A Milano i wine bar sono diventati ormai all’ordine del giorno: vini naturali e ricercati serviti spesso in location molto caratteristiche sembrano essere diventate la tendenza del momento. Proprio per questo pare che la proposta di vini non sia abbastanza e a questa ormai bisogna aggiungere un’offerta gastronomica che punta sulla qualità dei prodotti e sulla creatività in cucina. Una tendenza che sembra essere stata accettata, anzi presa al volo, da Associazione Salumi e Vini Naturali. L’enoteca si trova al numero 41 di corso Garibaldi e il suo ambiente esterno è una delle carte vincenti su cui può contare, una corte con un giardino meraviglioso e poi proprio nel cuore di Brera. Tra i palazzi del quartiere artistico della città, c’è quindi un’oasi di pace incastonata tra piante e muri antichi, da direttamente sullo scheletro in mattone di un palazzo distrutto nei bombardamenti della Seconda Guerra mondiale, dove, come suggerisce il nome del locale, si possono assaggiare vini naturali e taglieri di salumi. 

# Obiettivo: far mangiare e bere bene

Credits: @a___svn
Associazione salumi e vini naturali

Gli ideatori di A_svn, questa è la sigla nonché nome sui social dell’Associazione, sono gli stessi del locale Botanic Club, in zona Tortona, e del Champagn Socialist in Porta Venezia. Il locale ha dei tavolini all’esterno su Corso Garibaldi e qualche posto all’interno. L’allestimento ricorda proprio quello dei tipici luoghi dove si riunivano circolini, reduci combattenti, in poche parole le associazioni del passato. Ma Associazione Salumi e Vini Naturali non ha qualche fine particolare se non il far mangiare e bere bene.

Il locale è lungo e stretto, tra scaffali di bottiglie e pareti in mattoni a vista e i vini sono tutti artigianali, naturali e/o biodinamici, italiani, francesi ma non solo. Associazione Salumi e Vini Naturali è aperta tutti i giorni dalle 18 a mezzanotte, a parte la domenica che apre un’ora prima e chiude alle 23.

 

Continua la lettura: APERITIVO all’APERTO? I 10 posti TOP a MILANO

BEATRICE BARAZZETTI

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La SPIAGGIA più bella della CORSICA

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Credits: @voyogofr Spiaggia di Palombaggia

Nell’isola francese che sembra più italiana che altro, le spiagge dove rilassarsi al sole e fare un bel bagno non mancano, ma questa è considerata la più paradisiaca, nonché una delle più famose al mondo. Ecco allora cosa c’è da sapere sulla spiaggia di Palombaggia.

La SPIAGGIA più bella della CORSICA

# La “spiaggia più bella della Francia”

Credits: @voyogofr
Spiaggia di Palombaggia

Acqua turchese, rocce di granito rosa, pini marittimi e sabbia bianca, plage de Palombaggia è una spiaggia caraibica della Corsica. Eletta “spiaggia più bella della Francia”, plage de Palombaggia si trova sulla costa meridionale della Corsica, nella città di Porto-Vecchio, e sorge in un paesaggio di spiagge idilliache e montagne spettacolari. Per raggiungerla è consigliato prendere l’auto: se si parte da Porto Vecchio in una ventina di minuti si arriva a destinazione, mentre da Bonifacio ci si impiega poco più di mezz’ora. Ma data la fama della spiaggia, nei due mesi estivi, si può anche scegliere di non prendere l’auto e comprare un biglietto per la navetta da Porto Vecchio a Palombaggia.

Credits: @nico_part_en_vadrouille
Spiaggia di Palombaggia

La spiaggia è inserita in un ambiente naturale: infatti, oltre ad un bel bagno, nella zona di plage de Palombaggia si possono fare kayak, windsurf, pagaia o passeggiate vicino alla spiaggia, oppure, se si è un po’ più avventurosi e un po’ più esperti, si possono esplorare i fondali facendo snorkeling.

# Una tavolozza di colori

Credits: @la_villa_pascialella
Spiaggia di Palombaggia

Plage de Palombaggia è lunga circa 2 km e qui le onde affiorano le piccole rocce levigate, mentre il fondale è basso per molti metri. La sabbia è chiara e immacolata, il mare turchese e cristallino. Purtroppo però, essendo la spiaggia una delle più famose al mondo, è spesso molto affollata e trovare la calma e il relax che di solito si cerca in vacanza non è così facile. Ci sono però due momenti della giornata dove, non solo c’è poca gente, ma la spiaggia regala un piccolo spettacolo. Nelle prime ore del mattino o al calar del sole, quando il sole è basso colpisce il granito, intensificando le sfumature rosa, rosse e arancioni delle rocce. Un altro periodo ideale in cui visitare la spiaggia è ottobre, quando il sole è ancora caldo e l’acqua tiepida ma la gente è ormai tornata a casa dalle vacanze.

La maggior parte della spiaggia di Palombaggia è incontaminata, libera e senza servizi ma c’è comunque un piccolo stabilimento balneare perfettamente attrezzato.

 

Fonti: franciaturismo.net

Continua la lettura: Questa è “la SPIAGGIA più BELLA del mondo” (e quelle che insidiano il suo primato)

BEATRICE BARAZZETTI

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Gli ULTIMI EVENTI di GIUGNO, Milano SI FA ROVENTE: appuntamenti dal 26 al 30 giugno #ToDoMilano

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Idroscalo a lume di candela - Credits: Il Giorno

Ultima settimana di giugno. Sale la temperatura, anche grazie agli spettacoli e gli eventi infrasettimanali in città.

Gli ULTIMI EVENTI di GIUGNO, Milano SI FA ROVENTE: appuntamenti dal 26 al 30 giugno #ToDoMilano

# Trova il tuo evento

#Lunedì 26/6: New York a china e acquarello, flamenco al Piccolo, Ghemon al Castello, Coldplay a San Siro

Ghemon – Credits: Roma Pop
  • New York Views: inaugurazione della mostra-progetto, che espone viste aeree e opere pittoriche tratte da scene dei film. Apertura alle 16.30, la mostra è allestita fino a sabato 1 luglio presso iKonica Art Gallery.
  • La macchia: una perdita d’acqua, che provoca una macchia sul soffitto, fa scattare la scintilla dell’incomunicabilità e della violenza verbale. Declinato al presente, lo spettacolo di Fabio Pisano, in scena al Teatro Elfo Puccini fino a venerdì 30. Sipario alle 19.30.
  • Milano Flamenco Festival: debutta al Piccolo Teatro Strehler l’edizione 2023 della rassegna dedicata al flamenco. Partenza con uno dei numeri uno assoluti: lo spettacolo dal titolo Intimo, di Farruquito, alle ore 20.30.
  • Figli: viaggio nella memoria e nei sensi di colpa del protagonista, messo in scena per l’Estate nei Chiostri della Società Umanitaria. Inizio spettacolo alle ore 21.00.
  • Ghemon: Una Cosetta Così Tour apre la settimana di eventi al Castello Sforzesco. Il rapper promette di stupire il pubblico, con uno show interdisciplinare. Non solo musica, ma anche stand-up e narrazione alle ore 21.00.
  • Tove Lo: prima assoluta in Italia per l’artista svedese, che si esibisce al Circolo Magnolia di Segrate. Alle 21.00 parte il Dirt Femme Tour.
  • Coldplay: seconda data, soldout e annunciata, della band di Chris Martin allo Stadio Meazza ore 21.00. Evento imperdibile, tanto che – a grande richiesta – lo show segna il tris, aggiungendo un’altra data. Cantano anche Oh Mia Bela Madunina.

#Martedì 27/6: Concertone LoveMI in Duomo, Festen a teatro, Incognito al Castello, Idroscalo a lume di candela

Idroscalo a lume di candela – Credits: Il Giorno
  • Love MI 2023: seconda edizione dell’evento benefico ideato da Fedez, una maratona fruibile anche in diretta TV. Donazioni per l’Associazione Andrea Tudisco ODV, sollecitate dall’esibizione di una carrellata di artisti, tra cui: Achille Lauro, Annalisa, Articolo 31, Francesca Michielin, Fred De Palma, Lazza, Mara Sattei e Tananai. Dalle 18.00 in piazza Duomo.
  • Dramatram: due slot prenotabili, per fare il giro della città in Carrelli 1928 e godersi lo spettacolo a cura della Compagnia Dramatrà – città in scena. Partenze alle 19.00 e alle 20.30 da piazza Fontana.
  • Il Mostro Turchino: teatro dell’arte con le marionette della compagnia Carlo Colla & Figli. L’opera di Gozzi è in scena, fino al 9 luglio, al Piccolo Teatro di via Rovello. Buio in sala alle 19.30.
  • Festen: uno dei classici moderni europei, che sviscera i rapporti familiari e che passa dal film del 1998 di Thomas Vinterberg, alle tavole del palcoscenico del Teatro Elfo Puccini. Debutta alle 20.30 e resta in scena fino al 1 luglio.
  • Pigmalione: le vittime partecipano alla propaganda organizzata dai carnefici, per far fare a questi ultimi bella figura. Questa la trama dello spettacolo in scena nella Sala Fassbinder dell’Elfo Puccini. Debutto alle 21.00, in scena fino al 30 giugno.
  • Candlelight Summer: iniziano anche i concerti di musica classica al palco sull’acqua dell’Idroscalo, con un doppio appuntamento. Apertura con colonne sonore fantasy e omaggi al rock e heavy. Il debutto ufficiale è programmato alle 20.30.
  • Intervista-spettacolo: format che Giancarlo Bozzo conduce allo Zelig Cabaret, per dialogare e ripercorrere la carriera di Teresa Mannino. Dalle 21.00, non mancheranno i momenti di vero spettacolo e divertimento.
  • Incognito: portabandiera del sound acid-jazz, la band inglese si esibisce nel Cortile delle Armi dell’Estate Sforzesca. Contaminazioni e grandi collaborazioni, sul palco dalle ore 21.00.
  • Dado a tutto tondo: stand-up, monologhi e canzoni per Dado, che spazia nel suo repertorio per questo spettacolo open-air all’Arena Milano Est di via Pitteri. Sipario alle ore 21.00.

#Mercoledì 28/6: party all’Arco della Pace per i 160 anni di Martini 

Martini 160 anni – Credits: Bargiornale
  • 160 anni Martini Celebration: Martini compie 160 anni e celebra il prestigioso traguardo con una serie di eventi. In programma all’Arco della Pace, da Dazi, un cocktail party. Dalle 18.00 alla mezzanotte.
  • Karima e Walter Ricci: epico viaggio tra gli evergreen della musica italiana anni ‘50 e ‘60. Il duo si esibisce nella formula show+cena del Don Lisander in via Manzoni, ospiti di Blue Note Off. Orario di inizio, le 19.00.
  • Outsound Festival: prosegue la rassegna estiva open air al Giardino delle Culture. In programma alle 20.00 la Bachelite Band, a seguire Double Side Quintet alle 21.30.
  • Candlelight Summer: secondo evento di apertura dei concerti a lume di candela all’Idroscalo. In programma omaggi a Morricone, Nino Rota e Queen. Lo show inizia alle 20.30.
  • Bailes Colaterales: serata flamenco al Piccolo Teatro – Giorgio Strehler, con la compagnia di José Manuel Alvarez. Alle 20.30 inizia lo show, con coreografie elaborate e musica dal vivo.
  • Il dilemma del prigioniero: soldati divisi dalla guerra, che dialogando trovano (forse) un linguaggio destinato a ristabilire la pace. L’opera di Edgar Allen è in scena al Teatro Filodrammatici fino a domenica 2/7. Sipario alle 20.30.
  • Zelig New Generation: una serata per scoprire in anteprima i prossimi beniamini dell’Area Zelig. Si inizia alle 21.00, con l’avvicendamento più divertente della settimana.
  • Coldplay: Milano chiede più show e Chris Martin e i Coldplay rispondono con un sì. Tris secco della band britannica, che aggiunge un’altra data a sorpresa e suona ancora a San Siro. Tutto pronto dalle 21.00.
  • Non potevamo che incontrarci qui, mia danzatrice: storia d’amore tra una danzatrice e un poeta, danzato dalla Compagnia Ormarslab, su coreografie di Ornella Sberna. Spettacolo gratuito, con prenotazione obbligatoria, alle 21.30 al Castello Sforzesco.
  • Vita bassa: stand-up comedy alla scoperta di tutti i cliché dei Millennials. Alle 21.30 è Giorgia Fumo che porta il pubblico dell’Arena Milano Est per mano in questo viaggio dissacrante.
  • La partecipazione al dolore umano: Manzoni Mixtape entra nel vivo con lo spettacolo di Sandro Lombardi, che spazia tra Carlo Porta, Gadda , Testori e Fo. Alla Casa del Manzoni alle 21.30.

#Giovedì 29/6: il Cenacolo di sera, dj set sulla Torre Branca

Torre Branca by night – Credits: Arrival Guides
  • The Vibrant Body: workshop gratuito di Sebastian Abarbanell, che punta a far conoscere il proprio corpo, condotto dal groove e ispirato dalla musica. Dalle 19.00 alle 21.00, per Welcome to Socotra, in Fondazione Feltrinelli.
  • Apertura serale del Cenacolo Vinciano: altro appuntamento per godere del capolavoro di Leonardo, aperto in via straordinaria dalle 19.00. Primo ingresso mezz’ora prima, ultimo alle 21.30.
  • Salita sulla Torre Branca: lo skyline di Milano salendo fino in cima i 100 m. della torre di Gio Ponti. Dalle 20.00 aperitivo, dj set e vista spettacolare dell’ora blu e di Milano by night.
  • Boom Bam! Sunset music in the park: il jazz è anche una questione di groove, ecco perché la rassegna ospita Gianluca Petrella, accompagnato dal dj set di Andrea Passenger. Dalle 20.00 alla Biblioteca degli Alberi.
  • Improclassica: l’unione del pianista jazz Fabrizio Improta e dell’Orchestra I Pomeriggi Musicali, crea scenari ed atmosfere delicate al Teatro Dal Verme. Dalle 20.30 sipario, sotto la direzione di Michele Corcella.
  • Una serata con Ennio Morricone: colonne sonore e non solo, del grande compositore romano, interpretate dalla Sinfonica di Milano nel “suo” Auditorium. Dirige Alberto Maniaci, sipario alle 20.30.
  • Comedy Night: battesimo del fuoco per gli allievi di Accademia Zero Nove, scuola di recitazione, doppiaggio e conduzione radiofonica. Dalle 21.00 all’Area Zelig, esame di fine anno davanti al pubblico vero.
  • No Pressure: serata hard core al Legend Club di viale Enrico Fermi. Dalle 21.00 aprono i guest Sunami e Pain Of Truth, a seguire il main event
  • Sir Chloe: unica data italiana per la band rivelazione proveniente dal Vermont. Si esibiscono al Rock ‘n’ Roll di via Bruschetti 11, a partire dalle ore 21.00.
  • SLAM!Festival: 4 live act con Kaos & Dj Craim, Claver Gold, Inoki e Mattak. Lo spettacolo itinerante dedicato all’hip hop inizia alle 21.00 al Circolo Magnolia di Segrate. Apertura cancelli alle 19.00.
  • Mammadimerda live: spettacolo autodefinito “esecrabile” dalle stesse autrici, che portano questa fotografia al femminile in tour estivo, dopo l’eccezionale successo della primavera. In scena al Castello Sforzesco alle 21.00, per la rassegna Milano è Viva.

#Venerdì 30/6 (orario diurno): Lego e magia per approcciare il futuro

Lego – Credits: Efraimstochter, Pixabay
  • Lego ® Serious Play ® Demo Day: workshop di manualità e approccio alle sfide per il comparto turismo, da affrontare con il metodo Lego ® Serious Play ®. Laboratorio gratuito dalle 9.30, in location a sorpresa. Info e prenotazioni QUI.
  • Viaggio nell’Ignoto: un aperitivo a due passi dal Duomo, una cartomante e il racconto di WeRoad. Scoprire una delle prossime destinazioni vacanziere “personalizzate” da mistero e magia, dalle 17.00 presso Lynk & Co Club Milano di corso Venezia.

Continua la lettura con: Le località del giorno per una GITA da MILANO

LAURA LIONTI

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Video del giorno: CHRIS MARTIN (Coldplay) canta OH MIA BELA MADUNINA a San Siro

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25 giugno. Concerto dei Coldplay a San Siro. Chris Martin imbraccia la chitarra acustica e si scatena intonando Oh Mia Bela Madunina in dialetto milanese. Come se l’è cavata? Giudicate voi nel video di faszinierend

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MILANO CITTA’ STATO

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Credit combat tram YT – Tram 7 in sotterranea

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7 LOCALI a Milano dove MANGIARE BENE a PREZZI CONTENUTI

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San Filippo Neri - Ph. @ aleroma_1982 IG

I locali preferiti dai milanesi dove mangiare piatti di qualità a prezzi abbordabili.

7 LOCALI a Milano dove MANGIARE BENE a PREZZI CONTENUTI

# Zio Ninì, il regno del pesce: fritto misto a 15 euro 

Credits tripadavisor – Zio Ninì

Nella periferia nord di Milano c’è l’ “Osteria, Friggitoria” di Zio Ninì. Luogo semplice e senza troppi fronzoli che punta alla qualità della materia prima, all’ingresso spicca l’ampio banco di pesce che mette in bella mostra gamberoni, calamari, scampi, orate, polpi, cozze e molto altro. La specialità qui è il fritto misto, a 15 euro, e tutto il menu propone prezzi contenuti tenendo pur sempre conto che si tratta di un ristorante di pesce.

Indirizzo: via Lucilio Gaio, 2

# La Cappelletta di Lambrate, pizza e gnocchi fritti per una cena sotto i 20 euro

Credits emanuele_iuliano IG – La Cappelletta

La Cappelletta in Lambrate alla fine della suggestiva via Conte Rosso, da oltre 30 anni propone una cucina genuina tradizionale prodotto artigianalmente. Dalla pasta fresca come cappellacci, trofie e pappardelle, ai classici sughi fino ai dessert. Ottima la pizza al trancio in versione milanese e i gnocchi fritti accompagnati da salumi, formaggi e specialità toscane. Per chiudere in bellezza una selezione di amari regionali. I prezzi sono una bomba, la pizza parte da 6 euro al pezzo, i piatti di pesce non arrivano a 20 euro.

Indirizzo: via Carlo Bertorazzi angolo via Conte Rosso

Leggi anche: 15+1 RISTORANTI nel cuore dei milanesi

#3 Da Oscar, a tavola con il Duce

Oscar Milano

In zona Corso Buenos Aires troviamo Oscar, tra i ristoranti più particolari che si possano trovare a Milano. Borderline, al limite dell’apologia al fascismo dove il titolare si aggira tra i banconi e non mancherà di mancare di rispetto ai clienti anche se con il sorriso sulle labbra. Un locale folkloristico che propone cucina semplice e genuina, con porzioni abbondanti a prezzi abbordabili. Si può chiedere anche la mezza porzione.

Indirizzo: Via Lazzaro Palazzi, 4 

#4 Alhambra, piccola gastronomia vegetariana e vegana

Credits francescomusanti IG – Alhambra

Alhambra è una piccola gastronomia vegetariana e vegana in zona Porta Venezia. Il piatto si compone scegliendo tra le priposte al bancone e ci si può sedere nei risicati posti a sedere disponibili, infatti è molto gettonato per l’asporto. La spesa varia in base alla quantità che si ordina dato che si paga in base al peso, in media di 22 euro ogni chilo di preparazione acquistata e quindi per spendere tanto bisogna veramente impegnarsi.

Indirizzo: via San Gregorio, 17

#5 Bar Trattoria 395, cucina casalinga nell’antico borgo di Baggio

Credits trattoriaal395 IG – Bar Trattoria al 395

Nell’antico borgo di Baggio si trova da quasi 40 anni, per la precisione dal 1987, il Bar Trattoria 395. Nato dall’idea di Antonio Rotondo di offrire un ampio menù italiano ai lavoratori, con un prezzo contenuto, propone una cucina casalinga italiana dove mangiare cibi sani come a casa. Ogni giorno cambiano le pietanze e si può scegliere tra un primo piatto e un secondo piatto con contorno incluso oppure secondo piatto e contorno.

Indirizzo: via Forze Armate, 395

#6 Il Cerchio, ristorante di cucina tradizionale toscana

Credits ilcerchiomilano1969 IG – Il Cerchio

La trattoria Il Cerchio si trova dal 1969 in quello che è considerato oggi il centro direzionale di Milano. Propone una cucina toscana con piatti preparati nel rispetto della tradizione a prezzi davvero contenuti: primi a 10 euro, tra cui tagliatelle alla salsiccia Toscana e pici ai porcini, e secondi anche sotto quella cifra come la battuta di manzo alla toscana.

Indirizzo: Via Luigi Galvani, 15

#7 Trattoria San Filippo Neri, come le trattorie di una volta

#4 Credits: @trattoriasanfilipponeri IG

La trattoria San Filippo Neri propone la cucina tipica milanese e si presenta come le trattorie di una volta e anche per questo piace ai milanesi. Arredato con tavoloni tipo mensa e tovaglie a quadri rosa e una vecchia boiserie di legno offre porzioni abbondati a prezzi accessibili. I primi a 8,5 euro con scelta tra risotto, minestra di fregola, lasagnetta con salsiccia, mentre i secondi a 14 euro sia quelli di carne che quelli di pesce. 

Indirizzo: viale Monza, 220

Leggi anche: 5 TRATTORIE LOW COST dove si mangia bene a Milano

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FABIO MARCOMIN

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Il LOCALE più ASSURDO di Londra. Arriverà anche a Milano?

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Credits: @novelty_automation Novelty Automation

A Londra c’è un locale davvero assurdo ideato per far divertire i suoi abitanti. Arriverà anche a Milano?

Il LOCALE più ASSURDO di Londra. Arriverà anche a Milano?

# Novelty Automation, il locale delle stranezze

Credits: @dudewheresmypizza
Novelty Automation

A Londra, precisamente nel Holborn, lo storico quartiere dei tribunali, c’è un locale dove si possono trovare macchinette arcaiche costruite rigorosamente a mano per far divertire i visitatori. Questo locale, che più che locale bisognerebbe chiamarlo un piccolo museo delle stranezze, si chiama Novelty Automation ed è una vera gemma nascosta nelle strade secondarie di Holborn.

Credits: @daviddlevine
Novelty Automation

Le macchine sono state create dall’ingegnere e disegnatore Tim Hunkin, che gestisce anche ‘The Under the Pier Show’ a Southwold, e sono dei veri e propri giochi satirici. Un esempio di questi è “Il divorzio”, dove due giocatori devono girare ripetutamente una manovella fino a quando uno dei due ne esce vittorioso e rivendica la casa e l’insediamento. Ma ancora, a Novelty Automation si possono trovare una macchina che deride l’attuale dipendenza da smartphone, un reattore nucleare personale e una macchinetta con cui si può andare in vacanza con la comodità della propria poltrona.

# Nato per far riscoprire come si divertono gli inglesi

Credits: @novelty_automation
Novelty Automation

Il Novelty Automation è stato inaugurato nel 2015 per far riscoprire l’intrattenimento popolare a Londra, quello tipico della storia locale e lontano da ogni approccio turistico. La sala giochi è infatti ispirata alla tecnologia tardo vittoriana, ma i giochi sono interattivi. Mettono alla prova l’intelletto del visitatore, i suoi riflessi e persino la sua capacità di riciclare denaro. Si trova in 1A Princeton Street, Londra, ed è aperto tutti i giorni, tranne il lunedì, dalle 11:00 alle 18:00, il giovedì e la domenica apre alle 12 e mentre il giovedì chiude alle 20 la domenica l’orario di chiusura rimane quello degli altri giorni. Inoltre, il primo giovedì di ogni mese diventa un bar!

L’idea di creare un luogo come Novelty Automation è stata davvero vincente, il locale infatti è visitato da sempre più persone. Non sarebbe una brutta idea provare a ricrearlo a Milano. Immaginiamoci un museo-bar basato sull’umorismo milanese per farci divertire, magari dopo una giornata di lavoro e dove è possibile anche prendere un aperitivo.

Continua la lettura: Il “LOCALE più BELLO d’EUROPA” è nel “quartiere delle meraviglie”

BEATRICE BARAZZETTI

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Le ZANZARE di Milano: le ZONE più INFESTATE

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Zanzare

Sono sostanzialmente due i grandi problemi irrisolti a Milano per i queli nemmeno il progresso tecnologico è riuscito fare qualcosa: lo smog e le zanzare. Ogni anno si alternano con le stagioni, quando arriva il freddo schizzano alle stelle gli inquinanti e quando arriva il caldo c’è un’invasione di zanzare. Aspettando che la tecnologia definitiva ci corra in aiuto, cerchiamo di capire quali sono le zone più infestate da evitare assolutamente.

Le ZANZARE di Milano: le ZONE più INFESTATE

#1 Parco sud con le sue risaie

Credits pieropiroddi IG – Chiesa San Marchetto con risaie

Non è un caso se la concentrazione di case e paesi sia in prevalenza a nord della città: ci sono le montagne. A sud invece dove è si sviluppa maggiormente il Parco Agricolo si cono le risaie che portano zanzare e nebbia. La nebbia è scomparsa. Ma le zanzare non mollano. 

#2 Sulle rive del fiume Lambro 

Lambro

Spostiamoci ad est. Dove scorre il fiume Lambro. Aspettiamo che arrivi il tramonto e osservando bene verso il corso d’acqua, che attraversa l’omonimo parco e il Parco Forlanini, possiamo vedere turbini di zanzare che si levano in volo pronte a banchettare sulla nostra pelle.

Leggi anche: I segreti del Lambro

#3 Nella zona ovest dove c’è la più alta concentrazione di aree verdi

Parco delle Cave
Credits: instagram @moni.bigh

Spostandoci a ovest la situazione diventa ancora più drammatica. Qui infatti si trova una delle zone di Milano con la più alta concentrazione di aree verdi: Lampugnano, Montestella, Trenno, Parco delle Cave, San Siro. In partica una riserva di allevamento della zanzara tigre che spadroneggia ormai 24h.

Leggi anche: Il muro invisibile di San Siro

#4 I Navigli e la Darsena

Credits Andrea Cherchi – Navigli al tramonto

Anche qui è letale il tramonto: da quel momento in poi sui Navigli è una corsa all’ultimo sangue, nel senso che bisogna scappare per non farsi spremere dalle zanzare soprattutto si è seduti all’aperto per un aperitivo o una cena. Al referendum per la riapertura dei tratti scoperti le zanzare di Milano hanno decisamente votato SI.

#5 I piani bassi

Credits: @megliounpostobello
giardino via terraggio 5

A quanto pare le zanzare non amano volare troppo in alto e troppo a lungo, prediligendo le parti più basse delle abitazioni, in particolare il piano terra e il primo piano. Si dice che ai piani alti non riescano a volare. A meno che non vi nascano: in vasi o piante. 

Continua la lettura con: 16 LAGHI, oltre 90 CASCATE: il “PARCO NATURALE più BELLO d’Europa”

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