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ATTRAZIONI e CURIOSITÀ del LAGO SEGRETO a meno di un’ora da Milano

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Ph. @ericlp85 IG

Una vera oasi di pace piuttosto ignorata dai milanesi. Dove si trova e quali sono le cose più interessanti da sapere. Foto cover:@ericlp85 IG

Milano-Lago di Annone

ATTRAZIONI e CURIOSITÀ del LAGO SEGRETO a meno di un’ora da Milano

# Il lago di Annone: un’oasi tra prati, boschi e canneti 

Credits michela_dannibale IG – Sentiero Lago di Annone

Rispetto ai più famosi Lago Maggiore, di Como e di Garda questo specchio lacustre non è certamente tra i più conosciuti. Si trova tra il Lago di Pusiano e quello di Garlate, che è la prosecuzione del ramo di Lecco del Lago di Como, ed è una piccola perla nascosta, una vera oasi di pace. Stiamo parlando del Lago di Annone.

Tutto il suo perimetro di 14 chilometri è percorso da un sentiero che si snoda tra prati, boschi e canneti da poter fare a piedi o in bicicletta godendo del silenzio e dei panorami circostanti. Per gli amanti degli sport acquatici è possibile fare canoa o kayak.

Leggi anche: CIVATE e il bellissimo LAGO di ANNONE a un’ora da Milano

# Il più grande dei laghi dell’Alta Brianza, diviso in due da una penisola

Credits altabrianza.it – Laghi briantei

Il Lago di Annone è il più grande dei laghi dell’Alta Brianza: supera quello di Pusiano e quelli ancora meno noti di Segrino, Alserio e Montorfano. Nella sua parte più estesa, il lago è diviso in due dalla stretta penisola di Isella interrotta solo da un piccolo canale: è anche chiamato Lago di Oggiono, dal nome del comune che si affaccia dal lato sud del lago. Circondato dalle Prealpi Lecchesi tra cui spiccano il Monte Barro ad est e dal Cornizzolo a nord, si sviluppa oltre che nei territori di Annone e Oggiono anche in quelli di Galbiate, Suello e Civate.

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# Il mistero dell’antico ponte romano

Credits pinkfra IG – Lago di Annone

La storia narra che esistesse un ponte romano che metteva in collegamento le due penisole, consentendo il passaggio di una strada di grande comunicazione tra le città di Lecco e Como. Ad oggi però non ne sono state ritrovate tracce.

Da Milano è raggiungibile in meno di un’ora di auto percorrendo la strada statale 36 ed uscendo nel comune di Annone Brianza.

 

Spunto: fiammettaphotos IG

Continua la lettura con:  Le località del giorno (per una gita da Milano)

FABIO MARCOMIN

Le altre località del giorno (per una gita da Milano):

AddaBiella, Brescia, BrunateGenova, ComoOrrido di NessoCrespi d’AddaTorrechiara, il parco speleologico di Dossena, il Castello Medievale, Civate e il lago più vicino a MilanoCassinetta di Lugagnano, Oasi Zegna, BormioLucchio, i Dolmen d’Italial’altra Santa MargheritaVal CavargnaLabirinto della MasoneCornello dei TassoBellano, il Giardino delle Grotte, il parco dei dinosauriMonte San Salvatore, la spiaggia più piccola del mondo, l’orrido di Nesso, il passaggio segreto sul lago di Como, il presepe sommersoIsola Comacina, la Mini Toscana della Brianza, il ponte tibetano più alto d’EuropaRasigliaMerate e la piccola Lourdes, la piscina sul lagoVal Bavona, le Marmitte dei GigantiIsolino Virginia- l’isola di LotoLuganoil borgo superocolorato di PomponescoMeranoIsole Caraibiche della LombardiaMorcote il villaggio più bello della Svizzera, MantovaIncisioni Rupestri della ValcamonicaLeccoMandello del LarioPeccioli borgo medievale dell’arte contemporanea, lo Snow Chalet di LivignoTizzano Val Parma, il 09, l’AcquaworldGrotte di SoprasassoSankt Moritz, la Valle di Preda Rossa, la Casa dei Maghiil fiordo norvegese d’Italia di Crap de la ParèCiaspolate vicino a Milano, il lago alpino più bello del mondo, la strada del Prosecco, il Treno del Nataleil capolavoro del Cinquecento GualtieriLago di CarezzaMoltrasio “il borgo dell’amore”Villa SelvaticoCastel Savoia la reggia della Regina MargheritaGlacier ExpressCourmayeur, la Spa più divertente d’Europa, la Pozza di LeonardoMartello il Comune che non parla italianoLa funicolare cabriolet di Grimselwelt, Val SanagraGiardino RossiniNoli, le “FilippineItaliane”Lodi, PaviaVigevanoBobbio, La savana di Cumiana, MonzaValsassinaBardineto il villaggio dei funghiValle d’Intelvi, Maranello, La terrazza del brivido di Tremosine, Ricetto di Candelo, Madonna di CampiglioVal Vigezzo la valle dei pittoriPunta SassoBubble Room, Portofino, BellagioLegnanoSottomarinaLe 5 TerreBroloPreda RossaLomelloBergamoIl castello da fiaba di MadruzzoGaggioPusianoGera LarioChamoisLerici

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Dolce, amaro, senza sale, con le BOLLICINE “ALCOLICHE”: alle porte di MILANO si produce il FORMAGGIO “CHAMPAGNE”

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Credits: onaf.it Pannerone

È lodigiano il formaggio più particolare e incredibile al mondo. Si chiama pannerone, da panera, il nome che i milanesi davano alla panna. Ma non contiene affatto la panna. Viene anche chiamato gorgonzola bianco…ma non ha nulla a che vedere con l’erborinato più famoso d’Italia. È un formaggio più unico che raro, infatti viene prodotto ormai da una manciata di micro produttori, tra cui il più noto è Carena, storico caseificio di Caselle Lurani fondato un secolo fa e specializzato nella produzione di mascarpone, gorgonzola e, ca va sans dire, di pannerone.

Dolce, amaro, senza sale, con le BOLLICINE “ALCOLICHE”: alle porte di MILANO si produce il FORMAGGIO “CHAMPAGNE”

# Dolce, amaro e senza sale

Credits: bellalodi.it
Pannerone

La Milano dei secoli scorsi era grassa, ricca e formaggiosa, tanto da meritarsi l’appellativo di paneropoli, città della panna. Nelle campagne a sud della città, tra Pavia, Lodi e Crema, le cose non andavano così bene: i contadini producevano molto ma non erano certamente ricchi, riciclavano e davano nuova vita a tutto ciò che avevano a disposizione. Usavano con parsimonia ogni materia prima a disposizione, sale compreso, visto anche il suo costo elevato.

Nei caseifici preferivano così usarlo con parsimonia per la produzione dei prodotti più blasonati, come grana, crescenza e gorgonzola. E nei periodi dove il latte abbondava? Questo veniva caseificato in maniera molto spinta, molto concentrata in modo di dare sapore evitando l’aggiunta. Il risultato era ed è tutt’oggi un formaggio a pasta abbastanza morbida, poco stagionato, dalla pasta bianca e fortemente occhiata (ovvero pieno di buchini). In bocca dà subito una sensazione di dolcezza e di morbidezza, ricordando il profumo del latte e della panna. Ma subito dopo emerge il caratteristico retrogusto amarognolo, come quello delle mandorle amare. Se per tutti gli altri formaggi questa caratteristica è un difetto, per il pannerone è al contrario un’inconfondibile caratteristica peculiare.

# Le inconfondibili bollicine “alcoliche”: lo champagne dei formaggi

Credits. blog.giallozafferano.it
Pannerone

L’assenza di sale nella sua produzione e la caratteristica nota amarognola in bocca non sono gli unici elementi distintivi di questo impossibile formaggio. Anche il profilo della microflora presente nel pannerone è un elemento che lo rende davvero unico. La particolare microbiologia del latticino è dovuta proprio all’assenza di sale, oltre all’utilizzo come materia prima di latte crudo (non pastorizzato) che non viene cotto nemmeno durante la caseificazione. Queste caratteristiche fanno sì che, oltre a batteri lattici, durante la caseificazione si sviluppino ceppi di batteri coliformi e di lieviti, che durante la breve stagionatura rilasciano sostanze amarognole e – addirittura – alcol etilico!

L’etanolo che si sviluppa sotto forma di bollicine viene intrappolato nella pasta del formaggio in maturazione, dando così origine alla diffusa e caratteristica occhiatura che identifica e rende riconoscibile ogni fetta di questo incredibile formaggio. Come si consuma? Nel risotto, aggiunto al termine della preparazione nella fase di mantecatura, oppure a crudo, accompagnato da pere cotte, da mostarda cremonese o da miele e noci.

Continua la lettura con: I PIATTI MILANESI che i milanesi NON CONOSCONO

STEFANO CORRADA

copyright milanocittastato.it

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L’incredibile PARCO ACQUATICO “più bello d’Europa”, raggiungibile in treno diretto da Milano

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Credits: @rulantica Viking loop Rulantica

Ideale per trascorrere una giornata unica e divertente, è questo il parco acquatico più incredibile d’Europa. Ogni giorno dalla Centrale parte e arriva un treno che lo collega direttamente a Milano. 

L’incredibile PARCO ACQUATICO “più bello d’Europa”, raggiungibile in treno diretto da Milano

# Rulantica, il parco acquatico di Europa Park collegato con Milano

Credits: @rulantica
Rulantica

C’era una volta, tanti anni fa, un Dio nordico chiamato Loki, talmente potente da creare col suo semplice volere l’isola di Rulantica. Era questo un luogo incantevole, ricco di piante rigogliose e corsi d’acqua dolce limpidi come cristallo.” Inizia così la storia di Rulantica, una storia immaginata in realtà da MackMedia, impresa del settore mass media di Rust Germania. Sì perché Rulantica è il parco acquatico più incredibile d’Europa. Si trova a Rust, in Germania, ed è il parco acquatico di Europa Park, uno dei parchi di divertimenti più belli del mondo nonché il secondo più visitato del Vecchio Continente dopo Disneyland Paris. Come Europa Park anche Rulantica è facilmente raggiungibile da Milano e in generale dal Nord d’Italia: sono infatti circa 5 ore e mezza di auto o di treno, prendendo in Centrale l’eurocity 52 direzione Francoforte e scendendo alla fermata Ringsheim/Europa Park. Ma cos’ha di speciale questo luogo?

# Lo scivolo più veloce d’Europa

Credits: @rulantica
Viking loop Rulantica

Rulantica è un parco in stile nordico e conta 25 attrazioni acquatiche adrenaliniche. L’edifico è a forma di conchiglia e in realtà è dotato sia di uno spazio esterno, dedicato a chi preferisce rilassarsi, sia di un’area interna dove si trovano quasi tutte le attrazioni. Qui c’è lo scivolo acquatico più veloce d’Europa: si chiama Vikingløp ed è formato da 8 scivoli colorati super veloci e dinamici. E quando si è sullo scivolo più veloce d’Europa, non può mancare quella voglia di essere il più veloce di tutti e i creatori di Rulantica lo sanno. Sul Vikingløp infatti gli otto coraggiosi che affrontano l’attrazione si sfideranno in una gara a chi è il più rapido a scendere: solo uno, alla fine della corsa, potrà essere acclamato dagli applausi di chi sta guardando in tribuna.

In quanto parco acquatico al coperto, Rulantica è aperto tutto l’anno dalle 10 alle 22, rimane chiuso solamente il 24 e il 25 dicembre. I biglietti per gli adulti partono da 42 euro, prezzo che aumenta se si vuole usufruire dell’area relax e che invece diminuisce per bambini fino agli 11 anni o per gli over 60.

# 12 aree tematiche: come ai tropici o in una sauna lappone

Credits: @rulantica
Rulantica

Rulantica è divisa in ben 12 aree a tema. Le zone dedicate al relax sono Hyggedal, più di 1000 metri quadrati di saune, una terrazza all’aperto e in generale piscine dove godersi tutta la tranquillità ricercata, e Frigg Tempel, la prima area esterna del parco dove ci sono una piscina con acqua a 32° ed un pool bar aperto tutto il giorno. All’interno c’è anche la ricostruzione di una laguna con tanto di cascate, getti d’acqua e idro massaggio.

Non mancano poi tutte le altre aree gioco e di divertimento: qui si trovano la piscina con le onde, i fiumi lenti da percorrere sui gommoni, scivoli con botola (non adatti a chi soffre di claustrofobia) o scivoli da fare con gommoni a 4 posti.

 

Continua la lettura con: Da Milano parte un TRENO che porta a vedere l’EUROPA INTERA

BEATRICE BARAZZETTI

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MILANO – AEROPORTI: le nuove TARIFFE di TAXI e MEZZI PUBBLICI

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Aumentano le tariffe dei taxi per andare e venire dagli aeroporti di Milano. Vediamo quanto si pagherà e quali sono le alternative per il collegamento. 

MILANO – AEROPORTI: le nuove TARIFFE di TAXI e MEZZI PUBBLICI

# Le nuove tariffe dei taxi

Aspettando il taxi… ph. @gianluca.giannini
IG

La giunta regionale della Lombardia ha approvato il rialzo delle tariffe dei taxi in servizio nel sistema aeroportuale regionale per il 2023. Rispetto al 2022, l’aumento medio è del 6,23%. Questi i nuovi prezzi fissi per ogni destinazione:

Milano – Malpensa (e viceversa): 110 euro (invece che 104)

Fiera di Rho – Malpensa (e viceversa): 92 euro (invece che 86)

Linate – Malpensa (e viceversa): 124 euro (invece che 116)

Orio al Serio – Milano (e viceversa): 122 euro (invece che 116)

Varese – Makpensa (e viceversa): 78 euro (invece che 74)

Le nuove tariffe entreranno in vigore il 1° luglio 2023.

# Tariffe Milano – Malpensa 

Credits goro_hashi IG – Malpensa Express in partenza dalla Stazione Centrale

Restano invariate le tariffe degli altri collegamenti.

Malpensa Express. Per la tratta completa, Milano – Malpensa (o viceversa): Adulti: 13 euro (20 euro per andata e ritorno). Bambini e ragazzi (4 – 13 anni): 6,50 euro (10 euro per andata e ritorno).

Bus. Il costo del viaggio in autobus dall’aeroporto di Malpensa alla Stazione Centrale di Milano è di 10 euro (biglietto di sola andata). Per i bambini da 2 a 12 anni, il prezzo per un viaggio di sola andata è di 5 euro.

# Tariffe Milano – Orio al Serio

Da Orio al Serio a Milano Stazione Centrale

In attesa di arrivarci in treno, il bus da/per Orio al Serio a Milano Centrale parte ogni 20/30 minuti, la durata del viaggio è di circa 55 minuti. Il costo del biglietto di sola andata è di 12 euro.

Leggi anche: In treno da Milano a Orio al Serio: approvato il progetto definitivo

ANDREA ZOPPOLATO

copyright milanocittastato.it

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Il MINI-CAMPER che costa come una CITY-CAR

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Credits omnifurgone - Tenda Dacia

Un’auto che diventa un piccolo camper in soli 2 minuti. Come è fatta e quanto costa.

Il MINI-CAMPER che costa come una CITY-CAR

# La Dacia Jogger si trasforma in un camper

Credits omnifurgone – Interno Dacia Jogger

Dopo la presentazione della versione non ufficiale, realizzata dalla società spagnola Camperiz, è arrivata anche per il mercato italiano quello che può essere definito il mini-camper più economico sul mercato. Stiamo parlando della Dacia Jogger che nella versione per il campeggio ha aggiunto un’unità, nel posto riservato ai bagagli, capace di ospitare vari accessori come in questo caso anche un letto estraibile. Una soluzione già impiegata da altri costruttori ma che consente al brand rumeno di Renault di battere tutti sul prezzo.

# Tutto è possibile con lo Sleep Pack

Credits omnifurgone.it – Dacia Jogger

La trasformazione è possibile tramite l’aggiunta dell’allestimento Sleep Pack che si compone di un pacchetto che pesa meno di 50 kg, compreso il materasso da 190 cm per 130 cm, che può essere installato dopo aver rimosso i sedili dell’ultima fila e ripiegato quelli della seconda. In soli due minuti si installa il letto, il ripiano e il vano portaoggetti.

Credits omnifurgone – Fornello, lavello e frigo Camperiz

La cassa che lo contiene offre 220 litri di spazio di stivaggio dove è possibile installare aftermarket un modulo cucina/frigo come presente nell’allestimento realizzato in Spagna dall’azienda Camperiz.

Credits omnifurgone – Tenda Dacia

In dotazione anche le tende oscuranti per tutti i finestrini e una tenda utile per il campeggio di 4 persone da agganciare alla parte posteriore quando il portellone è aperto. 

# Quanto costa

Credits omnifurgone – Sleep pack

Scegliendo la versione base il prezzo di listino è di 19.300 euro. Il costo di installazione e manodopera è a parte ma, tenendo conto che sul mercato non si trovano camper a meno di 30.000 euro, rimane comunque un’affare.

Continua la lettura con: L’idea tedesca: ricaricare l’AUTO ELETTRICA con i LAMPIONI STRADALI

FABIO MARCOMIN

copyright milanocittastato.it

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I PROGETTI STRATOSFERICI che sconvolgerebbero ogni milanese

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La pazzia è un atto associato a una sconsideratezza che rasenta l’assurdo. A Milano anche l’assurdo può diventare realtà.

I PROGETTI STRATOSFERICI che sconvolgerebbero ogni milanese

#1 La copertura di corso Buenos Aires

Un altro passo verso la pedonalizzazione. Ma premendo sull’acceleratore. Come una nuova Galleria di Vittorio Emanuele ma lungo tutto corso Buenos Aires. Diventerebbe la più grande galleria urbana del mondo.

Credits: Andrea Cherchi – Galleria Vittorio Emaunuele affollata di gente

#2 Raddoppio dello stadio di San Siro

Si sta proponendo di tutto. Tranne la cosa più sconvolgente. Diventerebbe l’unico stadio al mondo dove si può assistere a due partite in contemporanea, una accanto all’altra. Da una parte il Milan, dall’altra l’Inter, con 200 mila tifosi sugli spalti che tifano in modo opposto seguendo entrambi i match. 

#3 Allagare l’Arena

Creando un lago in centro, con una cascata che parte dall’Arena e finisce nel fossato del Castello Sforzesco.

#4 Maxi ventole sopra i tetti

per pulire l’aria

Da zona più inquinata d’Europa ad avanguardia tecnologica per avere aria pulita con ogni condizione climatica. Non solo, si potrebbe avere vento e frescura d’estate.

#5 Una grande scala in piazza della Scala

Piazza della Scala deve avere una vera scala. Ma deve essere all’altezza: si scaverà per realizzare una grande scalinata davanti alla Scala, tipo quella di piazza di Spagna.

Credits ptra-pixabay – Piazza di Spagna

#6 Il Teatro Grande davanti al Piccolo Teatro

Davanti al Piccolo Teatro si mette un teatro piccolissimo che si chiama Teatro Grande.

Credits Piccolo Teatro – Piccolo Teatro

#7 I Navigli sovrapposti

Non ci basta riscoprire il Naviglio. Milano fa di più: mette un naviglio sopra e uno sotto per avere i due sensi di marcia.

conca del naviglio
conca del naviglio

#8 Scavare un’enorme buca a fianco del Monte Stella

Di profondità pari all’altezza della Montagnetta, in modo da raddoppiare l’attuale dislivello e poter avere una pista da sci.

#9 Transgrattacielica

Una passerella sollevata di cento metri, pedonale, ciclabile e con una linea di metro leggera che colleghi tutti i grattacieli. Capolinea alla Madonnina. Milano diventerebbe la prima città a vivere tra le nuvole. 

#10 La seconda luna 

L’unica città al mondo con due lune. Che funzionano all’opposto: una è piena quando l’altra è vuota.

Luna Piscina Cozzi

Continua la lettura con: A Milano si trova la luna

MILANO CITTA’ STATO

copyright milanocittastato.it

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A Milano la LUSIROEULA, la SPETTACOLARE PASSEGGIATA in mezzo alle LUCCIOLE innamorate: dove e quando

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Credits vincivi IG - Lucciole Milano

Anche a Milano è possibile vedere le lucciole. Ebbene si, ormai inizia il conto alla rovescia per gli amanti della natura: dal 23 maggio all’8 giugno torna la “Lusiroeula linternina”, la passeggiata notturna per ammirare le lucciole danzare nella stagione degli amori. Ma come partecipare?

A Milano la LUSIROEULA, la SPETTACOLARE PASSEGGIATA in mezzo alle LUCCIOLE innamorate: dove e quando

# Un parco da fiaba nel centro di Milano

credits: IG @bollicina0271

Torna l’appuntamento con l’apprezzatissima “Lusiroeula”, un appuntamento atteso da moltissimi milanesi (ma non solo) che ogni anno si recano al parco delle Cave per ammirare le lucciole. Sì esatto, le lucciole si possono vedere anche nella metropoli e tutto questo è merito dell’associazione Amici della Cascina Linterno, che da anni si occupa dell’organizzazione.

“Le lucciole rappresentano la prova del successo che hanno avuto gli sforzi di tutti i nostri volontari per recuperare il Parco delle Cave tanto dal punto di vista ambientale quanto da quello sociale. Negli anni Novanta era una piazza di spaccio, mentre oggi è uno spazio vissuto e amato da tantissime famiglie”, sono le parole di Gianni Bianchi, presidente dell’associazione. E così il Parco tra Baggio e Quinto Romano, conosciuto per essere il terzo parco più grande di Milano, si trasforma in uno sfondo da fiaba, ma quando?

# La Lusiroeula linternina: le tre date per i mesi di maggio e giugno

credits: pexels

Al momento sono fissate tre date a disposizione per apprezzare le lucciole nella piena stagione degli amori. Si inizia martedì 23 maggio, si replica il 25 maggio e l’8 giugno. Ma non è escluso che vengano aggiunte altre date (l’anno scorso erano otto). La camminata per ammirare la “danza nuziale” delle lucciole: non è nulla di artificiale, ma solo il magico rituale delle “lusiroeule” innamorate.

Non capita spesso di avere l’opportunità di assistere ad un’esperienza così suggestiva e per aggiudicarsi un posto l’unica cosa da tenere a mente è che la prenotazione è obbligatoria. Questo per evitare l’inevitabile assembramento di persone, nel pieno rispetto del delicato ecosistema notturno (ma anche diurno) del Parco. Ma non c’è da preoccuparsi, perché iscriversi è molto semplice.

# Le regole per partecipare

credits: IG @hammer1274

Iscriversi è molto semplice: date e prenotazioni si trovano sul sito cascinalinterno.it

Per sostenere l’attività dell’associazione, verrà richiesto un contributo simbolico e poi non resta che godersi la notte in questa oasi illuminata naturalmente. Ogni anno “partecipano in migliaia, ma niente telefonini o flash per due ore, solo così grandi e piccini possono godere di questo contatto profondo con la natura”. E sempre per il rispetto della natura e delle lucciole, ci sono alcune norme di comportamento da seguire. Sono sempre le stesse, ormai note agli amanti della Lusiroeula, ma è bene ricordarle: bisogna rimanere in silenzio, camminare lentamente e solo sui sentieri principali, senza inoltrarsi nell’erba, dove si rischia di calpestare le lucciole.

Continua la Lettura con:  L’osteria del Cinquecento alle porte di Milano

SARA FERRI

Copyright milanocittastato.it

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Le CITTÀ dei PARTY, dove ci si diverte un MONDO: i collegamenti e i costi da MILANO

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Credits compass fb - Le città dove ci si diverte di più

Il magazine nightlifepartyguide ci porta alla scoperta delle città del mondo dove ci si diverte di più facendo festa ogni sera. Spoiler: nessuna italiana è presente nella lista. 

Le CITTÀ dei PARTY, dove ci si diverte un MONDO: i collegamenti e i costi da MILANO

#10 Amsterdam: non solo coffee shop

Credits: amsterdam.165 IG

Da decenni uno dei simboli del divertimento più trasgressivo. Si passa dai club techno ai bar alla moda fino a ai pub rilassati o ai locali con musica dal vivo. Le zone più vivaci sono quelle di Leidseplein e Rembrandtplein. Per partecipare a eventi musicali all’avanguardia c’è il De School, un’ex scuola trasformata in discoteca e centro culturale.

I collegamenti con Milano sono ottimi: la si raggiunge in aereo (con Easy Jet un volo andata e ritorno da 150 a 200 euro), in treno (circa 12 ore di viaggio al costo di circa 300 euro), con Flixbus o in auto (in circa 12/13 ore). 

#9 Tokyo: ballando tra i robot

Credits: @discovertokyo
Tokyo

Tokyo è una delle mete meno scontate di questa lista. La vita notturna della capitale nipponica si divide tra le strade illuminate al neon di Shibuya e Shinjuku a quelle delle atmosfere più rilassate di Shimokitazawa. Da provare assolutamente uno dei tanti bar karaoke presenti in città ma anche quelli a tema come il Robot Restaurant o gli izakaya, tipici locali giapponesi dove mangiare, bere e divertirsi.

In aereo da Milano si vola a Tokyo in circa 20 ore di viaggio con Quatar, British o Ita Airways a un costo attorno ai 1.000 euro, andata e ritorno. 

#8 Barcellona e i suoi festival spettacolari

Credits alexman89-pixabay – Barcellona

Torniamo più vicini a Milano, nella capitale della Catalogna: Barcellona. Qui si prende la scena il Quartiere Gotico con i suoi bar alla moda, le discoteche e gli spettacoli di flamenco. Per un’esperienza particolare c’è il Poble Espanyol, un museo architettonico all’aperto che dopo il tramonto si trasforma in luogo di ricco di eventi e festival musicali tutti i giorni dell’anno. Per chi vuole un’atmosfera più rilassata ci sono i numerosi bar con terrazza dove poter sorseggiare una sangria.

Ci sono molti modi per raggiungere Barcellona da Milano: in aereo (1 ore e 35 di viaggio) spendendo a partire da 70 euro per un andata e ritorno con RyanAir o Vueling, in treno ci si impiegano circa 15 ore con un paio di cambi e 200 euro a tratta, con Flixbus o in auto, mettendoci 11/12 ore per percorrere 1.000 chilometri di autostrada. 

#7 Mykonos: beach club senza limiti

Credits hjrivas-pixabay – Mykonos

Se si parla di feste e divertimento non può mancare Mykonos, conosciuta come la “Ibiza della Grecia”. La paradisiaca isola del Mar Egeo nelle sue affascinanti e strette stradine offre bar, club e ristoranti alla moda. Per chi vuole scatenarsi a ritmo di musica ci sono i beach club come Scorpios, Nammos e Alemagou con DJ set dal vivo dal tramonto all’alba.

Da Milano si vola a Mykonos in un paio d’ore con Easy Jet o Aegean Airlines a circa 300 euro (andata e ritorno). 

#6 Las Vegas e le notti d’azzardo

Credits pexels – Las Vegas

Nata proprio per questo è una delle grandi capitali mondiali del divertimento, nel deserto del Nevada. C’è solo l’imbarazzo della scelta tra enormi casinò, hotel di lusso e spettacoli scintillanti, per non parlare dei tanti locali notturni come OMNIA, Hakkasan o XS dove si esibiscono i DJ più conosciuti del pianeta. Pochi sanno che fu costruita anche grazie ai soldi di mafia e criminalità desiderosi di trovare un posto lontano dalle tasse e dalla lunga mano della legge. 

Da Milano si arriva a Las Vegas in aereo dopo un viaggio di circa 15 ore con Condor o United Airlines, al prezzo di circa 1.000 euro (andata e ritorno).

#5 Bangkok e il fascino delle notti d’Oriente

Credits: honeymoondreams.co.uk – Bangkok

Metropoli dalle mille anime conosciuta per la sua vivace vita notturna per tutte le tasche. Le strade sono costellate di bar, discoteche e mercati notturni. Famosa Khao San Road per la sua atmosfera frizzante e bevande e drink a prezzi accessibili, in alternativa c’è il quartiere di Thonglor, con numerosi cocktail bar e club alla moda.

Da Milano si arriva alla capitale della Thailandia in aereo dopo un viaggio di circa 14 ore con Klm Royal Dutch Airlines o Gulf Air, al prezzo di circa 700 euro (andata e ritorno).

#4 New Orleans, atmosfere francesi in terra americana

Credits Marmiche-pixabay – New Orleans

Pochi sanno che è lei la capitale americana del divertimento. New Orleans è sinonimo di jazz, ma non solo. Per immergersi nella sua vibrante scena musicale e assaporare le sue profonde radici culturali è consigliato il quartiere francese ricco bar, club e locali con musica dal vivo dove si può ascolare musica dal vivao che va dal jazz e blues fino alla musica dance elettronica. Imperdibile il festival di New Orleans, durante il martedì grasso, con sfilate, musica e festeggiamenti continui.

Da Milano si arriva a New Orleans in aereo dopo un viaggio di circa 14 ore con British Airways o Delta Airlines a partire da 900 euro (andata e ritorno). 

#3 Berlino e i suoi club aperti 24h

Credits falco-pixabay – Berlino

Tornando in Europa ecco Berlino, l’epicentro della musica techno. Nella capitale tedesca ci sono un numero incredibile di club aperti anche 24h il week end, tra il cui leggendario Berghain da molti considerato il migliore del mondo. 

In attesa della realizzazione di una linea ad alta velocità, sono comunque molti i collegamenti da Milano per percorrere i 1.000 chilometri che la separano dalla capitale tedesca: si vola in 1 ora e 40 minuti con Ryan Air o Easy Jet a un costo a partire da 180 euro (andata e ritorno), con Flixbus si impiegano 15 ore a un prezzo a partire da 70 euro a tratta, in auto ci si impiegano 12/13 ore. 

#2 Rio de Janeiro e il Carnevale tutto l’anno 

Credits Pat_Photographies-pixabay – Carnevale Rio

Per gli amanti dei ritmi latino-americani la perla è in Brasile, a Rio de Janeiro. Ci si può lasciare andare a balli sfrenati nei leggendari club di samba e nella famosa discoteca Rio Scenarium, ospitata in uno storico edificio restaurato, o lasciarsi assorbire da Lapa, il quartiere dei party di Rio, con bar, discoteche e feste di strada che animano la città tutta la notte. Non va dimenticato poi il colorato carnevale al Sambodromo.

Da Milano si vola a Rio in poco più di 14 ore con Tap o Air France a un costo a partire da circa 1.000 euro (andata e ritorno). 

#1 Ibiza, la regina delle notti

Credits mianviru-pixabay – Festa Ibiza

Vince alla grande la regina delle Baleari, meta indiscussa per gli amanti del divertimento, delle feste in spiaggia e della discoteca: Ibiza. Qui ci sono alcuni dei locali più iconici del mondo, come il Pacha, l’Amnesia e l’Ushuaïa, dove suonano i migliori DJ di musica house e tecno in circolazione.

Ottimi anche i collegamenti da Milano: poco meno di due ore di volo con EasyJet, Neos o Air Europa a partire da 200 euro (andata e ritorno). 

# Le italiane? Non pervenute

Credits compass fb – Le città dove ci si diverte di più

Non siamo un paese dove ci si diverte. Questo almeno il risultato della classifica. Scorrendo l’elenco di tutte le 25 città nella lista non ne troviamo nemmeno una  italiana. Tra le altre ci sono Londra, Praga e Lisbona per rimanere in Europa, poi Miami, Tel Aviv, Sidney e Seul.

Continua la lettura con: MILANO tra le 10 città dove SI MANGIA MEGLIO al mondo: la classifica e le curiosità

FABIO MARCOMIN

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La “Scala del calcio”, lo STADIO dei RECORD

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Credits: @Milàn l'era inscì Urbanfile Flicker San Siro anni '70

Si chiama Giuseppe Meazza ma per i milanesi ha un nome solo: San Siro. L’unico stadio in Europa dove giocano due squadre di livello internazionale. Ospita dunque il più autentico e importante derby d’Europa perchè negli altri casi ogni squadra ha il suo proprio stadio. Inizialmente era così anche a Milano: San Siro era lo stadio del Milan mentre l’Inter (allora Ambrosiana Inter) giocava all’Arena. Soprannominato “la Scala del Calcio”, San Siro è soprattutto lo stadio dei record.

La “Scala del calcio”, lo STADIO dei RECORD

#1 E’ lo stadio più capiente d’Italia, con 81.277 posti, e il sesto in Europa (dopo Camp Nou, Wembley Stadium, Croke Park, Twickenham Stadium, Stade de France)

#2 E’ il primo stadio in Italia ad aver ospitato un museo al suo interno (dal 1996)

#3 Il Times lo ha inserito al secondo posto tra gli stadi più belli del mondo

#4 Ha ospitato 4 finali di Coppa Campioni, tra cui l’ultima edizione vinta dal Real Madrid sull’Atletico Madrid ai rigori

#5 Detiene il record assoluto di abbonamenti nella storia della Serie A, stabilito dal Milan nel campionato 1992-93 con 71 895 abbonati. Con il ritorno dell’Euroderby Inter – Milan di mercoledì 16 maggio, registra anche il record di incasso assoluto nella storia del calcio in Italia con oltre 12 milioni di euro. 

Credits: @san.siro_stadium IG

#6 A livello di club risulta lo stadio più titolato al mondo, sommando le vittorie internazionali di Milan e Inter. E’ anche l’unico stadio dove giocano due squadre in grado di vincere entrambe la Champions League. 

#7 Detiene il record di maggior affluenza a un incontro di pugilato a livello europeo, quando nel 1960 53 043 spettatori videro l’incontro valido per il titolo mondiale tra Duilio Loi e Carlos Ortis

Una curiosità: lo stadio venne inaugurato nel 1926 da un derby tra Milan e Inter. Vinsero i nerazzurri per 6 a 3.

Continua la lettura con: Milano è l’unica città ad avere vinto la Coppa Campioni con due squadre diverse

MILANO CITTA’ STATO

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Per l’ESTATE 2023 tornano i TRENI del MARE

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Credits luca_perryit IG - Alla guida del Treno del mare

I milanesi e i lombardi desiderosi di farsi un tuffo al mare o scoprire i suggestivi borghi liguri potranno contare anche questa estate sui treni del mare. Ecco le novità del servizio e fino a quando sarà operativo.

Per l’ESTATE 2023 tornano i TRENI del MARE

# Da Milano al Mar Ligure anche di sabato per l’estate 2023 

Credits remerc_ing IG – Treno del Mare

Il servizio ferroviario tanto amato da milanesi, e più in generale lombardi, è ritornato dal weekend di Pasqua e durerà tutta l’estate fino al 24 settembre 2023: i treni del mare. Per chi non può fare a meno di bagno nel mar Ligure, senza doversi preoccupare del traffico in autostrada e di trovare parcheggio ma viaggiando comodante a bordo di un treno, da quest’anno c’è una novità: l’offerta raddoppia rispetto al 2022 con l‘aggiunta del sabato oltre alle domeniche e ai festivi.

# Per la Riviera di Ponente e di Levante attivati 21 nuovi collegamenti 

Credits ingaloha1905 IG – Santa Margherita

L’offerta si arricchisce di ulteriori 21 nuovi collegamenti, di cui 10 il sabato e 11 nei giorni festivi. Il servizio è frutto della collaborazione tra Trenitalia e Trenord e sarà possibile raggiungere ad esempio:

  • Arenzano, Cogoleto, Varazze, Spotorno, Noli, Finale Ligure, Borgio Verezzi, Loano e Ventimiglia sulla Riviera di Ponente;
  • Genova Nervi, Recco, Camogli, Santa Margherita, Rapallo e Lavagna sulla Riviera di Levante.

# Dove acquistare i biglietti e gli orari di partenza

Credits anna_and_lavinia IG – Biglietteria

I biglietti per i “Treni del mare” sono disponibili nelle biglietterie Trenord, tra cui quella di Porta Garibaldi, oltre che nei punti vendita e alle emettitrici self-service Trenitalia e sul sito trenitalia.com o dalla app. Sono tre le stazioni di partenza da Milano: Stazione Centrale, Porta Garibaldi e Rogoredo.

Per quanto riguarda gli orari, i primi treni in direzione di Sestri Levante partono alle 5.35 della mattina, con servizio Intercity, alle 6.10 invece convogli verso Albenga/Ventimiglia anche se la prima soluzione senza cambi è alle 7.10. Da Rogoredo il primo treno senza cambi è alle 7.03 verso levante, stesso orario verso ponente con cambi e alle 8.04 rimanendo a bordo dello stesso treno. 

Continua la lettura con: TRENI VELOCI in EUROPA anche di NOTTE: le tratte attuali e quelle in ARRIVO

FABIO MARCOMIN

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La CITTÀ SPACCATA sull’orlo di un DIRUPO

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credits: google_fotoo_vladikavkaz IG

Situata su uno strapiombo che la divide in due parti, la città emana un fascino incredibile.

La CITTÀ SPACCATA sull’orlo di un DIRUPO

# La città ai bordi dello strapiombo 

credits: floriana anastasio fb

Ronda è una città incredibilmente suggestiva che conquista al primo sguardo. La sua posizione è sicuramente ciò che la rende unica al mondo: si trova infatti in cima ad una rupe, proprio sopra la gola di El Tajo, scavata dal torrente Guadalevin.

Il fiume divide letteralmente il paese in due parti, unite però dal Ponte Nuovo, costruito intorno alla fine del 1700. Da un lato si trova la parte più antica, caratterizzata da una moltitudine di casette bianche, mentre dall’altra la città nuova, chiamata El Mercadillo.

# La lunghissima storia di Ronda

credits: incredible_europe IG

La storia di Ronda risale a moltissimi secoli fa ed è stata sotto il dominio di diverse civiltà. Sembra che intorno alla città siano stati trovati dei resti preistorici risalenti al Neolitico, ma la vera fondazione della città risale ai celti, che nel VI secolo la chiamarono Arunda. In seguito, Fenici e Greci governarono su Ronda per diverso tempo, finchè non arrivarono i Romani. Sotto l’impero di Giulio Cesare, infatti, gli abitanti divennero ufficialmente cittadini romani.

Nel 700, la città venne invasa dagli arabi che la ribattezzarono “la città del castello”, durante questo periodo venne costruita la maggior parte del patrimonio storico e monumentale di Ronda.

Quando, alla fine del 1400, il re Ferdinando il Cattolico riuscì a prendere la città, dopo un prolungato assedio, i monumenti eretti dai musulmani furono rimodellati per adeguarsi alla nuova religione del monarca. Sotto la guida di Ferdinando iniziò un periodo particolarmente fiorente per Ronda.

Oggi è possibile notare il passaggio di tutte queste culture semplicemente passeggiando per le viuzze della città, le tradizioni arabe e quelle spagnole si fondono creando un ambiente unico e incantevole.

# La Piazza dei Tori e il Ponte Nuovo: i due fiori all’occhiello della città

credits: earth_tale IG

Le due attrazioni principali di Ronda sono sicuramente la Plaza de Toros e il Ponte Nuovo. La prima fu costruita verso la fine del ‘700 ed è probabilmente la più grande di tutta la Penisola. Può ospitare più di 5000 persone ed è considerata il regno della corrida.

La vera punta di diamante però è il Ponte Nuovo, vero simbolo della città. Fu costruito anch’esso nel ‘700 ed è caratterizzato da un arco centrale e due piccoli archi laterali. Nella parte superiore del ponte di possono vedere anche delle celle, un tempo utilizzate come prigioni.

In realtà, quello che vediamo oggi non è il primo ponte costruito. Dopo sei anni dalla sua costruzione, infatti, cedette causando la morte di più di 50 persone. Ne venne però subito costruito uno nuovo, questa volta con calcoli più accurati, che è quello che si può percorrere ancora oggi.

Il fascino della città ha conquistato e continua a conquistare moltissimi cuori. Persino molti personaggi famosi si innamorarono di Ronda, tra questi Hemingway, Joyce e Orson Wells che disse: “un uomo non appartiene al posto in cui è nato, ma a quello in cui sceglie di morire”: le sue ceneri sono conservate proprio a Ronda.

Continua la lettura con: La spettacolare PISCINA a STRAPIOMBO su un fiordo norvegese

CHIARA BARONE

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Perché il simbolo di Milano è un MOSTRO?

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Il simbolo di Milano è un drago dalla forma di serpente che tiene in bocca un bambino. Forse il simbolo più horror del mondo, roba da film di Dario Argento. Ma da dove si origina?

Perché il simbolo di Milano è un MOSTRO?

Il simbolo deriva dallo stemma della famiglia dei Visconti. Ma per scoprire la sua origine dobbiamo fare qualche passo più indietro. 

# Un simbolo antico

Stemma Giangaleazzo Visconti Credits Fototeca Gilardi

Il simbolo era già noto agli albori del Cristianesimo, come ipostasi del profeta Giona che visse nella balena.

Dal punto di vista araldico, il biscione risale al Sacro Romano Impero: in quel periodo è diventato lo stemma della famiglia Visconti. Anche gli Sforza, che succedettero ai Visconti ai quali erano imparentati, mantennero il biscione, che vollero simile a un drago, sui loro stemmi. Il simbolo rimase a rappresentare Milano durante la dominazione spagnola e ancora, all’epoca di Napoleone in Italia ed al successivo periodo del Regno Italico, come pure durante il periodo del Lombardo-Veneto.
Il biscione resta il simbolo (araldico) distintivo di Milano per circa mille anni, dal X al XIX secolo. Lo stesso Dante lo cita nella Divina Commedia, nel Canto VIII del Purgatorio, definendolo “la vipera che il Melanese accampa”, indicandolo come insegna del potere (anche militare) di Milano. Ma qual era questo mostro? E perchè un bambino tra le fauci?

# Il mostro e il bambino 

Il biscione simboleggerebbe un rettile fantastico: il drago detto Taranto o Tarantasio, nato, come vuole una leggenda, dal corpo moribondo del malvagio signorotto Ezzelino da Romano e che sarebbe vissuto nel Lago Gerundo, uno specchio d’acqua ora scomparso che si trovava nel lodigiano, a Sud Est di Milano. Il drago del Gerundo sarebbe stato provvisto di un soffio pestilenziale ed avrebbe trovato la morte all’arma bianca per mano di un cavaliere appartenente al casato dei Visconti che salvò così il bambino, almeno secondo quanto la famiglia ha tramandato. Nel museo del chiostro della basilica di San Marco si trova un affresco del 1300 che raffigura l’uccisione di Tarantasio.

Le raffigurazioni artistiche del biscione a Milano sono molteplici. Particolarmente pregevoli sono quella che si trova come fregio in Stazione Centrale e quella che si trova su di un capitello della Basilica di Sant’Ambrogio.

# Il biscione, simbolo diffuso a Milano 

Il binomio tra la Croce di San Giorgio e il biscione si ritrova nello stemma dell’Alfa Romeo. Il biscione è anche il simbolo di Canale 5, anche se l’umano in bocca al biscione stilizzato è sostituito da un fiore. 
L’Inter, che aveva deciso di assumere il biscione tra i suoi simboli fin dalla sua fondazione, lo ha sottoposto a varie operazioni di restylingsino ad eliminarlo dal suo logo alla fine degli anni ’90.

Continua la lettura con: La bandiera di Milano

MILANO CITTA’ STATO

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Anche senza mare la LOMBARDIA ha tre SPIAGGE da BANDIERA BLU che sfidano le più belle del MEDITERRANEO

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Ph. credits: bresciatoday

La Lombardia ha tutto, tranne il mare. Abbiamo però la spiagge. E che spiagge! Non più una da quest’anno sono addirittura tre da “bandiera blu”, in grado di competere con le migliori d’Italia. 

Anche senza mare la LOMBARDIA ha tre SPIAGGE da BANDIERA BLU che sfidano le più belle del MEDITERRANEO

Come si diventa Bandiera Blu

La bandiera blu viene assegnata dalla Foundation for Environmental Education, una ONG danese, in base a 32 requisiti molto rigidi: sinonimo di qualità delle acque ma anche per alcune virtù della cittadina in termini di comportamento civico ed ecosostenibilità. In Italia ci sono l’11% di bandiere blu del mondo. E per il dodicesimo anno consecutivo l’ha ottenuta Gardone Riviera. Ma la novità di quest’anno è che non è più sola nella regione. 

#1 Gardone Riviera 

gardone riviera
gardone riviera
Nota come sede del Vittoriale degli italiani, monumentale residenza di Gabriele d’Annunzio che qui riposa per sempre, Gardone Riviera non ha solamente una pregevole e cristallina acqua ma riserva una serie infinita di qualità sempre più apprezzate. Partendo da un repertorio enogastronomico di altissimo livello si arriva ad un basso impatto ambientale nella vita quotidiana, illuminazione comunale interamente a LED con un basso dispendio di energia e altre soluzioni volte in questa direzione. Da quest’anno è stata affiancata da altre due spiagge lombarde. 

#2 Sirmione

@mima_zx IG

Pochi chilometri e si trova forse il paese più noto del lago di Garda. Le terme, il centro storico antico, piena di tedeschi. Ed è anche vicina a Gardaland. A tutto questo si aggiunge una bandiera blu nuova di zecca. Altro grande vantaggio? Il collegamento con Milano: tre treni all’ora dalla Centrale raggiungono la stazione di Desenzano-Sirmione in 51 minuti/1 ora. E non è la sola sorpresa della Lombardia. 

#3 Toscolano Maderno

Toscolano Maderno – Ph. @bertafrancesca IG

Un nome che non molti conoscono. Può sembrare tipico da paese dell’hinterland e invece no. Siamo sempre sul lago di Garda, sponda bresciana. Comune meno noto delle altre due bandiere azzurre lombarde, però forse anche per questo ancora più curioso. Lo abitano 7.500 persone e dista una quarantina di chilometri da Brescia, con cui sogna un collegamento via metropolitana. Fa parte del parco regionale dell’Alto Garda Bresciano e nasce dalla fusione di due frazioni: Toscolano e Maderno. L’unione ha fatto la forza tanto da meritare il vessillo blu.

# Le altre new entry in Italia

Credits paolamartalo IG – Gallipoli

Le nuove bandiere blu italiane sono, oltre alle due lombarde, Catanzaro (Calabria), Rocca Imperiale (Calabria), San Mauro Cilento (Campania), Gatteo (Emilia Romagna), Laigueglia (Liguria), Sori (Liguria), Porto San Giorgio (Marche), Termoli (Molise), San Maurizio D’Opaglio (Piemonte), Verbania (Piemonte), Gallipoli (Puglia), Isole Tremiti (Puglia), Leporano (Puglia), Vieste (Puglia) e Orbetello (Toscana). Ha perso invece la Bandiera Blu Cattolica (Emilia Romagna).

Continua la lettura con: la metropolitana del Garda

ANDREA ZOPPOLATO

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Il “PAESE DEI RICCHI” alle porte di Milano perde il suo primato. E il paese più POVERO d’Italia è in LOMBARDIA (a un’ora da Milano)

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Credits giusepperuggero_ IG - Lajatico

Nuovo cambio al vertice con il comune del milanese, “il “paese dei ricchi”, che perde il suo primato.

Il “PAESE DEI RICCHI” alle porte di Milano perde il suo primato. E il paese più POVERO d’Italia è in LOMBARDIA (a un’ora da Milano)

# Basiglio perde la vetta di comune più ricco d’Italia

Credits giusepperuggero_ IG – Lajatico

Anche i ricchi piangono. Almeno quelli che vivono a Basiglio, che scende in seconda posizione con 49.325 euro pro capite, perdendo la vetta dei comuni più ricchi d’Italia. Lo scettro è passato al Centro Italia: al Comune di Lajatico in provincia di Pisa, dove i residenti hanno dichiarato un reddito medio pari a 54.708 euro. A pesare è anche il reddito di un suo storico residente: il tenore Andrea Boccelli. Il dato è emerso dall’analisi dell’Ufficio studi della Cgia di Mestre basata sui dati del Ministero dell’Economia e delle Finanze riferiti alle dichiarazioni dei redditi Irpef del 2021. A completare la top five troviamo 3. Portofino (Genova) con 45.617 euro, 4. Bogogno (Novara) con 42.366 euro e 5. Varenna (Lecco) con 42.254 euro.

Leggi anche: MILANO TRE: ghetto per ricchi o quartiere ideale?

# Il paese più povero d’Italia è in Lombardia

Credits giovannilupi IG – Cavargna

Un po’ a sorpresa il paese più povero non si trova al sud, ma al nord, in Lombardia: il reddito pro capite dei 94 contribuenti di Cavargna in provincia di Como arriva appena a 6.314 euro. Non si tratta però di un caso isolato: sono ben 11 i comuni del Settentrione ricompresi tra i 50 più poveri d’Italia. Sono soprattutto località di montagna molto piccole che hanno registrato un progressivo invecchiamento e spopolamento della popolazione negli ultimi 30-40 anni.

Leggi anche: 10 motivi per visitare la val Cavargna

# Milano si conferma la regina tra i capoluoghi e le città

Credits: @milano.dei.milanesi – Piazza Piemonte

L’unica certezza rimane Milano. Ancora una volta è risultato il capoluogo di regione più ricco del Paese, appena fuori dalla top generale al dodicesimo posto, con 37.189 euro di redditi pro capite. A seguire Bologna al 92esimo posto assoluto con 29.480 euro e Roma al 120esimo con 28.646 euro. Trieste, Aosta e Venezia, rispettivamente al 680esimo posto con 24.962 euro, al 771esimo con 24.683 euro e al 1.034esimo con 24.058 euro, fanno peggio di Cagliari al 266esimo posto con 26.985 euro. 

In coda Palermo al 2.405esimo con 21.850 euro e Catanzaro al 2.519esimo con 21.685 euro. Tra le altre città lombarde troviamo invece, dopo Milano, Monza in 33esima posizione con 32.237 euro, Bergamo alla 39esima con 31.883 euro e Pavia alla 57esima con 30.606 euro.

Fonte: Ticino Notizie

Continua la lettura con: Le ZONE di Milano MEGLIO SERVITE dai MEZZI

FABIO MARCOMIN

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Il piano dell’EUROPA: sostituire gli AEREI con TRENI ad alta velocità. Queste le tratte “prioritarie” che riguardano l’Italia

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Non più aerei nei cieli d’Europa? Questo lo slogan che accompagna uno dei nuovi programmi europei. In realtà si tratta di sostituire con treni ad alta velocità gli aerei per viaggiare all’interno del continente. In programma 30 “tratte prioritarie”, come mostrato dal video che pubblichiamo in fondo all’articolo, tra cui queste che riguardano direttamente l’Italia: 

#1 Berlino – Palermo: 2.200 chilometri attraverso tre nazioni (Germania, Austria, Italia)

Al primo posto tra i 30 “progetti prioritari” c’è l’asse Berlino, Verona, Milano, Bologna, Roma, Napoli, Messina, Palermo. Prevista anche la realizzazione del ponte sullo stretto.

#2 Malpensa

Il decimo progetto prioritario è di portare l’alta velocità a Malpensa rendendolo un vero e proprio hub ferroviario-aeroportuale, collegato con le principali destinazione del Nord Italia e dei paesi confinanti. 

#3 Genova – Anversa

24esimo progetto tra i 30 c’è la costruzione di un collegamento ad alta velocità tra Genova e le Fiandre, passando per Basilea e Rotterdam. 

Questo il video che illustra i dettagli del programma:

Hai un video di Milano da inviarci o segnalarci? Scrivici su info@milanocittastato.it (video del giorno)

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L’incrocio con semaforo rotto e il senso civico dei milanesi

Circle Line: la quasi metropolitana per Milano

La TOP 10 delle cose da vedere vicino a MILANO

Avvisi storici sul tram

Cose da NON FARE per trovare una CASA in AFFITTO a Milano

La sfida: di corsa contro la metro

INSEGUO le BORSEGGIATRICI sulla METRO

L’arena di Milano dimenticata da 25 anni

Manzoni occupato contro Giorgia Meloni

Lo show di Moncler in Piazza Duomo

La domenica di Milano vs di Roma

Milano del Futuro: 16+ edifici in arrivo 

Milano alla fine degli ANNI OTTANTA

10 ATTRICI MILANESI che hanno fatto la storia del cinema e del teatro

Tutte le stazioni della metro di Milano in un giorno

Il mio primo mese a Milano: quanto ho speso?

M6 – Il percorso della futura metropolitana di Milano

La mostra più INSTAGRAMMABILE di Milano

Mi sono trasferita a Milano

Gli Ultras della Dinamo Zagabria in giro per Milano

Tour dei chiostri notturni di Milano

Evoluzione animata della metro di Milano

Milano e Vincenzo

I locali più instagrammabili di Milanoa

DA MILANO A CAPO NORD IN BICI A FIN DI BENE

IL MODO PIU’ ECONOMICO DI MANGIARE A MILANO

Lezioni di danza in Piazza Duomo

Lo spot della Milano da Bere

LA CODA per la FAME

UN ROMANTICO A MILANO

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MILANO tra le 10 città dove SI MANGIA MEGLIO al mondo: la classifica e le curiosità

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Quali sono le città dove si mangia meglio nel mondo? Lo ha stabilito la guida TasteAtlas. L’Italia fa la voce del padrone. E Milano si piazza tra le prime dieci. 

MILANO tra le 10 città dove SI MANGIA MEGLIO al mondo: la classifica e le curiosità

https://www.ilgiornaledelcibo.it/piramide-alimentare/

La Fiorentina batte la Milanese. E’ quasi un campionato italiano la sfida tra le città dove si mangia meglio nel mondo, secondo la guida TasteAtlas. A posizionarsi al primo posto è la città di Guelfi e Ghibellini che si trovavano d’accordo solo a tavola. Alle sue spalle la rivale del Medio Evo, la città dei papi, che tra carbonare e amatriciane deve accontentarsi del secondo posto. Ma prima di scorrere la classifica e, soprattutto, scoprire dove si trova Milano, capiamo come è stata fatta questa classifica. 

# Il giudice? L’algoritmo

Ma come si può stilare una classifica del buon cibo? Mettendo insieme una giuria di critici? O di chef stellati? Niente di tutto questo. La guida online di viaggio esperienziale per il cibo tradizionale TasteAtlas ha analizzato il proprio database combinando attraverso un misterioso algoritmo i risultati con le recensioni dei ristoranti su Google e su tutte le più importanti piattaforme. Il risultato è una classifica che elenca le 100 città dove si mangia meglio, secondo la qualità del cibo locale e non, dei ristoranti e del gradimento dei clienti. Ma vediamo la classifica. 

# La classifica: dominano le italiane

Tre italiane nelle prime quattro. Dopo le già citate Firenze e Roma si trova una enigmatica Lima che non si capisce bene cosa ci faccia lassù, proprio davanti a Napoli che, sembra, si sia già sentita offesa per non essere al vertice mondiale. Sempre nella top 10, dopo New York, Parigi e Tokio, si piazza Milano, forte dei suoi chef stellati. Fuori dalla top 10, in undicesima posizione, l’altra capitale dell’arte italiana: Venezia. Un’altra grande delusa è Genova: pesto, focaccia al formaggio e pansotti non la portano più in alto del ventiduesimo posto, tra Vienna e Chicago. Un po’ di delusione anche per un’altra tradizionale capitale del cibo italiano: Bologna si posiziona al ventottesimo posto, tra Londra e Saint Louis. Altre italiane tra le prime cento? Torino è al trentunesimo posto, poi Taormina e Palermo ancora nelle prime 50. Tra la 50 e la 100 ci sono anche: Modena, Catania, Sorrento, Verona e Siena, per un totale di 10 delle prime 50 (il 20%), 15 tra le prime 80. Se si guardano le regioni, a vincere è la Sicilia con tre presenze, davanti a Emilia e Campania. Queste le prime 20: 

  • Firenze
  • Roma
  • Lima
  • Napoli
  • Hong Kong
  • Mexico City
  • New York City
  • Parigi
  • Tokyo
  • Milano
  • Venezia
  • Lisbona
  • San Paolo (Brasile)
  • Jakarta
  • Buenos Aires
  • Nuova Delhi
  • Praga
  • Los Angeles
  • Kyoto
  • Istanbul 

# Le curiosità

Lima al terzo posto fa sicuramente scalpore e farà felice la corposa comunità peruviana di Milano. Per scoprire la sua cucina suggeriamo di provarla a Milano a Casa Lemon in via Giulio Uberti 3, da Inkanto in via Gola 4 oppure da El Chorrillano in via Luigi Varanini 28. Curioso anche il quinto posto di Hong Kong: la città stato è l’unica insieme all’altra città stato di Macao a far sventolare in classifica la cucina cinese. Tra le grandi città delusione per Londra, appena 27esima, Madrid, solo 30esima, Barcellona, 52esima. Berlino è addirittura fuori dalle prime 100. 

Continua la lettura con: Facili e a basso costo: i migliori piatti poveri della cucina italiana 

MILANO CITTA’ STATO

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Sai il dialetto? In questo bar di Brera il CAFFÈ È GRATIS. Non lo sai? Paghi solo UN EURO

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Credits Andrea Cherchi - Bar Domm

Chiuso il bar più economico del centro di Milano stavamo perdendo la speranza. Invece arriva un’altra idea suggestiva e molto conveniente, soprattutto per i milanesi Doc appassionati di caffè.

Sai il dialetto? In questo bar di Brera il CAFFÈ È GRATIS. Non lo sai? Paghi solo UN EURO

# In pieno centro si può prendere una tazzina di caffè con 1 euro

Credits valevavassori IG – Bar Domm

A Milano c’è un bar dove si può bere una tazzina di caffè a un prezzo ancora umano: 1 euro, e per di più si trova un pieno centro, a Brera. Stiamo parlando del Domm di via San Marco, rilevato da Roberto Vavassori nel 2013, una vera mosca bianca soprattutto se si confrontano i prezzi degli altri bar e locali della zona. Per un cappuccino e brioche bastano 2,50 euro. Il proprietario, intervistato da Luca Caglio per Corriere Milano, spiega il motivo per cui non ha voluto rincarare il costo del caffè: “So che diversi colleghi l’hanno rincarato di 10 o 20 centesimi, e posso capirli in tempi di inflazione, ma il caffè garantisce ancora una discreta marginalità. In fin dei conti è anche un rito sociale, una pausa dal lavoro, una scusa per darsi appuntamento: meglio non speculare sui riti. La gente ha apprezzato e mi fa i complimenti“.

L’unicità di questo locale però è un’altra e ruota tutta attorno al dialetto milanese.

Leggi anche: Ha CHIUSO il BAR più ECONOMICO di Milano: per un CAFFÈ bastavano 50 CENTESIMI

# Il caffè è gratis se conosci il dialetto milanese

Credits Andrea Cherchi – Bar Domm

Un euro per una tazzina è ancora troppo? Al bar Domm basta conoscere il dialetto milanese per avere il caffè gratis. Non si tratta di uno scherzo, è tutto vero, anche se per ottenerlo bisogna stare al gioco, letteralmente. Ogni mattina infatti il proprietario lancia una sfida ai clienti che varcano la soglia. Scrive alcune parole e proverbi in dialetto milanese su delle lavagnette dietro il bancone e invita chiunque a indovinarli. Il premio? Un caffé gratis. Un modo alternativo per far insegnare il dialetto a chi non ha molta dimestichezza, ma anche per riconoscere i veri milanesi. 

Un’idea ispirata anche dalla storica cliente Paola Cavanna, che scrive poesie in dialetto e che lo insegna” spiega Roberto. Per provare a mettersi alla prova, queste le parole più difficili da imparare per non farsi trovare impreparati. 

# Le parole più difficili in milanese da imparare per vincere il caffé

Cadrega – da Tre Uomini e una Gamba di Aldo, Giovanni e Giacomo

Quanti di noi saprebbero vincere la sfida? Per mettersi alla prova queste sono alcune delle parole più difficili e incomprensibili da indovinare per chi non è milanese o non ha mai avuto l’occasione di approfondire il dialetto: sofranèll, disciules, gügia, pecola, fambrös, magiostra, gnècch. In questo articolo si può scoprire il significato di queste e altre parole in dialett milanes.

Leggi anche: Le PAROLE più INCOMPRENSIBILI del MILANESE

 

Indirizzo: via San Marco 23 angolo via della Moscova

Fonte: Corriere Milano

Continua la lettura con: MANZONI voleva rendere il DIALETTO MILANESE la LINGUA dell’ITALIA

FABIO MARCOMIN

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Milano sceglie la FINALISTA in una settimana all’insegna degli ANNI ’80 e ’90: gli appuntamenti da non perdere dal 15 al 19 maggio #ToDoMilano

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Mika / Piano City - Credits: Rockon.it

Milano decide quale squadra portare nella finale di Champions. Ma non solo: tante icone degli anni ’80 e ’90 in concerto, debutto alla Scala e tanta stand-up comedy. E all’orizzonte del week end arriva uno degli eventi più iconici di Milano. Scopriamo cosa succede nella settimana di metà di maggio

Milano sceglie la FINALISTA in una settimana all’insegna degli ANNI ’80 e ’90: gli appuntamenti da non perdere dal 15 al 19 maggio #ToDoMilano

#Trova il tuo evento:

#Lunedì 15/5: RAF, burlesque e cabaret, grande classica e sinfonica alla Scala e al Conservatorio

Raf – Credits: IoDonna
  • Per aspera ad astra: Matilde Facheris, Virginia Zini e Sandra Zoccolan portano in scena la struggente storia di Mia Martini. La dedica, narrata e cantata, è in scena alla Casa Delle Donne e l’appuntamento è alle 20.00.
  • Cameristi della Scala e Coro Ghislieri: barocco napoletano, sotto la direzione del M° Giulio Prandi, in programma al Teatro alla Scala. La serata è benefica, in favore della Fondazione per l’Infanzia Ronald McDonald Italia, inizia alle 20.00.
  • Visconti secondo Testori: l’incontro tra due grandi autori del ‘900, ma che racconta Luchino Visconti tra cinema e teatro. In programma al Piccolo Teatro – Giorgio Strehler alle 20.30.
  • A cosa serve l’America: lezioni di geopolitica nel Follow the Monday del Teatro Carcano. Alle 20.30. lo speech con Federico e Jacopo Rampini.
  • Martin Garcia Garcia: debutto assoluto milanese per il pianista spagnolo. Propone un programma di Liszt e Schumann al Conservatorio Giuseppe Verdi, con inizio alle 20.45.
  • Su di noi. La nostra storia Tour: revival musica italiana di altri tempi, che inizia con l’arrivo di Pupo. Due giorni di concerti, attesi dal pubblico meno giovane. Al Teatro Manzoni 15 e 16 maggio, alle ore 20.45.
  • Thomas Ankersmit e Félicia Atkinson: la storia dei sintetizzatori anni ‘70 e le installazioni visive, chiudono Inner Spaces. L’evento si tiene all’Auditorium San Fedele, con inizio alle 21.00.
  • Burlet – piume, paillettes e cabarettes: per una notte, Milano strizza l’occhio alla Parigi di un tempo, con lo spettacolo di burlesque e cabaret proposto da Zelig. Alle 21.00 in scena Honey Blondy, Malvasia e Lily Le Ludique.
  • Ava Max: giovane star americana, che porta in tournée lo spettacolo Finally. Si esibisce al Fabrique, alle ore 21.00.
  • Raf: anche Raffaele Riefoli è in tournée con decenni di successi, spalleggiati dal recente interesse del pubblico per Chérie. Lo troviamo al Teatro degli Arcimboldi, che apre il sipario su La Mia Casa Tour alle 21.00.
  • Olimpia – Pesaro: seconda partita dei quarti di finale dei Play Off scudetto. Dopo la prima vittoria le scarpette rosse cercano di raddoppiare contro la rivale storica degli anni Ottanta. Ore 21 al Mediolanum Forum. 

#Martedì 16/5: Milano sceglie la finalista

Inhaler – Credits: Hey Jude
  • Uncle Acid And The Deadbeats: doom metal sul palco della Santeria Toscana 31. La serata inizia alle 19.00 con le guest Gaupa e i Blood Ceremony. A seguire il main event con la band inglese.
  • La difficilissima storia della vita di Ciccio Speranza: commedia nera di un ragazzo sovrappeso e pesante che vorrebbe ballare con il tutù. In scena fino a domenica 21 nella Sala Bauch del Teatro Elfo Puccini. Debutta alle 19.30.
  • Depois do Silencio: temi sempre ricorrenti a Milano, sono il cuore dello spettacolo proposta da Christiane Jatahy. Razzismo e capitalismo in scena al Piccolo Teatro – Melato, dove il sipario apre alle 19.45, in replica fino al 18/5.
  • Libertà obbligatoria: spettacolo controverso di Gaber e Luporini, ripreso da Andrea Mirò e i Musica da Ripostiglio. Gli occhi del 2023 leggono il capolavoro sulla libertà, in scena al Teatro Menotti fino al 25 giugno. Debutto alle ore 20.00.
  • Francesco Baccini: 30 anni di carriera e spettacolo unplugged per il cantautore genovese. Sul palco anche Alter Echo Quartet, nel doppio spettacolo delle 20.30 e 22.30 al Blue Note.
  • Il defunto odiava i pettegolezzi: nella Sala Fassbinder dell’Elfo Puccini, invece, va in scena la storia del suicidio di Vladimir Majakovskij. Debutta alle 21.00, in replica fino a domenica 21/5.
  • Quentin Crisp: icona inglese che trova un modo insolito per difendersi da insulti e bullismo. Con la collaborazione di Ferdinando Bruni, viene messo in scena al Teatro Filodrammatici fino a domenica 21. Sipario alle ore 21.00.
  • Inhaler: il figlio di Bono e la sua band, tutta irlandese, sono in tournée italiana per tre date. A Milano si esibiscono all’Alcatraz e lo show inizia alle ore 21.00.
  • Bon Entendeur: prima volta in Italia per il duo francese che suona musica elettronica di ispirazione mondiale. Appuntamento al Circolo Magnolia di Segrate, alle ore 21.00.
  • Inter – Milan: alle 21.00 a San Siro si decide tutto. Mezza Milano andrà trionfante a Istanbul, l’altra metà resta a casa. L’Inter ha il compito di amministrare il tesoretto del 2-0, il Milan deve tentare la remuntada. Comunque sia a trionfare è stata Milano. 

#Mercoledì 17/5: Mika al Castello come aperitivo di Piano City

Mika / Piano City – Credits: Rockon.it
  • Drink&Meet: parte il 17/5 un eccezionale evento di networking, dedicato agli under 40. Aperitivo e incontro con professionisti d’eccezione. Si svolge alle 19.00 e replica il prossimo 29 giugno al Museo Bagatti Valsecchi.
  • Ma per fortuna che c’era il Gaber: omaggio che Gioele Dix dedica a 20 anni dalla scomparsa dell’autore milanese. In scena fino a domenica 21 al Teatro Franco Parenti. Il debutto è fissato alle 19.45.
  • Donny McCaslin: rock, jazz, elettronica e formazione in trio per un artista che vanta collaborazioni di prestigio. È l’ospite del doppio spettacolo al Blue Note, alle 20.30 e 22.30.
  • Ai miei tempi non era cosi…: sapersi divertire con poco, fare sacrifici e ricordare le musiche degli anni ‘80 eseguite dal vivo. Maurizio Battista e Dado sono i protagonisti del revival teatrale al Teatro Lirico – Giorgio Gaber dal 17 al 20 Maggio. Sipario alle 20.45.
  • Bau: ritornano, per la terza volta, l’ironia e la comicità di Angelo Pintus. Padrone del palcoscenico del Teatro Manzoni fino a domenica 21/5, sipario alle 20.45.
  • Caveman: spettacolo super conosciuto e sempre richiesto, di e con Maurizio Colombi. Divertimento assicurato, dopo l’apertura del sipario alle 21.00 al Teatro Nazionale.
  • Venti: autobiografia e ironica quotidianità per la stand-up comedy di Massimiliano Loizzi. Si ride e si riflette dalle ore 21.00 al Teatro Martinitt.
  • The Prodigy: leggenda e successi della band inglese, che arriva in tour anche per ricordare lo storico leader scomparso nel 2019. Si esibiscono all’Alcatraz, a partire dalle ore 21.00.
  • Mika & presentazione Piano City: performance esclusiva, pensata e realizzata da Mika esclusivamente per la presentazione della nuova scoppiettante edizione di Piano City in programma in tutta Milano nel week end. Alle 21.00 al Castello Sforzesco, con ingresso dalla Torre del Filarete.

#Giovedì 18/5: anteprima Piano City per due pianoforti, un’imponente sinfonia debutta alla Scala, altra serata nostalgia della musica anni ‘80 e ‘90 con gli Articolo 31

Riccardo Chailly a La Scala – Credits: il Mohicano
  • Map – Musica Arte Profumi: serata esclusiva con cocktail di benvenuto, visita guidata alla collezione Crespi e un concerto nella sala da ballo. Protagonista del doppio evento è Vansìsiem Lied Duo, alle 17.30 e alle 20.00, a Palazzo Crespi.
  • La Sinfonia dei mille: debutta al Teatro alla Scala l’Ottava sinfonia di Mahler, imponente allestimento per Sinfonica e Coro residenti. Dirige il M° Riccardo Chailly, il sipario è alle 20.00.
  • Dear Dexter Quintet: la jam session notturna del celebre festival umbro, approda sul palcoscenico del Blue Note. The Umbria Jazz House Band Dear Dexter suona un unico spettacolo alle 20.30.
  • Il bacio della vedova: dialoghi serrati e una visione leggera della lotta tra due uomini che si contendono il cuore di una donna. In scena al Teatro Gerolamo fino a domenica, debutta alle ore 20.30.
  • Freaks & Comedy Show: consueto appuntamento del giovedì di metà mese allo Zelig Cabaret. Dalle 21.00 in poi si avvicendano le stand-up di Enzo Polidoro, Didi Mazzilla, Eddy Mirabella e Ale Petrone.
  • Crossover: ridere dell’imminente estinzione, con Daniele Tinti e la sua nuova stand-up comedy. Lo troviamo al Teatro Martinitt, a partire dalle ore 21.00.
  • Pensando Franca: tributo a Franca Rame, attraverso alcuni dei testi più significativi del suo repertorio “al femminile”. Lo propongono Valentina Lodovini, Lucia Vasini e Marina De Juli al Teatro Carcano. Sipario alle 21.00.
  • Demoni Urbani – Amori Tossici: la cronaca nera nostrana, nasce dal podcast di Francesco Migliacci e arriva al palcoscenico del Teatro degli Arcimboldi. Il racconto narrato, debutta alle ore 21.00.
  • Zarathustra e l’uomo moderno: il super-uomo in poema sinfonico, eseguito dalla Sinfonica di Milano, con la solista Monica Bacelli che esegue le parti del mezzo soprano. Dirige il Maestro Tito Ceccherini all’Auditorium alle 20.30, in replica anche 19 maggio.
  • gIANMARIA: da X-factor a Sanremo e poi in tour, queste sono le tappe di una giovane rivelazione. Si esibisce al Fabrique, con inizio alle 21.00.
  • Sticky Fingers: 60 anni fa partiva la prima tournée assoluta dei Rolling Stones, gli Sticky Fingers rendono omaggio a questo. Il tributo è sul palco del Teatro Nazionale alle 21.00.
  • Articolo 31: sono tornati, proprio la settimana del revival anni ‘80 e ‘90. J-Ax e DJ Jad sono protagonisti di due doppie serate, 18 e 19 maggio al Forum, alle 21.00. Torneranno anche 24 e 25.
  • Myss Keta: l’iconica rapper mascherata milanese, gioca in casa e si esibisce all’Alcatraz di via Valtellina. Lo show inizia alle ore 21.00.
  • Frida Bollani Magoni e Paolo Jannacci: continua il countdown verso Piano City, con l’anteprima di un evento per due pianoforti. I due artisti si esibiscono all’Anfiteatro del Liberty alle 21.00.

#Venerdì 19/5 (diurno e preserale): Milano ricorda una sua grande del passato e riscopre uno storico cammino culturale

  • Il Cammino di S. Colombano – Credits: in-Lombardia

    Le start-up in italia: è già ieri?: convegno dedicato allo stato dell’arte delle startup italiane, con la presentazione di uno studio condotto dal Centro Studi UNGDCEC. Si svolge presso Le Village in corso di Porta Romana, dalle 9.00 alle 13.30.

  • 10 under 10: prima di una serie di mostre con una selezione curata di dieci opere, ciascuna provenienti da Cavagnis Lacerenza Fine Art e Caiati Old Masters. Apre alle 10.00 e chiude alle 18.00, presso Cavagnis in via Marsala 13.
  • Il Cammino di San Colombano: presentazione dell’itinerario culturale europeo, che attraversa Milano e la Lombardia. Alle 15.30 inizia la presentazione in via Vivaio 1.
  • Lo Sguardo Obiettivo: inaugurazione della mostra personale di J. Larroch. 20 opere fotografiche di uno degli artisti spagnoli più interessanti degli ultimi anni. Dalle 11.00 alle 19.00 presso Galleria Matria di via Melzo.
  • Intelligenza artificiale. E noi?: le sfide proposte dall’IA, come affrontarle e come coglierne le opportunità. Se ne parla dalle 14.30 alla Cariplo Factory, in un panel con ingresso gratuito.
  • L’eredità di Franca Rame – Tavola Rotonda: dibattito per pensare all’eredità che Franca Rame ha lasciato ad attrici, amici e parenti. Ricordi raccolti e raccontati al Piccolo Teatro – Paolo Grassi, con inizio alle ore 15.30.

Continua la lettura con: Le località del giorno per una GITA da MILANO

LAURA LIONTI

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L’HOTEL più GRANDE del mondo

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Credits: agoda.com First World Hotel

Lo sviluppo progressivo del turismo moderno, con la sola eccezione della pausa occorsa negli anni della pandemia, ha trovato crescita incontrastata in tutto il mondo. Le strutture ricettive, gli alberghi, i villaggi e gli hotel stanno crescendo in tutto il mondo, così come le soluzioni di viaggi, i voli, le crociere e chi più ne ha più ne metta. E così come per le grandi città un tempo villaggi e ora metropoli da milioni di abitanti, anche fra gli hotel vi sono delle vere e proprie capitali dell’hospitality. Benvenuti nel viaggio per scoprire i più grandi hotel del mondo. Fate attenzione a non perdere la chiave: per riaverla in reception potreste dover percorrere chilometri e chilometri.

L’HOTEL più GRANDE del mondo

#5 Sands Cotai Central nella regione cinese Macao

Credits: en.sandsresortsmacao.com
Sands Cotai Central

Il Sands Cotai Central è un noto resort con casinò situato sulla Cotai Strip nella regione autonoma cinese di Macao. La struttura si compone di quasi 6000 camere appartenenti a un complesso di hotel che rispondono al nome di Conrad, Sheraton, Sheraton Towers e Holiday Inn, oltre a spazi per convention, negozi e locali dedicati all’intrattenimento e ristoranti. Qui si trovano anche due casinò: Il Pacifica e l’Himalaya. Il progetto per la realizzazione del complesso è stato affidato allo studio Aedas, responsabile per il reclutamento di tutti i consulenti locali e per lo sviluppo, il coordinamento e l’attuazione del progetto. La prima fase del Sands Cotai Central è stata portata a termine nell’aprile del 2012 con la realizzazione dell’hotel Holiday Inn e dell’hotel Conrad. Il completamento è avvenuto a settembre dello stesso anno. La realizzazione del progetto è stata rallentata e complicata dalle restrizioni del governo sulla percentuale di lavoratori stranieri nelle aziende costruttrici. Questi legittimi paletti resero il processo più lungo del previsto. Un’altra questione spinosa ha riguardato i tavoli da gioco presso il resort, poiché il governo locale ha imposto un tetto massimo, costringendo la società costruttrice a contenerne il numero. Siamo in Cina in fin dei conti. Non in America.

#4 CityCenter a Las Vegas

Credits: it.wikipedia.org
City Center Las Vegas

Al CityCenter di Las Vegas si trovano la bellezza di 6790 camere, e come ogni grande hotel, questa megastruttura è uno spazio destinato a un utilizzo misto. Occupando 31 ettari, si trova sulla Las Vegas Strip, ovvero la strada più celebre per gli appassionati del gioco d’azzardo di tutto il mondo ed è nato da un progetto della MGM Resorts International. Oggi, con un costo stimato di ben 9,2 miliardi di dollari si classifica come il più esteso complesso di hospitality finanziato privatamente da un’azienda statunitense. Il CityCenter è connesso da un sistema di people mover (altrimenti dette navette) all’avanguardia e conta circa 12.000 dipendenti, inoltre proprio come i suoi mastodontici compagni di classifica è composto da vari complessi che rispondono al nome di Aria, Mandarin Oriental, The Crystals e le ultime arrivate del 2010: le spettacolari Veer Towers.

#3 MGM Grand, ai tempi il più grande degli Stati Uniti

Credits: @mgmgrand
MGM Grand

Il MGM Grand all’epoca della sua costruzione era in assoluto il più grande hotel negli Stati Uniti per numero di camere, superato poi dalla medaglia d’argento di cui parleremo nel prossimo punto. Inizialmente dotato di poco più 5000 camere, oggi ha raggiunto il tetto massimo delle 6852. La proprietà comprende cinque piscine all’aperto, fiumi e cascate. Come per il CityCenter, anche la sua costruzione avvenne per opera della MGM Grand Inc., società che nel 2000 si fuse con  la Mirage Resorts dando vita alla MGM Mirage, compagnia che lo possiede attualmente. A differenza della stragrande maggioranza degli hotel di lusso che si trova sulla strip, l’MGM Grand si trova a sud della città e per l’esattezza all’incrocio di Las Vegas Boulevard con Tropicana Avenue.

#2 Venetian/Palazzo, l’imitazione della bella Venezia

Credits: @pallavi.gupta666
The Venetian

Situato sulla Strip di Las Vegas, il Palazzo at The Venetian è una struttura ecosostenibile a 5 stelle, famosa in tutto il mondo per aver imitato con un bizzarro canale e qualche gondola una delle città più belle del mondo, ovvero la nostra Venezia. Questo hotel di lusso vanta un centro benessere e health club con servizi completi, una piscina con terrazza e vista sulla Strip e un casinò semiautomatizzato (e ipercontrollato) di ultimissima generazione. Il Palazzo at The Venetian offre suite spaziose con zona giorno separata e tavolo da pranzo. Negli alloggi avrete a disposizione, oltre alla maggior parte dei comfort più in voga, dei bagni particolarmente ampi che includono TV a schermo piatto e set di cortesia deluxe. Qui dentro ci sono più di 40 fra ristoranti e bar, che servono una varietà di piatti provenienti da tutto il mondo e, presso il cocktail bar Dorsey, potrete rilassarvi e godervi un vero cocktail in un’atmosfera divertente e allegra. Oltre a questo ricordiamo Il Canyon Ranch Spa dove è possibile usufruir di lezioni di fitness e wellness.

#1 First World Hotel, più di 7000 camere: il più grande del mondo

Credits: agoda.com
First World Hotel

Finiamo questo viaggio tra i colossi al First World Hotel, alias l’albergo più grande del globo terracqueo. Questa metropoli dell’accoglienza si trova in Malesia nella Genting Highlands, a circa un’ora di auto dalla capitale Kuala Lumpur situata nell’omonimo distretto federale. Il luogo in cui sorge è non a caso definito “la Las Vegas Malaisiana,” ma la curiosità è che non si tratta di una struttura da lusso sfrenato. È infatti un albergo a tre stelle situato in cima alle montagne che si trova in una zona ricca di attrazioni e divertimenti, e sorge nei pressi del parco tematico di Gentin, il Resort World Genting, immediatamente sopra al First World Plaza. Ai suoi piedi ci sono oltre 40 mila metri quadrati di centri commerciali, ristoranti, casinò e parco giochi a tema, tra i quali spicca il Watersplash Pool, un parco acquatico coperto per bambini. Per rendere l’idea sulla maestosità di questo albergo basta dire che la sua reception sembra la sala partenze di un aeroporto. La piazza ospita anche un palco per spettacoli di magia e musicali e una riproduzione della Statua della Libertà. La sua curiosità è una sfavillante alternanza di colori, da farlo sembrare un arcobaleno terreno. Con le sue 7351 camere, il First World Hotel si guadagna di diritto la medaglia d’oro fra gli alberghi più grandi del mondo.

Continua la lettura con: L’HOTEL più PICCOLO del mondo: una camera con bar. Ecco dove si trova

CARLO CHIODO

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RAFFAELE KOHLER, la tromba più celebre di Milano

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Credits: @Raffaele Kohler

Milanese e innamorato di Milano, suona la tromba ed è diventato uno dei simboli della città meneghina. Chi si nasconde dietro questo identikit? E cosa ha in mente per l’immediato futuro?

RAFFAELE KOHLER, la tromba più celebre di Milano

# La vivacità al servizio della musica e non solo

Credits: @Raffaele Kohler

Raffaele Kohler mette la sua vivacità al servizio della musica, ma anche della sua Milano, condividendo il suo sogno di vedere la città come la versione nostrana di New Orleans. Già un anno fa ha lanciato un appello. È stato in parte ascoltato, ma non è riuscito a contagiare del tutto l’ambiente milanese.

Lo abbiamo incontrato in una bella mattina di fine inverno, una di quelle che già hanno il sapore della primavera. E ci ha svelato un altro sogno nascosto.

Leggi anche: 7 LOCALI INDIMENTICABILI dove si ascoltava MUSICA dal VIVO a Milano

# Profumi di Adriatico e di mazurca

Liscio outdoor – Credits: Emilia Romagna Turismo

L’idea di Raffaele nasce nell’estate del 2021 quando, in trasferta a Rimini, incontra Riccarda, la figlia di Secondo Casadei la quale ha come mission quella di tramandare il più possibile le tradizioni che il padre ha portato in tutto il mondo.
Secondo, nome d’arte di Aurelio Casadei, è l’autore di Romagna Mia ma, soprattutto, viene considerato il più grande esponente del liscio romagnolo.
Dopo la fine della II Guerra Mondiale, Secondo Casadei non ha mai smesso di credere nel potenziale della musica romagnola, suonandola sempre nonostante le novità di oltre oceano avessero monopolizzato le sale da ballo.
Casadei è stato premiato: il jazz americano è passato di moda, il liscio è diventato uno dei simboli del popolo romagnolo.

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# Ricominciare a Milano, proprio come ha fatto Casadei

Credits: Antonio Manzo (da Fan Page Kohler)

Secondo Casadei è andato a testa bassa a portare la musica nelle case delle persone. Non c’era un cortile, un’aia al tramonto durante la stagione della raccolta, un palco improvvisato che fosse scartato a priori.
Bastava un parcheggio, un semplice spazio e l’orchestra spettacolo si metteva in formazione e iniziava a suonare: qualsiasi occasione era buona, pur di far ballare la gente e farla gioire dopo gli anni della guerra.

“Aspetta Raffaele! Stai dicendo di portare la musica nei cortili di Milano”?

«Certo! suonare nei cortili, nelle strade, in una piazza frequentata dai passanti. Fare ballare e gioire le persone, permettere loro di recuperare la socialità persa negli ultimi due anni. Non sto dicendo di fingere che i problemi non esistano, ma sono certo che stando tutti insieme ci si fa forza»
La musica come una medicina contro la paura. «Per reagire alla paura della guerra, invito ad uscire di più».

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# La metropoli perfetta

Cortile degli artisti, credits: Divina Milano

Secondo il trombettista milanese, divenuto celebre per le sue serenate a Milano durante i lockdown, «Milano si presterebbe benissimo» a questo scopo. I cortili delle case popolari sono perfetti e le case di ringhiera sono dei teatri a cielo aperto.
Inoltre Milano è piena di cortili privati, ancora da scoprire e Raffaele Kohler vorrebbe entrare in contatto coi proprietari.

Anche i locali stellati e gli hotel, che si apprestano a ricevere i turisti ne potrebbero giovare e, ovviamente, suonare nei locali che già propongono musica dal vivo. «Lo Spirit de Milan e la Balera dell’Ortica, hanno avuto successo proprio perché insieme alle portate, veniva servita anche la musica».

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# Musica green per tutti

Credits: bpcraddock by Pixabay

Il messaggio è molto semplice: la musica per tutti, non un’arte elitaria ma popolare, come metafora di una Milano che smette di essere il luogo «che si possono permettere in pochi, perché così valorizzi tutta la città».
Raffaele sta inoltre pensando alla svolta green tanto richiesta. L’orchestra spettacolo che ha in mente, gira per i cortili suonando in acustico e a lume di candela. Niente amplificazione, nessun uso della corrente elettrica.
Infine, ma da non trascurare, eliminare un po’ di quello che Raffaele Kohler chiama il “rumore di fondo di Milano”. «Non è solo l’inquinamento acustico della città. Ci sono anche quelle playlist non adeguate, che assordano i clienti dei locali. Mi piacerebbe che venissero sostituite dalla grande tradizione musicale italiana, famosa in tutto il mondo, offerta ad un volume accettabile. In acustico».

Raffaele Kohler non pensa esclusivamente al suo orticello e alla sua Swing Band. Sogna che un’orchestra spettacolo milanese possa ricevere il contributo di tanti musicisti, aggiungere al repertorio anche i valzer e il tango, coinvolgere i ballerini e perché no? Perfino la Scala.
Lanciamo l’appello del musicista milanese, che lascia libera l’iniziativa di tutti gli interessati. Raffaele Kohler desidera essere contattato per dare vita a questo progetto, che ne pensate?

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LAURA LIONTI

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