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All’assalto di Milano: il PAESE dell’hinterland dove stanno AUMENTANDO di più gli ABITANTI

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la Stracinisello - Ph. Nordmilano24 IG

L’hinterland di Milano sembra crescere di più della metropoli. Richiama più gente da fuori e dalla stessa Milano, attirati da prezzi delle case più alla portata. Una tendenza accentuata negli ultimi tempi. Ma se si prende un intervallo di dieci anni, qual è il paese dei dintorni che sta aumentando di più la sua popolazione? La risposta per alcuni è una sorpresa.  

All’assalto di Milano: il PAESE dell’hinterland dove stanno AUMENTANDO di più gli ABITANTI

# Il boom di Cinisello: +10%

Secondo i dati Istat, considerando solo quelli di maggiori dimensioni, il comune dell’hinterland milanese che ha registrato la maggiore crescita demografica nell’ultimo decennio è Cinisello Balsamo.

Situato nella zona nord-orientale dell’hinterland, a circa 8 chilometri dal centro di Milano, Cinisello Balsamo negli ultimi dieci anni ha visto crescere la sua popolazione del 9,8%: è passata da poco più di 72.000 abitanti a quasi 80.000

# I segreti del successo

Credits: wikipedia.org – Cinisello Balsamo

Ma quali sono i motivi principali del successo di Cinisello?

    1. La prossimità a Milano: solo 8 chilometri dal centro di Milano. 
    2. Buona qualità della vita: vasta gamma di servizi, parchi pubblici, attività culturali e sportive, negozi e ristoranti.
    3. Buone infrastrutture: Cinisello Balsamo è ben collegato con Milano tramite metropolitana (Linea M5), autobus e ferrovia. Insieme a Sesto San Giovanni è il comune dell’hinterland meglio servito dai mezzi pubblici. Non solo, Cinisello Balsamo è situato in una posizione strategica, vicino all’autostrada A4 e all’aeroporto di Milano-Linate. 
    4. Prezzi più accessibili: rispetto a Milano, gli immobili a Cinisello Balsamo sono generalmente più accessibili: il valore medio di una casa a marzo 2023 risulta pari a 2080 euro al metro quadrato, oltre la metà in meno rispetto a Milano (4.400 euro al metro quadrato). Cinisello risulta vantaggioso anche rispetto alla media della provincia di Milano che risulta pari a 2.800 euro al mq. 
    5. Ambiente giovane e multiculturale: Cinisello Balsamo risulta una città relativamente giovane L’età media dei suoi abitanti è di tre anni inferiore alla media nazionale (43 anni vs 46 anni) e di un anno e mezzo in meno rispetto a Milano. E’ inoltre una città multiculturale, dove convivono persone di diverse nazionalità e culture, creando un’atmosfera cosmopolita. 

# Che cosa c’è di bello a Cinisello?

Credits ciniselloonline IG – Villa Ghirlanda Silva

Tra le principali attrazioni offerte ci sono: 

La Città giardino

Cinisello si affaccia sul parco più grande di Milano. Anzi, per vicinanza si può dire che il Parco Nord appartenga più a Cinisello che a Milano. Anche se ha l’allure di paesotto industriale, in realtà Cinisello è una città incredibilmente verde. A sud il Parco Nord, a nord il magnifico Grugnotorto Villoresi, 1900 ettari di parco e di boschi. 25 kmq di verde per una città di 12 non è niente male. Un verde che sta venendo curato e valorizzato ed è percorso da splendide ciclabili.

Le ciclabili

La ciclabile del grugnotorto, la ciclopedonale per Monza che si spinge in Brianza per circa 75 chilometri ininterrotti. Tra l’altro in via Garibaldi c’è Enzo, forse “il miglior riparatore di bici del nord Milano”. In totale a Cinisello ci sono 21 ciclabili o ciclopedonali differenti. Altro esempio della cultura verde e di collegamento della città.

Il Pertini

Dal 2012 ha aperto nell’ex scuola Cadorna di piazza Confalonieri, il Centro Culturale il Pertini. Oltre alla splendida biblioteca cittadina, ospita mostre, laboratori e incontri, oltre a un caffé letterario.

Villa Ghirlanda Silva

Dopo una lunga contrattazione con la famiglia Cippelletti, proprietaria dell’immobile dal 1926, nel 1974 il Comune potè mettere le mani sulla storica Villa Ghirlanda Silva che è stata trasformata in centro culturale civico, acquisita insieme al suo parco che venne reso pubblico. D’estate diventa un punto di riferimento in città con il suo cinema all’aperto. A Cinisello ci sono diverse ville storiche: degna di nota ad esempio è la Villa Di Breme Gualdoni Forno.

Il PAX

Il Cinema Teatro PAX, facente capo alla parrocchia di Sant’Ambrogio, offre una buona programmazione cinematografica e delle interessanti rassegne teatrali.

Il museo della fotografia

Il Mufoco, Museo di Fotografia Contemporanea, nell’ala sud di Villa Ghirlanda, conta quasi 2.000.000 di immagini, divise in 28 fondi fotografici.

La città dello sport

Cinisello dispone di impianti sportivi di primo livello.
Un palazzetto dello sport, il Salvador Allende, tre campi sportivi, tra cui lo stadio Gaetano Scirea che qui iniziò la sua carriera. tre piscine e diverse altre strutture sportive minori.

Piazza Gramsci

La piazza principale di Cinisello, sulla quale s’affaccia la Chiesa di Sant’Ambrogio. Caratterizzata originariamente da un elegante ovale centrale contornato da alberi, era conosciuta come la Perla, definizione datale dagli aviatori, per la quale era di riferimento per gli atterraggi all’aeroporto di Bresso. Aveva una conformazione molto particolare, unica nel milanese finché nel 1971 venne stravolta con un radicale rifacimento: all’ovale si sostituì un anfiteatro in cemento circondato da giardini. Nel 1999 il Comune decise di rifare un’altra volta la piazza che fu così interessata da nuovi lavori di rifacimento che la portarono ad acquisire l’aspetto odierno. 

Ps. Come si chiamano gli abitanti di Cinisello?

Gli abitanti di Cinisello Balsamo si chiamano cinisellesi o balsamesi

Continua la lettura con: il comune dell’hinterland meglio servito dai mezzi pubblici

ANDREA ZOPPOLATO

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MILANO INTERNAZIONALE: le CITTÀ STRANIERE di origine degli ABITANTI di Milano

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Bucarest - Ph. MauraLBU

Secondo i dati dell’ultimo censimento, un milanese su cinque (il 19,3%) è nato all’estero. Mentre un altro 13,4% ha almeno un genitore nato all’estero. Ma di dove sono originari i milanesi provenienti da fuori Italia?

MILANO INTERNAZIONALE: le CITTÀ STRANIERE di origine degli ABITANTI di Milano

In base ai dati dell’ultimo censimento, le città straniere da cui provengono più abitanti a Milano sono le seguenti:

#10 Delhi (India)

Delhi – ph. eddypellegrino

#9 Manila (Filippine) 

Baia di Manila – Ph. TheDigitalWay

#8 Casablanca (Marocco) 

Casablanca - Ph. hamidtounfite
Casablanca – Ph. hamidtounfite

#7 San Paolo (Brasile) 

Paulista Avenue – Ph. alexramos10

#6 Chisinau (Moldavia) 

Ph. seb1645

#5 Pechino (Cina)

Pechino – Ph. Goodfreephotos_com

#4 Città del Messico (Messico)

città del Messico – Ph. darkside-550

#3 Tirana (Albania)

Tirana – Ph. bluaz58

#2 Bucarest (Romania)

Bucarest – Ph. MauraLBU

#1 Lima (Perù)

Lima – Ph. Alex_Phillc

# Stranieri di Milano: le curiosità

  • Se si guarda il genere, tra i maschi aumenta la quota di Città del Messico, Pechino e Casablanca. Se si considerano solo le donne, entrano in classifica nella top 10 Kiev (Ucraina) e Sarajevo (Bosnia-Erzegovina).
  • Sempre secondo i dati dell’ultimo censimento ISTAT le nazionalità straniere più rappresentate a Milano sono quella rumena (7,8%), albanese (7,6%), marocchina (7,1%), cinese (6,2%) e filippina (4,8%).
  • Secondo dati dell’Unione Europea, Milano è la città italiana con il maggior numero di cittadini europei residenti (oltre 79.000): le nazionalità europee più rappresentate a Milano sono quelle spagnola (13,4%), tedesca (12,9%), francese (10,7%), britannica (8,8%) e portoghese (7,5%).

Continua la lettura con: Le città italiane di origine dei milanesi

ANDREA ZOPPOLATO

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PROGETTI AVVENIRISTICI a Milano se fosse una città-stato

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11 miliardi. Sarebbero le risorse a disposizione di Milano se fosse una città-stato (città-regione). Avverrebbe in questo modo: separandola dalla Lombardia Milano riceverebbe così una quota di budget ora gestito della Regione (23 miliardi) in rapporto al PIL prodotto. Nell’attesa che arrivi quel giorno cerchiamo di farci trovare pronti su come impiegare questi 11 miliardi all’anno. 

Leggi anche: Milano città regione? Avrebbe 11 miliardi di euro di più ogni anno

PROGETTI AVVENIRISTICI a Milano se fosse una città-stato

# 12 nuove linee della metro e la circle line

12 nuove linee metropolitane e la Circe line così che non esisterebbe una sola zona del territorio non raggiungibile in modo rapido, eliminerei inoltre tutti i veicoli a motore compreso gli ibridi tranne quelli elettrici puri… (Luigi Sozio)

# Hyperloop Malpensa-Linate-Orio

Hyperloop Malpensa-Linate-Orio al Serio, creando il più forte hub aeroportuale d’Europa e rafforzando Malpensa sulle rotte intercontinentali (Hari De Miranda)

# Trasporto con droni

Si potrebbe creare un sistema di trasporti di droni automatizzati, uno per ogni cittadino. Si potrebbero usare anche i droni per aumentare la sicurezza della città e per tenere i parchi aperti 24 ore su 24 (Andrea Urbano)

# Smog azzerato

Renderei Milano la prima città fotocatalizzata al mondo e torri che depurano l’aria, per azzerare lo smog

# Riscaldamento sotterraneo 

Si potrebbe servire tutta la città con un riscaldamento sotterraneo come a New York che infatti ha livelli di inquinamento minimi (Massimo Ambrogio)

# Abitazioni e ricoveri

Creerei un mega ricovero super funzionale per senza tetto, con poli ambulatori e centro di ri-avvio al mondo del lavoro (Maddalena Molteni)

# Expo per sempre

Rifarei l’Expo, stavolta permanente (Daniele Gabrieli)

# Stazione con binari a croce per evitare il groviglio di binari

Stazione Centrale a forma di croce come la Hauptbhanhof di Berlino, su un piano treni da nord a sud, su un altro piano sotterraneo treni da ovest a est, evitando così il raccordo di binari che sventra la città.

# Auto sottoterra

Il Sound Tube di Melbourne è un esempio di road tunnel che coniuga efficienza e meraviglia

Totale internamento della circonvallazione esterna e in generale portare la circolazione delle auto sottoterra (Luca Bensaia)

# Navigli riaperti

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Riapertura totale dei navigli e trasformazione scalo farini nella spiaggia di Milano (Fabio Marcomin)

# ALTRE IDEE:

Mezzi pubblici elettrici e a impatto zero

Mezzi pubblici in funzione 24 ore

Mega parcheggi gratuiti al capolinea delle metropolitane

Velostazioni sotterranee: parcheggi di bici sottoterra

Parcheggi a scomparsa per le auto sui marciapiedi

Realizzazione attorno a Milano del Parco Orbitale, il più grande parco urbano d’Europa

Ricostruire parti della vecchia Milano

Cartelli distintivi per i quartieri (così si capisce quando si entra o si esce da un quartiere)

Distruzione delle case popolari orrende e ricostruzione di palazzi molto più belli ed edificanti da assegnare a famiglie nel bisogno.

Continua la lettura con: Il Parco Orbitale di Milano

MILANO CITTA’ STATO

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PREVISIONI ESTATE 2023: dove andranno i MILANESI in VACANZA?

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credits: IG @_libanes_

Mare, montagna, lago? Abbiamo chiesto ai milanesi le mete preferite per la prossima estate. Scopriamo quali sono.

PREVISIONI ESTATE 2023: dove andranno i MILANESI in VACANZA?

# Trentino Alto Adige

Credits: @woodland.cathedral IG

In cima alle preferenze per montagna e lago troviamo il Trentino Alto Adige. Tra le attrazioni naturalistiche principali ci sono le Dolomiti, Patrimonio Mondiale dell’UNESCO, caratterizzate da pareti rocciose verticali, cime imponenti e valli profondi come la Val Gardena. Queste montagne sono famose in tutto il mondo per la loro unicità geologica, le rocce calcaree che le compongono si colorano di oro e di rosa all’ora del tramonto. Nella regione si trova anche il lago alpino più bello del mondo, il Lago di Braies, circondato dalle stesse Dolomiti che si riflettono nelle sue acque cristalline dalle sfumature verdi e azzurre.

Leggi anche: Il “LAGO ALPINO più bello del mondo” è a 3 ORE da MILANO

# Liguria

Credits arollercoasterofajourney IG – Boccadasse, Liguria

Per il mare, tra le regioni del nord, la meta preferita per l’estate 2023 dai milanesi è la Liguria. Nella Riviera di Ponente troviamo Alassio, Bergeggi o Varazze, in quella di Levante le Cinque Terre e il Golfo dei Poeti con Lerici, Tellaro e Porto Venere. Per un weekend o vacanze spot ci sono poi gli ex borghi marinari di Genova come Nervi e Boccadasse a un’ora e mezza da Milano.

# Sardegna

credits: IG @_libanes_

Tra le isole la Sardegna è da sempre una delle mete più amate dai milanesi per le vacanze estive. Dalla più esclusiva Costa Smeralda alle spiagge di Olbia a nord est dell’isola conosciute anche per la vita notturna, a quelle di Alghero a nord ovest con il mare caraibico di Stintino o ancora a sud con Villasimius. Tra le mete gettonate troviamo poi l’Arcipelago della Maddalena, di Tavolara e del Sulcis.

# Calabria 

Credits s_antruska IG – Calabria

In testa alle preferenze troviamo la Calabria. I punti di forza anche in questo caso, come per la Sardegna, sono il mare cristallino e il clima caldo e asciutto. Tra le spiagge più suggestive troviamo quella di Arco Magno a San Nicola Arcella, le baie di Grotticelle che culminano con il promontorio di Capo Vaticano, Scilla o ancora quella Tropea con il suo storico borgo premiato come il più bello d’Italia nel 2022 o quella di Diamante dominata dall’omonimo borgo famoso anche per essere la “città dei murales”.

Leggi anche: Torna il FRECCIAROSSA NOTTURNO Milano-Reggio Calabria per i ponti di PRIMAVERA

Continua la lettura: Esiste anche un’altra SARDEGNA: le mete nascoste che faranno IMPAZZIRE i MILANESI

FABIO MARCOMIN

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L’INVENTORE dell’APERITIVO

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Gaspare Campari

L’aperitivo, inteso come una bevanda alcolica consumata insieme a stuzzichini e spuntini, ha origini antiche, ma la versione moderna dell’aperitivo milanese è nata verso la fine del XIX secolo. Chi è stato ad avere questa storica intuizione?

L’INVENTORE dell’APERITIVO

Gaspare Campari

L’aperitivo milanese è stato inventato dal proprietario del bar “Camparino”: Gaspare Campari. Siamo nella Milano degli anni ’60 dell’Ottocento, ai tempi dell’unificazione d’Italia. Aveva da poco brevettato la sua famosa bevanda alcolica a base di erbe amare, il Campari. Un giorno decise di servire la sua bevanda insieme a degli stuzzichini, come olive, patatine e salumi, per accompagnare il sapore amaro del Campari e stimolare la sete dei clienti.

Camparino in Galleria

L’idea di Campari fu subito un successo e presto molti altri bar di Milano iniziarono a servire l’aperitivo con stuzzichini, creando una vera e propria tradizione culinaria e sociale che è ancora oggi molto diffusa a Milano e in altre città italiane. Contribuendo a rendere celebre Milano nel mondo. 

Oggi a Milano praticamente non esiste locale che non offra aperitivi a buffet o serviti al tavolo.

Continua la lettura con: Gli Apericena Low Cost a Milano

MILANO CITTA’ STATO

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Il video del giorno: FUORISALONE 23, primo giorno

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Primo giorno della Design Week a Milano: lo short video. 

Hai un video di Milano da inviarci o segnalarci? Scrivici su info@milanocittastato.it (video del giorno)

MILANO CITTA’ STATO

ALTRI VIDEO DEL GIORNO A MILANO:

INFRASTRUTTURE, i 5 GRANDIOSI PROGETTI in arrivo in Italia

L’ADDABAHN, le linee CELERI dell’Adda

Compresenza di veicoli tranviari e metropolitani lungo via Palmanova a Milano (settembre 1970)

Il TRAM di Milano che si crede una METRO

Credit combat tram YT – Tram 7 in sotterranea

La Milano degli anni Sessanta

MILANO è PEGGIORATA in questi ULTIMI ANNI

M1 vs M2, qual è più VELOCE?

ODISSEA sulla GENOVA – VENTIMIGLIA

Com’è la PIZZA dei nuovi DISTRIBUTORI AUTOMATICI di Milano?

In MOTO sulle STRADE più PERICOLOSE di Milano

Vivo solo tra le montagne

Ho riprogettato il biglietto della metro

I metallari di Milano negli anni Ottanta

Come sarà il nuovo PIAZZALE LORETO (Rendering)

La COPPIA che si è trasferita da MILANO per VIVERE in MEZZO a un BOSCO


La TRATTA più LUNGA senza FERMATE della METRO di Milano

Le STRADE SOLARI, la nuova VIA per il futuro di Milano?

La nascita di Milano

Il TUNNEL STRADALE che doveva passare sotto MILANO

Sulla METRO di MILANO nel 1982, l’anno dei MONDIALI

Una GIORNATA in CENTRO a Milano. Con soli 10 EURO. È possibile?

Il Naviglio in secca

I TALENTI EMERGENTI sulla SCENA MUSICALE di MILANO

Curiosità e futuro della LINEA VERDE di Milano

MILANO nell’OTTOCENTO

Le tre PIZZE più COSTOSE di Milano

8 progetti del FUTURO della METRO di Milano

La STRADA “TAPPO” di Milano

STEFANIA e le MACCHINE GIGANTI che hanno scavato i TUNNEL della metro 4

“RUBARE è il nostro LAVORO”

PERCHE’ VIVI a MILANO?

Il metodo RUMENO per la sicurezza sulla METRO

A bordo di un TAXI VOLANTE

L’EVOLUZIONE di PIAZZA DUOMO nel TEMPO

“Milano è la metafora dell’amore”

I fantasmi di Milano

Emergenza passaporti a Milano

VICOLI SCOMPARSI del centro di Milano

ABBATTERE il TURCHINO per eliminare la NEBBIA e lo SMOG a MILANO

ECCEZZZIUNALE… VERAMENTE, le 7+1 SCENE ICONICHE di un film chiave della commedia italiana

Alla scuola della BIDELLA PENDOLARE da NAPOLI per scoprire la verità

I TRENI della METRO di ogni linea di Milano

AGGRAPPATO al BUS sulla tratta Lodi-sant’Angelo

La via con più DIVIETI DI SOSTA del mondo

MI GUARDO e mi specchio vanitosamente in questi palazzi

Misteri e superstizioni di Milano

Il campanile medievale all’interno di un condominio

VIVAIO e MILANO CITTA’ STATO, le attività per il 2023. Vuoi unirti anche tu?

I mezzi pubblici a Milano negli anni ottanta

FINE ANNO in coda al PANE QUOTIDIANO

Milano – Roma: più veloce in treno o in aereo?

La passerella di Piano sulla M1

Un anno da pendolare sulla Milano Cremona

Dove andavano, cosa facevano i GIOVANI MILANESI nella Milano degli anni ’80

TIBALDI-BOCCONI, la prima stazione della CIRCLE LINE di Milano

La grande nevicata dell’85

La Milano di inizio Novecento

il SUPERATTICO sul tetto della TORRE

M4 – Dateo, la STAZIONE più PROFONDA di Milano

5 angoli INSOLITI da scoprire a MILANO

Un giro sul TurboKart

Il ciclista spericolato

Che cosa pensano i milanesi dei napoletani

Cosa pensano i napoletani di Milano e dei milanesi

3 esperienze gratis da fare nel periodo natalizio a Milano

Quanto spendono gli studenti di Milano?

Il panino più famoso di Milano

In volo sopra i Navigli nascosti

I paninari davanti al Burghy

L’ASFALTO “FERITO” di Milano, la denuncia del comico STORTI

Inaugurazione dell’M4

BAGNI BELLI e GRATIS in CENTRO a Milano

M4: la quiete prima dell’inaugurazione 

L’Italia costruisce la sua Tech Capital

Camminare sul cielo a Milano

Ho aperto un falso ristorante in piazza Duomo

Milano, una città che costruisce METROPOLITANE come nessun’altra

Le tre strade più trafficate di Milano

In TRATTORE in CENTRO a MILANO (scena cult)

Milano ha carenza di posti letto per i senza dimora

Sciare in Porta Nuova

La Ciclabile Umana

Paninari a Milano

Le 10 moto più belle a EICMA

La protesta degli studenti contro la legge anti-rave

Calenda canta Bella Ciao all’Arco della Pace

Quanto paghi d’affitto a Milano

EMO & TRUZZI, i RAGAZZI di MILANO di VENT’ANNI FA

Un milanese a Genova

L’aperitivo più economico a Milano Centro

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Una GIORNATA ALTERNATIVA a Milano

L’arrivo di Totò e Peppino a Milano

Nel regno delle zucche alle porte di Milano

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Cosa succederebbe se scoppiasse una bomba atomica a Milano?

Da DUOMO a LINATE, bus 73 contro METRO 4. Qual è più VELOCE?

48H da LADRO a Milano

Quanto spendo in una settimana a Milano

La trattoria milanese più economica della città

Milano, caldo fuori stagione

Quarto Oggiaro: la periferia che spaventa Milano

Da Milano a Lecco sulla ciclabile

Come funziona la linea senza conducente

La Metropolitana Milanese nei secoli

In volo di notte sui grattacieli di Porta Nuova

Le borseggiatrici della metro

Le intrusioni dei maranza

I nuovi poveri di Milano

Ultima corsa della Milano – Limbiate

Le reazioni degli automobilisti al blocca di via Palmanova

Street Style a Milano

Da Milano a Londra con una moto super sportiva

L’incrocio con semaforo rotto e il senso civico dei milanesi

Circle Line: la quasi metropolitana per Milano

La TOP 10 delle cose da vedere vicino a MILANO

Avvisi storici sul tram

La sfida: di corsa contro la metro

INSEGUO le BORSEGGIATRICI sulla METRO

L’arena di Milano dimenticata da 25 anni

Manzoni occupato contro Giorgia Meloni

Lo show di Moncler in Piazza Duomo

La domenica di Milano vs di Roma

Milano del Futuro: 16+ edifici in arrivo 

Milano alla fine degli ANNI OTTANTA

10 ATTRICI MILANESI che hanno fatto la storia del cinema e del teatro

Tutte le stazioni della metro di Milano in un giorno

Il mio primo mese a Milano: quanto ho speso?

M6 – Il percorso della futura metropolitana di Milano

La mostra più INSTAGRAMMABILE di Milano

Mi sono trasferita a Milano

Gli Ultras della Dinamo Zagabria in giro per Milano

Tour dei chiostri notturni di Milano

Evoluzione animata della metro di Milano

Milano e Vincenzo

I locali più instagrammabili di Milanoa

DA MILANO A CAPO NORD IN BICI A FIN DI BENE

IL MODO PIU’ ECONOMICO DI MANGIARE A MILANO

Lezioni di danza in Piazza Duomo

Lo spot della Milano da Bere

LA CODA per la FAME

UN ROMANTICO A MILANO

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Chi è più ALTO: l’Unicredit o la torre Allianz? Svelato l’arcano

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andrea cherchi (c)
andrea cherchi (c)

Prima c’era la Madonnina. Poi in pochi anni è iniziata la gara a chi arriva più in alto. La domanda che molti si fanno è qual è il grattacielo che svetta più in alto di tutti? La sfida è tra due. 

Chi è più ALTO: l’Unicredit o la torre Allianz? Svelato l’arcano

# Chi vince la sfida? Dipende

In Italia il grattacielo più elevato in base all’altezza strutturale è la Torre Unicredit a Milano (231 m). La Torre Allianz di Citylife, con i suoi 209 metri e 50 piani è invece il grattacielo più alto per numero di piani e detiene il titolo di grattacielo più alto secondo i criteri “highest occupied floor e height to tip”, con 249 metri d’altezza, compresi i 40 metri di antenna Rai.

Quindi vince l’Unicredit. Anche se non per tutti.
Ma quali sono gli altri grattacieli più alti d’Italia?

# I più alti d’Italia

andrea cherchi fotografo

Il primo edificio a superare i 100 metri d’altezza è stata la Torre Piacentini, terminata nel 1940 a Genova, che all’epoca era anche il più alto d’Europa.
Nel 1954 fu superato dalla Torre Breda di Milano e dall’Ambassador’s Palace Hotel a Napoli.
Al momento dunque Milano vanta i due più alti grattacieli d’Italia con Unicredit e Allianz.
Sul terzo gradino del podio c’è Torino con il grattacielo della Regione Piemonte.
Milano continua a farla da padrona nelle posizioni successive: al quarto (Torre Hadid), al sesto (Palazzo Lombardia), al settimo (Torre Solaria), all’ottavo (Torre Diamante) e all’undicesimo posto con il Pirellone.

In Europa l’Unicredit è al ventesimo posto, in una classifica dove Mosca appare con 6 dei primi sette grattacieli più alti, il primo alto 374 metri.

Continua la lettura con: I grattacieli più impressionanti in costruzione nel mondo

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🔴 Il MISTERO della METRO VIOLA sulla LINEA VERDE (FOTOGALLERY)

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Ph. Riccardo Mastrapasqua

Come un ubriaco che si ritrova in un letto che non conosce. Da sabato un treno della linea viola è apparso su un binario della linea verde alla stazione Garibaldi. Molte ipotesi su che cosa ci facesse. Forse abbiamo risolto l’arcano. La fotogallery dal profilo social di Riccardo Mastrapasqua

Il MISTERO della METRO VIOLA sulla LINEA VERDE (FOTOGALLERY)

Sabato 15 aprile. Alla fermata di Garibaldi della linea verde sul binario tre spuntano i vagoni della metro. Fin qui sembra normale. Metro nella stazione metro. Ma c’è qualcosa di strano. La stazione è quella della linea verde ma la metro ha l’inconfondibile livrea della linea 5. Che ci fa nella stazione sbagliata dell’interscambio di Garibaldi? Molte le ipotesi, alimentate anche dal fatto che la metro è ammaccata sul frontale. C’è chi immagina un errore nell’entrata dell’interscambio. Qualche ricerca e l’arcano sembra svelato.

Pare che si tratti di una vettura incidentata a causa di un’errata manovra. Per ripararla il deposito M5 di Bignami non risulterebbe attrezzato, quindi si è deciso di trasferirla per la manutenzione in uno dei depositi della linea verde: Gorgonzola o Famagosta. Comunque sia ci godiamo la mini gallery tratta dal profilo Facebook di Riccardo Mastrapasqua.  

 

 

 

Continua la lettura: A Milano c’è il NEGOZIO del TRIBUNALE: dove si vendono a PREZZI STRACCIATI abiti e prodotti di negozi falliti

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La “CRUNA”, la TORRE sul SEMPIONE con OSSERVATORIO a 360 gradi (IMMAGINI)

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Credits jdparchitects - Osservatorio Urbano 360 sulla Torre Sempione

Una torre iconica per osservare Milano a 360 gradi insieme a una grande agorà urbana su Corso Sempione per disegnare un sistema organico e completo di arredo urbano per la città. La suggestione e l’idea di un progetto unico per la città.

La “CRUNA”, la TORRE sul SEMPIONE con OSSERVATORIO a 360 gradi (IMMAGINI)

# Sempione Elisées, una nuova grande agorà urbana fisica e digitale

Credits jdparchitectes –  Il progetto Sempione Elisées  

Joseph Di Pasquale fondatore dello studio di architettura milanese JDP Architects ha immaginato una rivoluzione per Corso Sempione con il progetto Sempione Elisées. L’idea alla base è la realizzazione di un nuovo grande spazio pubblico iconico e rappresentativo della città, un perfetto esempio di combinazione virtuosa tra architettura e città: “Immaginare la parte più larga di corso Sempione come una nuova grande agorà urbana dove possano essere applicati tutti i principi legati alla pedonalità, alla qualità dell’arredo urbano come elemento di identità civica, per disegnare un sistema organico e completo di arredo urbano per Milano, fisico e digitale, che possa trovare qui la sua prima applicazione ma che sia pensato per sostituire gradualmente tutto l’arredo urbano della città.”

# La “Cruna”, una torre in acciaio e cemento, come punto di osservazione su Milano a 360 gradi e nuova icona architettonica

In questo progetto di “rigenerazione” di uno dei viali più importanti della città si ipotizzerebbe di costruire un punto di osservazione di Milano pensato per colmare una lacuna: la “Cruna”. Si tratterebbe di una struttura esile, possibile grazie all’impiego di materiali come acciaio e cemento, che termina in alto con quello che ricorda appunto la cruna di un ago e una passerella di vetro all’interno dello spazio creato dal vuoto. Oltre a rappresentare una nuova grande icona architettonica, che diventerebbe un nuovo simbolo della città nel mondo, vuole essere “uno sguardo oggettivo e simbolico su Milano e generare anche un maggiore senso di appartenenza.” La “Cruna” verrebbe realizzata su Corso Sempione, all’altezza dell’incrocio con via E. Filiberto, disegnando una sorta di cannocchiale visivo su tutto il corso verso l’Arco della e il parco Sempione.

 

Fonte: Infobuild

Continua la lettura con: A Milano il parco urbano più grande del mondo?

FABIO MARCOMIN

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Gli EDIFICI da ABBATTERE a MILANO

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Credits il_dottor_divago IG - Torre al Parco

Milano è conosciuta in tutto il mondo come una delle capitali del design, ma non tutte le ciambelle escono con il buco. In alcuni casi infatti l’estetica degli edifici costruiti in città lasciano a desiderare, a tal punto che forse sarebbe meglio abbatterli e rimpiazzarli con qualcosa di più degno. Ecco quelli che dovrebbero sparire per sempre dalla città. 

Gli EDIFICI da ABBATTERE a MILANO

# Fake Velasca

Credis: Andrea Cherchi

La Torre del Quartiere Martesana dell’IACP è stata costruita tra il 1978-82 dall’architetto, un palazzo di edilizia popolare alto 61 metri per 18 piani, sembra una brutta copia della discussa Torre Velasca. Molti la ritengono un obbrobrio da demolire.

Leggi anche: La FAKE VELASCA: è il palazzo più BRUTTO di Milano?

# Torri di Ligresti

Credits 88lorenz88 IG – Torri Ligresti

Le torri di Ligresti, sparse un po’ in tutta la periferia di Milano, sono di quanto più dozzinale ci possa essere. Dei parallelepidi di vetro e cemento di circa 20 piani senza un minimo di senso estetico costruiti generalmente a gruppi e che nel corso dei decenni sono poco alla volta rimasti vuoti. Alcuni sono in fase di riqualificazione o l’hanno conclusa, per altri non ci sono progetti di recupero. Abbatterli potrebbe essere la soluzione ideale per lanciare un messaggio di una stagione, anche estetica, per le periferie milanesi. 

# Palazzo della Camera del Lavoro

Credits paolomenozzi IG – Camera del lavoro Milano

Il Palazzo della Camera del Lavoro, un tempo sede dei Sindacati Fascisti dell’Industria, fu eretto fra il 1930 e il 1932. Uno stile tipico del ventennio fascista monumentale, nonostante rimanga una delle architetture più riconoscibili di Milano, abbatterla sarebbe l’occasione giusta per lasciarci ogni tipo di memoria di quella stagione definitivamente alle spalle. E, in questo caso, l’estetica della città ne guadagnerebbe. 

# Tribunale

Credits bolmarco IG – Tribunale di Milano

Stessa epoca per il Tribunale con entrata principale su corso di Porta Vittoria. Nonostante l’importante funzione che riveste, la sua mole di cemento grigia e spoglia sembra fuori luogo nel contesto urbano circostante e molti milanesi vorrebbero sparisse. Soprattutto chi frequenta i suoi spazi immensi e angoscianti. 

# Torri bianche del Gratosoglio

Credits: ordinearchitetti.mi.it – Gratosoglio Gratosoglio, Milano

Le “torri bianche” del Gratosoglio sono 8 colossi in cemento disposti a coppie alti 56 metri che costeggiano via dei Missaglia e ospitano le case popolari del quartiere. Progettate dagli architetti dello studio BBPR, gli stessi della Torre Velasca, sono ritenute dei veri orrori, roba da Corea del Nord.

Leggi anche: I 5 QUARTIERI di Milano da ABBATTERE e RICOSTRUIRE da zero

# Torre Breda 

Credits enzobollani IG – Torre Breda

La Torre Breda, costruita tra il 1950 e il 1955, è stato il primo edificio con i suoi 116,25 metri a superare in altezza la Madoninna. Conosciuta anche come “il Grattacielo di Milano”, si trova in piazza della Repubblica all’angolo con via Vittor Pisani e viale Tunisia. Forse un tempo era un segno di avanguardia. Oggi sembra la brutta copia di un vecchio grattacielo di Chicago. 

# Palazzo Hotel Nh Collection in largo Augusto

Credits mauro_c._passeggiandopermilano IG – Hotel NH Largo Augusto

L’Hotel President Nh Collection in Largo Augusto, rinnovato internamente negli ultimi anni in modo sofisticato e raffinato, si presenta all’esterno come una struttura disturbante alla vista. Può ricordare l’Overlook Hotel, al centro del thriller letterario e cinematografico di Shining.

# Torre di Porta Romana 

Credits erikflatmo IG – Torre di Porta Romana

Ad oggi la Torre di Porta Romana è l’edificio più alto del Municipio 4, arriva a 89 metri d’altezza per 23 piani, ma forse anche quello che produce il peggiore impatto estetico. Realizzato agli inizi degli anni ’60, ospita solo appartamenti e sbuca da dietro i resti dei bastioni spagnoli rovinando il contesto che lo circonda.

Leggi anche: L’EDIFICIO più ALTO in ogni MUNICIPIO di Milano

# Palazzi della Darsena

foto andrea cherchi
foto andrea cherchi – Darsena

Qui ci vorrebbe un autentico atto di coraggio ma che potrebbe rendere Milano molto più attrattiva. I palazzi che affacciano sulla Darsena lungo viale D’Annunzio fanno lo stesso effetto di un un pugno in un occhio. Attorno si vedono solo edifici d’epoca ben tenuti che aggiungono fascino alla zona, Navigli compresi, mentre questi riescono nell’intento di rovinare tutto il contesto. Sono stati realizzati negli anni ’60/’70 ma forse ora è venuto il momento di demolirli: il coraggio sarebbe di non costruire nulla al loro posto ma lasciare più aria a un bacino trasformandolo da tinozza a un dignitoso lago urbano circondato da giardini e verde. 

# Torre al Parco

Credits il_dottor_divago IG – Torre al Parco

La Torre al Parco di Vico Magistretti, in via Revere 2 si affaccia sui binari ferroviari e sul Parco Sempione. Considerato uno delle icone dell’architettura milanese, per molti milanesi è un edificio orrendo che non ha nulla a che fare con la meravigliose ville su cui incombe, all’inizio di via Venti Settembre. 

Leggi anche: Le VILLE più BELLE di VIA VENTI SETTEMBRE, la Kensington High Street di Milano

# Palazzo “INA”

Palazzo Ina Corso Sempione

Il “Palazzo INA”, progettato dall’architetto del Monte Stella e del vicino quartiere QT8, sorge perpendicolare a corso Sempione e si sviluppa su 19 piani, prevalentemente destinati alla residenza per il ceto medio, per un’altezza totale di circa 64 metri. Ogni livello ospita otto appartamenti, con gli alloggi dotati di profonde logge su cui affacciano i soggiorni, nel prospetto sud-est rivolto alla città, mentre sul fronte nord-ovest vengono ripetute quattro file di terrazzi prefabbricati in cemento e ceramica. L’estetica complessiva del palazzo ricorda molto quelli realizzati nella DDR, tra i meno amati nella storia dell’architettura.

Leggi anche: Il PALAZZO della DDR di corso Sempione

# Palasharp

Credits: @gallaratese_today IG

Il Palasharp ha una storia complicata. Nato come tensostruttura temporanea nel quartiere di Lampugnano nel 1986, poco dopo il crollo del palasport di San Siro a causa di un’eccezionale nevicata, ha ospitato alcuni dei più grandi artisti musicali internazionali oltre che eventi sportivi. Da oltre dieci anni è chiuso e nonostante sia deputata ospitare le partite di hockey su ghiaccio femminile alle Olimpiadi invernali Milano-Cortina i cantieri non sono ancora partiti. 

Leggi anche: La RIQUALIFICAZIONE del PALASHARP si è INCAGLIATA: pure le SUORE ci hanno messo lo zampino

Continua la lettura: I PALAZZI più BELLI di Milano (Foto)

MILANO CITTA’ STATO

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La DESIGN WEEK con sogni Champions: gli appuntamenti da non perdere di una delle settimane più importanti di Milano #ToDoMilano (17-21 aprile)

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Salone del Mobile - Credits: mydesignagenda.com

Forse è la volta buona. Dopo tre anni a zero o basso regime, potrebbe essere di nuovo Fuorisalone, come e meglio dei tempi d’oro. Insieme alle migliaia di eventi diffusi di riferimento ci sono anche tanta musica, teatro e il sogno europeo di un derby in semifinale di Champions. 

La DESIGN WEEK con sogni Champions: gli appuntamenti da non perdere di una delle settimane più importanti di Milano #ToDoMilano (17-21 aprile)

#Trova il tuo evento:

#Lunedì 17/4: apre la Milano Design Week 

MDW – Credits: mydesignagenda.com
  • Milano Design Week: forse la settimana più attesa e importante, tra tutte le 52 dell’anno. Salone del Mobile, Fuorisalone, Design Week e Milano che si trasforma in città-evento a cielo aperto. Centinaia gli appuntamenti, da scoprire QUI.
  • Golosaria Wine & Food: masterclass e degustazioni dedicate alle specialità e alle perle dell’Emilia Romagna. Dalle 10.00 alle 20.00 presso l’Hotel Melià di via Masaccio 19.
  • Carlo Goldoni 2.0, Memorie e Rivoluzione: racconto degli ultimi anni di vita di Carlo Goldoni, nella Parigi della Rivoluzione Francese. In scena fino al 30 aprile, debutta alle 19.30 al Teatro Out Off.
  • Il respiro di Shlomo: il Giorno del Ricordo ebraico si celebra al Cinema Orfeo con la proiezione della pellicola di Ruggero Gabbai. Inizio alle ore 20.00, l’ingresso è gratuito.
  • Ciao Nanni: cabaret concerto omaggio a Nanni Svampa, dedicato da Francesco Pellicini accompagnato da Paolo Pellicini e Fabrizio Armellini. Teatro, musica e cabaret sulle tavole del palcoscenico al Teatro Gerolamo, con debutto alle ore 20.00.
  • Dario Fo vs Giovanni Testori: altro scontro Centro Vs. Periferia con Lella Costa e Andree Ruth Shammah che si “affrontano” al Teatro Gerolamo con la regia di Paolo Bignamini. Dalle 20.30 la direzione di gara è affidata a Massimo Bernardini, coadiuvato al VAR da Giacomo Poretti.
  • Trio Kremer: serata musicale per violino, cello e pianoforte al Conservatorio Giuseppe Verdi. Il trio propone un programma su Weinberg, Giya Kancheli e Čajkovskij con inizio alle 20.45.
  • Queen Mania Rhapsody: tribute band dei Queen che esplora la favola di Freddy Mercury e della Band. In programma al Teatro degli Arcimboldi alle 21.00.
  • Kali Malone: concerto legato alla rassegna Inner Spaces dell’Auditorium San Fedele, con l’artista USA naturalizzata svedese. Precede l’esibizione dell’organista del Duomo, Alessandro La Ciacera, con inizio alle ore 21.00.
  • Franco Ricciardi: attore, cantante e interprete di musical, Ricciardi è in tour per “parlare” del suo nuovo lavoro discografico. Attende il suo pubblico al Fabrique, alle 21.00.
  • Rosa Chemical: il trapper pentito di Torino è in tour e tocca Milano. Alle 21.00 si esibisce ai Magazzini Generali di via Pietrasanta.
  • Max Pezzali: Forum di Assago impegnato, a date alterne, fino al primo maggio. L’ex 883 è in tour e, per accontentare le richieste milanesi, si esibisce in 7 concerti, sempre alle 21.00.

#Martedì 18/4: apre agli operatori il Salone del Mobile a Rho, suonano supergruppi e super ospiti internazionali. DI sera il grande sogno rossonero

Salone del Mobile – Credits: mydesignagenda.com
  • Salone del Mobile: apre ufficialmente alla Fiera di Rho, la kermesse intorno a cui ruota tutta la design week. Tutti i giorni dalle 9.00 fino… al termine dei Fuorisalone, quasi 2.000 espositori si incontrano con gli operatori. Attenzione: l’apertura al pubblico è per il fine settimana. Info QUI.
  • Non ci ferma nessuno: sperimentazione di linguaggi di comunicazione e spettacolo “motivazionale” di Luca Abete. L’inviato di Striscia sceglie gli studenti della Statale per sensibilizzarli e motivarli. Appuntamento alle 12.30 nell’Aula 10.
  • Alessio Pianelli e Mario Montore: prova aperta al pubblico in orario mattutino, per il duo di pianoforte e violoncello. Alle 11.00 presso la Sala Puccini del Conservatorio di Milano.
  • Variazioni enigmatiche: thriller psicologico con Glauco Mauri e Roberto Sturno, che si muovono in una partita a scacchi emotiva sotto la regia di Matteo Tarasco. In scena fino al 23/4 al Teatro Menotti. Il debutto è alle ore 20.00.
  • O.r.k. & Lizzard: progetto musicale di LEF, con innesti provenienti da Marta Sui Tubi, King Krimnson ed altri, in tour speciale di 3 data per l’Italia. Preceduti dall’esibizione degli Inner Vitriol, sul palco insieme al trio Lizzard, sono al Legend Club, alle 20.20.
  • EELS: Lockdown Hurricane tour è all’Alcatraz, con la grinta della band fermata dai lockdown all’indomani del nuovo disco. Il concerto inizia alle 20.25 con la voglia di ripartire da lì.
  • Maxx Furian: eccezionale batterista milanese, che presenta il suo nuovo lavoro discografico Back Home. Si esibisce al Blue Note alle 20.30 in unico spettacolo.
  • Neri Marcorè: teatro canzone e un confronto con Fabrizio De Andrè, sono gli ingredienti scelti da Marcorè per lo spettacolo. In scena tutta la settimana al Teatro Carcano, debutta alle 20.30 in replica fino al 23/4.
  • Questa splendida non belligeranza: storia di conflitti, belligeranti e non, scritta da Marco Ceccotti. In scena al Teatro Franco Parenti, con debutto alle 20.30 e in replica fino al 21 aprile.
  • Up&Down: lo spettacolo teatrale che vede Paolo Ruffini recitare con attori affetti dalla sindrome di Down, è in scena al Teatro San Babila alle 21.00.
  • Dietro a quella maschera: l’iconico interprete del cabaret Renato Converso, porta il suo spettacolo allo Zelig di viale Monza. Sipario alle ore 20.00.
  • Niccolò Fabi: il cantautore romano, accompagnato dall’Orchestra Notturna Clandestina diretta da Enrico Melozzi, è in concerto al Teatro degli Arcimboldi. Inizio spettacolo alle ore 21.00.
  • Napoli Milan: ritorno dei quarti di finale di Champions League. Gli azzurri di Mr. Spalletti attendono i rossoneri per ribaltare il risultato di andata. Succede a Napoli, allo stadio Maradona, ma alle 21.00 la Milano rossonera freme tesa come una corda di violino.
  • Coma Cose: come da titolo del tour, “È un meraviglioso modo di incontrarsi” tra il duo e il pubblico. Il concerto è in programma al Fabrique alle 21.30.

#Mercoledì 19/4: Zerocalcare firma copie prima della fine della sua mostra, l’ultimo Sindaco di Milano prima del fascismo, 100 anni di Lelio Luttazzi e l’altra metà del sogno Champions di Milano alla Scala del Calcio

  • Michele Rech (Zerocalcare)

  • Firmacopie con Zerocalcare: in occasione dell’ultima settimana di “Dopo il Botto”, l’autore della personale firma copie del catalogo della mostra. Dalle 14.00 alle 18.00 Zerocalcare è alla Fabbrica del Vapore.
  • Un sindaco fuori dal Comune: inaugurazione della mostra fotografica dedicata ad Angelo Filippetti, l’ultimo sindaco di Milano prima del fascismo. Apre alle 18.00 in Fondazione AEM e rimane in piazza Po fino al 30 giugno.
  • Quartetto Adorno: pomeriggio color Zaffiro, come la rassegna del Conservatorio Giuseppe Verdi. Alle 17.00, nella Sala Verdi, programma per quartetto di Webern e Schubert.
  • Jim Jefferies: prima assoluta per l’Italia dell’esponente numero uno della stand-up comedy europea. In tour con lo spettacolo “Give ’em what the wnat”, in scena all’Arcimboldi alle ore 20.00.
  • 100 anni di Lelio Luttazzi Jazz Company: evento speciale al Blue Note con Nico Gori e special guest Nick the Nightfly. Unico spettacolo alle 20.30.
  • LDA: figlio d’arte e dei talent televisivi, il rapper napoletano Luca D’Alessio è in tour ai Magazzini Generali. “LDA Live” è previsto alle ore 21.00.
  • Giovanni Cacioppo: Che rimanga tra Noi è il titolo di uno spettacolo che rievoca parte del repertorio del comico. È in tour a Milano al Teatro Nazionale, con inizio alle ore 21.00.
  • Inter Benfica: ritorno casalingo per i casciavit, forti del 2-0 conquistato a Lisbona una settimana prima. La Milano nerazzurra vuole quella semifinale, ma prima bisogna passare per questa gara di San Siro, alle 21.00.
  • Sketch a Porter: spettacolo di improvvisazione teatrale de La Corte Dei Miracoli. Improvvisazioni su misura del pubblico della serata, che iniziano alle ore 21.15.

#Giovedì 20/4: matinee di musica classica, orto sul balcone al pomeriggio, grande danza, jazz e la musica di Capossela e Diodato la sera

Vinicio Capossela – Credits: melodicamente.com
  • Matinée al Dal Verme: consueto giorno dedicato al pubblico dei Pomeriggi Musicali. Alle 10.00 prova aperta dello spettacolo delle 20.00, che vede la prima assoluta dell’Ouverture in Sol minore di Schubert, diretta da Benjamin Bayl.
  • Dal davanzale alla città: corso teorico e pratico per il giardinaggio e l’ortoterapia da balcone di città. Dalle 15.00 al Museo Botanico Aurelia Josz.
  • Mindscapes: prima mostra personale dedicata a Benedetta Belloni. Effetti materici, materiali inconsueti e pigmenti, per un lavoro artistico esposto allo Studio Piùpiani di piazza Berlinguer. Inaugura alle 18.45 , la mostra dura fino al 18 maggio.
  • Alex Usai Band: notte dedicata alla Chicago Blues Night, in doppio spettacolo al Blue Note. Primo show alle 20.30, a seguire quello delle 22.30.
  • Le nubi sono già più in là : danza che esplora i linguaggi creativi, nelle coreografie di Caterina Basso, interpretate da lei stessa e da Teresa Noronha Feio. In scena al Teatro Pim Off alle ore 20.30.
  • E pensare che c’era Giorgio Gaber: testo di Andrea Scanzi, che vuole far conoscere Gaber e la potenza della comunicazione che dal palcoscenico si tramuta in legacy per il pubblico. In scena alle 21.00 al Teatro Leonardo di via Ampere.
  • Glitter negli occhi: in scena una sorta di saggio per la scuola “sedici piccole queen” e l’arte del travestimento. Lo spettacolo di lustrini e omicidio è in scena al Teatro Fontana, sipario alle 21.00 e in replica anche il 21/4.
  • Oltremare: spettacolo onirico realizzato dalla Compagnia G.O.S.T. In scena all’Auditorium Don Bosco alle 21.00.
  • Poretcast: il podcast di Giacomo Poretti, registrato al Teatro Gerolamo, questa settimana ospita Guè Pequeno. La conversazione inizia alle ore 21.00.
  • Mobrici: nato batterista ed evoluto come cantautore, l’ex frontman dei Canova è in concerto ai Magazzini Generali. Lo show inizia alle ore 21.00.
  • Birdy: cantante e autrice inglese, in tour a Milano in occasione dell’uscita del suo nuovo lavoro in studio. Young Heart è sul palco del Fabrique alle ore 21.00.
  • Vinicio Capossela: Tredici Canzoni Urgenti e l’arte di un grande cantautore, che contrasta il periodo non proprio felice del Paese con sonorità nuove. Lo show è programmato al Conservatorio Giuseppe Verdi alle ore 21.00.
  • Diodato: repertorio e nuovi brani per il cantautore, che torma a Milano e lo fa al Teatro degli Arcimboldi. Il concerto inizia alle 21.00.

#Venerdì 21/4 (diurno e preserale): sulla soglia del weekend un mercatino artigianale e Veronica Janssens che si prende il dentro e fuori dell’Hangar Bicocca

Laghetto Street Market – Credits: mercatiniecuriosita.com
  • Laghetto Street Market: secondo appuntamento con il mercatino del design artigianale, del collezionismo e del riciclo creativo. Aperto dalle 8.00 alle 18.00 in via Festa del Perdono.
  • Grand Bal: personale di Ann Veronica Janssens che inaugura al Pirelli Hangar Bicocca. La mostra si prende le navate interne ed una parte dello spazio esterno fino a domenica, dalle 10.30 alle 20.30.

Continua la lettura con: Le località del giorno per una GITA da MILANO

LAURA LIONTI

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Il video del giorno: PANINARI a MILANO negli ANNI 80

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Chi erano i paninari? Ce lo raccontano loro. In diretta da metà degli anni Ottanta. Video del Paninaro

Hai un video di Milano da inviarci o segnalarci? Scrivici su info@milanocittastato.it (video del giorno)

MILANO CITTA’ STATO

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INFRASTRUTTURE, i 5 GRANDIOSI PROGETTI in arrivo in Italia

L’ADDABAHN, le linee CELERI dell’Adda

Compresenza di veicoli tranviari e metropolitani lungo via Palmanova a Milano (settembre 1970)

Il TRAM di Milano che si crede una METRO

Credit combat tram YT – Tram 7 in sotterranea

La Milano degli anni Sessanta

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Come sarà il nuovo PIAZZALE LORETO (Rendering)

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La TRATTA più LUNGA senza FERMATE della METRO di Milano

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DA MILANO A CAPO NORD IN BICI A FIN DI BENE

IL MODO PIU’ ECONOMICO DI MANGIARE A MILANO

Lezioni di danza in Piazza Duomo

Lo spot della Milano da Bere

LA CODA per la FAME

UN ROMANTICO A MILANO

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Pacco + Drink: i LOCALI “PORTINERIA” di Milano

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Credits Andrea Cherchi - Portineria14

Dove bere non è un pacco. Anzi. Vediamo quali sono e tutti i servizi che offrono. 

Pacco + Drink: i LOCALI “PORTINERIA” di Milano

#1 Portineria14, nato per ricostruire il tessuto sociale del quartiere

Credits Andrea Cherchi – Portineria14

A pochi passi dal Naviglio Pavese troviamo Portineria14, nato dall’idea di tre amiche con l’obiettivo di creare un bar-portineria per ricostruire il tessuto sociale del quartiere, per entrare in relazione con le persone e ritrovare fiducia nel prossimo anche semplicemente lasciando le chiavi da far consegnare a un amico. Un esperimento riuscito e molto apprezzato. Tra i servizi del locale: il ritiro di pacchi, il recupero e la distribuzione di generi alimentari in favore delle persone bisognose e il reperimento di professionisti per piccoli lavori di manutenzione domestica.

Indirizzo: via Ettore Troilo, 14

#2 Hug Milano, nella corte di un ex fabbrica di cioccolato

Credits Hugmilano Fb – Hug Milano

Hug Milano è un community hub di rigenerazione urbana nato nel 2017 nella corte di un’antica fabbrica di cioccolato, nel cuore di Nolo. È anche un’associazione culturale, qui si tengono spettacoli di stand up comedy, teatro e mostre. L’idea alla base è quella di essere un luogo etico di innovazione e punto di riferimento sul territorio. Si presenta come un bistrot con spazio lavoro, eventi e hospitality in una corte dove sentirsi a casa, con anche un servizio di cicloffocina, portineria e ritiro pacchi.

Indirizzo: via Venini, 83

Leggi anche: I 10 MIGLIORI POSTI per LAVORARE da REMOTO a Milano secondo Domus

#3 Base Milano, uno spazio sociale di contaminazione culturale che fa da portineria per il quartiere

Credits: @domenicopalermo2016
BASE Milano

Vicino al Mudec in zona Tortona c’è invece Base Milano, noto spazio sociale di contaminazione culturale tra arte, tecnologia e innovazione negli spazi un tempo occupati dalle officine Ansaldo. Qui si può mangiare, bere e rilassarsi al bistrot, rilassarsi, studiare nel coworking oppure utilizzare il servizio di portineria messo a disposizione per chi vive il quartiere. Aperto tutti i giorni, dalle 9 di mattina alle 2 di notte dal lunedì al sabato e la domenica e i festivi dalle 10 alle 20. 

Indirizzo: via Bergognone, 34

Spunto: vivimilano.it

Continua la lettura: I MIGLIORI BAR di Milano: i 10 locali dove prendere un DRINK almeno una volta nella vita

FABIO MARCOMIN

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La MIGLIORE BIRRA a due ore di volo da Milano

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Credits: @nice_beers Cantillon

In questo caso possiamo permetterci anche un volo più breve, perché tutte le migliori destinazioni per la birra hanno voli più brevi di due ore. E dove andiamo allora? Mettetevi comodi e cominciate a studiare l’argomento che per il paese del nostro volo diretto da Milano è una questione molto seria, un po’ come la pizza per Napoli.

La MIGLIOR BIRRA a due ore di volo da Milano

# Voliamo a Bruxelles

Credits: @belgianbeerinnkent
Tripel

Per la migliore birra entro due ore da Milano si vola in Belgio. Atterriamo a Bruxelles, il centro ideale per assaporare tutti i tipi di birra di questa piccola e atipica nazione europea. Lo statuto federale consente alla regione di Bruxelles-Capitale, nota anche ultimamente per il rilancio gastronomico dei suoi famosi cavoletti, di essere bilingue e di poter accentrare le caratteristiche sia delle Fiandre (di lingua neerlandese) e della Vallonia (di lingua francese). Scopriamo quali tipologie di birra vanno per la maggiore in questa terra così particolare.

La Tripel in stile belga è uno stile di birra accessibile e facile da bere, con elevata carbonatazione e sapori complessi. Tradizionalmente hanno un alto contenuto alcolico, compreso tra il 7 e il 10% di ABV, e sono spesso classificate come birre molto forti. Queste birre giallo-dorate hanno tipicamente un carattere di malto speziato, fruttato e leggermente dolce. Il loro carattere di lievito varia, ma spesso include aromi simili a banana o chiodi di garofano. Anche se forti, le Tripel sono leggere, accessibili e si abbinano bene a vari piatti. Si sposano bene con ricchi piatti di mare, tra cui crostacei e aragoste, ma possono anche accompagnare salse cremose, dessert e formaggi.

# Le categorie speciali

Credits: fermentobirra.com
Birre Trappiste

Poi ci sono le categorie speciali, come le birre Trappiste, laddove l’aggettivo è un’indicazione di origine, che comprende vari stili che vengono prodotte nei monasteri trappisti. Le birre Trappiste sono certificate a livello internazionale. Oppure per provare qualcosa di diverso si possono provare le Kriek, aromatizzate alla ciliegia in diversa proporzione a seconda dei birrifici che le producono. Infine, ultimamente di tendenza a Milano, ci sono le Blanche, tradizionalmente non filtrate. La maggior parte delle varietà sono speziate con coriandolo e scorza di agrumi, tipicamente buccia d’arancia, e sono generalmente chiare, torbide, lisce, rinfrescanti, pulite e croccanti. Perfette per abbinarsi all’indivia, altra prelibatezza locale.

# Un tour della città abbinando le birre ai quartieri

Credits: visit.brussel.it
Birreria Cantillon

E dove possiamo degustare tutte queste meraviglie a Bruxelles? La scelta non manca certamente e quasi ogni zona è piena di tipiche brasserie per gustare le birre alla spina o in bottiglia. L’ideale sarebbe quindi abbinare il tour delle birre a quello dei quartieri: partendo dalla nobiltà di Grand’Place per continuare con il fermento di Sainte Catherine e la compassata eleganza del Sablon. Nei quartieri limitrofi al centro, impossibile mancare Avenue Louise, Ixelles o l’universitaria e popolare Saint Gilles. Ma un posto almeno ci sentiamo di non farvelo perdere: è la Brasserie Cantillon, nel quartiere di Anderlecht (sì, sì, quello della squadra di calcio!) un luogo cult per gli appassionati perché è rimasto l’unico birrificio in attività nella regione della capitale a produrre birra di tipo lambic. Se prenotate una degustazione, potrete scegliere tra 15 varietà diverse di questa birra così particolare.

Ma prima di prendere l’aereo, per non arrivare troppo impreparati, possiamo sempre fare un salto in un paio di locali che ci faranno sentire già in Belgio restando a Milano: la Brasserie Bruxelles e Le Vent du Nord. 

Continua la lettura con: Le migliori 10 BIRRERIE di Milano per dissetarsi d’estate

LORENZO ZUCCHI

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ERMINIO SPALLA, il PUGILE ARTISTA adottato da Milano

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Spalla

Pugile di fama mondiale prima, poi cantante lirico, attore e perfino scultore e pittore, la città della Madonnina per lui fu un trampolino di lancio ed un’importante tappa di ritorno.

ERMINIO SPALLA, il PUGILE ARTISTA adottato da Milano

# Un uomo di sport, di arte e di spettacolo

Spalla

Fu un uomo di sport, di arte e di spettacolo, nato in Piemonte, morto a Roma, ma con in mezzo tanta Milano. Anzi, la città della Madonnina per lui fu un trampolino di lancio ed un’importante tappa di ritorno, dopo un periodo trascorso in Sud America. Parliamo di Erminio Spalla, pugile di fama mondiale prima, poi cantante lirico, attore e perfino scultore e pittore. 

Spalla nacque a il 7 luglio 1897 a Borgo San Martino, un paesino tra Casale Monferrato e Valenza Po. Qui venne cresciuto da papà Luigi e dalla mamma, Ernesta. Il fratello si chiamava Giuseppe ed era di tre anni più grande rispetto ad Erminio. Luigi confezionava ortaggi che lui stesso coltivava nella campagna del borgo, ma era anche un bravo commerciante di vini.

# Il trasferimento a Milano

Ma la vita di campagna stava stretta alla famiglia Spalla. I sacrifici per tirare avanti erano tanti e spesso i risultati, sotto il profilo economico, non riuscivano a dare sufficiente stabilità. Così, quando Erminio e Giuseppe erano ancora adolescenti, i genitori decisero di trasferirsi a Milano per dare maggiori opportunità ai figli. Per Erminio, abituato ai campi e ai fossi nella pianura monferrina, la nostra grande città apparve qualcosa di straordinario, roba da fermare il respiro. Poi si ambientò, iniziò a lavorare nel laboratorio di un famoso scultore milanese: doveva essere semplicemente un modo per poter guadagnare qualche soldo in attesa di qualcosa di più “sicuro”. Invece imparò un’arte che nei decenni successivi seppe far rifiorire con maestria.

# La passione per il pugilato: campione nazionale, europeo e olimpico

Di El Gráfico – http://www.elgrafico.com.ar/thumbs.php?id=15925&w=1500&h=2000, Pubblico dominio, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=53907247 – Erminio Spalla

Però la vera passione di Erminio era il pugilato: entrò a far parte di una palestra milanese e qui imparò i primi rudimenti della boxe. Nel 1915 arrivò la grande guerra e questa passione fu  «sospesa». Alla fine del conflitto Spalla fu inserito come sergente nel gruppo di ginnastica del Comando Supremo Militare Italiano e nel 1919 partecipò alle olimpiadi militari di Francia, vincendo l’oro. Questo fu il primo passo di una lunga e brillante carriera di pugile.

Spalla torna in Italia e nel 1920 diventa campione tricolore mettendo KO Eugenio Pilotta, ex promessa milanese della boxe, di quindici anni più anziano di Erminio. Il successo con il titolo nazionale lo porta ad importanti incontri sui ring di Berlino, Londra e New York. Nel 1923, all’Arena di Milano, Erminio Spalla diventa il primo pugile italiano a conquistare il titolo europeo dei pesi massimi, vincendo ai punti contro l’olandese Piet Van der Veer.

Spalla era un pugile generoso, con un carattere buono e forte al tempo stesso: indole che lo portava a reagire con grinta ed orgoglio di fronte ai colpi micidiali degli avversari, trovando la vittoria per KO in sfide che sembravano irrimediabilmente compromesse.

# L’uscita di scena dalla boxe

Caratteristiche, però, che ne minarono il fisico, così nel 1926 perse il titolo europeo a Barcellona sotto i colpi dello spagnolo Paulino Uzcudum, che più avanti diventerà avversario di Primo Carnera. Nel 1927 Spalla esce dalla scena della boxe: un ventennio più tardi venne definito il primo vero campione del pugilato italiano. Primo Carnera, di nove anni più giovane, arrivò dopo, debuttando nel 1928.

Da più parti si riconosce che Erminio Spalla fu il pugile che rappresentò lo spartiacque tra un pugilato rude e pericoloso, a tratti spaventoso, e uno spettacolo sportivo caratterizzato da regole e disciplina. E Milano fu la prima testimone del cambiamento epocale in questo sport. 

# Il canto e il teatro

Spalla parte con la famiglia per il Brasile: a San Paolo apre una palestra e fonda una rivista sportiva. Poi si trasferisce a Rio de Janeiro, dove conosce il suo nuovo amore: il canto. Pensava d’essere baritono, invece si scopre basso. Si butta a capofitto in questa sua passione, va a a scuola di canto ed è scritturato per un’emittente radiofonica di Rio e una di Petropolis. Si aggrega pure ad una compagnia teatrale, dove si affaccia all’arte della recitazione.

# Il ritorno a Milano e il debutto al cinema

Scena del film Il campione – Carlo Borghesio

Ma vuole tornare a Milano, per affinare nella città che lo ha adottato adolescente le proprie doti. Così nell’agosto del 1937 torna nel capoluogo meneghino dove riscopre l’arte della scultura e della pittura. Poi legge, Erminio Spalla divora libri.

Nel 1939 arriva l’appuntamento con l’ennesima arte seguita dall’ex pugile di Borgo San Martino: debutta al cinema come attore nel film di Mario Bonnard «Io, suo padre». Nello stesso anno appare ne «il socio invisibile» di Roberto Roberti. L’ultimo lavoro in cui Spalla recita sarà un film del 1963: «Taur, il re della forza bruta» di Antonio Leonviola. In mezzo, Erminio Spalla appare in ben cinquanta film, tra cui «Capitan tempesta», «Il leone di Damasco», «Il ratto delle Sabine», «Poveri ma belli» e ne «Il Mattatore», entrambi di Dino Risi. Nel 1951 lo troviamo diretto da Vittorio De Sica in «Miracolo a Milano», dove recita la parte del barbone di periferia.

# La televisione e la scrittura

Nel frattempo per Spalla arriva anche la TV: lavora in televisione nel 1969 ne «i fratelli Karamazov», sceneggiato che, con 15 milioni di telespettatori a puntata, raggiunge un vero e proprio record di ascolti. Erminio Spalla, come se non bastasse, trova pure il tempo per scrivere alcuni libri.

E’ la sera del 13 agosto 1971 e un’emiparesi vince sul suo fisico duro e arcigno: a mezzogiorno del 14 agosto il cuore di Spalla si ferma per sempre.

Di lui rimane il ricordo di un personaggio a tuttotondo: l’ultima immagine risale ad una trasmissione Rai in bianco e nero dove veniva intervistato e parlava della sua vita. L’ultima immagine fu quella di lui che accompagnava i nipoti a scuola, come un nonno qualsiasi.

FABIO BUFFA

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10 TAPPE per mantenersi IN FORMA a Milano senza andare IN PALESTRA

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Ph. Art_Dreams

Con l’arrivo della bella stagione diventa ancora più triste rinchiudersi in palestra. Per chi vuole restare in forma in modo creativo Milano offre molte opportunità. Ne abbiamo scelte 10. Da praticare in successione per chi parte da zero e vuole arrivare a una forma perfetta.

10 TAPPE per mantenersi IN FORMA a Milano senza andare IN PALESTRA

#1. Fare la coda a Luini

Credits denizozdag IG – Luini

Un buon punto di partenza per chi è giù di forma. La coda è lunga e consente lo svolgimento di attività a basso contenuto calorico, come saltelli e piegamenti. Alla fine della coda, per non vanificare l’allenamento prendere solo una bottiglietta d’acqua, senza panzerotto.

#2. Parcheggiare la macchina appena si trova un posto libero

Ph. Pexels

Le auto a Milano sono tutte in cerca del parcheggio. Invece di divertirsi al gioco del parcheggio, continuando a girare e girare fino a trovarne uno il più vicino alla destinazione, per tenersi in forma bisogna rinunciare. Al primo spazio libero che si trova dopo aver messo in moto si deve parcheggiare subito. Proseguendo il resto del tragitto a piedi.

#3. Andare in cerca del pannello con gli arrivi alla stazione Centrale (o in Garibaldi)

Per chi vuole qualcosa di più eccitante di skateboard e rollerblade fuori dalla Stazione Centrale, può provare ad entrare e mettersi in cerca nei diversi piani dove si trova il pannello con i treni in arrivo. In alternativa lo si può fare alla Garibaldi. 

#4. Chiedere un documento qualunque alla motorizzazione civile

Meditazione zen, controllo del respiro come nello yoga, audacia come nel free-climbing: tutto questo e di più è offerto negli uffici della motorizzazione. E’ un po’ scomoda, dalle parti di Molino Dorino, ma è un’esperienza unica che si conclude di solito con un funzionario che ti chiude in faccia lo sportello allo scoccare dell’orario di chiusura, anche se sei in coda da secoli.

#5. Salire sul Duomo a piedi

Esperienza fisica e metafisica.

#6. Farsi il giro di tutti i piani della Rinascente

La Rinascente – ph. Pinterest

Sono sette, non tantissimi, ma la cosa che ti fa maggiormente sudare è trovare le scale. Per avere il massimo effetto, occorre farlo il sabato pomeriggio. Meglio ancora quando arrivano i saldi.

#7. Fare un documento in via Larga

Modello palla da biliardo: per trovare l’ufficio giusto ti rimbalzano da una parte all’altra dell’ufficio del Comune. Quindi: sneakers con ammortizzatori sul calcagno e fascette su fronte e polsi. Prepararsi anche a essere spediti fuori campo, per fototessere o acquisto di bolli risalenti a quando in Italia c’era il re.

#8. Prenotare un car sharing lontanissimo da dove sei

Apri lo schermo, vedi comparire le diverse iconcine delle auto disponibili. No, non farlo, non premere su quella più vicina, quella a due passi da casa. Invece cerca quella ai limiti dello schermo, quella che si vede che è fuori portata. Pigia, prenota e appena parte il conto alla rovescia scatta rapido per cercare di raggiungerla in tempo. In questa prova devi avere fiato ma anche velocità sprint e tenuta nervosa.

#9. Fare shopping con la fidanzata

Per questa attività bisogna aver raggiunto il massimo della forma. Un sabato pomeriggio al seguito di una milanese bella e indecisa è omologato come una maratona.

#10. Farti togliere una multa

Quando credi di avere raggiunto il massimo della forma fisica e mentale, arriva l’ultima prova. I vigili di Viale Friuli. Se ci fosse ancora Dante vi avrebbe ambientato uno dei suoi gironi infernali. E’ l’ultima prova. Quella definitiva. Dopo questa sarai in forma per l’estate.

Continua la lettura con: Sopravvivere agli aperitivi milanesi

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Corso BUENOS AIRES si trasformerà nel BOULEVARD MILANESE? Gli ultimi aggiornamenti

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Corti Segrete

La principale arteria dello shopping milanese si trova in fase di trasformazione negli ultimi anni. Un progetto di rinnovamento che comprende alcune opere già realizzate come le piste ciclabili, altre in corso e altre ancora che verranno realizzate in futuro. Scopriamo come sta cambiando Corso Buenos Aires e il punto sul progetto.

Corso BUENOS AIRES si trasformerà nel BOULEVARD MILANESE? Gli ultimi aggiornamenti

# Iniziata la rivoluzione del corso che prevede marciapiedi più grandi, alberi e meno posti auto

Credits Urbanfile – Test di maggio 2021 su Corso Buenos Aires

Corso Buenos Aires è entrata nel vivo della sua trasformazione, dopo la realizzazione delle piste ciclabili. L’obiettivo è di renderla più vivibile e green tramite l’allargamento dei marciapiedi, l’eliminazione dei posti auto e la piantumazione di arbusti. Dopo il test di maggio del 2021 sul tratto compreso tra via Scarlatti e Pergolesi, con vasi in cemento a bordo marciapiede a simulare la larghezza della strada per valutarne l’impatto sulla viabilità futura, alla fine 2022 sono partiti i cantieri per la trasformazione definitiva sui primi 120 metri di corso davanti alle Corti di Baires rinnovate.

# Il progetto nel dettaglio

Credits Urbanfile – Rendering Corti di Baires con marciapiedi allargati e alberi

Il progetto di riqualificazione prevede un vero e proprio restyling della via dello shopping e si unisce al piano di trasformazione di Piazzale Loreto in un’agorà verde diventando uno dei punti chiave del nuovo Piano di governo del territorio per ridisegnare la città del 2030.

Nel dettaglio verranno rifatti i marciapiedi con pavimentazione in pietra e realizzati nuovi cordoli in cemento per la protezione della pista ciclabile a fianco del battistrada. Saranno invece 30 piante le piante in vaso installate sul primo tratto realizzato e della loro cura se ne occuperanno i proprietari delle Corti. Il secondo tassello della riqualificazione di Buenos Aires dovrebbe riguardare i 90 metri di strada tra via Scarlatti e la stessa via Petrella. Il progetto definitivo di trasformazione dell’arteria commerciale è però ancora in attesa di essere approvato.

Leggi anche: PIAZZALE LORETO diventa AGORÀ VERDE: il primo tassello della MAXI riqualificazione

# Per la metà del 2023 prevista la conclusione del progetto “le Corti Segrete”, la rigenerazione delle Corti di Baires

Credits Urbanfile – Negozio Corti di Baires

In fase di ultimazione è il primo tassello del corso rinnovato, la rigenerazione delle vecchie Corti di Baires nelle nuove “Corti Segrete”, proprio nel tratto di strada dove si vedranno i primi effetti della rivoluzione del “boulevard milanese”.

Credits l22.it – Corti segrete

Il complesso si compone di 166 appartamenti di lusso e 4 suggestive corti interne con giardino e percorsi pedonali per un totale di 13.500 mq. Sono previste una nuova conciergerie/reception, una sala multifunzionale per eventi, uno spazio di co-working e una sala fitness.

Credits natipervivereamilano – Negozio Corti di Baires

Inaugurate a metà dicembre 2021 le prime attività commerciali, in totale occuperanno una superficie di circa 9.000 mq con ogni negozio distribuito su tre livelli, entro la metà del 2023 tutto il progetto dovrebbe essere terminato.

Leggi anche: Le SCAGLIE d’ORO di Buenos Aires: il nuovo volto di un PALAZZO “FUSION” di Milano

# Via i parcheggi sul corso entro agosto

Per quanto riguarda i parcheggi, in seguito agli accordi raggiunti tra i commercianti e i tecnici comunali, entro agosto verranno eliminati tutti eccetto quelli necessari al carico/scarico delle merci. Le aree di sosta dei taxi dovrebbero invece essere spostate: quella di piazza Lima andrà in via Vitruvio e un’altra rimarrà in piazza Oberdan. Anche le piazzole degli alberghi e per la sosta per i disabili dovrebbero traslocare nelle strade limitrofe.

 

Continua la lettura: ZERO PARCHEGGI in corso BUENOS AIRES entro agosto: verso una MILANO SENZ’AUTO?

FABIO MARCOMIN

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La QUIETE prima del WEEK END: i LOCALI dell’ARCO della PACE come non li avete mai visti (Fotogallery)

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Con la bella stagione i locali dell’Arco della Pace vengono presi d’assalto. Un luogo unico di Milano. Una grande spazialità, lo sfondo dell’Arco e del Parco. E Corso Sempione. La Fotogallery dei locali prima del week end. 

La QUIETE prima del WEEK END: i LOCALI dell’ARCO della PACE come non li avete mai visti (Fotogallery)

Camminavo verso l’Arco della Pace e mi ha incuriosito vedere questi locali noti così. In attesa.

 

 

Continua la lettura con: Il restyling di Corso Sempione

ANDREA ZOPPOLATO

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CACCIA al TESORO: 10 OPERE da AMMIRARE al MIART (Fotogallery)

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miart2023

14 aprile. Inaugura il MiArt a Fiera Milano City. La caratteristica di quest’anno? Il ritorno della bellezza. Questa la fotogallery. 

 

Continua la lettura con: Le discoteche del pomeriggio: la fotogallery

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10 tipi di APERITIVI MILANESI: come salvarsi o perdersi nella GIUNGLA METROPOLITANA degli happy hour

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Credits valeriananni IG - Aperitivo Navigli

Potremmo tradurre l’happy hour con ora d’aria, la ricreazione dei carcerati: proprio come i galeotti anche noi fuggiamo dalla routine per ricaricare il nostro spirito di sciocchezze, il nostro stomaco di mangiarini compresi nel costo della consumazione e affrontare con leggerezza la vita.

Ma non tutti gli aperitivi sono uguali. Anzi, è arrivata l’ora di proporre la prima classificazione degli aperitivi in base a ciò che trovi da mangiare.

10 tipi di APERITIVI MILANESI: come salvarsi o perdersi nella GIUNGLA METROPOLITANA degli happy hour

#1. Lo striminzito

Credit: voloscontato.it

Quello che costa tantissimo ma poi trovi porzioni bonsai. Bevanda da associare: White Russian.

#2. Il riciclato

Quello col polpettone che ti ingolfa per una settimana, con le patatine molli e la pizza dura. Vantaggi: è tutto riciclato, eco friendly. Devi bere Cuba Libre o Bicarbonato.

#3. Il rinsecchito

Patatine imbustate, noccioline, arachidi, gli sticks della Cameo. Devi bere centrifuga, per riequilibrare i sali minerali.

#4. Quello buono abbastanza

Olive ascolane, pizzette superfarcite e oliate, fritture superpastellate, gnocco fritto, salumi, latticini, verdure alla brace unte e bruciate. Sembra buono ma poi ti rimane sullo stomaco. Devi bere limonataacqua tonica.

#5. Quello filo-tedesco

Bayern Monaco in posa con birra e abiti tipici

Wurstel, insaccati, medaglioni di salame, patate, crauti, cipolle, olive farcite e rutto libero. Devi bere boccale di weisse Bier.

#6. Quello vegano

Insalata, rucola, scalogna, semi di chia, germogli, gambi di finocchio, farro, soia, striscette di carote. Esci con le mani verdi. Devi bere Bloody Mary.

#7. Quello tex mex

Triangoli di mais, tacos, salsa piccante come se piovesse, guacamole e tipi coi baffi. Gli effetti collaterali arrivano il giorno dopo. Devi bere Tequila Bum Bum.

#8. L’aperisushi

Nei posti superfighi, quando non hai fame ma vuoi sentirti ricco, anche se poi scopri che il cuoco è cinese. Devi bere Sakè.

#9. La grande abbuffata

Trovi tonnellate di roba. Lasagna, insalate giganti, torte, puré, pollo con patate, cannelloni, ricotta col miele e per finire il castagnaccio. Mangi come un maiale. Locale che ha appena aperto, sei triste perché non c’è nessuno. Devi bere Spritz.

#10. La sola

Ti trovi i piattini microscopici o i bicchierini monodose che fai un’ora di coda per un assaggio di trenta secondi. Esci che hai più fame di prima. Devi bere Negroni sbagliato.

Continua la lettura con: I nuovi locali più interessanti da provare a Milano

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