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La SETTIMANA SANTA degli eventi di Milano: gli appuntamenti da non perdere dal 3 al 7 aprile #ToDoMilano

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Quentin Tarantino - Credits: CineBlog

L’inizio della settimana Santa milanese è un insieme di tradizione ed eventi legati alla Pasqua, ma anche di musica e teatro

La SETTIMANA SANTA degli eventi di Milano: gli appuntamenti da non perdere dal 3 al 7 aprile #ToDoMilano

#Trova il tuo evento della settimana:

#Lunedì 3/4: Milano da il benvenuto alla “settimana autentica” con la sua liturgia pasquale, il lunedì dei teatri e la band del momento

Alessandro Cattelan – Credits: Marie Claire
  • A casa del Vicerè. Eugenio di Beauharnais nella Milano napoleonica: apre in 5 sale di Palazzo Reale, una mostra espositiva dedicata all’arte espressa tra il 1805 e il 1815. Apre alle 10.00 e resta in mostra fino al 4 giugno.
  • Hilde, senza amore non è vita: Cristina Ferrajoli è in scena come cantattrice di questa storia ambientata in Germania. Accompagnata al pianoforte da Daniele Bettini, è in scena 3 e 4 aprile al Teatro Menotti, alle ore 20.00.
  • Consummatum est: tutto è compiuto con le ultime parole di Cristo, nel concerto speciale che apre la “settimana autentica” (altro sinonimo per la settimana santa). All’Auditorium di largo Mahler è protagonista il Coro della Cappella Musicale del Duomo, attiva ininterrottamente dal 1402. Inizio spettacolo alle 20.00.
  • Sermone al mio celeste pollaio (rito sonoro): Follow The Monday del Teatro Carcano ospita i versi di Mariangela Gualtieri. In compagnia dell’autrice a partire dalle 20.30.
  • Alessandro Carbonare Clarinet Trio: serata musicale del Conservatorio Giuseppe Verdi, che da spazio ai cross over del trio. Da Mozart a Chick Corea, lo spettacolo inizia alle 20.45.
  • Un alt(r)o Everest: la metafora della scalata, applicata alla vita reale, ma accostandola alla conquista di una vera cima di montagna. In scena al Teatro Manzoni, sipario alle 20.45, con Jacopo Bicocchi e Mattia Fabris.
  • Vita bassa: ironia e riflessione nel viaggio che Giorgia Fumo compie nel mondo dei millenials. Gli spettatori sono attesi al Teatro Filodrammatici per l’apertura del sipario alle 21.00.
  • Salutava sempre: one man show di Alessandro Cattelan, che si impossessa del palco del Teatro Arcimboldi. A tratti esilarante, propone musica e spettacolo dalle 21.00, in replica anche martedì 4.
  • Måneskin: caccia agli ultimissimi biglietti per sentire la band romana, che recupera le date annullate e si prende mezza settimana a Milano. Dove? Al Forum di Assago il 3, 4 e 6 aprile alle 21.00.

#Martedì 4/4: concerti di Pasqua, teatro di quartiere e band milanese che chiude la giornata

Colla Zio – Credits: ZON
  • 100% polyester, objet dansant n. 48: performing art di Christian Rizzo, che porta alla Triennale una danza senza danzatori. Al loro posto una coppia di abiti sospesi, mossi dai ventilatori. Primo spettacolo alle 11.30, ultimo alle 19.30, in scena fino all’8 aprile.
  • Passione secondo Matteo: l’Ensamble LaBarocca e il coro delle voci bianche, diretti da Ruben Jais, celebrano la settimana santa all’Auditorium Cariplo. In replica fino a venerdì 7, appuntamento alle 19.30.
  • Lear e il suo matto: spettacolo ispirato a Shakespeare, con attore e burattinaio, marionette ma non solo per bambini. Lo troviamo al Teatro della Cooperativa fino a giovedì 6 compreso. Debutto alle 20.00.
  • Li zite ‘ngalera: il barocco napoletano è di scena al Teatro alla Scala dal 4 al 21 aprile. Opera di Leonardo Vinci, su testi dialettali di Bernardo Saddumene, debutta alle 20.00.
  • Collegium Vocale Gent: la Passione secondo Matteo è la proposta del Conservatorio di Milano. Per la direzione di Philippe Herreweghe, l’ensamble si esibisce alle 20.30.
  • Processo alla storia: il palcoscenico del Teatro Filodrammatici si trasforma, alle 20.30, in un’aulta di tribunale. Alla sbarra Michail Gorbačëv: colpevole o innocente?
  • Kafka of Suburbia (work in process): teatro di quartiere, nato dai laboratori di Niguarda, Bovisa, Affori e Comasina. Lo spettacolo propone un viaggio nel mondo di Kafka, al’Elfo Puccini alle 20.30.
  • Mind The Step: la rassegna Fog si sposta al Teatro Fontana, per la rappresentazione che indaga sull’età adolescenziale. In scena martedì e mercoledì, alle 20.30.
  • Ascolta come mi batte forte il tuo cuore: spettacolo per la regia di Sergio Maifredi, interpretato da Maddalena Crippa e Andrea Nicolini. Debutta alle 20.30 al Teatro Litta.
  • Margherita Zanin canta Lucio Dalla: tributo per gli 80 anni (e un mese) da quel famoso 4 marzo 1943. Per la direzione artistica di Roberto Costa, lo show è al Blue Note alle 20.30 e, in replica, alle 22.30.
  • Concerto di Pasqua: l’Opera San Francesco dei Poveri ospita l’Ensemble di Musica Antica del Conservatorio di Milano. Si celebra così l’arrivo della Pasqua alle 20.45.
  • La felicità è un pacco: la dura vita di un negoziante di quartiere ai tempi dell’e-commerce più potente del mondo. In scena al Teatro Manzoni, con Vito, alle 20.45.
  • Ginevra Nervi: la compositrice di Genova è la protagonista di FOG-Triennale con il suo repertorio di ambient ed elettronica. Sul palco di viale Alemagna alle 21.00.
  • Noi siamo voi. votatevi!: nel caos politico della frammentazione partitica, la soluzione arriva da Antonio Cornacchione e Sergio Sgrilli. Fondiamo un nuovo partito al Teatro Cinema Martinitt, il 4 e 5 aprile alle 21.00.
  • Albe: il giovane artista di Maria de Filippi è in concerto a Milano, ai Magazzini Generali. Si comincia alle 21.00.
  • Colla Zio: prime date del Colla Zio Rockability tour, dopo la grande visibilità di Sanremo 2023. La band made in Milano è alla Santeria Toscana alle 21.00.

#Mercoledì 5/4: prima tappa della pasqua al Museo, i giovani di Milano immaginano la città del 2030, tra IA e teatro

Concerto di Pasqua in Duomo – Credits: Duomo di Milano
  • Pasqua al Museo: visita guidata gratuita al Museo Diocesano, a cura della Direttrice Nadia Righi. Protagonista La Crocifissione di Masaccio, ingresso da piazza S. Eustorgio alle 13.30.
  • Milano Ministry of Youth: workshop aperto di immaginazione collettiva su come sarebbe Milano nel 2030, riservato ai giovani tra 18 e 24 anni. Dalle 14.30 alla Fondazione Cova in corso Vercelli.
  • AI4Good: format di innovazione che nasce con l’obiettivo di avvicinare le organizzazioni non profit al mondo della tecnologia. Si svolge presso Platform Milano in via Savona 97, alle ore 14.30. Anche il 6 aprile.
  • Passione secondo Matteo: la celebrazione di Ensamble LaBarocca e il coro delle voci bianche, diretti da Ruben Jais, si tiene per tradizione in Duomo alle 19.30. L’evento è già soldout.
  • Diario di un impermeabile: il celebre indumento di Paolo Migone, è protagonista dello spettacolo che lui stesso ha scritto. In scena al Teatro Manzoni alle ore 20.45.
  • Canto libero: spettacolo che rende omaggio alla creatività del duo Battisti-Mogol. Canzoni senza tempo al Teatro Nazionale alle ore 21.00.
  • Infinite possibilità per esseri finiti: torna rinnovato lo spettacolo che unisce la musica di Giovanni Truppi e le performance del teatro d’ombra di Unterwasser. Al Discritc 272 Club alle 21.00.
  • Fuera: Il trio composto da Black Same, Diak Deezy e Jxmmyvis, porta il suo Circo Mezzaluna Nei Club in tour. Li troviamo al Circolo Magnolia di Segrate alle 21.00.
  • Modà & Orchestra: i festeggiamenti dei 20 di carriera della band, tornano per la seconda volta a Milano, all’Arcimboldi. Nuovo appuntamento il 5 e 6 aprile alle 21.00. (torneranno ancora!)

#Giovedì 6/4: Pasqua con i laboratori per i bambini piccoli mattina e pomeriggio. La sera Milano omaggia i 50 anni di una casa discografica, mentre tanti concerti riverberano la città di suoni e generi

Giuliano Sangiorgi – Credits: ildogville.it
  • Speciale Pasqua: al Museo della scienza Leonardo Da Vinci apre con orari festivi fino a Pasquetta. In programma laboratori per bambini da 3 a 6 anni, o per 8 anni in su. Info QUI.
  • La rinascita dei limoni: la band Jaga Pirates propone uno spettacolo benefico, che ripercorre le note di Gaber e Jannacci. Alle 19.30 all’Auditorium Asteria.
  • Le mie canzoni: nuovo appuntamento per il talk in musica del Teatro Carcano. Ospite di Giuliano Assante, questa settimana, è Giuliano Sangiorgi. Il repertorio dei Negramaro è di scena alle 20.30.
  • Orquesta ConClave: il collettivo latino americano sbarca al Blue Note con lo show Celebrate Cuba!. Il club allinea anche la proposta di cucina alle 20.30; la replica è alle 22.30.
  • 10 monologhi sulla morte: stand-up comedy conclusiva di un tour soldout in tutta italia. La comicità di Alessandro Gori, aka Lo Sgragabonzi, è alle 21.00 al Teatro Cinema Martinitt.
  • Insegnami la vita: concerto di Immanuel Casto e Romina Falconi, che propongono tra gli altri gli estratti di “Malcostume”. È in programma all’Auditorium di Milano alle 21.00.
  • Eugenio in Via Di Gioia: 10 anni di carriera, che la band torinese celebra con il 10 Anni Tour 2023. Suoneranno sul palco dell’Alacatraz alle ore 21.00.
  • Cramps Records 1972-2022: tanti ospiti attesi per il concerto-evento dedicato ai 50 anni della casa discografica. Presenta Jo Squillo, dalle 21.00. al Teatro Lirico – Giorgio Gaber.
  • Olly: rap ligure, che ha da tempo raccolto gli apprezzamenti del pubblico, in scena a Milano. Federico Olly Olivieri è ospite dei Magazzini Generali alle 21.00.

#Venerdì 7/4 (diurno e preserale): Venerdì Santo, con una caccia al tesoro e tulipani fuori porta, mentre in piazza Duomo è atteso Quentin Tarantino

Quentin Tarantino – Credits: CineBlog
  • Quentin Tarantino in libreria a Milano: eccezionale opportunità di incontrare il celebre Tarantino, che firma copie di “Cinema Speculation”. Succede alle 18.00 alle Libreria Mondadori Duomo.
  • Tulipani e caccia alle uova di Pasqua: al Campo dei Tulipani di Galbiate è arrivata la sesta fioritura e, per venerdì santo alle 16.00 inizia una caccia al tesoro. Si trovano uova di Pasqua scegliendo il proprio tulipano; o viceversa.

Continua la lettura con: Le località del giorno per una GITA da MILANO

LAURA LIONTI

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LOCALI CULT di Milano LONTANI dal CENTRO dove trascorrere una bella serata in compagnia

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balera ortica
balera ortica

Nord Sud Ovest Est: la mappa dei locali lontani dal centro dove trascorrere la serata. 

LOCALI CULT di Milano LONTANI dal CENTRO dove trascorrere una bella serata in compagnia

NORD

Locali Top Milano Nord (clicca per la aprire la mappa)
Locali Top Milano Nord (clicca per la aprire la mappa)

#1 Fuorimano OTBP

Credits martig1993 IG – Fuorimano

Bicocca. Pizza, brunch e cocktail oltre a tè, caffè, pasticceria e caffé letterario in ampia location con scaffali di libri, piante e divani.

Indirizzo: via Roberto Cozzi, 3

#2 La ribalta

Bovisa. Birrificio artigianale interamente a vista creato da ex studenti che si sono formati in Germania. Con cucina, musica live e ampio cortile.

Indirizzo: via Cevedale, 3

#3 Rob de Matt

Credits robdemattmilano IG – Rob de Matt

Dergano. Ristorante e bistrot che è anche associazione di promozione sociale, che si basa su un progetto di inclusione sociale e lavorativa rivolto a persone con storie di marginalità e svantaggio, tra cui persone con problemi psichici, da qui il nome.

Indirizzo: via Enrico Annibale Butti, 18

#4 Spirit de Milan

Bovisa. Locale di culto con menù milanese servito su tavoli da condividere in ampio spazio stile industriale, con palco e pista da ballo. Serate a tema, di grido quella dello Swing, e lezioni di lingua milanese. 

Indirizzo: via Bovisasca, 57/59

#5 Al Tempio d’oro

Bicocca. “Abbiamo il culto del buon cibo“. Prezzi bassi, aperitivi con buffet abbondante, birra buona, locale informale, piatti multietnici, lampadari colorati, spesso ci suonano dal vivo.

Indirizzo: via delle Leghe, 23

#6 Osteria del Biliardo

Affori. Piatti tradizionali attenti alle origini e alla stagionalità dei prodotti si uniscono a una ricca scelta di formaggi di latte crudo e salumi provenienti da piccole realtà. Vini, birre artigianali, il gioco delle carte e del biliardo, giochi in scatola per i grandi e quelli per i bambini, ma anche musica, eventi culturali e artistici, iniziative rivolte al quartiere e alla città. 

Indirizzo: via Enrico Cialdini, 107

SUD

Locali sud Milano (clicca per ingrandire la mappa)
Locali sud Milano (clicca per ingrandire la mappa)

#1 Erba Brusca

Naviglio pavese. Lungo il naviglio pavese ai bordi della città, ristorante con orto, non vegetariano, sapori intriganti. 

Indirizzo: Alzaia Naviglio Pavese, 286

#2 Osteria Bel Sit

Barona. Ristorante con focaccine fatte in casa, cabaret e musica dal vivo, locale storico anni 70-80, si canta e si balla. Ambiente super goliardico. Via Barona, 51

#3 Ristorante 4cento

Vigentino. Cucina creativa italiana in un ristorante rustico ricavato da un vecchio monastero, con elegante terrazza e giardino.

Indirizzo: via Campazzino, 14

#4 Trefor Café

San Donato. Aperitivi e piatti creativi tra affreschi e soffitto a cassettoni in una chiesa sconsacrata del ‘500. 

Indirizzo: Via Triulziana, 8 – San Donato Milanese

OVEST

Locali Milano ovest (clicca per ingrandire la mappa)

#1 Mare Culturale Urbano


San Siro. Una cascina del ‘600 ristrutturata a Milano Ovest, birreria artigianale, ristorante/pizzeria forno a legna e tanti eventi ogni settimana la sera.

Indirizzo: via Giuseppe Gabetti, 15 (traversa di via Novara)

#2 Garage Moulinski

Certosa. Locale serale con cucina che propone musica dal vivo di tutti i generi. Venerdì appuntamento fisso con il jazz.

Indirizzo: Via Antonio Pacinotti, 4

#3 La Ratera

Trenno. Risotti, pizza e dolci casarecci tra gli arredi semplici e informali di una piccola birreria su due livelli con veranda.

Indirizzo: via Luigi Ratti 22

EST

Locali Milano Est (clicca per ingrandire la mappa)
Locali Milano Est (clicca per ingrandire la mappa)

#1 Birrificio di Lambrate

Lambrate. Dal 1996 un punto di riferimento per gli amanti della birra di Milano. Nel quartiere si trovano il birrificio, il pub e il ristorante. Stile inglese.

Indirizzi: via Privata Gaetano Sbodio, 30/1- (pub), via Adelchi 5- (ristorante) via Golgi 40

#2 La Balera dell’Ortica

Ortica. Una creazione della famiglia Di Furia, diventata un luogo leggendario con trattoria, bocciofila, musica dal vivo e balli old syle. Specialità abruzzesi, pietanze romagnole e ballo liscio in un locale senza fronzoli con ampia area all’aperto. 

Indirizzo: via Giovanni Antonio Amadeo, 78

#3 Union club

Città Studi. Birre, cocktail e aperitivo a buffet tra oggetti vintage e arredi riciclati in un vivace pub con pareti colorate.

Indirizzo: via Moretto da Brescia, 36

#4 Nu

Lambrate. Al sesto piano dell’omonimo design hotel, ristorante con un’ottima vista panoramica oltre che di una grande terrazza fruibile con la bella stagione. La cucina è moderna, imperniata su una rivisitazione dei piatti della tradizione italiana, a base di pesce, a rotazione stagionale. 

Indirizzo: Via Mestre, 1

Continua la lettura: 10 LOCALI a Milano dove MANGIARE BENE… SPENDENDO POCO

FABIO MARCOMIN

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PORTA NUOVA fa il bis: dai FRATELLI “GIOIA 20” al DIAMANTINO i nuovi progetti del cantiere più grande d’Europa

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Credits: Coima

Porta Nuova. Oltre due miliardi di euro di investimenti immobiliari che hanno dato origine al cantiere più grande d’Europa e a oltre venti nuovi edifici, molti dei quali si sono affermati come le principali icone architettoniche di Milano: la Torre Unicredit, il più alto grattacielo in Italia, la Torre Solaria, più alto grattacielo residenziale del Paese, il Bosco Verticale, giudicato il più bel grattacielo del mondo, e la Torre Diamante, vincendo nel suo complesso anche il MIPIM Awards 2018 come Best Urban Regeneration Project. Il masterplan originario è in gran parte concluso, manca ancora qualche tassello, ma altri progetti sono in costruzione o in attesa di esserlo.

PORTA NUOVA fa il bis: dai FRATELLI “GIOIA 20” al DIAMANTINO i nuovi progetti del cantiere più grande d’Europa

# Da Coima al fondo del Qatar

Credits Andrea Cherchi – Porta Nuova vista grattacieli

I protagonisti di questa trasformazione sono stati i fondi di investimento e gli attori del settore finanziario-immobiliare internazionale. Milano è al 15esimo posto nel mondo tra le città più interessanti per il Real Estate, quintasecondo le valutazioni del colosso USA Hinesnella classifica europea preceduta da Londra, Parigi, Berlino e Dublino.

Tutto il progetto è stato realizzato da Hines – Coima, che poi lo ha venduto in blocco al fondo Qatar Investment Authority (Qia). La quota che invece era in capo all’ex Fondiaria di Salvatore Ligresti, fallita ufficialmente nel 2012, è stata rilevata dal gruppo UnipolSai.

Coima è la protagonista indiscussa anche della seconda fase nell’espansione di Porta Nuova, che coinvolge ora le aree limitrofe: dopo la zona di Corso Como anche quella ben più estesa di Gioia/Pirelli. Di fatto si sta realizzando quel famigerato Centro Direzionale, agognato fin dai lontani anni Cinquanta, il cui fallimento aveva condannato queste aree all’immobilismo e ad un vuoto urbano vertiginoso. 

Vediamo a che punto siamo con il progetto originario e cosa c’è all’orizzonte.

# Entro l’autunno 2023: il “Nido verticale”, 120 metri per 23 piani

Credits Andrea Cherchi – Torre Unipol

La struttura della torre Unipol a firma dell’architetto Cucinella, ormai nota come il “Nido verticale” per la sua forma e struttura, è stata completata così come il rivestimento esterno. Si tratta dell’ultimo edificio del nucleo principale del masterplan di Porta Nuova. Ospiterà una sala congressi di oltre duecento posti, gli uffici e all’ultimo piano uno sky restaurant nella serra-giardino panoramica con spazi per eventi pubblici e culturali. 

Il doppio involucro esterno sarà infatti in grado di isolare l’edificio in inverno e limitarne il surriscaldamento estivo, mentre il consumo di risorse dell’edificio sarà ridotto al minimo, grazie ai pannelli solari installati in punti strategici e ai sistemi di raccolta dell’acqua piovana integrati in fantastici elementi di design.

Credits duepiedisbagliati – Copertura ingresso torre Unipol

In fase di installazione finale la copertura a sbuffo prospicente l’ingresso. Alto 120 metri per 23 piani il grattacielo che affaccia su via Melchiorre Gioia e la Biblioteca degli Alberi dovrebbe essere occupato entro l’autunno 2023.

# I grattacieli fratelli “Gioia 20 Est” e “Gioia 20 Ovest”, alti rispettivamente 98 e 64 metri

Gioia est e ovest

Coima Sgr ha messo le mani su buona parte dell’area che sta sull’angolo tra via Melchiorre Gioia e via Pirelli, come si evince facilmente anche dai nomi dei progetti in corso. Il progetto di “Gioia 20” è suddiviso in “Gioia 20 Est”, alto 98 metri di fronte a “Gioia 22”, e “Gioia 20 Ovest” di 64 metri. A fine 2020 sono state predisposte le aree di cantiere e le opere speciali propedeutiche a scavi e fondazioni, queste ultime iniziate nel 2021. Le due torri ad uso terziario, che rientrano nel vasto progetto di Porta Nuova Garibaldi Varesine, andranno a coprire gli ultimi due buchi rimasti in questa porzione del Centro Direzionale. Consegna prevista entro la prima metà del 2024.

# Pirelli 35, la riqualificazione dell’ex sede Telecom

Credits: professionarchitetto.it – Pirelli 35

Il cantiere di P35 vede invece la riqualificazione e l’ammodernamento dell’edificio dell’ex palazzo Telecom di via Pirelli e piazza Einaudi. Il progetto è degli Park Associati e Snøhetta e, oltre a un “cambio di pelle” con nuove superfici vetrate e un design in linea con gli altri palazzi della zona, vedrà delle aperture verso i cortili interni per creare un giardino e una maggior permeabilità con l’ambiente circostante. In cima verrà aggiunto un attico sospeso sopra il ristorante sul tetto e un nuovo volume, collegato all’edificio principale da un edificio ponte. 

# Pirelli 39 e Torre Botanica

Credits: Coima

A lato di Pirelli 35, tra la Biblioteca degli Alberi e i due edifici di Gioia 20est e ovest, vedrà la luce il progetto Pirelli 39. Nel 2021 Coima Sgr, proprietaria del “Pirellino” ha assegnato a Diller Scofidio + Renfro (DS+R) e Stefano Boeri Architetti il concorso internazionale di architettura per l’edificio di Via Pirelli 39 in una competizione che vedeva 70 raggruppamenti composti da 359 studi di architettura provenienti da 15 Paesi. 

Nel progetto era previsto in origine:

  • la “Torre botanica”, un grattacielo di 110 metri con 1.700 metri quadrati di vegetazione;
  • il restyling del Pirellino con una terrazza panoramica che lo porterà ad un’altezza di 95 metri;
  • la trasformazione del ponte a scavalco su via Melchiorre Gioia in un nuovo hub a servizio della città con all’interno una serra delle biodiversità.

Il 28 marzo 2023 è arrivata la comunicazione ufficiale da parte del Ceo di Coima, Manfredi Catella, che i lavori partiranno nel 2024 ma, complice la riduzione delle volumetrie da parte del Comune di Milano, il ponte serra non sarà costruito.

Leggi anche: Ufficiale: Milano avrà PIRELLINO e TORRE BOTANICA. Ma il PONTE-SERRA “non si farà più”

# Il Diamantino, tra Gioia 20 Est e Gioia 22

Credits Urbanfile – Diamantino 1

Tra Gioia 20 Est e Gioia 22 è in costruzione un nuovo piccolo edificio, la versione ridotta del Diamantone di viale della Liberazione sede di Unicredit. Prenderà il posto del piccolo palazzo di due piani di via Cornalia 17, unito alle due torrette gemelle di via Pirelli 30 e 32 degli anni Sessanta. Il progetto è firmato da Gas Studio e diventerà la nuova sede della società assicurativa S2C. Si svilupperà su 42 metri per 8 piani, si caratterizzerà per una struttura in legno interamente visibile dall’esterno e all’ultimo piano è prevista una Boardroom dalla quale sarà possibile accedere al solarium sul tetto con una vista spettacolare sullo skyline. L’inaugurazione è programmata per il 2024.

Leggi anche: PORTA NUOVA: arriva il DIAMANTINO

Continua la lettura: I NUOVI GRATTACIELI in arrivo a Milano nel PROSSIMO TRIENNIO

FABIO MARCOMIN

copyright milanocittastato.it

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I TALENTI EMERGENTI sulla SCENA MUSICALE di MILANO

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Nel panorama milanese, c’è una scena musicale fertile e innovativa. Anzi: come direbbe Brian Eno, a Milano c’è uno scenius.
Abbiamo scelto 5 artisti, presentati dal “più lontano” geograficamente, fino ad arrivare agli #F205 di Milano.

I TALENTI EMERGENTI sulla SCENA MUSICALE di MILANO

#Milano attrae il talento

La musica vive qui – Credits: Milano Music Week

Come accade da molti secoli, anche la Milano dei giorni nostri attrae talenti. La musica, come espressione artistica, non si è mai sottratta al fascino della Madonnina: sono decenni che la creatività musicale ha trovato, a Milano, l’habitat perfetto per crescere e abitare.

Abbiamo “campionato” 5 talenti, rappresentativi di un vero e proprio stile espressivo milanese. Eleganza che si esprime dal capoluogo lombardo, ma proveniente da tutta Italia.

#Chiello: tra RadioHead e Synth Pop

Chiello – Credits: The Soundcheck

Nasce nel 1999 a Venosa, in Lucania e il suo nome è Rocco Modello. Attratto dalle atmosfere rap e trap, fonda il gruppo FSK Satellite, con il quale si fa notare fin da subito. Sperimenta molto, la sua esperienza musicale è influenzata da sonorità pure del pop più aggressivo, declinando verso la vocazione cantautorale.

Alcuni dei suoi brani sono caratterizzati da liriche molto controverse, ma è uno dei pregi di Chiello. Mai scontato, il giovane lucano è approdato a Milano e ha smesso di nascondere le sue emozioni. O meglio: ha trovato il coraggio dentro di sé di scendere a patti con il suo essere artista.
Ha così finito per consegnare tutto sé stesso ad un pubblico che inizia a conoscerlo, apprezzandolo di più ogni giorno che passa.

Suggerimenti per l’ascolto: se lasciamo da parte le liriche più arrabbiate, degne comunque di grande attenzione, spiccano Abisso di Xanax e la già celebre Cuore tra le stelle”:

#Iako: esercizi di stile dalla Laguna

Iako – Credits: ChieCosa

Iako nasce a Venezia nel 1995, il suo nome d’arte è il diminutivo del nome all’anagrafe: Jacopo. Lo si conosce quasi esclusivamente per la partecipazione come concorrente di X Factor 2022. Ciò a cui si è fatto meno caso, però, è che ha conquistato la partecipazione al reality “sparando” subito un inedito, “IA, Intelligenza Artificiale.

La musica è una faccenda di famiglia, trasmessa dai genitori. Lascia Venezia a 19 anni, per approdare prima a Londra, dove inizia una carriera come dj, infine a Milano.

Con il suo background, ha affrontato le cover sezionandole, facendo dei veri e propri esercizi di stile, incapsulandole in una veste rinfrescata e donandole in maniera trasversale ad un pubblico abbastanza eterogeneo.

Suggerimenti per l’ascolto: la cover di “Un’estate fa” e “IA, Intelligenza Artificiale”:

#Joan Thiele: la nuova reginetta del black sound

Joan Thiele – Credits: Le Rane

Joan Thiele ha una geografia mondiale nella sua giovane storia. Nasce a Desenzano del Garda, da mamma originaria del napoletano, papà svizzero ma di origine colombiana. Joan ha passato l’infanzia tra Cartagena e il Canada, l’Inghilterra, i Caraibi e il Lago di Garda. Ad un certo punto della sua carriera musicale sceglie Milano e, all’ombra delle torri della piccola metropoli, scrive, produce e interpreta dei piccoli capolavori.

Vanta numerose collaborazioni (è una delle Ragazze di Porta Venezia), ma la sua vera natura traspare nelle produzioni da solista.
Un po’ R&B, soul, jazz e la presenza estetica unica, Joan è una vera perla dello scenius musicale milanese.

Suggerimenti: la troviamo moderna, autobiografica, anche aggressiva, nelle liriche del suo singolo Sempre la stessa: «Tra tutto questo rumore, la mia musica è DNA. Seguimi io sono un suono». Oppure Medicine” o “Le Vacanze”:

 

#Venerus: Magica Musica che trasmette emozioni. Sempre

Venerus – Credits: Deer waves

Piano piano siamo arrivati a un milanese DOC: Venerus.
Suona qualsiasi strumento, accarezzandolo come il grande amore della vita; scrive liriche pazzesche; usa la voce con uno stile che definire impareggiabile è riduttivo: Andrea Venerus, milanese classe 1992 è, tra quelli presentati fin qui, forse il più prolifico.

Ogni canzone è un mondo che fa affiorare un’emozione nell’immaginazione di chi la ascolta. Sempre.
Venerus fonde autentico pop, soul, rock, musica elettronica, ritmiche perfette e lìespressione della voce come farebbe un alchimista leggendario.

Ha al suo attivo l’album Magica Musica, che è anche diventato un disco live, con coinvolgenti parti strumentali in cui Venerus e la band si esprimono al 100%, l’EP Love Anthem, oltre una dozzina di collaborazioni prestigiose e singoli da solista.

Suggerimenti per l’ascolto: Fuori, Fuori, FuoriOgni pensiero vola (ft. Mace)
Forte e delicato, Venerus è un fiore nel bouquet dei nuovi talenti milanesi.

#Mace: the new Duca Bianco 

Mace – Credits: Vanity Fair

Artista completo, come se ne sono visti pochi in Italia, Mace è forse il cuore di questo scenius, il perno intorno a cui ruota il nuovo panorama milanese. È un compositore vivo, l’armonia e le melodie che propone sono una miscela esplosiva di libertà e freschezza micidiali.

Ha un modo di scrivere musica tutto personale: la durata imprevedibile delle canzoni, le parti strumentali mai esagerate, l’equilibrio creato dalla collaborazione con ottimi musicisti ed eccellenti scrittori delle liriche che, a parere di chi scrive, fanno di lui un degno erede di David Bowie.

Mace si permette sempre di andare un po’ oltre i limiti della musica italiana, varcando confini che finora nessuno ha mai saputo oltrepassare.
Al secolo Simone Benussi, ha anche un grande pregio: la generosità. Questa lo ha portato a postare un video in cui spiega la magia della nascita della hit “La canzone nostra”, condividendo ogni segreto. Se ci sono aspiranti produttori tra i giovani del prossimo scenius milanese, quel video è una buona masterclass da cui iniziare.

Suggerimento: “Ayahuasca” e tutto l’album “OBE”, ma anche la lunga “Breakthrough suite”

È un fottutissimo genio!

«Abbandoniamo l’idea di “genio artistico solitario” e pensiamo invece ad un ecosistema di idee [e di talenti] che dà origine a nuovi pensieri e ad opere qualità. Questo è lo SCENIUS» – Brian Eno

Hai un video di Milano da inviarci o segnalarci? Scrivici su info@milanocittastato.it (video del giorno)

Continua la lettura con: Una CANZONE per te: ogni QUARTIERE di Milano ha la sua MUSICA INTERNAZIONALE

LAURA LIONTI

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Credit combat tram YT – Tram 7 in sotterranea

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Come sarà il nuovo PIAZZALE LORETO (Rendering)

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Curiosità e futuro della LINEA VERDE di Milano

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VIVAIO e MILANO CITTA’ STATO, le attività per il 2023. Vuoi unirti anche tu?

I mezzi pubblici a Milano negli anni ottanta

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La passerella di Piano sulla M1

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I paninari davanti al Burghy

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BAGNI BELLI e GRATIS in CENTRO a Milano

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Camminare sul cielo a Milano

Ho aperto un falso ristorante in piazza Duomo

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L’arrivo di Totò e Peppino a Milano

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Le intrusioni dei maranza

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Street Style a Milano

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L’incrocio con semaforo rotto e il senso civico dei milanesi

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Avvisi storici sul tram

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L’arena di Milano dimenticata da 25 anni

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10 ATTRICI MILANESI che hanno fatto la storia del cinema e del teatro

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I locali più instagrammabili di Milanoa

DA MILANO A CAPO NORD IN BICI A FIN DI BENE

IL MODO PIU’ ECONOMICO DI MANGIARE A MILANO

Lezioni di danza in Piazza Duomo

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LA CODA per la FAME

UN ROMANTICO A MILANO

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La MOLE del PIANTO

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Mole del pianto

Un tempo lo spirito sabaudo si elevava alto come la collina che sovrasta la città. Oggi invece sembra improntato a un piagnisteo levantino. Periodicamente eccoli arrivare a millantare improbabili furti e lamentare mancate occasioni di rilancio per colpa di altri. Ovviamente sappiamo bene chi accusano per i loro continui insuccessi e la loro incapacità di divenire metropoli internazionale. Anche perché la strategia del chiagni e fotti pare dare risultati. Soprattutto nel mondo politico. 

La MOLE del PIANTO

# Ci sarà una nuova pista di pattinaggio in zona fiera

Milano Cortina 2026 – Credits: Morabito Immobiliare

Dopo aver cancellato totalmente l’industria automobilistica milanese grazie ai loro padroni, di Alfa Romeo, Isotta Fraschini, Innocenti restano solo sbiadite foto, dopo che il principale giornale milanese lo hanno reso il gazzettino dei Savoia, dopo averci imposto una goffa statua di un improbabile condottiero, cosa trovano di meglio da fare?

Accusare Milano di avergli sottratto le olimpiadi invernali 2026! È notizia di poco fa che il CIO abbia approvato la creazione di una pista di pattinaggio di velocità alla fiera. I gianduiotti ci avevano tanto sperato di poter ospitare qualche gara delle olimpiadi 2026 trionfalmente aggiudicate dalla accoppiata Milano – Cortina.

# La sindaca torinese: “Da Milano non si vedono le cime innevate..”

Invece, dopo che la loro sindaca faceva una imbarazzante figuraccia asserendo che da Milano nemmeno si scorgevano le montagne postando sul suo profilo Facebook una foto dove volutamente non si potevano ammirare  le cime innevate nel ciel di Lombardia così bello quando è bello, ora si vedono sfilare pure quest’ultima occasione di rientrare dalla finestra dopo essere stati accompagnati fuori dalla porta.

# Rivendicano un diritto inconsistente

Credits: sportopolis.it
Olimpiadi Torino 2006

Mi domando con quale sfacciataggine abbiano voluto candidarsi ad ospitare nuovamente i giochi olimpici invernali, dopo che li avevano appena ospitati nel 2006. Avrebbero dovuto avere la dignità di fare un passo indietro e lasciare che l’evento si svolgesse in una città che non le avesse mai ospitate.

A Torino rivendicavano un diritto acquisito di precedenza, come se l’Italia ogni qual volta decidesse di candidarsi per i giochi invernali la città designata debba essere Torino per “Regio decreto”. Bene hanno fatto Milano e Cortina ad essere irremovibili.

# Il chiagni e fotti, una strategia che funziona

In ogni caso il piagnisteo pare una strategia che porti suoi frutti: a furia di piangere da quelle parti hanno poi ottenuto la sede dell‘ente italiano per la robotica, le ATP di tennis, gli incontri di coppa Davis, l’Eurofestival…e chissà che anche questa volta dopo che i milanesi cattivi gli hanno, a loro dire, sottratto l’evento che avevano già ospitato pochi anni fa, non ottengano qualcosa in cambio…

Continua la lettura con: OLIMPIADI a MILANO: le 7 opere da MEDAGLIA d’ORO

ANDREA URBANO

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Le 5 CITTÀ MENO CARE d’Italia dove andare a TRASFERIRSI

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Credits peppo16 IG - Teramo

Dalla bidella pendolare a Selvaggia Lucarelli si alza ovunque il grido d’allarme: “la vita a Milano è troppo cara”, fuori portata per chi ha uno stipendio di 1.200 euro. E’ indiscutibile che a Milano sempre più persone fatichino a vivere del proprio stipendio. E ora che lo smart working ha sdoganato il lavoro a Milano anche da grande distanza, può far comodo conoscere quali sono le città in Italia dove secondo l’Istat la vita costa meno. Scoprendo i principali motivi che le rendono attrattive per i milanesi. 

Le 5 CITTÀ MENO CARE d’Italia dove andare a TRASFERIRSI

#5 Bari, la città più intraprendente e dinamica del mezzogiorno

Credits: febio15 – IG – Bari vecchia

Apre la graduatoria Bari, la città più intraprendente e dinamica del Sud Italia. Il capoluogo della Puglia, ricco di attrazioni naturali e storia, come gli affascinanti vicoli della Bari Vecchia, e famoso per la Fiera del Levante è anche uno dei centri più a buon mercato del Paese. Un grande fattore di forza è la posizione: a pochi chilometri si trovano le meravigliose spiagge di Polignano oppure i leggendari trulli di Alberobello.

Ricevere milanesi, e pugliesi di ritorno, potrebbe riportare la città agli antichi fasti. In particolare quando sotto il dominio di Costantinopoli la città visse il suo periodo più florido. All’epoca Bari ospitava la flotta imperiale e costituiva il punto di partenza per molte imbarcazioni pche si dirigevano in oriente: per questo Bari divenne nota come la “porta d’oriente”. Altra curiosità? La Basilica di San Nicola è luogo di culto riconosciuto sia dai cattolici che dagli ortodossi. Costantino sarebbe fiero di lei. 

Leggi anche: L’Editto di Costantino, una delle pagine più edificanti nella storia di Milano

#4 Teramo, la meta ideale per gli amanti della natura

Credits peppo16 IG – Teramo

Terra magnifica, anche l’Abruzzo è una regione dove il costo della vita è decisamente sotto la media. Teramo, splendida cittadina nell’entroterra della regione del centro Italia, è la meta ideale per gli amanti della natura, posizionata tra il mar Adriatico e le montagne, con la catena del Gran Sasso d’Italia e il massiccio della Laga, e anche per chi vuole vivere spendendo poco. Tra i motivi di affinità con i milanesi c’è la comune dominazione dei Longobardi, oltre a quella dei Normanni che le hanno trasmesso una mentalità simile a quella del Nord. Per vincere la nostalgia del Castello Sforzesco c’è il Castello della Monica, una delle principali attrazioni della città.

#3 A Caltanissetta un appartamento in affitto costa in media 250 euro

Credits andrem_it IG – Caltanissetta

Sul terzo gradino del podio sale Caltanissetta in Sicilia, dove il costo della vita è aumentato di appena € 117 all’anno per famiglia tipo. Nella città siciliana il costo per un appartamento in affitto è in media di 3,9€ al mq. Per un bilocale di 60 mq si paga un affitto attorno ai 250 euro. Ai milanesi a cui sono cari i primati, può piacere il fatto che l’accademia mineraria più antica d’Italia si trova qui: il Museo Minerario, preziosissimo spaccato di storia sociale ed industriale italiana. In passato era uno dei più importanti centri d’Europa per l’estrazione dello zolfo. E per gli amanti dell’aperitivo si trova un degno rimpiazzo: i monaci dell’abbazia di Santo Spirito inventarono l’amaro Averna. Altro storico punto in comune con Milano: un nisseno fu l’editore della prima enciclopedia italiana, la Treccani. Calogero Tumminelli, laureato in Bocconi. 

#2 Ancona, la più vicina tra le città che costano meno

Credits Argy-pixabay – Ancona

Per chi vuole spendere poco senza allontanarsi troppo, la meta ideale potrebbe essere questa. Il capoluogo delle Marche, con i suoi 2400 anni di storia, è uno dei porti più rilevanti dell’Adriatico. Situata su un territorio a forma di gomito, da cui deriva il suo nome dal greco Αγκῶν (Ankòn) ovvero gomito, che ha reso possibile la realizzazione di un porto naturale nel golfo sin dall’antichità, Ancona è protetta da cinque colli e ricca di bellezze storiche e naturali. I milanesi amanti dell’ossario possono consolarsi con la fontana di Piazza del Plebiscito, con le decorazioni che ricordano le teste mozzate degli anconetani giustiziati in quel luogo nei secoli scorsi. Mentre ai milanesi che hanno sempre fretta può essere di aiuto l’orologio a sei ore. Collocato sul palazzo degli Anziani si tratta di un orologio a ore romane o italiche (differente da quello a 12, a ore francesi o oltremontane), fatto adottare dalle truppe di Napoleone durante l’occupazione della città. L’orologio a 6 ore conta le ore dal tramonto del sole al tramonto successivo e suddivide la giornata di 24 ore in 4 intervalli di 6 ore ciascuno: ha una sola lancetta che fa 4 giri in un giorno, ogni giro corrisponde a 6 ore.

#1 Potenza, la città con l’inflazione più bassa d’Italia

Credits arcudiromina IG – Potenza

In cima alla classifica c’è Potenza. Il capoluogo della Basilicata è la città dove costa meno vivere in Italia. Qui si è registrata l’inflazione media più bassa, vale a dire dello 0,3% in più, che ha comportato un aumento di spesa pari a circa € 63 per ogni famiglia tipo. Questo ha portato a incrementare il primato di città con il costo della vita più basso. Come Teramo anche Potenza ha in comune con Milano i trascorsi longobardi. I milanesi terrorizzati dal caldo tipico delle regioni meridionali qui possono stare tranquilli: a 819 metri sul livello del mare, Potenza è il capoluogo di regione più alto d’Italia. Altro che caldo torrido: qui d’inverno si soffre il gelo. Per respirare aria di casa manca solo la nebbia. Beh, in realtà ormai non c’è più neppure a Milano. 

Continua la lettura con: 10+1 CITTÀ SENZA AUTO da visitare almeno una volta nella vita

FABIO MARCOMIN

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10 cose che gli ALIENI non capiscono dei milanesi

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Ph. PhotoVision

Abbiamo fatto una ricerca tra rettiliani, marziani e vari tipi di alieni extragalattici, anche con l’aiuto di una medium per comunicare con le forme più extrasensoriali. Questo è il risultato.

10 COSE CHE GLI ALIENI NON CAPISCONO DEI MILANESI

Ph. KELLEPICS

#1 Non capiscono perché i milanesi in vacanza scelgono luoghi per ritrovarsi tra di loro

 

#2 Non capiscono perché un residente possa parcheggiare nelle strisce blu e nelle strisce gialle, senza che ci siano differenze. Si chiedono: perché ci sono due colori diversi?

 

#3 Non capiscono perché c’è la linea 5 del metrò, ma la linea 4 non è ancora stata completata

 

#4 Non capiscono perché agli aperitivi si può mangiare gratis come un buco nero, invece al ristorante se chiedi da bere un calice di vino per pagarlo devi vendere l’astronave

 

#5 Non capiscono perché i tassisti sfrecciano alla velocità della luce quando non hanno nessuno a bordo, mentre se hanno a bordo un terrestre seguono orbite ellittiche a velocità geostazionaria

 

Ph. tombud

#6 Non capiscono perché ci sono macchine del caffè che si chiamano “la spaziale”

 

#7 Non capiscono perché agli incroci stanno tutti fermi nel terrore di piccoli soli rossi

 

#8 Non capiscono perché nei parchi ci sono aree riservate ai cani ma poi dentro si trovano anche gli umani

 

#9 Non capiscono perché al supermercato ci sono tutti gli alimenti nella plastica e poi alla cassa devono metterli tutti dentro un sacchetto biodegradabile. Che spesso si dissolve prima di arrivare a casa

 

#10 Non capiscono perché le terrestri portino i tacchi

 

Ph. Rosiette-Stock

MILANO CITTA’ STATO

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🔴 Ripartono a Milano i TRENI del MARE: le tratte e i nuovi orari RADDOPPIATI

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Credits mondobalneare - Treni del mare

L’offerta raddoppia rispetto al 2022. Vediamo i collegamenti disponibili e la durata del servizio.

Ripartono a Milano i TRENI del MARE: le tratte e i nuovi orari RADDOPPIATI

# In treno da Milano alla Liguria con la novità del servizio anche di sabato

Credits juangatito-pixabay – Trenitalia

Dal weekend del primo aprile, fino al 24 settembre, ritorna il servizio ferroviario tanto amato da milanesi e lombardi diretti nelle spiagge e nei borghi liguri, evitando lo stress delle code in autostrada e il problema del parcheggio: i treni del mare. Rispetto al 2022 l’offerta raddoppia e la novità è che si potrà viaggiare anche di sabato oltre che nei weekend e nei festivi.

# Al via 21 nuovi collegamenti per la Riviera di Ponente e di Levante

Credits Ana Cannone-unsplash – Borgio Verezzi

I nuovi collegamenti sono 21, dieci il sabato e undici nei giorni festivi, e il servizio è frutto della collaborazione tra Trenitalia e Trenord. Tra le destinazioni raggiungibili sulla Riviera di Ponente ci sono: Arenzano, Cogoleto, Varazze, Spotorno, Noli, Finale Ligure, Borgio Verezzi, Loano e Ventimiglia. Sulla Riviera di Levante ci si può fermare, tra gli altri, a Genova Nervi, Recco, Camogli, Santa Margherita, Rapallo e Lavagna.

# Gli orari di partenza

Credits: @cristina_grubas – Milano Centrale Tabellone

Da Milano si potrà partire dalla Stazione Centrale, da Porta Garibaldi e anche da Rogoredo. Per chi è diretto a Sestri Levante i primi treni partono alle 6.10 della mattina, con servizio Intercity, stesso orario anche per i convogli in direzione Albenga/Ventimiglia ma per una soluzione senza cambi la prima partenza è alle 7.10. Le prime partenze disponibili a bordo dei convogli denominati “treni del mare”, quindi con servizio regionale di Trenitalia, sono verso levante alle 7.50 da Rogoredo con cambi o da Porta Garibaldi alle 8.22 senza cambi, verso ponente alle 7.50 sempre da Rogoredo.

Continua la lettura: “Project Allegro”: l’ALTA VELOCITÀ LOW COST punta sull’ITALIA: i TRENI da e per MILANO

FABIO MARCOMIN

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🔴 A Milano la MULTA arriva sul telefonino

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credits: insella.it

Dal primo aprile, ma non è un pesce di aprile. Potrebbe essere più semplice ricevere e pagare una multa a Milano. Con un risparmio nel pagamento. Una bella novità anche se è sempre meglio evitare di prenderla. 

A Milano la MULTA arriva sul telefonino

Ph. RJA1988

1 aprile. Un vero pesce d’aprile per le multe cartacee, quelle che venivano messe sotto i tergicristalli per il divieto di sosta. Al posto dell’odiato biglietto sul parabrezza con un Qr code per pagare la multa, potendo ricevere uno sconto del 30 per cento se veniva eseguito entro 5 giorni, ci sarà una notifica via telefonino. 

Per poter sapere in “tempo reale” se si è stati multati, non basta possedere però un cellulare. Occorre installare sul telefonino l’app del “Fascicolo del cittadino” e inserire la targa dell’auto che si vuole tenere sotto controllo e, eventualmente, pagare le multe: sì, perché si può anche pagare le multe di auto non proprie. 

In questo modo si eviteranno ritardi o intoppi legati alla spedizione e si potrà pagare in modo tempestivo e agile, risparmiando così altri costi, tra cui 11 euro per la notifica a domicilio. 

Continua la lettura con: Ciclisti a rischio multa: i 5 comportamenti da evitare

MILANO CITTA’ STATO

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SAN SIRO DECADENCE, un quartiere da salvare: il FOTOREPORTAGE

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Ph. carlo grignaschi

“Questa è la Milano di oggi nella Zona tra San Siro e Piazzale Brescia… Sarà quella del futuro?”, si chiede Carlo Grignaschi che ci manda le sue foto. All’ombra dei grattacieli scintillanti di CityLife c’è un’ombra che sta degenerando in un degrado assurdo. Assurdo perchè potrebbe essere una delle zone più verdi e vivibili di Milano. 

SAN SIRO DECADENCE, un quartiere da salvare: il FOTOREPORTAGE 

Il grido di dolore di un intero quartiere immortalato da Carlo Grignaschi: 

“Zona San Siro, 6000 abitazioni popolari… Decadenti, non ristrutturate tutte imbrattate di graffiti… e di antenne paraboliche. Camminando non ti senti a Milano, sporcizia a cumuli dentro e fuori i condomini, finestre chiuse con lamiere, auto semi distrutte, bambini in eta’ scolare (sono le 10 di Lunedi’ ma non sono a scuola) in gruppetti corrono per le vie parlando tra di loro non in italiano… L’integrazione sembra molto lontana. Queste persone vivono in una loro citta.  Questa è la Milano del 2023. Questa Milano è un mondo parallelo rispetto a Citylife ed i nuovi grattacieli che tanto ci rendono orgogliosi.”

La FotoGallery con le foto di Carlo Grignaschi:

Hai qualche problema o qualche intervento per migliorare Milano da segnalare? Scrivici qui: info@milanocittastato.it

MILANO CITTA’ STATO

Continua la lettura con: 

ALTRI MILANO NON FA SCHIFO MA:

EMERGENZA PARCHEGGI: i binari in disuso la mossa della disperazione

SERVIZI sempre meno efficienti e PRATICHE sempre più lunghe. La motivazione di fondo che si cerca di ignorare

PAVÈ sì o PAVÈ no? Scatta la PETIZIONE tra i MILANESI

Dove le AUTO BRUCIATE riposano in PACE

ABBATTUTE o CHIUSE: la situazione drammatica di queste SCUOLE MILANESI

Le FERMATE dei MEZZI PUBBLICI trasformate in PARCHEGGI per le AUTO

La CICLABILI di MILANO: sono utili o sono un MAQUILLAGE POLITICO?

MILANO è SPORCA: una soluzione coraggiosa per renderla PULITA

Il DEGRADO di GRAMSCI, la “piazza orinatoio” tra sporcizia, sbandati e una fontana senz’acqua

Le STRADE del centro più PERICOLOSE per i PEDONI: la situazione attuale e le possibili soluzioni

Marciapiedi o MARCIABICI?

La STAZIONE del PASSANTE di Porta Garibaldi è il regno dell’INCIVILTÀ

Il MATRIMONIO tra ITA Airways e Lüfthansa: un danno per il sistema aeroportuale milanese

Sul Naviglio Martesana in secca affiorano i rifiuti

Gli SCEMPI ARCHITETTONICI del dopoguerra ancora presenti a Milano

È più facile che un CAMMELLO passi per la cruna di un AGO, che trovare un TAXI la sera, in CENTRALE

I PENDOLARI del CRIMINE

Quell’ANGOLO della STAZIONE CENTRALE trasformato in un ORINATOIO

Le STRADE PERDUTE di Milano: asfalto o groviera?

CASORETTO: spariscono i CESTINI, l’immondizia in strada si MOLTIPLICA

A Milano lo stipendio non basta

Caro biglietti, taglio dei servizi: sarà un anno di austerity?

“Non riesco più a capire la mia città”

MILANO-MALPENSA: una linea Express mica tanto express

Buenos Aires: la strada dei record (di incidenti)

Groviglio di bici sul Passante

L’asfalto ferito: la video denuncia del comico Storti

Prima di aprire la STAZIONE FORLANINI M4 è già in DEGRADO

Milano non fa schifo ma… i MARCIAPIEDI di Via Sirtori sono PERICOLOSISSIMI

Gli ostacoli per chi si muove sulla carrozzina

La sciatteria delle scuole di Milano

Bovisa o Calcutta? I CUMULI di SPAZZATURA abbandonati in strada

L’enigma MALPENSA EXPRESS: la stralunata porta d’ingresso a Milano

Quei primi 100 METRI di via IMBONATI

Il DEGRADO delle PORTE di Milano

Il lato oscuro della City: il DEGRADO di PORTA VOLTA

Shock al rientro: DEGRADO e INCURIA nel CUORE di Milano

Milano non fa schifo ma…i palazzi INSUDICIATI dagli scarabocchi sì

I giochi pericolosi ai GIARDINI OSIRIS

I CARTELLI DA MARCIAPIEDE di Via Taormina

Il grave degrado dei GIARDINI MENDEL

il MARCIAPIEDE di Via Pirelli

Dilagano le STRISCE BLU: TRIPLICATE in pochi anni

La SPAZZATURA ACCUMULATA agli angoli delle strade

Le tre sedi di municipio dell’ORRORE

 I progetti di URBANISTICA TATTICA abbandonati…

 La CORSIA PREFERENZIALE INCOMPIUTA

Milano non è più Erasmus City: SCIVOLA al 48esimo POSTO

 Le BUCHE sull’ASFALTO

Milano ha troppi PALI

Il SOTTOPASSO CHIUSO di Piazzale Lugano

I TRENI IMBRATTATI

La strana estate delle 11 PISCINE CHIUSE di Milano

Le STRISCE PEDONALI “SCOMPARSE”

Il JERSEY ABBANDONATO di viale LANCETTI

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Il COMUNE con le CASE che COSTANO MENO a MEZZ’ORA da Milano

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Naviglio-Grande-Abbiategrasso Credits: @Si Viaggia.jpg

A una distanza che consenta di raggiungere il centro di Milano in tempo relativamente breve, dove le abitazioni costano di meno e dove anche il costo della vita è inferiore. Questa la scelta di molti milanesi. Scopriamo quale è il comune più economico in base a questa analisi di mercato. Dove in media si trovano case a meno della metà che a Milano. 

Il COMUNE con le CASE che COSTANO MENO a MEZZ’ORA da Milano

# Lo studio di Immobiliare.it sui comuni entro 30/40 minuti da Milano dove un trilocale costa meno

Credits jarmoluk-pixabay – Casa

Uno studio realizzato da Insights, la business unit specializzata in analisi di mercato di immobiliare.it, ha individuato tra i comuni a circa 30/40 minuti dal centro città, in condizione di traffico normale, i 10 dove dove acquistare un trilocale è più economico. Per il confronto è stata scelta un’abitazione a Milano dal valore di 450.000

# Il comune più a buon mercato a mezz’ora da Milano: 150mila euro in media per un trilocale

Naviglio-Grande-Abbiategrasso Credits: @Si Viaggia.jpg

Dalla ricerca il comune con le case più economiche è risultato Abbiategrasso, che è anche il paese più grande dell’hinterland con una superficie complessiva pari a circa un terzo di quella di Milano. Non solo: è anche il principale centro agricolo della città metropolitana. Un trilocale si trova a un costo medio di 150.000 euro, tre volte inferiore rispetto a quello utilizzato per il confronto.

Credits: milanoguida.it – Abbiategrasso

Il comune si trova a circa 29 chilometri a sud-ovest dal Duomo di Milano e conta poco più  di 33.000 abitanti. Da Milano si può raggiungere in treno dalla stazione di Porta Genova o in auto tramite le strada provinciale 114 o la strada statale vigevanese. L’attrazione principale è il Castello Visconteo e il suo territorio è attraversato dal Naviglio Grande che si biforca nel Naviglio di Bereguardo. Ma quali sono gli altri comuni in classifica?

# La top ten dei comuni meno cari

Duomo - Lodi
Duomo – Lodi
 
Nella top ten dei comuni dove acquistare un trilocale costa di meno, dopo Abbiategrasso, troviamo:
#2 Lodi che registra un valore immobiliare medio di 160.000,
#3 Pioltello con 180.000 euro,
#4 Saronno con 186.000 euro,
#5 Cinisello Balsamo con 188.000 euro, 
#6 Rho con 190.000 euro,
#7 Lissone con 196.000 euro,
#8 Seregno con 197.000 euro,
#9 Cologno Monzese con 203.000 euro,
#10 Cesano Maderno con 203.000 euro.
 
I tre comuni più vicini a Milano, tra quelli con le case più economiche, risultano: Rho, Cinisello e Cologno Monzese. 
 

Fonte: Milano Corriere

Continua la lettura: Le STRADE di Milano con le CASE MENO CARE

FABIO MARCOMIN

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I MURI d’ARTISTA colorano i quartieri di Milano

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Credits: @ellimist83 Porta Romana "un nome in ogni quartiere"

Sulle facciate cieche dei palazzi, su vertiginose infrastrutture o sotto tetri sottopassaggi periferici, o addirittura sugli anonimi blocchi in cemento armato dei cavalcavia. A Milano negli ultimi anni c’è stato un vero e proprio fiorire di opere di street art che hanno portato alla riqualificazione di intere zone. In principio sono stati i murales dell’Ortica, realizzati dal collettivo artistico Orticanoodles con a capo il mitico Wally (Walter Contipelli) e Alita (Alessandra Montanari), che raccontano la storia del quartiere. È l’inizio di un processo di sdoganamento del muralismo, che aprirà un nuovo scenario per la città e per la street art. Nonché al concetto di una “fruizione più democratica dell’arte”. Un linguaggio che parli a tutti, si fa anche potente mezzo di coesione sociale.

La STREET ART che CAMBIA Milano: muri d’artista per riqualificare lo spazio pubblico e quartieri

# Il progetto per dare un nuovo volto ai quartieri

Credits: @mi_tomorrow
Baggio “un nome in ogni quartiere”

“Un nome in ogni quartiere” è un progetto ideato da Milano&Partners e realizzato in collaborazione con l’Ufficio Arte negli Spazi Pubblici e sostenuto da Fondazione di Comunità Milano. Per donare un nuovo volto ai quartieri. Per segnare anche graficamente l’identità delle tante anime della città. “A Corvetto sull’imponente cavalcavia un’opera firmata da Pablo Pinxit e Loris Lillo. Il murale “Porta Romana bella” firmato da Marco Goran Romano in corso Lodi. In via Bassini, le sue coloratissime geometrie della designer Serena Confalonieri (che vive in zona) con la collaborazione del collettivo muralista milanese Orticanoodles decorano la parete sulla facciata della sede dell’Avis firma il murale ‘Città Studi’.

# Marina Pugliese: “Milano è stata la prima città ad avere un ufficio dedicato all’arte pubblica”

Credits: @all_you_need_is_my_pics
città studi

“L’arte è l’energia che può muovere tutto, attivando straordinari cambiamenti. La street art continua ad affermarsi con sempre maggior forza come forma espressiva per riqualificare e far risplendere le strade di ogni quartiere, anche quelli in periferia” racconta Marina Pugliese, storica dell’arte, ex direttore del Museo del Novecento. È tornata a Milano dopo un periodo a San Francisco e oggi dirige il Mudec (Museo delle culture) ed è anche responsabile dell’Ufficio Arte negli spazi pubblici del Comune di Milano. “Milano è stata la prima città a essersi dotata di un ufficio dedicato all’arte pubblica, a fine 2020, perché l’istituzione potesse finalmente avere un ruolo attivo nella produzione di nuove opere. Quello che un tempo era cultura underground, ai limiti della legalità, oggi è invece espressione di un movimento internazionale apprezzato in tutto il mondo. Il nostro è un piccolo team ma molto preparato, con due curatori: Alessandro Oldani per l’arte contemporanea e Alice Cosmai per muralismo e street art.

Credits: @ellimist83
Porta Romana “un nome in ogni quartiere”

L’ufficio ha un obiettivo doppio: da un lato semplificare e velocizzare la parte amministrativo-burocratica, che è notoriamente impegnativa e spesso non ben definita per i progetti di arte urbana, dall’altro ottenere una dotazione stabile di fondi, inserendo la progettazione artistica in seno alla progettazione urbana, implementando un modello di arte pubblica che sia in dialogo con le comunità, gli artisti, i committenti. Il mio sogno è che una parte degli oneri di urbanizzazione sia destinata all’arte pubblica e che in futuro s’inverta il processo, ovvero che sia l’ente pubblico, anche in accordo con i privati, a proporre nuove opere e non viceversa”. L’arte urbana, e se vogliamo in questo caso l’arte usata come riqualificazione, deve dare vita a dei processi che vanno più in là di un semplice intervento estetico, ma che sono in grado di creare uno scambio tra l’opera stessa e chi la vive quotidianamente, in un processo creativo che per sua natura deve appartenere a tutti.

# L’arte “uscirà” fuori dal museo, contribuendo a creare così un prezioso legame tra le istituzioni e le comunità?

Credits: @Sara Rizzo
Flavio Favelli-I Trenta

L’arte è un bene comune, un valore fondante di cui la comunità non può fare a meno per considerarsi tale. Dimenticare l’arte sarebbe come dimenticare la socialità“, afferma Marina Pugliese. “Da ex direttore di museo, l’idea di uscire dallo spazio fisico dell’architettura e pensare allo spazio aperto, al coinvolgimento delle comunità, è molto vivificante”. La mostra Rainbow. Colori e meraviglie tra miti arti e scienza in corso al Mudec  (fino al 2 luglio) esce dagli spazi museali e nel cortile dell’ex Ansaldo, spunta il nuovo maxi murale “I Trenta” di Flavio Favelli (Firenze, 1967), che sarà visibile in modo permanente sul muro esterno dell’edificio confinante con Base. “L’opera rielabora trenta passaporti di diversi paesi del mondo, riprodotti in una gamma di colori che richiama il gradiente dell’arcobaleno (un quadro-installazione Rainbow realizzato con francobolli messi durante il Regno d’Italia)…Nel progetto l’interesse di Favelli per alcuni elementi grafici analogici (francobolli, banconote e, appunto, passaporti, oggi sempre più sostituiti da supporti elettronici) si intreccia con il tema politico della cittadinanza e dell’incrocio di popoli e culture.

Credits: comunedimilano_cultura
Corvetto “un nome in ogni quartiere”

La prima opera murale la possiamo ammirare in piazza Angilberto, a Corvetto, un quartiere della periferia sud di Milano, dove era stato inaugurato a marzo dello scorso anno l’enorme murales realizzato dallo street artist olandese Zedz ispirato all’opera di Mondrian,  dopo la mostra allestita al Mudec “Piet Mondrian. Dalla figurazione all’astrazione”. Stiamo lavorando su un’idea di arte pubblica nuova, più leggera e anti monumentale, primo caso sarà un itinerario ciclopedonale in via Domenichino, a cura di Francesca Picchi, con panchine di design.

# Bambini e ragazzi coinvolti nella realizzazione delle opere

Credits: @mi_tomorrow
Baggio “un nome in ogni quartiere”

Racconta ancora Marina Pugliese.Stiamo dedicando tantissime energie per arricchire i quartieri più periferici di esperienze e opere di arte pubblica, perché nessun quartiere di Milano resti escluso. Il progetto “Un nome in ogni quartiere” cresce non solo per il numero di realizzazioni, ma anche in senso collaborativo, soprattutto là dove i murales sorgono su immobili pubblici, come la scuola, la biblioteca, le case popolari, coinvolgendo direttamente la comunità dei residenti nell’ideazione, e spesso anche nella realizzazione, del murale. Come è accaduto per il murale di Baggio, è stato progettato dagli studenti della scuola secondaria di primo grado “Primo Levi” di via Pistoia: l’opera è stata poi dipinta da Alice Lotti, anche con il contributo degli stessi studenti, insieme alla casa di produzione Collater.al.

In questi giorni alla Maggiolina l’artista novarese Matteo Capobianco, in arte Ufocinque, già affermato nel panorama della street-art europea, con il suo segno fortemente poetico, sta dipingendo la facciata della Scuola d’Infanzia di via Ragusa 5 angolo viale Zara e via Arbe. I bambini coinvolti direttamente nelle fasi di progettazione hanno prodotto dei disegni. È stato un gioco che dà modo di fare arte partecipata. Il loro modo di stare insieme, le idee prive di stereotipi, spesso fresche e genuine sono infatti da insegnamento a un mondo adulto sempre meno incline al confronto e al dialogo. Ogni muro può raccontare qualcosa e nonostante sia un simbolo di divisione, il dipingerci sopra trasmette l’emozione di attraversarlo.

# Dal 14 al 16 aprile 2023 torna MiArt, la fiera internazionale d’arte moderna e contemporanea di Milano. Cosa ci può anticipare?

Credits: mitomorrow.it
MiArt

La Darsena torna protagonista con una opera dell’artista milanese, classe 1939, Franco Mazzucchelli, una grossa elica lunga 25 metri gonfiabile e una serie di opere sempre gonfiabili nel giardino della Triennale che le persone potranno spostare a piacimento, al fine di restituire al pubblico un’esperienza diversa della percezione di quel luogo. E di messaggi tattili trasmessi dal contatto con il materiale plastico. Franco Mazzucchelli è tra gli artisti italiani più rivoluzionari, un precursore dell’arte nello spazio pubblico, con le sue sculture gonfiabili in vetroresina e PVC, dalle forme complesse ed enigmatiche. Negli anni ’60, abbandonava simbolicamente le sue opere in tutti quei luoghi in cui l’arte non era – ancora – arrivata: sulle spiagge, davanti alle fabbriche, nelle zone periferiche, le abbandonava letteralmente al mondo, alle persone, agli eventi, al caso, a ciò che poteva accadere, per generare disturbi temporanei della percezione dello spazio. Le sue opere interagiscono con lo spazio in cui vengono inserite, perché coinvolgono attivamente il fruitore. Per cui l’arte non è l’opera, ma l’interazione che si crea tra pubblico e manufatto artistico. Infine, durante l’Artweek ci sarà anche l’inaugurazione di tre nuove opere di Artline a CityLife degli artisti Rossella Biscotti, Liliana Moro e Otobong Nkanga.

Continua la lettura con: MURALES TRIDIMENSIONALI: la nuova frontiera della STREET ART

CRISTINA TIRINZONI

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I MILANESI sono… ?

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Simone Lunghi e Delia Giubeli presso La Lory Costumi ritratti da Andrea Cherchi (c)

Se si digita su Google “I milanesi sono…” appaiono ai primi cinque posti queste ricerche che esprimono come i cittadini di Milano vengono più frequentemente definiti. Vediamo queste cinque scelte che presentano diverse sorprese. E quali sono le definizioni più comuni nelle ricerche per gli abitanti di altre città italiane?

I MILANESI sono… ? Le 5 RISPOSTE di Google

#5 I milanesi sono SIMPATICI

Simone Lunghi e Delia Giubeli presso La Lory Costumi ritratti da Andrea Cherchi (c)

Tra le molti virtù dei milanesi non spicca per fama certo quella di essere dei simpaticoni, per questo il risultato può sembrare sorprendente. Eppure le ricerche di Google mettono la simpatia nella top five, all’ultimo gradino, tra le caratteristiche usate per definirci. La prossima però è ancora più una sorpresa.

#4 I milanesi sono TIRCHI

nuvola di Fantozzi

La grande sorpresa: la Milano con il cuore in mano sembra sparita, almeno su Google. Può essere che la recente crisi economica, dovuta prima alla pandemia e poi alla guerra, abbia costretto molti milanesi a tirar la cinghia e ad essere meno generosi di prima. Da questo a pensare che i milanesi sarebbero diventati come i genovesi, tirchi, fa un po’ sorridere. 

#3 I milanesi sono SNOB

Connessi all’opera – Signorina Snob

L’immagine snob accompagna da sempre chi è di Milano. D’altra parte uno dei modi di definire i milanesi è bauscia, quel modo gradasso con cui ostenta un senso atavico di superiorità nei confronti del resto del mondo. 

#2 I milanesi sono FREDDI

Brrrr… Altro stereotipo che dura da secoli: la proverbiale freddezza dei milanesi. Dicono che “sei fredda e senza pietà”, forse per il clima invernale, forse per la dominazione Asburga, o forse semplicemente perché meno sguaiata di altre zone d’Italia, forse tutto questo spiega perché al secondo posto nelle ricerche su Google i milanesi risultano “freddi”. 

#1 I milanesi sono ANTIPATICI

Pozzetto nel film Ricky e Barabba

The winner is…”antipatici“. Niente. Sembra che tra le ricerche dei connazionali a trionfare sia un altro aspetto di cui non essere così fieri. Quindi antipatici, snob, freddi e tirchi: ma davvero, cari amici italiani, ci vedete così?

Per concludere vediamo al primo posto cosa appare nelle ricerche per gli abitanti di altre città.

Gli altri sono… (per Google)

I torinesi sono… antipatici (secondo: falsi e cortesi)

I bergamaschi sono… freddi (secondo: ignoranti, terzo: muratori)

I genovesi sono… tirchi (secondo: davvero tirchi)

I fiorentini sono… antipatici (secondo: chiusi, terzo: maleducati)

I romani sono… italiani (secondo: antipatici, terzo: simpatici)

I napoletani sono… spagnoli (secondo: di cuore, terzo: pigri)

Continua la lettura: La NON guida per i MILANESI in PROVINCIA: cosa NON FARE quando si esce dalla città

FABIO MARCOMIN

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L’incredibile storia del CASTELLO costruito da un SOLO UOMO

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Credits viajandoentrerascacielos IG - Castillo de las Cuevas

Un sogno diventato realtà grazie a duro lavoro, perseveranza, pazienza e un pizzico di follia. Scopriamo questa affascinante storia, come è fatto il castello e dove si trova.

L’incredibile storia del CASTELLO costruito da un SOLO UOMO

# Il castello medievale costruito pietra su pietra

Credits nayako IG – Torre e merletti Castillo de las Cuevas

Serafin Villaràn nato nel 1935 a Cebolleros, nel Nord della Spagna, in provincia di Burgos, ha sempre avuto il sogno di realizzare un maniero. Senza conoscenze architettoniche e ispirandosi ai disegni dei castelli delle favole, nel 1978 compra un terreno e inizia a costruire poco alla volta il suo capolavoro. Utilizza cemento e pietre e sassi dei vicini fiumi Trueba e Nela, nonostante non siano i più adatti per le opere in muratura in quanto necessitano di molta malta, per trasformare il suo sogno in realtà.

# 20 anni per realizzare un sogno

Credits ec_viajero IG – Sommità Castillo de las Cuevas

L’uomo dedicò 20 anni della sua vita per realizzare il maniero da fiaba: Serafin ha lavorato tutti i fine settimana, nei giorni feriali era impegnato come saldatore in fabbrica, con perseveranza e pazienza per dar vita a un castello con uno stile tra medievale e moderno. Il Castillo de las Cuevas, “Castello delle Grotte” oggi domina in posizione panoramica sulla Sierra de la Tesla e dona notorietà alla piccola comunità attirando turisti da tutta la Spagna.   

# Cinque piani e una superficie di 300 mq

Credits viajandoentrerascacielos IG – Castillo de las Cuevas

Il castello si sviluppa su cinque piani, per una superficie di circa 300 mq, con al suo interno un bar/cantina al piano terra, un salone al primo piano e un forno al terzo per cucinare una grande quantità di cibo. A conferire al castello l’aspetto fiabesco sono le torri circolari e merlate, impreziosite dalle pietre arrotondate dei fiumi. Serafin non ha purtroppo potuto vedere l’opera ultimata, perché scomparso nel 1998, ma ci hanno pensato i suoi figli Yolanda e Luis ad investire annualmente i soldi necessari a terminarlo.

Oggi si può visitare gratuitamente, anche se sono gradite donazioni per sostenere gli ingenti costi di mantenimento, e non c’è alcuna intenzione di trasformare il castello in un’attività commerciale per non “sporcare” il sogno del padre.

 

Fonte: SiViaggia

Continua la lettura con: Le TORRI più STRANE del MONDO

FABIO MARCOMIN

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Il NUOVO PIANO CASA del Comune: riuscirà a sconfiggere il CARO AFFITTI?

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Credits Andrea Cherchi - Case Milano

Il continuo rialzo del prezzo degli affitti a Milano, le ultime rilevazioni la pongono tra le prime città in Europa per il maggior aumento annuale, aumenta le preoccupazioni sul futuro della città che rischia di vedere tagliati fuori giovani e le forze più creative. Prova a venire in soccorso l’amministrazione che presenta il nuovo piano casa. 

Il NUOVO PIANO CASA del Comune: riuscirà a sconfiggere il CARO AFFITTI?

# Gli obiettivi del Piano Casa 2025

ph. Affaritaliani – aula consiliare Palazzo Marino

Dal 20 al 22 marzo 2023 si è tenuto il Forum dell’Abitare organizzato dal Comune di Milano per discutere del Piano Casa 2025 e delle strategie da adottare per rendere più facile, sicuro e economico trovare casa anche per le fasce di popolazione più deboli. L’obiettivo del piano è di gestire il caro-affitti, migliorare la qualità della vita nei quartieri popolari, affrontare la questione degli affitti brevi e del costo degli immobili difendendo il diritto di vivere a Milano a prezzi accessibili a giovani, studenti e lavoratori. Tra gli obiettivi a medio termine c’è quello di avere una società capace di ritornare a creare un patrimonio immobiliare, con 25.000 case popolari e 10.000 a prezzi convenzionati, con una visione allargata alla città metropolitana visto anche i futuri sviluppi della rete del trasporto pubblico. 

# Gli interventi legislativi richiesti: limiti agli affitti brevi  

Calderoli Meloni

Per poter ottenere i risultati sperati il Piano Casa, come ipotizzato dal Comune di Milano, dovrà essere supportato da alcuni interventi legislativi del governo. In primis una legge che consenta di gestire e limitare a livello locale il numero degli affitti turistici come già consentito a Venezia e nello specifico per gli appartamenti di proprietà di società. L’Assessore alla Casa e Piano Quartieri, Pierfrancesco Maran, sulla sua bacheca facebook ha scritto: “credo che sia necessario intervenire con il principio ‘per un proprietario un solo annuncio. Significa permettere di affittare temporaneamente la propria casa o una seconda casa, garantendo i piccoli risparmiatori e chi utilizza questa forma di reddito aggiuntivo ma, allo stesso tempo, limitare chi ha diversi immobili e le società private che stanno convertendo edifici in questa direzione.”

L’altro intervento richiesto riguarda l’introduzione di un sistema di detrazioni fiscali rilevanti sull’affitto o sussidi come succede nella maggioranza dei Paesi europei. 

# I primi tre progetti messi in campo

Case popolari San Siro

Nell’attesa che la strategia diventi operativa la giunta comunale ha approvato i primi tre progetti per cercare di rispondere all’esigenza abitativa:

  • nel programma “Casa ai Lavoratori” si prevede la possibilità per lavoratori con Isee fino a 26mila euro di prendere in affitto uno dei primi 300 appartamenti di proprietà comunale sfitti individuati dall’amministrazione, in cambio della ristrutturazione che sarà in parte dedotta dai costi della locazione agevolata e che consentirà di avere un’abitazione a circa la metà del prezzo di mercato. L’obiettivo è salire a 2.000 alloggi nei prossimi mesi. I lavoratori a cui è rivolto il programma sono quelli dei servizi essenziali e alle aziende pubbliche e private che decideranno di collaborare con il Comune di Milano;
  • con la delibera “Sostegno Affitti Natalità” viene stanziato un contributo di 250 euro al mese per tre anni alle famiglie under 35 residenti a Milano con un figlio nato nel 2023 e con Isee fino a 30mila euro. A questo bonus è stato destinato un fondo di 3 milioni di euro;
  • con la delibera “Move-in San Siro“, legata al Programma Innovativo della Qualità dell’Abitare, si prevede la riqualificazione e razionalizzazione di unità immobiliari e parti comuni nel quartiere di San Siro, per un totale di 119 appartamenti di cui 75 di proprietà comunale in via Paravia e altri 44 alloggi di proprietà Aler da individuare. Saranno destinati a specifici progetti sociali.

Continua la lettura: Il rialzo record degli AFFITTI in un ANNO a Milano

FABIO MARCOMIN

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In anteprima la STAZIONE di SAN BABILA della M4: le immagini a tre mesi dall’inaugurazione

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Liberata Grasso Fb - Stazione San Babila

Procedono i lavori per l’apertura della futura stazione di San Babila della quinta linea metropolitana di Milano. Vediamo le ultimi immagini del cantiere di Liberata Grasso pubblicate sul gruppo facebook “Milano – Progetti e cantieri”.

In anteprima la STAZIONE di SAN BABILA della M4: le immagini a tre mesi dall’inaugurazione

# Il cantiere di San Babila avanza in attesa dell’apertura della stazione

Prosegue il conto alla rovescia per l’inaugurazione della nuova stazione M4 di San Babila, prevista per il 30 giugno 2023 insieme a quella di Tricolore, con il cantiere che inizia a mostrare dove e come saranno gli accessi per i viaggiatori. Le foto di Liberata Grasso pubblicate sul gruppo facebook “Milano – Progetti e cantieri” mostrano gli ascensori e le scale mobili già allestite con copertura e insegna e le scale fisse già realizzate al grezzo.

In particolare si vede l’ascensore sul lato della piazza opposto a quello in cui sono presenti le fontane, affiancato da scale fisse, e le scale mobili su Corso Europa. 

Liberata Grasso Fb – Scale stazione San Babila a fianco scale M1

Una delle scale fisse è affiancata a quella della M1, che conduce anche al negozio di elettrodomestici.

Credits Urbanfile – M4-M1 Stazione San Babila

L’interscambio tra M1 e M4 sarà possibile solo uscendo e rientrando dai tornelli, come si vede nelle piantina della stazione.

Leggi anche: La nuova stazione della M4 di SAN BABILA

# La nuova maxi area pedonale del centro

Liberata Grasso Fb – Stazione San Babila cantiere marciapiedi

I lavori non riguardano solo la stazione ma tutta l’area in superfice che diventerà pedonale e che sarà al centro della maxi trasformazione che vedrà coinvolti le vie limitrofe: Largo Toscanini, via Durini, Largo Augusto e via Verziere. Al momento infatti è in corso la posa di porfido/pietre sull’area un tempo occupata dai parcheggi per auto sul lato verso Corso Matteotti, che allargherà così il perimento di piazza San Babila, e che proseguirà anche in tutta la porzione di piazza occupata dal cantiere della stazione.

Credits Comune di Milano – Piazza San Babila

Si prevede anche la piantumazione di alberi e nuove aiuole, panchine o altri tipi di sedute. Al termine dei lavori solo i passaggi tra Corso Monforte e Corso Matteotti e l’imbocco con Corso Venezia rimarranno utilizzabili dai veicoli a motore privati. 

Leggi anche: Il centro di Milano diventerà una MAXI AREA PEDONALE: le 5 grandi TRASFORMAZIONI previste

Continua la lettura: La METRO di Milano avrà una STAZIONE FANTASMA?

FABIO MARCOMIN

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La PORTA SUD delle ALPI: rivoluzionerà il trasporto stradale tra MILANO e la SVIZZERA

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Credits comozero - Tunnel Monte Olimpino

Una rivoluzione per i trasporti stradali e una trasformazione paesaggistica dei territori di confine tra i due Paesi. Ecco cosa prevede il progetto.

La PORTA SUD delle ALPI: rivoluzionerà il trasporto stradale tra MILANO e la SVIZZERA

# Una rivoluzione per i trasporti stradali e una trasformazione paesaggistica

Credits marinamigliasso IG – Dogana di Brogeda

Tra i diversi argomenti discussi durante il convegno sul tema AlpTransit tenuto le scorse settimane a Villa Olmo, Como, c’è stato anche la “Porta sud delle Alpi”. Il progetto, in fase di studio dal 2019 e frutto di una ricerca del Politecnico federale di Zurigo, se realizzato potrebbe rivoluzionare i trasporti su strada tra Monte Olimpino e Ponte Chiasso e quindi tra Italia e Svizzera. Tutto questo sarebbe accompagnato da una trasformazione urbanistica e paesaggistica visto che la maggiore parte del traffico pesante verrebbe convogliato in un tunnel sotterraneo liberando la viabilità in superficie. 

Tra le ipotesi di trasformazione del paesaggio il progetto transfrontaliero “Parco fluviale foce del Breggia” tra Chiasso e Como, con una riqualificazione degli spazi verdi e dei percorsi pedonali escursionistici e ciclabili.

# Si prevede una galleria di 4 km e lo smantellamento della dogana di Brogeda

Credits comozero – Tunnel Monte Olimpino

In base al piano proposto verrebbe costruita una galleria della lunghezza di 4 km con partenza dall’uscita autostradale di Monte Olimpino e fine dopo la collina del Penz nel Canton Ticino. La dogana di Brogeda verrebbe smantellata e realizzata altrove. Tra le ipotesi sul tavolo, come riporta Comozero e come spiegato dall’architetto Elena Fontana dello Studio Demattè Fontana che si è occupata del progetto, c’è il mantenimento dell’uscita di Monte Olimpino o l’innesto del nuovo tracciato all’altezza di San Fermo. Il tratto autostradale esistente dismesso, a questo punto, verrebbe declassato a strada statale. Inoltre, le aree residenziali a ridosso di questo tratto verrebbero sgravate dal traffico ‘parassitario’, che non porta dei vantaggi all’economia locale perché è un traffico di passaggio”. Tra i fattori positivi del progetto ci sarebbe anche “l’integrazione di progetti di mobilità lenta e rigenerazione urbana” dato che aumenterebbe “la capacità di interscambio tra i traffici su gomma e i traffici su rotaia“.    

# Il sogno della metropolitana tra Como e Lugano

Credits g_trains_ IG – Alptransit

Anche il trasporto ferroviario potrebbe vedere presto un miglioramento significativo visto che, accanto al progetto della galleria stradale, durante il convegno si è parlato di come risolvere il problema dei collegamenti veloci tra l’Italia e la Svizzera. Con la completa realizzazione dell’AlpTransit verrebbe superata la saturazione dei treni tra Lugano, Chiasso e Como libererebbe le tracce utilizzate per il traffico locale a servizio dei treni ad alta velocità. Si verrebbe a creare una sorta di stazione “unica”, le stazioni dei comuni di Chiasso e Como sono separate da appena 3-4 km, dando vita alla nuova metropolitana ticinese-lombarda

Sul lato svizzero il tracciato proposto permetterebbe di connettere direttamente ferrovia e autostrada integrandosi con il progetto “Porta sud delle Alpi” per una rivoluzione completa di tutti i collegamenti tra Italia e Svizzera.

Fonte: Comozero

Continua la lettura: Il SOGNO della METROPOLITANA tra COMO e LUGANO. Il passo successivo: UNIRLA a quella di MILANO?

FABIO MARCOMIN

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🔴 I CANTIERI del METROTRAM Milano-Brianza in TEMPO REALE: le ultime novità sulle 25 fermate negli 8 Comuni della linea dei record

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Tram Milano Seregno

A metà marzo 2023 è avvenuta la consegna dei lavori all’impresa per l’avvio ufficiale del cronoprogramma previsto per la realizzazione dell’opera. E’ ora online il sito per vedere tutti gli aggiornamenti sulla nuova infrastruttura. Vediamo quali informazioni si possono trovare e le ultime novità sul progetto.

I CANTIERI del METROTRAM Milano-Brianza in TEMPO REALE: le ultime novità sulle 25 fermate negli 8 Comuni della linea dei record

# Quali informazioni sono disponibili nella pagina dedicata al progetto 

Pagina metrotranvia Città Metropolitana di Milano

Sul sito della Città Metropolitana di Milano è disponibile una pagina dedicata al progetto della nuova metrotranvia che andrà da Milano Parco Nord a Seregno FS. Tra le informazioni disponibili ci sono i nomi dei referenti politici e tecnici dell’ente metropolitano responsabili a vario titolo della realizzazione dell’opera, il dettaglio delle risorse stanziate, i documenti e le relazioni sul progetto a far data dal 2009 e nell’area “work in progress” tutti i passi compiuti fino ad oggi e dove saranno inseriti gli aggiornamenti sui cantieri.

Leggi anche: Presentato il CRONOPROGRAMMA per la nuova METROTRANVIA MILANO – BRIANZA: gli 8 Comuni e le 25 fermate del PERCORSO

# Le curiosità sulla linea del record: il tracciato, gli interscambi e i numeri del progetto

lavori consisteranno nella demolizione del dismesso obsoleto impianto tranviario, la nuova metrotranvia sostituisce la dismessa tranvia extraurbana Milano – Desio prolungando il percorso a Seregno, nel rifacimento integrale dell’attuale struttura di armamento e trazione elettrica e nell’installazione dell’innovativa tecnologia impiantistica e di segnalamento. Queste le principali curiosità sulla linea dei record.

  • La lunghezza del percorso: il percorso si sviluppa lungo 14,3 chilometri
  • La distanza tra le fermate: e 25 fermate avranno una distanza media di 540 metri
  • I comuni coinvolti: i comuni attraversati saranno otto, Milano, Bresso, Cormano, Cusano Milanino, Paderno Dugnano, Nova Milanese, Desio e Seregno.
  • Gli interscambi: al capolinea sud la linea interscambierà con la stazione metropolitana di Maciachini M3, poi sempre a Milano nel quartiere di Niguarda con la futura metrotranvia Cascina Gobba-Certosa. Al capolinea nord di Seregno ci sarà invece l’interscambio con l’omonima stazione ferroviaria con collegamenti per Saronno, Malpensa, Como, Carnate, Bergamo (Orio al Serio) e Monza. 
  • I costi: l’investimento complessivo è di 258,575 milioni di euro, ripartiti tra Stato, 160 milioni, e Regione Lombardia con gli enti locali, 98 milioni.

# I nuovi tram bidirezionali

ufficio stampa ATM

Il servizio sarà esercito da 18 nuovi tram bidirezionali Tramlink prodotti dall’azienda svizzera Stadler, come l’esemplare arrivato dallo stabilimento di Valencia e consegnato ad ATM nel 2022 e parte di una commessa complessiva di 80 mezzi. Lunghi circa 25 metri, con tre carrozze, progettate per un’elevata resistenza alla corrosione, e tecnologicamente all’avanguardia in termini di sicurezza e comfort.

Leggi anche: Per le OLIMPIADI Milano diventa più SVIZZERA

# Le ultime novità sui tempi: inaugurazione e frequenza dei mezzi

Metrotranvia Milano-Seregno

Rispetto a quanto inizialmente indicato la durata complessiva dei lavori è prevista in 38 mesi, quindi circa 3 anni, e relativa consegna dell’opera non prima dell’estate del 2026. Come previsto dal Programma dei Servizi del Bacino di Milano, Monza e Brianza, Lodi e Pavia sarà di 5 minuti, e non di 10, la frequenza dei passaggi tranviari negli orari di punta fino a Paderno Calderara, mentre rimane a 10 minuti oltre Paderno Calderara così come a 30 minuti negli orari di morbida.

Continua la lettura: La “Grande Metro Anulare”: ROMA farà la CIRCLE LINE prima di MILANO?

FABIO MARCOMIN

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APRILE inizia alla GRANDE: gli appuntamenti da non perdere del primo weekend del mese #ToDoMilano

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Alessandra Ferri - Credits: Dance Hall News

Il weekend della Domenica delle Palme, della Milano Marathon e dei Musei aperti gratis. E tanto altro. 

APRILE inizia alla GRANDE: gli appuntamenti da non perdere del primo weekend del mese #ToDoMilano

#Scopri il tuo evento preferito:

#Venerdì 31/3: musica d’autore, pop coreano e dj set tedesco

Mattew Lee – Credits: Blue Note
  • Albano: il cantautore pugliese ripercorre l’intera carriera con il suo tour È la mia vita. Il pubblico lo attende al Teatro Dal Verme alle 21.00.
  • Junny: K-pop rappresentato da uno degli esponenti più giovani ed acclamati, per concludere il mese di marzo alla Santeria Toscana. Lo show comincia alle 21.00.
  • Matthew Lee: cronner e pianista dotato di verve straordinaria, è live al Blue Note Milano. Doppio spettacolo alle 20.30 (già sold-out) e alle 23.00.
  • Tributo a Miles Davis: alle 22.00 inizia il fine settimana del Garage Moulinski, con il repertorio di un’icona del jazz, eseguito da Marco Brioschi, Rudi Manzoli, Alex Sabina, Simone Daclon, Daniele Tortora ed Emanuele Serra.
  • Sven Väth: dj set poliedrico, alla maniera del produttore tedesco, che porta il meglio della techno ai Magazzini Generali dalle 23.00.

#Sabato 1/4: tornano i mercatini, la serie A e una stella della danza, insieme a musica made in Milano e due grandi band internazionali 

Alessandra Ferri – Credits: Dance Hall News
  • Little Market: è aperto tutto il giorno, dalle 8.00 alle 19.00 il mercatino di piazza S. Eustorgio. Giocattoli, design e artigianato tra le bancarelle che attendono appassionati o semplici curiosi.
  • Carlo Fava: pianoforte e voce riempiono il pomeriggio del foyer / Atelier del Teatro Menotti. Lo spettacolo promette musica di repertorio e ironia e si intitola Lettere da un luogo che non c’è inizia alle 17.00.
  • Inter – Fiorentina: dopo la pausa dedicata alla nazionale, torna il campionato di serie A. I nerazzurri di Inzaghi ospitano i viola di Vincenzo Italiano alle 18.00, per difendere o migliorare la posizione in classifica e il posto in Champions League.
  • Lazzaro vieni dentro: l’avventura della morte e ritorno di Lazzaro, letta in chiave drammatica e ironica da Giampiero Pizzol e la regia di Carlo Rossi. Alle 18.30 si apre il sipario del Teatro Spazio Rosetum, in via Pisanello 1.
  • Le Bal: danza caleidoscopica che indaga nell’animo umano, grazie alle coreografie di Dynamis. Lo spettacolo è alle 20.00 al Teatro PimOff.
  • The Subways: rock e indie fresco ed espolisivo per la data meneghina della band inglese. Sono attesi al Legend Club alle 20.30.
  • Mamas Gun: modern soul, alternative e prog sul palco del Blue Note. La band britannica si esibisce nel doppio spettacolo alle 20.30 e alle 23.00.
  • La leggenda di Belle e la Bestia: musical con la testi e regia di Luca Cattaneo, musiche di Enrico Galimberti e coreografie di Angelo Di Figlia. In programma al Teatro Argentia di Gorgonzola alle 21.00.
  • L’Heure Exquise: è Alessandra Ferri che interpreta la Winnie de I Giorni Felici di Beckett. Lo spettacolo si pregia delle coreografie di Maurice Béjart ed inizia alle 21.00 al Teatro De Silva di Rho.
  • Scomodo. Vite di uomini, mariti e padri: scritto, diretto e interpretato da Angelo Pisani, lo spettacolo porta in scena l’universo i rapporti di famiglia, osservati dal punto di vista maschile. Al Teatro Lirico – Giorgio Gaber alle 21.00.
  • Esperando: tribute band di Carlos Santana, al Bonaventura Music Club di Buccinasco. Il live inizia alle ore 21.00.
  • Punkreas: band di origine milanese che torna a casa con il Deja Tour. Guest opening Elephant Brain, per il concerto delle 21.00 all’Alcatraz.
  • Springtime voices: concerto di giovani e promettenti artiste di Mila Trani. Dalle 21.00 al Garage Moulinski le giovani voci di Elena Caprera, Maria Mangione, Lucia Botturi e Alice Fenaroli.
  • Röyksopp: ambient e funky che strizzano l’occhio alla dance, per il duo norvegese atteso al Base Milano. Opening con Luca Bacchetta e live attesi dalle 22.30.

#Domenica 2/4: la Milano Marathon apre la domenica delle Palme e delle visite al museo. In serata grande musica internazionale classica, sinfonica e pop/rock

Milano Marathon – Credits: Milano Marathon
  • Milano Marathon: è arrivato anche il giorno della Maratona che si svolge in città. Partenza e arrivo in corso Venezia, con il percorso che si snoda attraverso la Capitale Morale. Primo sparo alle 9.00. Info su percorso e viabilità QUI.
  • Domeniche al Museo: puntuale con la prima domenica del mese, anche Aprile ospita i musei gratis. È possibile visitare, tra gli altri, Brera, il Castello, il Museo del Novecento e quello del Cenacolo.
  • Mercatino di Brera: artigianato e collezionismo che torna, puntuale, con la prima domenica del mese. Dalle 8.00 davanti alla Pinacoteca di Brera, continua anche martedì 4.
  • Professori dell’Orchestra del Teatro alla Scala: domenica sinfonica con i protagonisti della Filarmonica della Scala, che esegue musica da camera nel ridotto dei palchi Arturo Toscanini. Il programma inizia alle ore 11.00.
  • Wunder Mrkt: allo Spirit de Milan è tornata la domenica del mercatino di artigianato e fatto a mano, che riempie la giornata dalle 11.00 alle 21.00.
  • Charlotte M: idolo della generazione Z, la Moccia propone un doppio spettacolo domenicale. Il suo Live Tour è al Teatro Dal Verme alle 16.00 e alle 20.30.
  • Mdi Ensemble: concerto che celebra la Pasqua ebraica e quella cristiana, con l’ensamble atteso al Memoriale della Shoah. In programma Quatuor pour la fin du temps di Olivier Messiaen alle 17.00 e, in replica, alle 20.00.
  • Stabat Mater per la Domenica delle Palme: i Civici Cori, con Luigi Panzeri all’organo e Andrea Stringhetti al violoncello, eseguono il capolavoro di Antonín Tůma. Alle 17.00 per la direzione del M° Mario Valsecchi.
  • Vietato sporgersi dentro: a dispetto del titolo, Alice Gagno esplora l’universo femminile e lo fa con sottile ironia. Lo spettacolo è scritto e diretto da Alessandra Casella, in scena al Teatro LabArca alle 19.30.
  • Festival rock al femminile: serata interamente dedicata a Non una di meno e al rock femminile al Barrio’s Live. Dalle 19.30 si alternano sul palco le band Missklang, Violafuel e Shaskull.
  • Rudolf Buchbinder: il pianoforte delicato del solista austriaco, riempie il Teatro alla Scala. In programma Mozart, Schubert e Beethoven, sipario alle ore 20.00.
  • Situazione drammatica: progetto di lettura che spazia nella drammaturgia contemporanea, portato da Tindaro Granata. Ultimo appuntamento al Teatro Carcano alle ore 20.30.
  • Sasha Torrisi: l’ex Timoria canta Lucio Battisti, in un concerto tributo che è anche il suo cavallo di battaglia. Doppio spettacolo al Blue Note, alle 20.30 e alle 22.30.
  • Passio: le figure femminili del Vangelo rievocate dallo spettacolo scritto e interpretato da Alessia Pellegrino. In scena al Teatro Guanella alle ore 20.30.
  • Samantha Fish: Faster World Tour arriva anche a Milano ai Magazzini Generali, per uno show ricco di rock e blues. Inizio concerto alle 21.00, insieme al chitarrista Jesse Dayton.
  • Aldous Harding: cantautrice neozelandese, classe 1990, che riesce sempre a rinnovarsi senza perdere grinta e anima rock. Al secolo Hannah Sian Top, è live sul palco della Santeria Toscana alle 21.00.

#Tutto il we: feste enogastronomiche per Valtellina e carbonara, Roger Waters circondato da prosa, performing art e danza classica

La Bayadere – Credits: iO donna
  • Valtellina in festa: da venerdì a domenica, itinerante dentro a Biassono (MB), la Valtellina è rappresentata da stand enogastronomici, prodotti tipici e tribute band di Vasco e Beatles.
  • Festival della carbonara e della cucina romana: 3 giorni dedicati alla cucina e alla tradizione romana, con appuntamento al parcheggio di largo Vela di Arcore (MB). Carbonara e omaggi alla canzone popolare romana saranno i protagonisti fino a domenica 2/4.
  • Se ci sei batti un colpo: 13 personaggi tutti interpretati da Fabio Mascagni, diretto da Laura Curino. Inizia così il weekend del Teatro Litta, alle 19.30 e continua fino a domenica 2.
  • Turangalîla: fine settimana pieno di note sinfoniche, all’Auditorium Cariplo di largo Mahler. In programma fino a domenica un capolavoro del novecento, con Luca Buratto solista al pianoforte e la direzione di Maxime Pascal.
  • The Last Minutes Before Mars: spettacolo di danza, realtà virtuale e interazioni con il pubblico, ideato da Darren O’Donnell. Fa parte della rassegna FOG e si svolge negli spazi di Zona K, in via Spalato 11, da venerdì a domenica. Orari dei doppi spettacoli QUI.
  • Il fanciullino: bilanci e racconti di una vita, scambiati tra i quattro protagonisti di un incontro in balera. Da venerdì a domenica al Teatro Leonardo da Vinci, debutta alle 20.30.
  • Come una foglia portata dal vento: primo festival di danza del Teatro LinguaggiCreativi. Ogni sera un doppio spettacolo di performing art, che inizia venerdì alle 20.30 e si conclide domenica alle 19.00.
  • La Bestia: metafora della vita che ha per protagonisti un gruppo di ragazzi e un oscuro suicidio di una di loro, in giovane età. Lo spettacolo, scritto e diretto da Omar Nedjari è in replica al Factory32 da venerdì alle 20.00 a domenica alle 16.00.
  • L’intrusa: weekend all’insegna della leggerezza e della passione del drammaturgo Eric-Emmanel Schmitt. Diretta da Angelo Savelli, è Lucia Poli che interpreta la pessimista a rischio pazzia. In scena al Teatro Gerolamo il 31 e l’1 alle 20.00, domenica 2 alle 16.00.
  • Anime sole: musical ambientato a Las Vegas, che racconta le storie di 6 ambiziose anime che vengono stritolate dalla città delle luci. In scena all’Eco Teatro venerdì e sabato (20.45) e domenica alle 16.00.
  • Roger Waters: secondo appuntamento con il palco centrale di This Is Not a Drill Tour. La leggenda dei Pink Floyd è al Forum di Assago venerdì e sabato alle 21.00.
  • La Bayadere: un classico della danza internazionale, che interpreta il più classico dei triangoli amorosi, al Teatro degli Arcimboldi. In scena sabato (20.00) e domenica (16.00) con ballerini internazionali e gli allievi dell’accademia ucraina.
  • Dream: performing arts tra danza, musica e teatro nella rassegna Fog della Triennale. Sul palco di viale Alemagna sabato 1 e domenica 2 alle 17.30.
  • Sonoma: danza spagnola, con le coreografie di Marcos Morau, che la compagnia La Veronal interpreta tra la vita e le opere di Luis Buñuel. Sabato alle 19.00 e domenica alle 16.00 sul palco della Triennale.
  • Il matrimonio era ieri: cinica e irriverente scena di uno sposo che arriva tardi al suo matrimonio, ma scopre di essere stato impersonato da un attore assunto per l’occasione. In scena al Teatro Guanella sabato alle 21.00 e domenica alle 15.30.

Continua la lettura con: Le località del giorno per una GITA da MILANO

LAURA LIONTI

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Prima in Italia: apre la CORSIA DINAMICA su un tratto di TANGENZIALE

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Credits astra.admin.ch - Corsia dinamica

Dal 29 marzo 2023 grazie a un sistema innovativo su un tratto autostradale di Milano si realizza il sogno proibito degli automobilisti. Come funziona e dove è operativo.

Prima in Italia: apre la CORSIA DINAMICA su un tratto di TANGENZIALE

# Sul tratto di tangenziale dell’A4 si può viaggiare nella corsia d’emergenza

Credits comunedicormano – Svincolo Cormano

Dal 29 marzo 2023 su un tratto milanese dell’autostrada A4, che funge da tangenziale nella parte Nord della città, si può viaggiare nella corsia di emergenza, tra lo svincolo di Cormano e lo svincolo di viale Certosa in direzione di Torino. Un sogno proibito che diventa legittimo per gli automobilisti.

Autostrade per l’Italia ha reso disponibile questa innovazione grazie alla realizzazione della quarta corsia dinamica che, come spiegato in una nota Aspi, “offre la possibilità di dedicare al flusso veicolare la corsia di emergenza, quando le condizioni di traffico lo richiederanno e quando la stessa non risulterà interessata da eventi o dal transito di veicoli di soccorso“. Il sistema sarà disponibile su una lunghezza complessiva di 10 km sulla A4.

# Un altro record di precocità per Milano

Credits stradeeautostrade.it – Corsia dinamica

Si tratta del primo tratto autostradale in Italia a 4 corsie ad essere gestito in modo dinamico, un altro record per Milano, e che utilizza un sistema in grado di segnalare agli utenti la fruibilità della corsia d’emergenza. La nota di Aspi: “la A4 tra Cormano e Viale Certosa sarà il primo asset in Italia ad essere dotato di un sistema di gestione dinamico in un contesto a 4 corsie, caratterizzato da un sistema altamente tecnologico AID (Automatic Incident Detection) in grado di rilevare le condizioni della piattaforma autostradale e di segnalare opportunatamente all’utenza lo stato di apertura o chiusura della corsia di emergenza“.

# Per i milanesi è una tangenziale

Tratto milanese autostrada A4

Per i milanesi questo tratto autostradale della A4 è una tangenziale, visto che scorre in maniera lineare appena oltre il confine comunale e ha tre importanti svincoli che consentono di entrare a Milano da viale Fulvio Testi, viale Enrico Fermi e dalla zona di Stephenson-Certosa per poi proseguire lungo Corso Sempione. 

Una “tangenziale” da sempre intasata. Riuscirà l’innovazione introdotta a rendere più fluido il traffico?

Leggi anche: Il mistero della TANGENZIALE SENZA NOME (ma sempre intasata)

Fonte: Milano Today

Continua la lettura: L’AUTOSTRADA che SUONA una SINFONIA se rispetti i limiti e stai sulla destra

FABIO MARCOMIN

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