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APRILE inizia alla GRANDE: gli appuntamenti da non perdere del primo weekend del mese #ToDoMilano

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Alessandra Ferri - Credits: Dance Hall News

Il weekend della Domenica delle Palme, della Milano Marathon e dei Musei aperti gratis. E tanto altro. 

APRILE inizia alla GRANDE: gli appuntamenti da non perdere del primo weekend del mese #ToDoMilano

#Scopri il tuo evento preferito:

#Venerdì 31/3: musica d’autore, pop coreano e dj set tedesco

Mattew Lee – Credits: Blue Note
  • Albano: il cantautore pugliese ripercorre l’intera carriera con il suo tour È la mia vita. Il pubblico lo attende al Teatro Dal Verme alle 21.00.
  • Junny: K-pop rappresentato da uno degli esponenti più giovani ed acclamati, per concludere il mese di marzo alla Santeria Toscana. Lo show comincia alle 21.00.
  • Matthew Lee: cronner e pianista dotato di verve straordinaria, è live al Blue Note Milano. Doppio spettacolo alle 20.30 (già sold-out) e alle 23.00.
  • Tributo a Miles Davis: alle 22.00 inizia il fine settimana del Garage Moulinski, con il repertorio di un’icona del jazz, eseguito da Marco Brioschi, Rudi Manzoli, Alex Sabina, Simone Daclon, Daniele Tortora ed Emanuele Serra.
  • Sven Väth: dj set poliedrico, alla maniera del produttore tedesco, che porta il meglio della techno ai Magazzini Generali dalle 23.00.

#Sabato 1/4: tornano i mercatini, la serie A e una stella della danza, insieme a musica made in Milano e due grandi band internazionali 

Alessandra Ferri – Credits: Dance Hall News
  • Little Market: è aperto tutto il giorno, dalle 8.00 alle 19.00 il mercatino di piazza S. Eustorgio. Giocattoli, design e artigianato tra le bancarelle che attendono appassionati o semplici curiosi.
  • Carlo Fava: pianoforte e voce riempiono il pomeriggio del foyer / Atelier del Teatro Menotti. Lo spettacolo promette musica di repertorio e ironia e si intitola Lettere da un luogo che non c’è inizia alle 17.00.
  • Inter – Fiorentina: dopo la pausa dedicata alla nazionale, torna il campionato di serie A. I nerazzurri di Inzaghi ospitano i viola di Vincenzo Italiano alle 18.00, per difendere o migliorare la posizione in classifica e il posto in Champions League.
  • Lazzaro vieni dentro: l’avventura della morte e ritorno di Lazzaro, letta in chiave drammatica e ironica da Giampiero Pizzol e la regia di Carlo Rossi. Alle 18.30 si apre il sipario del Teatro Spazio Rosetum, in via Pisanello 1.
  • Le Bal: danza caleidoscopica che indaga nell’animo umano, grazie alle coreografie di Dynamis. Lo spettacolo è alle 20.00 al Teatro PimOff.
  • The Subways: rock e indie fresco ed espolisivo per la data meneghina della band inglese. Sono attesi al Legend Club alle 20.30.
  • Mamas Gun: modern soul, alternative e prog sul palco del Blue Note. La band britannica si esibisce nel doppio spettacolo alle 20.30 e alle 23.00.
  • La leggenda di Belle e la Bestia: musical con la testi e regia di Luca Cattaneo, musiche di Enrico Galimberti e coreografie di Angelo Di Figlia. In programma al Teatro Argentia di Gorgonzola alle 21.00.
  • L’Heure Exquise: è Alessandra Ferri che interpreta la Winnie de I Giorni Felici di Beckett. Lo spettacolo si pregia delle coreografie di Maurice Béjart ed inizia alle 21.00 al Teatro De Silva di Rho.
  • Scomodo. Vite di uomini, mariti e padri: scritto, diretto e interpretato da Angelo Pisani, lo spettacolo porta in scena l’universo i rapporti di famiglia, osservati dal punto di vista maschile. Al Teatro Lirico – Giorgio Gaber alle 21.00.
  • Esperando: tribute band di Carlos Santana, al Bonaventura Music Club di Buccinasco. Il live inizia alle ore 21.00.
  • Punkreas: band di origine milanese che torna a casa con il Deja Tour. Guest opening Elephant Brain, per il concerto delle 21.00 all’Alcatraz.
  • Springtime voices: concerto di giovani e promettenti artiste di Mila Trani. Dalle 21.00 al Garage Moulinski le giovani voci di Elena Caprera, Maria Mangione, Lucia Botturi e Alice Fenaroli.
  • Röyksopp: ambient e funky che strizzano l’occhio alla dance, per il duo norvegese atteso al Base Milano. Opening con Luca Bacchetta e live attesi dalle 22.30.

#Domenica 2/4: la Milano Marathon apre la domenica delle Palme e delle visite al museo. In serata grande musica internazionale classica, sinfonica e pop/rock

Milano Marathon – Credits: Milano Marathon
  • Milano Marathon: è arrivato anche il giorno della Maratona che si svolge in città. Partenza e arrivo in corso Venezia, con il percorso che si snoda attraverso la Capitale Morale. Primo sparo alle 9.00. Info su percorso e viabilità QUI.
  • Domeniche al Museo: puntuale con la prima domenica del mese, anche Aprile ospita i musei gratis. È possibile visitare, tra gli altri, Brera, il Castello, il Museo del Novecento e quello del Cenacolo.
  • Mercatino di Brera: artigianato e collezionismo che torna, puntuale, con la prima domenica del mese. Dalle 8.00 davanti alla Pinacoteca di Brera, continua anche martedì 4.
  • Professori dell’Orchestra del Teatro alla Scala: domenica sinfonica con i protagonisti della Filarmonica della Scala, che esegue musica da camera nel ridotto dei palchi Arturo Toscanini. Il programma inizia alle ore 11.00.
  • Wunder Mrkt: allo Spirit de Milan è tornata la domenica del mercatino di artigianato e fatto a mano, che riempie la giornata dalle 11.00 alle 21.00.
  • Charlotte M: idolo della generazione Z, la Moccia propone un doppio spettacolo domenicale. Il suo Live Tour è al Teatro Dal Verme alle 16.00 e alle 20.30.
  • Mdi Ensemble: concerto che celebra la Pasqua ebraica e quella cristiana, con l’ensamble atteso al Memoriale della Shoah. In programma Quatuor pour la fin du temps di Olivier Messiaen alle 17.00 e, in replica, alle 20.00.
  • Stabat Mater per la Domenica delle Palme: i Civici Cori, con Luigi Panzeri all’organo e Andrea Stringhetti al violoncello, eseguono il capolavoro di Antonín Tůma. Alle 17.00 per la direzione del M° Mario Valsecchi.
  • Vietato sporgersi dentro: a dispetto del titolo, Alice Gagno esplora l’universo femminile e lo fa con sottile ironia. Lo spettacolo è scritto e diretto da Alessandra Casella, in scena al Teatro LabArca alle 19.30.
  • Festival rock al femminile: serata interamente dedicata a Non una di meno e al rock femminile al Barrio’s Live. Dalle 19.30 si alternano sul palco le band Missklang, Violafuel e Shaskull.
  • Rudolf Buchbinder: il pianoforte delicato del solista austriaco, riempie il Teatro alla Scala. In programma Mozart, Schubert e Beethoven, sipario alle ore 20.00.
  • Situazione drammatica: progetto di lettura che spazia nella drammaturgia contemporanea, portato da Tindaro Granata. Ultimo appuntamento al Teatro Carcano alle ore 20.30.
  • Sasha Torrisi: l’ex Timoria canta Lucio Battisti, in un concerto tributo che è anche il suo cavallo di battaglia. Doppio spettacolo al Blue Note, alle 20.30 e alle 22.30.
  • Passio: le figure femminili del Vangelo rievocate dallo spettacolo scritto e interpretato da Alessia Pellegrino. In scena al Teatro Guanella alle ore 20.30.
  • Samantha Fish: Faster World Tour arriva anche a Milano ai Magazzini Generali, per uno show ricco di rock e blues. Inizio concerto alle 21.00, insieme al chitarrista Jesse Dayton.
  • Aldous Harding: cantautrice neozelandese, classe 1990, che riesce sempre a rinnovarsi senza perdere grinta e anima rock. Al secolo Hannah Sian Top, è live sul palco della Santeria Toscana alle 21.00.

#Tutto il we: feste enogastronomiche per Valtellina e carbonara, Roger Waters circondato da prosa, performing art e danza classica

La Bayadere – Credits: iO donna
  • Valtellina in festa: da venerdì a domenica, itinerante dentro a Biassono (MB), la Valtellina è rappresentata da stand enogastronomici, prodotti tipici e tribute band di Vasco e Beatles.
  • Festival della carbonara e della cucina romana: 3 giorni dedicati alla cucina e alla tradizione romana, con appuntamento al parcheggio di largo Vela di Arcore (MB). Carbonara e omaggi alla canzone popolare romana saranno i protagonisti fino a domenica 2/4.
  • Se ci sei batti un colpo: 13 personaggi tutti interpretati da Fabio Mascagni, diretto da Laura Curino. Inizia così il weekend del Teatro Litta, alle 19.30 e continua fino a domenica 2.
  • Turangalîla: fine settimana pieno di note sinfoniche, all’Auditorium Cariplo di largo Mahler. In programma fino a domenica un capolavoro del novecento, con Luca Buratto solista al pianoforte e la direzione di Maxime Pascal.
  • The Last Minutes Before Mars: spettacolo di danza, realtà virtuale e interazioni con il pubblico, ideato da Darren O’Donnell. Fa parte della rassegna FOG e si svolge negli spazi di Zona K, in via Spalato 11, da venerdì a domenica. Orari dei doppi spettacoli QUI.
  • Il fanciullino: bilanci e racconti di una vita, scambiati tra i quattro protagonisti di un incontro in balera. Da venerdì a domenica al Teatro Leonardo da Vinci, debutta alle 20.30.
  • Come una foglia portata dal vento: primo festival di danza del Teatro LinguaggiCreativi. Ogni sera un doppio spettacolo di performing art, che inizia venerdì alle 20.30 e si conclide domenica alle 19.00.
  • La Bestia: metafora della vita che ha per protagonisti un gruppo di ragazzi e un oscuro suicidio di una di loro, in giovane età. Lo spettacolo, scritto e diretto da Omar Nedjari è in replica al Factory32 da venerdì alle 20.00 a domenica alle 16.00.
  • L’intrusa: weekend all’insegna della leggerezza e della passione del drammaturgo Eric-Emmanel Schmitt. Diretta da Angelo Savelli, è Lucia Poli che interpreta la pessimista a rischio pazzia. In scena al Teatro Gerolamo il 31 e l’1 alle 20.00, domenica 2 alle 16.00.
  • Anime sole: musical ambientato a Las Vegas, che racconta le storie di 6 ambiziose anime che vengono stritolate dalla città delle luci. In scena all’Eco Teatro venerdì e sabato (20.45) e domenica alle 16.00.
  • Roger Waters: secondo appuntamento con il palco centrale di This Is Not a Drill Tour. La leggenda dei Pink Floyd è al Forum di Assago venerdì e sabato alle 21.00.
  • La Bayadere: un classico della danza internazionale, che interpreta il più classico dei triangoli amorosi, al Teatro degli Arcimboldi. In scena sabato (20.00) e domenica (16.00) con ballerini internazionali e gli allievi dell’accademia ucraina.
  • Dream: performing arts tra danza, musica e teatro nella rassegna Fog della Triennale. Sul palco di viale Alemagna sabato 1 e domenica 2 alle 17.30.
  • Sonoma: danza spagnola, con le coreografie di Marcos Morau, che la compagnia La Veronal interpreta tra la vita e le opere di Luis Buñuel. Sabato alle 19.00 e domenica alle 16.00 sul palco della Triennale.
  • Il matrimonio era ieri: cinica e irriverente scena di uno sposo che arriva tardi al suo matrimonio, ma scopre di essere stato impersonato da un attore assunto per l’occasione. In scena al Teatro Guanella sabato alle 21.00 e domenica alle 15.30.

Continua la lettura con: Le località del giorno per una GITA da MILANO

LAURA LIONTI

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Prima in Italia: apre la CORSIA DINAMICA su un tratto di TANGENZIALE

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Credits astra.admin.ch - Corsia dinamica

Dal 29 marzo 2023 grazie a un sistema innovativo su un tratto autostradale di Milano si realizza il sogno proibito degli automobilisti. Come funziona e dove è operativo.

Prima in Italia: apre la CORSIA DINAMICA su un tratto di TANGENZIALE

# Sul tratto di tangenziale dell’A4 si può viaggiare nella corsia d’emergenza

Credits comunedicormano – Svincolo Cormano

Dal 29 marzo 2023 su un tratto milanese dell’autostrada A4, che funge da tangenziale nella parte Nord della città, si può viaggiare nella corsia di emergenza, tra lo svincolo di Cormano e lo svincolo di viale Certosa in direzione di Torino. Un sogno proibito che diventa legittimo per gli automobilisti.

Autostrade per l’Italia ha reso disponibile questa innovazione grazie alla realizzazione della quarta corsia dinamica che, come spiegato in una nota Aspi, “offre la possibilità di dedicare al flusso veicolare la corsia di emergenza, quando le condizioni di traffico lo richiederanno e quando la stessa non risulterà interessata da eventi o dal transito di veicoli di soccorso“. Il sistema sarà disponibile su una lunghezza complessiva di 10 km sulla A4.

# Un altro record di precocità per Milano

Credits stradeeautostrade.it – Corsia dinamica

Si tratta del primo tratto autostradale in Italia a 4 corsie ad essere gestito in modo dinamico, un altro record per Milano, e che utilizza un sistema in grado di segnalare agli utenti la fruibilità della corsia d’emergenza. La nota di Aspi: “la A4 tra Cormano e Viale Certosa sarà il primo asset in Italia ad essere dotato di un sistema di gestione dinamico in un contesto a 4 corsie, caratterizzato da un sistema altamente tecnologico AID (Automatic Incident Detection) in grado di rilevare le condizioni della piattaforma autostradale e di segnalare opportunatamente all’utenza lo stato di apertura o chiusura della corsia di emergenza“.

# Per i milanesi è una tangenziale

Tratto milanese autostrada A4

Per i milanesi questo tratto autostradale della A4 è una tangenziale, visto che scorre in maniera lineare appena oltre il confine comunale e ha tre importanti svincoli che consentono di entrare a Milano da viale Fulvio Testi, viale Enrico Fermi e dalla zona di Stephenson-Certosa per poi proseguire lungo Corso Sempione. 

Una “tangenziale” da sempre intasata. Riuscirà l’innovazione introdotta a rendere più fluido il traffico?

Leggi anche: Il mistero della TANGENZIALE SENZA NOME (ma sempre intasata)

Fonte: Milano Today

Continua la lettura: L’AUTOSTRADA che SUONA una SINFONIA se rispetti i limiti e stai sulla destra

FABIO MARCOMIN

copyright milanocittastato.it

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L’ “università più bella del mondo” è in Italia: si studia in spiaggia nel “Paradiso Terrestre”

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Ph. Josi Gerardo della Ragione

L’università più bella al mondo si trova in Italia. Ecco dov’è.

L’ “università più bella del mondo” è in Italia: si studia in spiaggia nel “Paradiso Terrestre”

# A Bacoli l’università “più bella del mondo”

@tony_ci90
Villa Ferretti

L’università di Napoli Federico II è una delle università più antiche del mondo. Fu fondata il 5 giugno 1224 dall’imperatore del Sacro Romano Impero e Re di Sicilia Federico II di Svevia e diventò nel tempo l’ateneo più rilevante del capoluogo campano. Ed è proprio una delle sedi dell’Università statale di Napoli a essere stata definita da molti come l’”università più bella del mondo”.

# La villa della mafia trasformata in sede universitaria da sogno

@dario_grande
VIlla Ferretti

Dal letame nasce il fiore. Anzi, una magnifica università. Sì, perché il primo cittadino di un comune della città metropolitana di Napoli ha deciso di rendere un bene confiscato alla mafia polo universitario per i giovani studenti campani. Si tratta di Villa Ferretti a Bacoli, ai piedi del Castello di Baia in una città di mare dal grande patrimonio archeologico, e tra poco anche città universitaria. Villa Ferretti è una dimora storica risalente al periodo Ottocentesco e il suo punto forte, che sarà ben gradito dagli studenti, è la magnifica vista mare che la villa regala. 

È stata inaugurata come sede universitaria il 27 ottobre 2023 alla presenza del sindaco di Napoli e del comune di Bacoli e ospiterà parte del Dipartimento di Studi umanistici dell’Ateneo di Napoli Federico II, nello specifico i corsi di digital humanities.

Credits: @uninait
Inaugurazione sede universitaria Villa Ferretti

L’adattamento degli spazi della villa ad aule universitarie è forse l’apogeo del recupero culturale di questa residenza storica di Bacoli. Villa Ferretti ha infatti una storia un po’ turbolenta: negli anni ’90 era casa di un noto boss di camorra, ma nel 1995 fu confiscata alla mafia e due anni dopo iniziò il suo recupero. Oggi è diventata una delle università più bella del mondo, se non la più bella. Ma perché è così affascinante?

# Panorama mozzafiato e spiaggetta privata nel “paradiso terrestre”

Credits: @tony_ci90
vista da Villa Ferretti

È certamente il panorama mozzafiato di cui si può godere dal balcone e dalle finestre di Villa Ferretti che rendono la dimora storica, ormai polo universitario, l’Università più bella del mondo, come è stata definita da alcuni siti specializzati. Bacoli fin dall’antica Roma era stato definito come un “paradiso terrestre”, un luogo dalla straordinaria bellezza che era meta vacanziera dagli antichi romani e, in seguito, dai ricchi signori dell’Ottocento.

Dalla villa si può ammirare un panorama senza eguali e, oltre a ciò, la villa è dotata di una spiaggetta privata e di un parco molto ampio. Così, gli studenti potranno andare a fare delle pause caffè godendosi il rumore del mare o rilassarsi tra una lezione e l’altra seduti su salviette distese sulla spiaggia. Un’immagine invidiabile, che rende l’università di Bacoli la più bella del mondo e gli studenti che la frequentano i più fortunati di tutti.

 

Continua la lettura con: Le 5 CURIOSITÀ più incredibili sulle UNIVERSITÀ milanesi

BEATRICE BARAZZETTI

copyright milanocittastato.it

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Ufficiale: Milano avrà PIRELLINO e TORRE BOTANICA. Ma il PONTE-SERRA “non si farà più”

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Credits Urbanfile - Serra in Porta Nuova

Poche settimane fa scrivevamo di come il progetto di Pirelli 39 fosse sparito dai radar e che per diversi motivi avrebbe potuto essere stravolto se non bloccato. Ora sono arrivate due novità importanti a riguardo. Vediamole nel dettaglio e capiamo come verrà trasformato questo lotto del distretto finanziario milanese.

Ufficiale: Milano avrà PIRELLINO e TORRE BOTANICA. Ma il PONTE-SERRA “non si farà più”

# Manfredi Catella, ceo di Coima, sul ponte serra: “Non si farà più“. Nel 2024 via ai lavori per Pirellino e Torre Botanica

Credits Urbanfile – Serra in Porta Nuova

La notizia era quasi certa ma il 28 marzo 2023 è arrivata l’ufficialità: stop al progetto del Ponte-Serra. A sancirlo in maniera definitiva è stato Manfredi Catella ceo di Coima, come riporta Il Sole24ore, a margine della presentazione a Milano dell’accordo di partnership tra Consorzio Cooperative Lavoratori (Ccl) e Coima per attività di “Fair and social housing”. Nell’occasione è arrivata però anche la data, e quindi la conferma del resto del progetto, relativa alla partenza dei lavori per costruire i due grattaceli: “Melchiorre Gioia 20 è un cantiere così come Pirelli 35 e Pirelli 39 che chiude quel settore del quartiere e stiamo finalizzando il progetto con l’avvio del cantiere nel 2024 per il Pirellino e per la torre botanica“. Per la passerellacome abbiamo già detto non si farà più“.

La decisione è stata presa in seguito alla bocciatura alla Consulta della Legge Regionale che prevedeva in caso di recupero immobiliare un incremento volumetrico del 25%, se il palazzo oggetto di riqualificazione risultava abbandonato da più di 5 anni. La riduzione di questo indice al 10% da parte della giunta di Milano ha portato Coima ad eliminare la parte pubblica del progetto. 

Credits: Coima – Ponte a scavalco Melchiorre Gioia

Il ponte a scavalco su via Melchiorre Gioia avrebbe dovuto subire una radicale trasformazione diventando un nuovo hub a servizio della città, uno spazio aperto per eventi, mostre ed esposizioni, con aree incontri e wellness dedicato ad essere un laboratorio sull’impatto climatico e ambientale, ed estensione della Biblioteca degli Alberi”. La vera chicca della riqualificazione sarebbe stata la Green house: una vera e propria serra della biodiversità dove vivere un’esperienza immersiva, educativa, interattiva e innovativa tra svariate specie vegetali. Purtroppo non vedrà mai la luce.

Vediamo quindi cosa rimane del progetto, la sua genesi e le caratteristiche dei due grattacieli.

# L’investimento per il nuovo progetto immobiliare di Pirelli 39 è di poco inferiore al miliardo di euro

Credits Urbanfile – Progetto Pirelli39 senza ponte

Nel 2021 Coima Sgr, proprietaria del “Pirellino” ha assegnato a Diller Scofidio + Renfro (DS+R) e Stefano Boeri Architetti il concorso internazionale di architettura per l’edificio di Via Pirelli 39 in una competizione che vedeva 70 raggruppamenti composti da 359 studi di archittettura provenienti da 15 Paesi. Il progetto Pirelli 39 si posiziona al centro dell’area Porta Nuova Gioia in una posizione strategica fra la stazione Centrale, a est, e scalo Farini, a ovest, e rappresenta il punto di accesso a Porta Nuova provenendo da nord verso il centro città. La sua riqualificazione si inserisce nel processo di rigenerazione dell’area su scala di quartiere iniziato con Gioia 22 e che si completerà nei prossimi anni con lo sviluppo dei progetti di Pirelli 35 e Gioia 20.

Pirelli 39 sarà il primo progetto italiano interamente misurabile secondo criteri ESG tra cui: certificazioni LEED Platinum, WELL Gold, WiredScore, zero uso di combustibili fossili, livello di emissioni operative di CO2 già allineato con gli obiettivi EU 2050, recupero edilizio >70% dell’edificio esistente e contenimento delle emissioni di costruzione.

Eliminato dal progetto il ponte serra, scopriamo la Torre Botanica e il Pirellino riqualificato.

# La “Torre botanica”, che cambia colore in ogni stagione è il nuovo grattacielo di Porta Nuova, alta 110 metri e con 1.700 mq di verde

Credits: Coima

La Torre Botanica sarà un vero e proprio polmone verde in grado di produrre 9 tonnellate di ossigeno l’anno e assorbire 14 tonnellate di anidride carbonica grazie ai 1.700 metri quadrati di vegetazione distribuiti su più piani. Una sorta di sandwich di verde composto da piante e alberi in grado di “mangiare” lo smog e produrre ossigeno, un’evoluzione del “Bosco Verticale” di cui proprio Stefano Boeri è il progettista.

La torre residenziale di 110 metri d’altezza cambierà il colore della facciata con l’alternarsi delle stagioni per via della diversità di piante presenti. Inoltre la torre sarà parzialmente autonoma: con 2.770 metri quadri di pannelli fotovoltaici l’edificio sarà in grado di produrre il 65% del proprio fabbisogno energetico.

# Il “Pirellino” riqualificato ospiterà una terrazza panoramica e sarà alto circa 95 metri

Credits: Coima – Pirellino

L’oggetto principale del concorso internazionale di architettura è il “Pirellino”, al civico 39 di via Pirelli, che fino qualche anno fa era occupato dagli uffici tecnici del Comune di Milano. Le opere di rimozione dell’amianto e “svestizione” dell’edificio sono arrivate a conclusione. Manterrà la sua struttura originale, ma subirà una pesante riqualificazione, per renderlo moderno e rispondente ai più alti standard di efficienza, rivestito di vetrate e con una terrazza panoramica all’ultimo piano che porterà a circa 95 metri l’altezza dell’edificio.

Immagine di copertina: Urbanfile

Continua la lettura: I 7 GRATTACIELI più IMPRESSIONANTI in costruzione nel MONDO

FABIO MARCOMIN

copyright milanocittastato.it

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La FORESTA che diventa BLU

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Credit: @neobicna_mjesta

Sembra una foresta di faggi qualsiasi ma ha un segreto: cambia colore.

Se la si visita nel momento giusto questa foresta sotto copertura offre infatti uno spettacolo straordinario tingendosi completamente di blu e lilla.

La FORESTA che diventa BLU

# La foresta che si colora di azzurro

Credit: @neobicna_mjesta

Siamo nel comune di Halle, nella regione del Brabante, a 15 chilometri da Bruxelles, in Belgio.

Qui troviamo la foresta di Hallerbos. Può sembrare una comune foresta di faggi ma ha un segreto: in un preciso momento dell’anno si trasforma e diventa blu, da qui anche il nome “Blue Forest”. La foresta che possiamo ammirare oggi è una foresta relativamente giovane, durante la prima guerra mondiale infatti, la maggior parte dei vecchi alberi vennero eliminati dall’occupazione tedesca.

É tra il 1930 e il 1950 che Hallerbos viene poi quasi integralmente rimboschita.

# La magia dei giacinti selvatici

Credit: @dorak_asia
Credit: @dorak_asia

Questa trasformazione colorata può sembrare frutto di una magia ma in realtà una spiegazione c’è: la foresta viene ricoperta da distese di giacinti selvatici. Qui, la specie Hyacinthoides non-scripta, ha una concentrazione più densa rispetto ad altri antichi boschi europei, dove si verificano fenomeni simili.

Grazie a questi fiori, che nel periodo giusto sono milioni, questa distesa di circa 552 ettari si copre di mille colori: dal turchese al violetto, dal blu scuro all’azzurro regalando uno spettacolo unico.

# Uno spettacolo unico al mondo

Credit: @neobicna_mjesta

Quello che offre la Blue Forest è uno spettacolo così unico che attira fotografi da tutto il mondo, alcuni di questi scelgono anche di appostarsi già all’alba per vedere la luce del sole salire tra i fiori blu.

La foresta si può attraversare a piedi, in bici e anche a cavallo e durante la passeggiata si avrà la possibilità di vedere diversi animali tra cui cervi, lepri, volpi, scoiattoli e oltre 105 specie di uccelli.

Il modo migliore per attraversare la Foresta di Halle è facendo delle lunghe passeggiate ma è anche possibile prenotare delle visite guidate.

La foresta di Hallerbos può essere raggiunta sia in auto, che approfittando di mezzi di trasporto pubblici, arrivando con il treno alla stazione di Hall per poi prendere un autobus fino all’entrata della foresta.

Ma in che periodo si trasforma questa foresta? Il momento dell’anno migliore è nella seconda metà di aprile e bisogna stare attenti perché questo spettacolo dura per tre, massimo quattro settimane.

Cosa succede dopo? La foresta torna ad essere una comune foresta di faggi fino all’aprile successivo, quando si trasformerà di nuovo.

 

Continua la lettura con: La KIMONO FOREST: la foresta che si accende di NOTTE. Uno spunto perfetto per la METRO milanese?

ARIANNA BOTTINI

copyright milanocittastato.it

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Il Food District di Milano: 20 NUOVI RISTORANTI in un UNICO QUARTIERE

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Certosa District

Un nuovo polo per la ristorazione dinamica e sostenibile all’interno di un’area industriale in disuso ora in fase di rigenerazione. Lo sviluppo del progetto e le prime aperture.

Il Food District di Milano: 20 NUOVI RISTORANTI in un UNICO QUARTIERE

# Un nuovo quartiere a Milano: il Certosa District

Credits realstep – Certosa District

Nella periferia nord-ovest di Milano, tra via Varesina, via Mac Mahon e via Oriani, in precedenza sede dei gruppi Koelliker e Sandvik, sta sorgendo un “nuovo quartiere”: il Certosa District. L’area è oggetto da qualche anno di riqualificazione con uffici e spazi verdi e l’obiettivo della società immobiliare RealStep, che sta sviluppando il progetto, è quello di creare al suo interno un polo per la ristorazione dinamica e sostenibile: il distretto del cibo autentico, dei ristoratori, degli chef e degli imprenditori che amano la stagionalità, rispettano prodotti e ambiente e fanno anche tanta ricerca” come raccontato dal suo direttore generale spiegato da Vincenzo Giannico.

# Un’area complessiva di 100.000 mq di cui 6.000 dedicati a 20 ristoranti

Area Certosa District

La superficie interessata dal nuovo “quartiere” sarà inizialmente di circa 100.000 mq, con previsione di aumento in futuro. In questi aree industriali in disuso in fase di rigenerazione hanno trovato e troveranno spazio, oltre ad aree verdi e a multinazionali, anche uffici, spazi di co-living e 20 locali tra ristoranti, caffè e luoghi per il dopocena. Questi ultimi saranno distribuiti tra via Varesina, via Brunetti e via Giovanni da Udine e occuperanno 6.000 mq.

# Prime aperture nel 2023, il completamento nel 2026

Certosa District

Le attività di ristorazione saranno di brand già diffusi in città con metrature dei locali che varieranno dagli 80 ai 900 mq. Nei primi spazi riqualificati entro l’estate 2023 sono previste tre inaugurazioni:  Crosta (forno e pizzeria di Simone Lombardi e Giovanni Mineo), Loste Café (una bakery di Lorenzo Cioli e Stefano Ferraro entrambi formati a Copenhagen) e Lafa (cucina araba e mediorientale di Hippolyte Vautrin, titolare di Røst e Kanpai). A fine 2023 altre due aperture, le rimanenti entro il 2026. L’idea è quella, ispirandosi a Parigi, Copenhagen e New York, di creare eventi capaci di coinvolgere la zona grazia alla partecipazione di famosi esponenti di spicco della ristorazione.

Continua la lettura: I RISTORANTI in MOVIMENTO d’Italia

FABIO MARCOMIN

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Meglio che in ufficio: i locali di Milano dove lavorare godendosi la vita

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Ph. www.mymi.it/

All’ombra della Madonnina bar, locali e anche alcuni ristoranti si sono organizzati per permettere un accesso più dinamico a una clientela che ha mantenuto con la propria azienda la possibilità di lavorare da casa o – appunto – da un posto a proprio piacimento. Cosa c’è di meglio per esser più produttivi che lavorare dal nostro locale preferito, sorseggiando il drink o il caffè a cui non sappiamo rinunciare? Ecco a voi i migliori locali per smart working a Milano.

Meglio che in ufficio: i locali di Milano dove lavorare godendosi la vita

#7 Santeria Paladini: lavorare tra mostre, libri e fiumi di birra

Credits: @pennylena
Santeria Paladini

In Via Paladini 8 si trova la prima delle due Santerie, la più piccina rispetto alla sorellona che si trova sulla circonvallazione di Milano in zona sud, per l’esattezza in Viale Toscana. La Santeria è il posto perfetto per sedersi con il proprio laptop, all’interno di una cornice dove troviamo tavoli in legno, una libreria, uno spazio mostre e presentazioni letterarie, Non solo: anche ottime birre (come del resto sono ottimi gli aperitivi). Il tutto allestito in un verde cortile esterno della zona occidentale di Milano. Che si voglia andare per lavorare o per un aperitivo, il consiglio è di prenotare. Il posto è piccolo e molto ambito.

Indirizzo: via Paladini, 8

 

#6 Long Song: lavorare tra i libri in un’atmosfera vintage

Credits alessandra_novaga IG – Long Song

In via Stoppani, un’arteria del quartiere arcobaleno di Porta Venezia, si trova il Long Song, una caffetteria bistrot che all’interno ha una favolosa libreria di usato, modernariato e vintage. Qui è possibile infatti non solo gustare ottimi caffè e tutto ciò che ad esso gravita, ma anche sedersi al suo interno (o nei carinissimi tavoli al di fuori se la stagione lo permette), lavorare al pc e sfogliare uno dei tantissimi testi che si trovano sulle mensole della libreria.

Indirizzo: via Antonio Stoppani, 11

 

#5 Starbucks Reserve Roastery: lavorare con il sogno americano

fast food milano
Starbucks Milano

Il colosso americano Starbucks è approdato, quasi letteralmente, all’ombra della Madonnina: lo store (il più grande d’Europa) si affaccia in Piazza Cordusio, a due passi dal Duomo ed è la terza Reserve Roastery del gruppo, dopo quelle di Seattle e Shanghai. Ultimamente anche un’istituzione a stelle e strisce come questa è scelta prediletta di smart workers provenienti da ogni dove.

Indirizzo: via Cordusio, 1

 

#4 Pausa: lavorare con stile milanese e mentalità internazionale

Credits gragno85 IG – Pausa Milano

Il marchio Pausa è il nuovo modello di bar/bistrot nato nell’internazionale Hong Kong che ha successivamente aperto anche a Milano, incastonato tra i palazzi storici della centralissima via Cesare Correnti (colonne di San Lorenzo). Proprio lì, la passione per il cibo di casa di Marco Cattaneo,si è materializzata su un isolato, assumendo le sembianze di una bottega di circa 25 mq sotto il nome di Pausa. L’inconfondibile insegna rossa recitava già all’epoca “Your Italian Break”, con l’idea di diffondere un format innovativo, semplice, veloce e replicabile all’estero. Larghi tavoli, prese per pc e cellulari in ogni postazione e ottime bevande sono la miglior compagnia per giornate in smart working da passare qui.

Indirizzo: via Cesare Correnti, 28

 

#3 Combo: lavorare come in un campus universitario

Combo non è semplicemente un ostello ma anche un bar dove bere qualcosa prima o dopo cena, un ristorante in cui le specialità locali incontrano la cucina del mondo e una radio, dal suono eterogeneo e l’anima girovaga. Si trova in Ripa di Porta Ticinese 83, nel cuore dei Navigli. Le distanze per lavorar tranquilli non mancano, il wi-fi nemmeno ed è dotato di un ampio cortile senza tempo immerso nel verde. La tranquillità che si trova venendo a lavorare qui è impagabile. 

Indirizzo: Ripa di Porta Ricinese, 83

 

#2 Vista Darsena: lavorare sentendosi (quasi) in Riviera

Ph. www.mymi.it/

Il sogno proibito dei milanesi: lavorare a Milano con la vista sul mare. Con un po’ di immaginazione è quello che si può provare in questo Smart bar con servizio di cucina: Vista Darsena è un locale all-day dove poter accompagnare lo studio prima con un buon caffé, centrifuga e fetta di torta di pasticceria, poi con un pranzo a base di Pink Burger al salmone o Cheeseburger di manzo, e infine perché no anche un drink. Posizionato sulla Darsena, il valore aggiunto del posto è un bancone sovrastato da un video-wall studiato per trasmettere immagini e mostre di giovani video-maker. La connessione internet ad alta velocità lo rende poi il posto perfetto per lavorare e studiare comodamente seduti al tavolo. Vista Darsena è aperto tutti i giorni alle 10 fino alle 02:00 di notte.

Indirizzo: Viale Gabriele D’Annunzio, 20

 

#1 CityLife Shopping District: lavorare come in un coworking ma a costo zero

Nell’area food ci sono spazi di lavoro tutti dotati di prese e connessione gratuita, perfetti per sedersi e lavorare al tablet o al pc. Praticamente sono come dei desk da coworking senza la noia di dover pagare l’affitto e senza soffrire l’ansia tipica di alcuni camerieri che, una volta capito che ordinerete una sola consumazione, inizieranno a camminarvi attorno e guardarvi male perché “tra un po’ ci serve il tavolo.” A City Life e in ognuno dei posti di cui vi ho parlato tutto ciò non succederà. Un altro valore aggiunto: c’è anche la comodità di poter ordinare un caffè e fermarsi per pranzo consumando tutto nella propria postazione. E se la giornata è bella si può fare pausa godendo di uno dei parchi più belli e moderni di Milano, passeggiando sotto i grattacieli e sognando la conquista del mondo. 

Indirizzo: Piazza Tre Torri

 

Continua la lettura: 5 TRATTORIE LOW COST dove si mangia bene a Milano

CARLO CHIODO

copyright milanocittastato.it

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La nuova TORRE di MILANO ispirata alla grande tradizione milanese del NOVECENTO

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Credits: blog.urbanfile.org Torre Milano

Tra i prossimi edifici che compariranno a Milano c’è un grattacielo residenziale ispirato all’architettura novecentesca e con continui richiami alla città che lo ospiterà.  Ma cosa prevede il progetto?

La nuova TORRE di MILANO ispirata alla grande tradizione milanese del NOVECENTO

# “La città ti porta in alto”

Credits: torremilano.it
Torre Milano

Torre Milano è la nuova torre sorta tra Isola e Maggiolina, vicino a Porta Nuova e alla Stazione Centrale: un edificio di 23 piani per un totale di 86 metri. Sarà uno spazio polifunzionale con aree co-working, wellness e relax (piscina, palestra, area giochi per i più piccoli ecc.). Oltre agli appartamenti. Il progetto è stato presentato qualche anno fa e ora la torre è quasi pronta, la consegna infatti era prevista a fine 2022 ma mancano ancora gli ultimi ritocchi. Una torre pronta al 95%, come si legge direttamente sul sito del progetto. L’edificio è stato pensato appositamente per essere luogo ideale per partecipare attivamente alle trasformazioni della parte nuova della città, si presenta come “la torre della città che ti porta in alto”, in una posizione centrale, Torre Milano vuole infatti essere vivibile e iperconnessa.

# I continui riferimenti all’architettura della tradizione milanese

Credits: torremilano.it
Torre Milano

Una torre già quasi sold out, sono già stati venduti infatti la maggior parte dei 105 appartamenti. Ma soprattutto un edificio che continua a richiamare la tradizione meneghina, nell’architettura, nei nomi e nel concept innovativo. Ogni piano di Torre Milano si chiama come un parco della città, la pavimentazione della zona lounge alla base della Torre ricorda il lastricato del Duomo, mentre il cemento armato richiama il Pirellone e la Torre Velasca. In realtà la struttura in sé ricorda molto la torre vicino piazza Missori. Torre Milano è poi ispirata ai grandi nomi dell’architettura milanese novecentesca: Portaluppi, Ponti, Aulenti, Caccia Dominioni.

Torre Milano è un progetto di Opm (Impresa Rusconi e Storm.it) firmato dallo Studio Beretta Associati e oltre ai 23 piani di unità abitative e spazi condivisi, prevede un 24esimo livello che fa da belvedere sulla città. Una vista panoramica sullo skyline della nuova Milano. Inoltre, l’intero edificio è progettato secondo elevati standard di sostenibilità: pannelli fotovoltaici, raccolta delle acque piovane e in generale una classe energetica A.

Fonti: edilportale.com

Continua la lettura con: TORRE TIRRENA, il palazzo di Milano che ha ispirato le TORRI GEMELLE di New York

BEATRICE BARAZZETTI

copyright milanocittastato.it

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Apericena lowcost: i locali dove si mangia e si beve a basso prezzo

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Credits chef_pechuga IG - Ciu's

A Milano è nato il rito dell’aperitivo. Scegliere un locale dove bere e mangiare bene, e in quantità, non è però facile. Eccone dieci dove spendere meno di 15 euro.

Apericena lowcost: i locali dove si mangia e si beve a basso prezzo

#1 Cafè Metropolis

Metropolis – Caffè Metropolis

Partiamo da nord, sul lungo viale che conduce alla Stazione Centrale. Qui c’è il Cafè Metropolis dove si può fare un aperitivo a buffet, le dalle 18.30 alle 21.30, con una varia e assortita selezione di piatti e una altrettanto ricca di champagne, spumanti, vini bianchi, rossi, cocktail e analcolici.

Indirizzo: Via Vittor Pisani, 5

#2 Ciu’s

Credits chef_pechuga IG – Ciu’s

Spostiamoci in zona Buenos Aires, nella via Spontini celebre per il primo locale della nota pizzeria al trancio pugliese, al Ciu’s. Un locale che una via di mezzo tra un pub e un lounge bar, con il corridoio lungo e stretto, dove ci si può abbuffare con primi e secondi di ogni genere, anche di pesce, e ottimi cocktail con appena 9 euro

Indirizzo: via Gaspare Spontini, 6

#3 Bhangra Bar

Bhangra Bar

Tutti i giorni della settimana, dalle 18 alle 22, al Bhangra Bar in zona Arco della Pace si può gustare un corposo aperitivo immersi in un’atmosfera etnica. Obbligatoria la prenotazione, si può scegliere tra cocktail internazionali, classici e rinnovati, mangiando molto bene dall’antipasto al dolce, tutto servito a buffet. 

Indirizzo: corso Sempione, 1

#4 Deseo

IG @deseo.milano

Dall’altra parte di corso Sempione troviamo il più chic ed esclusivo Deseo. In questo locale dal design contemporaneo e raffinato, contaminato da influenze Pop e Underground, si può approfittare di un eccezionale buffet e di una ampia scelta di cocktail preparati ad arte.   

Indirizzo: corso Sempione, 2

#5 Spritz Navigli

Credits: @spritznaviglimilano – Bar Navigli

Eccoci in una delle zone del movida per eccellenza, i Navigli. Lungo Ripa di Porta Ticinese c’è solo l’imbarazzo della scelta di locali tra cui scegliere. Spritz Navigli si presenta come un ambiente confortevole, con musica, tavoli all’esterno e all’interno e propone l’apericena, ogni giorno dalle 16 alle 02:00, con antipasti, primi e secondi piatti, salumi e formaggi, frutta e dolci 

Indirizzo: Ripa di Porta Ticinese, 9

#6 Locanda Da Vinci

Credits andreairge IG – Locanda Da Vinci

Sull’altro Naviglio troviamo la Locanda Da Vinci, dove fare un abbondante apericena ad un prezzo accessibile, con cocktail originali e non scontati.

Indirizzo: Alzaia Naviglio Pavese, 52

#7 Vista Darsena

Credits vista.darsena IG – Vista Darsena

Vista Darsena sui Navigli è invece uno smart bar con uno degli aperitivi più cool, composto da bruschette, sandwich e altri golosi stuzzichini. Da bere si può scegliere tra una selezione di cocktail, vini, bollicine o birre.

Indirizzo: viale Gabriele D’Annunzio, 20

#8 Todos a Cuba

Credits todos_milano IG – Todos

A pochi passi dal centro storico di Milano c’è Todos a Cuba, un locale con personale accogliente e preparato. L’atmosfera richiama il centro America, l’aperitivo è sempre gustoso e abbondante e l’assortimento di vini e cocktail è ottimo.

Indirizzo: Via Edmondo de Amicis, 4

#9 La Hora Feliz

Credits irynadesconocida IG – La Hora Feliz

Non lontano dalle Colonne di San Lorenzo troviamo La Hora Feliz. Altro locale che prende ispirazione da Cuba oltre che ad altre culture. L’aperitivo si fa tutti i giorni alle 17 e 30 circa e viene servito con un ricco buffet.

Indirizzo: via S. Vito, 5

#10 Un Posto a Milano

Un Posto a Milano

All’interno della Cascina Cuccagna, l’unica cascina rimasta in centro città, si può fare aperitivo da Un Posto a Milano. La proposta della casa prevede piatti dolci e salati, tutti preparate con ingredienti a chilometro zero, stagionali e attentamente selezionati, come focaccia fatta in casa, taralli artigianali, pinzimonio, salame padovano e molto altro ancora. Il prezzo per l’aperitivo per due persone parte da 18 euro.

Indirizzo: via privata Cuccagna, 2/4

Fonte: paginegialle.it

Continua la lettura: I BAR LOW COST di Milano: bere bene senza paura del conto

FABIO MARCOMIN

copyright milanocittastato.it

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Il video del giorno: “Milano è la metafora dell’amore”

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Uscito il nuovo videoclip dei Baustelle. Dopo “Romantico a Milano” un’altra dichiarazione d’amore per la nostra città. 

Hai un video di Milano da inviarci o segnalarci? Scrivici su info@milanocittastato.it (video del giorno)

MILANO CITTA’ STATO

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MILANO è PEGGIORATA in questi ULTIMI ANNI

M1 vs M2, qual è più VELOCE?

ODISSEA sulla GENOVA – VENTIMIGLIA

Com’è la PIZZA dei nuovi DISTRIBUTORI AUTOMATICI di Milano?

In MOTO sulle STRADE più PERICOLOSE di Milano

Vivo solo tra le montagne

Ho riprogettato il biglietto della metro

I metallari di Milano negli anni Ottanta

Come sarà il nuovo PIAZZALE LORETO (Rendering)

La COPPIA che si è trasferita da MILANO per VIVERE in MEZZO a un BOSCO


La TRATTA più LUNGA senza FERMATE della METRO di Milano

Le STRADE SOLARI, la nuova VIA per il futuro di Milano?

La nascita di Milano

Il TUNNEL STRADALE che doveva passare sotto MILANO

Sulla METRO di MILANO nel 1982, l’anno dei MONDIALI

Una GIORNATA in CENTRO a Milano. Con soli 10 EURO. È possibile?

Curiosità e futuro della LINEA VERDE di Milano

MILANO nell’OTTOCENTO

Le tre PIZZE più COSTOSE di Milano

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La STRADA “TAPPO” di Milano

STEFANIA e le MACCHINE GIGANTI che hanno scavato i TUNNEL della metro 4

“RUBARE è il nostro LAVORO”

PERCHE’ VIVI a MILANO?

Il metodo RUMENO per la sicurezza sulla METRO

A bordo di un TAXI VOLANTE

L’EVOLUZIONE di PIAZZA DUOMO nel TEMPO

I fantasmi di Milano

Emergenza passaporti a Milano

VICOLI SCOMPARSI del centro di Milano

ABBATTERE il TURCHINO per eliminare la NEBBIA e lo SMOG a MILANO

ECCEZZZIUNALE… VERAMENTE, le 7+1 SCENE ICONICHE di un film chiave della commedia italiana

Alla scuola della BIDELLA PENDOLARE da NAPOLI per scoprire la verità

I TRENI della METRO di ogni linea di Milano

AGGRAPPATO al BUS sulla tratta Lodi-sant’Angelo

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VIVAIO e MILANO CITTA’ STATO, le attività per il 2023. Vuoi unirti anche tu?

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FINE ANNO in coda al PANE QUOTIDIANO

Milano – Roma: più veloce in treno o in aereo?

La passerella di Piano sulla M1

Un anno da pendolare sulla Milano Cremona

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Milano: SERVIZI sempre meno efficienti e PRATICHE sempre più lunghe. La motivazione di fondo che si cerca di ignorare

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Credits peter-facebook -pixabay - Soldi

Una situazione che sta diventando sempre più insostenibile con servizi meno efficienti e pratiche sempre più lunghe. Ma si cerca di fare finta di niente. 

Milano: SERVIZI sempre meno efficienti e PRATICHE sempre più lunghe. La motivazione di fondo che si cerca di ignorare

# A un dipendente pubblico non conviene venire a Milano

Credits Comune di Milano – Anagrafe

Servizi meno efficienti e pratiche sempre più lunghe. Questo è quello che sono costretti a subire i milanesi ogni giorno, una situazione che peggiora con il passare degli anni e che in futuro rischia di diventare insostenibile. Il motivo principale è il deficit di dipendenti pubblici occupati in biblioteche, scuole e uffici comunali.

Non sono i concorsi a mancare, nonostante per anni siano stati limitati per esigenze di contenimento della spesa pubblica e le assunzioni siano rimasti al palo, e il problema è presente anche a livello statale e regionale solo che a Milano la situazione è peggiore di altrove. Per il 2023 in città saranno assunti 607 dipendenti, in seguito alla negoziazione dei sindacati con Palazzo Marino che ne aveva proposti 400 visti anche i 250 milioni di euro di deficit nel bilancio. Secondo Patrizia Frisoli della della Cgil Funzione Pubblica, sentita da Milano Today, ne servirebbero almeno il doppio

La differenza con il resto d’Italia risiede nel fatto che dei nuovi lavoratori pubblici non si sa quanti effettivamente accetteranno il posto dopo aver vinto il concorso e quanti lasceranno pochi mesi dopo l’assunzione. 

# Lo stesso stipendio: al Sud da nababbi, a Milano in braghe di tela

affitti brevi
Affitti

Alla base c’è il basso livello retributivo, identico in tutta Italia. E questo malgrado a Milano il costo della vita sia molto più alto a partire dagli affitti insostenibili, staccando in modo sensibile la capitale oltre a tutte le altre città. Il numero di abitanti ha di nuovo superato la soglia di 1,4 milioni di abitanti ma cresce anche quello degli esclusi o respinti dalla città, in particolare le fasce più giovani che sono destinatarie di stipendi di ingresso per ovvie ragioni più bassi rispetto a chi ha un’anzianità di carriera più alta. 

I casi di chi lascia un posto di lavoro fisso a Milano sono un costante. Maria Grazia come riporta Milano Today, madre 35enne di due figli originaria di Brindisi, nel 2021 ha vinto un concorso come insegnante nella scuola dell’infanzia ma ha resistito appena un mese: “Ho accettato l’incarico, ho cercato di riorganizzare la mia vita e quella dei mie figli, ma ho capito dopo poco tempo che non fosse sostenibile“. 

Leggi anche: ATM non trova autisti? La REPLICA di un CONDUCENTE: MILANO insostenibile per i nostri STIPENDI

# L’unica soluzione: le gabbie salariali per il settore pubblico

Credits peter-facebook -pixabay – Soldi

Agire sul costo della vita non si può, salvo interventi del governo come quello messo in campo per ridurre il costo dell’energia, perché i prezzi delle abitazioni e dei servizi erogati dai privati sono determinati dalla legge del mercato. Un fenomeno ancora più evidente a Milano vista la sua attrattività, è tra le prime città in Europa per investimenti immobiliari, con l’offerta che fatica a seguire la domanda. L’unica soluzione, senza girarci troppo intorno, sarebbe quella di introdurre di nuovo le gabbie salariali, questa volta nel pubblico impiego, sulla falsariga di quelle abolite ufficialmente nel 1972.

Gli stipendi dovrebbero essere adeguati a garantire lo stesso tenore di vita che possono permettersi i cittadini del centro Italia e soprattutto del Mezzogiorno. Secondo i dati del report previsionale di Maiora Solutions relativi al periodo gennaio-dicembre 2022 il prezzo medio aggregato delle locazioni nelle città del Sud Italia risulta essere inferiore di circa il 40-45% rispetto a quelli di Centro e Nord Italia. Al Sud costa sensibilmente meno anche mangiare al ristorante o prendere un caffè al bar. Non è un caso quindi, ad esempio, che i posti a disposizione al tribunale di Milano siano coperti al 60% mentre nel mezzogiorno la copertura è totale.

Percepire uno stipendio di 1.200 euro e abitare anche solo in una qualsiasi delle periferie milanesi significa fare la fame, spesso nemmeno vivendo in un appartamento ma in una stanza, mentre vivere a Taormina vuol dire fare la bella vita. Non è forse giunta l’ora di riportare equità tra Nord e Sud, restituendo dignità a chi lavora nella città motore dell’economia italiana, invece di focalizzarsi solo a rilanciare una parte dell’Italia che, nonostante o forse per colpa di oltre mezzo secolo di aiuti economici, non riesce a ripartire?

Leggi anche: MILANO sempre più CARA: in lizza con Londra e Parigi per il trono in Europa. Ma non per gli stipendi

Fonte: Milano Today

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FABIO MARCOMIN

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La “Grande Metro Anulare”: ROMA farà la CIRCLE LINE prima di MILANO?

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Progetto Pietropaolo Vanin - Circle Line Roma

Sarebbe un progetto rivoluzionario per la capitale. Un progetto molto ambizioso. Troppo per Milano?

La “Grande Metro Anulare”: ROMA farà la CIRCLE LINE prima di MILANO?

# Una metro circolare per la capitale

Credits romametropolitane – Sviluppi futuri metropolitana Roma

Nell’ambito della consultazione popolare indetta dal Comune di Roma per l’invio di proposte diverse tematiche, tra cui il trasporto pubblico, Pietropaolo Vanin amministratore del gruppo facebook Grande Metro Anulare ha redatto un documento che elenca alcune osservazioni per il PUMS (il Piano Urbano per la Mobilità Sostenibile) e ipotizza una metropolitana circolare per Roma. Realizzare metropolitane che passino per il centro della capitale si è rivelato e si sta rivelando lento e costoso per vari motivi, primo fra tutti l’enorme mole di reperti archeologici nel sottosuolo, e quindi una linea circolare potrebbe essere una soluzione alternativa alla futura linea D. A supporto della proposta viene sottolineato come le città abbiano bisogno sia di trasporti radiali che tangenziali.

Leggi anche: Le ESTENSIONI attese per la METROPOLITANA di ROMA

# Gli esempi all’estero e in Italia

Credits: wikipedia.org – Grand Paris Express

Nel motivare la sua proposta porta alcuni esempi: “il futuro Grand Paris Express, le linee 2 & 6 di Parigi considerate assieme, la Circle Line londinese, le linee 6 e 12 di Madrid, le linee 5 e 14 di Mosca, le linee 2 e 10 di Pechino, così come la linea 1 di Napoli (in fase di ultimazione), rappresentano esempi di linee metropolitane di natura circolare.” A questo aggiunge però che “il famoso anello ferroviario di Vigna Clara (o Cintura Nord) – la futura Circle Line romana – si trova troppo lontano dal Grande Raccordo Anulare (GRA) che è letteralmente intasato tutti i giorni dell’anno. Inoltre, la Circle Line romana sarà un collegamento ferroviario non a cadenza metropolitana. Ai fini di limitare il congestionamento del GRA, solo chi risiede nei pressi dei capolinea (attuali o futuri) delle linee metropolitane esistenti, in effetti prossimi al GRA, potranno scegliere di non prendere l’auto e non intasarlo.

Leggi anche: La linea L1 della METRO di NAPOLI: sarà la prima CIRCLE LINE italiana

# Il tracciato e le fermate

Progetto Pietropaolo Vanin – Circle Line Roma

Da questi presupposti e stimoli nasce quindi l’idea della Grande Metro Anulare (GMA) che ricalchi idealmente il GRA dalle auto e che ne decongestioni il traffico. Il modello dovrebbe essere quello delle “RER e del Grand Paris Express parigini o della recente londinese Elizabeth Line: una linea veloce, con fermate diradate, sia sotterranea che in superficie, che intersechi le linee metropolitane esistenti, le loro future estensioni e le Ferrovie Laziali (FL).” 

Il tracciato sarebbe per il 60% sotterraneo e lungo 75 km, andando ad intercettare vari capolinea nel caso di metro e fermate nel caso di FL, per un totale di 16 fermate. Facendo il percorso in senso antiorario sarebbero: Ciampino, Anagnina (A), Giardinetti (C), Rustica UIR (FL2/FL7), Casal Monastero (B), Nomentana GRA (con o senza linea D), Colle Salario (B1) e Fidene sulla FL1, Centro Rai sulla F, Grottarossa GRA sulla C, FM3 e la linea A presso San Filippo Neri, poi un lungo salto fino alla fermata Massimina della FL5, Ponte Galeria della FL1, Casal Bernocchi della Roma-Lido, Castel di Leva (B), Divino Amore (FL5) ed infine di nuovo Ciampino. 

# Stima dei costi e tempi di costruzione

Progetto Pietropaolo Vanin – Stima costi Circle Line Roma

Nel progetto viene fatta una stima ufficiosa dell’investimento necessario a realizzare la “grande circle line romana”, come illustrato nella tabella, calcolato in 10,7 miliardi di euro pari a 143 milioni di euro per chilometro. L’importo è il risultato di una riparametrazione del costo al km sostenuto per la metro C, anche in considerazione della percentuale di tracciato realizzato in sotterranea. Per la durata, tenendo invece conto dell’utilizzo di tecniche di costruzione presumibilmente simili, di un minor numero di stazioni ma di un percorso più lungo, si ipotizza di realizzare la Grande Metro Anulare (GMA) in 21 anni.

A Milano mancano progetti così rivoluzionari. Si potrebbe prendere spunto da questo per rendere il trasporto pubblico dell’area metropolitana efficiente come quello cittadino.

Riferimenti: Grande Metro Anulare

Continua la lettura: CIRCLE LINE: cosa serve per chiudere il GRANDE CERCHIO di Milano

FABIO MARCOMIN

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La TRASFORMAZIONE di MILANO: le professioni più diffuse negli ultimi anni

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Ph. Peggy_Marco

Un decennio di radicale trasformazione. Non solo grattacieli, Expo e nuovi quartieri: anche il mondo professionale appare oggi profondamente rinnovato rispetto a quello che accadeva 10 anni fa.

La TRASFORMAZIONE di MILANO: le professioni più diffuse negli ultimi anni

# Anno 2013: ricordate come stava Milano?

 

2013. Milano è in recessione. Una crisi che ancora risente del crack finanziario mondiale del 2008. La disoccupazione in città sfiora il 10% e si assiste a un numero record di fallimenti e di chiusura di aziende. Malgrado lo scenario a tinte fosche si intravvedono però anche segnali di ripresa, in particolare nel settore delle costruzioni, come a Porta Nuova, Bovisa e Citylife, e nelle infrastrutture con la linea M5. Ma l’orizzonte di Milano è dominato da Expo. Ancora non si capisce se sarà un successo o un flop epocale, tuttavia l’attenzione è rivolta al massimo alla Grande Esposizione del 2015. In una Milano dove molti perdono il lavoro e tante aziende chiudono i battenti, ci si interroga sulle prospettive di carriera. L’obiettivo del posto fisso, in banca o in un’azienda pubblica, sembra al tramonto. Al suo posto si iniziano a vedere altre possibilità. Tra cui ciò che emerge nel nuovo fenomeno che sta dilagando a Milano: le start up. 

# Cos’è successo negli ultimi dieci anni: le nuove professioni dominanti

Ph. sasint

Rispetto ad allora tanto è cambiato nel mondo delle professioni. E le carriere che hanno dimostrato di ripagare di più le ambizioni sono in gran parte diverse da quelle di dieci anni fa. Queste le professioni più in auge negli ultimi dieci anni (dati Istat e associazioni di categoria):

  1. Professionisti del digitale: una delle grandi novità che si sono imposte nel passato più recente è la diffusione delle tecnologie digitali. Milano è diventata il centro di riferimento per esperti di data science, intelligenza artificiale, cybersecurity, sviluppo di software e app, e-commerce e marketing digitale. Figure che dieci anni fa non c’erano o sembravano solo una nicchia per geek. 
  2. Lavoratori della salute e dell’assistenza: la crisi del Covid ha aumentato la richiesta di medici, infermieri, farmacisti e operatori sanitari, ma anche di professionisti dell’assistenza domiciliare e sociale. In pochi anni l’intero settore della sanità è stato sotto pressione come mai nella storia d’Italia. 
  3. Operatori nei servizi alle imprese: molte aziende hanno deciso di diventare più snelle, delegando all’esterno quello che in tempi precedenti si produceva in house, attraverso dipendenti propri. Questa tendenza ha accelerato la proliferazione di singoli o gruppi di professionisti che assistono le aziende fornendo consulenza legale, fiscale e finanziaria, di contabilità e di marketing. In generale, si sta assistendo a una forte disintermediazione nelle aziende e nei servizi che favorisce lo sviluppo di professioni autonome. 
  4. Professionisti del settore creativo e culturale: anche grazie a Expo è sensibile l’incremento di impiegati in attività creative e culturali, come teatri, musei, gallerie d’arte, organizzazione di eventi e agenzie di pubblicità. In particolare in grande crescita ci sono i professionisti del design, della grafica, della moda, dell’architettura e dell’editoria. Con un occhio particolare per il mondo dei social network. 
  5. Freelance e lavoratori autonomi: Milano è da sempre un riferimento per chi vuole mettersi in proprio. Anche se negli ultimi anni si è trasformata la figura del lavoratore autonomo. A inizio degli anni Duemila il lavoratore autonomo era tipicamente un imprenditore, in particolare nel settore tecnologico sulla scia del boom di internet. La crisi del 2008 ha avviato il fenomeno degli startupper: giovani laureati, disoccupati, quadri in cerca di riposizionamento, tutti impegnati nel dare vita a start up, aziende tecnologiche spesso formate da un solo addetto con una durata media molto bassa. Negli ultimi anni il fenomeno start up si è affievolito lasciando campo a freelance, singolo professionisti in cerca di uno o più cliente a cui fornire le proprie competenze. Spesso con il sogno di diventare veri e propri imprenditori.
 

# Le professioni su cui puntare a Milano per il futuro

Ph. langll

Si possono individuare quali saranno le professioni più richieste per il futuro dando uno sguardo alle tendenze in atto a livello internazionale e locale. La forte presenza a Milano di industrie creative, tecnologiche e finanziarie lascia immaginare che sapranno attirare i nuovi talenti. Le professioni che potrebbero avere successo a Milano nel futuro sono:

  1. Professionisti IT: la crescita dell’industria tecnologica richiederà professionisti dell’informatica, come sviluppatori di software, ingegneri del software, esperti di sicurezza informatica e ingegneri delle reti. Oltre che programmatori di Intelligenza Artificiale. 
  2. Professionisti creativi: difficile immaginare che Milano possa perdere campo nei suoi settori di elezione, come la moda, il design e la pubblicità. Professioni come stilisti, grafici e strateghi della comunicazione dovrebbero avere successo nel futuro. Soprattutto in un mondo con intelligenza artificiale diffusa l’elemento creativo umano sarà una dote essenziale per poter giocare da protagonisti. 
  3. Professionisti sanitari: l’invecchiamento della popolazione e la crescente domanda di assistenza sanitaria dovrebbero portare a una maggiore richiesta di professionisti del settore sanitario, come medici, infermieri e fisioterapisti. Probabilmente la sanità del futuro sarà organizzata in modo diverso rispetto all’attuale. Quindi ci si aspetta anche la diffusione di professioni un po’ diverse, soprattutto con nuove caratteristiche tecniche e di managerialità per la gestione e di interdisciplinarietà per le competenze mediche. 
  4. Professionisti finanziari: uno dei principali centri finanziari d’Europa, con una forte presenza di banche, società di investimento e altre istituzioni finanziarie, sarà sempre un magnete, anche immaginando profondi cambiamenti nel mondo della finanza. L’esigenza di amministrare patrimoni sarà sempre più richiesta soprattutto in epoca di mercati instabili e di difficile gestione. Un ruolo interessante lo avranno sicuramente gli esperti in criptovalute e nella blockchain. 
  5. Professionisti dell’ambiente: la crescente consapevolezza ambientale dovrebbe portare a una maggiore richiesta di professionisti del settore ambientale, come ingegneri ambientali, urbanisti e architetti sostenibili. Anche il mondo del no profit potrebbe portare a una crescente domanda di figure in questo ambito. 

Continua la lettura con: Cv Map: le aziende che assumono di più, una per ogni fermata della metro

ANDREA ZOPPOLATO

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Gli INFLUENCER più famosi di MILANO

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copertina social

Chi sono gli influencer più famosi di Milano? Difficile stilare una classifica, soprattutto perché ormai non esiste più una vera e propria distinzione tra social. Chi lavora su YouTube ormai non può fare a meno di Instagram e gli instagrammers senza TikTok sono un po’ dei boomers che devono aggiornarsi. In questo mix di social network, ecco allora 10 delle persone più influenti della città, nate su un social e che pian piano hanno spopolato anche su gli altri.

Gli INFLUENCER più famosi di MILANO

# I Ferragnez: una famiglia da 43 milioni di seguaci

Credits: @fedez
Fedez e Chiara Ferragni

La famiglia del momento ormai da qualche anno. Un amore nato da una canzone, l’hit estiva del 2017 Vorrei ma non posto di Fedez e J-Ax, che in poco tempo si è trasformato in colonna sonora per i programmi di Gossip. Chiara Ferragni con i suoi 29 mln di followers su Instagram, 6,2 mln su Tik Tok, un blog nato nell’ormai 2009 e un’azienda ben affermata, è l’influencer più conosciuta di Milano. A renderla tale sono anche i suoi fan internazionali, che la seguono anche da prima che diventasse così famosa in Italia. Ma Fedez non è da meno, con i suoi 14,6 mln di seguaci su Instagram e 6,1 su TikTok non c’è italiano che non sappia chi sia. E se per caso non posta per un giorno, tutto il mondo se ne accorge, ne è una prova il silenzio post-Sanremo che ha scatenato un boom di articoli su di lui.

# Valentina Ferragni, in scia della sorella maggiore

Credits: @valentinaferragni
Valentina Ferragni

Rimanendo in famiglia, anche Valentina Ferragni, la sorella minore di Chiara, sta accumulando sempre più followers. Su Instagram sono ben 4,5 milioni le persone che la seguono e anche se sul profilo TikTok non raggiunge ancora il milione di followers, questi sono ben 617,6 mila.

# Favij, il re dei videogames

Credits: @favij
Favij

Cambiamo un attimo social e passiamo a YouTube. Anche se non è più lo youtuber più famoso d’Italia, lo è rimasto per molto tempo, Favij è una delle persone più conosciute in città. Nato a Torino, ma traferitosi nel capoluogo lombardo, Lorenzo Ostuni vanta 3,2mln di follower su Instagram e 6,44 milioni di iscritti sul canale YouTube FavijTv. Prima famoso soprattutto per i suoi video di videogiochi, ora alterna i contenuti anche con vlog e video per tutti. Anche lui ormai ha TikTok e qui ha 1,2 milioni di iscritti.

# Me Contro Te, il duo siciliano trasferitosi a Milano

Credits: @mecontrote
Me contro Te

Non c’è bambino che non conosca questo duo siciliano che si è trasferito nel capoluogo lombardo. Sono i Me Contro Te, coppia formata da Luigi Calagna detto Luì, e Sofia Scalia, detta Sofì, nati come duo lavorativo nel 2014 con il loro primo video su YouTube. Ora questa coppia, di nome e di fatto, la si vede ovunque, addirittura al cinema. Il loro pubblico è abbastanza piccolo di età grazie al loro modo di parlare, recitato e grottesco, e ai contenuti che portano (scherzi, esperimenti sociali per bambini ecc.). Intanto però oggi contano un canale YouTube con 6,51 milioni di iscritti, 2,8 milioni di follower su TikTok e 1,5 milioni di seguaci su Instagram.

# Vallini’s Family, la famiglia da 4 milioni di seguaci

Credits: @vallibeatrice
Beatrice Valle e Marco Fantini

Torniamo su Instagram e qua non si può non citare un’altra famiglia influente in città. Usciti anni fa dal famoso programma della De Filippi, Beatrice Valli e Marco Fantini insieme contano quasi 4 milioni di followers (3,2 lei e 1,5 lui). Si occupano di moda e sponsorizzazioni, ma sui social mostrano anche la loro vita quotidiana. Su TikTok invece Beatrice Valli ha 164 mila seguaci e Marco Fantini 194,9 mila.

# Chiara Biasi

Credits: @chiarabiasi
Chiara Biasi

Nata a Pordenone ma trasferitasi a Milano, Chiara Biasi è seguita da 4,1 milioni di followers su Instagram. Nata come fashion influencer è entrata anche nel giro di Chiara Ferragni.

# Khaby Lame, il Tiktoker superstar mondiale

Credits: @khaby00
Khaby Lame

Il TikToker più famoso d’Italia e tra i più noti del mondo, superando la Ferragni in termini di followers, si è trasferito a Milano da Chivasso (Torino) nel 2021. Stiamo parlando di Khaby Lame che conta ben 155,7 milioni di followers su TikTok e 78,9 mln su Instagram. Nato nel 2000, ha raggiunto il successo durante i lockdown quando, dopo essere stato licenziato da operatore di macchine CNC, si è inventato dei mini video muti in cui svelava in modo divertente i segreti di alcuni video virali concludendo alla sua classica mossa a palmi delle mani aperti verso l’alto. Nell’aprile 2021 ha superato Gianluca Vacchi come TikToker italiano più seguito e, nel luglio 2021, ha superato Addison Rae diventando il secondo TikToker più seguito al mondo. E’ stato inserito nella giuria del Festival di Cannes per i cortometraggi, è testimonial di brand di moda. Il suo patrimonio stimato è valutato sopra i due milioni di dollari.

# TheShow e gli scherzi metropolitani

Credits: @theshowisyou
The Show

Milano è la città delle opportunità e questo lo hanno capito in molti, sono tanti infatti gli influencers e youtubers che hanno deciso di vivere in città una volta capito il potenziale del loro lavoro. Per citarne alcuni ci sono Stepny e Surry. Ma Milano sforna anche talenti ed è stato il caso dei TheShow, il duo formato da Alessio Stigliano e Alessandro Tenace, classe 1991, che hanno creato un’azienda propria la TheShow s.r.l (coinvolgendo anche altri creators). Nati come i re degli scherzi, continuano a far ridere il loro pubblico di 3,9 milioni di iscritti sul canale YouTube, di 696 mila su Instagram e 250,6 mila su TikTok.

# Sofia Crisafulli, ragazza madre supersocial

Credits: @sofiacrisafulli
Sofia Crisafulli

Classe 2003, tra le tikotkers più famose di Milano c’è Sofia Crisafulli, ragazza madre che racconta la sua esperienza di mamma giovanissima oltre a pubblicare i classici balletti di TikTok. Oggi sul famoso social conta 2,2 milioni di followers, ma anche su Instagram supera il milione (precisamente 1,3) e ha un canale YouTube con 150 mila iscritti.

Continua la lettura con: I 10 LUOGHI più INSTAGRAMMATI di Milano

BEATRICE BARAZZETTI

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Il RUSH FINALE di MARZO: eventi e spettacoli da non perdere dal 27 al 31 #ToDoMilano

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Shen Yun - Credits: Epoch TImes

Marzo finisce e si entra nel vivo della stagione primaverile, anche grazie ad eventi, spettacoli, nuovo cartellone teatrale e leggende della musica

Il RUSH FINALE di MARZO: eventi e spettacoli da non perdere dal 27 al 31 #ToDoMilano

#Trova nella settimana:

#Lunedì 27/3: il giorno di Roger Waters

  • Roger Waters – Credits: billboard italia

    Più mutande per tutti!: evento a cura di FreddoCane, per la sensibilizzazione verso i cittadini senza fissa dimora. Si svolge alle 18.00 alla Fondazione Somaschi, in corso Garibaldi 117.

  • Maria João Pires e la Filarmonica della Scala: il lunedì della stagione sinfonica al Teatro alla Scala, opsita Maria João Pires. Accompagnata dalla Filarmonica residente e diretta da Gianandrea Noseda, inizia alle ore 20.00.
  • Insopportabilmente Donna: tra esercizi di stile un po’ assurdi e colpi di scena, Tess Masazza porta in scena una storia di amicizia e bisticci. Come incrinare i rapporti cercando di dimenticare un ex, al Teatro San Babila alle ore 20.00.
  • Le mie canzoni: dietro alle composizioni di una vita, Carlo Verdone racconta insicurezze e successi al Carcano. In compagnia di Ernesto Assante, alle ore 20.30 per Follow the Monday.
  • Dolore di Dio, storia dell’uomo: lettura teatrale e interpretazione musicale della Via Crucis, vista con la sensibilità di diversi artisti, tra cui Gianluca Capuano, Francesco Zago, Adele Pellegatta e Fabio Pizzul. All’Auditorium San Fedele alle ore 20.45.
  • Mao Fujita: il giovane pianista giapponese, opsite della Sala Verdi del Conservatorio, esegue un programma dedicato a Mozart. Inizio alle 20.45.
  • Gesù di Nazareth: la storia, la narrazione scritta e interpretata da Paolo Colombo, va in scena al Teatro Filodrammatici alle 21.00.
  • La Passione – Oratorio laico spirituale: evento corale che coinvolge, tra gli altri, il Coro Amici della Nave, gli artisti del Coro della Scala e della Fenice e gli allievi del CPM di Franco Mussida. Si tiene alla Basilica di S. Ambrogio alle 21.00.
  • Roger Waters: è il primo grande evento epocale del 2023 legato alla musica. A Milano arriva il leggendario Pink Floyd per due doppi appuntamenti. Prima serie di concerti lunedì 27 e martedì 28 al Forum di Assago alle 21.00. Tornerà nel weekend.
  • Pronti all’Improvviso: modulo avanzato del corso gratuito sull’improvvisazione teatrale. Creato da Imprevisti Su Misura, si tiene alla Corte dei Miracoli in via Mortara, dalle 21.20 in avanti.
  • Read&Beer: unione tra gli amanti della lettura e della buona birra, con questa nuova rassegna. Ospite è l’autore Alessandro Robecchi, che presenta il suo ultimo romanzo a EDIT di via Berina 1. Inizio alle 21.30.

#Martedì 28/3: Milano in tram, vibrano gli archi di Arod e un duo inedito di violini

Ara Malikian e Vasko Vassilev – Credits: Zero.eu
  • Dramatram: scoprire i luoghi e gli aneddoti di Milano, girando su un tram che mette in prosa la storia della città. Doppio spettacolo alle 19.00 e alle 20.30, con partenza da piazza Fontana a cura di Dramatrà.
  • L’esperimento: un vero e proprio esperimento sociale che, dal palco dell’Elfo Puccini, potrebbe trasferisri in sala verso il pubblico. Lo spettacolo debutta alle 19.30 e resta in scena fino a domenica 2 aprile.
  • Amazonia 2040: prima assoluta per l’Italia dello spettacolo che si interroga sulla foresta amazzonica. In replica anche mercoledì 28 alle 19.30, alla Triennale.
  • Paolina Leopardi racconta Mozart: sono 250 anni dai viaggi di Mozart in Italia e Sonia Bergamasco, accompagnata al pianoforte da Marco Scolastra, celebra con i ricordi della sorella del poeta. Sipario alle 19.30 al Teatro Carcano.
  • Nova Twins: unica data italiana per le due gemelle inglesi del rock, un po’ prog e un po’ heavy. È possibile applaudirle alla Santeria Toscana, a partire dalle ore 20.00.
  • Riccardo III: Paolo Pierobon interpreta in maniera esemplare il cattivo di Shakespeare. Per una settimana in scena, a disposizione del pubblico dell’Elfo Puccini. Sipario alle 20.30.
  • Ara Malikian e Vasko Vassilev: grande incontro di violini al Teatro Dal Verme. In esclusiva insieme il più giovane primo violino della Royal Opera House e la rockstar, per dare vita ad un evento imperdibile. Si inizia alle 20.30.
  • Quartetto Arod: il quartetto d’archi di origine francese, propone un programma che contiene anche brani inediti di cui sono autori loro stessi. L’evento è alle 20.30 nella Sala Verdi del Conservatorio Giuseppe Verdi.
  • Coppie e doppi: gioco di scrittura e drammaturgia, ideato e interpretato da Anna Galiena, in cui giocano rimandi e seduzione. Protagonista fino al 6 aprile nella Sala A del Teatro Franco Parenti. Il sipario di debutto è alle 20.30.
  • Jorge Rossy Vibes Trio: protagonista al vibrafono, arriva drumming Rossy nella prima serata del Blue Note. Doppio spettacolo alle 20.30 e 22.30, accompagnato da Robert Landfermann al contrabbasso e Jeff Ballard ai tamburi.
  • Ragazze di vetro: storie di vita vissuta tra due ragazze conoscenti e suicidi non riusciti. In scena fino al 2 aprile al Pacta Salone, con debutto alle 20.45.
  • Vlad – Dracula: arriva anche uno dei musical più annunciati della stagione, quello ispirato dalla storia di Bram Stocker. In scena al Teatro Nazionale per tutta la settimana, con sipario alle 20.45.
  • Elio canta Jannacci: di generazioni tra Elio e Jannacci ce ne sono molte, legate a filo doppio con la musica milanese. Il recital omaggio è in scena al Teatro Lirico fino a domenica 2/4, debutta alle 20.45.
  • Grasso che cola: monologhi comici vanno a comporre lo spettacolo di Zelig “più unto” di sempre. È Antonio Ricatti che intrattiene il pubblico, alle ore 21.00.
  • Shiva: ultimo incontro tra il rapper di Legnano e il pubblico milanese, aggiunto a grande richiesta. Si danno appuntamento al Fabrique alle 21.00.
  • Enzo Jannacci e Fabrizio De Andrè, le stesse periferie esistenziali: al Teatro Alfredo Chiesa, a San Cristoforo, si celebra un omaggio a due grandi cantautori del passato, tra musica, letture e riflessioni. Inizio spettacolo alle 21.00.

#Mercoledì 29/3: i Modà con l’orchestra, Melissa Aldana con il suo sax, la chitarra di Damien Rice e le atmosfere latine di Gaia

Modà & Orchestra – Credits: Grattacielo.net
  • Melissa Aldana: classe 1988 e già una star del sax e del jazz, arriva al Blue Note. Tiene banco con la formula del club: doppio spettacolo alle 20.30 e alle 22.30.
  • Modà: per la seconda settimana di fila, Milano inizia ad ospitare anche i big della musica italiana. Per la prima volta accompagnati dagli archi di un’orchestra, Kekko &C sono al Teatro Arcimboldi, dalle ore 20.45.
  • Breaking Italy Podcast: registrazione in diretta col pubblico del podcast di Alessandro Masala. Ospite della puntata è il comico Valerio Lundini, entrambi sono ospiti del Teatro Carcano a partire dalle ore 21.00.
  • dEUS: per il momento unica data italiana dell’attesa band di Anversa, che fa tappa a Milano per il tour europeo. Sono in programma ai Magazzini Generali alle 21.00.
  • Damien Rice: nomade musicale per eccellenza, arriva a Milano al Teatro Dal Verme con la sua chitarra e la solita scaletta improvvisata. Potrebbe essere una delle ultime date “terrestri”, prima del tour in barca a vela che sta ideando per la prossima estate. Sipario alle 21.00.
  • Gaia: anima latina e liriche in italiano e portoghese, sono gli ingredienti di Alma Tour, che Gaia propone alla Santeria Toscana a partire dalle ore 21.30.

#Giovedì 30/3: suoni del Mediterraneo e la vera storia di Cassina De’ Pecchi, insieme alla grande danza cinese, ai FASK e le più belle citazioni di Woody Allen

Shen Yun – Credits: Epoch TImes
  • Convegno Stelline: nuovo appuntamento al Palazzo delle Stelline, con l’argomento Visioni future: Next Generation Library. Apertura lavori con Fabio Massa alle 9.30, continua anche venerdì 31.
  • Not to scale (fuori scala): curiosa esperienza di autoteatro, da raggiungere a coppie attraverso disegno, cancellatura e ascolto. Fa parte di Fog, della Triennale e propone slot alle 11.00, 12.30, 14.00, 15.30, 17.00 e 18.30. In replica fino a domenica 2 aprile.
  • Ingresso nel Labirinto: apertura del Labirinto, l’installazione di Arnaldo Pomodoro nella sede dell’omonima Fondazione. Dalle 19.00 parte la visita guidata, negli spazi interrati della ex Riva-Calzoni.
  • Un mare di suoni: seconda rassegna della manifestazione che aggrega suoni e artisti di calibro dell’area mediterranea. Primo evento al Volvo Studio alle 19.30, tornerà poi in maggio.
  • Cassandra: la Sala Tre del Franco Parenti ospita la versione che Cecilia Lupoli, diretta da Carlo Cerciello, propone dell’opera di Christa Wolf. In replica fino al 6 aprile, debutta alle 19.45.
  • Shen Yun: la danza cinese è di scena a date alterne al Teatro Arcimboldi. Uno spaccato della Cina prima del comunismo, debutta alle 20.00 e rimane a Milano fino al 30 aprile.
  • Marco Giani diretto da Stefano Montanari: il clarinetto di Giani è protagonista al Teatro Dal Verme, accompagnato da I Pomeriggi Musicali. Spettacolo alle 20.30 e, il programma, prevede di esaltare le doti clarinettistiche del solista.
  • Il mormorio del vento: una partita a scacchi tra Lucifero e Dio, scritta da Luca Doninelli, è in scena al Teatro Oscar dino al 2/4. Interpretato da Maurizio Donadoni con musica dal vivo di Nicola Alesini, debutta alle 20.30.
  • Tony Momrelle: frontman degli Incognito, cantante soul e autore jazz, porta tutto questo bagaglio sul palco del Blue Note. Momrelle si prende lo spettacolo delle 20.30 e anche quello delle 22.30.
  • Dio è morto, e neanch’io mi sento tanto bene: si intitola così il nuovo spettacolo che Tullio Solenghi dedica a Woody Allen. Un collage sapientemente costruito di citazioni, lette e raccontate al Teatro Carcano, con debutto alle 20.30.
  • My Generation: la storia vera di Cassina de’ Pecchi e delle esperienze di un quartiere, nate e cresciute intorno alla balera e alla cultura. Si racconta al Piccolo Teatro Martesana alle 21.00, nello spettacolo ideato e interpretato da Ermanno Nardi.
  • Fast Animals and Slow Kids: la band umbra è di nuovo in tournée accompagnata da una piccola orchestra da camera. I FASK sono al Teatro Arcimboldi per la tappa milanese del loro tour, il sipario è alle 21.00.

#Venerdì 31/3 (diurno e preserale): apre la mostra dedicata a Zanele Muoli, prima di entrare nel vivo del weekend e dare il benvenuto ad Aprile

Zanele Muoli al Mudec – Credits: segnonline
  • Muholi. A Visual Activist: un’altra mostra incentrata su “razza” e “genere” si aggiunge al programma milanese. Le controverse foto di Zanele Muoli sono esposte al Mudec fino al 31 luglio, la mostra apre alle 9.30.

Continua la lettura con: Le località del giorno (per una gita da Milano)

LAURA LIONTI

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La “PICCOLA ATLANTIDE” di Segrate

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Comune di Segrate - Oasis

Un progetto ambizioso e innovativo, un’oasi di relax in una location contemporanea e di design. Vediamo cosa prevede il progetto.

La “PICCOLA ATLANTIDE” di Segrate

# Un’oasi nel quartiere verde

Credits ilmagicomondodirosa IG – Centro Parco

Il 24 marzo 2023, al Centro Verdi di Segrate, è stato presentato l’ambizioso e innovativo progetto di rigenerazione urbana che prenderà forma nel lago del Centro Parco, l’area un tempo occupata dalla cave e oggi oasi nella natura vissuta dai cittadini. Commissionato dall’amministrazione comunale di Segrate allo studio danese Mast fondato dall’Architetto Marshall Blecher, “Oasis – L’Oasi di Segrate” prende ispirazione dai altri progetti disegnati dallo studio specializzato in costruzioni sull’acqua e design marittimo e vincitore di svariati concorsi di architettura internazionali. Il finanziamento sarà a carico dell’Unione Europea.

Leggi anche: Che FINE ha FATTO il “più grande centro commerciale d’;Europa” alle porte di Milano?

# Una darsena con costruzioni avveniristiche galleggianti

Comune di Segrate – Oasis

All’interno del rinnovato laghetto Centro Parco, che ha visto la riqualificazione della sponda sud con realizzazione di più punti di aggregazione per lo sport e il tempo libero di bambini, giovani, meno giovani e famiglie, e della sponda nord, sorgerà una darsena dedicata a piccole imbarcazioni. La struttura sarà caratterizzata da una serie di installazioni e nuove soluzioni fruibili totalmente “green” e dal design avveniristiche che galleggeranno sull’acqua e saranno collegate da passeggiate lungo le sponde e ponti pedonali. L’obiettivo è mettere a disposizione un’oasi di relax in una location contemporanea e di design.

 

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I QUARTIERI più GETTONATI a Milano dove COMPRARE CASA

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Credits Andrea Cherchi - Casa Galimberti

Prosegue la crescita del numero delle compravendite immobiliari a Milano, con distacchi sensibili rispetto alle altre grandi città italiane, e cresce anche il valore delle abitazioni. Vediamo la fotografia della mercato e le zone più richieste dove comprare casa.

I QUARTIERI più GETTONATI a Milano dove COMPRARE CASA 

# Nel 2022 si è registrata una crescita delle compravendite del 36%: Milano prima in Italia

In base ai dati dell’Agenzia delle Entrate le compravendite di immobili nelle grandi città italiane hanno registrato una sensibile crescita nel 2022. Milano è la città con l’aumento più considerevole con +36%, più del doppio di Palermo e Bari rispettivamente con +15,5% e +13,5% e oltre 5 volte il dato di Roma e dieci quello di Genova che si trovano in coda a questa graduatoria rispettivamente con un +6,4% e un +3,6%.

# L’area in maggiore crescita? Per appartamenti signorili in zone di pregio è Garibaldi-Moscova seguita dalle zone a Ovest del Centro

Credits corriere – rielaborazione dati Tecnocasa e Mutuionline – Quartieri preferiti per comprare casa a Milano

Oltre all’aumento del numero delle compravendite immobiliari Milano registra un trend in salita anche per i prezzi delle abitazioni. In base alle rilevazioni di Tecnocasa, per l’acquisto di un appartamento signorile di 100 mq in zone di pregio il quartiere più richiesto e che ha ricevuto un maggior apprezzamento rispetto all’anno precedente è quello di Garibaldi-Moscova con +8,7%. Seguono l’area di Pagano con +6,5%, la zona Sempione con +5,53%, Porta Nuova con 2,5% e infine Corso Vercelli con +0,6%. Gli altri quartieri, da Citylife a Vincenzo Monti, da Corso Magenta a San Babila, Brera e Palestra non hanno segnato alcuna variazione.

# Montenero e Corso Genova le più richieste tra le zone residenziali di livello medio-alto 

Credits corriere – rielaborazione dati Tecnocasa e Mutuionline – Quartieri preferiti per comprare casa a Milano livello medio-alto

Tra le zone residenziali di livello medio-alto il maggiore interesse è per quella di Montenero che segna un +12,9% di aumento dei valori immobiliari. A seguire Corso Genova-De Amicis con +12,8%, poi Porta Romana-Crocetta con +8.3%, Wagner-De Angeli con +6,6%, Arena-Arco della Pace con una crescita dei prezzi del 6,2% e per concludere Sarpi-Canonica e Isola-Lagosta rispettivamente con +4,5% e 4,2%

Continua la lettura con: Il FINANCIAL TIMES scopre la “VALLE DEI LAGHI”: a un’ora da Milano e a “COSTI UMANI”

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Milano internazionale: 10 luoghi dove incontrare persone di tutto il mondo

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Ph. Medi2Go

Milano è la New York o la Londra italiana, la città dove è maggiore la presenza di persone di tutto il mondo. Ecco dove andare per sentirsi cittadini del mondo.

Milano internazionale: 10 luoghi dove incontrare persone di tutto il mondo

#1 All’Ostello Bello

Credits ostellobello.com – Ostello Bello

Si definisce the best hostel in Milan. Si parla più inglese che italiano, bevendo cocktail a 5 euro. Atmosfera internazionale nei pressi di via Torino, ma non solo: è stato aperto un Ostello Bello in Myanmar e un altro in zona Stazione Centrale con tanto di cortile col ping pong e terrazza con le amache, in via Lepetit 33.

#2 Al Madama

Credits esstille – Ostello Madama

Ostello nato qualche anno fa dietro a Calabiana, all’interno di una palazzina Liberty in perfetto stile Vecchia Milano che un tempo accoglieva un hammam e prima ancora un Commissariato della Polizia da cui prende il nome. Turisti stranieri, serate Karaoke, serata lettura. È difficile sentire parlare italiano.

Indirizzo: via Benaco 1

#3 All’aperitivo in lingua

Pret a parler- Aperitivo in lingua

L’aperitivo in lingua è l’opportunità di passare un momento di svago bevendo un cocktail e gustando qualche stuzzichino conversando con insegnanti di madre lingua, come negli eventi proposti da Prêt à Parler, oppure con altre persone interessate a uno scambio culturale come durante la serata internazionale del mercoledì al Palo Alto Cafè in Porta Romana, frequentata dagli studenti Erasmus di Milano.

#4 Alle serate Erasmus in discoteca

The Club

Un’altra occasione per più giovani di incontrare persone provenienti da tutto il mondo sono le serate Erasmus in discoteca. Tra le più famose quella del giovedì sera al The Club in zona Moscova, del venerdì sera all‘Alcatraz e il sabato universitario dei Magazzini Generali.

#5 Internations

Internations

Iniziativa nata in Germania da un ex studente Erasmus della Bocconi che pare si sia ispirato dalle serate internazionali della nostra città. Ora si è diffusa in tutto il mondo: è un sito (internations.org) ed eventi sia spontanei che organizzati da Internations.

#6 Pogue Mahone’s

Credits poguemahones_milano IG – Pogue Mahones

Pogue Mahone’s è il pub irlandese di Porta Romana da quasi 30 anni punto di riferimento per gli studenti internazionali, e non solo, di Milano. Alle pareti poster che ritraggono classici cinematografici, personaggi storici o visitatori famosi, nel locale musica, tanta birra e il maxi schermo per vedere gli eventi sportivi, rubgy su tutti.

Indirizzo: Via Vittorio Salmini, 1

#7 Bar Jamaica

Credits: @_triolescano_ Bar Jamaica

In generale basta passeggiare per Brera per incontrare turisti e studenti Erasmus. Un luogo di ritrovo classico è il bar Jamaica, autentica istituzione delle serate milanesi. La sua storia nasce nel 1911 e già dall’inizio si differenzia per essere uno dei primi bar muniti di telefono e macchina del caffè espresso. Era molto apprezzato da Ernest Hemingway.

Indirizzo: via Brera, 32

Leggi anche: Il BAR JAMAICA: il leggendario ritrovo dei grandi artisti di Milano

#8 Al Blue Note

Credits antropodiario_temporalia IG – Blue Note

Uno dei rimpianti della Milano del passato è la musica dal vivo. Negli anni novanta c’erano molti locali, specie sui Navigli, che offrivano spettacoli che hanno di fatto favorito l’arrivo sulla scena di gruppi di successo, come i Bluvertigo o Le Vibrazioni. Oggi resistono in pochi tra cui il Blue Note, molto apprezzato dagli ospiti internazionali dal palato fino, con musica jazz, blues e cori gospel.

Indirizzo: via Pietro Borsieri, 37

#9 Offside Sport Pub

Credits the_offside_mi IG – Offside Sport Pub

L’Offside Sport Pub si è fatto un nome soprattutto per la programmazione di eventi sportivi che hanno grande impatto sul pubblico internazionale. Trasmette il calcio, il rugby e altri numerosi eventi sportivi live da gustare a birra di ottima qualità, 9 tipi diversi alla spina, e hamburger della casa.

Indirizzo: Via Losanna, 46

#10 Le model night

Ph. @justme.milano IG

Anche se sono meno quotate di un tempo, persistono le serate frequentate da modelle di tutto il mondo. Tra i locali dove questa presenza è più assidua ci sono l’Armani Bamboo Bar, il Just Cavalli e l’11Clubroom.

Continua la lettura: La PRIMA VOLTA a Milano: 10 cose da mostrare per fare COLPO

FABIO MARCOMIN

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I VILLAGGI NASCOSTI di Milano

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Il villaggio dei fiori - @baronpower1 IG

Sono nascosti dentro ad altri quartieri. Spesso formati da poche case. Ma basta un’occhiata e si riconoscono subito. 

I VILLAGGI NASCOSTI di Milano

#1 Villaggio Lincoln

Villaggio Lincoln

In zona Cinque Giornate si trova il celebre mini villaggio formato da una serie di villette coloratissime che lasciano il visitatore a bocca aperta. Il villaggio di via Lincoln ricorda un po’ Murano. Nasce alla fine dell’800 per ospitare gli operai della vicina Porta Vittoria. Con il tempo, gli abitanti di quelle case hanno cominciato una vera e propria sfida alla facciata più sorprendente della propria abitazione. Passeggiando in quella stretta via sembra di tornare indietro nel tempo.

Leggi anche: Sette cose che non sai sul QUARTIERE ARCOBALENO di Milano

#2 Il Villaggio dei Giornalisti

credit: @rebeca_frangulea (INSTG) – Case Igloo

Il Villaggio dei Giornalisti, è un prezioso e raffinato agglomerato urbano nato in mezzo a palazzi e condomini ben poco eleganti, all’interno del Municipio 2, che si estende da Porta Nuova a Greco. Tra i diversi stili architettonici che si possono incontrare alla Maggiolina, che è il nome con cui si denomina il quartiere più grande di cui è parte, spiccano quello Vittoriano, neo-medievale e gotico. L’edificio più riconoscibile è la Palafitta, nome vintage di Villa Figini e, soprattutto, le case Igloo di via Lepanto, delle anticonformiste creazioni d’architettura.

Leggi anche: Le 3 curiosità del VILLAGGIO dei GIORNALISTI di Milano

#3 Mirabello

Villa Mirabello
Villa Mirabello

Mirabello, nella parte Nord della Maggiolina, nasce nel 1939 con la costruzione di un complesso di 12 palazzine di due-tre piani ad opera dell’Istituto Fascista Autonomo Case Popolari di Milano. L’intento era quello di ospitare la nuova classe dirigente: medio-alta borghesia, professionisti, industriali, artisti. Si affiancarono poi nel tempo villette d’epoca e abitazioni con giardino molto gradevoli. Il nome è da ricondurre a Villa Mirabello di inizi ‘400, uno degli esempi di maggior interesse per quanto riguarda la tipologia di villa-cascina suburbana di epoca rinascimentale, all’epoca questa zona era aperta campagna.

Leggi anche: VILLA MIRABELLO e il quartiere costruito per la nuova classe dirigente

#4 Le ville Tudor in Porta Lodovica

Credits: @pari.silvia IG – Ville Tudor

Ci spostiamo nel distretto di Porta Lodovica, compreso tra le vie Tabacchi, Castelbarco, Viale Tibaldi e da Via Giambologna. Si tratta di un piccolo gruppo di villette e case singole di piccole dimensione, costruite tra il 1920 e il 1930, caratterizzate in prevalenza da uno stile eclettico, Liberty o Art-decò. Tra queste spiccano le due “ville Tudor” con le facciate a grate di legno e i tetti spioventi con uno stile che ricorda il medioevo del nord Europa, pare fatte costruire da una coppia tedesca per ricreare un pezzo di Baviera a Milano.

Leggi anche: Il MISTERO sulle VILLE TUDOR in zona Navigli: sono INGLESI o TEDESCHE? 

#5 Il Villaggio dei Fiori

Credits: @cristinamalaussene
IG – Villaggio dei Fiori

In zona Lorenteggio troviamo il Villaggio dei Fiori, chiamato così perché ogni sua via ha come riferimento il nome di un fiore. Infatti, questo mini quartiere così particolare è formato da via delle Camelie, via dei Gigli (via Primaticcio), via dei Giaggioli e via dei Giacinti. La caratteristiche di questo quartiere è la presenza delle cosiddette “case minime”, casa a schiera unifamiliare progettate dell’Ufficio Tecnico Comunale, disposte su due piani e un piccolo giardino sul retro. In totale ci sono 233 alloggi costruiti su 19 schiere, ogni schiera prevede 11 abitazioni. Di recente i muri delle case sono stati colorati di murales che rendono ancora più variopinto il villaggio. 

Leggi anche: Il quartiere delle CASE MINIME nel villaggio dei FIORI

Continua la lettura: I COLORI dei QUARTIERI di Milano

FABIO MARCOMIN

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Il BENZINAIO meno CARO di Milano

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Benzinaio (da pixabay)

Nell’ultimo anno il costo della benzina è un argomento caro a tutti. Ci sono momenti dove il prezzo del carburante sale alle stelle e altri dove ormai quando si legge che la benzina costa solo 1,80€ al litro ci luccicano gli occhi. A questo punto la domanda pare ovvia: qual è il benzinaio meno caro di Milano? 

Il BENZINAIO meno CARO di Milano

# La media dell’ultima settimana: 1,855 €/L

È vero che a Milano si tende ad evitare di usare la macchina e anche i pendolari, che vengono in città tutti i giorni, preferiscono i mezzi pubblici a quello privato. Rimane però che chiunque possieda la patente, negli ultimi tempi, è particolarmente attento al cambio dei prezzi del carburante. Il Ministero dei Trasporti, circa ogni settimana, fornisce dati sulla media del prezzo nei distributori italiani di benzina, diesel e GPL. Per la settimana dal 13 al 19 marzo, il prezzo medio della benzina era 1,855€ al litro, quello del gasolio auto 1,801 € e quello del GPL si aggirava intorno agli 0,797€/L. Eppure anche nella “carissima” Milano ci sono dei distributori che vendono carburante anche a prezzi più bassi.

# Qui la benzina costa meno di 1,60 euro al litro

Credits: google.com/maps
Esso

Se non si considera esclusivamente il comune di Milano ma tutti i benzinai nel raggio di 10km dalla città, secondo i dati del sito eurocharging.eu aggiornati al 21 marzo di quest’anno, il distributore più economico è un Esso Milano in via Marocchetti tra Milano Rogoredo e San Donato. Qui infatti la benzina costa 1,589€/L mentre il Diesel viene 1,629 al litro.

Spostandoci dall’altra parte della città, per trovare il secondo distributore economico, bisogna andare a Novate Milanese. Qui i prezzi già si alzano e si aggirano intorno alla media: la benzina costa infatti 1,789€ al litro mentre il Diesel lo si paga 1,749. Il distributore si trova in Via Giacomo Brodolini. Completando il podio dei benzinai meno cari di Milano e dintorni, per non spendere troppo, bisogna rifornirsi a Segrate in Via Piaggio 1 dove la benzina si paga 1,797/L mentre il Diesel 1,757. Per questo benzinaio ci sono anche i dati del metano, che infatti viene 1,699€/L.

# Il benzinaio più economico del Centro

Credits: google.com/maps
Api-IP Milano

Stiamo ora in centro città e non spostiamoci di più di 2km. Sempre secondo i dati eurocharging.eu, è ancora un Esso ad essere il benzinaio più economico di Milano Milano e si trova vicino a Piazza Sant’Erasmo, non molto lontano da Brera. Qui i prezzi della benzina sono più alti della media settimanale italiana, ma neanche troppo, per questo è il più economico della città: 1,876€ è il prezzo della benzina al litro, mentre quello del Diesel è 1,836€/L.

Segue in classifica il benzinaio Pompebianche in zona San Babila/Palestro. E con 1,899€/L per la benzina e 1,889€/L per il Diesel, Api-Ip in un’area di parcheggio di Piazza della Repubblica è il terzo distributore meno caro della città. Ciò che sicuramente preoccupa intanto è che a Milano ci sono ancora alcuni benzinai che hanno prezzi che superano i 2€ al litro, forse per questo bisognerebbe sapere quali sono i distributori con i prezzi più bassi.

Continua la lettura con: La TRATTORIA più ECONOMICA del CENTRO di Milano

BEATRICE BARAZZETTI

copyright milanocittastato.it

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