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Il video del giorno: le tre PIZZE più COSTOSE di Milano

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Quali sono e come sono le tre pizze più costose di Milano? Ce lo dice Alessia Dardano

Hai un video di Milano da inviarci o segnalarci? Scrivici su info@milanocittastato.it (video del giorno)

MILANO CITTA’ STATO

ALTRI VIDEO DEL GIORNO A MILANO:

M1 vs M2, qual è più VELOCE?

ODISSEA sulla GENOVA – VENTIMIGLIA

Com’è la PIZZA dei nuovi DISTRIBUTORI AUTOMATICI di Milano?

In MOTO sulle STRADE più PERICOLOSE di Milano

Vivo solo tra le montagne

Ho riprogettato il biglietto della metro

I metallari di Milano negli anni Ottanta

Come sarà il nuovo PIAZZALE LORETO (Rendering)

La COPPIA che si è trasferita da MILANO per VIVERE in MEZZO a un BOSCO


La TRATTA più LUNGA senza FERMATE della METRO di Milano

La nascita di Milano

Il TUNNEL STRADALE che doveva passare sotto MILANO

Sulla METRO di MILANO nel 1982, l’anno dei MONDIALI

Una GIORNATA in CENTRO a Milano. Con soli 10 EURO. È possibile?

MILANO nell’OTTOCENTO

8 progetti del FUTURO della METRO di Milano

La STRADA “TAPPO” di Milano

“RUBARE è il nostro LAVORO”

PERCHE’ VIVI a MILANO?

Il metodo RUMENO per la sicurezza sulla METRO

A bordo di un TAXI VOLANTE

L’EVOLUZIONE di PIAZZA DUOMO nel TEMPO

I fantasmi di Milano

Emergenza passaporti a Milano

VICOLI SCOMPARSI del centro di Milano

ABBATTERE il TURCHINO per eliminare la NEBBIA e lo SMOG a MILANO

ECCEZZZIUNALE… VERAMENTE, le 7+1 SCENE ICONICHE di un film chiave della commedia italiana

Alla scuola della BIDELLA PENDOLARE da NAPOLI per scoprire la verità

I TRENI della METRO di ogni linea di Milano

AGGRAPPATO al BUS sulla tratta Lodi-sant’Angelo

La via con più DIVIETI DI SOSTA del mondo

MI GUARDO e mi specchio vanitosamente in questi palazzi

Misteri e superstizioni di Milano

Il campanile medievale all’interno di un condominio

VIVAIO e MILANO CITTA’ STATO, le attività per il 2023. Vuoi unirti anche tu?

I mezzi pubblici a Milano negli anni ottanta

FINE ANNO in coda al PANE QUOTIDIANO

Milano – Roma: più veloce in treno o in aereo?

La passerella di Piano sulla M1

Un anno da pendolare sulla Milano Cremona

Dove andavano, cosa facevano i GIOVANI MILANESI nella Milano degli anni ’80

TIBALDI-BOCCONI, la prima stazione della CIRCLE LINE di Milano

La grande nevicata dell’85

La Milano di inizio Novecento

il SUPERATTICO sul tetto della TORRE

M4 – Dateo, la STAZIONE più PROFONDA di Milano

5 angoli INSOLITI da scoprire a MILANO

Un giro sul TurboKart

Il ciclista spericolato

Che cosa pensano i milanesi dei napoletani

Cosa pensano i napoletani di Milano e dei milanesi

3 esperienze gratis da fare nel periodo natalizio a Milano

Quanto spendono gli studenti di Milano?

Il panino più famoso di Milano

In volo sopra i Navigli nascosti

I paninari davanti al Burghy

L’ASFALTO “FERITO” di Milano, la denuncia del comico STORTI

Inaugurazione dell’M4

M4: la quiete prima dell’inaugurazione 

L’Italia costruisce la sua Tech Capital

Camminare sul cielo a Milano

Ho aperto un falso ristorante in piazza Duomo

Milano, una città che costruisce METROPOLITANE come nessun’altra

Le tre strade più trafficate di Milano

In TRATTORE in CENTRO a MILANO (scena cult)

Milano ha carenza di posti letto per i senza dimora

Sciare in Porta Nuova

La Ciclabile Umana

Le 10 moto più belle a EICMA

La protesta degli studenti contro la legge anti-rave

Calenda canta Bella Ciao all’Arco della Pace

Quanto paghi d’affitto a Milano

Un milanese a Genova

L’aperitivo più economico a Milano Centro

Milano, risse ai Navigli

Una GIORNATA ALTERNATIVA a Milano

L’arrivo di Totò e Peppino a Milano

Nel regno delle zucche alle porte di Milano

La M4 in anteprima

Cosa succederebbe se scoppiasse una bomba atomica a Milano?

Da DUOMO a LINATE, bus 73 contro METRO 4. Qual è più VELOCE?

48H da LADRO a Milano

Quanto spendo in una settimana a Milano

La trattoria milanese più economica della città

Milano, caldo fuori stagione

Quarto Oggiaro: la periferia che spaventa Milano

Da Milano a Lecco sulla ciclabile

Come funziona la linea senza conducente

La Metropolitana Milanese nei secoli

In volo di notte sui grattacieli di Porta Nuova

Le borseggiatrici della metro

Le intrusioni dei maranza

I nuovi poveri di Milano

Ultima corsa della Milano – Limbiate

Le reazioni degli automobilisti al blocca di via Palmanova

Street Style a Milano

Da Milano a Londra con una moto super sportiva

L’incrocio con semaforo rotto e il senso civico dei milanesi

Circle Line: la quasi metropolitana per Milano

Avvisi storici sul tram

La sfida: di corsa contro la metro

L’arena di Milano dimenticata da 25 anni

Manzoni occupato contro Giorgia Meloni

Lo show di Moncler in Piazza Duomo

La domenica di Milano vs di Roma

Milano del Futuro: 16+ edifici in arrivo 

10 ATTRICI MILANESI che hanno fatto la storia del cinema e del teatro

Tutte le stazioni della metro di Milano in un giorno

Il mio primo mese a Milano: quanto ho speso?

M6 – Il percorso della futura metropolitana di Milano

La mostra più INSTAGRAMMABILE di Milano

Mi sono trasferita a Milano

Gli Ultras della Dinamo Zagabria in giro per Milano

Tour dei chiostri notturni di Milano

Evoluzione animata della metro di Milano

Milano e Vincenzo

I locali più instagrammabili di Milanoa

DA MILANO A CAPO NORD IN BICI A FIN DI BENE

IL MODO PIU’ ECONOMICO DI MANGIARE A MILANO

Lezioni di danza in Piazza Duomo

Lo spot della Milano da Bere

LA CODA per la FAME

UN ROMANTICO A MILANO

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I bar negli hotel di lusso: dove bere un drink a cinque stelle a Milano

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Credits excelsiorhotelgallia IG - Terrazza Gallia

Per chi vuole provare un’esperienza a cinque stelle senza rimanere al verde ecco sette locali imperdibili in città.

I bar negli hotel di lusso: dove bere un drink a cinque stelle a Milano

# Il “Giro del Mondo in 80 giorni” al Mandarin Garden

Credits worldwideexcellence IG – Mandarin Garden

Il Mandarin Garden, all’interno del cinque stelle Mandarin Oriental, affaccia su una corte verdeggiante dove il mix tra piante lussureggianti, design italiano e un delicato tocco orientale danno vita a un un luogo vivace e accogliente. Qui si può provare la nuova drink list ispirata all’opera di Jules Verne “Giro del Mondo in 80 giorni”, studiata da Guglielmo Miriello, composta da undici Signature Cocktails come undici sono le lame dell’iconico ventaglio dell’hotel.

Indirizzo: Via Andegari, 9

Leggi anche: BREAKFAST a CINQUE STELLE: le tre più buone colazioni negli HOTEL di Milano accessibili agli esterni

# Mio Lab al Park Hyatt Hotel

Credits tips_to_feel_good IG – Mio Lab

Il Mio Lab è il cocktail bar del Park Hyatt Hotel, a lato della Galleria Vittorio Emanuele II e riaperto da poco dopo mesi di restyling, tra i più rinomati per i suoi aperitivi e drink dopocena. Il dj set contribuisce a creare la giusta atmosfera per gustare uno degli estrosi drink proposti da Alessandro Iacobucci Vitoni, da scegliere tra la “classic collection” e la “contemporaty collection” o tra l’elenco di analcolici.

Indirizzo: via Tommaso Grossi, 1

# Terrazza Gallia, settimo piano con vista sulla Centrale

Credits excelsiorhotelgallia IG – Terrazza Gallia

Al settimo piano dell’Excelsior Hotel Gallia ci si può godere un cocktail o un aperitivo nella scenografica Terrazza Gallia Bar & Lounge, con una vista suggestiva sulla città dalla Stazione Centrale a Porta Nuova. Nella lista dei drink sono presenti sempre nuove creazioni realizzate con i migliori distillati italiani e internazionali e mixati con ingredienti sorprendenti, come il Dusk a base di Plymouth Gin infuso allo zafferano.

Indirizzo: Piazza Duca d’Aosta 9

Leggi anche: I più STILOSI APERITIVI all’APERTO di Milano

# Bar Stilla al Four Seasons

Credits atomicgrace1289 IG – Bar Stilla

Al Four Seasons Hotel nel cuore del Quadrilatero della Moda c’è il Bar Stilla, aperto tutto il giorno per l’espresso mattutino, passando per l’aperitivo prima di cena e terminando con cocktail unici e raffinati accompagnati da Dj set quotidiani. L’ambiente è stato rinnovato di recente dall’archistar Patricia Urquiola e presenta un bancone semicircolare dove sedersi per vedere il bar tender all’opera, poltrone in pelle e rivestimenti i velluto. Nella drink list si possono provare i signature cocktail, i luxury cocktal e persino i social cocktail.

Indirizzo: via Gesù, 4

# Principe Bar sotto il lampadario di Murano

Credits rochesstephane IG – Principe Bar

Al Principe Bar dell’Hotel Principe di Savoia si può gustare un drink immersi in un’opera d’arte. Dallo scenografico lampadario realizzato a mano in vetro di Murano, al centro della sala, al bancone bar in vetro fuso che riflette l’ambiente circostante fino al pianoforte a coda. Nella drink list si può optare per cocktail a base di Martini, spumante o champagne, oppure uno tra quelli presenti nell’elenco di long drink o analcolici.

Indirizzo: piazza della Repubblica, 17

# Bulgari Bar, immersi nel verde urbano

Credits malibucarrie IG – Aperitivo Bulgari

Il Bulgari Bar, all’interno del Bulgari Hotel in pieno centro a Milano ma isolato dal caos cittadino, è tutto un richiamo al lusso e allo chic. Dall’ampio bancone ovale in resina nera alla spettacolare parete in vetro che si apre sulla luminosità e sulla quiete del giardino esterno. Si possono gustare aperitivi di ottima qualità grazie alla tecnica di miscelazione curata da Patrick Greco e alla scelta delle materie prime. 

Indirizzo: Via Privata Fratelli Gabba, 7

# Bamboo bar all’Armani Hotel

Credits botta.carla IG – Bamboo Bar

Eccoci nel quartier generale di Giorgio Armani. Al settimo piano del suo hotel cinque stelle troviamo il Bamboo Bar con un design elegante e contemporaneo dove godersi un cocktail con una vista mozzafiato sulla città. Si può scegliere tra la Gin Cocktail Collection e la Skyline Collection ideate da Daniele Bresciani, la seconda dedicata a Milano e alla sua architettura moderna e storica.

Indirizzo: via Alessandro Manzoni, 31

Continua la lettura: I BAR LOW COST di Milano: bere bene senza paura del conto

FABIO MARCOMIN

copyright milanocittastato.it

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ABITANTI a Milano nel 2023: quanti sono?

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Ph. dimitrisvetsikas1969
Quanto è grande la nostra città, in termini di popolazione? Dipende dall’area in cui si tiene in considerazione.
 
Milano è una e trina: c’è il Comune di Milano, che è il nucleo storico del territorio ambrosiano, poi c’è la Città Metropolitana di Milano, che rappresenta la vecchia provincia, e infine c’è la cosiddetta Grande Milano, che comprende i comuni esterni all’area metropolitana – quindi ricadenti in altre provincie e persino in altre regioni – ma facenti parte del territorio su cui Milano esercita un’influenza socio-economica determinante.

ABITANTI a Milano nel 2023: quanti sono?

# Il Comune di Milano

architetture
Milano

Il Comune di Milano ha superato di nuovo la soglia di 1,4 milioni di residenti nelle prime settimane del 2023 come comunicato dal Sindaco Sala, il dato ufficiale al 31 dicembre 2022 era di 1.396.673, ritornando ai livelli precedenti l’inizio della pandemia. Nel dato sono inclusi i milanesi-non-italiani (comunitari ed extracomunitari con regolare permesso di soggiorno). In ambito italiano la nostra città è la più popolosa dopo il Comune di Roma. In Europa ci sono diverse città che contano un maggior numero di abitanti, anche se i raffronti, in questo caso, è bene farli con i territori metropolitani, che rappresentano il livello di governo più appropriato per le grandi città.

In ogni caso, il solo Comune di Milano ha una popolazione superiore a quella di alcuni stati membri dell’Unione Europea. Sì, avete letto bene: Milano ha più abitanti di due isole (Cipro e Malta) e di due altri paesi nordeuropei (Estonia e Lussemburgo).
 

# La Città Metropolitana

Mappa Città metropolitana

Andiamo ora a guardare i numeri della Città Metropolitana di Milano. Qui le cifre si impennano: gli abitanti raggiungono i 3.218.824 pur se in calo costante dal 2019, da quell’anno si sono persi circa 32.000 abitanti. Anche in questo caso, la nostra metropoli è la più popolosa in Italia dopo Roma Capitale. Nell’Unione Europea, occupiamo il sesto posto.

I quattro stati membri UE – Cipro, Malta, Estonia e Lussemburgo – che abbiamo confrontato in precedenza con il solo Comune di Milano, messi insieme hanno meno abitanti della complessiva Città Metropolitana milanese. Quest’ultima risulta più popolosa anche di altri tre stati membri UE, singolarmente considerati: le altre due Repubbliche Baltiche (Lituania e Lettonia) e la cosiddetta “Svizzera dei Balcani”, ovvero la Slovenia.

# Grande Milano

Credits rogersmith87 – Area metropolitana Milano

Passiamo infine alla Grande Milano. In questo caso siamo di fronte ad una vera e propria “regione metropolitana”, comprendente intere porzioni di Lombardia, Piemonte ed Emilia. La Grande Milano è la seconda area urbana di questo tipo nell’Unione Europea, in seguito alla fuoriuscita di Londra, subito dietro a Parigi. La popolazione, secondo le stime dell’OCSE supera gli 8 milioni di abitanti. Roma ne ha la metà.

Credits: Andrea Cherchi
Continuando invece il confronto con gli stati membri UE, la Regione urbana di Milano supera anche la Finlandia, l’Irlanda, la Danimarca, la Croazia, la Slovacchia, la Bulgaria.
 
In conclusione: la valorizzazione della componente demografica non è una “gara” fine a se stessa, bensì rappresenta la necessaria presa d’atto del proprio ruolo in Italia, in Europa e, dunque, nel mondo. Basti considerare un fatto: Londra, dopo la Brexit, ha chiesto a gran voce di avere uno status particolare, ai limiti dell’indipendenza. Londra è non a caso la prima regione metropolitana comunitaria ed è il vertice settentrionale della cosiddetta Blue Banana, ovvero quella fascia continentale più produttiva e popolosa, che ha il proprio vertice meridionale proprio in Milano.
No, non è una gara fine a se stessa. È una vocazione ad essere protagonisti che ci lega precisamente a Londra, passando per il cuore d’Europa, e che dobbiamo difendere ed esaltare. Anche Milano e la sua area metropolitana (ex provinciale e grandemilanese) devono avere uno status particolare.
 

Continua la lettura: Milano: come è cambiata l’ALTEZZA degli ABITANTI negli ultimi DUEMILA ANNI? I risultati a sorpresa

FABIO MARCOMIN

copyright milanocittastato.it

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L’INCREDIBILE PONTE VOLANTE

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Credits the_confused_desi_medico IG - The floating bridge

Si ha la sensazione di essere sospesi tra cielo e acqua. Dove si trova, quali sono le sue caratteristiche e come è stato costruito.

L’INCREDIBILE PONTE VOLANTE

# Il ponte volante con vista Cremlino

Credits the_confused_desi_medico IG – The floating bridge frontale

The Floating Bridge è un ponte dalla forma insolita realizzato nel nuovo parco Zaradye a Mosca. Inaugurato nel 2017 è diventato il simbolo principale di questo luogo, un’attrazione turistica da cui si possono fotografare alcuni degli scorci panoramici più belli della capitale russa: Cremlino, Piazza Rossa e parco sottostante. L’affaccio è diretto sulla Moscova, anzi la struttura è sospesa 13 metri sulla Moscova dando l’dea di fluttuare tra cielo e acqua.

# Come è fatto e quanto misura

Credits the_confused_desi_medico IG – The floating bridge

Il ponte ha la forma di un enorme ferro di cavallo, una via di mezzo tra lettera V e la U,  e ha una lunghezza di 244 metri. La struttura poggia su due supporti in cemento all’interno del parco mentre la sua incredibile parte a sbalzo, che misura 70 metri, è sostenuta da funi in tensione. Gli elementi decorativi sono in metallo e la camminata in legno.

# Sopporta fino a 240 tonnellate di peso

 

 
 
 
 
 
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Un post condiviso da Richa Mukherjee (@richamukherjee_official)

Il Floating Bridge sopporta un carico di 240 tonnellate corrispondenti a circa 3/4.000 persone, con degli alti parapetti di vetro a proteggere chi ci passeggia sopra.

 

Continua la lettura: Il progetto del PONTE SOSPESO “da record” tra le sponde del DANUBIO

FABIO MARCOMIN

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È meglio MILANO o PARIGI?

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Duomo di Milano e Tour Eiffel

Una domanda che si fanno in molti. In realtà, noblesse oblige, sappiamo bene che Parigi è gemellata con Roma secondo il loro adagio di presunzione “solo Roma è degna di Parigi, solo Parigi è degna di Roma”. Quindi non dovrebbe esserci partita alcuna per la nostra città. Ma è proprio così? Andiamo ad analizzare meglio la situazione.

È meglio MILANO o PARIGI?

# Il territorio

Milano – Parigi

Sia Milano che Parigi sono prigioniere di confini vecchi e particolarmente ristretti: con i suoi due milioni e mezzo la città francese è minoranza nella sua regione ‘Ile de France’ proprio come Milano che dipende dai voti della Brianza e delle valli in Lombardia. PAREGGIO

# I dintorni

Lago di Como e Castelli della Loira

Ma come, direte voi, i Castelli della Loira, le spiagge dello sbarco, la reggia di Versailles, la cattedrale di Chartres? Certo, tutta roba di prim’ordine, ma se a paragone introduciamo quel mondo ovattato di fascino pittoresco e suggestioni di riflessi acquatici del Lago di Como, non può esserci partita per nessuno in Europa, senza per forza dover essere campanilistici. PUNTO PER MILANO

# Il trasporto pubblico

Rete trasporti Milano e Parigi

L’estensione del Metrò, dovuto in gran parte allo sviluppo nel secolo scorso, porta i parigini ad avere una fermata ogni 500 metri. Non sappiamo se sia o meno una leggenda metropolitana ma di certo il numero delle stazioni è roboante: 302 contro le 119 al momento per Milano. PUNTO PER PARIGI

# Gli aeroporti

Linate e Orly

La situazione aeroportuale parigina è caotica e affollata: Charles de Gaulle è un vecchio hub internazionale ma la sua struttura è ormai obsoleta. Nella difficoltà di farsi raggiungere, sta alla pari con Malpensa. Milano può contare su un terzo scalo (Bergamo) che è molto meglio dell’ormai dimenticata Paris-Beauvais. E se parliamo di city airports, dobbiamo dire che il nuovo restyling di Linate la pone una spanna sopra Orly, grazie anche al recente collegamento con la M4. PUNTO PER MILANO

Leggi anche: Linate, lo sfizio dei milanesi

# I collegamenti internazionali in treno

Frecciarossa – Eurostare Parigi Londra

Milano da poco si collega proprio a Parigi, oltre che con Zurigo e Vienna, in treni cari e poco battuti. Da Parigi in un’ora o poco più sei ad Amsterdam, a Bruxelles, a Londra!!! Niente da fare. PUNTO PER PARIGI

# Il patrimonio monumentale

Duomo di Milano e Tour Eiffel

Milano può annoverare il Cenacolo e il Duomo, ma già davanti all’iconica Tour Eiffel, a Montmartre e ai musei di Parigi (Louvre, Orsay, giusto per citare solo l’ovvio) conviene ritirarsi strategicamente. PUNTO PER PARIGI.

# Le manifestazioni culturali

La Ville Lumière ha la Festa della Musica, il Fringe Festival, il Salon du Chocolat, la Festa della Vendemmia. Ma anche Milano ha una week al mese, in media. E per entrambe c’è l’iconica Fashion! Avete indovinato? PAREGGIO

# Le Olimpiadi

olimpiadi 2026
Credits: radiolombardia.it

Parigi ospita i prossimi giochi olimpici estivi. Milano quelli invernali. PAREGGIO

# La cucina

Caffè e ostriche

Questo è un punto di grande attenzione, anche grazie all’estrema popolarità che gira ultimamente attorno alle famose classifiche di Taste Atlas. Se la colazione è a favore di Milano, grazie al livello più o meno simile del croissant (che a Milano si chiama brioche e costa molto meno) e all’eccezionalità del caffè espresso che prevarica il gusto colorato dei macarons, per i pasti principali la situazione si ribalta: la cotoletta alla milanese tiene contro l’onnipresente steak tartare parigina, ma la freschezza e la disponibilità delle deliziose ostriche fa saltare il tavolo. PAREGGIO

# Il clima

Qui saremmo facilmente propensi a dare il vantaggio alla nostra città, dove fa meno freddo tutto l’anno rispetto a Lutetia. Eppure, eppure dovremmo considerare anche il terribile inquinamento che grava sulla Pianura Padana, di gran lunga il peggiore in Europa. Quindi anche qui propendiamo per Salomone. PAREGGIO

# La gente

Milano è un mosaico e Parigi lo è all’ennesima potenza. Entrambe le città sono frenetiche, frettolose, poco propense al dialogo. Qualcuno in redazione pensa che i milanesi siano più simpatici: sicuramente i vecchi camerieri parigini che servono ai tavoli dei caffè in strada non brillano per simpatia, ma il confronto non si può fare perché il milanese purosangue non esiste più, a differenza del parigino. E andando a vedere la componente mista, non possiamo che essere ancora una volta politically correct. PAREGGIO

# Lo sport

Milan- Inter e Psg

Ossia, pardon, il calcio. Vero? Beh qui non dovrebbe esserci gara: da una parte ci sono Mbappé e Messi… Eppure, la solitudine del PSG, che in campionato domina senza stravincere e in Europa finisce puntualmente per dire addio ai sogni di Champions non vale quanto il calore di un derby nell’unica città che ha vinto la principale competizione con due squadre diverse. Il Paris FC è in serie B e non sembra avere davvero ambizioni capitali. In attesa del ritorno a livelli più alti del glorioso Racing, ora in quarta divisione, anche tenendo conto della ridicola querelle per lo stadio, questa è nostra. PUNTO PER MILANO

E quindi? Chi vince? Beh, questo sta a voi scoprirlo andando a esplorare le due città nei loro lati più nascosti! Buon viaggio!

Continua la lettura: NEOM: la futuristica MEGALOPOLI ARABA che ospiterà i GIOCHI INVERNALI

LORENZO ZUCCHI

copyright milanocittastato.it

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Il video del giorno: una GIORNATA ALTERNATIVA a Milano

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Una giornata non banale a Milano? Le esperienze diverse dal solito provate da Sara & Paolo.

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10 ristoranti stranieri a Milano da sperimentare almeno una volta nella vita

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Credits mariocalixtro IG - Vietnammonamour Milano

Si dice che a Milano si mangi la migliore cucina del mondo. Qui sono arrivati grandi chef internazionali, qui si trovano ristoranti stranieri stellati. In città l’offerta di ristoranti stranieri è impressionante. Tra i tanti che si possono provare noi abbiamo scelto questi dieci che offrono una esperienza unica.

10 ristoranti stranieri a Milano da sperimentare almeno una volta nella vita

#1 El Carnicero (Argentina)

El Carnicero

Il regno della carne argentina degli chef Emanuel Gonzalo Gentili Dominguez e Claudio Ruben Petterini con vini della Patagonia, locale alla moda per amanti della carne. Aperto dal 2013 in zona Porta Romana si sviluppa su tre sale eleganti con mattoni a vista, patio e un’enorme griglia. Nella prima sala c’è un tavolone comune. Nel 2017 ha aperto una seconda location in zona Garibaldi.

Indirizzi: via Spartaco 31 e corso Garibaldi 108

#2 Iyo (Giappone)

IYO

Ristorante giapponese stellato Michelin, IYO è stato inaugurato nel 2007 da Claudio Liu. Forse il sushi più buono che si possa gustare in Italia. Piatti giapponesi e di sushi innovativi e alta cucina giapponese contemporanea in un’elegante sala con interni a mattoni esposti e cucina a vista. Al primo locale si sono affiancati al primo piano della Torre Solaria, nel distretto di Porta Nuova, IYO Omakase e AALTO Cucina libera.

Indirizzi: via Piero della Francesca 74 e piazza Alvaar Alto

#3 Knam (Germania)

Credits soniaoutdoor IG – Knam

Va bene, non è un ristorante, non c’entra con questa lista, ma siamo pazzi delle sue torte dolci e anche salate, già, costano un botto ma sono una delizia. Si trovano anche le migliori Sacher della città. Imperdibile la torta ai tre cioccolati, la sua creazione. Ernst Knam è un mito, un tedesco da sbarco che dopo gli studi al Politecnico ha trovato l’America a Milano diventando il “re del cioccolato”.

Indirizzo: via A. Anfossi, 10

#4 Mido (Egitto)

Mido

Mido è un ristorante egiziano gestito da una famiglia, in cucina c’è la moglie Maha Matar, a due passi dalla Darsena. Tra le specialità mediorientali proposte la scelta “obbligata” è il Pasto completo dello Sceicco: pane casereccio caldo, antipasti con salse varie, riso allo zafferano con uvette, pistacchi e nocciole, falafel (polpette di legumi speziate e fritte), cous cous con carne e verdure, dolcetti tipici.

Indirizzo: via Pietro Custodi, 4

#5 Warsà (Eritrea)

Credits ristorantewarsa IG – Ristorante Warsà

Rimaniamo in Africa, al ristorante Warsà. Uno dei ristoranti etnici storici di Milano, aperto da quasi 30 anni, propone un ambiente curato nei minimi dettagli capace di riprodurre le atmosfere dell’Eritrea, con mattoni vivi, piacevoli profumi e allusioni alla cultura africana. Qui si mangia con le mani, come prevede la loro cultura, con pietanze dai sapori intensi e decisi. 

Indirizzo: via Melzo, 16

#6 Ravioleria Sarpi (Cinese)

Credits alexiseatstoomuch IG – Ravioleria Sarpi

Ravioleria Sarpi è il Luini di Chinatown. Cucina a vista sulla strada, ravioli ottimi, con ingredienti freschi e cucinati davanti agli occhi, la carne arriva dalla macelleria italiana a fianco. Prezzi più che accessibili. Lo si riconosce per la coda.

Indirizzo: via Paolo Sarpi, 27

#7 Serendib (Sri Lanka)

Credits serendib.milano IG – Serendib

Da Serendib ci si immerge in atmosfere cingalesi con piatti tipici del sub continente indiano. Arredi tradizionali e ricette che sono una deliziosa e ricca miscela di spezie, aromi, erbe.

Indirizzo: via Pontida, 2

#8 Le Vent du nord (Belgio)

Le Vent du nord

Dietro piazzale Lodi c’è “Le Vent du nord”, una brasserie belga con cucina arredata come l’interno di un un piroscafo del secolo scorso. Il nome s’ispira ai versi di una canzone di Jacques Brel, Mon père disait, e mette a disposizione 75 posti a sedere per gustare patatine, cozze e le migliori birre del mondo, quelle made in Belgium.

Indirizzo: via Sannio 18

#9 Vietnamonamour (Vietnam)

Credits mariocalixtro IG – Vietnammonamour Milano

La chef Christiane Blanchet, nata a Parigi ma di genitori vietnamiti, insieme a suo marito, il sommelier Dario Arlunno nel 2006 hanno ristrutturato come una casa coloniale una villa d’epoca del 1903 a Città Studi, in una traversa di viale Gran Sasso. Sotto c’è il ristorante con un veranda, dove viene proposta la tipica cucina del Nord del Vietnam delicata e profumata, e sopra un B&B con quattro stanze più il loro appartamento. Nel settembre 2014 hanno aperto anche un’altra location, all’Isola.

Indirizzi: via Alessandro Pestalozza 7 e via Torquato Taramelli 67

#10 Wicky’s Wicuisine (Giapponese)

Credits wickysinnovativecuisine IG – Wicky’s Wicuisine

La Wicuisine rappresenta la coniugazione della cucina tradizionale giapponese con i migliori ingredienti mediterranei. Più che una cucina, una filosofia.  Spiega lo chef Wicky Priyan: “Ho il massimo rispetto per la natura e quello che ci offre, l’ho imparato da bambino; nel mio villaggio non c’era luce e per studiare usavo le candele. Mi ricordo ancora quando aspettavo la luna piena riflessa sull’acqua, un momento magico, di assoluta serenità. Ho cercato di esprimere queste sensazioni anche nel mio locale dove la magia si ripropone con una grande luna ed il cielo stellato…

Indirizzo: corso Italia, 6

Continua la lettura: I 10 migliori MERCATI RIONALI da provare a Milano: cosa si trova e quando visitarli

FABIO MARCOMIN

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🔴 Il rialzo record degli AFFITTI in un ANNO a Milano

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Fonte: Idealista - Il Sole 24 ore

Prosegue nel trend di crescita dei prezzi delle locazioni, stessa dinamica che si registra nei principali centri urbani europei, arrivando ad un aumento in doppia cifra anno su anno. Un livello record per Milano.

Il rialzo record degli AFFITTI in un ANNO a Milano

# La quarta città in Europa per aumento degli affitti

Ph. @milanographies IG

Milano sempre più cara. Per molti è una città in cui diventa ogni giorno più difficile vivere, ma rispecchia una dinamica che si registra in altri centri urbani europei. Nel 2021 secondo gli ultimi dati di Eurostat la quota dei costi abitativi sul reddito disponibile nell’Unione Europa è stato in media del 19%. A Milano tra chi vive in affitto la quota di reddito destinata alla casa sale al 30%.

La piattaforma internazionale di alloggi per studenti e giovani professionisti “HousingAnywhere“ nel suo ”International Rent Index” (Indice Internazionale dell’Affitto), che analizza il costo degli affitti in 23 città europee, mette Milano al quarto posto tra il 2021 e il 2022 come città con il maggiore aumento annuale: per una casa servono in media 1.853 euro al mese.

# In anno la crescita è stata del 10%, valore che sale all’11,2% tra dicembre 2022 e dicembre 2021

Idealista – Variazione prezzi affitti Milano

Un altro dato interessante emerge utilizzando da un tool messo a disposizione da Idealista, che consente di calcolare in tempo reale, sulla base degli annunci, la variazione del costo di una casa o di un affitto per metro quadro in ogni città e persino in ogni quartiere. Estrapolando il report su Milano si vede come in un anno il costo degli affitti è salito del 10,2%, da gennaio 2022 a gennaio 2023, arrivando a 21,7 euro al mq nel mese di febbraio. Facendo un confronto dicembre 2022-dicembre 2021 la crescita è stata addirittura dell’11,2%. Un livello record di rialzo annuale per Milano. Il solo aumento tra gennaio 2023 e dicembre 2022 è stato del 2%. Nella capitale il valore medio al mq per un affitto è di 14,1 euro, quasi 7 euro in meno rispetto al capoluogo lombardo, con un rialzo del 7,3% in un anno, mentre nello stesso periodo il prezzo medio del venduto è rimasto invariato. 

# Alcuni dati su Milano

Fonte: Idealista – Il Sole 24 ore

Gli affitti in centro (30 euro al metro quadrato) valgono in media il doppio rispetto alle zone in periferia, come San Siro, Corvetto o Lorenteggio (16 euro al metro quadrato). 

Per l’acquisto di case a Milano nel gennaio 2023 il costo medio è di 4.971 euro al metro quadrato con un rialzo del +7,3% rispetto a un anno prima. 

In Europa gli aumenti maggiori del costo degli affitti negli ultimi dieci anni sono stati in Estonia (+154%), Lituania (+110%) e Irlanda (+68%). In due soli paesi gli affitti sono calati: Grecia (-25%) e Cipro (-3%).

Fonte: infodata.ilsole24ore

Continua la lettura: I 10 QUARTIERI con le CASE più CARE d’ITALIA: 8 sono a MILANO

FABIO MARCOMIN

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Ricordiamo il futuro: il TEATRO ELFO compie 50 ANNI

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Credits federicacolamaria_scrittrice IG - Teatro Elfo Puccini

Sin dall’origine dei tempi, l’uomo ha avuto sempre il bisogno di rappresentare, mettere in scena, eventi che non avevano niente a che fare con la vita di tutti i giorni. Vuoi per svago, vuoi per vanità, il genere umano ha sentito subito la necessità di trovare e creare spazi dove si potesse recitare. La realtà teatrale attraversando ere, epoche, spettacoli di ogni genere, è arrivata ai giorni d’oggi con centinaia di teatri aperti in tutto il mondo.

Milano non è da meno: ci sono teatri di ogni genere e alcuni di loro hanno fatto la storia. Basti pensare alla Scala, il Piccolo, il Manzoni, il Dal Verme. Infine c’è un teatro che ha una storia molto particolare e che proprio recentemente ha festeggiato i cinquant’anni della sua nascita. Si tratta del Teatro Elfo.

Ricordiamo il futuro: il TEATRO ELFO compie 50 ANNI

# Una storia innovativa

Credits federicacolamaria_scrittrice IG – Teatro Elfo Puccini

La storia del teatro Elfo inizia agli inizi degli anni Settanta, quando un gruppo di attori e registi decide di aprire un proprio spazio e trasformarlo in un teatro. L’idea principale è quella di distinguersi dagli altri palcoscenici milanesi coinvolgendo registi di teatro off quali Ferdinando Bruni, Elio de Capitani e Gabriele Salvatores e attori come Claudio Bisio, Silvio Orlando e Paolo Rossi. Gli inizi non furono dei più semplici: trovare uno spazio, avere le concessioni comunali sembrano ostacoli insormontabili. Difficoltà che porta la compagnia embrionale a usare i palcoscenici del centro sociale Leoncavallo per mettere in scena le prime rappresentazioni.

La svolta arriva nel 1978, quando la compagnia riesce ad accaparrarsi una sala in disuso in via Ciro Menotti ed è proprio qui che il futuro premio Oscar, Gabriele Salvatores inaugura la stagione con lo spettacolo Sogno di una notte d’estate, un’opera liberamente ispirata a Shakespeare, il tutto in chiave rock (lo spettacolo diverrà nel 1983 anche il film d’esordio del regista napoletano, ma milanese doc d’adozione nda). Sempre nello stesso periodo, Elio De Capitani e Ferdinando Bruno si rifanno alla migliore drammaturgia straniera mettendo in scena Visi Noti, Sentimenti Confusi di Botho Strauss, ma è nel 1984 con L’Isola di Athol Fugard che la compagnia teatrale vince il prestigioso premio UBU per la migliore rappresentazione drammaturga contemporanea.

Negli anni Novanta, l’Elfo inizia una partnership con il Teatro Porta Romana e in questi anni diventa un punto di riferimento per la cultura teatrale milanese. Infine, dal 2010, il teatro si è spostato definitivamente in corso Buenos Aires nel rinnovato Teatro Puccini. Un rinnovamento sotto diversi aspetti non solo tecnologici, ma anche di varietà degli spettacoli essendo dotati di ben tre sale, foyer, caffetteria, guardaroba e archivio mediatico.

Leggi anche: I PICCOLI TEATRI di Milano

# Un teatro che guarda alle nuove generazioni

Credits teatroelfopuccini IG – Edipo Re

Sin dalla sua nascita il Teatro Elfo ha puntato sui giovani, basta pensare che Salvatores, ai tempi della fondazione, aveva solo ventidue anni. La compagnia teatrale (attori e registi) vivono in simbiosi e ai tempi della loro nascita erano fiduciosi sul loro futuro data la loro giovane età e oggi dopo cinquant’anni non hanno smesso di guardare al domani, non hanno smesso di guardarsi attorno, stringere collaborazioni con la Scuola Civica Milanese e infine il cinema. Sì perché la settima arte ha giocato un ruolo fondamentale all’Elfo. Chi di noi non ha riso con occhio nostalgico guardando Marrakesh Express? Chi di noi non ha mai desiderato vivere una vita alla Turnè? Chi di noi non ha mai desiderato fuggire come in Mediterraneo? Chi di noi non ha amato la rappresentazione moderna di Amleto di Ferdinando Bruni? Sono tutte idee partorite e sviluppate all’Elfo.

Leggi anche: Il video del giorno: 10 ATTRICI MILANESI che hanno fatto la storia del cinema e del teatro

# I festeggiamenti

Logo 50 anni Teatro Elfo

Per i cinquant’anni dell’Elfo si è mosso tutto il mondo artistico milanese. Mimmo Palladino ha disegnato il nuovo logo del teatro. La direzione ha organizzato spettacoli, podcast, libri, mostre e una ventiquattr’ore di poesia. In programma il progetto “RICORDARE IL FUTURO”, dove la compagnia si impegnerà a riproporre i successi passati del teatro con lo scopo di puntare i riflettori sul “dialogo” tra generazioni, passate, presente future. Un progetto che nasce a favore soprattutto dei giovani che, al giorno d’oggi, trovano numerose difficoltà a esprimersi attraverso il teatro. Difficoltà che quelli dell’Elfo hanno provato ai loro tempi e con “RICORDARE IL FUTURO” desiderano mettere la loro esperienza a uso delle nuove promesse teatrali.

Tra gli altri progetti, il 20 marzo, presso il teatro, Ira Rubini e Gianmarco Bachi di Radio Popolare (che trasmetterà in diretta) rievocheranno le atmosfere culturali e politiche degli inizi anni Settanta, periodo in cui nacque l’Elfo.

Infine, per settembre è prevista l’esposizione su tutta via Dante di alcuni ritratti teatrali.

Il teatro non è morto e l’Elfo è la dimostrazione che ha ancora tanto da dire e dare nel mondo della cultura.

 

Continua la lettura: I 7 TEATRI ITALIANI considerati tra i “più BELLI del MONDO”

MICHELE LAROTONDA

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“Mi spiace, è troppo VICINO”

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Lo ha denunciato un servizio delle Iene: ci sono taxi a Roma che rifiutano la corsa se la meta è troppo vicina. Un brutto andazzo che sembra si stia diffondendo anche a Milano. L’ho provato personalmente.

“Mi spiace, è troppo VICINO”

Ph. IgorSaveliev

Milano. Via Torino. Ore 18.15. Devo raggiungere piazza Gramsci, angolo via Procaccini. Non mi capita spesso di prendere un taxi, ma sono in ritardo e mi trovo proprio davanti un mezzo che sembra disponibile. 

“Scusi è libero?”
“Dove deve andare?”
“Piazza Gramsci”
“No, mi spiace, è troppo vicino”
 
Vorrei replicare ma mi coglie in contropiede, poi vedo che dall’altra parte della strada c’è uno scooter in sharing, quindi mi limito a sgranare gli occhi e ad attraversare la strada. Prendo lo scooter e arrivo a destinazione. Pensando che, non mi sembra poi così vicina, come si vede nella mappa:
 
 

# C’è chi dice no: le motivazioni del “rifiuto” di una corsa 

Il rifiuto di una corsa breve sembra sia un fenomeno che sta prendendo sempre più piede nelle nostre città. Un servizio delle Iene ha mostrato come a Roma ci siano taxi che rifiutano di prendere clienti che devono andare troppo vicino. Su Youtube esistono anche altri filmati del genere. Una ricerca mostra quali sono le motivazioni principali che portano il tassista a dire di no a un cliente per una corsa breve:  

  1. Puntare a un guadagno maggiore: una corsa breve viene considerata non redditizia, soprattutto quando il punto di partenza ha molti clienti, come in centro, le stazioni o gli aeroporti, ci può essere la tentazione di selezionare il cliente che va a una meta più lontana, consentendo così un guadagno maggiore.
  2. Traffico: ci può essere di mezzo anche il traffico a Milano che quando è molto congestionato, specialmente durante le ore di punta, potrebbe rendere le corse brevi poco redditizie. 
  3. Sicurezza personale: una terza motivazione nel rifiuto di una corsa potrebbe essere quella di recarsi in alcune zone della città dove ci sono maggiori rischi di criminalità.

La domanda che viene a ogni possibile utente è questa: ma i tassisti hanno il diritto di rifiutare una corsa?

# Esiste il diritto di rifiutare una corsa?

Ph. Peggy_Marco

Ma il rifiuto di una corsa è un diritto per il tassista? Secondo la legge (art. 187 T.U.L.P.S) è vietato rifiutare le prestazioni del proprio servizio a chiunque ne faccia domanda e ne corrisponda il prezzo. Le associazioni di categoria confermano che i tassisti dovrebbero prendere ogni passeggero che richiede un servizio di taxi e che il rifiuto di corse brevi da parte di un tassista “potrebbe costituire una violazione delle norme etiche e legali della professione.”

Quindi un tassista che si rifiutasse di prestare una corsa rischia sanzioni amministrative, come:

  1. Richiamo verbale o scritto: il tassista potrebbe ricevere un richiamo verbale o scritto dall’organo preposto alla regolamentazione della professione di tassista.
  2. Sanzioni economiche: potrebbe essere multato se ha infranto le norme etiche e legali della professione.
  3. Sospensione o revoca della licenza di tassista: se il tassista ha violato norme fondamentali della professione, potrebbe essere sospeso o addirittura revocata la sua licenza di tassista.

# Come tutelarsi?

Sarà così? Credits: @unlimitedberlin IG

Quindi dalla parte del cliente lasciato a piedi ci sono la legge e la deontologia professionale. Ma forse è il mercato a punire più efficacemente i comportamenti scorretti o i servizi non all’altezza: per fortuna a Milano ci sono molti servizi in sharing di ogni mezzo, disponibili ovunque, a ogni ora. Forse è il caso che le associazioni di categoria invece di alzare le barricate per difendere i propri privilegi vigilasse di più per punire chi porta sempre più cittadini a rivolgersi ad altri servizi. 

Continua la lettura con: Quali car sharing ci sono a Milano?

ANDREA ZOPPOLATO

copyright milanocittastato.it

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Ma dove vanno i MILANESI?

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Ph. LUM3N

Secondo l’Istat la Lombardia è la regione in Italia dove negli ultimi anni più persone si sono trasferite all’estero. Una tendenza che sta venendo accentuata. Molti milanesi se ne vanno altrove. Ma dove?

Ma dove vanno i MILANESI?

Come dei nuovi marinai, molti milanesi prendono il largo per allontanarsi dalla città. Giovani a inizio carriera in cerca di migliori occasioni o di prezzi minori, cittadini di mezza età, pensionati. Sono sempre di più a fare questa scelta. Ma per dove? 

# Le tre direttrici dei milanesi in fuga

Le direttrici principali degli ultimi anni sono tre: 

  1. Oltre la cintura verde di Milano: molte persone scelgono di trasferirsi nelle città e nei paesi vicini a Milano, in particolare al di fuori della cosiddetta cintura verde. Ai primi posti ci sono Monza, Como, Lecco e Varese. La prima motivazione in questo caso è quella economica: continuare a lavorare a Milano ma spendendo di meno. 
  2. In altre città italiane: alcune persone scelgono di trasferirsi in altre città italiane, in primis Firenze, Roma, Torino, Bologna e Venezia. In questo caso la motivazione principale è di godere di un cambio di stile di vita.
  3. Paesi esteri: la scelta più radicale spinge milanesi in paesi oltre confine. In questo caso la prima motivazione è di ricercare opportunità migliori. 

Ma chi si trasferisce all’estero, quali sono le destinazioni che registrano il maggior numero di milanesi d’origine? Lo scopriamo dando un’occhiata agli elenchi AIRE (Anagrafe degli Italiani all’Estero)

# Le città straniere con più milanesi

  1. Credits londraitalia – Freedom Day

    Londra: Londra è “grande Milano”. Malgrado la Brexit resta la città al mondo con il maggior numero di persone provenienti da Milano

  2. Parigi: in passato è stata il principale magnete per i milanesi in fuga, soprattutto quelli che volevano andarsene ma ricercando uno stile di vita simile. Negli ultimi decenni è stata superata da Londra. 
  3. Zurigo: forse una sorpresa al terzo posto. La fuga di milanesi in Svizzera sta avendo un’impennata. In generale la Svizzera attrae per la vicinanza, per ragioni fiscali. Zurigi, in particolare, ha una folta comunità di milanesi attivi nei settori bancario e finanziario. 
  4. New York: New York ha una delle più grandi comunità italiane del mondo. La presenza di milanesi è ai massimi, sia quelli di seconda generazione che di provenienza più recente.  
  5. Buenos Aires: se si considerano i passaporti, Buenos Aires ha una straordinaria presenza di italiani che godono della cittadinanza anche se l’Italia non l’hanno mai vista, ma solo grazie alla parentela. Considerando quelli originari di Milano, la capitale argentina si posizione al quinto posto. 

# Altre città internazionali con molti milanesi 

Credits @im_an10 IG – Berlino
  • Berlino: insidia le prime posizioni con un trend in forte crescita
  • San Francisco: nella Sylicon Valley sono molti provenienti da Milano, in particolare giovani laureati, che lavorano in campo tecnologico
  • Sydney & Melbourne: negli elenchi degli abitanti sono tanti i milanesi di seconda o terza generazione che mantengono la loro provenienza originaria.
  • San Paolo: San Paolo è una delle città al mondo con la più significativa presenza di persone originarie della Lombardia.
  • Toronto: anche in questo caso è molto numerosa la comunità di persone provenienti dalla Lombardia. 

# Le città italiane con più milanesi 

ph. travelphotographer da pixabay – La sosta tollerata di Roma
  1. Roma: la più grande comunità di milanesi fuori da Milano.
  2. Torino: la grande città con il maggior scambio di persone in entrata e in uscita da e per Milano ogni giorno per motivi professionali.
  3. Monza: in percentuale è la città italiana capoluogo di provincia con il maggior numero di persone provenienti da Milano. 
  4. Como: la città che presenta il trend più in crescita di nuovi milanesi. 
  5. Lecco: in grande crescita anche l’altra città principale sul lago di Como. Ha superato di recente Genova. 

Fonti: Istat, Aire

Continua la lettura con: I 7 paesi dell’hinterland dove nessun milanese andrebbe mai a vivere 

ANDREA ZOPPOLATO

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LINEA GIALLA fino a PAULLO: è la volta buona?

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Tracciato M3 fino a Paullo

Questo il tracciato e le fermate previste per l’estensione della tanto agognata M3 verso il confine est della Città Metropolitana di Milano. Sarà la volta buona?

LINEA GIALLA fino a PAULLO: è la volta buona?

# Il punto sul possibile prolungamento della linea gialla fino a Paullo

Quali BIGLIETTI si possono prendere per la METROPOLITANA di Milano?
Credits romag73 IG – Missori M3

Il 27 febbraio 2023 l’assessore alla Mobilità del Comune di Milano ha ricevuto una delegazione dell’Area Omogenea di Crema guidata dal presidente Gianni Rossoni e composta dal sindaco di Crema, Fabio Bergamaschi, quello di Spino d’Adda, Enzo Galbiati, e quello di Casale Cremasco Vidolasco, Antonio Grassi. L”obiettivo è stato quello di fare il punto sul possibile prolungamento della linea gialla fino a Paullo, ai confini con la provincia di Lodi e a pochi chilometri da quelli della provincia di Cremona. 

All’inizio del 2022 infatti, all’interno del pacchetto di 732,3 milioni di euro assegnati dal Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibile per il potenziamento delle metropolitana milanesi ne erano stati destinati 5,5 milioni per la redazione del PFTE (progetto di fattibilità tecnico economico) relativo all’agognata estensione attesa da 30 anni.

# Il tracciato proposto da MM: 2 fermate di metro e 8 di metrotranvia

Tracciato M3 fino a Paullo

Il nuovo progetto presentato dal Comune di Milano al Ministero dei Trasporti prevede la prosecuzione del tracciato della M3 in una doppia modalità. La prima parte da San Donato a Peschiera sarebbe di metropolitana per una lunghezza di 4,4 km e altre due fermate, San Donato Centro e Peschiera Centro, con corse ogni 4 minuti. Da quel punto la linea ripartirebbe con una rottura di carico come metrotranvia per 10,9 km e 8 fermate: Peschiera, Peschiera Bettola, Pantigliate-Vigliano, Mediglia Mombretto, Settala-Caleppio e le ultime 3 fermate nel comune di Paullo con Paullo Centro, Paullo Conterico e Paullo TEEM all’intersezione con la Tangenziale Est Esterna. La frequenza della tratta in metrotranvia sarebbe di un mezzo ogni 7,5 minuti.

# Un investimento complessivo di 700 milioni di euro e inizio lavori nel 2028

Credits hopefulbeers IG – Linea M3

Il prolungamento della linea M3 verso est prevede un investimento complessivo di 700 milioni di euro, di cui 435 milioni per la tratta San Donato-Peschiera Borromeoe 265 per la tratta di metrotranvia da Peschiera a Paullo TEEM. I sindaci intervenuti all’incontro si sono dimostrati soddisfatti del tracciato proposto anche se con alcune perplessità, in quanto preferirebbero evitare la prosecuzione dopo Peschiera con un altro mezzo di trasporto. Nelle intenzioni del Comune di Milano si vorrebbe far partire i lavori fra 5 anni, nel 2028, e pertanto l’estensione della linea potrebbe inaugurare attorno al 2035.

Fonte: ilnuovotorrazzo.it

Continua la lettura: Il CENTRO COMMERCIALE FANTASMA sopra la futura stazione della METRO di Milano

FABIO MARCOMIN

copyright milanocittastato.it

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Le 5 PROVE CORAGGIO da fare a MILANO

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Credits: milano.repubblica.it

Vi siete mai chiesti quale città italiana offra più prove di “coraggio” per residenti e visitatori? Sì, perché l’Italia, da capo a fondo, è sempre stata anche la patria delle leggende e delle paure.

Da castelli medievali con storie di fantasmi, a sentieri di montagna con passi e valichi da brivido, passando per racconti di uomini di mare che terrorizzavano la penisola fin dai tempi delle gesta epiche narrate in Eneide, Iliade e Odissea. Ai tempi nostri, imprese eroiche e dimostrazioni di coraggio non hanno certo bisogno di gesta mitologiche o da leggenda, seppur qualcuno ci sia andato vicino con l’invenzione dell’Isola delle Rose. Invece, possono spaziare dal vincere le vertigini, la paura del vuoto o le svariate fobie nei confronti di animali, simboli funebri e via dicendo.

A Milano, neanche a dirlo, ci sono alcuni posti dove diventare coraggiosi, sia che si tratti di prove per bimbi sia di svaghi per adulti annoiati dal lavoro, dalla monotonia della vita moderna e quant’altro.

Vediamo insieme i luoghi dove è possibile affrontare prove di coraggio ai piedi della Madonnina.

Le 5 PROVE CORAGGIO da fare a MILANO

#5 Il Parco Avventura Corvetto: un divertimento nella natura

Ph. arianna_doni IG

Immerso nel verde del Parco Sud Milano, a 50 metri dalla Stazione Porto di Mare della M3 e a 2 fermate dal Passante ferroviario della Stazione Rogoredo.
Tra gli alberi si snodano 7 percorsi di diversa difficoltà e affrontati in condizioni di massima sicurezza con liane, ponti e passerelle, salti nel vuoto, reti e carrucole. Un’attività psicomotoria adatta a tutte le età che abbina il divertimento e l’esercizio fisico alla natura, anche senza alcuna preparazione atletica.
Oltre ai percorsi di avventura, nel Parco è presente anche una Slackline.

Se hai paura dei salti aggrappati alle funi o dei ponti sospesi, questo è il posto che fa per te.

#4 Il Cimento Invernale: un tuffo nel Naviglio

Credits: milano.repubblica.it

Qui la paura da vincere è solo una: il freddo gelido dell’inverno milanese.

Il Cimento è una manifestazione che risale al XIX secolo: era il 25 gennaio 1885 quando la Canottieri Olona propose il primo Cimento Invernale, con sette atleti in gara su 150 metri nelle acque del Naviglio. L’idea era pensata anche per promuovere lo sport del nuoto.

Dopo l’interruzione negli anni ’70, dagli anni 2000 la tradizione è stata ripresa e si è consolidata: si svolge ogni anno verso la fine di gennaio presso la chiesa di San Cristoforo. Nel 2020 la temperatura dell’acqua era di sette gradi, una delle più calde degli ultimi anni, e, prima di tuffarsi, gli “arditi” si gettano un secchio di acqua fredda in testa. Un anno fa a tuffarsi sono state circa cinquanta persone, vestite con un costume d’epoca e dotate di cuffia. La sicurezza è stata garantita dal gruppo sommozzatori della Polizia Locale, dalla società italiana di salvataggio Sogit e da alcuni assistenti bagnanti, nonché da un’ambulanza inviata per prevenzione da Areu con un medico rianimatore.

#3 Zero Gravity: una “palestra salterina” per i più piccoli

Credits: @zero_gravity_it IG

Zero-Gravity Freestyle Park è una “palestra salterina” attrezzata con tappeti elastici e vasche di gommapiuma. Insomma, il posto adatto per sgranchirsi le gambe, fare capriole, ma anche per vincere i limiti e le paure legate al nostro corpo, saltando come supereroi, cascando come pere mature e ripartendo di slancio. Una ludoteca atletica adatta a bambini e ragazzi (dai 5 anni in su) che, divisi per gruppi d’età e guidati da istruttori qualificati, possono divertirsi sia nel giardino di 5.000 mq sia nella palestra di ginnastica e freestyle.

I piccoli partecipanti possono così sviluppare le loro capacità coordinative e motorie in maniera divertente e sicura. Inoltre, si svolgono laboratori di creatività, artistici, di natura e giardinaggio e, per i più grandi, di aiuto compiti.

#2 Il Museo Civico di Storia Naturale: il custode dei dinosauri a grandezza naturale

Credits: @fbertelloni IG

Sapevate che nel cuore di Milano esiste un triceratopo a grandezza naturale? Per chi da piccolo era pazzo del film Jurassic Park e per i bimbi che vogliono conoscere la natura con le sue forme e dimensioni esatte, il Museo Civico di Storia Naturale ai Giardini Pubblici Indro Montanelli di Porta Venezia è proprio quello che ci vuole.

Fondato nel 1838 e vanto dell’amministrazione urbana meneghina, il museo esibisce fossili e minerali, animali di ere perdute, zoologia moderna e dinosauri ricostruiti alla perfezione, in bella mostra al centro delle sale o dietro una teca di vetro, per stupire e divertire gli studenti coraggiosi e far prendere un po’ di strizza ai più fifoni.

Un consiglio: se avete bisogno di una guida, guardatevi il film Una Notte al Museo con Ben Stiller e vi passerà la paura.

#1 Dialogo nel Buio: un percorso per affrontare l’oscurità

Credits: @the.talkingcricket IG

Nel cuore di Milano, in via Vivaio, la mostra “Dialogo nel Buio” fa prendere coraggio a persone che hanno paura dell’oscurità. Infatti, i visitatori, dotati di un bastone e guidati da non vedenti, potranno addentrarsi in un percorso completamente all’oscuro per provare la vita delle persone senza vista e capire come ci si possa orientare in una casa, in una strada e perfino in una barca in mare aperto.

Il percorso dura circa mezzora e, alla fine, c’è anche un bar-caffetteria, sempre al buio, dove alcuni non vedenti potranno aiutarvi a consumare un buon caffè. Ciò prima di condurvi all’uscita e far capire a molti quanto spesso siamo fortunati senza nemmeno accorgercene.

Continua la lettura con: Le prime 5 COSE di MILANO che vengono IN MENTE a un non milanese

CARLO CHIODO

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Il video del giorno: 8 progetti del FUTURO della METRO di Milano

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Linee progettate oppure solo desiderate. Tutti i possibili percorsi del futuro in questo video di Galeone

Hai un video di Milano da inviarci o segnalarci? Scrivici su info@milanocittastato.it (video del giorno)

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UN ROMANTICO A MILANO

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La nuova stazione della M4 di SAN BABILA

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Credits marcofashiongriffe IG - Piazza San Babila

Ufficiale: il 30 giugno apre la stazione M4 di San Babila. Si potrà arrivare così da Linate al centro con la metro. Scopriamo come sarà la stazione e come verrà riqualificata l’area in superficie.

La nuova stazione della M4 di SAN BABILA

# Il 30 giugno è prevista l’apertura della stazione di San Babila M4

Treno M4

Il sindaco Sala ha dato l‘annuncio della probabile data di inaugurazione della stazione di piazza San Babila: il 30 giugno 2023. Se non ci saranno intoppi aprirà quindi in base a quanto previsto dall’ultimo cronoprogramma, contestualmente alla stazione di piazza Tricolore che la precede nel percorso. Un buona notizia arriva dalle rilevazioni del numero di passeggeri che hanno viaggiato sulla nuova linea dalla data della sua apertura, 6.000 al giorno, oltre le aspettative preventivate. Per vedere invece operativa tutta la M4 bisognerà attendere invece la fine del 2024.

# Come sarà la stazione: bisognerà uscire dai tornelli

Credits Urbanfile – M4-M1 Stazione San Babila

La stazione di San Babila M4 sarà connessa quella omonima della M1 attraverso un percorso esterno ai tornelli, anche se sempre sotto il piano stradale. Per passare tra le due linee bisognerà quindi obliterare nuovamente il biglietto o passare l’abbonamento, un peccato non aver pensato a una soluzione più lineare.

Nuova ipotesi uscita San Babila M4
Nuova ipotesi uscita San Babila M4 su Corso Europa

Gli accessi diretti saranno su Corso Europa e sulla piazza in direzione di largo Toscanini. In entrambi in casi sono previsti ascensori e scale mobili per salire in superficie. 

# Il cantiere si riduce

Credits Urbanfile – Cantiere stazione San Babila M4

Nel frattempo l’area di cantiere in superficie si sta riducendo, con l’eliminazione delle cesate che nascondevano i lavori o la loro sostituzione con reti metalliche e la liberazione di alcuni spazi.

Area Cantiere M4 San Babila

Occupata dal 2016 questa parte della piazza ritornerà a servizio dei milanesi anche se non sarà più attraversata da auto ma sarà trasformata per dare più spazio ai pedoni, al verde e alle biciclette. Sparirà quindi anche l’area taxi presente prima dell’avvio dei cantieri. 

# La rivoluzione di piazza San Babila: tutta pedonale

Credits Comune di Milano – Piazza San Babila

La piazza di San Babila andrà in corso ad una vera e propria rivoluzione, così come le vie circostanti. Anche Largo Toscanini, via Durini, Largo Augusto e via Verziere diventeranno pedonali, salvo alcuni tratti per il transito di taxi e bus, mentre i passaggi tra Corso Monforte e Corso Matteotti e l’imbocco con Corso Venezia rimarranno utilizzabili dai veicoli a motore privati. 

Largo Toscanini

Si prevede l’utilizzo della pietra e porfido per la pavimentazione, la piantumazione di alberi e probabilmente nuove aiuole, panchine o altri tipi di sedute, anche se al momento non è stato presentato il progetto definitivo di come sarà la piazza, ma solo delle suggestioni.

Viabilità mezzi pubblici

Le linee di bus 60, 61, 84 e 85 cambieranno percorso nelle vicinanze della piazza dato che non sarà più transitabile. Sempre per quanto riguarda la viabilità dovrebbe essere istituita una Ztl sorvegliata da telecamere per evitare l’accesso dei veicoli non autorizzati. Tutta la trasformazione avverrà successivamente all’apertura della stazione metropolitana visto anche il contestuale cantiere relativo al parcheggio di via Borgogna, la cui area circostante sarà interessata alla riqualificazione, che sarà operativo ancora per molti mesi.

Leggi anche: Il centro di Milano diventerà una MAXI AREA PEDONALE: le 5 grandi TRASFORMAZIONI previste

Continua la lettura con: LINATE, con metro e restyling è diventato un AUTENTICO SFIZIO per i milanesi (FotoGallery)

FABIO MARCOMIN

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I LOCALI PREFERITI dai VENTENNI di Milano

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Credits aleroma_1982 IG - Chiosco Mentana

Se spesso si parla di come si intrattengano i quarantenni a Milano, ci si dimentica di aggiornarsi e dedicare del tempo alla vera “forza lavoro” della vita notturna milanese, come di quella di qualunque città: i neodiplomati, gli sbarbati (come li chiamiamo noi quarantenni) o gli studenti universitari, in una parola, i ventenni. Che tralasciando il loro habitat naturale di clubs e discoteche, a Milano hanno un vasto portafoglio di locali dove incontrarsi.

I LOCALI PREFERITI dai VENTENNI di Milano

#5 Il Tasca

Credits lucadepalma92 IG – Il Tasca

Micro ristorante e Tapas Bar situato alle Colonne di San Lorenzo, quartiere Ticinese, il Tasca è il posto adatto per mettersi appunto in tasca l’aperitivo prima di continuare la serata nei numerosi locali a due passi dai Navigli. Gossip metropolitano: pare che sia molto apprezzato dalle signorine per la foltrita presenza di “ragazzi fighi”, inspiegabilmente annidatisi in questo locale.

Indirizzo: corso di Porta di Ticinese, 14

#4 Frida

credits: www.fridaisola.it – Bar Frida Isola

Birre, cultura, mostre fotografiche, feste di gruppo, musica dal vivo, un grazioso giardinetto esterno e anche un negozio di artigianato vintage. E chi più ne ha più ne metta. Il Frida è il posto dove i ventenni (e non solo) di Piazzale Carlo Archinto preparano o concludono una serata fatta in compagnia. Siamo nel cuore del quartiere Isola. Sapete nuotare?

Indirizzo: via Antonio Pollaiuolo, 3

#3 Turné

Credits turnebar IG – Turné bar

Quartiere Arcobaleno di Milano, il Turné è un piccolo ma delizioso locale aperitivo vecchio stampo (e per vecchio intendo pochi tavoli e formula con drink e cibo a volontà incluso nel prezzo). Mi spiace per gli appassionati di aneddoti cinematografici, ma questo locale non ha niente a che vedere con il film omonimo di Gabriele Salvatores, è al contempo particolarmente apprezzato da ventenni di tutte le nazioni. Siamo in piano centro, e non sarà difficile infatti imbattersi in giovani turisti stranieri.

Indirizzo: via Paolo Frisi, 3

#2 Chiosco Mentana

Credits aleroma_1982 IG – Chiosco Mentana

Un chioschetto che si trova nell’omonima piazza dietro via Torino (o davanti, a seconda se stiate allontanandovi o dirigendovi verso il Duomo), dove è facile imbattersi in una nutrita rappresentanza di benestanti universitari così come di ventenni avviatori di start up o giovani consulenti, studenti di legge e via dicendo. Il Chiosco Mentana è un chiringuito borghese dove l’età più bella di tutte si mostra in tutto il proprio splendore, sia per un aperitivo che per un drink dopocena. Aperto tutti i giorni, esclusa la domenica.

Indirizzo: piazza Mentana

#1 Capetown

Credits capetown_cafe IG – Cape Town Cafè

Riavvicinandosi in zona Navigli e per l’esattezza fermandosi all’inizio di via Vigevano, troviamo il Capetown. Uno dei primi locali della zona a concepire un aperitivo dalle portate di cibo a dir poco generose, che ha fatto scuola un po’ su tutti i Navigli. Un’informazione che ovviamente non poteva sfuggire ai ventenni di tutte le età (infatti, vent’anni fa ci andavo fisso anche io).

Indirizzo: via Vigevano, 3

Continua la lettura: 5 TRATTORIE LOW COST dove si mangia bene a Milano

CARLO CHIODO

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Il RISTORANTE stellato più ECONOMICO di Milano

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Ph. martagiaccone

Il primo del suo genere a ricevere una stella Michelin in Europa e l’unico ad oggi in Italia. Ecco dove si trova e quanto si spende per un menu base completo.

Il RISTORANTE stellato più ECONOMICO di Milano 

# Il primo ristorante vegetariano con una stella Michelin

Credits thequeenofscarpetta IG – Joia

Joia è stato il primo ristorante vegetariano con una stella Michelin in Europa, e tutt’ora unico in Italia, oltre a vantare anche una stella verde per la sostenibilità. Il ristorante offre la possibilità di degustare una proposta di menu breve a tre portate, il suo simbolo da 30 anni dal nome evocativo di “Piatto Quadro”

# Il “Piatto Quadro” a soli 25 euro

Credits ollyale IG – Piatto quadro

All’interno è presente un antipasto, un primo piatto, un secondo e un contorno al costo di soli 25 euro, che sale a 30 con l’aggiunta del dolce. La proposta meno cara tra gli stellati milanesi e forse di tutta Italia. Nel prezzo sono compresi acqua e caffè, ma il piatto si può provare solo a pranzo dal martedì al venerdì.

Per un menu degustazione classico i prezzi partono da 120 euro.

 

 

Fonte: lacucinaitaliana

Continua la lettura: UNDER, il primo RISTORANTE SOTTOMARINO d’Europa, il più grande del mondo

FABIO MARCOMIN

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Quali sono le GASTRONOMIE MIGLIORI di Milano? Ecco la GUIDA PERFETTA (con MAPPA) per chi non vuole cucinare

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Credits peck_milano IG - Peck via Spadari

Ecco dove trovare la migliore offerta gastronomica in un percorso da nord a sud della città.

Quali sono le GASTRONOMIE MIGLIORI di Milano? Ecco la GUIDA PERFETTA (con MAPPA) per chi non vuole cucinare

 

#1 Pasta della Francesca, i tesori della gastronomia milanese

Credits restaurantguru – Pasta della Francesca

Pasta della Francesca è uno dei negozi storici di via Piero della Francesca, in zona Sempione. A rotazione ogni giorno ci sono i tesori della gastronomia milanese: pasta fresca come gnocchi e ravioli da cuocere a casa, sughi, secondi di pesce e di carne, contorni, dolci. Ogni giorno ci sono nuovi menu e specialità ispirate alla cucina lombarda. Non mancano alcune specialità meneghine tipiche come il riso al salto, il minestrone, la pasta e fagioli e insalata di nervetti.

Indirizzo: Via Piero della Francesca 20

#2 Rossi & Grassi Salumieri offre specialità della tradizione gastronomica milanese e italiana, con qualche tocco esotico

Credits janjarang IG – Rossi e Grassi

Rossi & Grassi Salumieri è la gastronomia milanese per eccellenza in Brera. Presente dal 1971 offre specialità della tradizione gastronomica milanese e italiana, con qualche spruzzata di esotico. I salumi e gli insaccati provenienti da tutte le regioni italiane sono tra i prodotti di punta. Oltre a una serie di prodotti gastronomici confezionati a marchio Rossi & Grassi si trovano anche formaggi italiani e stranieri, pasta fresca, dolci e piatti pronti.

Indirizzo: Via Ponte Vetero 4 e via Solferino 12

#3 Il Nuovo Principe con le sue specialità storiche: tartufi, funghi porcini, caviale, foie gras

Credits il_nuovo_principe IG – Il Nuovo Principe

Il Nuovo Principe, nato in via Turati 38, è una gastronomia a conduzione familiare aperta dal 1973. I tartufi, i funghi porcini, il caviale e il foie gras sono alcune delle specialità storiche ma non mancano i classici prodotti gastronomici come vitello tonnato, paté in gelatina, piatti pronti e un’ampia selezione di salumi, formaggi e conserve. Da qualche anno si è trasferito in Corso Venezia 21.

Indirizzo: Corso Venezia 21

#4 Rosticceria Galli, il punto di riferimento di corso Vercelli

Credits rosticceria_galli IG – Rosticceria Galli

La Rosticceria Galli è un punto di riferimento in una delle via storiche dello shopping meneghino, corso Vercelli. Presente dal 1949 è la gastronomia ideale per acquistare un arancino tra un giro di negozi e l’altro, una paella prima del cinema, antipasti, patè, dolci. Qui si trova anche pollo allo spiedo, tacchino e cappone ripieno e ovviamente il mitico panettone artigianale milanese.

Indirizzo: Corso Vercelli 8

#5 Gastronomia Giacomo, una vera istituzione gastronomica

Credits giacomo_milano – Giacomo Milano 1

La Gastronomia Giacomo, locale dell’omonimo impero che a Milano è una vera istituzione gastronomica, è drogheria, salumeria, latteria. Si possono trovare salumi, formaggi, pasta, olio, con un’attenzione particolare per i piccoli produttori artigianali. Nella proposta di piatti pronti spiccano il pollo allo spiego, la parmigiana di melanzane, le lasagne e gli arrosti.

Indirizzo: Via Sottocorno 3

#6 Peck, tempio del lusso gastronomico meneghino

Peck via Spadari, Milano

In pieno centro troviamo Peck, il tempio del lusso gastronomico meneghino aperto da quasi 140 anni. Questa gastronomia sfama generazioni di milanesi dal 1883 con insalata russa, patè, tartine alla gelatina e antipasti vari, oltre a salumi, famosa la bresaola di loro produzione. Ancora si possono gustare formaggi, pasta fresca, carni, verdura e piatti pronti, proposti in estate anche in formula picnic. A questo si sono aggiunti dei veri spazi ristoranti e enoteche. La location storica non è più l’unica, Peck ha aperto anche in Citylife, a Porta Venezia e persino a Forte dei Marmi.

Indirizzi: Duomo (Via Spadari 9), CityLife, Porta Venezia (via Salvini 3) e Forte dei Marmi

#7 Zoppi & Gallotti propone alimenti cotti sotto vuoto e cibo pronto da asporto

Credits zoppiegallotti IG – Zoppi e Gallotti

Nato come negozio di alimentari nel 1940, la terza gestione a firma Zoppi & Gallotti porta dal 1984 i migliori prodotti gastronomici nazionali ed esteri. Tra le specialità  ci sono anche salumi e formaggi rari e la macelleria, oltre a caviale, salmone e foie gras. Per chi ha poco tempo per cucinare ci sono alimenti cotti sotto vuoto e cibo pronto da asporto, oltre a novità gastronomiche di creazione propria e una selezione di vini. 

Indirizzo: Via Cesare Battisti 2 e via Salvini 3

#8 Gastronomia di Bonardi Piero, la più famosa per la paella a Milano

Credits gastronomia_da_piero IG – Gastronomia da Piero

Aperta nel 1973 con l’intento di offrire specialità della cucina lombarda e piemontese, la Gastronomia di Bonardi Piero è la più famosa di Milano per la paella, preparata ogni domenica mattina e considerata la migliore della città. Il venerdì è il giorno dove trovare un ampio assortimento di pesce fresco. Per gli amanti del vino “artigianale” sono 300 le etichette di vini biodinamici e biologici.

Indirizzo: Viale Umbria 27

#9 Gastronomia e salumeria Civelli è famosa per il paté di fegato d’oca prodotto in casa e le tartine in gelatina 

Credits you.food IG – Gastronomia Civelli

La “Gastronomia e salumeria Civelli” è aperta a Milano dal 1961, poco distante da piazza del Duomo. Le specialità sono il paté di fegato d’oca prodotto in casa e le tartine in gelatina di antipasto, oltre ai primi, secondi e dolci realizzati nel laboratorio interno. Un must imperdibile sono i panini farciti al momento, grazie a un’affettatrice Berkel del 1932 che taglierà perfettamente i salumi proposti dalla “casa”.

Indirizzo: Corso Italia 16

#10 Giannasi, dal 1967 il pollo allo spiedo più buono di Milano

La polleria di Giannasi in Piazza Buozzi

Giannasi è per tutti una sola cosa dal 1967: il pollo allo spiedo più buono di Milano. Questa rosticceria in zona Porta Romana, precisamente in piazza Buozzi, cucina polli da oltre 50 anni con un mix di spezie che li rende unici. L‘offerta di prodotti si è progressivamente arricchita con carne bovina e suina, oltre alle carni crude, i fritti, i primi piatti come lasagne, parmigiana, timballo, risotti di ogni genere. Dorando Giannasi, il proprietario storico, è ormai un’istituzione a Milano come testimonia l’ottenimento dell’Ambrogino d’oro nel 2010.

Indirizzo: Piazza Buozzi 2

Leggi anche: I PERSONAGGI ICONICI della Milano di oggi

Fonte: Informacibo

Continua la lettura: 5 TRATTORIE LOW COST dove si mangia bene a Milano

FABIO MARCOMIN

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I migliori BAR di Milano: i 10 locali dove bisogna andare a bere almeno una volta nella vita

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Milano è una città da bere. Non è solo uno slogan, perchè la città degli aperitivi presenta dei locali unici al mondo. Ne abbiamo scelti dieci che si devono provare almeno una volta nella vita.

I 10 locali di Milano dove bisogna andare a bere almeno una volta nella vita

# Nottingham Forest: tra i 50 migliori bar del mondo

Si dice che ci siano i migliori drink di Milano. Da dieci anni appare nella classifica dei migliori 50 bar del mondo. In viale Piave 1.

# Bar Basso: dove è nato lo “Sbagliato”

Dove è stato inventato il negroni sbagliato. Appena viene la bella stagione la folla intasa le vie circostanti. In via Plinio 39.

# Balera dell’ortica: si torna nella Milano di una volta


Un luogo super rustico, a conduzione familiare, hanno ancora i neon originali della vecchia Milano. Si balla anche il liscio. In via Giovanni Antonio Amadeo 78.

# Backdoor43: il “bar più piccolo de mondo”


Sui navigli il bar più piccolo al mondo. Ha posto solo per tre persone. Riuscire ad entrare è praticamente impossibile. In Ripa di Porta Ticinese 43.

# Bar Magenta: l’iconico punto di ritrovo per generazioni di studenti

Credits Andrea Cherchi – Bar Magenta

Vale la pena per il bancone retrò e perchè è da sempre il locale degli universitari fighetti di Milano. Via Giosue Carducci 13.

# Birrificio Lambrate: il regno della birra artigianale

Dal 1996 producono birra non pastorizzata e non filtrata. Si sono allargati fino ad arrivare a Berlino. Luogo divertente con birre, dove si vivono avventure. In via Camillo Golgi 60.

# Mag Cafè: bere come un bohemien


Locale piccolo ma accogliente e curato nei dettagli, in stile bohemien. Cocktail innovativi ed accurati. In Ripa di Porta Ticinese 43

# La Chiesetta: il Padrenostro più alcolico del mondo

Posto affollatissimo nei week end. Ottimi drink (in particolare i chupitos) e molto coreografici (come l’Estrema Unzione fatta di assenzi vari o il Padrenostro a forma di Croce). Spettacolare la location: una Chiesa del XVIII secolo sconsacrata negli anni ’30. In via Lomazzo 12.

# Frida: l’Isola del bere


Il bar più “da Isola” dell’Isola, con mobili spaiati, impianti a vista e soffitto in vetro. In via Pollaiuolo 3.

# 1930: il Secret Bar di Milano


E’ il secret bar di Milano. Locale nascosto in un anonimo bar cinese. Di cui non si conosce ufficialmente l’indirizzo. Si può sapere dov’è solo informandosi con amici e internet. Dicono che sia un’esperienza unica.

Continua la lettura con: I nuovi locali più interessanti da provare a Milano

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IL CAMPER più BELLO del mondo: costa come un ATTICO in centro (IMMAGINI)

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Ph. nafcamper IG

Fare un viaggio in camper non potrebbe essere più piacevole. Quando si pensa ad una vacanza in camper si è consapevoli che gli spazi saranno stretti e che bisogna armarsi di un buon spirito di adattamento. Con il camper più lussuoso al mondo, invece, non ci si deve assolutamente preoccupare di questo. Si chiama EleMMent Palazzo ed è stato realizzato dalla fabbrica austriaca Marchi Mobile. Il prezzo? 3 milioni di euro, classificandolo in assoluto il camper più costoso del mondo e considerato anche il più bello da ben 190 Paesi.

Il CAMPER più BELLO del mondo: costa quanto un ATTICO (immagini)

# Un camper con i comfort di una camera d’hotel a 5 stelle

Credits: vanillamagazine.it
camper terrazzino

Il suo design futuristico lo rende ancora più affascinante. Per citare qualche cifra, è lungo 12 metri, ha sei ruote, pesa ben 20 tonnellate e va ad una velocità massima di 150 km/h. Ma se l’esterno e la forma rendono già bello il camper, non è niente in confronto all’interno. L’enorme mezzo è stato ideato per offrire tutti i comfort e non ha niente da invidiare ad una suite di un albergo a 5 stelle.

All’interno ci sono una cucina, una sala da pranzo, una sala riunioni con camino, una zona bar, una camera matrimoniale e un bagno munito di doccia a cascata. E non è tutto. Sul tetto del camper, toccando un semplice pulsante, compare un terrazzino con tavolini e divanetti. Per non farsi mancare nulla, inoltre, il camper è dotato di tecnologie di ultima generazione: è possibile video-sorvegliare l’interno e l’esterno, impostare la temperatura a bordo e addirittura il camper si pulisce da solo.

Il prezzo: si può acquistare pagando 3 milioni di euro. Mezzo milione in più degli altri due modelli più costosi del mondo: il Furrion Elysium e The Heat.

# Qualche curiosità

L’azienda produttrice si ispira a elementi costruttivi dal mondo dell’aviazione, della nautica e degli sport automobilistici. La postazione guida è infatti ispirata alla cabina di controllo di un elicottero.

Credits: curioctupus.it
camper postazione guida

Si può provare a dormire sul letto più comodo al mondo, simile a quello della Regina Elisabetta. Il letto è stato creato dalla fabbrica che produce quelli della casa reale inglese. La biancheria è invece rigorosamente italiana.

Credits: curioctupus.it
camper letto

All’interno c’è un divano di 4 metri, un armadietto per il vino e un fabbricatore di ghiaccio, per non parlare di un grande schermo TV.

Credits: sportfair.it
camper divano

Se qualcuno dovesse essere interessato a comprare il camper, mi dispiace ma questo è già stato venduto ad un ricco imprenditore di Dubai!

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BEATRICE BARAZZETTI

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