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Quali sono le GASTRONOMIE MIGLIORI di Milano? Ecco la GUIDA PERFETTA (con MAPPA) per chi non vuole cucinare

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Credits peck_milano IG - Peck via Spadari

Ecco dove trovare la migliore offerta gastronomica in un percorso da nord a sud della città.

Quali sono le GASTRONOMIE MIGLIORI di Milano? Ecco la GUIDA PERFETTA (con MAPPA) per chi non vuole cucinare

 

#1 Pasta della Francesca, i tesori della gastronomia milanese

Credits restaurantguru – Pasta della Francesca

Pasta della Francesca è uno dei negozi storici di via Piero della Francesca, in zona Sempione. A rotazione ogni giorno ci sono i tesori della gastronomia milanese: pasta fresca come gnocchi e ravioli da cuocere a casa, sughi, secondi di pesce e di carne, contorni, dolci. Ogni giorno ci sono nuovi menu e specialità ispirate alla cucina lombarda. Non mancano alcune specialità meneghine tipiche come il riso al salto, il minestrone, la pasta e fagioli e insalata di nervetti.

Indirizzo: Via Piero della Francesca 20

#2 Rossi & Grassi Salumieri offre specialità della tradizione gastronomica milanese e italiana, con qualche tocco esotico

Credits janjarang IG – Rossi e Grassi

Rossi & Grassi Salumieri è la gastronomia milanese per eccellenza in Brera. Presente dal 1971 offre specialità della tradizione gastronomica milanese e italiana, con qualche spruzzata di esotico. I salumi e gli insaccati provenienti da tutte le regioni italiane sono tra i prodotti di punta. Oltre a una serie di prodotti gastronomici confezionati a marchio Rossi & Grassi si trovano anche formaggi italiani e stranieri, pasta fresca, dolci e piatti pronti.

Indirizzo: Via Ponte Vetero 4 e via Solferino 12

#3 Il Nuovo Principe con le sue specialità storiche: tartufi, funghi porcini, caviale, foie gras

Credits il_nuovo_principe IG – Il Nuovo Principe

Il Nuovo Principe, nato in via Turati 38, è una gastronomia a conduzione familiare aperta dal 1973. I tartufi, i funghi porcini, il caviale e il foie gras sono alcune delle specialità storiche ma non mancano i classici prodotti gastronomici come vitello tonnato, paté in gelatina, piatti pronti e un’ampia selezione di salumi, formaggi e conserve. Da qualche anno si è trasferito in Corso Venezia 21.

Indirizzo: Corso Venezia 21

#4 Rosticceria Galli, il punto di riferimento di corso Vercelli

Credits rosticceria_galli IG – Rosticceria Galli

La Rosticceria Galli è un punto di riferimento in una delle via storiche dello shopping meneghino, corso Vercelli. Presente dal 1949 è la gastronomia ideale per acquistare un arancino tra un giro di negozi e l’altro, una paella prima del cinema, antipasti, patè, dolci. Qui si trova anche pollo allo spiedo, tacchino e cappone ripieno e ovviamente il mitico panettone artigianale milanese.

Indirizzo: Corso Vercelli 8

#5 Gastronomia Giacomo, una vera istituzione gastronomica

Credits giacomo_milano – Giacomo Milano 1

La Gastronomia Giacomo, locale dell’omonimo impero che a Milano è una vera istituzione gastronomica, è drogheria, salumeria, latteria. Si possono trovare salumi, formaggi, pasta, olio, con un’attenzione particolare per i piccoli produttori artigianali. Nella proposta di piatti pronti spiccano il pollo allo spiego, la parmigiana di melanzane, le lasagne e gli arrosti.

Indirizzo: Via Sottocorno 3

#6 Peck, tempio del lusso gastronomico meneghino

Peck via Spadari, Milano

In pieno centro troviamo Peck, il tempio del lusso gastronomico meneghino aperto da quasi 140 anni. Questa gastronomia sfama generazioni di milanesi dal 1883 con insalata russa, patè, tartine alla gelatina e antipasti vari, oltre a salumi, famosa la bresaola di loro produzione. Ancora si possono gustare formaggi, pasta fresca, carni, verdura e piatti pronti, proposti in estate anche in formula picnic. A questo si sono aggiunti dei veri spazi ristoranti e enoteche. La location storica non è più l’unica, Peck ha aperto anche in Citylife, a Porta Venezia e persino a Forte dei Marmi.

Indirizzi: Duomo (Via Spadari 9), CityLife, Porta Venezia (via Salvini 3) e Forte dei Marmi

#7 Zoppi & Gallotti propone alimenti cotti sotto vuoto e cibo pronto da asporto

Credits zoppiegallotti IG – Zoppi e Gallotti

Nato come negozio di alimentari nel 1940, la terza gestione a firma Zoppi & Gallotti porta dal 1984 i migliori prodotti gastronomici nazionali ed esteri. Tra le specialità  ci sono anche salumi e formaggi rari e la macelleria, oltre a caviale, salmone e foie gras. Per chi ha poco tempo per cucinare ci sono alimenti cotti sotto vuoto e cibo pronto da asporto, oltre a novità gastronomiche di creazione propria e una selezione di vini. 

Indirizzo: Via Cesare Battisti 2 e via Salvini 3

#8 Gastronomia di Bonardi Piero, la più famosa per la paella a Milano

Credits gastronomia_da_piero IG – Gastronomia da Piero

Aperta nel 1973 con l’intento di offrire specialità della cucina lombarda e piemontese, la Gastronomia di Bonardi Piero è la più famosa di Milano per la paella, preparata ogni domenica mattina e considerata la migliore della città. Il venerdì è il giorno dove trovare un ampio assortimento di pesce fresco. Per gli amanti del vino “artigianale” sono 300 le etichette di vini biodinamici e biologici.

Indirizzo: Viale Umbria 27

#9 Gastronomia e salumeria Civelli è famosa per il paté di fegato d’oca prodotto in casa e le tartine in gelatina 

Credits you.food IG – Gastronomia Civelli

La “Gastronomia e salumeria Civelli” è aperta a Milano dal 1961, poco distante da piazza del Duomo. Le specialità sono il paté di fegato d’oca prodotto in casa e le tartine in gelatina di antipasto, oltre ai primi, secondi e dolci realizzati nel laboratorio interno. Un must imperdibile sono i panini farciti al momento, grazie a un’affettatrice Berkel del 1932 che taglierà perfettamente i salumi proposti dalla “casa”.

Indirizzo: Corso Italia 16

#10 Giannasi, dal 1967 il pollo allo spiedo più buono di Milano

La polleria di Giannasi in Piazza Buozzi

Giannasi è per tutti una sola cosa dal 1967: il pollo allo spiedo più buono di Milano. Questa rosticceria in zona Porta Romana, precisamente in piazza Buozzi, cucina polli da oltre 50 anni con un mix di spezie che li rende unici. L‘offerta di prodotti si è progressivamente arricchita con carne bovina e suina, oltre alle carni crude, i fritti, i primi piatti come lasagne, parmigiana, timballo, risotti di ogni genere. Dorando Giannasi, il proprietario storico, è ormai un’istituzione a Milano come testimonia l’ottenimento dell’Ambrogino d’oro nel 2010.

Indirizzo: Piazza Buozzi 2

Leggi anche: I PERSONAGGI ICONICI della Milano di oggi

Fonte: Informacibo

Continua la lettura: 5 TRATTORIE LOW COST dove si mangia bene a Milano

FABIO MARCOMIN

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I migliori BAR di Milano: i 10 locali dove bisogna andare a bere almeno una volta nella vita

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Milano è una città da bere. Non è solo uno slogan, perchè la città degli aperitivi presenta dei locali unici al mondo. Ne abbiamo scelti dieci che si devono provare almeno una volta nella vita.

I 10 locali di Milano dove bisogna andare a bere almeno una volta nella vita

# Nottingham Forest: tra i 50 migliori bar del mondo

Si dice che ci siano i migliori drink di Milano. Da dieci anni appare nella classifica dei migliori 50 bar del mondo. In viale Piave 1.

# Bar Basso: dove è nato lo “Sbagliato”

Dove è stato inventato il negroni sbagliato. Appena viene la bella stagione la folla intasa le vie circostanti. In via Plinio 39.

# Balera dell’ortica: si torna nella Milano di una volta


Un luogo super rustico, a conduzione familiare, hanno ancora i neon originali della vecchia Milano. Si balla anche il liscio. In via Giovanni Antonio Amadeo 78.

# Backdoor43: il “bar più piccolo de mondo”


Sui navigli il bar più piccolo al mondo. Ha posto solo per tre persone. Riuscire ad entrare è praticamente impossibile. In Ripa di Porta Ticinese 43.

# Bar Magenta: l’iconico punto di ritrovo per generazioni di studenti

Credits Andrea Cherchi – Bar Magenta

Vale la pena per il bancone retrò e perchè è da sempre il locale degli universitari fighetti di Milano. Via Giosue Carducci 13.

# Birrificio Lambrate: il regno della birra artigianale

Dal 1996 producono birra non pastorizzata e non filtrata. Si sono allargati fino ad arrivare a Berlino. Luogo divertente con birre, dove si vivono avventure. In via Camillo Golgi 60.

# Mag Cafè: bere come un bohemien


Locale piccolo ma accogliente e curato nei dettagli, in stile bohemien. Cocktail innovativi ed accurati. In Ripa di Porta Ticinese 43

# La Chiesetta: il Padrenostro più alcolico del mondo

Posto affollatissimo nei week end. Ottimi drink (in particolare i chupitos) e molto coreografici (come l’Estrema Unzione fatta di assenzi vari o il Padrenostro a forma di Croce). Spettacolare la location: una Chiesa del XVIII secolo sconsacrata negli anni ’30. In via Lomazzo 12.

# Frida: l’Isola del bere


Il bar più “da Isola” dell’Isola, con mobili spaiati, impianti a vista e soffitto in vetro. In via Pollaiuolo 3.

# 1930: il Secret Bar di Milano


E’ il secret bar di Milano. Locale nascosto in un anonimo bar cinese. Di cui non si conosce ufficialmente l’indirizzo. Si può sapere dov’è solo informandosi con amici e internet. Dicono che sia un’esperienza unica.

Continua la lettura con: I nuovi locali più interessanti da provare a Milano

MILANO CITTA’ STATO

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IL CAMPER più BELLO del mondo: costa come un ATTICO in centro (IMMAGINI)

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Ph. nafcamper IG

Fare un viaggio in camper non potrebbe essere più piacevole. Quando si pensa ad una vacanza in camper si è consapevoli che gli spazi saranno stretti e che bisogna armarsi di un buon spirito di adattamento. Con il camper più lussuoso al mondo, invece, non ci si deve assolutamente preoccupare di questo. Si chiama EleMMent Palazzo ed è stato realizzato dalla fabbrica austriaca Marchi Mobile. Il prezzo? 3 milioni di euro, classificandolo in assoluto il camper più costoso del mondo e considerato anche il più bello da ben 190 Paesi.

Il CAMPER più BELLO del mondo: costa quanto un ATTICO (immagini)

# Un camper con i comfort di una camera d’hotel a 5 stelle

Credits: vanillamagazine.it
camper terrazzino

Il suo design futuristico lo rende ancora più affascinante. Per citare qualche cifra, è lungo 12 metri, ha sei ruote, pesa ben 20 tonnellate e va ad una velocità massima di 150 km/h. Ma se l’esterno e la forma rendono già bello il camper, non è niente in confronto all’interno. L’enorme mezzo è stato ideato per offrire tutti i comfort e non ha niente da invidiare ad una suite di un albergo a 5 stelle.

All’interno ci sono una cucina, una sala da pranzo, una sala riunioni con camino, una zona bar, una camera matrimoniale e un bagno munito di doccia a cascata. E non è tutto. Sul tetto del camper, toccando un semplice pulsante, compare un terrazzino con tavolini e divanetti. Per non farsi mancare nulla, inoltre, il camper è dotato di tecnologie di ultima generazione: è possibile video-sorvegliare l’interno e l’esterno, impostare la temperatura a bordo e addirittura il camper si pulisce da solo.

Il prezzo: si può acquistare pagando 3 milioni di euro. Mezzo milione in più degli altri due modelli più costosi del mondo: il Furrion Elysium e The Heat.

# Qualche curiosità

L’azienda produttrice si ispira a elementi costruttivi dal mondo dell’aviazione, della nautica e degli sport automobilistici. La postazione guida è infatti ispirata alla cabina di controllo di un elicottero.

Credits: curioctupus.it
camper postazione guida

Si può provare a dormire sul letto più comodo al mondo, simile a quello della Regina Elisabetta. Il letto è stato creato dalla fabbrica che produce quelli della casa reale inglese. La biancheria è invece rigorosamente italiana.

Credits: curioctupus.it
camper letto

All’interno c’è un divano di 4 metri, un armadietto per il vino e un fabbricatore di ghiaccio, per non parlare di un grande schermo TV.

Credits: sportfair.it
camper divano

Se qualcuno dovesse essere interessato a comprare il camper, mi dispiace ma questo è già stato venduto ad un ricco imprenditore di Dubai!

Continua la lettura con: La CASA nei BUS: una coppia milanese lancia la nuova frontiera del mercato immobiliare

BEATRICE BARAZZETTI

copyright milanocittastato.it

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L’inquietante RECORD del torrente più LETALE al MONDO

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Credits: atlasobscura.com

Ci troviamo in Inghilterra, più precisamente nello Yorkshire. Qui, si fa strada un corso d’acqua che è diventato famoso per un primato poco nobile. Il Bolton Strid, infatti, è conosciuto come “il ruscello più mortale al mondo” e la sua nomea dovrebbe scoraggiare chiunque ad avvicinarsi alle sue rive.

L’inquietante RECORD del torrente più LETALE al MONDO

# Una reputazione nefasta

Credits: random-times.com

Negli alberi che sorgono lungo le sponde del ruscello sono stati posizionati cartelli di avvertimento: “ATTENZIONE, lo Strid è PERICOLOSO e si è preso molte vite in passato. Per favore, starne lontani e fare attenzione alle rocce scivolose”. Un segnale palese che fa subito comprendere quanto il pericolo non sia solo una leggenda popolare. Parliamo di un minuto torrente che deriva da un altro fiume, il River Wharfe. Ad un certo punto, il suo percorso attraversa le rovine di Bolton Priory, un antico monastero, e proprio qui diventa più stretto ed estremamente pericoloso. Pare che, dalle voci che girano tra la gente del posto, il tasso di mortalità del Bolton Strid sia del 100% e abbia coinvolto tutte le persone che hanno provato ad attraversarlo. Ma per quale motivo questo piccolo e pittoresco corso d’acqua dovrebbe avere una fama così terribile?

# I segreti nascosti sotto il pelo dell’acqua

Credits: amusingplanet.com

Il Bolton Strid non deve ingannare per le sue dimensioni minute. Sotto la sua superficie, in realtà, è incredibilmente profondo, anche se l’argilla che trasporta non permette di rendersene subito conto. Un altro aspetto celato nel fondale è la presenza di piccole grotte o cunicoli naturali che formano una trappola fin troppo perfetta per i malcapitati. Tutto ciò va unito a occasionali correnti molto forti che lo attraversano, per chiudere il cerchio di un luogo da cui è sempre meglio starne alla larga. A confermare da quanto tempo sia conosciuta la sua minaccia, ci pensa la letteratura. Il poeta William Wordsworth, nel componimento “The Force of Prayer” del 1800, racconta di un giovane che ha tentato di passare da una sponda del torrente all’altra, ma senza successo. Un monito per chiunque deciderà di visitarlo rimane chiaro: ammirare la sua corrente, ma a una dovuta distanza di sicurezza.

Continua a leggere con: Le 10 meraviglie del fiume ADDA

MATTEO GUARDABASSI

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Le città più internazionali e aperte al mondo sono delle città stato come #Amburgo #Madrid #Berlino #Ginevra #Basilea #SanPietroburgo #Bruxelles #Budapest #Amsterdam #Praga #Londra #Mosca #Vienna #Tokyo #Seoul #Manila #KualaLumpur #Washington #NuovaDelhi #HongKong #CittàDelMessico #BuenosAires #Singapore

Il nostro sogno per l’Italia? Un’Italia federale, con forte autonomia per le aree urbane e i territori omogenei. Un Paese che premi il fare rispetto al non fare, con una forte propensione all’innovazione, che valorizzi le sue eccellenze distintive e che miri a essere sempre migliore, mettendo al centro il cittadino libero e responsabile verso la comunità.

I NUOVI LOCALI più interessanti da provare a Milano

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Credits canaglia.milano IG - Canaglia

Tra locali che chiudono o si rinnovano ce ne sono altri che inaugurano nel 2023. Vediamo i più interessanti estrapolati dalla selezione di dissapore.

I NUOVI LOCALI più interessanti da provare a Milano

#1 In Tasca: lo street food napoletano a Milano

Credits ilikemilano IG – In Tasca

In Garibaldi ha aperto “In Tasca” dello chef Giuseppe Molaro del ristorante Contaminazioni di Somma Vesuviana, con l’obiettivo di portare lo street food napoletano a Milano. Non manca niente: menu fritti e lievitati, come la pizza tonda e la pizza fritta,  a cui si aggiungono le proposte della friggitoria, tra cui frittatine, crocchè e montanarine, da abbinare a una piccola selezione di champagne al calice.

Indirizzo: corso Garibaldi, 34

#2 Clandestino non esiste: un locale contemporaneo al posto di una storica ferramenta di quartiere

Credits avvocuoca IG – Clandestino non esiste

A fine gennaio 2023 ha inaugurato a Lambrate “Clandestino non esiste”. Nato dalla trasformazione di una storica ferramenta, su progetto del Marg Studio, in un locale contemporaneo. Sulla parete interna c’è il murale firmato da Nico189 che viene ispirato al tema della sostenibilità mentre da gustare ci sono croissant, tartellette, plumcake, biscotti, pagnotte, focacce, sandwich e caffè. 

Indirizzo: via Conte Rosso, 18

#3 Tommys’ Cafe: il primo caffè di Tommy Hilfiger del mondo

Credits peoplesplacemilano IG – Tommy’s Cafè

A febbraio ha aperto il primo caffè di Tommy Hilfiger del mondo, negli spazi dello store di piazza Orberdan. Tommys’ Cafe si sviluppa su 142 mq, aperto dalle 10 del mattino alle 10 di sera, e propone un’offerta molto variegata dalla colazione alla cena, passando per caffetteria, brunch e cocktail curata dalla società di catering Zerobriciole. Nel locale sono esposte opere d’arte di fama internazionale come “I Love Italy” di Mr. Brainwash, il vinile personalizzato “Start Me Up” di John O’Hara e l’opera “Campbell’s Soup Cans” di Andy Warhol, donata personalmente da Tommy Hilfiger al negozio di Milano.

Indirizzo: piazza Guglielmo Oberdan, 2/A

#4 Rivoire: lo storico caffè di Piazza della Signoria approda in Brera

Credits rivoirefirenze IG – Rivoire

Da Firenze a Brera. Lo storico caffè di Piazza della Signoria apre entro Pasqua, con il primo di altri due locali che apriranno in altre zone della città. Il menu propone piatti, cocktail, caffè e la cioccolateria del Rivoire di Firenze con un ambiente che ricorderà le atmosfere storiche del primo caffè fiorentino con decorazioni delle pareti caratterizzate da immagini di opere rinascimentali e barocche. 

Indirizzo: piazza Formentini

#5 Canaglia: il cocktail bar vintage con affaccio sulla rinnovata piazza San Luigi

Credits canaglia.milano IG – Canaglia

Canaglia, il nuovo cocktail bar con affaccio su piazzetta San Luigi aperto già da qualche settimana, inaugura ufficialmente il 3 marzo. Dalle 18 all’1 di notte si possono bere bevande, cocktail, amari vini alla mescita e in bottiglia, birre alla spina e in bottiglia in accompagnamento a tapas e taglieri da condividere. Nel locale spicca la bottiglieria ad archi, sono tre come le “canaglie” che hanno avuto l’idea di questo locale, e lo stile vintage.

Indirizzo: Piazza San Luigi, Angolo Via Don Bosco, 11

#6 Arca: uno spazio super futuristico polifunzionale

Credits labnove IG – Arca Milano

Arca è un locale che propone un menu del brunch, uno per il “business lunch”, quello della cena, dalle 20 alle 23, in uno spazio super futuristico dove si può anche ascoltare musica con artisti di vario genere. Da bere si può scegliere tra i cocktail inseriti in una lista di signature drink, due twist sui classici e due drink analcolici.

Indirizzo: via Rimini, 38

#7 ZAÏA: con un menu pensato per la condivisione

Credits zaiarestaurantmilan IG – ZAÏA

All’interno dell’hotel Aethos Milano ha aperto ZAÏA, un ristorante guidato dagli chef Luigi Gagliardi e Dario Guffanti con un menu pensato anche per la condivisione e una proposta con ricette e ingredienti dalle storie gastronomiche di diversi paesi del Mar Mediterraneo. Il progetto degli spazi è stato affidato allo studio di architettura Astet Studio.

Indirizzo: piazza Ventiquattro Maggio, 8

Fonte: Dissapore

Continua la lettura: La NUOVA STAGIONE INTERMITTENTE di Milano: temporary shop e progetti a singhiozzo

FABIO MARCOMIN

copyright milanocittastato.it

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3 PAESI EUROPEI ti pagano per andare a lavoro in bici. Qualcosa si muove anche in ITALIA

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Credits Andrea Cherchi - Simone Lunghi in bicicletta

Diversi Paesi europei hanno programmi di mobilità ciclabile. Quali sono le nazioni all’avanguardia? E cosa sta accadendo in Italia?

3 PAESI EUROPEI ti pagano per andare a lavoro in bici. Qualcosa si muove anche in ITALIA

Ph. Surprising_Shots

# Olanda: 0,19 euro per chilometro

Gli olandesi percorrono in media 2,6 km in bicicletta al giorno. Ma il governo contribuisce a incoraggiare questa abitudine offrendo ai pendolari in bicicletta una “indennità di chilometraggio”. Dal 2006 le aziende ricompensano i pendolari in bicicletta con 0,19 euro per chilometro, una spesa che si può detrarre dalle tasse. Un pendolare che percorre 10 chilometri al giorno può guadagnare circa 450 euro all’anno.

# Belgio: 0,24 euro per chilometro

Anche nel Belgio i pendolari possono richiedere 0,24 euro per ogni chilometro percorso in bicicletta. Nella prima metà del 2022 un dipendente su cinque ha ricevuto un’indennità per la bicicletta.

# Francia: 0,25 euro per chilometro

L’iniziativa del Belgio è stata replicata anche in Francia, dove i pendolari possono richiedere fino a 0,25 euro per ogni chilometro percorso in bicicletta per recarsi al lavoro, con un tetto massimo annuale di 200 euro. I risultati della fase pilota hanno mostrato un aumento del 50% del numero di ciclisti tra i lavoratori.

# Gli altri incentivi per i ciclisti in Europa

Ph. StockSnap

Alcuni Paesi invece che crediti per chilometro, prevedono altre forme di incentivi. In Lussemburgo chi si reca al lavoro in bicicletta può detrarre fino a 300 euro dall’imposta sul reddito per l’acquisto di una nuova bicicletta.

Nel Regno Unito i dipendenti delle aziende iscritte al programma “cycle to work” possono acquistare una bicicletta tramite il proprio datore di lavoro con una detrazione fiscale che copre fino a un terzo del costo della bicicletta.

In Spagna, il governo sta valutando un nuovo programma “En Bici al trabajo” che pagherebbe il personale per recarsi al lavoro in bicicletta.

# In Italia i primi colpi di pedale a Bari e Bergamo

Ufficio Stampa Atm – Ciclostazione M1 Cordusio canalina per accesso

E in Italia? Qualcosa si muove soprattutto a livello locale. A Bari i pendolari in bicicletta ricevono 0,21 euro per ogni chilometro percorso per recarsi al lavoro (fino a un tetto massimo di 25 euro al mese). A partire dal 3 ottobre 2022 anche Bergamo prevede 0,25 centesimi di euro per chilometro, fino a un massimale di 2 euro al giorno e 30 euro al mese. L’indennizzo arriva in voucher elettronici da utilizzare nelle botteghe bergamasche.

Il governo offre ai pendolari bonus mobilità per l’acquisto di una nuova bicicletta, anche a pedalata assistita, per tutti i maggiorenni residenti nelle città metropolitane con oltre 50.000 abitanti.

# Le app che ti pagano per andare in bici

Credits: thegreatescape.com
Bici a Rimini

Ci sono infine delle app che premiano i colpi di pedale. L’app tedesca Bikuh compensa con 20 cent al chilometro percorrendo almeno 100 chilometri al mese (poco più di tre chilometri al giorno) all’interno di un’area specifica, tipicamente un centro urbano. Si tratta però di un “fee pubblicitario”: perchè si tratta di mostrare una pubblicità che il ciclista sceglie tra una determinata lista. Con PinBike invece pedalando si possono guadagnare dai 4 ai 25 centesimi in buoni spesa spendibili nelle attività commerciali della città.

Fonte: Greenme.it

Continua la lettura con: Marciapiedi o marciabici?

ANDREA ZOPPOLATO

Copyright milanocittastato.it

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Il video del giorno: M1 vs M2, qual è più VELOCE?

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In questa #metrochallenge la sfida sul percorso tra Loreto e Cadorna, utilizzando le due linee metropolitane che passano da entrambe i piazzali. Video di MirkoconlaKappa

Hai un video di Milano da inviarci o segnalarci? Scrivici su info@milanocittastato.it (video del giorno)

MILANO CITTA’ STATO

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Le intrusioni dei maranza

I nuovi poveri di Milano

Ultima corsa della Milano – Limbiate

Le reazioni degli automobilisti al blocca di via Palmanova

Street Style a Milano

Da Milano a Londra con una moto super sportiva

L’incrocio con semaforo rotto e il senso civico dei milanesi

Circle Line: la quasi metropolitana per Milano

Avvisi storici sul tram

La sfida: di corsa contro la metro

L’arena di Milano dimenticata da 25 anni

Manzoni occupato contro Giorgia Meloni

Lo show di Moncler in Piazza Duomo

La domenica di Milano vs di Roma

Milano del Futuro: 16+ edifici in arrivo 

10 ATTRICI MILANESI che hanno fatto la storia del cinema e del teatro

Tutte le stazioni della metro di Milano in un giorno

Il mio primo mese a Milano: quanto ho speso?

M6 – Il percorso della futura metropolitana di Milano

La mostra più INSTAGRAMMABILE di Milano

Mi sono trasferita a Milano

Gli Ultras della Dinamo Zagabria in giro per Milano

Tour dei chiostri notturni di Milano

Evoluzione animata della metro di Milano

Milano e Vincenzo

I locali più instagrammabili di Milanoa

DA MILANO A CAPO NORD IN BICI A FIN DI BENE

IL MODO PIU’ ECONOMICO DI MANGIARE A MILANO

Lezioni di danza in Piazza Duomo

Lo spot della Milano da Bere

LA CODA per la FAME

UN ROMANTICO A MILANO

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DOVE comprano CASA i MILIARDARI in ITALIA e nel MONDO

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Credits pixabay - Dubai

Il settore degli immobili di lusso continua la ripresa, dopo il momento negativo dovuto alla pandemia, dimostrandosi una classe di attività stabile e redditizia per i grandi investitori. Vediamo le mete preferite dai miliardari in base al report dell’agenzia immobiliare Knight Frank.

DOVE comprano CASA i MILIARDARI in ITALIA e nel MONDO

# Dubai in testa alle preferenze, a seguire Aspen e Riad. Praga prima città europea

Credits pixabay – Dubai

Knight Frank, la principale società mondiale di consulenza immobiliare con 523 uffici distribuiti in 60 Paesi, fa una fotografia sullo stato del mercato degli immobili di lusso. In base al “The Wealth Report”, che con il Prime International Residential Index (PIRI) tiene monitorato il valore delle case di lusso in 100 località chiave in tutto il mondo, tra le mete preferite dai miliardari nel settore delle abitazioni di fascia alta Dubai è la regina con un aumento dei prezzi del 44,2% nel 2022.

A completare il podio troviamo Aspen in Colorado negli Stati Uniti dove le quotazioni sono salite del 27,6% e Riad in Arabia Saudita che ha registrato un +25%. Seguono Tokyo con il 22,8% e Miami con il 21,6%. La prima città europea è Praga al sesto posto con un +16,3%.

# In Italia la Sardegna è davanti a tutti, Roma batte Milano che si piazza alla 68esima posizione globale al pari di Berlino 

Knight Frank – PIRI 100

In generale gli investitori prediligono i luoghi di villeggiatura, soprattutto quelli al mare o in campagna nelle nazioni dove il clima è più mite, rispetto a quelle sciistiche: la crescita dei prezzi è rispettivamente dell’8,4 e dell’8,3%. Nelle città è più ridotta, si ferma al 4,2%. Facendo un focus sul mercato italiano risulta essere la Sardegna la destinazione più gettonata, alla 12esima posizione globale con un incremento delle quotazioni del 12%. Il Lago di Como si prende la 26esima posizione, insieme alla Versilia, con un +8%, poi Firenze e Roma rispettivamente alla 40esima e 48 posizione. Fuori dalla top 50 c’è Venezia alla posizione numero 56 e Milano alla numero 68 con una crescita del 2,5%, appena dietro New York e al pari di Berlino, Oxford e Méribel.

Fonte: Wall Street Italia

Continua la lettura: I 10 QUARTIERI con le CASE più CARE d’ITALIA: 8 sono a MILANO

FABIO MARCOMIN

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La “GRANDE VELA”: alle PORTE di Milano c’è il BENZINAIO del FUTURO

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Credits techprincess.it - Stazione servizio Milano-Meda

Il futuro è arrivato nel settembre del 2021, quando ha inaugurato alle porte di Milano una stazione di servizio dove sembra di entrare nel futuro. Un hub dove trovare molte attività e piaceri, con un design innovativo e accattivante, unico nel suo genere. Ma anche Napoli preme sull’acceleratore con la prima stazione riconvertita interamente all’elettrico. 

La “GRANDE VELA”: alle PORTE di Milano c’è il BENZINAIO del FUTURO

# Sulla Milano – Meda l’energia del futuro in un distributore dal design innovativo

Flasghip Q8 Paderno Dugnano

Archiviato da decenni il concetto di “benzinaio”, la stazione di servizio è uno dei luoghi che più di tutti ha saputo reinventarsi nel tempo. Nella galassia sterminata dei punti di rifornimento carburante, è nata in piena Città Metropolitana, a Paderno Dugnano, un vero e proprio hub in grado di accontentare qualsiasi utente che si trovi a viaggiare sulla Milano-Meda.
Il distributore Q8 di Paderno si presenta infatti con un look innovativo e una molteplicità di servizi da fare invidia alle capitali internazionali.

# Sei postazioni di ricarica elettrica di cui due ultrafast

Stazione di Servizio Paderno Dugnano

La transizione del futuro è alle porte di Milano. L’area di servizio si sviluppa su 8.000 mq e sul piazzale sono presenti, oltre al rifornimento per mezzi a motorizzazione tradizionale, anche 6 postazioni di ricarica elettrica di cui 2 ultrafast, nonché metano e gpl.

La stazione di servizio è già improntata alla interconnessione digitale con gli utenti, tutto il progetto nasce all’insegna della sostenibilità: l’illuminazione è a led con sensori di movimento e c’è ampio uso di materiali rigenerati.

L’efficientamento energetico è di dimensioni notevoli: è previsto il recupero delle acque piovane e il futuro compressore del metano sarà a zero emissioni. Il fabbricato, anche quello commerciale, filtra la luce solare e offre termoregolazione a zone. Tutte le pensiline sono invece realizzate con materiali ad elevata riflettenza solare, che finisce per essere convogliata sugli impianti fotovoltaici posti sulle superfici di ognuna.

# Il restyling a vela che richiama le imbarcazioni tipiche del Kuwait

flagship Q8 Credits: q8.it.

Un restyling dedicato a tradizione e innovazione, gioca un ruolo d’effetto e conferisce alla stazione un look scenografico. Il progetto richiama le vele della “Dhow”, imbarcazione tipica del Kuwait e simbolo stilizzato del brand della catena. Un albero maestro centrale, alto ben 25 metri, collega le due pensiline a forma di vela triangolare e riesce a coprire 2.000 mq dell’area. Una vela copre e quindi identifica, le pensiline di distribuzione dei carburanti tradizionali. Con un ideale transizione al futuro, la successiva “pensivela” copre gli erogatori dei prodotti alternativi.
Anche il fabbricato commerciale richiama le forme e i colori della tradizione mediorientale.

# Le prossime stazioni di questo tipo in arrivo

L’edificio che ospita i servizi commerciali è anch’esso realizzato all’insegna della sostenibilità: 1.200 mq a basso impatto ambientale, per ospitare utenti e clienti e soddisfare decine di esigenze. Con a disposizione oltre 60 stalli per la sosta delle auto, “Svolta” ospita soluzioni di Food&Beverage come il tradizionale bar, una catena di bakery e un noto brand di offerta di carne di qualità.

All’inaugurazione della stazione di servizio del futuro nell’autunno scorso erano presenti il Presidente di Kuwait Petroleum, Nawaf S. Al-Sabah, insieme al Vice Presidente esecutivo, Azzam Al Mutawa, a testimoniare l’importanza e il rispetto che il colosso petrolifero nutrono nei confronti dell’Italia e del mercato di area sud europea.

I pionieri dell’automotive elettrico, potranno trovare ricarica e ingannare il tempo in un gioiello di architettura e design, prima di arrivare a Milano con le batterie completamente cariche. 

Le prossime stazioni di questo tipo al nord sono in programma a Carate Brianza (MB), Erbusco (BS) e Padova.

 

# La collaborazione tra Enel X e le stazioni IP

Credits inside-x – Distributori con colonnine

La collaborazione tra Enel X e IP ha portato alla realizzazione di un’area con 4 colonnine per la ricarica in un distributore di Peschiera del Garda, in provincia di Verona, in uno in provincia di Zanica (Bergamo) e in un altro a Biandrate (Novara). In totale saranno 7 quelli coinvolti. In ciascuno dei siti è possibile ricaricare contemporaneamente fino a 4 auto. La gamma di servizi offerti è però limitata rispetto al distributore della catena Q8.

# A Napoli il primo distributore riconvertito alla ricarica elettrica

Unicogo distributore elettrico

Se ancora procede a rilento l’introduzione di colonnine per la ricarica elettrica nei classici distributori, all’inizio del mese di febbraio 2023 a Napoli è stato inaugurato il primo distributore riconvertito totalmente alla ricarica elettrica. Frutto della collaborazione tra il polo fieristico Mostra d’Oltremare e UnicoGo, divisione di eMobility di Unicoenergia, la struttura è dotata di due colonnine di design superfast della Starcharge, ognuna con due prese di ricarica e una potenza complessiva di 360 kW.

Fonti: Gazzetta.it e Q8.it

Continua la lettura: La SUPER STAZIONE d’INTERSCAMBIO: auto, treni, tram, bus e bici. Un’idea per Milano?

FABIO MARCOMIN

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L’AUTO del FUTURO: CAMBIERÀ COLORE come i vestiti? Il super concept

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Credits bmw - L'auto che cambia colore

La prima vettura al mondo che cambia colore con un click. Ecco quale meccanismo utilizza e perché apporta anche benefici al comfort di viaggio.

L’AUTO del FUTURO: CAMBIERÀ COLORE come i vestiti? Il super concept

# BMW iX Flow: “l’esperienza digitale definitiva”

Credits bmw – Frontale auto

Marzo 2023. BMW presenta al CES di Barcellona l’evoluzione del suo SUV elettrico iX, definendolo come “l’esperienza digitale definitiva”: BMW iX Flow. Dallo schermo simile a quello di un cinema sul sedile posteriore e un’esperienza audio incredibile grazie alla collaborazione con il compositore di fama mondiale Hans Zimmer, al tettuccio in vetro che riproduce uno spettacolo di luci fino alla vernice esterna che cambia colore

# Il meccanismo che fa cambiare il colore alla vernice

Credits bmw – L’auto che cambia colore

Per rendere possibile questo cambio di colore viene utilizzato un inchiostro elettronico,  lo stesso usato dall’azienda E-INK famosa per gli e-reader di Kindle e Kobo, distribuito su milioni di microcapsule, spesse come quello del capello umano, annegate in una pellicola incollata alla carrozzeria, con un’applicazione simile al wrapping. Il meccanismo che entra in campo è quello dell’elettroforesi, che utilizza correnti elettriche per spostare le molecole o, in questo caso, l’inchiostro digitale. 

Basta un clic per far cambiare colore. Appena l’alimentazione elettrica si collega alla pellicola la carrozzeria viene riscaldata e sigillata. In questo modo viene uniformato il colore a ad ogni cambio e utilizzo.

# Per ora solo monocromatica, in futuro colori diversi e anche all’interno

Credits bmw – Dettaglio vernice BMW

Sono presenti dei pigmenti bianchi con carica elettrica negativa e pigmenti neri a carica positiva e per questo i colori per ora sono monocromatici, dal nero al bianco al grigio. Allo studio c’è già la possibilità di aggiungere altri opzioni di colore e di utilizzare l’inchiostro digitale per far apparire direttamente sulla superficie dell’auto gli avvisi della batteria scarica o di altri problemi di manutenzione. Oltre a questo nel futuro si prevede che possa utilizzare anche per gli interni, per una personalizzazione a 360 gradi dell’auto 

# Serve anche a ottimizzare l’ambiente all’interno dell’abitacolo

 

Il sistema che consente all’auto di cambiare colore non è stato pensato solo come mera questione estetica, ma in quanto utile a regolare la temperatura interna dell’abitacolo e il consumo di energia grazie alla capacità delle diverse colorazioni di assorbire calore e energia. Utilizzando la vernice di colore chiaro, ad esempio, nelle giornate soleggiate e calde e quelle di colore scure quando fa freddo viene reso più efficiente il funzionamento del climatizzatore e aumentata la durata delle batterie dell’auto visto che la BMW iX flow è full electric.

Continua la lettura: Il grattacielo del futuro che cambia COLORE in ogni stagione: TORRE BOTANICA a rischio STOP

FABIO MARCOMIN

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🔴 Il CENTRO COMMERCIALE FANTASMA sopra la futura stazione della METRO di Milano

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Credits ssc.lsgi.it - MilaNord2

Sarebbe dovuto diventare un complesso polifunzionale con negozi, cinema, ristoranti, un centro direzionale e una stazione di interscambio per due metropolitane. Vediamo come è la situazione oggi.

Il CENTRO COMMERCIALE FANTASMA sopra la futura stazione della METRO di Milano

# La denuncia dell’associazione HQ Monza: “I lavori per il nuovo mega centro commerciale sono fermi da anni”

Di Amstead23 – Opera propria, CC BY-SA 4.0, httpscommons.wikimedia.org – Cantiere Monza bettola aprile 2021

Arrivando alla futura stazione metropolitana di Monza Bettola ci sarebbe dovuto essere già da qualche mese il mega centro commerciale MilanoNord 2, sotto al quale è prevista la realizzazione dell’hub di interscambio tra M1 e M5. Di tutto questo ad oggi c’è solo un terreno predisposto all’avvio dei cantieri per la sua costruzione, ma i lavori sono fermi da anni.

La denuncia arriva dall’associazione HQ Monza, come riporta ilcittadinodimb.it, preoccupata per le conseguenze su tutto il progetto: “I lavori per il nuovo mega centro commerciale sono fermi da anni. Dovrebbe inglobare la stazione, costruita in parte dal privato in convenzione. Ma se i lavori sono fermi non ci sarà alcuna stazione e nemmeno i 2500 stalli di sosta previsti. E senza parcheggi niente M1 e niente M5 salvo modifiche progettuali e un iter che richiederebbe daccapo qualche anno di tempo».

Nell’immagine in alto si vede la situazione generale del cantiere ad Aprile 2021, ad oggi rimasta sostanzialmente identica. Questo stop rischia di compromettere anche il futuro prolungamento della linea M5 fino a Monza e, come visto nei giorni scorsi, anche quello di M1 fino appunto alla stazione di Monza Bettola il cui termine pare slittare di altri due anni dal 2024 al 2026.

# L’inchiesta per tangenti

Non è la prima volta che il futuro centro commerciale è al centro della cronaca. Dopo la demolizione di quello precedente della catena Auchan, i ritardi per la realizzazione di quello nuovo erano stati già denunciati da MM Spa e dal sindaco di Sesto San Giovanni. Aggiunge l’associazione HQ Monza: “Da sempre contestato da diverse associazioni del territorio e dal Comune di Monza, anche al centro di un’inchiesta per tangenti, la struttura da 170.000 metri quadrati non sembra essere più urgente per l’operatore privato. In molti pensano che non si farà più.”

# Il progetto di Milanord 2 con l’hub per le due fermate di M1 e M5

Credits ssc.lsgi.it – MilaNord2

Il progetto del nuovo centro commerciale Milanord 2 si dovrebbe sviluppare su una superficie di circa 169.000 mq, di cui oltre la metà per i 350 negozi, il resto a ristoranti, bar, un multisala e una sky plaza dedicata alle attività ludiche che in base alle stagioni, potrà ospitare giochi ed eventi sia all’aperto che al chiuso. Una parte sfrutterebbe gli edifici rimasti in piedi, il resto sarà da costruire ex-novo. Nell’area sono previsti anche un centro direzionale, un planetario oltre a un parco al centro.

Hub m1-m5 a Monza Bettola

Sotto il centro commerciale dovrebbe nascere invece l’hub di interscambio tra la M1 e la M5, l’impresa costruttrice del centro commerciale è incaricata dei lavori di allineamento dell’intersezione e del raccordo di M1 e M5, una nuova piazza pubblica della mobilità con una stazione degli autobus che ospiterà 18 linee di bus e una bicistazione con ciclofficina. Un progetto pensato per ridurre il numero di auto in ingresso a Milano e favorire gli spostamenti con il trasporto pubblico.

Tutto questo però rischia di non vedere mai la luce. Rischiando di arrecare ripercussioni anche per la stessa fermata della metro. 

Continua la lettura: METRO Kafkiana: la M1 a MONZA slitta al 2026

FABIO MARCOMIN

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I TRENI LOWCOST stanno conquistando l’EUROPA

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Ph. hpgruesen

In Italia sono ancora fermi. Ma oltre frontiera stanno vivendo un vero e proprio boom, soprattutto in Spagna e Germania dove stanno continuando ad espandersi. Presto i treni low cost giungeranno dalle nostre parti?

I TRENI LOWCOST stanno conquistando l’EUROPA

# Flixtrain: prezzi low cost e comfort a bordo di treni “green”

Credits flixtrain.com – Carrozze Flixtrain

La filosofia di Flixtrain è la stessa del gemello su ruote Flixbus, con cui condivide i canali e le strutture di vendita, il marketing e la pianificazione della rete: collegare le città d’Europa a prezzi low-cost senza rinunciare a tutti i comfort di un viaggio da prima classe. Il servizio, inaugurato nel 2018, è diventato la principale alternativa economica ai viaggi sui convogli della Deutsche Bahn, la principale compagnia ferroviaria tedesca.

# I biglietti partono da soli 4,99 euro e il posto è garantito

Credits hpgruesen-pixabay – Flixtrain

A bordo dei treni ad alta velocità, riconoscibili sempre dal colore verde a rappresentare la sostenibilità visto che i convogli sono alimentati al 100% da energia rinnovabile, è disponibile la connessione Wi-Fi gratuita, spazio extra per le gambe, prese USB per collegare i dispositivi elettronici e ampio spazio per i tuoi bagagli. I biglietti partono da 4,99 euro e il posto è garantito. Vediamo quali sono le tratte coperte al momento.

Leggi anche: AvLo: il primo TRENO LOWCOST ad ALTA VELOCITÀ

# La rete attuale di Flixtrain in Germania è composta di 6 linee

Mappa Flixtrain 2022 Germania

Nel corso del 2022 il servizio di Flixtrain ha continuato ad espandersi e ora copre ora gran parte della rete ferroviaria tedesca. Le linee attualmente in esercizio sono 6:

  • FLX10 Berlino <-> Stoccarda / Basilea, con 12 fermate intermedie in direzione di Stoccarda e 19 in direzione della città elvetica. Tra queste ci sono Halle, Francoforte e Fribrugo;
  • FLX11 Berlino <-> Wiesbaden, che percorre lo stesso tracciato della linea FLX10 fino a Francoforte per poi fermare a Mainz prima del capolinea;
  • FLX15 Amburgo <-> Stoccarda, con 11 fermate intermedie tra cui Hannover e che ricalca il percorso della linea FLX10 dalla cittadina di Fulda in poi;
  • FLX20 Amburgo <-> Colonia, con 6 fermate intermedie tra cui Duisburg e Düsseldorf;
  • FLX30 Dresda/Lipsia <-> Berlino <-> Colonia <-> Aquisgrana, con due stazioni di partenze alternative, Dresda e Lipsia, prima capolinea a Berlino, e poi fino a 17 stazioni intermedie tra cui Hannover, Dortmund, Duisburg e Düsseldorf;
  • FLX35 Amburgo <-> Berlino <-> Lipsia, con tre fermate nell’area della capitale tedesca.

# In Svezia il servizio collega le due città principali dello Stato scandinavo

Mappa Svezia Flixtrain

A collegare le due principali città svedesi, Stoccolma e Göteborg, c’è la linea FLX61, che ferma anche a Södertälje, Hallsberg, Skövde, Falköping.

Per ora nessuna fermata dei Flixtrain in Italia. Invece dove i treni low cost hanno ingranato una marcia in più è un altro paese mediterraneo. 

Leggi anche: Dopo Flixbus è nato FLIXTRAIN: i TRENI LOW COST arriveranno anche in Italia?

# In Spagna il primo treno low cost ad alta velocità

Credit: ferrovie.info

Alle 11.00 del 24 marzo 2021 è partito dalla stazione di Puerta de Atocha, la stazione principale di Madrid, il primo treno low-cost Avlo della compagnia spagnola Renfe. 

L’alta velocità ferroviaria spagnola “a basso costo” è partita con quattro corse giornaliere tra Madrid e Barcellona, ​​espandibili in base alla domanda. Come scrive la compagnia sul sito, si parte da un nuovo concetto di viaggio: viaggiare con tutti i confort al prezzo migliore“. 

# Da Madrid a Barcellona a 300 km/h con 7 euro

Credit: ferrovie.info

I biglietti hanno dei prezzi davvero stracciati. Per un posto sulla tratta Madrid-Barcellona a 300 km/h con un bagaglio a mano incluso, i biglietti partono da 7 euro

Leggi anche: FLIXTRAIN: il treno LOWCOST avanza in EUROPA

# I servizi all’interno di Avlo: wi-fi e servizi multimediali 

Credit: mobilita.org

I convogli dei treni dell’alta velocità AvLo mettono a disposizione dei passeggeri:

  • connessione Wi-Fi a bordo;
  • la piattaforma di contenuti multimediali Play Renfe;
  • sedili con tappi e i nuovi rivestimenti in colori chiari.

L’intero treno è stato unificato in classe economica per il nuovo servizio Avlo, guadagnando così il 20% di capacità, fino a 438 posti.

Arriverà anche in Italia una compagnia ferroviaria dell’alta velocità con prezzi da treni regionali?

Continua la lettura con: In costruzione il TRENO più VELOCE del MONDO: farebbe Milano-Roma in 1 ora

FABIO MARCOMIN

copyright milanocittastato.it

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La NUOVA STAGIONE INTERMITTENTE di Milano: temporary shop e progetti a singhiozzo

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Credits tripadvisor - Crocetta 1982 piazza Diaz

Una riprese intermittente. Milano corre o è incagliata, a seconda di come la si guardi. Ecco quello che ancora fatica a riprendersi. 

La NUOVA STAGIONE INTERMITTENTE di Milano: temporary shop e progetti a singhiozzo

# La diffusione dei temporary shop: un business mordi e fuggi 

Credits magiejewels IG – Temporary Store

Uno dei segnali di questa nuova stagione di rinascita intermittente della città arriva dal settore del retail e del commercio. Nonostante il record di turisti in alcuni mesi del 2022, prosegue la logica dei temporary store, dove i brand di turno mettono in vendita o in mostra i loro prodotti solo per un periodo temporaneo, senza investire in un negozio fisico. Nel recente progetto di rigenerazione Spiga 26, un edificio di 3.000 mq lungo 65 metri e di 18 vetrine in via della Spiga, una superficie di 100 mq sarà dedicata esclusivamente ai temporary shop. Gli spazi sono diffusi un po’ in tutta la città, da corso Vittorio Emanuele a viale Montenero, dall’Isola a Repubblica. L’ultimo “censimento” di qualche anno fa ne contava oltre 100. Un business mordi e fuggi che può nascondere dubbi su una ripresa di lungo periodo. 

# I lavori a singhiozzo: metropolitane, metrotranvie, ciclabili e opere olimpiche

Credits Urbanfile – Cantiere stazione San Babila M4

Milano è sempre stata riconosciuta per la sua capacità produttiva e di condurre in porto progetti anche di ampio respiro in tempi più rapidi rispetto al resto dell’Italia. Da qualche anno a questa parte non è più così. A farne le spese sono spesso le infrastrutture di trasporto che scontano anni di ritardo e aperture posticipate. La linea M4, che doveva inizialmente aprire per Expo2015 e poi per intero nel 2022, ha inaugurato appena 6 fermate alla fine del 2022 mentre tutta la linea sarà operativa negli ultimi mesi del 2024.

Credits isidorodimileto IG – M1 Milano

Identica storia, anzi peggio, quella del prolungamento della linea M1 di due fermate a nord: dopo 12 anni di lavori l’ultimo cronoprogramma prevedeva il termine del cantiere alla fine del 2024 ma, notizia di questi giorni, si dovrà attendere con molta probabilità la fine del 2026. Non va meglio per l’estensione della linea a ovest fino a Baggio, almeno 2 anni di ritardi dalle ipotesi iniziali, e per la M5 fino a Monza che non vedrà la luce prima del 2030.

Credits d_reda89 IG – Ultima corsa Milano-Limbiate

Lo stesso discorso può essere fatto per le metrotranvie: lo stop al servizio della Milano-Limbiate in attesa dei fondi per riqualificarla o i lavori per la Milano-Seregno che partiranno dopo numerosi rinvii, o per la ciclabile con relativa riqualificazione di Corso Sempione in ritardo cronico e con un progetto alquanto banale.

Le opere olimpiche non si trovano in una condizione tanto migliore. La rinascita del Palasharp è a serio rischio. La metrotranvia 13 progettata anche per avere una fermata vicina al futuro PalaItalia, i cui cantieri sono ancora in alto mare, potrebbe vedere i lavori iniziare solo dopo l’evento sportivo internazionale. La Milano del fare bene e in orario è ancora intorpidita dal periodo pandemico?

Leggi anche: METRO Kafkiana: la M1 a MONZA slitta al 2026

# Non è più una città da pausa pranzo 

Credits DanaTentis-pixabay – Pausa pranzo

Altro segnale di questa strana stagione è la fine del rito della pausa pranzo che sta mettendo in crisi il settore della ristorazione, in particolare i locali in periferia e lontani dai centri direzionali. Il cambio di abitudini imposto dallo smart working ha portato molte persone a preferire la schiscetta o a ritornare direttamente a casa per mangiare.

Enrico Fontanelli, titolare del Giglio Rosso di fianco alla Stazione Centrale, intervistato dal quotidiano Repubblica ha riscontrato un netto calo degli incassi: “È lo smart working ad averci penalizzati. Prima avevamo molti clienti che venivano per incontri di lavoro. Ora si fa tutto online e le persone di passaggio per lavoro sono molto calate. Di conseguenza non guadagniamo più come un tempo“.

Leggi anche: Fine della pausa pranzo a Milano: “Non si guadagna più come prima”

# La chiusura dei locali storici

Bar Rattazzo

Un altro segnale negativo di questo periodo è la progressiva chiusura di negozi storici, in parte come conseguenza dei lockodwn introdotti durante la pandemia e in parte per la mancanza di ricambio generazionale o di persone disposte a subentrare. Il Comune di Milano potrebbe forse fare di più per far proseguire l’attività di esercizi commerciali che costituiscono un’attrattiva al pari dei monumenti cittadini. Tra questi possiamo citare il Bar Rattazzo al Ticinese, aperto nel 1961 e chiuso nel 2020, la Gelateria Toldo in Brera che ha cessato dopo 70 anni, lo stellato Pont de Ferr sui Navigli o la Pizzeria Sibilla inaugurata nel 1943 e chiusa nel 2022.

Leggi anche: LOCALI STORICI lasciati CHIUDERE negli ultimi tempi a Milano

Continua la lettura: BAR e RISTORANTI di Milano: “NON si GUADAGNA più come prima. “SÌ, perché MANGIARE FUORI è TROPPO CARO”

FABIO MARCOMIN

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Il video del giorno: com’è la PIZZA dei nuovi DISTRIBUTORI AUTOMATICI di Milano?

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VIVAIO e MILANO CITTA’ STATO, le attività per il 2023. Vuoi unirti anche tu?

I mezzi pubblici a Milano negli anni ottanta

FINE ANNO in coda al PANE QUOTIDIANO

Milano – Roma: più veloce in treno o in aereo?

La passerella di Piano sulla M1

Un anno da pendolare sulla Milano Cremona

Dove andavano, cosa facevano i GIOVANI MILANESI nella Milano degli anni ’80

TIBALDI-BOCCONI, la prima stazione della CIRCLE LINE di Milano

La grande nevicata dell’85

La Milano di inizio Novecento

il SUPERATTICO sul tetto della TORRE

M4 – Dateo, la STAZIONE più PROFONDA di Milano

5 angoli INSOLITI da scoprire a MILANO

Un giro sul TurboKart

Il ciclista spericolato

Che cosa pensano i milanesi dei napoletani

Cosa pensano i napoletani di Milano e dei milanesi

3 esperienze gratis da fare nel periodo natalizio a Milano

Quanto spendono gli studenti di Milano?

Il panino più famoso di Milano

In volo sopra i Navigli nascosti

I paninari davanti al Burghy

L’ASFALTO “FERITO” di Milano, la denuncia del comico STORTI

Inaugurazione dell’M4

M4: la quiete prima dell’inaugurazione 

L’Italia costruisce la sua Tech Capital

Camminare sul cielo a Milano

Ho aperto un falso ristorante in piazza Duomo

Milano, una città che costruisce METROPOLITANE come nessun’altra

Le tre strade più trafficate di Milano

In TRATTORE in CENTRO a MILANO (scena cult)

Milano ha carenza di posti letto per i senza dimora

Sciare in Porta Nuova

La Ciclabile Umana

Le 10 moto più belle a EICMA

La protesta degli studenti contro la legge anti-rave

Calenda canta Bella Ciao all’Arco della Pace

Quanto paghi d’affitto a Milano

Un milanese a Genova

L’aperitivo più economico a Milano Centro

Milano, risse ai Navigli

L’arrivo di Totò e Peppino a Milano

Nel regno delle zucche alle porte di Milano

La M4 in anteprima

Cosa succederebbe se scoppiasse una bomba atomica a Milano?

Da DUOMO a LINATE, bus 73 contro METRO 4. Qual è più VELOCE?

48H da LADRO a Milano

Quanto spendo in una settimana a Milano

La trattoria milanese più economica della città

Milano, caldo fuori stagione

Quarto Oggiaro: la periferia che spaventa Milano

Da Milano a Lecco sulla ciclabile

Come funziona la linea senza conducente

La Metropolitana Milanese nei secoli

In volo di notte sui grattacieli di Porta Nuova

Le borseggiatrici della metro

Le intrusioni dei maranza

I nuovi poveri di Milano

Ultima corsa della Milano – Limbiate

Le reazioni degli automobilisti al blocca di via Palmanova

Street Style a Milano

Da Milano a Londra con una moto super sportiva

L’incrocio con semaforo rotto e il senso civico dei milanesi

Circle Line: la quasi metropolitana per Milano

Avvisi storici sul tram

La sfida: di corsa contro la metro

L’arena di Milano dimenticata da 25 anni

Manzoni occupato contro Giorgia Meloni

Lo show di Moncler in Piazza Duomo

La domenica di Milano vs di Roma

Milano del Futuro: 16+ edifici in arrivo 

10 ATTRICI MILANESI che hanno fatto la storia del cinema e del teatro

Tutte le stazioni della metro di Milano in un giorno

Il mio primo mese a Milano: quanto ho speso?

M6 – Il percorso della futura metropolitana di Milano

La mostra più INSTAGRAMMABILE di Milano

Mi sono trasferita a Milano

Gli Ultras della Dinamo Zagabria in giro per Milano

Tour dei chiostri notturni di Milano

Evoluzione animata della metro di Milano

Milano e Vincenzo

I locali più instagrammabili di Milanoa

DA MILANO A CAPO NORD IN BICI A FIN DI BENE

IL MODO PIU’ ECONOMICO DI MANGIARE A MILANO

Lezioni di danza in Piazza Duomo

Lo spot della Milano da Bere

LA CODA per la FAME

UN ROMANTICO A MILANO

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🔴 I 10 QUARTIERI con le CASE più CARE d’ITALIA: 8 sono a MILANO

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Ph. @milanographies3 IG
Ph. @milanographies3 IG

Un’abitazione in zona stazione Centrale, in piazza Napoli o in corso Lodi, costa come una nel cuore del golfo di Posillipo, la località più cara di tutto il sud Italia. Incredibile? È quanto risulta dalla ricerca di Immobiliare.it che prendendo in esame le 12 principali città italiane (Bari, Bologna, Catania, Firenze, Genova, Milano, Napoli, Palermo, Roma, Torino, Venezia Verona) ha stilato una classifica dei 10 quartieri dove è più costoso acquistare casa. Di questi otto sono all’ombra della madunina. Photo Cover: @milanographies

I 10 QUARTIERI con le CASE più CARE d’ITALIA: 8 sono a MILANO

# I quartieri più cari d’Italia: Duomo, Moscova e Arco della Pace

Ph. fietzfotos

Medaglia d’oro, ca va sans dire, il centro storico dove solo i paperoni possono permettersi case da 9.366 euro per metro quadrato. Al secondo posto segue con 8.500 euro la zona Garibaldi-Moscova mentre al terzo posto ci sono le case dell’area tra l’Arco della Pace e via Pagano (7.903 euro al metro). Fuori dal podio al quarto posto è sempre Milano a dominare: la zona che si aggiudica la posizione è quella di Quadronno, Palestro e Guastalla dove gli appartamenti viaggiano attorno ai 7800 euro al metro.

# Solo Roma si insinua in classifica

Per trovare un quartiere non milanese bisogna scendere al quinto posto. Ad aggiudicarsi il primato di “case più care d’Italia Milano esclulsa” è il centro storico di Roma il cui costo scende a 7200 euro al metro quadrato. Poi ancora Milano, con la zona Genova/Ticinese e  Porta Venezia, e di nuovo Roma con la zona Aventino Caracalla. Si torna infine nel capoluogo lombardo con la zona Solari al nono posto e Porta Romana al decimo. 

# I 10 quartieri TOP d’Italia

I top 10 più cari

Quartiere

Comune

Prezzo medio (€/mq)

1. Centro

Milano

9.366 €

2. Garibaldi, Moscova, Porta Nuova

Milano

8.507 €

3. Arco della Pace, Arena, Pagano

Milano

7.903 €

4. Quadronno, Palestro, Guastalla

Milano

7.763 €

5. Centro Storico

Roma

7.294 €

6. Genova, Ticinese

Milano

7.278 €

7. Porta Venezia, Indipendenza

Milano

6.715 €

8. Aventino, San Saba, Caracalla

Roma

6.606 €

9. Solari, Washington

Milano

6.266 €

10. Porta Romana, Cadore, Montenero

Milano

6.223 €

 

# Le altre città: Venezia, Firenze, Napoli

Venezia, credits: BMeyendriesch via Pixabay

Per trovare una città diversa da Milano e Roma bisogna scendere fino al posto n. 15 dove troviamo le case di Venezia del centralissimo e celebre quartiere di San Marco/ Rialto (a 5.550 euro/mq). In diciottesima posizione si colloca invece il quartiere Michelangelo, Porta Romana, a Sud di Firenze, con i suoi 5.100 euro/mq. Primo tra le città del Sud Italia lo splendido quartiere di Posillipo, Marechiaro, ovviamente a Napoli, in ventiduesima posizione. Per vivere affacciati sul Golfo di Napoli servono più di 4.800 euro al metro quadro di media.

# Il lusso di Milano in mani straniere

Ph. @milanographies IG

A gettare ombre sui dati trionfanti è il trend della tipologia di acquirenti delle case milanesi, in particolare di quelle super lussuose. Sì, perché se le compravendite fossero solo o prevalentemente un affare “domestico” si tratterebbe di uno sviluppo destinato ad avere ricadute positive sull’intero sistema paese. Ma in realtà non sembra essere così. Come emerge da un’intervista del quotidiano Libero alla titolare di Luxury Real Estate, agenzia che tratta solo case milanesi di grande pregio, gli acquirenti sono per lo più stranieri. In testa ci sono inglesi, tedeschi e francesi, che fanno incetta di attici e grandi multilocali nel centro storico meneghino. 

Il fatto che i milanesi o italiani non siano più in grado di reggere l’inarrestabile boom immobiliare della città è un segnale critico da non sottovalutare. Una città in mano agli investitori più ricchi del mondo, che fanno incetta del meglio dal punto di vista immobiliare, scaccia verso la periferia o il resto della regione i locali. Trasformando la città in una brillante vetrina e svuotandola di tutta la sua umanità. 

Continua la lettura con: La classifica dei quartieri di Milano dove si vive meglio, oggi e nel futuro

LEONARDO MENEGHINO

copyright milanocittastato.it

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Chi governa la città? I 5 “RE” di Milano

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Ph. Mikes-Photography

Da decenni a Milano circola una voce: Il governo della città è nelle mani di chi occupa cinque ruoli. 

Chi governa la città? I 5 “RE” di Milano

L’Italia è così. Ci sono poteri ufficiali e poteri sostanziali. Soprattutto in politica. Milano in questo non è così diversa, tranne che in una cosa: in altre parti d’Italia il potere è più mimetizzato e dipende in gran parte dalla persona, a Milano invece deriva da un ruolo. Chi occupa certe poltrone non può che decidere le sorti della città. Anche se, ultimamente, qualcosa sta cambiando. Vediamo quali sono questi ruoli storici del potere di Milano. 

#1 Il sindaco

Beppe Sala IG

Qui il gioco è facile. Il sindaco è per definizione il tenutario del potere amministrativo e politico. A Milano spesso è più primo cittadino che sindaco, un primus inter pares, anche se non mancano scatti in avanti di personaggi con ansia di protagonismo. 

#2 L’Arcivescovo

cardinal martini
Il Papa a Milano con l’ombra del Cardinal Martini

Per capire Milano basta vedere come è fatta. A cerchi concentrici di rilevanza crescente più ci si avvicina al centro. E il centro è dominato dall’asse Duomo – Castello. Si dice che il Castello Sforzesco sia stato costruito proprio per contrapporre il potere politico a quello religioso. Un po’ come la Brescello di Peppone e Don Camillo, anche la fortuna di Milano è dipesa da questa diarchia, con personalità religiose che spesso hanno contato politicamente più dei rappresentanti politici. Anche se è finito il tempo del Cardinale Martini, un vero e proprio Papa di Milano, si sente comunque il peso in città di Mario Delpini, forte degli oltre 5 milioni di battezzati presenti nella sua diocesi. 

#3 Presidente di Assolombarda

alessandro spada

“Sempre al fianco delle imprese”, che in questa terra di mentalità più calvinista che cattolica sono una forza quasi religiosa. Forse non è il momento in cui le imprese stanno battendo più i pugni sul tavolo per farsi sentire dalla politica, comunque sia il presidente della più grande organizzazione regionale deve essere sempre contattato per le decisioni che contano di più sul territorio. Anche se il suo nome non è conosciuto ai più, come il monzese Alessandro Spada. Molto più schiscio dei suoi predecessori.

#4 Presidente di Confcommercio

Carlo Sangalli

Qui siamo a una monarchia. Un titolo che assomiglia più a un’investitura a vita che a una nomina periodica. Almeno per quanto riguarda l’attuale sovrano del commercio milanese Carlo Sangalli. Infrangibile agli scandali e allo scorrere del tempo regna indisturbato da oltre 25 anni. Si dice che sia impossibile assumere una carica pubblica in città senza il suo assenso. 

#5 Presidente Fondazione Cariplo

giuseppe guzzetti

Qui esiste un presidente in carica, Giovanni Fosti, e un presidente ombra, il secolare Giuseppe Guzzetti. A capo della più grande fondazione italiana, un’entità atipica a livello mondiale, dove il CDA prende il pomposo nome di Commissione Centrale di Beneficenza. Un colosso della tradizione dei grandi banchieri della storia d’Italia che con una mano prendevano e con l’altra ridavano alla comunità, elargisce contributi “a babbo morto” a oltre 1.000 progetti all’anno per un totale di circa 150 milioni di euro annui. Forse solo la nostra associazione è riuscita a non ricevere neppure un centesimo. 

Continua la lettura con: Milano Città Stato compie 7 anni: le iniziative per il 2023 

ANDREA ZOPPOLATO

copyright milanocittastato.it

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Ogni LOMBARDO “regala” 5MILA EURO ogni anno ai suoi connazionali

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Ph. geralt

Il residuo fiscale. E’ la differenza tra quello che una regione versa allo Stato e quello che riceve indietro. Siamo a livelli record. La CGIA di Mestre giustifica la volontà delle tre regioni che spingono per l’autonomia.

Ogni LOMBARDO “regala” 5MILA EURO ogni anno ai suoi connazionali

# Il residuo fiscale

Il residuo fiscale è inteso come la differenza tra quanto un determinato territorio versa sotto forma di tributi allo Stato e quanto da esso riceve sotto forma di servizi. Il suo valore è una stima, in quanto diventa particolarmente difficile fornirne un dato oggettivo.

# il record di Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna: generose con uno Stato avaro

L’ultimo studio ad hoc del CGIA di Mestre, i cui calcoli sono basati su dati Bankitalia aggiornati al 2019, conferma che Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna danno allo stato più di quanto ricevono. Un residuo fiscale che sfonda ogni record. Italiano e internazionale. 

# Ogni lombardo “regala” 5mila euro ogni anno ai suoi connazionali. Soprattutto del Sud

Credits: @club_of_miljonairs IG

Secondo lo studio, nel 2019 ogni cittadino veneto ha dato allo stato 2.680 euro in più. Ogni emiliano-romagnolo ne ha versati 2.811 in più e ogni lombardo addirittura 5.090. Tutto denaro rimasto nelle casse pubbliche per poi essere distribuito alle altre regioni. Contrariamente a ciò, nelle regioni del Sud accade fenomeno opposto: ciascun cittadino riceve dal centro più di quanto versa.
Ciascun campano riceve 1.380 euro più, un pugliese 2.440, un siciliano 2.989 e un calabrese 3.085 euro.

# Le considerazioni del CGIA: autonomia significa più equità

Secondo quanto osserva la CGIA, i dati esposti, dimostrano innanzitutto che il centralismo attualmente vigente non è riuscito a risolvere il problema delle disparità fra le regioni italiane. Inoltre, depongono per la necessità di rispettare la volontà delle regioni virtuose di gestirsi in autonomia con nuove funzioni e competenze. Ancora secondo CGIA, La Riforma deve coniugare efficienza, solidarietà e responsabilità. Non deve togliere nulla a nessuno. Deve però consentire, a chi lo chiede, di gestire a minor costo per la collettività un servizio attualmente erogato dallo Stato centrale, avvicinando i centri di spesa ai cittadini, nel rispetto del principio “vedo, pago e voto“.

Credits: cgiamestre.com

Continua la lettura con: APPROVATO il testo dell’AUTONOMIA DIFFERENZIATA: cosa cambierà per l’Italia e per Milano

LUCIO BARDELLE

copyright milanocittastato.it

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La classifica dei QUARTIERI di Milano dove SI VIVE MEGLIO (oggi e nel prossimo futuro): vincono le zone universitarie

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Credits gaudenzio9 IG - Porta Ludovica

L’ultimo studio sulla vivibilità dal capoluogo lombardo presentata da “Scenari Immobiliari” ha illustrato quali sono i quartieri migliori per vivere in città oggi e quelli di domani. Scopriamo quali sono nel dettaglio. Ai primi posti i quartieri delle università: Milano deve puntare di più sui giovani?

La classifica dei QUARTIERI di Milano dove SI VIVE MEGLIO (oggi e nel prossimo futuro): vincono le zone universitarie

# L’analisi di Scenari Immobiliari sulla vivibilità di Milano

Credits Andrea Cherchi – Milano dall’alto

Lo studio sulla vivibilità di Milano realizzato da Scenari Immobiliari ha fatto luce sui quartieri dove si meglio oggi e quelli in cui lo sarà in futuro. Per arrivare al risultato sono stati tenuti in considerazione alcuni parametri tra i quali: l’offerta di immobili nelle diverse zone della città e le esigenze dei vari nuclei familiari, studenti universitari, young professional, professionisti, giovani coppie, famiglie con figli e senior. In questo modo è stato possibile realizzare degli indicatori utili all’individuazione del livello di appetibilità residenziale rispetto alle principali tipologie di domanda.

I 10 quartieri dove si vive meglio oggi: Porta Lodovica-Porta Vigentina al primo posto

Credits: milanotoday.com – Classifica quartieri Milano dove si vive meglio

Francesca Zirnstein, direttore generale di Scenari Immobiliari, illustra i 10 migliori quartieri di oggi: “A livello cittadino i dieci migliori quartieri residenziali di Milano risultano prevalentemente concentrati a cavallo della Circonvallazione interna, a est e a ovest del centro storico.” 

Questa la graduatoria dei dieci quartieri dove si vive meglio oggi:

#1 Porta Vigentina e Porta Lodovica

Credits gaudenzio9 IG – Porta Lodovica

Al primo posto si piazza la coppia Porta Vigentina e Porta Lodovica in quanto zona residenziale, con immobili di qualità medio-alta, nei pressi dell’Università Bocconi, con strutture sanitarie pubbliche e private, negozi e supermercati.

#2 Città Studi

Credits savecittastudi IG – Città Studi

Al secondo posto Città Studi per gli atenei, ospedali, spazi culturali e abitazioni di buon livello. Anche questa parte della città è favorita dalla presenza dell’Università e di atmosfera a misura di giovani. 

Leggi anche: 10 motivi per amare città studi

#3 Bicocca

Credits: @unimib – giovani bicocca

Identica motivazione per la zona di Bicocca, che chiude il podio, con l’università più giovane di Milano.

Leggi anche: 5+1 cose che forse non sapevi della Bicocca

#4 Sarpi

Credits nicolettapavonegalli IG – Chinatown

Prima zona in classifica senza una università è luogo vitale di giorno e di notte, frequentato da un mondo eterogeneo, attirato da Chinatown, uno dei più identitari della città.

#5 San Siro

Credits Andrea Cherchi – Zona San Siro

Al di fuori della circonvallazione esterna, entra nella top 5 favorito dalla grande quantità di spazi verdi e dalle ottime infrastrutture, tra cui la M5.  

# Completano la top 10: Buenos Aires, Porta Venezia, De Angeli, Porta Romana e Magenta

Gli altri cinque posti sono occupati nell’ordine dall’area compresa da Buenos Aires, Porta Venezia, Corso Monforte, a seguire De Angeli, Monte Rosa, poi Corso XXII Marzo e infine Porta Romana e porta Magenta rispettivamente al nono e decimo.

Le motivazioni delle scelta di queste zone, come spiegato da Francesca Zirnstein, sono le seguenti: “Università, accessibilità, prossimità con il centro e le aree della movida, attività commerciali e servizi urbani fanno di questi ambiti urbani i luoghi privilegiati in cui attrarre e formare la nuova domanda residenziale milanese. Sono quartieri che possono rappresentare sia il punto di partenza per la costruzione del proprio modello di vivere urbano sia un luogo dove progettare e sviluppare il proprio futuro da milanese“. 

I quartieri da scegliere nei prossimi anni: quelli oggetto di rigenerazione come Scalo Romana, Santa Giulia, Mind e Cascina Merlata

Tra i quartieri da guardare per il prossimo futuro ci sono quelli oggetto di grandi investimenti investimenti immobiliari e rigenerazioni urbanistiche e che trasformeranno la città anche dal punto di vista sociale e demografico. In particolare troviamo:

#1 Scalo di Porta Romana con un nuovo parco e il Villaggio Olimpico

Masterplan Scalo Romana

#2 Santa Giulia con una nuova area residenziale e l’area Olimpica

Credits: risanamentospa.com – Masterplan Santa Giulia

#3 Rubattino con la “Magnifica Fabbrica” del Teatro alla Scala

Credits: daniele rossi foto – “Palazzo di Cristallo” ex fabbrica Innocenti-Maserati al Rubattino

#4 Bovisa con il progetto MoLeCola e il nuovo campus alla Goccia

Progetto Molecola Bovisa

#5 Mind con il nuovo polo scientifico, tecnologico e universitario

West Gate di Mind, rendering dal lato ovest

#6 Cascina Merlata con torri residenziali, un nuovo parco e il lifestyle center di Merlata Bloom Milano

Credits archdaily – Torri Cascina Merlata

#7 Bisceglie con il progetto SeiMilano

Parco SeiMilano

Il motivo: “Questi nuovi quartieri, con le loro peculiarità, accessibilità urbana, servizi locali e sovralocali innovativi, istruzione, formazione e ricerca, social housing, student housing e senior housing, saranno in grado di attrarre e rispondere alla nuova domanda residenziale che, nella città di Milano, cerca risposte alle sue eterogenee esigenze“.

Continua la lettura: Un BOOM senza fine? Il RIALZO RECORD delle CASE a Milano

FABIO MARCOMIN

copyright milanocittastato.it

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La SUPER STAZIONE d’INTERSCAMBIO: auto, treni, tram, bus e bici. Un’idea per Milano?

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Credits Melissa & Chris Bruntlett IG - Stazione di interscambio

In questa stazione si può prendere ogni tipo di mezzo di trasporto. In futuro potrebbe arrivare anche la metropolitana. Vediamo come è stata realizzata.

La SUPER STAZIONE d’INTERSCAMBIO: auto, treni, tram, bus e bici. Un’idea per Milano?

# La stazione di interscambio per tutti i mezzi di trasporto

Credits Melissa & Chris Bruntlett IG – Autostrada e treni alla stazione di interscambio Paesi bassi

La stazione di Lansingerland-Zoetermeer nei Paesi Bassi, in servizio dal 9 dicembre 2018, è una stazione di interscambio al confine tra i comuni di Bleiswijk e Zoetermeer. È stata realizzata a scavalco su un viadotto, che sovrappassa l’autostrada A12 e la linea ferroviaria L’Aia – Gouda, e sul quale è presente anche una pista ciclabile che dal lato di Bleiswijk termina circa all’altezza delle scale e dell’ascensore per scendere in banchina, dal lato di Zoetermeer si connette alle altre piste ciclabili presenti nel comune.  

# Auto, treni, tram, bus e bici

In questa stazione è possibile prendere le linee Randstadrails 4 e 34, un sistema ibrido composto da vetture a piano basso di tipo tram e a piano alto di tipo metropolitana, che qui fanno capolinea, oltre ai treni della linea ferroviaria L’Aia – Gouda. Su entrambi i lati della stazione sono presenti fermate di autobus.

Credits Melissa & Chris Bruntlett IG – Parcheggi bici e auto alla stazione di interscambio Paesi bassi

Alla stazione si può arrivare in auto anche dall’autostrada A12, le uscite distano pochi minuti, o in bicicletta grazie alle piste ciclabili in sede riservata e parcheggiare il proprio mezzo nei numerosi parcheggi a disposizione.

# In futuro forse anche la metropolitana

Credits Melissa & Chris Bruntlett FB – Stazione di interscambio Paesi bassi

Tra i progetti futuri, con orizzonte 2035, c’è quello di una linea metropolitana che dalla stazione porti a Rotterdam oppure che da Zoetermeer Centrum-West conduca sempre verso Rotterdam. In alternativa è stato ipotizzato di estendere la linea RandstadRail 4 fino a Rodenrijs per interscambiare con la linea metropolitana E.

Si potrebbe prendere come esempio per rivoluzionare la mobilità di Milano?

 

Continua la lettura: METRO Kafkiana: la M1 a MONZA slitta al 2026

FABIO MARCOMIN

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Il video del giorno: PERCHE’ VIVI a MILANO?

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“Oggi chiediamo alla gente perché vivi a Milano?” Video di EasyItalian

Hai un video di Milano da inviarci o segnalarci? Scrivici su info@milanocittastato.it (video del giorno)

MILANO CITTA’ STATO

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ODISSEA sulla GENOVA – VENTIMIGLIA

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Sulla METRO di MILANO nel 1982, l’anno dei MONDIALI

Una GIORNATA in CENTRO a Milano. Con soli 10 EURO. È possibile?

MILANO nell’OTTOCENTO

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Il metodo RUMENO per la sicurezza sulla METRO

A bordo di un TAXI VOLANTE

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ABBATTERE il TURCHINO per eliminare la NEBBIA e lo SMOG a MILANO

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Misteri e superstizioni di Milano

Il campanile medievale all’interno di un condominio

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Le tre strade più trafficate di Milano

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Sciare in Porta Nuova

La Ciclabile Umana

Le 10 moto più belle a EICMA

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Un milanese a Genova

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Da DUOMO a LINATE, bus 73 contro METRO 4. Qual è più VELOCE?

48H da LADRO a Milano

Quanto spendo in una settimana a Milano

La trattoria milanese più economica della città

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Quarto Oggiaro: la periferia che spaventa Milano

Da Milano a Lecco sulla ciclabile

Come funziona la linea senza conducente

La Metropolitana Milanese nei secoli

In volo di notte sui grattacieli di Porta Nuova

Le borseggiatrici della metro

Le intrusioni dei maranza

I nuovi poveri di Milano

Ultima corsa della Milano – Limbiate

Le reazioni degli automobilisti al blocca di via Palmanova

Street Style a Milano

Da Milano a Londra con una moto super sportiva

L’incrocio con semaforo rotto e il senso civico dei milanesi

Circle Line: la quasi metropolitana per Milano

Avvisi storici sul tram

La sfida: di corsa contro la metro

L’arena di Milano dimenticata da 25 anni

Manzoni occupato contro Giorgia Meloni

Lo show di Moncler in Piazza Duomo

La domenica di Milano vs di Roma

Milano del Futuro: 16+ edifici in arrivo 

10 ATTRICI MILANESI che hanno fatto la storia del cinema e del teatro

Tutte le stazioni della metro di Milano in un giorno

Il mio primo mese a Milano: quanto ho speso?

M6 – Il percorso della futura metropolitana di Milano

La mostra più INSTAGRAMMABILE di Milano

Mi sono trasferita a Milano

Gli Ultras della Dinamo Zagabria in giro per Milano

Tour dei chiostri notturni di Milano

Evoluzione animata della metro di Milano

Milano e Vincenzo

I locali più instagrammabili di Milanoa

DA MILANO A CAPO NORD IN BICI A FIN DI BENE

IL MODO PIU’ ECONOMICO DI MANGIARE A MILANO

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