Milano ha un problema di spazi. Si prevede che con questa amministrazione si completeranno tutte le grandi opere di riqualificazione della città. Serve fissare un nuovo orizzonte per Milano: un orizzonte che non può essere limitato all’interno dei confini attuali. Ma che dovrebbe coincidere almeno con l’area metropolitana definita dall’OCSE che è molto più ampia di quella amministrativa.
La GRANDE MILANO: il NUOVO ORIZZONTE per migliorarci la VITA
# Il “fortino di Milano”

La grande opportunità di Milano è la Grande Milano. Non solo rendere più grande Milano dal punto di vista amministrativo, dotandola di poteri e risorse simili a quelli di una Regione o di una Provincia autonoma, come accade per le più rilevanti città d’Europa. Ma significa osare a livello strategico, considerando Milano come centro nevralgico e di regia di un territorio più vasto.
Il paradosso di Milano è che chiunque abbia un’esperienza internazionale riconosce come valore principale di Milano il suo territorio: se prendiamo un’area entro il paio d’ore di viaggio, Milano ha nei dintorni un territorio unico al mondo, con mare, laghi, monti e città d’arte, un territorio a cui non è paragonabile neppure lontanamente quello di Parigi, Londra o Berlino. Eppure i milanesi storicamente misurano come valore la distanza dal centro. Vale di più quanto più si è vicino al centro e si prova un sentimento quasi di ostilità per chi ogni giorno arriva da fuori, quasi che Milano fosse per molti vista come un fortino.
Ma cosa significa mettere Milano al centro di una Milano più grande? Significa soprattutto aumentare le connessioni e soprattutto la loro velocità. Non solo: ci vuole una presa di coscienza per cui Milano dovrebbe supportare e alimentare i progetti più rilevanti del suo territorio, fornendo una regia di insieme come avviene per le grandi metropoli d’Europa con il loro territorio circostante. Vediamo un esempio di quattro linee di azione che, secondo quest’ottica, dovrebbero essere considerate prioritare per Milano.
#1 Milano e la montagne

Innanzitutto le montagne. Milano è una città che ha una posizione ottima per accedere alle Alpi, non è un caso che ospiterà le Olimpiadi invernali. Eppure è fortemente slegata dalle “sue” montagne, in particolare proprio dalle destinazioni più vicine. A circa due ore di auto si arriva da Milano sul comprensorio del Monte Rosa, attraverso la Valsesia o a Champoluc, oppure sul versante del Cervino. Gli appassionati di sci stanno seguendo con grande interesse il nuovo progetto per collegare Cervino e Monte Rosa creando così un comprensorio immenso e a un’altezza unica, capace di consentire lo sci alpino per 12 mesi l’anno. Tutto questo a poca distanza da Milano. Perché dunque Milano non è tra i protagonisti di questo progetto? E perché Milano non spinge perchè ci siano connessioni dirette o ancora più veloci con treno o corriere presso queste e altre destinazioni di montagna? Altre città d’Europa, ad esempio, Nizza o Antibes, nel Sud della Francia, inseriscono nei loro pacchetti i collegamenti giornalieri con le località sciistiche del territorio che vengono promosse anche nelle città della costa. O come Monaco di Baviera, Lione o perfino Vienna che promuovono le località montane a loro più vicine come fossero un’emanazione del territorio cittadino. Integrare e connettere Milano con le montagne più vicine significa migliorare la qualità della vita per chi vive a Milano, anche se riguarda zone al di fuori del comune cittadino.
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#2 Milano e i laghi

Milano dovrebbe prendere più consapevolezza su un territorio unico al mondo. Che oltre alle montagne ha a breve distanza anche dei laghi tra i più belli al mondo. Altra notizia di queste ore è il progetto per creare una metropolitana leggera che colleghi Trento con il Lago di Garda. Un progetto strategico perché potrebbe collegare Monaco con il Lago di Garda via treno, portando così il Lago di Garda ancora di più nell’orbita di Monaco. Questo dovrebbe spronare Milano a fare lo stesso con i laghi più vicini, come quello di Como o il Maggiore, che sono ancora al Novecento come connessioni. Immaginiamo se ci fosse una metropolitana leggera che colleghi Milano con il lago di Como o il lago Maggiore. Non solo: se ci fossero più collegamenti anche con il resto delle località dei due laghi. Oggi in treno si arriva a Como e si può poi proseguire sul lago solo in auto o in battello. Se Milano considerasse il lago di Como come qualcosa che consente di migliorare la vita dei suoi cittadini e la sua capacità di attrarre turismo, dovrebbe studiare il modo di incrementare trasporti e connessioni con tutto questo territorio. Spingendosi anche a un altro grande lago a poca distanza di Milano, rinomato dal turismo internazionale, ma sottovalutato dai milanesi: il lago di Lugano.
#3 Milano e il Canton Ticino
Milano e l’Italia vivono da almeno vent’anni un periodo complicato dal punto di vista economico e finanziario. Non passa anno che l’Italia non perda terreno nei confronti dei competitor. Alle richieste di infrastrutture o di nuovi ambiziosi progetti si risponde in modo automatico che non ci sono le risorse. Anche per la zavorra di un debito colossale. E pensare che la soluzione ce l’abbiamo davanti agli occhi. A una cinquantina di chilometri da Milano si trova uno dei paesi più ricchi al mondo. Non solo: nell’area di confine si parla la nostra stessa lingua e storicamente si era parte del Ducato di Milano. Un territorio da sempre connesso a Milano, che utilizza Malpensa come aeroporto internazionale e che ha ottimi collegamenti con Milano, sia come treni che come autostrade. Eppure, come ha dichiarato in una recete intervista al nostro sito il sindaco di Lugano, c’è poca comunicazione e collaborazione con l’amministrazione milanese. Immaginiamo se per i più importanti progetti che riguardino l’area di Milano e il Canton Ticino allo stesso tavolo si sedessero sempre i rappresentanti delle due città. Si potrebbe cooperare, accedere a maggiori finanziamenti, estendere la partecipazione a più finanziatori, creare occasioni di integrazioni e di condivisione in una linea d’azione comune. Perché invece di continuare a presentarsi a Roma con il cappello in mano per ottenere più fondi, l’amministrazione di Milano non iniziasse a cooperare guardando gli occhi verso i nostri vicini a Nord?
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#4 Il treno più veloce del mondo: a Venezia in 15 minuti
In altre zone del mondo la sfida è quella della velocità delle connessioni. In particolare Cina e Giappone si stanno superando nella realizzazione di linee superveloci. Il Giappone sta costruendo una linea ferroviaria con il treno più veloce del mondo, capace di raggiungere una velocità di 800 chilometri all’ora. Immaginiamo l’impatto che potrebbe avere per Milano poter raggiungere in treno Roma in 45 minuti o Venezia in 15 minuti. Significherebbe estendere ulteriormente i propri orizzonti e poter considerare un unico territorio quello che va dal Mar Adriatico al Mar Ligure, consentendo ai cittadini di Milano di poter muoversi in giornata su tutto il territorio, alle imprese di potersi decentrare e disporre di un mercato più ampio e più connesso, al commercio di prendere il volo, ai turisti di godere da Milano di luoghi straordinari. Certo può sembrare difficile modificare l’orizzonte di una città che al momento mira a migliorare la qualità dei cittadini lottando per i pochi spazi verdi disponibili, ma basterebbe poco, come capire che la soluzione al problema di mancanza di aria e di spazi in città ce l’abbiamo attorno a noi. Tutto quello che serve è capire che per i milanesi la vita si migliora estendendo gli orizzonti di Milano. A quel punto, tutto ciò che ci manca sotto casa lo possiamo trovare a poca distanza. Come montagne, laghi, mare e città tra le più belle del mondo. Che in qualche modo sono esse stesse parte di Milano. La Grande Milano.
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ANDREA ZOPPOLATO
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