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Il video del giorno: il SUPERATTICO sul tetto della TORRE

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Dalla terrazza di 412 metri quadri si gode di una vista a 360 gradi senza confini fino all’orizzonte. Per oltre mezzo secolo, l’attico del 29° piano è stato la dimora di un’unica famiglia. È inoltre il primo edificio ad aver superato l’altezza della Madonnina (108,5 metri) fino ad allora il punto più alto della città. Video di NatiPerVivereaMilano

 

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POP AIR a Milano: arriva il BALOON MUSEUM

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Credits: @baloon_museum Baloon Museum Parigi

Un museo che sta girando tutto il mondo e che dopo la sosta a Parigi sbarca nella città meneghina. A Milano inaugura il Baloon Museum, un museo temporaneo che sì ha come protagonisti i palloncini. Un’esperienza immersiva che fa tornare bambini, ecco tutti i dettagli.

POP AIR a Milano: arriva il BALOON MUSEUM

# Installazioni gonfiabili con 1 milione di palline e 400 mila palloncini

Credits: @baloonmuseum
Baloon Museum Parigi

Questa volta i protagonisti del museo temporaneo sono dei palloncini: tante installazioni gonfiabili che occupano 6 mila metri quadri di spazio. Si tratta della mostra Balloon Museum – Pop Air, che inaugura venerdì 23 dicembre al Superstudio di via Tortona, 27 a Milano e rimane aperta al pubblico fino al 12 febbraio.

All’interno dello spazio in Tortona sono state allestite installazioni composte da più di un milione di palline e 400mila palloncini, oltre a proiezioni, suoni e luci che fanno da padroni. L’obiettivo della mostra è quello di far giocare i suoi spettatori che, come tutti gli altri musei simili che stiamo scoprendo, non stanno solo a guardare, ma entrano nelle installazioni.

# Gli orari e il costo del biglietto

Credits: @baloon_museum
Baloon Museum

Il Baloon Museum – Pop Air è aperto dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 20, il sabato dalle 9:00 alle 23:00 e domenica dalle 9:00 alle 21:00. Inaugurando in un periodo di feste, la mostra ha degli orari un po’ vari, con alcune aperture straordinarie: il 24 dicembre e il 31 dicembre è aperto dalle 9:00 alle 19:00, a Natale dalle 15:00 alle 22:00 e il primo gennaio dalle 9 alle 23:00. L’ultimo ingresso deve sempre essere un’ora prima. Il costo del biglietto varia dai 14 euro (ridotto) ai 20 (intero).

Alla mostra espongono 18 artisti. Tra le installazioni che si attendono di più c’è Silenus, il gigante addormentato che sembra respirare, gonfiandosi e sgonfiandosi, di Max Streicher e l’intervento site-specific Giallo 368, del collettivo Penique Productions, una stanza avvolta da un involucro leggero e colorato animato dall’aria generata da ventilatori.

Continua la lettura con: La BEAUTIFUL GALLERY: vivere una FAVOLA a Milano

BEATRICE BARAZZETTI

copyright milanocittastato.it

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L’ART HOTEL di MILANO popolato dai PERSONAGGI dei FUMETTI

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Credits collini rooms - Dinosauri

In questo hotel sembra di entrare in universo parallelo fatto di arte, di personaggi dei fumetti e delle saghe di fantascienza e molto altro. Scopriamo come è fatto e dove si trova. 

L’ART HOTEL di MILANO popolato dai PERSONAGGI dei FUMETTI

# In viaggio dentro un universo parallelo

Credits lombardiasecrets IG – Collini Rooms

A Milano c’è un hotel dove sembra di ritrovarsi un universo parallelo, dove spazio e tempo conoscono dimensioni inedite e dove la creatività è trasposta in mille concetti e forme artistiche: il Collini Rooms. Nei suoi ambienti spiccano le opere d’arte dell’artista Federico Unia, meglio conosciuto come Omer.

Credits collini rooms – Spiderman

In questo “Art hotel” i clienti possono incontrare i personaggi dei fumetti, di lungometraggi, saghe e cartoni animati del mondo della fantasia, da quelli Marvel a quelli della Disney. Tra questi ci sono Batman, Superman, Spiderman, Hulk, Yoda di Star Wars, il Capitano Jack Sparrow del film “i Pirati dei Caraibi” e Paperino, solo per citarne alcuni.

# C’è spazio anche per i dinosauri e una giungla

Credits collini rooms – Dinosauri

Non mancano nemmeno i dinosauri. Nelle sale dell’hotel o sul tetto, per dominare dall’alto e osservare i passanti, ci si può imbattere in Velociraptor, Triceratopi e Tirannosauro Rex

Per chi vuole atmosfere più naturali c’è persino una giungla con pareti e opere che richiamano quella tipica ambientazione, dai fenicotteri alle zebre fino ai coccodrilli.

 

Fonte: Lombardiasecrets IG

Continua la lettura con: A Milano il primo HOTEL “DOLCE” del MONDO

FABIO MARCOMIN

copyright milanocittastato.it

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Il NIDO VERTICALE, la nuova ICONA dello Skyline di Milano

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Credits: www.mcarchitects.it

Un predestinato al successo. Per via del suo nome evocativo, del suo design elegante oltre che per la sua impronta verso un futuro più sostenibile. Il Nido Verticale. Vediamo gli ultimi aggiornamenti sui cantieri e quando verrà inaugurato.

Il NIDO VERTICALE, la nuova ICONA dello Skyline di Milano

# Design innovativo in perfetta simbiosi con l’ambiente circostante

Credits pepperetti IG – Torre Unipol

Il suo nome richiama il progetto architettonico di Stefano Boeri. Il suo design all’avanguardia gli permetterà di entrare di diritto nella classifica dei grattacieli europei più suggestivi. La sua sostenibilità prometterà a Milano di conquistare riconoscimenti a livello internazionale. Tutto questo sarà la Unipol Tower, o meglio il Nido Verticale, la nuova torre progettata dallo studio Mario Cucinella Architects.

# In fase di montaggio la gonna “a sbuffo” e in esecuzione i lavori all’interno

Credits Andrea Cherchi – Dettaglio Torre Unipol

I lavori sono iniziati nel 2017 e il grattacielo è stato completato nella forma e nella struttura, così come nel rivestimento esterno, nei mesi scorsi. Gli ultimi aggiornamenti vedono completata la passerella che corona il grande oblò sulla cima della torre.

Credits Urbanfile-duepiedisbagliati – Cantiere Unipol Tower

Prosegue l’installazione della struttura “reticolare” che farà da tettoia “a sbuffo” all’ingresso e il cantiere per realizzare gli spazi interni.

Credits Urbanfile-duepiedisbagliati – Cantiere Unipol Tower dettaglio tettoia

L’inaugurazione è prevista a marzo 2023 ed entro l’estate dovrebbe essere occupato dalla società di assicurazioni UnipolSai.

# Il Nido Verticale, alto 125 metri per 23 piani fuori terra, sarà la nuova sede milanese del Gruppo UnipolSai

Credits: www.mcarchitects.it

Il progetto per il nuovo headquarter del Gruppo Unipol si colloca nel nucleo pulsante di Porta Nuova e, come la Unicredit Tower, sdoganerà il concetto di avere una torre come sede, ponendosi in modo incisivo nello skyline milanese.

Questo nuovo grattacielo comprenderà 23 piani fuori terra e 3 piani interrati, per una superficie totale di 31.000 mq e un’altezza complessiva di 125 metri. Ma sarà la sua forma, scelta dal progettista Mario Cucinella, a lasciare un segno indelebile nella città.

# Un ellittico grattacielo scenografico di vetro e legno

Credits: www.mcarchitects.it

Il grattacielo ha una particolare struttura ellittica che gli consente di inserirsi armoniosamente nell’ambiente circostante. E la geometria a rete della sua facciata non è altro che una metafora del sistema che caratterizza le relazioni e la società contemporanea. La facciata è stata infatti realizzata con pilastri curvilinei in legno che, incontrandosi in un determinato punto, formano uno scenografico nido verticale. I materiali utilizzati per la costruzione sono il vetro, legno e cemento.

# L’esterno del grattacielo ha una “doppia pelle”, isolante d’inverno e in grado di limitare il surriscaldamento d’estate

Credits simplemax71 IG – Torre Unipol

La Unipol Tower è un edificio eco-sostenibile ed innovativo che sfrutta ogni opportunità di efficienza energetica. L’involucro esterno dell’edificio è formato da una “doppia pelle” in grado di isolare l’ambiente dal freddo invernale e, allo stesso tempo, di limitare il surriscaldamento estivo.

Oltre a questo con l’installazione di pannelli solari e l’integrazione di sistemi di raccolta dell’acqua piovana il consumo di risorse è ridotto al minimo. Tutte queste caratteristiche consentiranno al nuovo edificio, una volta terminato, di ottenere una certificazione LEED Platinum.

# Non solo uffici: anche uno sky restaurant

Credits: www.mcarchitects.it

La torre avrà anche una forte vocazione urbana. Infatti, oltre agli uffici, i quali potranno accogliere circa 2.000 persone, ospiterà una sala congressi di oltre 220 posti e diversi giardini pensili interni.

Ma non solo: verrà realizzato anche uno sky restaurant all’interno della serra-giardino panoramica dove verranno organizzati anche eventi pubblici e culturali.

Insomma, sembrerebbe che il Nido Verticale abbia tutti gli elementi per diventare un landmark elegante e turisticamente attrattivo.

Continua la lettura con:  L’IPERTORRE: il GRATTACIELO GIOIELLO da vertigini

FABIO MARCOMIN

copyright milanocittastato.it

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La FINE dell’EUROPA: questo sarà il nostro futuro?

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Ph. evag

Il Prof. Ugo Bardi sgancia la bomba sul suo blog in lingua inglese: www.senecteffect.com. L’effetto Seneca, da lui concepito, sta a significare che qualsiasi sistema complesso, di qualsiasi natura esso sia, può rapidamente crollare nonostante si presenti solido o addirittura in crescita e resistente a sollecitazioni esterne. Questo effetto sta per colpire l’Europa. Pubblichiamo un ampio estratto della sua analisi, tradotto dall’inglese. 

La FINE dell’EUROPA: questo sarà il nostro futuro?

# La prima organizzazione continentale: l’impero romano

Consoli romani

“L’Europa ha una lunga storia che risale a quando le calotte glaciali si ritirarono alla fine dell’ultima era glaciale, circa 10.000 anni fa. A quel tempo, i nostri remoti antenati si trasferirono in una terra incontaminata, la coltivarono, costruirono villaggi, strade e città. Viaggiarono, migrarono, si combatterono, crearono culture, costruirono templi, fortezze e palazzi. Sulla costa meridionale dell’Europa è emersa una vivace rete di scambi commerciali, resa possibile dai trasporti marittimi sul Mar Mediterraneo. Da questa rete, verso la fine del primo millennio a.C., nacque l’Impero Romano. Comprendeva la maggior parte dell’Europa occidentale.”

# Crollo dell’impero, Europa in rovina 

“Come tutti gli imperi, l’Impero Romano attraversò il suo ciclo di gloria e declino. Nel V secolo d.C., quando l’Europa entrò nel Medioevo, l’Impero era scomparso se non come ricordo della passata grandezza. Nei secoli successivi, la popolazione dell’Europa occidentale è scesa al minimo storico, forse meno di 20 milioni di persone. L’Europa divenne una terra di fitte foreste, rovine portentose, piccoli villaggi e piccoli signori della guerra che si combattevano l’un l’altro. Nessuno avrebbe potuto immaginare che, secoli dopo, gli europei sarebbero diventati i dominatori del mondo.”

# Il lato luminoso del periodo buio

Credits: www.ilparmense.net

“A volte, i crolli portano con sé il seme della ripresa. È quello che ho chiamato il “rimbalzo di Seneca”. Per qualche ragione, noi moderni disprezziamo il Medioevo, chiamando l’era “l’età oscura”. Ma non c’era niente di oscuro durante il Medioevo europeo. L’Europa era povera in termini materiali, ma gli europei sono riusciti a creare una cultura di raffinata letteratura, splendide cattedrali, musica sofisticata, tecnologie avanzate e molto altro. Una delle ragioni per la prosperità della cultura europea è stata la presenza di strumenti che mancavano in altre regioni del mondo. Una era la lingua latina, usata per mantenere viva l’antica cultura classica e le sue conquiste. Ha anche aiutato il commercio e creato forti legami culturali in tutto il continente. Gli europei hanno anche ereditato la maggior parte della legge e della cultura romana e delle tecnologie romane in campi come la metallurgia e la fabbricazione di armi.”

# Dalla conquista del Medio Oriente alla crisi demografica

“Con l’Europa che si stava riprendendo dal crollo del V secolo, nuove miniere di metalli preziosi nell’Europa orientale iniziarono a pompare ricchezza nel continente. Il risultato è stato esplosivo. Già nell’800 Carlo Magno, re dei Franchi, poté riunire un esercito abbastanza potente da creare un nuovo Impero europeo, il “Sacro Romano Impero”. Con la fine del millennio, la popolazione europea stava crescendo rapidamente e aveva bisogno di spazio per espandersi. L’Europa era una molla a spirale, pronta a scattare. Nel 1095, un’ondata di eserciti emerse dall’Europa, schiantandosi nel Vicino Oriente. Era il tempo delle Crociate.”

“Inizialmente, l’invasione del Medio Oriente fu un successo spettacolare.” (…) Ma “dopo due secoli di lotte, gli eserciti europei furono costretti ad abbandonare la Terra Santa, sconfitti e allo sbando. A questo punto l’Europa si ritrovò di fronte al problema che aveva cercato di risolvere con le Crociate: la sovrappopolazione. Il problema si risolse per mezzo di un rapido collasso demografico, prima con la grande carestia (1315-1317), poi con la peste nera. L’Europa del XIII secolo era talmente indebolita che rischiava seriamente di essere sopraffatta dalle armate mongole provenienti dall’Asia. Fortunatamente per gli europei, i mongoli non potevano sostenere un attacco su vasta scala così lontano dal centro del loro impero.

# Il grande rimbalzo

“Nonostante le devastazioni della peste nera, l’Europa ne è emersa con la sua cultura, struttura sociale e conoscenza tecnologica ancora intatte. L’Europa non si è solo ripresa, ma è rimbalzata in modo spettacolare. Le tecnologie di costruzione navale sono state migliorate, consentendo agli europei di navigare attraverso gli oceani. Durante le loro liti intestine, gli europei avevano anche trasformato le armi da fuoco in armi terribilmente efficaci. Durante il XVI e il XVII secolo respinsero i tentativi dell’Impero Ottomano di espandersi in Europa. Gli ottomani subirono un duro colpo in mare a Lepanto, nel 1571. Poi, furono decisamente sconfitti sulla terraferma durante l’assedio di Vienna, nel 1683. Con i loro confini orientali ora al sicuro, gli europei ebbero mano libera per espandersi all’estero.

# Dalle conquiste coloniale le risorse per una poderosa fase di crescita

“Il XVI secolo vide la nascita di un modello che sarebbe durato per diversi secoli. Gli eserciti europei avrebbero invaso i regni stranieri, schiacciato ogni resistenza militare e sostituito i leader indigeni con quelli europei. A volte usavano gli abitanti locali come schiavi, a volte li spazzavano via e li sostituivano con coloni europei. Le nuove terre erano un’incredibile fonte di ricchezza. L’Europa ha importato metalli preziosi, legname, spezie e persino cibo sotto forma di zucchero prodotto dalla canna da zucchero. L’afflusso di oro e argento dall’estero ha stimolato l’economia europea e il legname ha permesso agli europei di costruire più navi. E le importazioni di cibo permisero alla popolazione europea di crescere e di schierare nuovi eserciti che potessero conquistare nuove terre che producessero ancora più cibo.”

# La crisi del Seicento: guerre, peste, carestie

Ricchezza nei diversi paesi europei. Da Foquet and Bradberry

“Tuttavia, l’espansione dell’Europa iniziò a rallentare nel XVII secolo. La guerra dei 30 anni, dal 1618 al 1648, fu un terribile disastro che potrebbe aver sterminato il 10% della popolazione europea. Poi, come al solito con le guerre, seguì un’altra esplosione di peste. L’Europa sembrava aver raggiunto un nuovo limite alla sua espansione. Lo zucchero non era sufficiente, da solo, a sostenere la necessità di materiali per mantenere ed espandere ulteriormente l’impero europeo. Il legno era necessario per produrre navi e, allo stesso tempo, per essere trasformato nel carbone necessario per fondere i metalli. Ma gli alberi erano esauriti in Europa e l’importazione di legname dall’estero era costosa. La maggior parte dei paesi dell’Europa meridionale ha visto le proprie foreste diminuire e la crescita arrestarsi.”

# Il segreto di un nuovo successo: il carbone

“Nonostante le difficoltà, le economie del Nord Europa, (soprattutto l’Inghilterra) ripresero rapidamente a crescere dopo la crisi del XVII secolo. Il trucco era un nuovo sviluppo tecnologico: il carbone. Il carbone era già stato utilizzato come combustibile in epoca romana, ma nessuno nella storia lo aveva utilizzato su così vasta scala. Con il carbone, gli europei non avevano più bisogno di distruggere le loro foreste per produrre ferro. Quello fu l’inizio di un nuovo rimbalzo di successo. All’inizio del XX secolo, l’Europa dominava il mondo intero, direttamente o indirettamente.”

# La fase di consolidamento: unificare l’Europa sotto un unico potere centrale

Napoleone si ritira

“Come tipico degli imperi, con le conquiste completate, arrivò un momento di consolidamento. Non più avventure rischiose di singoli stati, ma un governo centrale per gestire l’impero e tenerlo unito. Per gli antichi romani, era stato compito di Giulio Cesare creare uno stato forte e centralizzato. Per l’Europa moderna, è stata una storia molto più difficile: come domare un gruppo di stati litigiosi che sembravano passare la maggior parte del loro tempo a combattersi? L’imperatore del Sacro Romano Impero, Carlo V (1500-1558), fu tra i primi a tentare, senza successo. Il suo successore, Filippo II di Spagna (1527-1598), cercò di sottomettere la Gran Bretagna con la sua “armata invincibile” nel 1588, ma fallì anch’egli. Il declino della Spagna ha lasciato spazio alle altre potenze europee per riprovarci. Napoleone Bonaparte (1769-1821) ci riuscì quasi, ma i suoi sogni imperiali affondarono a Trafalgar e poi morirono congelati nelle pianure russe. Poi è stata la volta della Germania. Il tentativo iniziò nel 1914, e di nuovo nel 1939. In entrambi i casi fu un tragico fallimento. Anche la debole Italia aveva sogni imperiali. Negli anni ’40, Benito Mussolini tentò di ricreare una nuova versione dell’antico Impero Romano nel Mar Mediterraneo. Totale fallimento, di nuovo.” (…) “Con la fine della seconda guerra mondiale, l’Europa è uscita dalla lotta distrutta, impoverita e umiliata.”

# Il Brexit per l’Europa è stato come perdere una guerra 

“L’ultimo (e forse definitivo) tentativo di unificare l’Europa è stata l’Unione Europea. I creatori dell’Unione hanno capito che era impossibile unificare l’Europa con mezzi militari, quindi hanno cercato di farlo sotto forma di una zona franca economica e di un parlamento eletto. È stato un tentativo coraggioso, ma non ha funzionato. Non avrebbe potuto funzionare. L’Unione ha affrontato enormi forze ostili, sia interne che esterne. Gran Bretagna e Francia avrebbero dovuto bilanciare il potere tedesco, ma quando la Gran Bretagna ha mollato, nel 2020, l’Unione ha subito una sconfitta economica equivalente a quella militare subita dalla Germania nella battaglia d’Inghilterra, nel 1940. In entrambi i casi, avevano tentato assorbire la Gran Bretagna nell’Europa continentale, e avevano fallito.”

# Il suicidio dell’Europa: l’autodistruzione economica e culturale

Credits: ursulavonderleyen IG

“La defezione della Gran Bretagna ha lasciato l’Unione Europea con la Germania che la dominava. Proprio come durante la seconda guerra mondiale, il governo tedesco non ha mai capito che imprimere il proprio peso non era il modo per farsi apprezzare dagli stati vicini. Il risultato è stato la crescita di forze anti-europee in tutto il continente, il movimento chiamato “sovranismo” che mira a ripristinare il potere degli stati-nazione e a sbarazzarsi dei burocrati dell’UE. Finora, questo movimento ha svolto solo un ruolo marginale in politica, ma è riuscito a far odiare profondamente l’UE da tutti coloro che non ricevono lo stipendio da Bruxelles. Proprio come è successo nel 1941, l’Europa è ora impegnata in una battaglia disperata su due fronti diversi, ma la lotta è ora principalmente economica e culturale, non militare: è una guerra di “dominio a tutto spettro”. La lotta è ancora in corso, ma sembra già chiaro che l’Europa sia stata sconfitta. Proprio come la Germania si era autodistrutta con un attacco militare alla Russia nel 1941, l’Unione Europea si sta autodistruggendo con le sue sanzioni economiche contro la Russia. In effetti, l’Europa sta commettendo un lento e doloroso suicidio. Ma è così che funziona il dominio a spettro completo: distrugge i nemici dall’interno.”

# Il futuro che ci aspetta: ritorno al Medio Evo?

“E adesso? Era inevitabile che l’Europa cessasse di essere un impero. Le risorse umane e materiali che avevano reso possibile il dominio europeo non ci sono più. Ma non era inevitabile che l’Europa si autodistruggesse. L’Europa avrebbe potuto sopravvivere e mantenere la sua indipendenza rimanendo in buoni rapporti con le altre potenze eurasiatiche, Cina, Russia e India, ma scegliere di interrompere le relazioni commerciali, culturali e umane con il resto dell’Eurasia non è stato solo un suicidio economico. È stato un suicidio culturale e morale. Quindi, cosa succederà alla povera Europa? La storia, come al solito, fa rima: non dimenticate che nel 1945 il piano ufficiale degli Stati Uniti era quello di distruggere l’economia tedesca e sterminare la maggior parte della popolazione tedesca. Per fortuna il piano è stato accantonato, ma quell’idea potrebbe tornare di moda? Non possiamo escludere questa possibilità. In ogni caso, un’Europa impoverita potrebbe tornare a qualcosa di non dissimile da ciò che era durante l’Alto Medioevo: spopolata, povera, primitiva, una mera appendice del grande continente eurasiatico. Eppure, l’Europa si è ripresa più di una volta da terribili disastri. Potrebbe succedere di nuovo. Non presto, però.”

UGO BARDI

Qui l’articolo originale: www.senecteffect.com.

Continua la lettura con: Benvenuti nell’era della disintegrazione

LA FENICE

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I PICCOLI TEATRI di Milano

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Credits martybassi IG - Teatro Arsenale

In città ci sono circa una ventina di piccoli teatri, tra quelli presenti da decenni, e sopravvissuti a pandemia e crisi economica, e quelli sorti negli ultimi anni. Scopriamone alcuni tra i più interessanti.

I PICCOLI TEATRI di Milano

#1 Lab Arca, un piccolo sottomarino urbano 

Credits LabArca Teatro Musica IG – LabArca

Associazione Arcaduemila, fondata nel 2007 da un gruppo di operatori teatrali, ha sede operativa presso il teatro LabArca. Uno spazio crocevia di varie esperienze artistiche, rivolto a bambini, ragazzi e adulti amanti del Teatro contenitore di tante discipline
artistiche in dialogo: recitazione, musica, danza, arti visive. Viene definito come un piccolo sottomarino urbano in quanto realizzato in una specie di ipogeo.

Indirizzo: via Marco d’Oggiono 1

#2 Factory32, un teatro dal sapore internazionale

Credits helen_andtheatre IG – Factory32

Factory32 nasce nel 2018 dall’idea di Valentina Pescetto, fondatrice e direttrice artistica, dalla trasformazione di un vecchio magazzino di tappeti in un nuovo teatro dal sapore internazionale. Una scuola di teatro per bambini, ragazzi e adulti, guidata da professionisti di grande livello come: Pietro De Pascalis, Alberto Oliva, Monica Faggiani, Rosario Lisma, Mino Manni e Michael Rodgers.

Indirizzo: via Giacomo Watt, 32

#3 Il Teatro della Contraddizione, famoso per i suoi “spettacoli-mondo”

Credits scimmienude_teatro IG – Teatro della Contraddizione

La fondazione del Teatro della Contraddizione risale al 1992. Una compagnia, una
scuola e un teatro alla ricerca di una nuova grammatica contemporanea che già alla
fine degli anni ‘90 produce spettacoli-mondo che annullano la separazione tra spazio scenico e platea, inglobando il pubblico nella scena. Non si tratta più di assistere a uno spettacolo ma di partecipare a un’esperienza.

Indirizzo: via Privata della Braida, 6

#4 AltaLuce Teatro, con corsi di teatro dai 4 ai 99 anni

Credits nardirolina IG – Alta Luce Teatro

AltaLuce Teatro nasce nel 2012 come spazio teatrale, scuola di teatro e compagnia. Propone corsi di teatro dai 4 ai 99 anni, tra cui gioco teatro per i più piccoli, corsi esordienti e avanzati per adulti, teatro ragazzi, e public speaking e ospita in stagione artisti noti su scala nazionale. 

Indirizzo: Alzaia Naviglio Grande, 190

#5 FE – Fabbrica dell’Esperienza, un centro di ricerca, formazione e creazione artistica

Credits dario.migliavacca IG – Fabbrica dell’esperienza

FE – Fabbrica dell’Esperienza prende vita nel 2012 dall’incontro di diverse realtà artistiche che collaborano a una visione comune e grazie a un gruppo di professionisti quali Alessandro Zatta fondatore di Salti teatrali Piattaforma dell’Arte Visive e Visonarie, Irina Casali, figlia di Renzo Casali e Liliana Duca (fondatori della Comuna Baires), e Dora Dorizzi, già attrice della Comuna Baires. Lo spazio è un centro di ricerca, formazione e creazione artistica

Indirizzo: via Francesco Brioschi, 60

#6 Spazio Tertulliano, un ponte generazionale fra il teatro di tradizione e quello sperimentale

Credits ruggeromuccioni IG – Teatro Spazio Tertulliano

Spazio Tertulliano trova spazio nell’edificio in via Tertulliano, in precedenza sede di Pim Spazio Scenico. La sua forza è stata quella di creare un ponte generazionale fra il teatro di tradizione e quello sperimentale ospitando le giovani compagnie milanesi. Tra gli spettacoli prodotti e ospitati ci sono quelli che rivisitano la grande drammaturgia del Novecento e dall’altro cercano di raccontare il presente con il senso di universalità che è proprio dei classici.

Indirizzo: via Tertulliano, 68

#7 PimOff, uno spazio per progetti innovativi, multidisciplinari e con tematiche attuali

Credits pimoffmilano IG – PimOff

Pim Spazio Scenico, oggi PimOff, è stato inaugurato nel 2005 dalla fondatrice e direttrice artistica dell’Associazione Pim Spazio Scenico, in una piccola sala da ballo tra i capannoni industriali delle batterie Varta di via Tertulliano 68. La sua attenzione è da sempre rivolta a progetti innovativi, multidisciplinari e con tematiche attuali. Nel 2010 si è trasferito in nuova sede in via Selvanesco, tra la periferia agricola del Parco Sud di Milano e quella urbana di Gratosoglio. 

Indirizzo: via Selvanesco, 75

#8 Teatro Arsenale, l’arte teatrale nelle sue varie declinazioni

Credits martybassi IG – Teatro Arsenale

Il Teatro Arsenale è uno dei piccoli teatri storici di Milano. Fondato nel 1978, si definisce un mondo, o un sogno, tutto dedicato all’arte teatrale nelle sue varie declinazioni.
La sua proposta comprende: insegnamento, spettacoli, esplorazione di nuove forme, teatro e architettura, teatro e musica, performance, produzioni autonome e commissioni, libri e altre forme che si alternano in un continuo flusso di scoperta e approfondimento dell’arte del teatro e delle sue derive.

Indirizzo: via Cesare Correnti, 11

#9 Il Trebbo, il teatro dei “comizi poetici”

Credits angela_fm6 IG – Teatro il Trebbo

Il Trebbo nasce sulla Riviera Romagnola, verso la metà degli anni Cinquanta, grazie a un gruppo di amici che comincia ad allestire dei “comizi poetici” nei quali va in scena la poesia: quella di Dante, soprattutto, ma anche degli autori del Novecento. Nel 1957 è un’associazione con presidente Giuseppe Ungaretti e Toni Comello quale attore e regista di riferimento e colui che decide di portare gli spettacoli a Milano.

Attivo dai primi anni ’60 il teatro milanese porta ora in scena un repertorio che verte non solo sulla poesia, ma anche sulla storia del Risorgimento, sulla Resistenza, sui temi e sugli eventi che animano il dibattito civile di quel periodo di grandi speranze.

Indirizzo: via Edmondo de Amicis, 17

A.MuziFalconi-FACTORY32

Fonte: Foyer, da un’iniziativa di Carroccio6, un libro a cura di Roberto Borghi con la collaborazione di artiste e artisti e anche un ciclo di mostre che vuole porre l’attenzione sui “piccolissimi teatri” che stanno conoscendo un momento di grave difficoltà.

La prima parte di questo progetto espositivo inaugura giovedì 15 dicembre 2022 dalle 18.30 alle 22.30 e potrà essere visitato fino al 4 febbraio 2023 dal mercoledì al venerdì dalle 15.30 alle 18.30 negli spazi di Carroccio6 in via Carroccio 6.

Continua la lettura con: L’artista che trasforma anonimi ANGOLI URBANI in opere straordinarie. Lo invitiamo a Milano?

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Gli appuntamenti da non perdere a Milano nell’ULTIMO WEEKEND prima delle Feste (#ToDoMilano 16-18 dicembre)

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Credits: IGPDecaux

Ultimo weekend prima del Natale. Tra la caccia al regalo last minute, grande musica ed eventi eccezionali, Milano promette due giorni e tre notti scoppiettanti.

Gli appuntamenti da non perdere a Milano nell’ULTIMO WEEKEND prima delle Feste (#ToDoMilano 16-18 dicembre)

#Indice

#Venerdì 16/12: apre la mostra di Zerocalcare, la musica dei Simply Red, la comicità di Luca Ravenna, si balla e si beve allo champagne party 

Simply Red – Credits: Live Nation
  • Zerocalcare: apre alla Fabbrica del Vapore (via Procaccini) l’attesissima mostra di Michele Rech. Bozzetti, video e tavole originali con oltre 500 creazioni, in mostra fino ad aprile 2023.
  • Champagne Cocktail Party: selezione di bollicine e pietanze abbinate, per un cocktail party e DJ set presso Illy di via Montenapoleone 19. L’evento è un brindisi gratuito, dalle 19.00 alle 22.30.
  • Una notte in archivio: visite guidate al Palazzo del Senato, alla scoperta dei pezzi più significativi custoditi al suo interno. Tre turni, di 45 minuti ciascuno, alle 19.30, 20.00 e 21.00. Ingresso da via Senato 10.
  • Delitto a Parigi: cena con delitto al Dito Divino di via Gaetano Negri 8. Puntuali alle 20.30 per cenare con i protagonisti del giallo.
  • Christmas Concert: programma tradizionale e classiche melodie di Natale sono gli ingredienti del concerto che l’Orchestra di Fiati di Milano tiene all’Auditorium Baldoni. Appuntamento in via Quarenghi 21, alle ore 21.00.
  • Shardana: la clarinettista e compositrice jazz sarda Zoe Pia è al Teatro Rosetum di via Pisanello 1. Sardegna misteriosa nelle sue composizioni, con inizio alle ore 21.00.
  • Simply Red: Mick Hucknall & co. sono al Mediolanum Forum con il loro Blue Eyed Soul Tour. I fan li attendono da oltre un anno, lo spettacolo inizia alle 21.00.
  • In alto mare: tre naufraghi su una zattera in mezzo al mare, senza più cibo, devono decidere di mangiare uno di loro. Alla Corte dei Miracoli di via Mortara 4, alle 21.30.
  • Comedy Game: è il titolo del nuovo spettacolo di Luca Ravenna. Il comico milanese accoglie il pubblico al Franco Parenti di via Pierlombardo 14. Sipario alzato alle 22.00.

#Sabato 17/12: Babbo Running, asinelli in cascina, i colori del Natale al Castello, musica con Sinfonica & cioccolato, Coez, Il Volo e Bob Sinclair

Bob Sinclair – Credits: Unione Monregalese
  • Babbo Running: ritorna la divertente 5 km non competitiva, che si corre tra la natura del Parco Sempione. Partenza alle ore 9.00 con un dress code: vestiti da Babbo Natale. Ritrovo nei pressi dell’Arena Gianni Brera.
  • Red Bazar: edizione dedicata al vintage e all’artigianato per il Sabato di Lambrate, che torna in via Conte Rosso dalle 10.00 alle 18.00.
  • Colazione sotto l’albero: un sabato mattina diverso attende le famiglie con bambini all’associazione Mitades di via Giorgi 15. Dalle 10.30 si può fare colazione e, a seguire, letture e attività di gioco a tema natalizio.
  • Gli asinelli per Babbo Natale: evento speciale di Cascina Cuccagna, che oltre agli addobbi sfodera 3 asinelli in visita a Babbo Natale. Si può fare un percorso per bambini nella corte della cascina con doppio orario, alle 10.30 e alle 13.30.
  • I colori del Natale: visita guidata alla Pinacoteca del Castello e laboratorio conclusivo. Mattinata dedicata a bambini e famiglie, per scoprire i capolavori dedicati alla Natività e decorare il proprio presepe. Inizio visita alle ore 10.30.
  • Loppis 2022: all’Atelier Forte in via Corelli 34, dalle 15 alle 21, atmosfere svedesi con musica, dolci e corti teatrali. Iscrizione: www.atelierforte.com
  • Il circo delle pulci del prof. Bustric: magia e recitazione si fondono nella favola che Sergio Bustric propone al Teatro Franco Parenti. Spettacolo per bambini dai 5 anni, inizio alle ore 16.00.
  • Concerto da gustare: avventura musicale all’Auditorium di largo Mahler, con la Sinfonica di Milano per l’ascolto e Ernst Knam per la degustazione di praline. Novità assoluta che parte proprio sabato 17.
  • Inno alla gioia: l’Orchestra amatoriale ContrArco, insieme a Corale Lirica Ambrosiana e Intende Voci Chorus, esegue un programma di Beethoven. Alla Sala Verdi del Conservatorio alle 20.30, per celebrare i 10 anni di AIMA-aps.
  • Vero a metà: comicità e interazione nel nuovo spettacolo che Aurora Leone porta al Teatro S. Babila di corso Venezia 2. Sipario alle 20.30 per le parole di una comica, che «non possono essere prese seriamente. Sono vere a metà».
  • Coez: unica data milanese per il rapper di Nocera Inferiore. Il classe 1983 è ospite del palco del Teatro Arcimboldi, in via Innovazione 2, lo spettacolo inizia alle 21.00.
  • Il Volo: torna in Italia il trio delle meraviglie, dopo aver incantato tutto il mondo. Tra 10 Years e Sing Morricone, emozioni assicurate al Mediolanum Forum a partire dalle 21.00.
  • Bob Sinclair: l’eclettico e leggendario DJ francese sale alla console dei Magazzini Generali, in via Pietrasanta, per far ballare fino all’alba i nottambuli milanesi. Inizio alle 23.00.

#Domenica 18/12: debutta il terzo Villaggio di Natale di Milano, “inizia il letargo” al BAM. Musica (e balli) per tutti i gusti: dalla Scala a Emperor e Mayhem, I Ministri, Fabrizio Moro e un Gran Gala di danza

Gran Gala di danza – Credits: nikidinov, Pixabay
  • Winter Day: ultimo appuntamento per le passeggiate culturali del BAM, il parco della Biblioteca degli Alberi. Attività e workshop tutto il giorno, dalle 9.00 alle 18.00, che chiude con un concerto itinerante. Le giornate si risveglieranno in primavera.
  • Le pulci pettinate: edizione natalizia del grazioso mercatino vintage di NoLo, che si tiene in via Stazio dalle 10.00 alle 18.00. Botteghe artistiche e vintage, riferimento: La Salumeria del Design.
  • East Market, Xmas Edition: il mercato di via Mecenate 88 propone l’edizione natalizia nell’ultima domenica utile per trovare il regalo giusto. Aperto dalle 10.00 alle 21.00.
  • Villaggio di Natale del Parco Trotter: è arrivato il momento anche per il terzo villaggio milanese dedicato alla magia del Natale. Bancarelle, attività, letture e laboratori, terranno compagnia alle famiglie in via Giacosa, dalle 10.30 alle 17.30.
  • Christmas Show: un folle calendario dell’Avvento, Babbo Natale e gli elfi in questo spettacolo pomeridiano al Teatro degli Arcimboldi. Sipario alle 16.00 in via Innovazione 2.
  • Concerto di Natale: Art & Music Insieme organizza un concerto di musica sacra natalizia, arie e duetti dedicati al Natale, presso la Chiesa della Medaglia Miracolosa. Appuntamento alle ore 16.00 in via F.lli Rosselli 6.
  • Les Italiens de l’Opera: Gran Gala di danza con i primi ballerini italiani della scuola parigina de l’Opera. In scena al Teatro Lirico – Giorgio Gaber dalle ore 16.00.
  • Christmas in jazz: nella splendida Sala degli Affreschi della Società Umanitaria, in via S. Barnaba 48, Chiara Costa Quintet rivisita in jazz i grandi classici del Natale. Inizio spettacolo alle ore 17.00.
  • Michael Volle: recital di canto al Teatro alla Scala con il baritono, accompagnato al pianoforte da Helmut Deutsch. Inizio alle ore 20.00, con programma di Mozart, Shubert e Listz.
  • Emperor + Mayhem: unica data italiana per il metal norvegese delle due band, che si avvicendano dalle 18.00 sul palco dell’Alcatraz, in via Valtellina 25.
  • I Ministri: spettacolo di “quasi inediti”, per la band che propone dal vivo brani solitamente non inclusi nelle scalette dei tour. Li troviamo sul palco dei Magazzini Generali, via Pietrasanta 14 alle 21.00.
  • Fabrizio Moro: coda invernale del lunghissimo tour che porta il cantautore romano al Medilanum Forum di Assago. La mia voce show parte alle ore 21.00.

#Per tutto il weekend: scorpacciata di mercatini alla ricerca di regali last minute, apre la stagione di danza alla Scala e chiude il mondiale di calcio

Mercatini di Natale – Credits: chriswanders, Pixabay

 

  • Wunder Mrkt edizione Natale: due giorni di mercatini natalizi ai Bagni Misteriosi di via Botta 18. Nella curiosa cornice, il Natale è in scena sabato e domenica, dalle 10.00 alle 21.00.
  • Green Christmas: 9 edizione del mercatino natalizio a impatto zero di Milano. Sabato e domenica, dalle 10.00 alle 19.00 alla Fonderia Napoleanica Eugenia di Via Thaon di Revel Genova 21.
  • Frida Market: abbigliamento, illustrazione, handmade e design per sostenere i piccoli brand emergenti del Frida Isola, che apre con ingresso gratuito. Sabato 10.00-20.00 e domenica 10.00-19.00 in via del Pollaiuolo 3.
  • Villaggio di Natale di Segrate: sabato e domenica è aperto il Villaggio di Natale alle porte di Milano. Si tiene sotto il grande albero di Natale di piazza S. Francesco, ed è aperto dalle 10.00 alle 18.00.
  • Quando babbo divenne Natale: favola natalizia con protagonista un bimbo sfortunato ed elfi pasticcioni. In scena sabato e domenica al Teatro Manzoni, con orari mattutini.
  • Lo Schiaccianoci: apre anche la stagione dei balletti al Teatro alla Scala. Nel 30° anniversario dalla scomparsa di Nureyev, la fiaba di Clara e il principe tornano a guidare la danza scaligera. Spettacoli sabato 17 e domenica 18.
  • Finali dei mondiali di calcio: sabato 17 la “finalina” che assegna il bronzo. Domenica 18 la finale tra Francia e Argentina che decide il titolo di campione del mondo per i prossimi 4 anni. Dopo la pausa mondiale e quella natalizia, Milano aspetta il ritorno di Milan e Inter a San Siro.

Continua la lettura con: I MERCATINI di NATALE più belli del 2022 di Milano e della Lombardia

LAURA LIONTI

copyright milanocittastato.it

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Nella CASA più STRETTA del MONDO si vive così

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L’incredibile densità delle aree urbane centrali è un fenomeno che riguarda un numero sempre più alto di città, per molti architetti ciò può costituire un problema ma per altri può essere una risorsa e una sfida per sviluppare nuove idee: se aveste poco più di un metro a disposizione, sareste in grado di farci una casa?

Nella CASA più STRETTA del MONDO si vive così

Un passante scatta una foto della Keret House. Kacper Pempel / Reuters

La Keret House è una piccola abitazione inserita tra due edifici già esistenti nel centro di Varsavia, in Polonia. Il progettista, l’architetto polacco Jakub Szczesny, ha costruito quella che viene definita “la casa più stretta del mondo”: l’ampiezza è di solo 122 centimetri nel suo punto più largo.

La casa è stata progettata per essere collocata in uno spazio di 92 centimetri nel suo punto più stretto e 122 centimetri nel suo punto più largo. Il record della casa più stretta al mondo (solo 14 metri quadrati!) le ha fatto ottenere nel 2019 la nomina di ”una delle case più iconiche del mondo”, conquistando così un posto tra i progetti internazionali premiati dal portale di architettura Iconic Houses

# Come dare spazialità e profondità a una casa larga un metro

Keret House, Varsavia (Photo–by–Bartek–Warzecha)
Keret House, Varsavia (Photo–by–Bartek–Warzecha)

L’abitazione di due piani è dotata di un mini-bagno, una mini-cucina e una mini-camera da letto. È tutto compattato in pochissimi metri quadrati ma non manca nulla e l’architetto, per contrastare il senso di soffocamento dato dagli spazi così ristretti, ha curato ogni minimo dettaglio per dare più profondità possibile alle stanze. L’utilizzo di pareti bianche, la forte esposizione al sole e l’arredamento semplice ed essenziale servono proprio a dare un senso di ariosità alla casa.

# Una casa laboratorio temporanea

 

La Keret House però non è solo una casa, è anche un luogo di lavoro creato dall’architetto Jakub per lo scrittore e regista israeliano Etgar Keret. La Keret House infatti serve a tempo indeterminato come casa temporanea per scrittori itineranti, a cominciare proprio dallo scrittore israeliano Keret.

Continua la lettura con: la casa più piccola del mondo è a Milano

JACOPO CESARETTI

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Il video del giorno: M4 – Dateo, la STAZIONE più PROFONDA di Milano

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Alla scoperta della stazione più profonda della M4. Ma non è la stazione record d’Italia. Video di MilanoInMetro

Hai un video di Milano da inviarci o segnalarci? Scrivici su info@milanocittastato.it (video del giorno)

MILANO CITTA’ STATO

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Che cosa pensano i milanesi dei napoletani

Cosa pensano i napoletani di Milano e dei milanesi

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Quanto spendono gli studenti di Milano?

Il panino più famoso di Milano

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L’ASFALTO “FERITO” di Milano, la denuncia del comico STORTI

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M4: la quiete prima dell’inaugurazione 

L’Italia costruisce la sua Tech Capital

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Ho aperto un falso ristorante in piazza Duomo

Milano, una città che costruisce METROPOLITANE come nessun’altra

Le tre strade più trafficate di Milano

In TRATTORE in CENTRO a MILANO (scena cult)

Milano ha carenza di posti letto per i senza dimora

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Le 10 moto più belle a EICMA

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Calenda canta Bella Ciao all’Arco della Pace

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Street Style a Milano

Da Milano a Londra con una moto super sportiva

L’incrocio con semaforo rotto e il senso civico dei milanesi

Circle Line: la quasi metropolitana per Milano

Avvisi storici sul tram

La sfida: di corsa contro la metro

L’arena di Milano dimenticata da 25 anni

Manzoni occupato contro Giorgia Meloni

Lo show di Moncler in Piazza Duomo

La domenica di Milano vs di Roma

Milano del Futuro: 16+ edifici in arrivo 

Tutte le stazioni della metro di Milano in un giorno

Il mio primo mese a Milano: quanto ho speso?

M6 – Il percorso della futura metropolitana di Milano

La mostra più INSTAGRAMMABILE di Milano

Mi sono trasferita a Milano

Gli Ultras della Dinamo Zagabria in giro per Milano

Tour dei chiostri notturni di Milano

Evoluzione animata della metro di Milano

Milano e Vincenzo

I locali più instagrammabili di Milanoa

DA MILANO A CAPO NORD IN BICI A FIN DI BENE

IL MODO PIU’ ECONOMICO DI MANGIARE A MILANO

Lezioni di danza in Piazza Duomo

Lo spot della Milano da Bere

LA CODA per la FAME

UN ROMANTICO A MILANO

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La “medusa di Natale”: nel milanese c’è “l’ALBERO più BRUTTO del MONDO”

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Albero di Natale foto grande

Un albero di Natale da film dell’orrore. Ecco dove si trova e i commenti impietosi dei residenti.

La “medusa di Natale”: nel milanese c’è “l’ALBERO più BRUTTO del MONDO”

# A Cologno Monzese l’albero di Natale è da film dell’orrore

L’albero di Natale. Foto Lucia S.

Un utente su facebook ha pubblicato una foto dell’albero di Natale di Cologno Monzese chiedendosi in modo ironico “Cosa è?”. Nell’immagine si vede un abete scarno di decorazioni, se si esclude una serie di filamenti di luci azzurre funzionanti solo a metà, e senza nemmeno una pallina appesa. 

# I commenti impietosi dei cittadini

L’impressione è di ritrovarsi davanti a una medusa gigante e i commenti sotto il post sono impietosi, eccone alcuni: 

  • Dopo lo spelacchio di Roma abbiamo la medusa di Natale
  • Va bene che si deve risparmiare la luce, ma così non si può vedere
  • Sono 10 anni che spero lo facciano per bene, e niente, va solo peggio, piùttosto non fatelo
  • È una protesta con se stessi
  • Che tristezza, neanche un albero di Natale decente. Vai a Brugherio ed è incantevole, Cernusco idem. Cologno sempre peggio

o ancora “un mezzo albero“, “meglio spento“, “vergognoso“, “atroce“, “schifezza“, “tristezza“.

Fonte: Milano Today

Continua la lettura con: A Milano sarà il “FUORI SALONE” degli ALBERI di NATALE

FABIO MARCOMIN

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Le ESTENSIONI attese per la METROPOLITANA di ROMA

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Credits romametropolitane - Sviluppi futuri metropolitana Roma

Milano ha inaugurato il primo tratto della quinta linea metropolitana. La capitale non resta con le mani in mano: sono state annunciate le estensioni delle linee esistenti e il project review della futura Metro D. Vediamo nel dettaglio quali dovrebbero essere le nuove stazioni metropolitane di Roma.

Le ESTENSIONI attese per la METROPOLITANA di ROMA

# Annunciati i prolungamenti delle linee delle tre metro A, B e C

Mappa metro di Roma 

L’assessore alla mobilità di Roma Eugenio Patanè ha confermato di essere pronto ad affidare a Roma Metropolitane il progetto di prolungamento delle tre linee metro A,B,C dopo avere ricevuto il nulla osta da parte della commissaria straordinaria di Governo, Maria Lucia Conti.

Nel Piano Urbano della Mobilità Sostenibile della capitale è previsto che:

Estensione Metro A Roma
  • la Metro A prosegua oltre il capolinea Battistini in direzione Bembo con due diramazioni, la linea A2 verso Acquafredda con fermate intermedie Torrevecchia e Montespaccato, la linea A1 verso Monte Mario con fermate intermedie Valle dei Fontanili e Millesimo;
Estensione Metro B Roma
  • la metro B sarà prolungata oltre l’ultima fermata di Rebibbia con altre due fermate metro, Torraccia Basilio e Casal Monastero;
Credits romametropolitane – Sviluppi futuri Metro C
  • la metro C dovrebbe arrivare a Colosseo (ex-Fori Imperiali) con una stazione intermedia, interscambiando con Metro B, entro l’inizio del Giubileo del 2025. Nei successivi 10 anni dovrebbe spingersi fino al previsto capolinea di Clodio/Mazzini, con interscambio a Ottaviano con la metro A, grazie allo stanziamento di stanziati 2,2 miliardi di euro da parte del governo italiano.
    Tra gli sviluppi futuri un’estensione di altre due fermate fino a Farnesina, dopo Clodio/Mazzini, e ulteriori 5/6 fermate fino a Grottarossa e eventuale diramazione fino all’Ospedale S. Andrea.

Leggi anche: LA RIVOLUZIONE di Metrovia per Roma: 7 nuove linee METROPOLITANE, 1 CIRCLE LINE e 12 linee di METROTRAM

# Il progetto per la Metro D, la futura quarta linea romana

Credits romametropolitane – Metro D

Per quanto riguarda la linea D, la futura quarta linea metropolitana di Roma ora inserita nel PUMS, si attende il project review per valutare tutti gli aspetti tecnico-progettuali dell’opera.  Nel 2019 l’Assemblea Capitolina aveva confermato l’interesse dell’amministrazione a proseguire nella realizzazione del progetto della Linea D Ojetti-Agricoltura, di circa 20 km e 22 fermate, anche se inizialmente si vedrà la costruzione della tratta prioritaria Fermi-Salario per poi proseguire fino ai due capolinea.  

Fonte: Money.it

Continua la lettura con: METRO: le estensioni e le nuove linee DESIDERATE dai milanesi

FABIO MARCOMIN

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Svelato il NUOVO VOLTO della TORRE della PERMANENTE

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Torre della Permanente

Dal mese di luglio 2022 sono in corso i lavori per riqualificare lo storico palazzo annesso al Museo della Permanente. Vediamo l’aggiornamento sui cantieri e i rendering definitivi. Fonte e foto: Urbanfile

Svelato il NUOVO VOLTO della TORRE della PERMANENTE

# A luglio 2022 la partenza dei cantieri

A luglio 2022 è stato avviato il cantiere nell’edificio in via Turati 32 a Porta Nuova, una torre di 12 piani annessa al Museo della Permanente e acquistata nel 2021 da Artisa Group AG, per la sua ristrutturazione e riqualificazione. I lavori sono entrati nel vivo e, come si vede nelle ultime immagini di Urbanfile, il palazzo è stato completamente svuotato e il blocco ascensori originale è stato demolito per far spazio a uno più ampio. I marmi e un pavimento in mosaico sono invece stati protetti durante i lavori e non verranno toccati.

Leggi anche: Il “PALAZZO ORRIBILE” di Porta Garibaldi cambia FACCIA

# I rendering definitivi con la lanterna vetrata 

 

In seguito alle richieste della Commissione Comunale per il Paesaggio sono stati pubblicati i rendering definitivi della Torre della Permanente che dovrebbe essere pronta tra circa un anno. Il progetto, che rispetta il disegno originale dei fratelli Castiglioni, prevede che l’edificio venga occupato da un paio di aziende e che sia caratterizzato da una sopraelevazione di due piani che coniuga i materiali originali con ampie vetrate che danno luce alla nuova lanterna.

Fonte e foto: Urbanfile

Continua la lettura con: Che FINE ha fatto la PALAZZINA LIBERTY?

FABIO MARCOMIN

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Il video del giorno: 5 angoli INSOLITI da scoprire a MILANO

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Luoghi insoliti e meno conosciuti rispetto ai monumenti e quartieri più famosi della città. Video di Sara & Paolo Adventures

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MILANO CITTA’ STATO

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Ultima corsa della Milano – Limbiate

Le reazioni degli automobilisti al blocca di via Palmanova

Street Style a Milano

Da Milano a Londra con una moto super sportiva

L’incrocio con semaforo rotto e il senso civico dei milanesi

Circle Line: la quasi metropolitana per Milano

Avvisi storici sul tram

La sfida: di corsa contro la metro

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Gli Ultras della Dinamo Zagabria in giro per Milano

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I locali più instagrammabili di Milano

DA MILANO A CAPO NORD IN BICI A FIN DI BENE

IL MODO PIU’ ECONOMICO DI MANGIARE A MILANO

Lezioni di danza in Piazza Duomo

Lo spot della Milano da Bere

LA CODA per la FAME

UN ROMANTICO A MILANO

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Il BUS degli ANGELI riparte da Milano

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Bus degli angeli

La solidarietà torna a viaggiare su quattro ruote: dal 12 dicembre riprende a circolare per le strade di Milano il Bus degli Angeli.

Il BUS degli ANGELI riparte da Milano

# Attivo dal lunedì al venerdì dalle 21 a mezzanotte

Bus degli angeli

Il servizio sarà attivo tutte le sere dal lunedì al venerdì, dalle 21.00 alla mezzanotte, fino al prossimo mese di marzo, per portare pasti caldi, bevande, coperte, indumenti e assistenza qualificata a tutti coloro che hanno bisogno di aiuto.

Il Bus degli Angeli, un 12 metri dalla livrea bianca personalizzata, è stato riadattato dai tecnici dell’officina Atm di viale Molise. Equipaggiato con servizi di prima accoglienza, è attrezzato con le classiche sedute, con tavolini su misura e armadietti per coperte e vestiti. È stato dotato inoltre di una zona comfort, con scaldavivande e attrezzature per accogliere e assistere i più bisognosi.

Un’iniziativa che Atm sta portando avanti in questi anni per promuovere un ambiente sempre più inclusivo e contribuire a sensibilizzare tutta la comunità sui temi della sostenibilità sociale.

# Il percorso del bus

Ufficio stampa Atm – Bus degli angeli ATM

Il servizio raggiunge le zone della città dove maggiore è la necessità di prestare assistenza.

Lunedì – Corso Buenos Aires, Viale Maino, Porta Romana, Piazza 24 Maggio

Martedì – Piazzale stazione di Porta Genova, Piazzale Lotto, Fermata M1 Lampugnano

Mercoledì – Corso Buenos Aires, Viale Maino, Corso di Porta Vittoria, Via Larga, Piazza Duomo

Giovedì – Corso Buenos Aires, Corso di Porta Vittoria, Largo Augusto, Via Larga, Piazza Duomo

Venerdì – Piazzale Cadorna, Piazzale Lotto, Fermata M1 Lampugnano

Fonti: Ufficio stampa ATM

Continua la lettura con: Milano non fa schifo ma… è piena di OSTACOLI per chi VIVE IN CARROZZINA

LEONARDO MENEGHINO

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il “GRANDE BRANZINO”: una SAUNA GALLEGGIANTE in mezzo al mare

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No, non si tratta di un pesce gigantesco, Big Branzino è un nuovo modo per unire l’esperienza del viaggio nella natura con il comfort e il relax della sauna: ecco cosa sono riusciti a inventare gli svedesi.

il “GRANDE BRANZINO”: una SAUNA GALLEGGIANTE in mezzo al mare

Arcipelago di Stoccolma
https://www.freepik.es/fotos-premium/

Alla prima vista può sembrare una semplice casetta galleggiante, ma vista da dentro la zattera Big Branzino” si rivela per ciò che è: una spa e sauna galleggiante da sogno.

I progettatori l’hanno definita così perché chi la prova la descrive come un’esperienza catartica, come un viaggio in una dimensione di completo relax nel bel mezzo del mar Baltico, nel gelido arcipelago di Stoccolma.

# L’idea

"Un design fluido che abbiamo reso funzionale." Così Christer Ulfvengren (a destra) descrive la zattera di design alta sette metri. A sinistra si vede Johan Strandlund, che è l'architetto del progetto, insieme a Thomas Sandell.
Foto: Fanny Lindblad

Big Branzino è una sauna galleggiante progettata da Thomas Sandell e Johan Strandlund presso lo studio di architettura svedese Sandellsandberg Architects. L’imbarcazione è una struttura in legno pregiato retta da pontili in acciaio, la sua forma squadrata (in pieno stile svedese!) la rende visibile da lontano ma, proprio per l’utilizzo di legname locale, finisce per non stonare col resto dal resto del paesaggio.

La struttura è stata pianificata per consentire viste panoramiche dall’interno della sauna, la forma infatti è stata disegnata per conciliare al meglio la sauna con l’immersione nella  splendida natura dell’arcipelago di Stoccolma. L’arco è l’emblema di questa unione: nei suoi punti più bassi, insieme al riflesso del fuoco, crea un’atmosfera di intimità e di relax, ma nelle sue parti più alte rende possibile la vista delle stelle e dei cieli del nord.

# Le chicche

Big Branzino floating sauna
credit: dezeen.com

Come se non bastasse, il forno della sauna (situato al centro della struttura) ha il vetro in tutte le direzioni, consentendo di vedere il bagliore del fuoco anche dall’esterno. Vi è poi anche una scala che conduce direttamente alla terrazza sul tetto, con sdraio e mobili in cedro costruiti su misura per godersi l’ambiente circostante. Anche l’altezza della terrazza è stata studiata in ogni minimo dettaglio per ridurre la maggior parte dei rumori della superficie del mare, così da lasciare solo un rumorino di sottofondo.

L’interno è costruito interamente in legno di cedro mentre l’esterno è composto dal legno di pino, più robusto del primo e in sintonia con la natura circostante del litorale.

# Il lavoro del maestro

credit: vitadaimprenditore.it

Tutto ciò è stato interamente costruito dalle mani del maestro falegname ottantenne Leif Persson presso il cantiere navale di Kungsör. La sua lunga esperienza di falegnameria è diventata essenziale nella progettazione di tutti gli arredi interni ed esterni e delle finiture in legno e ha permesso la creazione di questo capolavoro dell’artigianato unico al mondo.

Continua la lettura: Milano sarà più vicina alla Svezia: il tunnel

JACOPO CESARETTI

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🔴 Scatta l’AUMENTO del BIGLIETTO ATM

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Ph. Tumisu

In arrivo nuovi rincari dei biglietti ATM annunciati quest’estate da parte dell’Agenzia per il Trasporto pubblico locale dell’area metropolitana di Milano. Vediamo quanto costerà sportarsi con bus, tram e metro. E da quando.

🔴 Scatta l’AUMENTO del BIGLIETTO ATM

# Dopo le feste rincari su tutti i biglietti Atm: da 2 a 2,20 euro quello ordinario, da 18 a 19,50 euro il carnet per dieci viaggi

Quali biglietti si possono prendere per la metropolitana di Milano?
credits: @profantonius IG – Biglietto atm

La decisione era stata già presa nel verbale del 3 agosto 2022 da parte dell’Agenzia per il Trasporto pubblico locale di Milano, Monza, Lodi e Pavia e quindi era solo questione di tempo: da gennaio quasi certamente aumenterà il costo di tutti i titoli di viaggio ATM, con molta probabilità subito dopo le festività. Il biglietto ordinario salirà da 2 a 2,20 euro, il ticket giornaliero dovrebbe salire da 7 a 7,60 euro, quello valido tre giorni da 12 a 13 euro e infine il carnet per dieci viaggi da 18 a 19,50 euro

# Le cause dell’aumento 

Qual è la linea metropolitana più lunga di Milano?
Credits rollina18 IG – Metropolitana Milano vagone

Le tariffe dei mezzi pubblici, come prescrive la norma regionale, aumentano per seguire l’inflazione e se si fosse utilizzata la secca applicazione di un algoritmo legato appunto all’inflazione come fatto per Trenord, anche per Milano si sarebbe dovuto applicare un rincaro del 3,82% su tutti i biglietti e gli abbonamenti. 

Il Comune di Milano ha deciso però di congelare i prezzi degli abbonamenti, per favorire chi utilizza più frequentemente i mezzi di trasporto pubblico, facendo ricadere l’onere su chi lo utilizza in modo più saltuario e sui turisti

# I nuovi rincari non basteranno a coprire il buco di 100 milioni di euro nelle casse di Palazzo Marino

ph. Affaritaliani – aula consiliare Palazzo Marino

Questi rincari non aiuteranno però molto le casse di Palazzo Marino, si stima un maggior introito per il 2023 di circa 20 milioni di euro a fronte dei 100 milioni mancanti. Se a questo si aggiunge il fatto che la previsione al ribasso dei passeggeri del prossimo anno non consentirà di raggiungere i 437 milioni ipotizzati nell’ultimo bilancio di previsione, è probabile che si proceda nei prossimi anni a ulteriori aumenti del costo del biglietto.

Continua la lettura con: METRO: le estensioni e le nuove linee DESIDERATE dai milanesi

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I MIGLIORI POSTI dove fare KARAOKE a Milano

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Credits ecuriemilano IG - Ecurie

Per chi ama cantare e ballare, ecco una selezione di locali da non farsi scappare.

I MIGLIORI POSTI dove fare KARAOKE a Milano

#1 House of Ronin in zona Arco della Pace

Credits: IG @teoflove

Poco distante dall’Arco della Pace c’è House of Ronin, un edificio di quattro piani neo liberty con un’osteria giapponese al piano terra, un ristorante giapponese di alto livello al primo e al secondo piano e una superficie di 200 mq con 4 stanze private per il karaoke. Ogni sala è dedicata a un tema diverso, tutti legati a diversi decenni e stili del Giappone, e accompagnate da un eccezionale cocktail e sake bar chiamato Madame Ching.

Indirizzo: via Vittorio Alfieri, 17

#2 Polygram KTV, il più famoso di Milano

Credits giulipandi IG – Polygram Sarpi

Il Polygram KTV SARPI 33 è il karaoke cinese meneghino più famoso di Milano. Inaugurato nel 2012, ricorda nell’arredamento e nello stile una discoteca cinese anni ’80. Si suddivide in sette stanze private che possono essere riservate ad un minimo di dieci persone e altre ad accesso libero in cui cantare a squarciagola canzoni improbabili con degli sconosciuti.

Indirizzo: via Paolo Sarpi, 33

#3 Club Diamante in Chinatown

Credits karaoke_diamante_milano IG – Karaoke Club Diamante

Sempre in via Paolo Sarpi c’è il Club Diamante, un karaoke KTV che ospita diverse stanze da prenotare per feste private e un grande spazio bar. 

Indirizzo: via Paolo Sarpi, 38

#4 L’Écurie in Moscova

Credits ecuriemilano IG – Ecurie

L’Écurie è il karaoke milanese no-stop in zona Moscova. La musica va dai classici anni Ottanta agli ultimi successi di Sanremo e tra un cocktail e l’altro ci può sfidare a colpi di canto con gli amici davanti agli altri clienti del locale.

Indirizzo: via Alessandro Volta, 17

#5 Il Patuscino in Brera

Credits la.plouccc IG – Il patuscino

Il karaoke del Patuscino il martedì sera è uno dei classici delle serate milanesi. Lo storico locale in Brera è un vero e proprio regno per gli amanti della musica live italiana, con spazio un po’ ridotto ma un’atmosfera incredibile. 

Indirizzo: via Madonnina, 21

#6 Mi Scusi a Cadorna e via Bligny

Credits lacasadellecosebuone IG – Mi Scusi

Il locale Mi Scusi in Cadorna, oltre a proporre una cena con pasta fresca e condimenti della tradizione con un twist contemporaneo, ha una taverna dedicata proprio alle cene private, per mangiare bene e divertirsi con gli amici. Nella sede di via Bligny si può prenotare la “cena cantata” con pastasciutta e musica fino a mezzanotte.

Indirizzi: via Leopardi, 13 – viale Bligny, 7

#7 Milleluci Trattoria Pop in 

Credits milleluci.milleluci IG

Il Ristorante Milleluci è una tappa obbligata per gli amanti della musica e della canzone italiana. Con la tipica ambientazione Anni ’60 che lo rende davvero unico nel suo genere, è una “trattoria pop” che offre un’atmosfera accogliente, un ambiente giovane e una cucina casereccia da trattoria, per un aperitivo insolito o una cena con karaoke per trascorrere una serata in allegria. Sulle pareti mille dischi a decorazione delle pareti e gigantografie delle più grandi star della musica italiana, da Mina a Raffaella Carrà a Loredana Berté. 

Indirizzo: Via Rosolino Pilo, 7

#8 Palo Alto Cafè in Porta Romana

Credits paloaltocafeofficial IG – Palo Alto Cafè

Palo Alto Cafè è il locale con karaoke di riferimento in Porta Romana. Molto gettonato per feste di compleanno e di laurea, a cena, aperitivo o per il dopocena, il sabato sera è la serata ideale per scatenarsi nel canto grazie al dj set e karaoke.

Indirizzo: corso di Porta Romana, 106

#9 Bischeri Milano vicino alla Darsena

Credits bischerimilano IG – Bischeri Milano

Bischeri Milano è Il luogo ideale per gli amanti della buona cucina e della buona musica, un disco restaurant dove si può ballare, cantare e mangiare con sapori ispirati alla cucina fiorentina. Tutte le sera dal giovedì alla domenica si può scegliere fra 3 menu fissi differenti, che variano quotidianamente, il tutto accompagnato dalla musica di un DJ sulla cui note ci si può scatenare cantando a squarciagola.

Indirizzo: viale Gorizia, 8

#10 Johann Sebastian Bar “Al 113” sul Naviglio Grande

Credits brutto_ma_bello IG – Johann Sebastian Bar Al 113

Sulle sponde del Naviglio c’è il Johann Sebastian Bar “Al 113” di Angelique, la diva proprietaria di questo locale che da dietro la consolle sceglie in prima persona i pezzi da cantare. L’atmosfera un po’ vintage e kitsch, per via delle luci basse, dei divanetti rivestiti in velluto rosso e delle tende in broccato, si riscalda ne weekend con i cocktail old school e i classici della canzone pop italiana e internazionale.

Indirizzo: Ripa di Porta Ticinese, 113

Continua la lettura con: Il “DISCO RESTAURANT”: il locale di Milano dove a CENA si CANTA e si BALLA

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Il MEGLIO del MADE in MILAN: cose inventate nella città meneghina

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Credits: vistanet.it Centrale elettrica Milano

L’Italia è un paese di santi, poeti e navigatori e questo in gran parte vero. Abbiamo città e posti che il mondo ci invidia, tant’è vero che quando parlano della nostra Nazione viene spesso usato l’appellativo di Belpaese. Oltre alle bellezze architettoniche e turistiche siamo un popolo di grandi geni che, nel bene e nel male, spesso sono stati costretti a emigrare per far emergere le loro intuizioni che probabilmente qui non venivano capite o anche perché erano troppo avanti per i tempi che vivevano. Pochi, però, sanno che Milano non è solo la capitale morale dell’Italia, ma che il suo essere innovativo e sempre con lo sguardo verso il futuro sta anche nel fatto di essere stato “teatro” di importanti invenzioni che in questo articolo vi sorprenderanno.

Il MEGLIO del MADE in MILAN: cose inventate nella città meneghina

# La prima centrale elettrica d’Europa

Credits: vistanet.it
Centrale elettrica Milano

Tutti sappiamo dove si trovava il cinema Odeon che era il ritrovo di tantissimi ragazzi che si ritrovavano il pomeriggio sotto il colonnato per scegliere quali film andare a vedere. Alcuni appassionati di storia sanno che prima della costruzione del cinema c’era il teatro Santa Radegonda, ma se torniamo ancora indietro nel tempo ed esattamente nel 1800 qui sorgeva la prima centrale elettrica d’Europa. Una centrale ricca di macchine a vapore, dinamo e caldaia a carbone. Ovviamente le tracce della sua esistenza si sono perse nel corso degli anni, ma se vi capita di trovare fotografie del Duomo dell’epoca, non sarà così difficile non notare sullo sfondo, la presenza di una ciminiera alta cinquantadue metri.

# La metropolitana più estesa del Paese

Credits metroricerche – Scavo M1 Duomo

A Roma la metropolitana nasce nel 1955 e ci può anche stare, essendo la capitale doveva avere il primato su questo mezzo oggi così utilizzato. È un dato di fatto: se scavi a Roma trovi! Per cui la costruzione della metropolitana romana ha avuto parecchie difficoltà ad estendersi per via dei continui ritrovamenti storici. Per quanto Milano di storia ne abbia tanta, non ha avuto gli stessi problemi. Nel 1952 il comune deliberò il progetto del sistema metropolitano milanese che prevedeva la costruzione di quattro linee. Progetto che dopo tre anni divenne una realtà in costruzione e dopo dieci anni venne inaugurata la linea rossa. A questa sono seguite la verde, la gialla, la lilla e, storia di questi giorni, l’inaugurazione della blu. Se poi affianchiamo anche il passante ferroviario, si può dire che Milano ha sei linee metropolitane, caso unico in tutto il Paese.

# Il Pirellone

Credits: atlantearchitetture.beniculturali.it
Il Pirellone

Per gli interisti il marchio Pirelli è legato profondamente alla squadra nerazzurra. Un marchio nato da un personaggio simbolo della produttività milanese: Giovanni Battista Pirelli che alla fine dell’Ottocento fondò la sua fabbrica omonima che, almeno nelle intenzioni originali, era quella di produrre articoli in caucciù. Qualche anno dopo brevettò il primo pneumatico per le biciclette e successivamente quelle per le vetture a motore. Soprattutto grazie a queste due invenzione, il marchio Pirelli è conosciuto in tutto il mondo ed è tutti gli effetti il simbolo per antonomasia dello pneumatico italiano per eccellenza. Allora perché il Pirellone? Oltre ad essere il rimo grattacielo visto in Italia era la sede principale dell’azienda e i cambi di uso del palazzo, per i milanesi è e rimarrà il Pirellone.

# L’invenzione della plastica

Credits: dirigentindustria.it
ingegner Natta

L’ingegner Natta nasce in Liguria, ma sin dalla sua tenera età dimostra di avere qualcosa di speciale che lo porta a diplomarsi a solo sedici anni e, dopo aver frequentato un biennio propedeutico in ingegneria a Genova, si trasferisce al Politecnico a Milano per completare gli studi e legare il suo nome alla città per sempre. Nel giro di poco tempo diventa prima assistente e successivamente docente incaricato sia al Politecnico che all’Università Statale. Nel 1938 fu chiamato a dirigere l’istituto di chimica industriale sostituendo Mario Giacomo Levi costretto lasciare dalle leggi razziali. Dopo la guerra, vissuta da sfollato milanese alla Cascina Marzorata di Vittuone, fu colpito da un inizio di Parkinson, cosa che non gli impedì di iniziare degli studi (a Milano) che lo portarono alla scoperta del polipropilene isotattico che portò la plastica nelle nostre case. Una scoperta che gli valse il Nobel nel 1963.

# Un milanese che inventò l’elicottero a vapore

Credits: modellismoitalia.altervista.org
elicottero forlanini

È sicuramente uno dei milanesi più illustri. Figlio del primario dell’ospedale Fatebenefratelli e fratello del due volte candidato al Nobel per la medicina Carlo Forlanini. A differenza del padre e il fratello, il suo interesse virò sulle invenzioni, un interesse che lo portò nel 1877 a costruire il primo elicottero a vapore inaugurato nel salone dei Giardini Pubblici. Il veicolo si sollevò di tredici metri e restò sollevato per circa venti secondi per poi iniziare una lenta discesa. Grazie a questa esperienza, Milano si fregiò del prestigio di aver fatto volare il primo elicottero in metallo dotato di un proprio motore. Non a caso l’aeroporto di Linate è intitolato alla sua memoria.

# Il meglio del made in Milano

Potrei andare avanti per ore e raccontarvi della rivista Domus nata qui a Milano da Gio Ponti, ad Aldo Rossi e Renzo Piano, milanesi doc e unici italiani vincitori del premio Pritzker. Tutto questo perché Milano il suo fascino e la sua innovazione l’ha sempre dimostrata e a volte anche celata, ma quando emerge si manifesta con una potenza impareggiabile.

Continua la lettura con: 10 INVENZIONI diffuse nel MONDO che non sapevi fossero ITALIANE

MICHELE LAROTONDA

copyright milanocittastato.it

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Che FINE ha fatto la PALAZZINA LIBERTY?

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Credits Urbanfile/Andrea Jarach - Palazzina Liberty tag

Abbandonata da nove mesi, sembra aprirsi uno spiraglio sul suo futuro. Vediamo cosa ne è stato e che ne sarà del futuro di questo gioiellino della cultura milanese. 

Credits foto copertina: Urbanfile/Andrea Jarach 

Che FINE ha fatto la PALAZZINA LIBERTY?

# La denuncia e la petizione del Municipio 4 per risollevare dal degrado la Palazzina Liberty 

Credits soave_antonella IG – Dettaglio Palazzina Liberty

Abbandonata da nove mesi, sembra che qualcosa si stia per muovere per salvare un autentico gioiello della cultura milanesi. Il Municipio 4, sul numero di dicembre 2022 di Quattro, periodico di informazione dell’omonimo municipio, ha denunciato la situazione di degrado in cui versa la Palazzina Liberty nel Parco Largo Marinai d’Italia chiedendo delle risposte al Comune di Milano e lanciando una petizione: “Da mesi stiamo aspettando che si faccia finalmente chiarezza sul futuro della Palazzina Liberty […] ma non ci sono segnali in questa direzione e siamo quindi molto preoccupati del fatto che sia chiusa da ormai 9 mesi, che ci siano segnali di degrado, che sia peggiorata la sicurezza dell’area”.

L’obbiettivo dell’appello co-firmato dalla presidente del Consiglio Municipale, Stefania Aleni, dai presidenti di Milano Classica, del Conservatorio e dalla direttrice artistica del Franco Parenti, rispettivamente Claudia Brancaccio, Raffaello Vignali e Andrée Ruth Shammah, e altre personalità della cultura milanese è che venga scelta “la strada migliore e più veloce per restituire la Palazzina alla sua funzione musicale e culturale a servizio non solo del nostro municipio ma di tutta la città”.

# Nove mesi di silenzio e i cantieri mai partiti

Credits Urbanfile/Andrea Jarach – Palazzina Liberty tag

Nell’ottobre 2021 un avviso pubblico aveva previsto l’affido “a un soggetto terzo” della gestione della Palazzinatramite una convenzione che avrà durata ventennale, in modo da consentire al concessionario la sostenibilità del progetto nel suo complesso”, ma anche la “valorizzazione dell’immobile attraverso lavori di manutenzione e di completamento dell’adeguamento alle normative in materia di sicurezza per un totale minimo di 1,2 milioni di euro”. 

I lavori non sono però mai partiti e pertanto dal 24 febbraio 2022, a seguito di un’ispezione della Commissione di Vigilanza che ha richiesto una serie di documentazioni mancanti, la Palazzina Liberty “Dario Fo e Franca Rame” ha chiuso i battenti per procedere alle opere di ristrutturazione e adeguamento alle norme di sicurezza. La stagione concertistica di Milano Classica e delle altre realtà musicali è stata bruscamente interrotta. 

Finalmente, dopo nove mesi di silenzio, arriva una risposta positiva da parte dell’amministrazione comunale.

# Nel 2023 al via i lavori di recupero e riqualificazione per un investimento di 5 milioni di euro

Credits Urbanfile/Andrea Jarach – Palazzina Liberty

L’assessore alla Cultura Tommaso Sacchi ha risposto all’appello del Municipio 4 comunicando che i lavori per la ristrutturazione e successiva apertura della Palazzina Liberty saranno avviati nel 2023. Nel primo documento tecnico è previsto un intervento complessivo di recupero sia strutturale sia impiantistico, per un investimento che è passato da 1,2 a circa 5 milioni di euro e già inserito nel Piano esecutivo di gestione, che comprende lavori di consolidamento della struttura, messa a punto degli impianti e sostituzione degli infissi.

Il Comune di Milano provvederà quindi direttamente alla ristrutturazione della Palazzina Liberty perché si tratta di un “luogo di cultura e un bene prezioso e fortemente identitario per la città ed è dovere della nostra Amministrazione manutenerlo e renderlo agibile e accogliente”.

L’intervento dei privati arriverà pertanto solo a lavori finiti e sempre per un periodo di circa vent’anni, “nulla escluderà in un secondo momento la possibilità di affidare giornate o periodi più prolungati a soggetti culturali che dimostreranno qualità progettuali e rispetto e valorizzazione di un bene culturale così importante e identitario per nostra comunità”, i quali si dovranno impegnare a offrire “spettacoli musicali di qualità a prezzi accessibili saldando le relazioni con il tessuto sociale e le associazioni del territorio”.

 

Fonte: Urbanfile

Continua la lettura con: Il centro di Milano diventerà una MAXI AREA PEDONALE: le 5 grandi TRASFORMAZIONI previste

FABIO MARCOMIN

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Inizia la STAGIONE delle CIASPOLATE! 4 POSTI dove farlo VICINO a Milano

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Credits matthew.vt IG - Piani di Artavaggio

La neve è scesa copiosa su tutto l’arco alpino e prealpino: è tempo di escursioni con le ciaspole. Ecco alcuni percorsi poco distanti da Milano da provare assolutamente.

Inizia la STAGIONE delle CIASPOLATE! 4 POSTI dove farlo VICINO a Milano

#1 Dai Piani di Artavaggio al monte “piramidale” Sodadura

Credits matthew.vt IG – Piani di Artavaggio

Da Milano occorrono circa 2 ore per arrivare a Moggio, da dove parte la funivia che porta ai Piani di Artavaggio, percorrendo prima l’A4 con uscita a Dalmine in provincia di Bergamo e poi prendendo la SS470 e la SP25.

Dai Piani di Artavaggio si può ciaspolare lungo un itinerario che porta alla scoperta del Monte Sodadura, dalla caratteristica forma piramidale. Il primo tratto si presenta quasi piano, fino alla chiesetta dopo il Rifugio Sassi Castelli, per poi salire fino al Rifugio Nicola e al Cazzaniga-Merlini a quota 1900 metri s.l.m. La parte più impegnativa è quella che conduce alla cima della montagna e infatti occorre anche aiutarsi con le mani arrampicandosi sulle rocce. 

Milano-Piani di Artavaggio

#2 Dall’Alpe Giumello fino alla croce del Monte Muggio

Credits atravelerhasnoname I.G – Alpe Giumello

L’Alpe Giumello in Alta Valsassina è facilmente raggiungibile da Milano in circa un’ora e 45 minuti. Si prende la SS36 del lago di Como e dello Spluga fino a Bonzeno, prendendo l’uscita Varenna/Bellano, poi in successione SP62, SP67 e SP66 in direzione di via Monte Muggio a Giumello.

Tra le più belle escursioni con le ciaspole, che si possono fare una volta arrivati, c’è quella che dalla piccola località dell’Alpe Giumello conduce ai fino 1.800 metri della croce sul Monte Muggio. Un tragitto impegnativo, obbligatorio dotarsi anche dei bastoncini da trekking, che dura circa due ore. Arrivati in vetta il paesaggio che si apre è da togliere il fiato. Oltre alle montagne circostanti si può godere di una vista meravigliosa sul lago di Lecco.

Milano-Giumello

#3 Dai Piani d’Erna fino al “balcone” di Lecco

Credits jaylpretorius IG – Piani d’Erba

Rimanendo sempre in provincia di Lecco un’altra destinazione sono i Piani D’Erna. Da Milano serve poco più di un’ora di auto percorrendo la SS36 del Lago di Como e dello Spluga fino a Versasio.

Qui si prende la funivia per giungere alla quota dei 1.330 metri dei Piani d’ Erna in pochi minuti e imbattersi nell’imponente sagoma del Resegone. Da questo punto si può procedere lungo la pista battuta dal gatto delle nevi e seguendo i cartelli del Sentiero Natura arrivare al borgo di Erna a m.1257 oppure salire al Pizzo d’Erna a 1.368 metri, lo stupendo balcone sulla città di Lecco e i suoi laghi fin verso la Brianza, le Alpi e le Grigne.

Milano-Versasio

#4 Nella Val Gandino fino al rifugio Parafulmine

Credits valeriodefranza IG – Val Gandino ciaspolata

L’ultima meta perfetta per una ciaspolata è la Val Gandino. Si trova a un’ora di auto da Milano e si raggiunge tramite l’autostrada A4 fino a Bergamo e poi in successione la SS470, SP35, SP672 e infine SP42 fino al comune di Gandino all’altezza del Monte Farno a 1.250 metri dove è possibile parcheggiare.

Da qui parte una rilassante escursione con ciaspole alla scoperta delle magnifiche valli imbiancate, con un dislivello di circa 500 metri, su un percorso di 5 km in prevalenza di di strada asfaltata verso il Rifugio Parafulmine a 1.530 metri e la piana della Montagnina. 

Milano-Gandino

Spunto: appuntinvaligia IG

Continua la lettura con: 10 POSTI dove FESTEGGIARE IL NATALE restando in LOMBARDIA

MILANO CITTA’ STATO

Le altre località del giorno (per una gita da Milano):

AddaBiella, Brescia, BrunateGenova, ComoOrrido di NessoCrespi d’AddaTorrechiara, il parco speleologico di Dossena, Civate e il lago più vicino a MilanoOasi Zegna, Bormio, Lucchio, i Dolmen d’Italia, l’altra Santa Margherita, le Marmitte dei GigantiIsolino Virginia- l’isola di LotoLugano, il borgo superocolorato di PomponescoMeranoMorcote il villaggio più bello della Svizzera, MantovaIncisioni Rupestri della ValcamonicaLecco, Mandello del Lario, lo Snow Chalet di Livigno, l’Acquaworld, Grotte di Soprasasso, Sankt Moritz, la Casa dei Maghi, il fiordo norvegese d’Italia di Crap de la Parè, il Treno del Natale, il capolavoro del Cinqucento Gualtieri, Lago di Carezza, Moltrasio “il borgo dell’amore”, Villa Selvatico, Castel Savoia la reggia della Regina Margherita, Glacier Express, la Pozza di LeonardoMartello il Comune che non parla italiano, La funicolare cabriolet di Grimselwelt, le “FilippineItaliane”Lodi, PaviaVigevanoBobbio, La savana di Cumiana, MonzaValsassinaBardineto il villaggio dei funghiValle d’Intelvi, Maranello, La terrazza del brivido di Tremosine, Ricetto di Candelo, Madonna di CampiglioVal Vigezzo la valle dei pittoriPunta SassoBubble Room, Portofino, BellagioLegnanoSottomarinaLe 5 TerreBroloPreda RossaLomelloBergamo, Il castello da fiaba di MadruzzoGaggioPusianoGera LarioChamoisLerici

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