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I PRIMI EVENTI di Novembre: #ToDoMilano (2-4 novembre)

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Pronti per le novembrate di Milano? Il mese degli eventi di Milano inizia con una settimana corta. Per chi ha già voglia di tornare a uscire dopo il Ponte questi gli incontri più intriganti. 

I PRIMI EVENTI di Novembre: #ToDoMilano (2-4 novembre)

#Indice

#Mercoledì 2/11: veglie d’amore in ricordo di Alda Merini, street market dedicato al vintage, serata di champions e di danze irlandesi allo Spirit de Milan

Alda Merini – Credits: caffebook.it
  • Mercatini&Curiosità: primo mercoledì del mese per le bancarelle di corso di Porta Romana (San Nazario in Brolo). Nel cuore della vecchia Milano street market dal sapore vintage, dalle 8.00 alle 19.00.
  • Veglie d’amore: continua la 3 giorni dedicata al ricordo di Alda Merini, in occasione del 13 anniversario della scomparsa. Allo Spazio Alda Merini di via Magolfa 30 fino al 3 novembre, incontri, talk e poesia.
  • Italian Water Tour 2022: il Gruppo CAP ospita un pomeriggio di incontri su PNRR, digitalizzazione e l’immancabile transizione sostenibile, presso l’auditorium di via Rimini 38, dalle 14.00 alle 18.30.
  • The Irish Accident: sulla scia del capodanno celtico, lo Spirit de Milan di via Bovisasca 57 organizza una serata di danze irlandesi. Dalle 19.00 comprende intrattenimento, lezioni per imparare i primi passi e musica dal vivo dalle 22.00.
  • Milan – Salisburgo: ultima giornata dei gironi della Champions League, a San Siro il Milan si gioca l’accesso agli ottavi in una sfida da dentro e fuori con la squadra della città di Mozart.
  • Stand & Mr. Up: stand-up comedy in una delle location in cui è più di casa il genere. Al Gerico di via Pio IV 3, alle 21.00, giovani comici provano dialoghi e monologhi.

#Giovedì 3/11: Festival della Peste, torna Convivio, eurolega con il Real Madrid, la musica di Judith Hill e il violino di Uto Ughi

Medico della peste – Credits: Flickr
  • Festival della Peste!: a cura dell’associazione Il Lazzaretto, quattro giorni di spettacoli, concerti, workshop e laboratori aperti al pubblico. Laboratorio sensoriale Riprendere i sensi tra ragione e sentimento che inaugura alle ore 9.00.
  • Il buono in tavola: due mercatini a chilometro zero, o km sincero. Uno nei pressi di San Maurizio in Monastero Maggiore, l’altro in piazza S. Eustorgio, le bancarelle offrono i prodotti di coltivatori e allevatori lombardi.
  • Mercatino della Pusterla: il mercatino più di nicchia di Milano. Prodotti creati con materiali di riciclo, collezioni etniche, artigianato e collezionismo in mostra dalle 9.00 alle 19.00 in via Olona, angolo De Amicis.
  • Mercato antiquario di Piazza Diaz: come ogni giovedì mattina, aprono alle 9.00 le bancarelle poste sotto i portici di piazza Diaz. Appuntamento con antiquariato e oggetti di collezionismo.
  • International Horeca Meeting: anteprima della 12ma edizione di IHM, presso il Superstudio di via Tortona 27, alle ore 10.00.
  • Mercato Agricolo dei Legami: torna il giovedì del piccolo farmer market della Barona. Pomeriggio dalle 13.30 alle 19.00 al Villaggio di via Ettore Ponti 21.
  • L’inferno della luce era l’amore: inaugura alle 17.00 la mostra fotografica di Rita Antonioli e Alessandra Frison e che propone una rilettura della favola di Euridice e Orfeo. Alla Ghiacciaia dell’Unimi in via Festa del Perdono, fino al 18 novembre.
  • Convivio: dopo anni di assenza torna la mostra mercato benefica, alla Fabbrica del Vapore dal 3 al 7 novembre compresi.
  • Giovanotti Mondani Meccanici Reloaded: nuovo percorso al MEET Digital Culture Center di viale Vittorio Veneto. Il percorso si snoda tra il 1984 e il 2000, all’alba dei nuovi media. Apre alle ore 17.30.
  • Ricordo di Alda Merini: a 13 anni dalla scomparsa una serata per ricordare la poetessa milanese, nella suggestiva cornice della sagrestia del Bramante in Santa Maria delle Grazie. Appuntamento alle 19.00 in via Caradosso 1.
  • Judith Hill: R&B, soul e funky per l’artista californiana che ha debuttato con brani di Prince. Tutto il repertorio sul palco della Santeria di viale Toscana 31, alle ore 21.00.
  • Olimpia contro il Real Madrid: incontro dell’Eurolega di basket. Al Forum di Assago arrivano i campioni del Real Madrid guidati dal grande ex Sergio Rodriguez.
  • Uto Ughi: la Magia della Musica all’Auditorium di largo Mahler. Il violino di Uto Ughi apre il sipario alle 21.30, accompagnato dal pianoforte di Bruno Canino.
  • Oltre lo Specchio Film Festival: festival horror, thriller e sci-fi al Centrale di via Torino 33. La rassegna si pregia di oltre 30 pellicole, inedite in Italia, e resta open fino al 9 novembre.

#Venerdì 4/11 (orario diurno): le incredibili competizioni tra maestri di Panettone o della League of Legends, l’agricoltura urbana di Cascina Cuccagna, torna la mostra sui segreti del corpo umano

Credits: Décio Guanabarino Silveira, Pixabay
  • Coppa Del Mondo Del Panettone: terza edizione di un evento unico nel suo genere. Al Palazzo delle Stelline di corso Magenta, fino a domenica 6 novembre, arriva per la prima volta a Milano il concorso interamente dedicato al panettone. Degustazione finale dei panettoni premiati. Apre alle 12.00.
  • Agricoltura urbana e sistemi alimentari: mattinata di connessione tra agricoltura e città, alla Cascina Cuccagna di Porta Romana. Dalle 10.00 alle 13.00 si esplora l’agricoltura urbana e peri-urbana in alcune città europee.
  • Body Worlds – Il ritmo della vita: riparte in versione riveduta, la mostra che offre una panoramica completa dell’anatomia e fisiologia del corpo umano. Alla Galleria dei Mosaici in piazza IV Novembre. Aperta tutti i giorni dalle ore 10.00.
  • Alla Ricerca del Benessere: workshop di formazione e informazione, psicologia e attività fisica. Alle 17.00 in via Savona 99.
  • Red Bull Factions 2022: finale del torneo che è ispirato a League of Legends, uno dei divertimenti più giocati al mondo. Pelota Jai Alai in via Palermo 10 alle 17.30.

Appuntamento con il primo fine settimana di Novembre, fissato a giovedì 3

Continua la lettura con: Località del giorno per una gita in giornata da Milano

LAURA LIONTI

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Il video del giorno: l’APERITIVO più ECONOMICO in centro a Milano

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Aperitivo a 4 euro a 50 in centro a Milano. 

A partire dalle 16 compreso nel prezzo un’abbondante porzione di pizza.

Il nome del bar? C’era una volta. L’ultimo Video di Milano Da Scrocco. 

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ALTRI VIDEO DEL GIORNO A MILANO:

Milano, risse ai Navigli

L’arrivo di Totò e Peppino a Milano

Nel regno delle zucche alle porte di Milano

La M4 in anteprima

Cosa succederebbe se scoppiasse una bomba atomica a Milano?

48H da LADRO a Milano

Quanto spendo in una settimana a Milano

La trattoria milanese più economica della città

Cosa pensano i napoletani di Milano e dei milanesi

Milano, caldo fuori stagione

Quarto Oggiaro: la periferia che spaventa Milano

Da Milano a Lecco sulla ciclabile

Come funziona la linea senza conducente

 

La Metropolitana Milanese nei secoli

 

In volo di notte sui grattacieli di Porta Nuova

 

Le borseggiatrici della metro

clicca per il video

Le intrusioni dei maranza

 

I nuovi poveri di Milano

 

Ultima corsa della Milano – Limbiate

Le reazioni degli automobilisti al blocca di via Palmanova

 

Street Style a Milano

 

Da Milano a Londra con una moto super sportiva

 

L’incrocio con semaforo rotto e il senso civico dei milanesi

 

Circle Line: la quasi metropolitana per Milano

 

Avvisi storici sul tram

 

La sfida: di corsa contro la metro

 

L’arena di Milano dimenticata da 25 anni

 

Manzoni occupato contro Giorgia Meloni

 

Lo show di Moncler in Piazza Duomo

 

La domenica di Milano vs di Roma

 

Milano del Futuro: 16+ edifici in arrivo 

 

Tutte le stazioni della metro di Milano in un giorno

 

Il mio primo mese a Milano: quanto ho speso?

 

M6 – Il percorso della futura metropolitana di Milano

 

La mostra più INSTAGRAMMABILE di Milano

 

Mi sono trasferita a Milano

 

Gli Ultras della Dinamo Zagabria in giro per Milano

Tour dei chiostri notturni di Milano

Evoluzione animata della metro di Milano

Milano e Vincenzo

I locali più instagrammabili di Milano

DA MILANO A CAPO NORD IN BICI A FIN DI BENE

IL MODO PIU’ ECONOMICO DI MANGIARE A MILANO

Lezioni di danza in Piazza Duomo

Lo spot della Milano da Bere

LA CODA per la FAME

UN ROMANTICO A MILANO

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ITALIA prima per MORTI in ECCESSO da inizio pandemia: quali le CAUSE?

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Un dato agghiacciante: da inizio pandemia l’Italia è il Paese europeo che registra il più grande numero di morti in eccesso per abitanti, rispetto alla media dei cinque anni precedenti. Si tratta di morti per ogni causa. Un numero impressionante che ci obbliga a cercare quali possano essere le cause per impedire che si vada avanti con un trend che costa morti in eccesso che si potrebbero evitare.

ITALIA prima per MORTI in ECCESSO da inizio pandemia: quali le CAUSE?

 
Dati terribili. L’Italia registra livelli di mortalità in eccesso sensibilmente superiori rispetto a quelli già drammatici che risultano negli altri paesi europei. L’Italia presenta il 40% di morti in eccesso in più dei paesi più colpiti, come Spagna, Portogallo o UK. Addirittura tra il +250% e +350% di morti in eccesso rispetto a Francia, Svezia o Irlanda. Solo la Grecia presenta dati che si avvicinano ai nostri. Quali possono essere le cause?

# In cosa l’Italia è diversa dagli altri (e da due anni e mezzo fa)?

Per capirlo basta chiedersi che cosa c’è di strutturalmente diverso rispetto a prima di due anni fa e rispetto agli altri paesi europei, Grecia esclusa. 
Si potrebbero rintracciare cause diverse ma opinabile. L’unica risposta fattuale è: la grande differenza è quello che accade negli ospedali italiani. 
 
Chi arriva al pronto soccorso, magari dopo un incidente stradale o un attacco di cuore, viene sottoposto a tampone. Se risulta positivo, viene messo in isolamento e sottoposto a protocollo Covid, anche se asintomatico. In sintesi, per questo motivo rischia di ricevere cure inadeguate per ciò per cui è stato ricoverato. Cosa che non succede più negli altri paesi europei dove non si usa più il tampone sui ricoverati per altre cause. 
 
Non solo. Anche l’obbligo all’uso delle mascherine porta a diversi interrogativi: esistono ormai molti studi che mostrano quanto sia dannoso respirare a lungo aria con alta concentrazione di anidride carbonica. Ciò può portare ad avere alti livelli di acidità nell’organismo che favoriscono l’insorgenza o l’aggravarsi di patologia. Per questo ci sono paesi, come la Svezia, dove le mascherine non solo non sono mai state rese obbligatorie neppure negli ospedali, ma sono state addirittura sconsigliate. 
 
 
A questo si aggiunge un’altra anomalia italiana: i limiti alle visite ai pazienti in ospedale. In particolare chi è ricoverato in Italia non può ricevere la visita di amici o di parenti non in possesso di Super Green Pass (questo vale anche per chi ha fatto solo una o due dosi), privandoli del conforto dai loro cari come non succede neppure a chi si trova in carcere.

# Il peccato originale della gestione pandemica in Italia

Si tratta di tre pratiche mai attivate o ormai abbandonate negli altri paesi del mondo (ad eccezione solo della Grecia) che denotano forse il grave errore di impostazione delle politiche sanitarie adottate con la pandemia in Italia: puntare tutto sulla prevenzione nei confronti di persone sane, trascurando gravemente la cura delle persone malate.
 
Impostazione che forse sarebbe il caso di correggere, anche per evitare che l’aumento di mortalità in eccesso segni nuovi drammatici record. 

Continua la lettura con: L’ultimo rave a Milano

ANDREA ZOPPOLATO

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ITALIA prima per MORTI in ECCESSO da inizio pandemia: quali le CAUSE?

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Un dato agghiacciante: da inizio pandemia l’Italia è il Paese europeo che registra il più grande numero di morti in eccesso per abitanti, rispetto alla media dei cinque anni precedenti. Si tratta di morti per ogni causa. Un numero impressionante che ci obbliga a cercare quali possano essere le cause per impedire che si vada avanti con un trend che costa morti in eccesso che si potrebbero evitare.

ITALIA prima per MORTI in ECCESSO da inizio pandemia: quali le CAUSE?

 
Dati terribili. L’Italia registra livelli di mortalità in eccesso sensibilmente superiori rispetto a quelli già drammatici che risultano negli altri paesi europei. L’Italia presenta il 40% di morti in eccesso in più dei paesi più colpiti, come Spagna, Portogallo o UK. Addirittura tra il +250% e +350% di morti in eccesso rispetto a Francia, Svezia o Irlanda. Solo la Grecia presenta dati che si avvicinano ai nostri. Quali possono essere le cause?

# In cosa l’Italia è diversa dagli altri (e da due anni e mezzo fa)?

Per capirlo basta chiedersi che cosa c’è di strutturalmente diverso rispetto a prima di due anni fa e rispetto agli altri paesi europei, Grecia esclusa. 
Si potrebbero rintracciare cause diverse ma opinabile. L’unica risposta fattuale è: la grande differenza è quello che accade negli ospedali italiani. 
 
Chi arriva al pronto soccorso, magari dopo un incidente stradale o un attacco di cuore, viene sottoposto a tampone. Se risulta positivo, viene messo in isolamento e sottoposto a protocollo Covid, anche se asintomatico. In sintesi, per questo motivo rischia di ricevere cure inadeguate per ciò per cui è stato ricoverato. Cosa che non succede più negli altri paesi europei dove non si usa più il tampone sui ricoverati per altre cause. 
 
Non solo. Anche l’obbligo all’uso delle mascherine porta a diversi interrogativi: esistono ormai molti studi che mostrano quanto sia dannoso respirare a lungo aria con alta concentrazione di anidride carbonica. Ciò può portare ad avere alti livelli di acidità nell’organismo che favoriscono l’insorgenza o l’aggravarsi di patologia. Per questo ci sono paesi, come la Svezia, dove le mascherine non solo non sono mai state rese obbligatorie neppure negli ospedali, ma sono state addirittura sconsigliate. 
 
 
A questo si aggiunge un’altra anomalia italiana: i limiti alle visite ai pazienti in ospedale. In particolare chi è ricoverato in Italia non può ricevere la visita di amici o di parenti non in possesso di Super Green Pass (questo vale anche per chi ha fatto solo una o due dosi), privandoli del conforto dai loro cari come non succede neppure a chi si trova in carcere.

# Il peccato originale della gestione pandemica in Italia

Si tratta di tre pratiche mai attivate o ormai abbandonate negli altri paesi del mondo (ad eccezione solo della Grecia) che denotano forse il grave errore di impostazione delle politiche sanitarie adottate con la pandemia in Italia: puntare tutto sulla prevenzione nei confronti di persone sane, trascurando gravemente la cura delle persone malate.
 
Impostazione che forse sarebbe il caso di correggere, anche per evitare che l’aumento di mortalità in eccesso segni nuovi drammatici record. 

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ANDREA ZOPPOLATO

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Il video del giorno: RISSE AI NAVIGLI

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“Da molti anni vedo molte risse. Gente che si prende a bottigliate”

“Ci è capitato di chiamare la polizia, sono arrivati dopo quasi mezz’ora”

“Mi è capitato in un bar di vedere che si lanciavano letteralmente le sedie”

“Qui in questa zona non ci sono mai controlli. Nessuno si accorge di nulla”

“I Navigli sono peggiorati molto. C’è da fare di più per la sicurezza. La polizia è solo nella parte centrale e non fanno molto”

Il video Milano, Navigli: “Assenza di controlli e sicurezza” di QuotidianoNazionale. 

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ALTRI VIDEO DEL GIORNO A MILANO:

L’arrivo di Totò e Peppino a Milano

 

Nel regno delle zucche alle porte di Milano

Le STRADE più COSTOSE d’Italia: 8 su 10 sono a MILANO. Ecco quali sono

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Credits Andrea Cherchi - Via Manzoni

L’alto costo della vita di Milano non è un mistero. Specie se si tratta di costi degli affitti: nella classifica delle vie più care d’Italia 8 su 10 si trovano nel capoluogo lombardo. Vediamo quali sono le strade più costose.

Le STRADE più COSTOSE d’Italia: 8 su 10 sono a MILANO. Ecco quali sono

# Il prezzo medio al mq a Milano è quasi il triplo che nel resto d’Italia

Andrea Cherchi – Via Mercanti

Milano si conferma la città più cara d’Italia. A certificare un primato consolidato da tempo è Immobiliare.it Insights, la business unit specializzata in studi di mercato del portale, che ha stilato la classifica delle 30 strade più costose d’Italia in riferimento alle abitazioni sul mercato al terzo trimestre del 2022: 8 delle prime 10 sono nel capoluogo lombardo. Dall’analisi è emerso che il prezzo medio al mq per un immobile a Milano è di 4.866 euro, quasi tre volte superiore a quello italiano che si ferma a 1.800 euro.

# Via Manzoni è la via più cara con 17.350 al mq, sul podio tutte strade milanesi

Andrea Cherchi – Via Manzoni

Al primo posto nella classifica delle vie più care d’Italia, e di Milano, c’è via Manzoni: tra il Teatro della Scala e le viuzze dello shopping di Montenapoleone il prezzo medio al mq è di 17.350 euro, il 40% più alto della media del quartiere. Per un semplice trilocale da 80 mq serve almeno un milione e mezzo di euro. In seconda posizione troviamo via Borgospesso con 16.128 euro e in terza via Montenapoleone con 15.692 euro. 

Al quarto posto in graduatoria la prima via non di Milano: via Caramelle a Capri con 15.252, al quinto la romana via Condotti con 14.574 euro. Le altre cinque posizioni sono tutte ancora occupate da vie di Milano: via dell’Orso con 14.292 euro e a seguire via Borgonuovo e via della Spiga con prezzi attorno ai 13.500 euro, via Conservatorio con 13.000 euro e via Rovello con 12.954 euro. 

Continua la lettura con: Le “ECCELLENZE di ESSELUNGA”: apre a Milano la nuova BOUTIQUE del CIBO di QUALITÀ

FABIO MARCOMIN

copyright milanocittastato.it

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Milano non fa schifo ma… è piena di OSTACOLI per chi VIVE IN CARROZZINA

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Credits: oltrelebarriere.net disabili e trasporti

Vivere a Milano su una sedia a rotelle non è per niente facile, o meglio, è molto costoso. È questo quello che ci racconta Concettina Costanzo, che ogni mese spende “uno sproposito” semplicemente per uscire a fare la spesa. Sì perché il servizio di trasporto che il Comune di Milano dà alle persone disabili non è molto agevolato, economicamente parlando. Pubblichiamo la sua lettera. 

Milano non fa schifo ma… è piena di OSTACOLI per chi VIVE IN CARROZZINA

oltrelebarriere.net
disabili e trasporti

Il Comune di Milano offre il servizio navetta alle persone diversamente abili, ma non considera che il costo di ciò che offre non sempre è sostenibile a tutti. Servirebbe che venisse incontro a queste persone, anche semplicemente offrendo 1 o 2 uscite gratuite al mese. Concettina Costanza ci racconta la sua storia, le sue difficoltà e le sue proposte per migliorare la vita a Milano per chi deve muoversi sulla sedia a rotelle:

# La lettera di Tina, in carrozzina dal 1985

“Sono una ragazza 66enne (scrivo ragazza, ironicamente, ma c’è un fondo di verità). Sono in carrozzina dal 1985 in seguito ad un episodio di malasanità. Quando esco sono costretta a servirmi di mezzi privati (c’è una società di pulmino attrezzati con pedana): sono oltre 20 anni che con loro esco per fare la spesa, per fare commissioni oppure per andare con un’amica a una mostra, insomma quello che fanno normalmente le persone, solo che a me costa al mese tantissimo! Uno sproposito! Anche se maggiormente esco per fare la spesa.

# Perfino Roma più avanti nell’aiuto ai disabili

Il Comune di Milano non ha mai proposto un iniziativa che so, di 1 uscita o 2 gratuite al mese per queste normali azioni quotidiane (lo fa solo se si fanno terapie o si studia o si va a scuola). Lo so per certo perché ero in contatto anni fa con una persona che era di Roma e nella città di Roma il Comune aveva stabilito per persone disabili (non da una certa età in poi, la persone in questione all’epoca aveva circa 40 anni) 5 uscite al mese gratuite (restando dentro la città di Roma). Non sono più in contatto con quella persona, temo che oggi quel servizio non sia più in vigore (non ne ho la certezza). Ecco questa è un’idea (non dico 5 uscite come a Roma, ma 1 o 2!). Qui non si parla di volontariato, ma di un servizio che già c’è che ognuno da privato deve pagare.

# I costi assurdi se ci si muove in carrozzina

Faccio un esempio, se vado al vicino centro commerciale (perché il centro commerciale è senza barriere e io faccio tutto da sola, la spesa o qualsiasi cosa compro, metto il sacchetto appoggiato dietro alla carrozzina e vado) a 3 chilometri di distanza spendo 20 euro andata e ritorno (io dico gli orari e l’autista viene a prendermi e poi all’orario indicato si fa trovare di nuovo per portarmi a casa). Se vado in centro sono 50,00 euro, se vado sempre in città, magari una zona centrale ma un po’ oltre il centro sono 70,00. Se vado al centro Arese sono 70,00 euro. Anche Easy taxi ha la pedana, però si paga 25 euro andata e 25 ritorno se ci si sposta però solo dentro Milano. Conviene se uscissi di sera perché il pulmino costerebbe di più. Questo per elencare che se faccio solo la spesa al mese di trasporto spendo 100/120 euro uscendo si e no 6 volte al mese! Ci si rende conto!? Potrebbero proporre un abbonamento non so, dove ci sia modo almeno di risparmiare. E salto sempre le vacanze ,preferisco uscire tutto l’anno nella MIA amata Città!!!

# Barriere architettoniche ovunque

Credits: ilgiornale.it
barriere architettoniche

E se vogliamo raggiungere l’obiettivo delle altre città Stato, le barriere architettoniche sono ancora ovunque. Pochissimi marciapiedi hanno scivoli e pendenze adeguate (se volete ho foto che dimostrano che le cose per bene si possono fare, basta volerlo) scivoli e pendenze fatte perfettamente, mi chiedo però: ma perché non si guarda ai lavori fatti bene? E continuare con queste società di manutenzione stradale ordinaria o straordinaria non so: sono 20 anni che l’allora vice sindaco De Corato mi rispose ad una mail dicendo che sì, avrebbero eseguito i lavori su alcuni marciapiedi con la manutenzione straordinaria. Correva l’anno 2005″.

LETTERA DI CONCETTINA COSTANZO

Continua la lettura con: gli altri MILANO NON FA SCHIFO MA…

FABIO MARCOMIN

ALTRI MILANO NON FA SCHIFO MA:

La sciatteria delle scuole di Milano

Bovisa o Calcutta? I CUMULI di SPAZZATURA abbandonati in strada

L’enigma MALPENSA EXPRESS: la stralunata porta d’ingresso a Milano

Quei primi 100 METRI di via IMBONATI

Il DEGRADO delle PORTE di Milano

Il lato oscuro della City: il DEGRADO di PORTA VOLTA

 Shock al rientro: DEGRADO e INCURIA nel CUORE di Milano

Milano non fa schifo ma…i palazzi INSUDICIATI dagli scarabocchi sì

I giochi pericolosi ai GIARDINI OSIRIS

I CARTELLI DA MARCIAPIEDE di Via Taormina

Il grave degrado dei GIARDINI MENDEL

il MARCIAPIEDE di Via Pirelli

Dilagano le STRISCE BLU: TRIPLICATE in pochi anni

La SPAZZATURA ACCUMULATA agli angoli delle strade

Le tre sedi di municipio dell’ORRORE

 I progetti di URBANISTICA TATTICA abbandonati…

 La CORSIA PREFERENZIALE INCOMPIUTA

Milano non è più Erasmus City: SCIVOLA al 48esimo POSTO

 Le BUCHE sull’ASFALTO

Milano ha troppi PALI

Il SOTTOPASSO CHIUSO di Piazzale Lugano

I TRENI IMBRATTATI

La strana estate delle 11 PISCINE CHIUSE di Milano

Le STRISCE PEDONALI “SCOMPARSE”

Il JERSEY ABBANDONATO di viale LANCETTI

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CALCIATORI come BITCOIN: parte il CRIPTOCALCIO con STARCKS

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Starcks

Mentre a Milano si dibatte sul futuro di San Siro inaugura il 31 ottobre 2022 la piattaforma che “trasforma” i calciatori in criptovalute, in grado di far guadagnare i loro fans più accaniti. Vediamo come funziona e come si può partecipare.

CALCIATORI come BITCOIN: parte il CRIPTOCALCIO con STARCKS

# I tifosi possono avere un “pezzetto” di Messi o Ronaldo con il token Starcks

Token Starcks

A Milano è entrato nel vivo il dibattito sul futuro dello stadio San Siro e sul probabile nuovo impianto di Inter e Milan che andrebbe a sostituire la “Scala del Calcio”. Nel frattempo c’è chi sta trasformando i calciatori in criptovalute, in grado di far guadagnare i loro fans più accaniti. 

Da lunedì 31 ottobre alle ore 15 i tifosi possono partecipare attivamente alla carriera fuori e dentro il campo dei propri idoli sportivi grazie a Starcks (starks.io), un progetto che vuole sbloccare la potenza dell’engagement tra Fan e Star attraverso la Blockchain. Gli utenti possono acquistare e scambiare i token delle Star dei maggiori campionati del calcio europeo e, grazie ad essi, prendere parte al percorso professionale della Star, attraverso iniziative e contest riservati e, soprattutto, mettere alla prova la propria cultura calcistica. Possono scegliere tra esperienze da vivere direttamente con i calciatori o anche memorabilia, Nft e targhe personalizzate da acquistare con i propri token caricati sul proprio wallet.

Le parole di Emanuele Floridi, ideatore del progetto Starcks insieme con il procuratore Alessandro Moggi: “in un settore come quello del calcio bisognoso di risorse fresche, la possibilità di trasferire, attraverso specifici token, una quota del cartellino del calciatore potrebbe rivoluzionare l’intero ecosistema. Ogni tifoso potrebbe contribuire ai successi del club acquistando una quota di Dybala, Messi o Ronaldo”. I calciatori, in una seconda fase, potrebbero anche pensare di usare questi diritti di immagine come parte del loro compenso.

# Una piattaforma 100% made in italy completa di exchange proprietario

App Starcks

Starcks ha realizzato una piattaforma 100% made in italy completa di exchange proprietario in grado di gestire sia il top up, ovvero tutto il processo di conversione da moneta fiat (euro) a digital asset, che il meccanismo di scambio degli asset tra gli utenti una volta effettuato il listing dei vari token. Il tutto con la protezione e la certificazione delle transazioni garantita dalla blockchain e secondo il massimo rispetto di tutte le norme nazionali ed europee.

Anche la Tokenomics del progetto, il modello economico alla base del web3, è stata  realizzata appositamente per Starcks da WDA, Venture Builder specializzato nel web 3.0, e riflette l’intento di creare valore per gli utenti. Il minting dello Star Token, le monete che verranno coniate, è infatti limitato da un hard cap a 1.000.000.000 di token. La quota disponibile alla vendita massima è invece di 400.000.000.

# Il calciatore della Lazio e della nazionale Ciro Immobile è il primo calciatore abbinato al token Starcks

Starcks

Il primo calciatore con cui i fan 3.0 potranno divertirsi sarà Ciro Immobile, a cui seguiranno altri atleti tra cui Nico Gonzalez, Davide Frattesi, Gianluca Scamacca, Mattia De Sciglio e Riccardo Marchizza. Secondo le stime degli ideatori entro i primi mesi del 2023 si dovrebbe arrivare a “tokenizzare” tutti i maggiori giocatori della Serie A.

Il salto in avanti di Starcks, rispetto ai progetti legati al mondo delle criptovalute a cui i top club italiani hanno aderito, è che in questo caso sarà il singolo calciatore ad avere un token, un asset digitale, associato al proprio nome e che sarà direttamente collegato alle prestazioni dentro e fuori dal campo di gioco. Un algoritmo proprietario aumenterà o ridurrà automaticamente la supply della moneta del calciatore sulla base di dati statistici.

Continua la lettura con: Il Canton Ticino apre al pagamento delle TASSE IN BITCOIN. Un’idea per Milano?

REDAZIONE

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L’AUTOSTRADA più GRANDE del mondo: 26 CORSIE

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Credits albanyriverfrontcollaborative IG - Katy Freeway

Un’autostrada da record che arriva a contare ben 26 corsie di marcia. Vediamo dove si trova e quando è stata realizzata.

L’AUTOSTRADA più GRANDE del mondo: 26 CORSIE

# A Houston l’autostrada da record

Katy freeway

Interstate 10 o i-10 è il nome ufficiale dell’autostrada più grande del mondo, più comunemente conosciuta come Katy Freeway.

Si tratta della principale autostrada interstatale est-ovest negli Stati Uniti meridionali, si trova nello stato del Texas e corre da Anthony, al confine con il New Mexico, fino al confine con la Louisiana a Orange passando per El Paso e Houston. La sua costruzione è avvenuta negli anni ’60, inizialmente con 8 corsie. Nel corso degli anni sono state raddoppiate per portare la capacità a 200.000 veicoli al giorno.

# Dal 2008 ha 26 corsie di marcia

Credits albanyriverfrontcollaborative IG – Katy Freeway

Il piano di ampliamento non si è fermato. All’inizio del 2000 sono state aggiunte ulteriori corsie alle 16 presenti nel punto di larghezza massima. Nel 2008 con l’ultimo una parte dell’autostrada a ovest di Houston è diventata la più larga del mondo con 26 corsie comprese alcune che corrono parallele e che sono collegate alla stessa autostrada.

Continua la lettura con: La STRADA sull’ACQUA in mezzo ai FENICOTTERI ROSA

FABIO MARCOMIN

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FERMATA DEL GIORNO: 7 cose interessanti intorno a SANT’AGOSTINO

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@modangelo_valeria

La fermata di Papiniano, inaugurata il 30 ottobre del 1983, l’anno di I Like Chopin di Gazebo e di Every breath you take dei Police. Una tra le fermate più profonde della metropolitana, cosa che, anche per la non impermeabilità delle gallerie della linea 2, porta a costanti infiltrazioni d’acqua. Per prevenirne l’allagamento sono state installate delle pompe nel tunnel inferiore. Oltre a queste caratteristiche tecniche presenta diverse attrazioni nelle sue vicinanze. 

FERMATA DEL GIORNO: 7 cose interessanti intorno a SANT’AGOSTINO

# Llevataps – Il ristorante spagnolo

In via Ariberto 31 si può cenare e pranzare con le tipiche pietanze spagnole come paella, tapas e pescado. Il tutto non può che essere accompagnato che dalla famosa sangria. Il locale è dominato da colori neutri e scuri, dai mattoni a vista e lampadari importanti.

# So Natural – Non una semplice filosofia ma uno stile di vita

So Natural è un bistrot, pasticceria e gelateria in Piazza Sant’Agostino che, come si intuisce dal nome, è un locale le cui parole “naturale”, “sano” e “biologico” sono i pilastri su cui si fonda la loro filosofia. O meglio, stile di vita.

# Il mercato di viale Papiniano

@modangelo_valeria

Il martedì e il sabato si tiene ogni settimana il mercato di viale Papiniano. Lungo quasi un chilometro, è il più famoso della città. Oltre alle numerose e ricche bancarelle alimentari, questo mercato è conosciuto per le perle che si nascondono negli stand di abbigliamento di seconda mano.

# Old Fox Pub – L’ English Pub di Milano dal ’79

https://www.birreriemilano.it

Uno dei primi pub a impronta britannica – conosciuto anche come public house – comparsi a Milano, è oggi anche uno degli ultimi sopravvissuti con la propria forma originale. La sua notorietà non si ferma a questo: l’Old Fox Pub è stato luogo di riferimento di Eric Clapton nelle sue visite in Italia. Ogni settimana ci sono diversi eventi e promozioni di cui approfittare, tutte consultabili sul loro sito ufficiale. Si trova in Piazza Sant’Agostino 1.

# Il Mosto Selvatico – le quattro storie chic

In via Cesare da Sesto 13 troviamo uno dei più eleganti e chic ristoranti della zona. La raffinatezza e l’intimità accompagnano le ricercate e studiate proposte enogastronomiche. Le varie sale del ristorante, in tutto quattro, sono tutte diverse fra loro e ognuna di loro “racconta una storia diversa”, come si legge sul sito ufficiale.

# Interior Design Cafè – Bevi&Compra

https://www.milanosecrets.it/

In via Ghisleri 1 si trova, all’interno di un negozio di arredamento di Walter Pisati, un locale in cui ci si può godere un buon cafè o un buon cocktail, accompagnate da stuzzichini e pietanze sia dolci sia salate.

# Archivio Atelier Pharaildis Van den Broeck

Pharaildis Van den Broeck è stata una fashion designer belga, collaboratrice – fra tutti – di Versace, Missoni e Trussardi negli anni 90. Questo archivio atelier, aperto nel 2015, vuole valorizzare e celebrare il contributo nel mondo della moda donato da Pharaildis Van den Broeck.

Continua a leggere con: FERMATA DEL GIORNO: 7 cose da fare e vedere intorno a CRESCENZAGO

ALICE COLAPIETRA

Rivedi le altre fermate del giorno:

7 cose da fare e vedere intorno a MILANO BOVISA

7 cose da fare e da vedere attorno a DATEO

10 cose interessanti da fare e vedere intorno a GERUSALEMME

10 cose interessanti da fare e vedere intorno a LANZA

10 cose da fare e vedere intorno a PORTA ROMANA

10 cose interessanti da fare e vedere intorno a CORDUSIO

10 cose interessanti da fare e vedere intorno a LORETO

10 cose da fare e vedere intorno a CADORNA FS

10 cose interessanti da fare e vedere intorno a TURATI

10 cose da vedere e fare intorno a TRE TORRI

10 cose interessanti da fare e vedere intorno a CONCILIAZIONE

10 cose interessanti da fare e vedere intorno a LAMBRATE

10 cose interessanti da fare e vedere intorno a GIOIA

10 cose interessanti da fare e vedere intorno alla stazione di PORTA GENOVA

10 cose da fare e vedere intorno a PIOLA

10 cose interessanti da fare e vedere intorno alla stazione di BICOCCA

10 cose interessanti da fare e vedere intorno alla stazione di MONUMENTALE

10 cose da fare e vedere intorno a MOSCOVA

7 cose da vedere e fare intorno a MONTENAPOLEONE

 Le 10 attrazioni di ISOLA

10 cose da fare e vedere intorno alla stazione WAGNER

7 cose da vedere e fare intorno alla STAZIONE CENTRALE

Le 7 cose più INTERESSANTI vicino a PORTA VENEZIA

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I KRISMA: la coppia più PUNK della storia di Milano

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Credits: @Fabu022 Krisma

13 ottobre 2022. A Lugano si spegne Christina Moser, dal 1976 l’altra splendida metà dei Krisma, il duo musicale creato con il marito, Maurizio Arceri, diventato una delle massime espressioni della New Wave italiana. Un genere contaminato dal punk e prodromo della Tekno. Christina se ne è andata sette anni dopo il proprio inseparabile compagno, nella vita e nel lavoro.

I KRISMA: la coppia più PUNK della storia di Milano

# in 5 minuti Maurizio arriva al successo

Credits: @krismamusic
@krismamusic

La storia dei Krisma (che inizialmente erano Chrisma, nome composto dalle loro iniziali) ha origine a Milano, da due milanesi di nascita: qui Arceri nacque il 30 aprile del ’42, mentre Christina, che ha origini svizzere, era del 1952. Per parlare dei Krisma, occorre partire dalla storia di Maurizio e osservare come ad un certo punto queste due entità umane si incontrano, per condividere amore e lavoro per 49 anni.

Lui è un ragazzino ribelle e amante della musica: “a 14 anni vado in Inghilterra facendo credere ai miei genitori che avrei aderito ad una vacanza studio -raccontò una ventina di anni fa l’Arceri- in realtà ci andai per suonare. Mi esibivo nei locali, poi ho dovuto tornare a casa a Milano, ma quella vita tutta dedicata alla musica mi mancava…”. Così fonda i New Dada, un gruppo che ebbe subito la fortuna di aprire i concerti italiani dei Beatles, nello storico tour che fecero nel 1965, partendo dal Vigorelli di Milano.

Maurizio si mette in proprio, fa l’attore nei musicarelli e nei fotoromanzi, il suo brano musicale più celebre è “5 minuti”, uno di quei singoli che fanno impazzire le ragazzine.

# La nascita dei Krisma, una storia lunga mezzo secolo

@krismamusic

E, nel 1966, lo adocchia una ragazzina: si chiama Christina Moser, è milanese, ma arriva da una benestante famiglia svizzera. Lei ha 14 anni, lui dieci in più. E’ subito amore: “Maurizio era sempre via per suonare, io avevo il permesso dei miei genitori di telefonargli tutte le sere, ma per pochi minuti, in realtà parlavamo delle ore”, raccontava Christina, che allora non scommetteva sulla durata di quel fidanzamento, “secondo le leggende gossip di allora, Maurizio dei New Dada teneva le fidanzate per una settimana, poi le lasciava…invece”. Invece la loro storia durerà 49 anni, fino alla morte di Arceri, nel 2015.

La loro relazione non solo diventa sempre più matura, ma nel 1972 si sposano e poco dopo iniziano a creare un sodalizio musicale che viene ufficializzato nel 1976, con la nascita dei Krisma, dalle iniziali dei loro nomi: entrano sulle scene con il Sexy Sound, il loro primo brano di questo genere fu “Amore”, con musiche di Arceri e Vangelis (nome d’arte del compositore e strumentista greco Evangelos Odysseas Papathanassion) e parole della stessa Moser. A Verona, nella serata finale del Festivalbar ’76, Chistina e Maurizio sembrano due divinità, lei bellissima e sensuale in versione Anita Ekberg, lui a torso nudo. L’atmosfera notturna dell’Arena, la musica dalle sonorità etniche africaneggianti e il carisma di Maurizio e Christina, regalano a quell’esibizione qualcosa di sensualmente solenne

# I nonni della Techno

@giuseppe.solidbond

Con lo stesso genere, nel 1977 compongono “U”, poi avviene il passaggio alle influenze punk e un viaggio a Londra li porta ad un ulteriore cambiamento: “qui ci siamo messi a comporre qualcosa che andava oltre la musica Disco, abbiamo seguito le intuizioni sperimentali di Vangelis e ci siamo messi ad inventare musica elettronica, ci consideriamo i nonni della Techno.

Nel 1977 incidono “Chinese Restaurant”, da cui vengono estratti “Lola”, “C’Rock” e “Black Silk Stocking”, che hanno successo tutta Europa, il loro look diventa punk e lo stile sempre più elettronico. “Non ci ispirava l’elettronica in sè -raccontarono Christina e Maurizio una decina di anni fa- bensì la ripetizione della stessa nota, che offre una sonorità metallica tipica del suono elettronico”.

Gli aggeggi per creare suoni nuovi, esclusivi e ripetitivi, se li costruivano da soli, magari con l’aiuto di chi aveva più dimestichezza. Per esempio, in uno dei numerosi viaggi in Inghilterra, frequentarono alcuni giovanissimi di Oxford, che con l’elettronica avevano un ottimo rapporto, “e con una saldatrice abbiamo costruito un syn, ovvero un sintetizzatore.  Un altro improvvisato aggeggio per creare musica elettronica, fu un economico chip, di quelli che regolano la temperatura del frigorifero.

# Un gruppo che rimarrà nella storia

@occulte_persuasioni

In tutto i Krisma hanno realizzato dieci album, una ventina di singoli, due raccolte, varie collaborazioni (tra cui con i Subsonica e con Franco Battiato), partecipazioni a Compilation, film e presenze fisse in diverse trasmissioni televisive. Negli anni Novanta creano l’omonima Tv Satellitare, divenuta in poco tempo tra le più seguite. La storia dei Krisma finisce con la scomparsa di Maurizio Arceri nel 2015, avvenuta in un momento in cui lui e Christina stavano ancora progettando nuovi lavori. Quest’ultima, pur affranta dopo la morte del marito, ha portato avanti un percorso di valorizzazione dei loro 39 anni di storia professionale finché, lo scorso 13 ottobre, anche l’altra metà dei Krisma ci ha lasciati.

Ma la loro musica, la loro lucida trasgressione, il fascino delle esibizioni e dei loro corpi, sempre in movimento seguendo ritmi, ora frenetici e metallici, ora lenti e avvolgenti, rimarranno eterni.

Continua la lettura con: Sandra MONDAINI: uno dei punti fermi della televisione italiana

FABIO BUFFA

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Il video del giorno: l’arrivo di Totò e Peppino a Milano, la SCENA MITICA

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Una delle scene più mitiche della storia del cinema a Milano. 

“A Milano quando c’è la nebbia non si vede”. “E chi la vede?” “Cosa?” “La nebbia. Se i milanesi non vedono come si fa a vederla?”

“Io sento caldo” “Non dire sciocchezze, a Milano non può fare caldo”

“Noio, vuolevon savuar l’indiriss” “Se volete andare al manicomio, vi accompagno io. Ma dove venite voi, dalla Val Brembana?”

Hai un video di Milano da inviarci o segnalarci? Scrivici su info@milanocittastato.it (video del giorno)

ALTRI VIDEO DEL GIORNO A MILANO:

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Milano, caldo fuori stagione

 

Quarto Oggiaro: la periferia che spaventa Milano

 

Da Milano a Lecco sulla ciclabile

Quale è la GALLERIA FERROVIARIA più LUNGA d’Italia?

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Credits clfspa.it - Galleria Vaglia

Vediamo quale è la galleria ferroviaria più lunga d’Italia, dove si trova e per quanti chilometri si estende.

Quale è la GALLERIA FERROVIARIA più LUNGA d’Italia?

Quale è la GALLERIA FERROVIARIA più LUNGA d'Italia?
Credits lelevicario IG – Galleria più lunga d’Italia

La galleria ferroviaria più lunga d’Italia è il Traforo del Sempione, inaugurata nel 1905 e costruita a partire dal 1898 in collaborazione tra Italia e Svizzera.

Fino agli anni ’80 è stata la galleria ferroviaria più lunga del mondo. Nel 2008 era all’ottavo posto, da qualche anno è uscita dalla top ten superata da altre gallerie realizzate in Spagna, Austria, Svizzera, Giappone e Cina.

Misura 19,803 km nel tunnel a nord-est e 19,823 km in quello a sud-ovest. Mette in collegamento la val D’Ossola e l’alta valle del Rodano, passando sotto ai 3.552 metri sul livello del mare del monte Leone.

# La galleria ferroviaria più lunga interamente in territorio italiano

Credits clfspa.it – Galleria Vaglia

La più lunga galleria ferroviaria totalmente in territorio italiano è invece la Galleria Vaglia, nell’Appennino tra Bologna e Firenze, costruita tra il 1923 e il 1934. Al momento della sua apertura è stato anche il secondo traforo più lungo al mondo, dietro a quello del Sempione.

Si estende per 18,711 km e supera di poco la Grande Galleria dell’Appennino, sempre tra Bologna e Firenze, che si ferma a 18,507 km. Quando il Terzo Valico sarà terminato diventerà ufficialmente la galleria ferroviaria più lunga d’Italia con i suoi 27 km di estensione e occuperà la dodicesima posizione a livello mondiale.

Continua la lettura con: Quale è il CAMPANILE più ALTO d’Italia?

FABIO MARCOMIN

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MILANO SURREALE: con aria di montagna, ricoperta d’acqua, aperitivo al mare

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Duilio Forte

Una mostra a Palazzo reale dedicata a Max Ernst si occupa di surrealismo. Surreale significa sopra la realtà. Per i surrealisti è dall’inconscio che possono arrivare le grandi soluzioni per migliorare la realtà. Il mantra dei surrealisti è “trasformare il mondo, cambiare la vita”, come scriveva Andrè Breton nel manifesto dei surrealisti. Se si libera l’individuo dalle convenzioni sociali si accede a una realtà superiore. 

In una Milano che oggi è forse un po’ troppo intrappolata dalla razionalità, dalla concretezza, dal pragmatismo e fatica a superare le catene e a liberarsi dalle convenzioni, la strada per tornare a crescere potrebbe nascere proprio dal surreale. 

Ci proviamo intervistando Duilio Forte, artista italo – svedese, forse il maggiore riferimento surrealista nella Milano contemporanea. Da Milano Città Stato, programma in onda tutti i giovedì alle 18 su Kristall Radio, FM 96.2 o su app. Affrontiamo con lui i grandi problemi di Milano per capire come risolverli con un pensiero fuori dal normale. 

MILANO SURREALE: con aria di montagna, ricoperta d’acqua, aperitivo al mare

Sauna alata – Duilio Forte

Lorenzo Castellini lo ha definito come “il vero artista milanese della nostra generazione”. Artista che mette in relazione la tradizione rinascimentale italiana con i miti nordici. Nel suo Atelier, visitabile in via Corelli, si entra in una realtà surreale, incantata, fatta di cavalli alati e riferimenti della mitologia norrena. 

Che cosa dovrebbe rappresentare il DNA di Milano visto da un artista nato a Milano e di origini svedesi?

Milano è interessante perché è un mix tra Italia ed Europa. Pur essendo in Italia, Milano è una città gotica: il Duomo, la nuova Feltrinelli, si rifanno a uno stile tipicamente Nord Europeo. Grazie a questo suo approccio, anche nel campo dell’arte ha rappresentato un riferimento nel Novecento europeo. 

Il primo grave problema di Milano è l’inquinamento dell’aria. La strategia perseguita consiste nel limitare le emissioni. Cosa che però non produce grandi risultati, anche perché siamo in una conca dove l’aria non gira e che risulta l’area più inquinata d’Europa. Che cosa si potrebbe fare di diverso?

Si potrebbe trasformare la città in una specie di Venezia: allagare tutte le strade in modo che l’acqua riesca a trattenere la polvere, migliorando l’aria. Risolvendo in questo modo anche il problema del traffico perché così le auto non esisterebbero più. 

E per la mancanza di vento?

C’era una proposta famosa di qualche anno fa presentata a Portobello di demolire il Turchino creando così una doppia corrente d’aria.
Se non si può portare Milano in montagna si potrebbe portare la montagna a Milano, sollevando Milano a mille metri così da respirare aria di montagna. Oppure, invece del gasdotto si potrebbe avere un aerodotto che porta a Milano l’aria delle montagne. Si potrebbero, poi, installare degli enormi ventilatori che potrebbero generare vento e, quando invece soffia l’aria, potrebbero essere impiegati per produrre elettricità.

Atelier Forte

Altro grave problema è quello dello squilibrio tra gli stipendi e il costo della vita che porta il 53% dei milanesi, secondo un recente sondaggio, a desiderare di andarsene via. Che cosa si potrebbe fare per rendere Milano economicamente più sostenibile soprattutto per i giovani, per i creativi, per chi fatica a permettersi la vita in città?

Per risolvere il problema delle case, si potrebbe affrontare tutto con il tema dell’autocostruzione. Se si allagasse la città si potrebbe consentire ai giovani di costruirsi delle palafitte, che tra l’altro appartengono alla tradizione della Pianura Padana. In generale, si potrebbe fare come Copenaghen con Christiania, creare delle aree in cui si lasci ai giovani e ai creativi la possibilità di costruire liberamente le loro case. I migliori progetti presentati verrebbero premiati con la libertà di costruirli. Questo potrebbe trasformarsi anche in un fattore di attrazione non solo per venirci a vivere ma anche per i turisti. 

Molti milanesi si lamentano del peggioramento della qualità della vita in città. Cosa si potrebbe fare immaginando una città da vivere in modo più pieno?

Bisognerebbe collegare meglio Milano con realtà che sono bellissime. Tipo collegare con sistemi iperveloci luoghi come il mare o la montagna. Si potrebbe prendere un aperitivo a Genova e tornare indietro in serata con una metro. Molte ferrovie sono state create proprio per portare i milanesi a realtà dei dintorni, come quella che porta sul lago di Como.

E per migliorare la vita in città?

Si dovrebbero riportare alla luce i Navigli e i canali sommersi. Non solo. Si dovrebbero renderli centrali per la vita dei cittadini, come trasporto su acqua e forma di intrattenimento. 

Duilio Forte

Continua con: “A Milano manca il sorriso”

ANDREA ZOPPOLATO

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“La città dei TESORI NASCOSTI”: il Week End perfetto è a Milano (secondo il New York Times)

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Ph. JoaquinAranoa - Pixabay

Cosa si può fare se si rimane 36 ore nel capoluogo meneghino? Ipotizzando un weekend lungo a Milano, il New York Times celebra la città nell’articolo di Ingrid K. Williams, che riserva per la città aggettivi come “cool e sicura di sé”, ma anche “elegante e resiliente”. Ecco allora un programma dettagliato che il Times ha riservato per i suoi lettori che vogliono viaggiare oltreoceano e atterrare a Milano. Il weekend perfetto nella città dei “tesori nascosti” che possono fare anche gli stessi milanesi.

“La città dei TESORI NASCOSTI”: il Week End perfetto è a Milano (secondo il New York Times)

# “La città che custodisce i suoi tesori più preziosi in giardini nascosti, vicoli e quartieri lontani”

Credits: @alessandrograssi
Dimorecentrale

Il weekend americano a Milano inizia nel pomeriggio del venerdì, dedicando le ore che rimangono della giornata al design. Alle 4 di pomeriggio si consiglia di incamminarsi verso Dimorecentrale, una meta non molto conosciuta neanche dai milanesi. Dimorecentrale è infatti uno studio di design e architettura curato dai fondatori Emiliano Salci e Britt Moran e presentato all’ultima edizione del Salone del Mobile. Qui è possibile vedere in mostra mobili e pezzi di design unici, ma ci si può fermare anche nel bar o nel negozio presenti nel grande hub. Dove si trova Dimorecentrale? Vicino alla Stazione Centrale, in un ex magazzino ferroviario che ora è diventato un hub culturale di più di 20mila metri quadrati.

Credits: @azzuchef
Osteria Alla Concorrenza

Durante il weekend perfetto a Milano, non può mancare poi uno dei rituali più amati dai milanesi e non: l’aperitivo. Alle ore 18:30 la scrittrice del Times prevede infatti un aperitivo all’ e/n Enoteca Naturale, il wine bar vicino alla Basilica di Sant’Eustorgio. Ma non si accontenta del cibo portato agli aperitivi milanesi e quindi consiglia di andare a cenare all’Osteria Alla Concorrenza in via Melzo (zona Porta Venezia), il secondo ristorante nel capoluogo lombardo di Diego Rossi, dove l’atmosfera e il buon vino fanno apprezzare anche la cucina servita nei piatti di carta.

# Non solo i classici musei

Casa Museo Boschi di Stefano – Via Giorgio Jan, 15 – Buenos Aires

Per il sabato mattina, il weekend perfetto a Milano richiede un’immersione nel mondo dell’arte meneghina. Ma il Times non propone i musei più conosciuti della città, al contrario fa trascorrere il sabato mattina nella Casa Museo Boschi di Stefano. In via Giorgio Jan, 15 ci sono infatti più di 300 opere esposte nella vecchia residenza di Antonio Boschi e Marieda di Stefano. Qui si trovano opere anche dei grandi artisti italiani del 20esimo secolo come Giorgio de Chirico, Lucio Fontana, Umberto Boccioni e Piero Manzoni.

A pranzo si propone invece un pasto veloce in un panificio in via Donatello, 22 che prepara specialità georgiane. Su consiglio di Ingrid K. Williams, bisognerebbe provare la focaccia salata alle pesche e rosmarino, oppure il khachapuri adjaruli, un pane georgiano a forma di barchetta ripieno di formaggi piccanti e servito caldo con un uovo colante sopra.

# Un sabato pomeriggio nella moda milanese

Credits: @thecloister.milano
The Cloister

Alle 14:30 il giro turistico per Milano continua in Fondazione Prada, ma poi si sposta in un luogo un po’ meno conosciuto sempre legato al grande marchio della moda milanese. In pieno centro città, al quinto e sesto piano della Galleria Vittorio Emanuele II, c’è l’Osservatorio della Fondazione dove è possibile visitare la mostra di video, fotografie e opere visive. Rimanendo nella moda, alle 16.30 l’obiettivo è fare un po’ di shopping. Il Times consiglia di incamminarsi verso il quartiere delle Cinque Vie, dove c’è The Cloister, un negozio molto caratteristico dove è possibile trovare abiti firmati d’epoca, gioielli, accessori, profumi e arredi.

La giornata si conclude con una classica cena italiana da PastaMadre, in zona Porta Romana, per celebrare la pasta in tutte le sue sfumature, e con un drink allo storico Bar Basso, magari un negroni sbagliato.

# “Per vedere più da vicino la magnifica cattedrale”

Quanto COSTA salire sul DUOMO di Milano?
Credits Andrea Cherchi – Vista dalle Terrazze del Duomo

La domenica è invece dedicata alle grandi attrazioni milanesi. Dopo aver scoperto i tesori nascosti del capoluogo lombardo e aver respirato la sua energia tra i vicoli della città, la domenica mattina la si trascorre in zona Porta Venezia, con un giro nella via arcobaleno (via Abramo Lincoln). Non tanto lontane dalle casette colorate c’è poi Loste Café, una caffetteria di ispirazione scandinava che ha aperto lo scorso anno, dove poter fare una colazione diversa dal solito. Si prosegue poi per un giro in centro per visitare il Duomo e salire sulle sue guglie, per poi tornare in Stazione Centrale e pranzare nel “nuovo” Mercato Centrale. Infine dirigersi verso l’aeroporto, nel caso del weekend americano, o a casa, per i milanesi che vogliono vivere un weekend alternativo nella loro città, e poi riposarsi.

Fonti: New York Times, milanotoday.it

Continua la lettura con: Fine OTTOBRE a MILANO: appuntamenti dal 28 al 30 ottobre (pre-Halloween) #ToDoMilano

BEATRICE BARAZZETTI

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Il video del giorno: nel REGNO delle ZUCCHE alle porte di Milano

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Il Pumpkin Patch, il regno delle zucche alle porte di Milano. Meta perfetta per il ponte di Halloween. Il video di Valentina Lattanzio. 

Hai un video di Milano da inviarci o segnalarci? Scrivici su info@milanocittastato.it (video del giorno)

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🔴 Ministro Schillaci: i medici sospesi tornano al lavoro

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Ph. sasint - Pixabay
In via di definizione un provvedimento che consentirà il reintegro in servizio del personale sanitario soggetto a procedimenti di sospensione per inadempienza all’obbligo vaccinale, prima del termine di scadenza della sospensione.
 
E’ quanto annunciato dal neo ministro della Salute Orazio Schillaci in un comunicato. Non è l’unica novità in materia Covid: il ministro rende nota anche la sospensione della pubblicazione giornaliera del bollettino dei dati relativi alla diffusione dell’epidemia, ai ricoveri e ai decessi, che sarà ora pubblicato con cadenza settimanale.
 
Fonte: Ansa
 

Continua la lettura con: Sondaggio: sei a favore o contro alzare il tetto al contante?

 
MILANO CITTA’ STATO
 

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HALLOWEEN a MILANO: speciale #ToDOMILANO

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Credits: Robert Davis via Pixabay

Zucche, party, eventi horror e il Capodanno Celtico, per 4 giorni di grandi eventi dedicati alla notte di Halloween e al ponte di Ognissanti a Milano

HALLOWEEN a MILANO: speciale #ToDOMILANO

Indice

#Per tutto il ponte di Halloween

Addams Family alla Reggia di Monza – Credits: reggiadimonza.it
  • Visite gratuite al Cimitero Monumentale: sabato 29 e domenica 30 ottobre, visite guidate al Museo a Cielo Aperto del Monumentale, a cura degli interni o dei volontari del Servizio Civile. Partenza alle ore 10.50 con prenotazione obbligatoria.
  • Il Villaggio delle Zucche di San Martino Siccomario: classica apertura con laboratori creativi e tante zucche, al Puravida Farm di via Piemonte, località La Lanca.
  • Campo di zucche di Ornago: Halloween e un mostruoso labirinto di girasoli rinsecchiti, al campo delle zucche briantino, via Cascina Rossino. Apertura straordinaria Lunedì 31.
  • Il Campo di Federica a Nerviano: nuovo Pumpkin Patch al campo che apre alle 10.00, ingresso da Via Tonale angolo sp 109.
  • Pumpkin Patch: al campo delle Meraviglie, via Pio La Torre 9 di Vimodrone, laboratori per grandi e piccoli che vogliono imparare ad intagliare le zucche per Halloween.
  • Halloween Rock Brunch: il primo Halloween dell’Hard Rock Cafè di via Dante, propone tutte le mattine dalle 10.00 alle 12.00 un brunch con la selezione degli chef. Dolcetto o scherzetto compresi.
  • Spectraculum: mostra/spettacolo horror che la compagnia Libera di Phisycal Theatre porta ad Halloween dal 28/10 al 1/11. Un classico milanese in via Boncompagni 57, con orari che vanno dalle 21.30 alle 19.00 a seconda del giorno.
  • La Famiglia Addams: alla Villa Reale di Monza, visite guidate alle 11.00 e alle 19.00 con performance e mongolfiere fino al 1 novembre. La notte di Halloween l’apertura straordinaria è prolungata fino alla mezzanotte.

#Sabato 29/10

Credits: cocoparisienne via Pixabay
  • C’è un fantasma in questa casa: Laboratorio di lettura alla Libreria Verso di corso di Porta Ticinese 40. Lettura e laboratorio per bambini dai 4 anni in su, alle ore 10.30.
  • A Scuola di Magia: creare una bacchetta magica, scoprire un curioso animale da compagnia e prove da superare per diventare piccoli maghi. Laboratorio interattivo della Cascina Cotica di via Natta, dalle 16.00 alle 17.30.
  • Sogno di una notte di Ognissanti: all’Auditorium San Fedele di via Hoepli 3, dalle 15.00, il solista della Filarmonica della Scala, Luigi Maio, è in scena in veste di “musicattore” e conduce il pubblico nella riscoperta dei più amati personaggi di Hans Christian Andersen.
  • I misteri della Chiesa di San Bernardino alle Ossa: tour guidato, a piedi, dall’Ossario di San Bernardino alle Ossa, alla ricerca del fantasma di Lucrezia Borgia o della sposina Carlina in Duomo. Partenza alle 16.30 con Neiade.
  • Treat or Trick Parade: dalle 16.00 alle 18.00 la via Novara è invasa dalla parata di bambini in maschera. Su e giù per la strada a chiedere Dolcetto o Scherzetto?
  • Pre Halloween: Party Mostruoso e Open Bar per il prequel della notte più mostruosa dell’anno. Divertimento e premiazione dei costumi più apprezzati, alla Metro di Milano Rogoredo dalle 20.00 a notte fonda.
  • Il Fantasma di Canterville: thriller & humor in una commedia liberamente tratta da Oscar Wilde. Al Franco Parenti di via Pierlombardo 14, una prima immersione nel clima di Halloween, con la riduzione teatrale a cura di Angela De Gaetano.
  • Anti Halloween Party: c’è spazio anche per un Anti Halloween all’Infinito Club di via Canelli, zona Lambrate. No dress code, food and dance party dalle 22.00 a note inoltrata.

#Domenica 30/10

Credits: Stefan Keller via Pixabay
  • Jack o’Lantern: Olivia e la Rapa di Halloween, spettacolo per bambini nella Sala Grande del Teatro Dal Verme di via San Giovanni sul Muro. Concerto alle 11.00 dell’ Orchestra I Piccoli Pomeriggi Musicali diretta da Daniele Parziani, per la regia di Andrea Piazza.
  • Halloween con Feltrinelli: domenica di Halloween per Feltrinelli Duomo, Buenos Aires e Portello. Lettura di vari testi in stile da libretto o scherzetto? Alle 11.00 (Duomo e Buenos Aires) o alle 17.00 (Portello).
  • Requiem di Giuseppe Verdi: all’Auditorium di Largo Mahler la più celebre messa da morto, eseguita come da tradizione dall’Orchestra e Coro Sinfonico di Milano. Domenica in scena alle ore 16.00.
  • Dolcetti da Paura: laboratorio di cake design allo spazio Conad sulla via Padana Superiore a Vimodrone. Dolcetti di forme bizzarre in forno dalle 16.00 alle 18.30.
  • Visita al monumentale. Al Crepuscolo: parte alle 16.00 la visita più terrificante che ci sia, per ammirare i monumenti, anche inquietanti, del Monumentale.
  • It’s Halloween (cattivi alla riscossa): spettacolo per la regia di Fabio Rux e Cuori con le Ali, al Teatro Guanella di via Duprè 19. Apertura sipario alle ore 16.00.
  • Clamoroso furto al Museo Archeologico: misteri e strani furti al Museo Archeologico di corso Magenta 15. Bambini dai 7 agli 11 anni invitati per una visita teatralizzata alle ore 17.30.
  • The Mos: live Halloween Show al Cantiere di via Monte Grappa 40 ad Arese.

#Lunedì 31/10

Capodanno Celtico – Credits: ambientebio.it
  • I misteri della Chiesa di San Bernardino alle Ossa: tour guidato, a piedi, dall’Ossario di San Bernardino alle Ossa, alla ricerca del fantasma di Lucrezia Borgia o della sposina Carlina in Duomo. Partenza alle 16.30 con Neiade.
  • Mortica, la paura è servita: spettacolo horror della Compagnia Mantica all’Acquaworld di Concorezzo (MB).Ddiscipline acrobatiche e clima suggestivo creano un’atmosfera inquietante, in 4 spettacoli: alle 16.00, 18.00, 20.30 e 23.00.
  • Capodanno celtico: non solo la notte di Ognissanti, ma anche un importante passaggio delle stagioni e di emozioni. Al Museo del Tessile di Busto Arsizio, l’Accademia di Danze Irlandesi organizza il Capodanno Celtico, dalle 17.00 alla mezzanote. E oltre.
  • Ghost tour di Halloween: alla ricerca della Dama Velata e di altre storie di fantasmi in centro a Milano. Dalle 18.00 con la compagnia di Neiade
  • Il bosco da brividi: appuntamento per temerari a Briosco (MB). Chi ha il coraggio di attraversare un bosco da brividi, potrà cimentarsi alle 18.00, in via Benedetto da Briosco. Cibo e balli per chi resta fuori dal bosco.
  • La Famiglia Transylvania: maratona teatrale di Halloween, al Manzoni con la Compagnia Teatro da Favola. Alle 18.30.
  • Haloween di pongo: al MuBa – Museo dei Bambini di via Besana 12, laboratorio creativo con il pongo a tema Halloween. Dalle 18.30.
  • Delitti intorno al Duomo: scoprire chi è morto al Broletto, o chi è stato ucciso a Santo Stefano, in un tour teatralizzato che parte da Piazza della Scala alle 21.00, a cura di Dramatrà.
  • Celebrate New Orleans!: al Blue Note una serata di Jazz che, per l’occasione, di imbottisce dei cliché della notte di Ognissanti. Alle 21.00 il concerto della Breezy Jazz Band, capitanata da Domenico Mamone.
  • Notte degli Spirit: da Spirit de Milan a Spirit e basta per la notte di Halloween. In via Bovisasca 57, alle 21.00, The Halloween Damn con la musica funk dal vivo dei Pulsation e il dj-set di Damn Spring.
  • Halloween Of Madness: ispirato al monologo della follia di Ofelia nell’Amleto di Shakespeare, lo spettacolo parla dei casi di cronaca nera più strani, assurdi e misteriosi in Italia e nel mondo. Con il duo Bouquet of Madness al Teatro Filodrammatici, dalle 23.30, per inoltrarsi nella notte di Halloween.
  • Halloween in The Factory: Vapore 1928 di via Messina ospita la notte di Halloween e propone anche la visita alla mostra dedicata ad Andy Warhol, allestita al suo interno.
  • Hell Not Nhow: il Nhow di via Tortona 35 promette resurrezioni la notte di Ognissanti. Tutti torneranno alla luce nella notte dei morti viventi, che parte alle 23.00.
  • American Halloween: festa al Live Club di Trezzo s/Adda a partire dalle 23.00.DJ set e una sola regola: nessuna regola.

#Martedì 1/11

Credits: Benjamin Balazs via Pixabay
  • La Famiglia Transylvania: maratona teatrale di Halloween, al Manzoni con la Compagnia Teatro da Favola. Alle 15.30.
  • Ghost tour di Halloween: alla ricerca della Dama Velata e di altre storie di fantasmi in centro a Milano. Dalle 18.00 con la compagnia di Neiade.

Appuntamento a mercoledì 2 novembre per scoprire gli eventi della prima settimana del nuovo mese

Continua la lettura con: gli appuntamenti dell’ultimo week end di ottobre a Milano

LAURA LIONTI

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🔴 Le CITTÀ più CARE d’Italia dopo il caro prezzi: la NUOVA CLASSIFICA che non ti aspetti

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Cosenza - Ph. don-quixote - pixabay

Uno studio condotto dall’Unione Nazionale Consumatori sugli ultimi dati Istat relativi al mese di settembre ha analizzato tutti i rincari di ogni città e realizzato una classifica con quelle che hanno registrato i rialzi più sensibili. Le voci di spesa prese in considerazione sono quelle relative a cibo e bevande, acqua e rifiuti, scuola dell’infanzia, ristoranti e alberghi. Vediamo le città italiane con l’inflazione più alta rispetto ai dati del 2021.

🔴 Le CITTÀ più CARE d’Italia dopo il caro prezzi: la NUOVA CLASSIFICA che non ti aspetti

# Cosenza è la città più cara per “la ristorazione” e per gli “alimentari” (in cui Milano figura tra le 10 più “economiche”)

Credits corriere.it – Città più care d’Italia per cibo e bevande

Cosenza è risultata la città con i maggiori rialzi sia per la voce di spesa “cibo e bevande” che per la “ristorazione“.

Nella prima voce di spesa, rispetto alla crescita dei prezzi a livello nazionale dell’11,7% pari a una media di 660 euro in più rispetto a settembre 2021, la città calabrese ha registrato +16%, pari a +1.034 euro in termini di aumento del costo della vita per una famiglia media. In seconda e terza posizione troviamo Ascoli Piceno e Viterbo rispettivamente con +14,2% e 773 euro di aumento e +14,1% in più pari 785 euro di maggiore spesa. Al quarto posto Imperia, Padova e Terni a +13,8%, a seguire Gorizia e Ravenna a +13,6% entrambe, poi Udine a +13,5%. Nei primi dieci posti anche Macerata, Pistoia e Verona con un’inflazione del 13,4%.

Milano si piazza invece al sesto posto tra le città meno costose, +9,5% e un aggravio a famiglia pari a 517 euro.

Credits corriere.it – Città più care per ristorazione

Per quanto riguarda i servizi di ristorazione, che comprendono ristoranti, pizzerie, bar, pasticcerie, gelaterie, prodotti di gastronomia e rosticceria, l’inflazione a Cosenza è cresciuta quasi del doppio rispetto a quella italiana, 9,9% rispetto a 5,9%, mettendosi davanti a Palermo e Verona che hanno registrato un +9,4% e un +9,2%. Nella top ten ci sono Forlì-Cesena con +9%, Sassari e Brescia con +8,8%, Viterbo con +8,5%, Olbia-Tempio con +8,3%, Gorizia con +8,1% e a chiudere Pistoia e Trento con +7,7%.

# Acqua e servizi: Catania è la città dove costano di più, oltre 9 volte l’inflazione nazionale, Milano è in decima posizione

Credits corriere.it – Città più care per acqua e servizi

Al primo posto tra le città più care per la fornitura di acqua e servizi vari connessi all’abitazione, come raccolta rifiuti e spese condominiali, c’è Catania. L’inflazione registrata è di 9 volte maggiore rispetto al dato nazionale, +16,4% contro +1,8%. Nelle prime posizioni troviamo Bolzano con +12,4% e Verona con +9,7%. Fuori di poco dal podio Como con +9%, poi Rovigo con +6,8%, Pisa con +6% e Massa-Carrara con +5,8%. Gli ultimi tre posti in graduatoria sono occupati da Cremona con +5,7%, Mantova con +5,5% e infine Milano con +5,5%. 

# Per la scuola c’è Ancona al primo posto

Credits corriere.it – Città più care d’Italia per la scuola

Per la voce di spesa relativa alla Scuola dell’infanzia ed istruzione primaria, che comprende anche quella privata privata, le famiglie di Ancona andranno in contro a un vero salasso: la crescita del costo dei servizi è del 12,1%. Al secondo e terzo posto Como e Bergamo rispettivamente con +12% +9,5%, a seguire Firenze con +8,2%, Benevento con +8,1% e Roma con +5,5%. Tra le dieci città più care per questa voce di spesa ci sono anche Pordenone con +5,3%, Biella e Brindisi con 5,2% e Cosenza con +5%.

# Trapani la più costosa per alberghi e agriturismi, Milano segue a ruota

Credits corriere.it – Città più care d’Italia per alberghi e agriturismi

L’ultima voce di spesa analizzata dalla studio è quella relativa ai servizi di alloggio, che riguarda alberghi, motel, pensioni, bed and breakfast, agriturismi, villaggi vacanze, campeggi e ostelli della gioventù. Rispetto al dato nazionale che riporta un’inflazione del 16% rispetto a settembre 2021, Trapani ha registrato un aumento maggiore di tre volte: +45,5%. Segue da vicino Milano, con un incremento annuo del 43,8% e a distanza di dieci punti Venezia con con +34,2%. Al quarto posto Firenze con +29,2%, Campobasso con +28,9%, Roma con +26,8% e Bologna con +25,3%. Nelle ultime posizioni troviamo Napoli con +23,4%, Pisa +23% e Lucca con +21,4%.

Fonte: Corriere.it

Continua la lettura con: Sondaggio CHOC: la MAGGIORANZA dei MILANESI vuole andare a vivere ALTROVE

FABIO MARCOMIN

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