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🔴 Le CITTÀ più CARE d’Italia dopo il caro prezzi: la NUOVA CLASSIFICA che non ti aspetti

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Cosenza - Ph. don-quixote - pixabay

Uno studio condotto dall’Unione Nazionale Consumatori sugli ultimi dati Istat relativi al mese di settembre ha analizzato tutti i rincari di ogni città e realizzato una classifica con quelle che hanno registrato i rialzi più sensibili. Le voci di spesa prese in considerazione sono quelle relative a cibo e bevande, acqua e rifiuti, scuola dell’infanzia, ristoranti e alberghi. Vediamo le città italiane con l’inflazione più alta rispetto ai dati del 2021.

🔴 Le CITTÀ più CARE d’Italia dopo il caro prezzi: la NUOVA CLASSIFICA che non ti aspetti

# Cosenza è la città più cara per “la ristorazione” e per gli “alimentari” (in cui Milano figura tra le 10 più “economiche”)

Credits corriere.it – Città più care d’Italia per cibo e bevande

Cosenza è risultata la città con i maggiori rialzi sia per la voce di spesa “cibo e bevande” che per la “ristorazione“.

Nella prima voce di spesa, rispetto alla crescita dei prezzi a livello nazionale dell’11,7% pari a una media di 660 euro in più rispetto a settembre 2021, la città calabrese ha registrato +16%, pari a +1.034 euro in termini di aumento del costo della vita per una famiglia media. In seconda e terza posizione troviamo Ascoli Piceno e Viterbo rispettivamente con +14,2% e 773 euro di aumento e +14,1% in più pari 785 euro di maggiore spesa. Al quarto posto Imperia, Padova e Terni a +13,8%, a seguire Gorizia e Ravenna a +13,6% entrambe, poi Udine a +13,5%. Nei primi dieci posti anche Macerata, Pistoia e Verona con un’inflazione del 13,4%.

Milano si piazza invece al sesto posto tra le città meno costose, +9,5% e un aggravio a famiglia pari a 517 euro.

Credits corriere.it – Città più care per ristorazione

Per quanto riguarda i servizi di ristorazione, che comprendono ristoranti, pizzerie, bar, pasticcerie, gelaterie, prodotti di gastronomia e rosticceria, l’inflazione a Cosenza è cresciuta quasi del doppio rispetto a quella italiana, 9,9% rispetto a 5,9%, mettendosi davanti a Palermo e Verona che hanno registrato un +9,4% e un +9,2%. Nella top ten ci sono Forlì-Cesena con +9%, Sassari e Brescia con +8,8%, Viterbo con +8,5%, Olbia-Tempio con +8,3%, Gorizia con +8,1% e a chiudere Pistoia e Trento con +7,7%.

# Acqua e servizi: Catania è la città dove costano di più, oltre 9 volte l’inflazione nazionale, Milano è in decima posizione

Credits corriere.it – Città più care per acqua e servizi

Al primo posto tra le città più care per la fornitura di acqua e servizi vari connessi all’abitazione, come raccolta rifiuti e spese condominiali, c’è Catania. L’inflazione registrata è di 9 volte maggiore rispetto al dato nazionale, +16,4% contro +1,8%. Nelle prime posizioni troviamo Bolzano con +12,4% e Verona con +9,7%. Fuori di poco dal podio Como con +9%, poi Rovigo con +6,8%, Pisa con +6% e Massa-Carrara con +5,8%. Gli ultimi tre posti in graduatoria sono occupati da Cremona con +5,7%, Mantova con +5,5% e infine Milano con +5,5%. 

# Per la scuola c’è Ancona al primo posto

Credits corriere.it – Città più care d’Italia per la scuola

Per la voce di spesa relativa alla Scuola dell’infanzia ed istruzione primaria, che comprende anche quella privata privata, le famiglie di Ancona andranno in contro a un vero salasso: la crescita del costo dei servizi è del 12,1%. Al secondo e terzo posto Como e Bergamo rispettivamente con +12% +9,5%, a seguire Firenze con +8,2%, Benevento con +8,1% e Roma con +5,5%. Tra le dieci città più care per questa voce di spesa ci sono anche Pordenone con +5,3%, Biella e Brindisi con 5,2% e Cosenza con +5%.

# Trapani la più costosa per alberghi e agriturismi, Milano segue a ruota

Credits corriere.it – Città più care d’Italia per alberghi e agriturismi

L’ultima voce di spesa analizzata dalla studio è quella relativa ai servizi di alloggio, che riguarda alberghi, motel, pensioni, bed and breakfast, agriturismi, villaggi vacanze, campeggi e ostelli della gioventù. Rispetto al dato nazionale che riporta un’inflazione del 16% rispetto a settembre 2021, Trapani ha registrato un aumento maggiore di tre volte: +45,5%. Segue da vicino Milano, con un incremento annuo del 43,8% e a distanza di dieci punti Venezia con con +34,2%. Al quarto posto Firenze con +29,2%, Campobasso con +28,9%, Roma con +26,8% e Bologna con +25,3%. Nelle ultime posizioni troviamo Napoli con +23,4%, Pisa +23% e Lucca con +21,4%.

Fonte: Corriere.it

Continua la lettura con: Sondaggio CHOC: la MAGGIORANZA dei MILANESI vuole andare a vivere ALTROVE

FABIO MARCOMIN

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Un SENO ormai SECCO

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Questo periodo sembra far svanire una ad una tutte le illusioni di un mondo arrivato al capolinea. Ma c’è qualcosa di ancora più grosso che si delinea all’orizzonte.  

# Una delle caratteristiche della modernità è l’incapacità di autonomia dell’essere umano

Nella situazione che stiamo vivendo quello che salta all’occhio è l’incredibile correlazione tra dipendenza sistemica e dipendenza soggettiva.
Una delle caratteristiche della modernità è l’assoluta incapacità di autonomia dell’essere umano. La crescita di un sistema globalizzato ha accentuato questa dipendenza.

Se nasci a inizio Novecento capisci che o sviluppi una forma di autonomia o sei destinato a non campare. Se nasci nel terzo millennio ti ritrovi in un mondo a forma di culla, in cui l’ambiente esterno provvede a tutto, creando una dipendenza passiva al sistema che la cultura progressista ha accentuato: una società che forma ragazzi da divano che se trovano un po’ di aria fredda si ammalano. Ben diversi dai loro bisnonni che venivano cresciuti per affrontare sfide mortali. 

# Il grande vizio della nostra società: la possibilità di vivere nella dipendenza

In questa elefantiasi dell’apparato che ci circonda ci siamo trovati ad avere la possibilità di non essere più autonomi. Se guardiamo l’educazione di un ragazzo di oggi, quelli definiti in America come snow flake- palle di neve, hai un essere umano, dipendente, molle, incapace di reazione a un sistema che viene artificialmente mostrato come un luogo provvidenziale che provvede a tutto, ma che nella realtà può diventare pericoloso. Se lo confronti a un ragazzo che fino ad alcuni decenni fa dava del voi ai nonni, c’era una durezza che creava un essere umano autonomo, forte, che doveva affrontare le asperità dell’esterno contando sulle sue sole forze.

Questo sistema che si è formato in modo intenso nella globalizzazione e ci ha consentito di abbandonarci alle fantasie e ai piaceri della dipendenza, se crolla provocherà la necessità traumatica di un ritorno all’autonomia. Autonomia insieme materiale e psicologica, anche perché nel momento in cui le condizioni ti obbligano, ti trovi in una situazione in cui l’esperienza esterna ti forma inevitabilmente in modo diverso rispetto a come ti ha formato fino a pochi giorni prima.

# Come una madre che cresce eterni bambini incapaci di camminare da soli nel mondo

Pericle, nell’Atene del V secolo che giunge al suo massimo splendore, si accorse che le generazioni che hanno creato la grandezza della città erano quelle di Maratea e di battaglie tremende che, dopo aver vissuto il sacrificio, avevano creato quel mondo che stava alimentando quelle generazioni deboli e incapaci che avrebbero consumato quella grandezza.

Addirittura Pericle ipotizzava la necessità di una guerra con Sparta per ritemprare quello spirito che aveva portato alla grande Atene e che vedeva sciogliersi. Fu bravo profeta perché la sua Atene non sarebbe mai più ritornata così grande.

Viviamo oggi in un mondo di apparente comfort che non ci rende più in grado di produrre eccellenza e novità autentica, in ogni ambito. Come se questo mondo si fosse costituito in una madre che attraverso una forma di iperattenzione si sostituisce all’autonomia del figlio, producendo eterni bambini incapaci di camminare da soli nel mondo.

# Si può essere entusiasti del cambiamento traumatico che ci attende

Anche se con un processo traumatico, stiamo per essere spinti a livello collettivo e individuale a una rifondazione di noi stessi in un’autonomia che ha di per sé il valore fondante di ogni civiltà evolutiva.

Con la fine del mondo della dipendenza, l’autonomia diventerà autonomia economica, alimentare, nel provvedere alle esigenze primarie e si trasformerà in un’autonomia psicologica che di solito è la premessa di realizzazione, di grandezza, di generazione di cose importanti. Anche perché il fine di ogni processo di formazione tra i viventi è di portare i figli alla capacità di vivere in autonomia dai genitori. 

Vista in questo modo, si può essere entusiasti di questo cambiamento anche se sarà traumatico per molti. Perché passare dallo scomodo al comodo è semplice, ma dal comodo allo scomodo è dura.
E ci saranno molti che, invece di abbracciare il cambiamento rifondandosi nell’autonomia di se stessi, continueranno a cercare il latte di una madre con un seno ormai secco.

Continua la lettura con: C’è troppo debito nel mondo: questa la causa dell’inflazione

LA FENICE

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SALVINI alle INFRASTRUTTURE: 5+1 PROGETTI che servirebbero ai MILANESI

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Un milanese a capo del Ministero delle Infrastrutture può essere l’occasione per far partire o realizzare progetti utili ai milanesi e desiderati da anni? Vediamo cosa potrebbe essere costruito.

SALVINI alle INFRASTRUTTURE: 5+1 PROGETTI che servirebbero ai MILANESI

#1 M3 fino a Paullo e gli altri prolungamenti della metro

M3 fino a Paullo PFTE

Un’opera attesa da oltre 30 anni e il cui costo, stando alle prime valutazioni, potrebbe essere superiore al miliardo di euro: è il prolungamento della linea M3 fino a Paullo. Tutti i Comuni interessati sono d’accordo, San Donato, Peschiera Borromeo, Pantigliate, Settala e Paullo, e dal PNRR sono arrivati 5,5 milioni per il finanziamento di un ennesimo studio di fattibilità. Il progetto prevede un’estensione di due fermate come metropolitana e altre 9 come metrotranvia veloce.

Credits corriere-L’Ego Hub – Estensione metro 2030

Tra le altre estensioni della metro utili per i milanesi ci sarebbe anche la linea M2 fino a Vimercate, il cui studio di fattibilità è stato finanziato con 12,5 milioni di euro, ma che è ancora in alto mare. Per l’ovest della città sarebbe importante portare avanti il progetto di prolungamento per la M5 fino a Settimo Milanese e oltre. Inoltre dovrebbero partire quanto prima i lavori per l’estensione della M5 a Monza, visto che le risorse sono già state interamente stanziate.

Leggi anche: M6, M7 fino all’M11: i PERCORSI delle sei linee della METRO che ancora NON CI SONO

#2 Gronda nord e le altre metrotranvie veloci

Metrotranvia nord
Metrotranvia nord

La metrotranvia nord, soprannominata anche “Gronda Nord”, è in parte realizzata ma i lavori proseguono con lentezza. Si tratta dell’attuale tram 7 da Precotto a Piazzale Lagosta che in futuro costituirà un collegamento tangenziale nel nord milanese tra Cascina Gobba M2 e Villapizzone, intercettando quindi anche la linea M3 e utilizzando il canale urbano già previsto per il defunto progetto della strada interquartiere.

Finanziata grazie al PNRR con 86,3 milioni di euro, il suo percorso completo sarà di 14 km tutti in corsia protetta servendo orizzontalmente il quadrante nord della città. Sono previsti due lotti funzionali, il primo tra Niguarda e Cascina Gobba e il secondo da Bausan a Villapizzone. L’inaugurazione dovrebbe avvenire nel 2030, salvo ulteriori intoppi.

Altre metrotranvie da realizzare sono la Milano-Limbiate, il cui servizio è stato interrotto da poche settimane, e la Milano-Seregno, importanti per il collegamento tra Milano e l’hinterland a nord. I progetti sono pronti da tempo, così come sono disponibili in fondi, ma nulla sembra muoversi.

Leggi anche: La GRONDA NORD e le altre METROTRANVIE che ruoteranno attorno a Milano

#3 Al mare in meno di un’ora: l’alta velocità Milano-Genova

Milano Genova

I lavori per la realizzazione del Terzo Valico, per collegare Milano e Genova in treno in 50 minuti, sono in corso anche se i ritardi non mancano. La tratta in costruzione riguarda il collegamento tra Tortona e Genova, che si innesterà con le altri direttrici verso il nord Europa, con il tunnel di 27 km sotto l’Appennino che diventerà il più lungo per l’alta velocità in Italia. L’ultimo cronoprogramma prevede l’inaugurazione dell’opera nel 2024. Salvini Ministro delle Infrastrutture milanese potrebbe accelerare i cantieri?

Leggi anche: MILANO-GENOVA in 50 MINUTI: da sogno a realtà nel 2024

#4 Tangenziale ovest esterna

Tangenziale Ovest Esterna
quattroruote – Tangenziale Ovest Esterna

Tra le opere che servirebbero a Milano ci sarebbe anche la Tangenziale Ovest Esterna, osteggiata dai comuni di quella parte di Città Metropolitana di Milano, ma che potrebbe, al pari dalla Tangenziale Est Esterna, sgravare il traffico di quella interna e ridurre l’inquinamento in città. Si collegherebbe a nord con l’A4, a sud con la A7 e a est con le altre tangenziali.

Leggi anche: Mobilità senza TABÙ: 5 idee per ridurre traffico e inquinamento in modo più accessibile anche per chi vive fuori dal centro

#5 Circle line metropolitana

Credits: Chiara Quinzii, Diego Terna, Milano a pezzi, 2004 - Progetto Circle line
Chiara Quinzii, Diego Terna, Milano a pezzi, 2004 – Progetto Circle line

Un progetto che sta molto a cuore ai milanesi è la Circle Line, non quella semicircolare in fase di realizzazione sul tracciato della linea S9, ma una vera linea metropolitana circolare come da immagine in alto. In questa ipotesi del 2004 si prevedevano 36 fermate e la chiusura dell’anello ad ovest per realizzare un servizio di trasporto pubblico utile a tutta l’area metropolitana come succede già a Londra, Berlino, Parigi e Mosca.

Ipotesi delle 3 Circle line
Ipotesi delle 3 Circle line

A queste si potrebbero aggiungere altre circle line sul percorso delle tangenziali interne e esterne.

Leggi anche: CIRCLE LINE: tutta la VERITÀ sul PROGETTO più sognato dai milanesi

#5+1 I progetti ancora più rivoluzionari per rendere migliore la vita a Milano

In un momento in cui le risorse (con il PNRR) sembrano non mancare, perché non provare a far volare ancora più in alto? In primis, bisogna prendere di petto il problema più grande, la qualità dell’aria. Si è ormai visto che non serve ridurre le emissioni: Milano è infatti al centro dell’area con meno circolo d’aria d’Europa e, per migliorarne la qualità, si deve operare anche con un’azione di depurazione dell’aria. Si possono e si devono progettare infrastrutture capaci di trasformare aria inquinata in pulita. 

Il secondo punto sono le connessioni. L’unicità di Milano a livello internazionale è la sua posizione. Nelle sue vicinanze ci sono luoghi spettacolari: mari, laghi, monti, città d’arte come in nessun’altra grande città al mondo. Perché tutto questo sia fruibile occorrono connessioni stile Cina o Londra. Perché non estendere la metro verso Est fino al Garda, a Nord fino a Como, a Ovest fino al mare? L’Elizabeth Line a Londra supera i 100 chilometri di lunghezza: perché non progettare qualcosa di simile anche a Milano? Senza contare il potenziamento dei collegamenti con le montagne: se in Svizzera si arriva col treno nel cuore delle principali località sciistiche perché non si può fare anche da Milano?

 

Continua la lettura con: La “storia infinita”; giunge al termine? Sala annuncia la data dell’INAUGURAZIONE M4

FABIO MARCOMIN

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Fine OTTOBRE a MILANO: appuntamenti dal 28 al 30 ottobre (pre-Halloween) #ToDoMilano

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Ora Solare - Credits energycue.it

Finisce ottobre e torna anche l’ora solare nel week end che dura un’ora in più rispetto a tutti gli altri dell’anno. Cosa succede a Milano nel weekend che precede Halloween?

Fine OTTOBRE a MILANO: appuntamenti dal 28 al 30 ottobre (pre-Halloween) #ToDoMilano

Indice

#Venerdì 28/10: tecnologia e storia contemporanea, opera con la Bohéme e pop con Annalisa e il ritorno di James Taylor

James Taylor – Credits: radiowebitalia
  • Sicilie e città: apre alla Dep Art Gallery di via Comelico 40, una mostra con i dipinti dell’Archivio Salvo. Crossing fra le Sicilie e le Italie degli anni Settanta e il tema della città, con opere anni ’70 e dall’83 al 2003. Resta aperta fino al 28 gennaio 2023.
  • La purezza della Natura: inaugurazione di una mostra che esplora il rapporto tra la natura e l’uomo, tra la natura e la spiritualità. A cura di Loredana Trestin presso la Galleria Cael di via Carlo Tenca 11, a partire dalle 18.00.
  • Tecnologia nascosta: talk su tre temi del design contemporaneo: popolarità, tecnologia e durabilità. In questo incontro sulla tecnologia nascosta. Alla Triennale di viale Alemagna dalle 18.30.
  • La Bohéme: la Ensemble Bell’Opera Festival esegue l’opera di Puccini al Teatro Bello di via San Cristoforo 1. Il concerto di Gala inizia alle ore 20.00.
  • La Guerra dei trent’anni: presentazione del libro con l’autore Filippo Facci, che analizza il terremoto di Mani Pulite 30 anni dopo. Presenta Stefano Maullu e partecipa Paolo di Fresco, all’evento che ha luogo in Corso Garibaldi 27, angolo via Strehler.
  • Lo sguardo degli altri: il TeatrOfficina di via S. Elembardo 11 propone una rassegna cinematografica, con prima proiezione di Beatiful Minds alle 21.00.
  • Ilaria: cantautrice toscana, disco d’oro a soli 16 anni, sul palco dell’Ostello Bello di via Medici 4, con inizio spettacolo alle ore 21.00.
  • Annalisa: laureata in fisica e al vertice delle classifiche, dopo l’uscita della raccolta Nuda e della hit Bellissima. Al Fabrique di via Fantoli 9, i successi e gli inediti interpretati da Annalisa attendono il pubblico dalle 21.00.
  • James Taylor: alle spalle una carriera con oltre cento milioni di dischi venduti e le sonorità pop del cantante americano, saranno dietro il sipario del Teatro degli Arcimboldi, in via dell’Innovazione 20.
  • Franamore: Quanto è bello l’amore… se non fosse un fallimento dopo l’altro! Talk interattivo sull’amore e tutti i suoi fallimenti, all’Apollo Milano di via Giosuè Borsi 2, dalle 21.30.

#Sabato 29/10: una star del rollerskate e il Python al pomeriggio, per concludere con la sfida Michielin – Cristina D’Avena

Cristina D’Avena – Credits: elitepresse.it
  • Gaming experience day: pomeriggio di competizioni tra gamers, al Webidoo Store di via Vespucci 12, che dalle 15.00 alle 20.00 diventa teatro di sfide e raccolta gadget unici.
  • SheTech & Docebo Coding Bootcamp: giornata dedicate all’introduzione al linguaggio di programmazione Python e al Machine Learning. Presso il Luiss Hub for makers and students di Via Massimo D’Azeglio 3, dalle 9.30 alle 17.30.
  • Sabotare il Canone: laboratorio indocile alla Galleria d’Arte Moderna, di via Palestro 16, per mettere in discussione gli stereotipi della bellezza. Dalle 14.00 alle 18.00.
  • Rollerskates Workshop: tre livelli di difficoltà per il workshop con Bomba Hache al Pinbowl DIY – Indoor Skatepark, in via Enrico Fermi a Pero. Dalle 16.00 principianti, dalle 18.30 intermedi e dalle 20.30 esperti.
  • Bagutta, arte a cielo aperto: il Gruppo Culturale dei Pittori di Via Bagutta celebra il fascino di una delle strade più rinomate di Milano. Ingresso libero dalle ore 10.00 per festeggiare la mostra estemporanea di pittura più antica di Milano.
  • Un sabato italiano: decisamente fuori dalla norma la proposta dell’Agriturismo Dolce Luna, in via Airaghi 131. Nella serra di vetro si inizia con un aperitivo a bordo piscina, per proseguire con il dinner show e concludere a notte fonda col DJ set.
  • Luca Ravenna: 568 è il titolo dell’ultima stand-up comedy di Luca Ravenna, che scende da LOL-chi ride è fuori, per salire sul palcoscenico degli Arcimbold Alle ore 21.00.
  • Francesca Michielin: una vera e propria rassegna di 6 giorni, dal titolo Suono di sabato al Mosso, omonimi del club e della via in cui la Michielin promette sorprese, jam e improvvisazioni. In scena fino al 3 novembre.
  • Bellator MMA: al centro dell’Allianz Cloud Arena di piazza Stuparich, si apre una speciale gabbia per i combattimenti. I gladiatori delle arti marziali saranno impegnati in una maratona, che parte alle 17.30 e che promette 5 lunghe ore di spettacolo.
  • Cristina D’Avena ft, Gem Boy: le sigle dei cartoni animati, cantati dalla voce che ha accompagnato intere generazioni, unite all’ilarità dei Gem Boy. Questi gli ingredienti di uno spettacolo dal vivo al Live Club di via Mazzini 58 a Trezzo s/Adda.

#Domenica 30/10: Torna l’ora solare con antiquariato e danza in centro, visite straordinarie al Castello di Pavia o a Villa Arconati; chiude il weekend l’inclusione di Jack Scarlett e il concerto di Gaudiano

Ora Solare – Credits: energycue.it
  • Cambio dell’ora: nella notte torna l’ora solare. Le lancette dell’orologio si sposteranno di un’ora indietro nella notte, alle 3.00.
  • Mercatone dell’Antiquariato del Naviglio Grande: come ogni ultima domenica del mese, sul Naviglio Grande si danno appuntamento 400 espositori, per gli appassionati di vintage e antiquariato. Dalle 8.30 alle 18.30.
  • Stage di Danza: al Teatro Carcano di corso di Porta Romana arriva lo stage ideato da Oltre La Danza. Domenica dalle 11 e lunedì dalle 19.00 con repertorio classico, moderno, flamenco, movenze al femminile, sulle punte e senza, per tutte le età.
  • Grandi Imprese del Ducato di Milano: visite guidate alla Sala del modello ligneo del Duomo e alla Sala Azzurra, presso il Castello Visconteo di Pavia.
  • Morire dal ridere: spettacolo comico di e con Andrea Migliorini e Jacopo Sgarzi, al Circolo Arci Bellezza di via Bellezza 16. Comicità raffinata dalle 16.00.
  • Giochi di Ruolo AL BUIO: entri, ti siedi e… giochi! Non sai a che gioco di ruolo e con quali giocatori.
    Affascinante esperimento ludico della Forgia degli Eroi. Appuntamento alle 16.00 in via Ampere 15.
  • La Storia del Jazz: secondo dei 4 appuntamenti con Paolo Tomellieri e la sua Band al Teatro Bello di via San Cristoforo 1. Dalle 17.00 il tema è Chicago, New York e lo Swing.
  • Festival MuBI x Combo: Combo Milano, in via Ripa Ticinese 83, ospita una rassegna cinematografica con pellicole selezionate da MUBI. Prima proiezione con Lamb, lungometraggio di Valdimar Jóhannsson del 2021. Replica ogni terza domenica del mese e in contemporanea a Bologna, Venezia e Torino.
  • Visita a Villa Arconati: ancora una domenica di apertura straordinaria per Villa Arconati, la Villa delle Meraviglie di Bollate. Ingressi da via Madonna Farnetta 1, dalle 11.00 alle 17.00.
  • Jack Scarlett: Io sono Unico è il titolo dello show che lotta contro ogni tipo di discriminazione, all’Ostello Bello Duomo di via Medici 4 alle 21.00.
  • Gaudiano: sulla scia della Polvere da Sparo usata a Sanremo come trampolino, il cantautore foggiano sbarca ai Magazzini Generali di via Pietrasanta 14, con il suo live che parte alle 21.00.

#Per tutto il fine settimana: due giorni di corse e Village arcobaleno dedicate all’inclusione, mostre aperte, anche a grande richiesta e primo weekend per la Pietà di Michelangelo a Palazzo Reale

Run 4 Inclusion – Credits: SkyTG24
  • Run For Inclusion: un Arcobaleno Village per esaltare il tema dell’individualità e dell’inclusione, stazionerà all’Arco della Pace sabato e domenica. Dal Village partirà anche una corsa non competitiva da interpretare con tutte le declinazioni individuali.
  • Le meraviglie del mondo sommerso: ultimo weekend per ammirare la mostra con le fotografie di Lorenzo Terraneo, allo Spazio Andrea Dall’Olio in viale Monza 106.
  • Milano Bene Comune: anche per la mostra fotografica curata dal Circolo Fotografico Milanese, si tratta dell’ultimo fine settimana fruibile al pubblico. Le immagini, di più autori, che testimoniano i cambiamenti del profilo e dello spazio urbano milanese.
  • Collezione Henraux 1960-1970: proroga straordinaria della mostra alle Gallerie d’Italia di via Manzoni 10. Le opere scultoree di Henraux in mostra nel suggestivo Cortile Ottagono e nel Giardino d’Alessandro, fino al 6 novembre.
  • La Pietà di Michelangelo: primo fine settimana per l’esclusiva mostra dei 3 calchi della Pietà di Michelangelo, in un allestimento alla Sala delle Cariatidi di Palazzo Reale. In mostra fino a gennaio.

Appuntamento a domani con lo speciale Halloween Milano 2022

Continua la lettura con: Località del giorno per una gita in giornata da Milano

LAURA LIONTI

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Quello che i GURU FINANZIARI non dicono

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ph. geralt - pixabay

Se usi i social network ti sarà capitato di vedere una delle loro pubblicità. Ma chi sono i “guru finanziari” e quali sono i loro segreti per rendersi così virali?

Quello che i GURU FINANZIARI non dicono

# Da dove nasce un guru

Ph. terimakasih0 – pixabay

Il termine guru deriva dal sanscrito e nasce in India per indicare una persona degna di rispetto e di venerazione. Ad oggi nel linguaggio comune viene usato per indicare un maestro intellettuale o una guida spirituale.

Un guru della finanza può essere definito come una persona che ha fatto fortuna quasi esclusivamente grazie alle proprie capacità e che ha deciso di condividere le proprie conoscenze grazie a cui si è arricchito. Il guru però non cerca di essere un semplice consulente, ma un vero e proprio mentore. Ciò che infatti differenzia i guru é la loro capacità/pretesa di cambiare la vita dei loro seguaci, di illuminarli con i loro corsi e i loro insegnamenti.

In rete ne possiamo ritrovarne svariate tipologie, ognuno con le proprie strategie comunicative e il proprio settore economico di riferimento, ma di cosa si occupano precisamente?

# Cosa fa un guru finanziario

I guru che vediamo in rete attraverso gli annunci pubblicitari o i post sui social nella maggior parte dei casi si occupano di digital marketing.

Con digital marketing intendiamo quell’insieme di tecniche di vendita (dall’individuazione di un mercato, a metodi per attirare e convincere i clienti a spendere) che si possono mettere in atto grazie alle piattaforme online. Queste tecniche possono essere utilizzate da tutti coloro che stanno vendendo un prodotto o un servizio, qualsiasi essi siano.

Il metodo che la maggior parte di questi influencer finanziari sponsorizzano è il dropshipping, un metodo di vendita applicabile all’e-commerce che consiste nel vendere un prodotto online senza averlo materialmente in un magazzino. I prodotti venduti quindi non sono posseduti concretamente dal venditore, ma vengono proposti agli acquirenti facendo da tramite tra il pubblico e il fornitore.

Si tratta quindi di attività economiche che non richiedono necessariamente grandi quantità di denaro o il possesso di un’azienda. Chiunque quindi può entrare in questo mercato ed iniziare ad investire.

# I guru sui social

Negli ultimi anni questi veri e propri influencer del mondo del trading hanno iniziato a spopolare anche sui social network con fini divulgativi per promuovere l’alfabetizzazione finanziaria e per vendere i propri corsi.

Secondo alcuni esperti di social media la rapida crescita dei contenuti e dei follower legati ai temi finanziari si è verificata con l’inizio della pandemia da Covid-19, che ha spinto molte persone a dedicarsi a degli interessi utili per affrontare l’ansia da recessione economica. In questo contesto, aggravato dall’inflazione e dalla guerra, i consigli di questi guru stanno registrando ottimi risultati a livello mediatico

# Il linguaggio dei guru: la terra promessa 

it.vecteezy.com

Anche se i vari fi-influencer hanno un’audience e mercati di riferimento diversi, possiamo individuare dei punti in comune su cui quasi tutti fanno leva per attrarre utenti. 

Il tema fondamentale da cui partono è che ormai il lavoro da dipendente non offre più gli standard di vita e le sicurezze che prima poteva garantire, il lavoratore dipendente nella loro narrazione coincide con “il perdente” e “il povero”, con quelle persone che “vivono in catene” sottomesse dal sistema, destinate a faticare almeno otto ore al giorno per uno standard di vita non gratificante.

È questo il punto fondamentale da cui partono: se il lavoro da dipendente coincide con uno stato di simil-servitù nei confronti dei superiori e in uno stile di vita misero, la libertà coincide allora con la cosiddetta “libertà finanziaria”. Ognuno ha la sua idea su cosa sia di preciso questo concetto, ma il cuore del suo significato gravita attorno all’idea che è libero finanziariamente chi non ha bisogno di guadagnare nulla attraverso il lavoro per continuare a vivere, lavoro che a quel punto diventa una forma di intrattenimento o di auto realizzazione. Si tratta quindi di smettere di scambiare tempo per soldi e trovare metodi per rendere le entrate automatiche, in tutto o almeno in parte. 

# Il segreto: riprogrammare la propria mentalità

Secondo i guru chiunque, se lo vuole veramente, può diventare finanziariamente libero e diventare una persona di successo. La persona di successo però in questa prospettiva non si è solo arricchita, ma ha letteralmente vinto sul sistema. Luca Valori, un giovane guru diventato famoso, afferma che noi “siamo stati programmati dalla società per non attrarre ricchezza” (e il primo responsabile di ciò è il sistema scolastico), e per vincere sulla società bisogna quindi “riprogrammarsi” e formarsi il cosiddetto “mindset vincente”.

Ciò che li rende veramente guru è proprio questo: spesso non offrono semplici competenze tecniche, ma offrono corsi per cambiare radicalmente la mentalità dei propri seguaci, trasformando la loro mentalità “da dipendenti” in una mentalità da imprenditori.

Nei loro corsi si parla di programmare il proprio inconscio, di sviluppare autostima, ambizione e forza di volontà. Viene offerta insomma una formula magica per diventare come loro, dei vincenti. Il guru infatti vuole essere la personificazione di chi ce l’ha già fatta, il messaggio è semplice: se mi segui diventerai come me.

# Il tratto comune: la PNL 

Un tratto comune a una buona parte dei guru finanziari è la PNL, la Programmazione Neurolinguistica. Si tratta di un metodo nato in America sulla scia dei testi di Napoleon Hill che si è diffuso su larga scala a partire dagli anni Novanta. In sintesi, si basa su una modalità di programmazione e orientamento dell’inconscio attraverso la ripetizione di frasi e visualizzazioni mentali adottate da persone di successo. Il principio cardine è che se si replicano gli stessi schemi mentali di persone di successo si ottengono i loro stessi risultati. 

# Il segnale di due grandi novità: esplosione di modi di guadagnare grazie a internet e la crisi del lavoro dipendente

ph. geralt – pixabay

Il fenomeno dei guru/influencer della finanza diventa ancora più interessante nel momento in cui diventa “di massa”. La crescente attenzione mediatica che stanno ricevendo porta alla luce due tematiche: la continua creazione e diffusione di nuovi modi per guadagnare su internet e la crisi del modello del lavoratore-dipendente. 

Queste forme di marketing infatti stanno avendo successo perché l’acquisto di prodotti online spesso risulta più conveniente rispetto all’acquisto in negozio, e ciò ovviamente apre nuove opportunità di investimento su internet. In secondo luogo la crescente mancanza di prospettive e di garanzie che il lavoratore dipendente ha nella nostra società porta sempre più persone a ricercare forme alternative di guadagno, evidentemente un numero sempre più alto di persone sta decidendo di affidarsi ai guru per provare a costruirsi un futuro diverso.

Quindi, al di là della retorica aggressiva e polarizzante, la fama dei fi-influencer è dovuta sicuramente alla crescente centralità che internet sta avendo nella nostra società, ma anche all’affermazione di nuovi bisogni ed aspirazioni sociali, sicuramente amplificati dal periodo di crisi che stiamo vivendo.

Continua la lettura con: i maranza alla conquista di Milano

JACOPO CESARETTI

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Il video del giorno: la M4 in anteprima

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15 chilometri di linea con una riduzione prevista di 180mila auto al giorno. La linea 4 collega il centro storico di Milano con Linate e con la stazione di San Cristoforo. 21 stazioni con treni automatizzati con una capacità di trasporto di 24mila passeggeri per ora per direzione di marcia. Il video della società capofila della costruzione: WeBuild. 

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Arriva il BUS del FUTURO: ecco dove

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Credits sustainable-bus - Ietram

Comodo come un tram, flessibile come un bus. Vediamo dove e quando entrerà in servizio.

Arriva il BUS del FUTURO: ecco dove

# ieTram: comodo come un tram, flessibile come un bus

Tfl – Linea 358

Su una delle linee di autobus più lunghe di Londra, la numero 358 tra Crystal Palace e Orpington, si preparano a girare 20 nuovi autobus elettrici a emissioni zero.

irizar – Interno Ietram

I nuovi mezzi annunciati dalla Transport for London sono stati prodotti da Irizar e-mobility e il loro nome ufficiale è ieTram perché combinano la “facilità di accesso e configurazione interna di un tram con la flessibilità di un autobus urbano.”

Leggi anche: Quando a LONDRA circolavano dei BUS per CICLISTI

# Solo 10 minuti per la ricarica del mezzo

Tfl – Sistema di ricarica a pantografo che verrà utilizzato anche per i nuovi ietram

Questi nuovi bus elettrici, rispetto al maggior parte di quelli attuali che vengono caricati in deposito durante la notte, usano un pantografo che fornisce una carica rapida e ad alta potenza all’autobus attraverso il suo tetto. Alle due estremità del percorso della linea sarà posizionata la struttura a braccio che ricaricherà i veicoli in soli 10 minuti.

# Quando entreranno in servizio

Tfl – Ietrambus

Gli autobus ieTram dovrebbero entrare in servizio nel 2023 e se il test avrà successo potrebbero essere introdotti anche in altre linee di trasporto pubblico di superficie della capitale britannica.

Continua la lettura con: Le FERMATE dei BUS sono all’ALTEZZA? Facciamoci ispirare dalla Corea del Sud

FABIO MARCOMIN

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🔴 Le “ECCELLENZE di ESSELUNGA”: apre a Milano la nuova BOUTIQUE del CIBO di QUALITÀ

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Credits gdoweek.it - Esterno Eccellenze Esselunga

Una boutique dedicata al cibo di qualità nel cuore della città. Scopriamo come è fatta e i prodotti che si possono acquistare.

Le “ECCELLENZE di ESSELUNGA”: apre a Milano la nuova BOUTIQUE del CIBO di QUALITÀ

# Una boutique dedicata al cibo di qualità nel cuore di via Spadari

gdoweek.it – Esterno Eccellenze Esselunga

Inaugura oggi 26 ottobre “Le eccellenze di Esselunga”, la boutique del cibo del celebre supermercato milanese. Il luogo prescelto è la la centralissima via Spadari, al civico 4, famosa per i suoi negozi gastronomici di alta qualità come Peck, ideale per mettere in mostra una vetrina del gusto con le migliori specialità concentrandosi sulla gastronomia e sulla pasticceria.

Un’iniziativa che segue il successo del temporary store aperto durante le festività natalizie dello scorso anno dedicato al marchio di pasticceria Elisenda, brand di Esselunga dedicato a torte e pasticcini, e che segna l’apertura di “un negozio più ampio e un format inedito, che presenta in una ‘bottega di quartiere’ il meglio delle sue produzioni, in un’atmosfera accogliente dove la qualità dei prodotti si unisce alla cura del servizio costruito intorno al cliente“.

Indirizzo: via Spadari, 4

Leggi anche: I record di ESSELUNGA: il PRIMO super d’Italia, il più grande d’Europa, il punto più a SUD

# La linea “Cucina Esselunga” dedicata alla gastronomia

Eccellenze Esselunga

Nel reparto gastronomia viene proposta una selezione esclusiva di prodotti affiancata dall’esposizione a libero servizio della linea “Cucina Esselunga”, marchio ideato per identificare la proposta di piatti pronti e nato oltre 30 anni. Sono presenti oltre 200 ricette, a rotazione a seconda della stagionalità, preparate quotidianamente da chef esperti. Si spazia “dai grandi classici delle tradizioni regionali italiane come le lasagne, i cannelloni, gli gnocchi alla romana, i pizzoccheri, le melanzane alla parmigiana, alle popolari ricette dal mondo tra cui il cous cous, la paella, l’indian samosa, l’hummus o i burritos”. Non mancano “piatti integrali e ricchi di fibre“, la “rosticceria calda”, ma anche  “sushi, le tartare, i pokè, il pane fresco e le focaccine con selezione di vini da abbinare agli acquisti.”

# La pasticceria di Elisenda

gdoweek.it – Elisenda

Nella boutique Esselunga c’è spazio anche per Elisenda, il brand di pasticceria nato in collaborazione con il ristorante stellato Da Vittorio dei fratelli Cerea, con caffetteria. Si potrà scegliere tra “un’ampia varietà di torte, pasticcini mignon e dessert quali il tiramisù, il profiterole e la zuppa inglese, e, in occasione delle feste, i dolci della tradizione come il panettone e la veneziana, confezionati in eleganti latte”.

Continua la lettura con: Un NUOVO PARCO in arrivo a MILANO

FABIO MARCOMIN

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🔴 Al via il CANTIERE per l’ex area MACELLO: qui i PREZZI delle CASE saranno come quelli dell’HINTERLAND

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Credits Wolf visualizing architecture - Ex Palazzine Liberty

Si avvicina la data di avvio dei cantieri per la realizzazione del quartiere “low cost” nell’area oggi occupato dagli edifici dell’ex-macello. Vediamo cosa verrà costruito nel dettaglio e quando è prevista la conclusione dei lavori.

🔴 Al via il CANTIERE per l’ex area MACELLO: qui i PREZZI delle CASE saranno come quelli dell’HINTERLAND

# Entro novembre l’autorizzazione alla bonifica dell’area

fondoambiente

Entro novembre dovrebbe arrivare da palazzo Marino l’autorizzazione per la bonifica dell’area tra Viale Molise e via Lombroso per poi procedere alla riqualificazione dell‘ex Macello di Milano. Nel prossimo mese dovrebbe potrebbe anche essere stipulato il contratto definitivo per la cessione del diritto di superficie a Redo, l’operatore che ha vinto il bando indetto nell’ambito di Reinventing Cities con il progetto “Aria” come spiegato dall’assessore alla rigenerazione urbana Giancarlo Tancredi: “Il progetto è nella fase di approvazione che richiederà ancora alcuni mesi”. Entro le Olimpiadi Invernali del 2026 dovrebbe essere conclusa una prima parte della trasformazione dell’area, il resto non prima del 2030.

# Un nuovo quartiere low-cost con bilocali a 450 euro al mese

Credits Wolf visualizing architecture – Aria ex-macello residenze

L’elemento centrale della riqualificazione sarà la realizzazione di un quartiere “low cost”. Ci saranno infatti 1.200 appartamenti di housing sociale, il 60% di questi verrà affittato e il 40% venduto. I prezzi saranno più in linea con quelli dell’hinterland rispetto alla media milanesi, 90 euro al mq in affitto e 2.250 euro al mq per la vendita. Per fare un esempio per la locazione di un bilocale di 60 mq ci vorranno circa 450 euro al mese per l’acquisto 135.000 euro. L’housing social occuperà un’area di 60.000 mq, le abitazioni a mercato libero 7.000.

Leggi anche:  In partenza i CANTIERI per il QUARTIERE “LOW COST” di Milano

# Il nuovo campus IED e i servizi per il quartiere

artribune – Aria Milano – Nuovo campus Ied

Alla parte residenziale verranno affiancati 40.000 mq di spazi per il retail, gli uffici e le attività ricettive, 2.000 mq per la costruzione di una scuola elementare, circa 8.000 mq dedicati alla scienza e all’arte e 2.000 mq per i servizi di quartiere. Qui sorgerà anche il nuovo campus dello Ied, l’Istituto Europeo di design, progettato dall’architetto Cino Zucchi con aule, laboratori, spazi dedicati e biblioteche e che occuperà una porzione di 30.000 mq di terreni. Il nuovo complesso accoglierà 4.500 studenti e sono previsti anche 400 posti lesto nei 13.000 mq dedicati alle residenze studentesche. 

Wolf visualizing architecture – Ex Palazzine Liberty

Il progetto di rigenerazione prevede anche anche un distretto museale scientifico dedicato alla divulgazione delle tecnologie e un fab lab a servizio di cittadini e professionisti

Il punto rosso: dove sorgerà il nuovo quartiere

Continua la lettura con: I migliori SOCIAL HOUSING di Milano

FABIO MARCOMIN

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Il video del giorno: TRAFFICO in tilt per la nuova CICLABILE

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https://www.instagram.com/p/CkJDFHzspmx/?utm_source=ig_web_copy_link

In via Primaticcio i disagi per gli automobilisti per i cantieri che stanno restringendo la carreggiata per far spazio ad un’area di parcheggio e a una pista ciclabile.
Il video di “denuncia” di Claudia, moglie dell’ex calciatore Pietro Paolo Virdis, che ha postato un video su Instagram in cui lamenta il traffico impazzito. Rilanciato da Mi-Tomorrow.

Clicca sulla foto per il video:

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Il FUTURO della GOCCIA

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Credits polimi - Goccia Bovisa

La Goccia della Bovisa, il più grande bosco spontaneo di Milano e da decenni un’area degradata dopo la chiusura dei gasometri, si appresta a rinascere. Vediamo il progetto di riqualificazione previsto e quando dovrebbero concludersi i lavori.

Il FUTURO della GOCCIA

# I primi lavori in partenza nel 2023 per far rinascere la Goccia della Bovisa

Goccia Bovisa

L’area abbandonata nella zona nord ovest della città di 33 ettari di bosco e ruderi a forma di goccia, per questo il nome la Goccia della Bovisa, si prepara alla sua rinascita. Un tempo qui sorgeva l’Union des Gaz con i suoi gasometri che consentivano ai milanesi di avere luce e acqua calda. Oggi rimangono solo degli scheletri immersi nella vegetazione.

Gasometro

Con l’accordo per la riqualificazione del Gasometro 2 – Innovation Hub,  presentato dal rettore del Politecnico, Ferruccio Resta, dal presidente lombardo, Attilio Fontana e dall’assessore alla Rigenerazione urbana del Comune di Milano, Giancarlo Tancredi, viene dato ufficialmente il via al progetto. I primi lavori partiranno a gennaio 2023, grazie a un investimento di 50 milioni di euro, e si concluderanno nel 2025. All’interno di questo gasometro verranno ospitate circa 1.000 startup, oltre ad aziende come Luxottica e i suoi laboratori.

Il commento del rettore del Politecnico: “La crescita della nostra università e della città ci costringono a pensare al futuro perché nei nostri spazi non ci stiamo più. L’area su cui nascerà il nuovo polo è di circa 40.000 mq, con i due gasometri che rappresentano un passato industriale di Milano che non c’è più. Uno sarà dedicato allo sport e uno al mondo dell’innovazione e delle startup“.

Leggi anche: La GOCCIA della BOVISA: storia e progetto di riqualificazione del più grande BOSCO SPONTANEO di Milano

# Un grande parco scientifico-tecnologico

parco della bovisa
Progetto riqualificazione Goccia della Bovisa

La rigenerazione dell’area non riguarderà però solo il Gasometro 2, ma tutta la superficie della Goccia che diventerà un grande parco scientifico-tecnologico. Ci sarà un grande parco che ruoterà attorno ai due gasometri recuperati, uno destinato ad ospitare lo “Smart city innovation hub“, l’altro la “Fabbrica dello sport“.

Credits: domusweb.it
nuovo campus Politecnico

Il piano di riqualificazione prevede nel dettaglio:

  • un’area verde pubblica di circa 40.000 mq che circonda i gasometri;
  • saranno piantati circa 1000 alberi che si uniranno ai 2000 cresciuti spontaneamente;
  • nuove residenze universitarie;
  • un edificio sperimentale a zero emissioni per il dipartimento di Energia;
  • smart city innovation hub;
  • la fabbrica dello sport con quattro piani dedicati a diverse discipline sportive;
  • un Polo delle Scuole Civiche milanesi.

I lavori dovrebbero terminare entro il 2030.

Leggi anche: Nuova SEDE del POLITECNICO a Bovisa: il progetto di Renzo Piano

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FABIO MARCOMIN

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Le TORRI più STRANE del MONDO

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Credits tokomoki IG - Forest Tower

A clessidra, pendente, attorcigliata, a tetris. Vediamo quali sono.

Le TORRI più STRANE del MONDO

#1 Il Campanile sommerso di Curon Venosta, Lago Di Resia, Alto Adige 

@nicola.scalise – Curon

Il Campanile di Curon Venosta, nel lago artificiale di Resia in Alto Adige, è artefice di uno degli spettacoli più affascinanti e inquietanti della Val Venosta. La costruzione di una diga ha portato nel 1950 a sommergere il comune di Curon, ricostruito sul crinale della montagna, lasciando intatto il campanile con la sua parte superiore che emerge dal centro del lago. Oggi è la principale attrazione turistica del luogo.

 

#2 La Torre della Garisenda, Bologna, la torre più pendente d’Italia

Credits: @pasto_22
Torre della Garisenda

La bolognese Torre della Garisenda, più piccola dell’altra torre rimasta nel capoluogo emiliano, la Torre degli Asinelli, con i suoi 4,1 gradi di inclinazione è la torre più inclinata d’Italia. La Torre di Pisa si ferma a 3,91 gradi. La pendenza è dovuta a cedimenti strutturali del terreno.

 

#3 Il Campanile della Chiesa di Suurhusen, Germania, edificio più pendente del mondo

Credits burgdame IG – Chiesa di Suurhusen

In Germania, a Suurhusen, c’è l’edificio più pendente del mondo: ben 5,19 gradi di inclinazione. Si tratta del campanile quattrocentesco del chiesa del paese, realizzato nel  Medioevo su un terreno paludoso e su fondazioni di tronchi di quercia, isolate dall’acqua di falda. Nel XIX secolo quando la terra fu prosciugata il legno marcì facendo inclinare la torre.

 

#4 Zaandam, Amsterdam, Olanda, l’hotel fatto a tetris

Credits temmitravels IG – Zaandam

Zaandam Hotel ad Amsterdam è un curioso palazzo di 12 piani e oltre 150 stanze dalle sembianze bizzarre. Assomiglia a un tetris di casette dai diversi colori e disposizioni, in pieno stile tradizionale olandese. A prima vista si presenta infatti come un agglomerato di forme accatastate una sull’altra in un insieme di equilibrio precario

 

#5 Forest Tower a Rønnede, Danimarca, la torre a clessidra immersa nella foresta

Credits tokomoki IG – Forest Tower

La Forest Tower è una struttura realizzata seguendo tutte le regole della bioedilizia, integrata nella natura circostante, all’interno del Parco naturale di Gisselfeld Kloster Skove, a circa 70 km a sud di Copenaghen. Raggiunge i 45 metri e ha una forma a clessidra con un base conica. Per giungere fino alla vetta si deve percorrere una passerella a spirale lunga 600 metri, avvolta da un intreccio diagonale di acciaio e legno di quercia, con al centro un albero. Dalla terrazza panoramica si può godere dello strepitoso panorama strepitoso della foresta di 4.000 ettari, tra laghi e torrenti, in cui è immersa.

 

#6 Evolution Tower di Mosca, Russia, il grattacielo attorcigliato

Credits picsbynarmin IG – Evolution Tower

L’Evolution Tower della capitale russa fa parte del Moscow International Business Center e si caratterizza per una rotazione intorno al proprio asse, pari a 156 gradi in senso orario. La costruzione di questo iconico grattacielo, alto 249 metri e tutto attorcigliato su se stesso, è durata 3 anni dal 2011 al 2014. La sua forma è talmente incredibile che si fatica a capire come possa stare in piedi.

 

#7 Capital Gate di Abu Dhabi, l’ultima torre pendente al mondo realizzata dall’uomo

Credits jbotma IG – Capital gate

Il Capital Gate di Abu Dhabi è un grattacielo situato presso il Centro Espositivo Nazionale della città. Alto 160 metri, fa registrare un’inclinazione rispetto alla verticale di 18 gradi verso ovest, oltre quattro volte quello della Torre di Pisa. L’edificio ha una struttura a griglia diagonale e il Guinness dei primati lo ha certificato nel 2010 come l’ultima torre pendente al mondo realizzata dall’uomo.

 

#8 Guangzhou TV Tower, Cina, per anni la torre più alta del mondo

Ph. Julia Cui

La Guangzhou TV Tower o Sightseeing Tower è una torre d’osservazione del distretto Haizhu di Canton, alta 450 metri, 600 metri contando anche l’antenna. La torre è diventata operativa il 29 settembre 2010 in occasione dei Giochi asiatici e fino all’inaugurazione Burj Khalifa di Dubai ha detenuto il primato di torre più alta del mondo.

 

#9 Torre di Tokyo, Giappone, la “Tour Eiffel” asiatica

Tokyo

La Tokyo Tower richiama le caratteristiche della parigina Torre Eiffel ed è una torre panoramica e per telecomunicazioni della città di Tokyo, in Giappone. La sua struttura reticolare è dipinta di bianco e di arancione come vogliono le normative di sicurezza aerea e si eleva per 332,6 metri.

 

#10 Qutub Minar a Delhi, India, il più alto minareto in mattoni al mondo

Credits minidora07 IG – Qutub Minar

Qutub Minar, a Delhi in India, è il più alto minareto in mattoni al mondo con i suoi 72,5 metri di altezza ed è patrimonio dell’Umanità Unesco. Per arrivare sino in cima bisogna salire 379 gradini, che collegano i suoi cinque piani affacciati ad altrettante balconate.

 

Fonte: Tgcom24

Continua la lettura con: Il GRATTACIELO di DIAMANTI

FABIO MARCOMIN

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I migliori SOCIAL HOUSING di Milano

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Credits: @ mauroblsmilan Bicocca Social Campus

Da qualche tempo a Milano si sta facendo strada un progetto di edilizia che è destinato a crescere vertiginosamente. Collocandosi a metà fra edilizia popolare e proprietà private vendute o affittate a prezzo di mercato, il social housing ha come obiettivo quello di fornire alloggi con buoni standard di qualità ad un canone che non superi il 30% dello stipendio dei fruitori. Ma dove si trovano i migliori social housing a Milano città? Andiamo a scoprirli assieme.

I migliori SOCIAL HOUSING di Milano

# Cascina Merlata

@cerutti939
Cascina Merlata

Un abitare accessibile a prezzi decisamente calmierati. E la promozione di residenze collaborative dove la coesione e la relazioni fra gli abitanti sia sempre più attiva e rappresenti un’occasione per migliorare la qualità della propria vita. Questi sono gli obiettivi dichiarati del progetto Social Village Merlata, uno degli access point più utilizzati per accedere nel 2015 all’Expo Milano. I prezzi sono più che accessibili e sotto casa i servizi e gli spazi in comune sono fra i più svariati. Bonus point: gli ultimi appartamenti disponibili offrono classe energetica A.

# Fondo Cà Granda

@xruqayya95x
via Paolo Sarpi

Il Fondo opera intervenendo su interi stabili o singoli appartamenti, rinnovando e adeguando l’offerta abitativa in gestione. A garanzia dell’inquilinato storico, si occupa in parallelo di organizzare piani di mobilità all’interno di appartamenti del Fondo di nuova ristrutturazione, che permettano la realizzazione degli interventi di recupero nel rispetto della qualità di vita dei residenti. Per quanto concerne le zone, è in atto il recupero di via Bramante 33 e interventi a numerosi civici di via Paolo Sarpi. Stabili in condizioni di degrado che verranno riqualificati grazie a interventi del fondo con la creazione di più di 30 appartamenti destinati al social housing.

# Redo Smart District

@fab.sala
Redo Smart District

Con un investimento di oltre 71,5 milioni di euro, Cassa Depositi e Prestiti ha realizzato, alla periferia sud-est di Milano, il progetto Redo: uno smart district di 615 appartamenti, locali commerciali, spazi verdi e altri servizi, costruito su un’idea di sostenibilità che mette al centro le persone, famiglie e la socialità, Redo è stato completato nel 2020, per riqualificare e dare nuova vita al quartiere meneghino Rogoredo-Santa Giulia. L’intervento si sviluppa lungo un viale su cui si affaccia un articolato sistema di corti aperte e permeabili. La via centrale si chiude in una grande piazza posta a nord, dove si concentrano i servizi commerciali e i servizi utili alla vita quotidiana.

# Bicocca

@mauroblsmilan
Bicocca Social Campus

BSC, Bicocca Social Campus, si trova in via Federica Galli (traversa di via Stella Bianca) nel cuore del quartiere Bicocca, a nord di Milano, una zona in continua crescita ed espansione. Circondato da un ampio spazio verde e situato all’interno della cittadella universitaria a circa 100mt dall’Università Bicocca e di fronte al Bicocca Village, dispone di numerosi servizi. La sua collocazione è ideale per raggiungere le varie zone di Milano grazie al passante ferroviario (fermata Greco) e alla metropolitana linea 5 Lilla (fermata Ponale). L’edificio si sviluppa in altezza, difatti conta 14 piani fuori terra ed è composto da circa 100 alloggi, suddivisi tra bilocali e  trilocali. I 56 appartamenti di BSC destinati al social housing sono situati tra il 6° ed il 12° piano, 28 bilocali e 28 trilocali, tutti parzialmente arredati con cucina completa di elettrodomestici e con elementi di illuminazione.

# Aria

Credits: artribune.com
Aria Milano

È anche il più importante intervento di social housing in Europa, dedicato all’insediamento delle giovani generazioni, delle famiglie, un vero e proprio servizio abitativo per il quartiere e la città che realizzerà oltre 1.200 nuovi appartamenti, la stragrande maggioranza in locazione a canone convenzionato. Siamo in zona Porta Vittoria, sede del nuovo campus internazionale IED – Istituto Europeo di Design. Non solo social housing (ce ne sarà in abbondanza, con case a prezzi accessibili sia in vendita che in affitto): il progetto vede la creazione di un quartiere, che si chiamerà Aria, capace di attrarre giovani e studenti, mettendo a disposizione un tessuto di opportunità lavorative, formative e di servizi, e includendo una vivace scena culturale. Il nuovo spazio di formazione sarà dedicato alla divulgazione delle competenze STE”A”M (science, technology, engineering, ART and mathematics) e si aprirà alla città attraverso un palinsesto di iniziative e usi temporanei dedicati alla cultura, alla creatività e alla solidarietà, tenendo insieme proposte di carattere internazionale.

Continua la lettura con: il quartiere Low Cost

CARLO CHIODO

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Il video del giorno: Una BOMBA ATOMICA su Milano? I primi terribili minuti e che cosa resisterebbe

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Che cosa accadrebbe se un ordigno nucleare esplodesse su Milano? Si riuscirebbe a sopravvivere? Fino a quanto distante risulterebbe fatale? Video di UStory

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Un NUOVO PARCO in arrivo a MILANO

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Seimilano residenze e parco

Sta per nascere un nuovo parco cittadino dalle caratteristiche uniche, ispirate alla rete agricola della Pianura Padana. Ecco come sarà e quando verrà inaugurato.

Un NUOVO PARCO in arrivo a MILANO

# Una nuova area verde di 160.000 mq nella periferia milanese

Credits: Urbanfile – Masterplan SeiMilano

Nell’ambito del progetto di rigenerazione di Sei Milano, il nuovo quartiere in costruzione nella periferia ovest della città ad opera di Borio Mangiarotti e Värde Partners, sono partiti i lavori per la realizzazione di un parco cittadino. L’area dell’intervento è di 330mila mq, fra via Calchi Taeggi e via Bisceglie nell’ex-area industriale bonificata, e la nuova area verde ne occuperà 160.000.

Il disegno è dello studio di architettura paesaggistica Desvigne che si è ispirato alla rete agricola della Pianura Padana, riportando all’interno del Parco la tipica trama geometrica e ricomponendo gli elementi identitari del paesaggio rurale in un susseguirsi di corsi d’acqua, rogge, filari alberati, orti e frutteti urbani, insieme a piante ad elevato assorbimento di Co2.

La disposizione del Parco è stata affidata a HW Style ed è stata pensata per favorire il microclima dell’area grazie al filtraggio dei venti provenienti da sud-ovest. A questo si aggiunge un impianto di irrigazione intelligente che permetterà di ridurre al minimo le risorse idriche utilizzate attraverso sistema di accumulo delle acque piovane.

Leggi anche: Nasce una CITTÀ GIARDINO nella periferia ovest

# Tutti i numeri del parco

Parco SeiMilano

Il Parco ospiterà 4.100 arbusti e 116mila mq di tappeti erbosi 2.300 alberi ad alto fusto appartenenti a specie presenti in Lombardia: querce, tigli, noci, frassini, ciliegi, gelsi, magnolie, scelti per la loro capacità di adattamento all’ambiente urbano e per la loro resistenza alle malattie tipiche del territorio. Al suo interno ci saranno anche piste ciclabili, una zona di 15.000 mq destinata alla pratica sportiva, un’area cani di 3.000 mq, 4.300 mq di spazi per i giochi dei più piccoli, un asilo e scuola materna.

# Quando verrà inaugurato

Seimilano residenze e parco

Una prima porzione sarà aperta ai cittadini nella primavera 2023, quella oltre il Lambro Meridionale nell’estate dello stesso anno, mentre l’inaugurazione completa avverrà entro la fine del 2024. Il nuovo parco pubblico sarà aperto 24 ore su 24, 7 giorni su 7, e non sarà recintato.

 

Leggi anche: Atmosfere nord americane nel nuovo parco di SEIMILANO

Continua la lettura con: CRESCE il VERDE a Milano, ma ROMA e NAPOLI ne hanno almeno il 20% in più

FABIO MARCOMIN

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La SPA GALLEGGIANTE a tre ore da Milano

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Credits theresenost IG - Pirate Bay Brienz

Rilassarsi e ballare dentro una spa che galleggia nell’acqua? Scopriamo dove si può fare e quanto costa.

La SPA GALLEGGIANTE a tre ore da Milano

Milano-Pirate Bay Brienz

# Pirate Bay Brienz, la spa che galleggia sul lago

Credits beardbrotherdino IG – Pirate Bay Brienz

Per provare l’esperienza di rilassarsi in una spa galleggiante bisogna andare a Brienz, nel Canton Berna in Svizzera, a poco più di 3 ore di treno da Milano. Al Pirate Bay Nautical Center, sul lungolago di Brienz, si può noleggiare e guidare una barca riscaldata dal fuoco piena di acqua a una temperatura di 38 gradi. Per mantenerla alla stessa temperatura ci si serve di una stufa a legna a bordo mentre per muoversi sul lago di Brienz la barca Hot Tug utilizza un motore elettrico. Non serve nemmeno la patente nautica, basta essere maggiorenni.

# I prezzi partono da poco più di 250 euro per un’ora e mezza di relax e divertimento

Credits theresenost IG – Pirate Bay Brienz

Per chi vuole anche divertirsi e godersi appieno l’esperienza, l’imbarcazione è dotata di una cassa audio per ascoltare la musica preferita ed è anche possibile richiedere Prosecco, birra o bevande analcoliche e snack per fare aperitivo in acqua. Il prezzo per un’ora e mezza di spa galleggiante parte da 249 franchi svizzeri, circa 253 euro, il venerdì e da 269 franchi, circa 273 euro, il sabato e la domenica fino a 3 persone a bordo e un drink compreso. Il costo sale per noleggi più lunghi e con più ospiti. Si possono prendere a noleggio anche accappatoi e teli da bagno.

Un’idea che presto vedremo anche nei nostri laghi?

 

Continua la lettura con: Le località del giorno (per una gita da Milano)

FABIO MARCOMIN

Vedi anche: Genova, Como, Orrido di Nesso, Crespi d’Adda, Torrechiara, Dossena, Civate, Oasi Zegna, Bormio, le Marmitte dei Giganti, Isolino VirginiaLuganoPomponescoMeranoMorcote, Mantova, le “Filippine Italiane”Lodi, PaviaVigevanoBobbio, Cumiana, MonzaValsassinaBardinetoValle d’Intelvi, Maranello, Tremosine, Ricetto di Candelo, Madonna di CampiglioVal VigezzoPunta SassoPortofino, BellagioLegnanoSottomarinaLe 5 TerreBroloPreda RossaLomelloBergamoMadruzzoGaggioPusianoGera LarioChamoisLerici

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Quale è il CAMPANILE più ALTO d’Italia?

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Quale è il CAMPANILE più ALTO d'Italia?
Credits juliette_a85 IG - Campanile di Mortegliano

Scopriamo quale è il campanile più alto d’Italia, quando è stato costruito, da chi è stato progettato e la top ten italiana.

Quale è il CAMPANILE più ALTO d’Italia?

Credits juliette_a85 IG – Campanile di Mortegliano dal basso

Il campanile più alto d’Italia è quello del Duomo arcipretale dei Santi Pietro e Paolo di Mortegliano in provincia di Udine, che tocca i 113,20 metri di altezza. Progettato dall’arcchitetto Pietro Zanini e inaugurato il 20 settembre 1959, il campanile friulano è stato realizzato in 6.850 giorni di lavoro ed ha una pianta ottagonale, come l’adiacente duomo dedicato ai santi Pietro e Paolo. 

# La top ten italiana

Credits michelesagyttus IG – Il Torrazzo di Cremona

Al secondo posto troviamo il Campanile della Cattedrale di Cremona, detto Torrazzo, costruito tra il 1200 e il 1300 e che arriva a 112,12 metri sovrastando la splendida città lombarda. Sul podio anche il Campanile del Duomo di San Pietro ad Alessandria, realizzato tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento, con un altezza di 106 metri. In quarta posizione il Campanile della Basilica di San Marco a Venezia che arriva a 98,6 metri.

A seguire la Torre degli Asinelli, il simbolo della città di Bologna, con i suoi 97,2 metri, il Campanile della Basilica minore romana di San Nicolò a Lecco con 96 metri e la Torre di Arnolfo a Firenze che arriva a 95 metri. Chiudono la top ten il Campanile della Chiesa di San Giulio a Castellanza in provincia di Varese con 93 metri, il Campanile del Duomo di Santa Sofia a Lendinara che arriva a 92,5 e infine il Campanile della Basilica di San Gaudenzio a Novara con 92 metri.

Continua la lettura con: Quale è il MARE più PROFONDO d’Italia?

FABIO MARCOMIN

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“C’è troppo DEBITO nel mondo, quindi devono creare INFLAZIONE. Questa è l’unica cosa che devi sapere”

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Ph. geralt - pixabay

Il mondo ha la febbre. I prezzi si impennano, l’inflazione galoppa. Si dà la colpa alla guerra, alle materie prime, ma la vera ragione è un’altra. La svela Eric Peters, CIO of One River Asset Management sul sito zerohedge.com.

“C’è troppo DEBITO nel mondo, quindi devono creare INFLAZIONE. Questa è l’unica cosa che devi sapere”

Debito Federale Americano detenuto dal pubblico – zerohedge.com

“Gli investitori stanno iniziando a fare i conti con il fatto che molte cose che credevano essere vere sono solo dei miti”, ha affermato Sasquatch. “Prevedevano che l’inflazione sarebbe rimasta bassa per sempre”. 

“Si sta scoprendo che il settore immobiliare non sempre è una copertura per l’inflazione. Né lo è l’oro. E prima che questo ciclo finisca, gli investitori scopriranno che le cose che credevano essere vere su infrastrutture, private equity e una varietà di investimenti illiquidi sono anche queste solo ipotesi“, ha continuato Sasquatch, CEO di una delle più grandi società di investimento del mondo. “C’è troppo debito nel mondo, quindi devono creare inflazione. Lo faranno sempre di più. Questa è l’unica cosa che devi sapere”, ha concluso.

# Le società immobiliari sono crollate: presto lo faranno anche i prezzi delle case

Aggiunge Viking, leader dell’asset allocation tattica per uno dei potenti pool di asset scandinavi: “(…) Eravamo tutti d’accordo che quando fosse arrivata la prossima recessione, avrebbe innescato uno stimolo fiscale aggressivo e ci avrebbe catapultati in un nuovo regime inflazionistico” (…)

“Se guardi le società immobiliari quotate sulla nostra borsa valori – che sono complessivamente in calo del 35% – scopri che questi titoli sono in calo del 60-80%”, ha affermato lo stesso Viking. “Tuttavia, devi anche considerare che l’inflazione è aumentata del 10%, il che rappresenta una perdita ulteriore, e anche la corona è scesa del 20% rispetto al dollaro”. L’architettura finanziaria di Stoccolma altamente indebitata sta cedendo, in lacrime, come ovunque. “E non abbiamo ancora visto i valori immobiliari dei privati girare davvero al ribasso”. (…)

# Come investire in questo scenario? Facendo l’opposto di quanto sia stato fatto negli ultimi decenni

Ph. klausdie – pixabay

“Come investire in questo nuovo scenario?” mi ha chiesto un CIO a Stoccolma. “Non so ancora cosa possiedi attualmente, quindi è difficile rispondere”, ho risposto. “Ma in generale, penso che dovremmo tutti rivedere ciò che ha funzionato negli ultimi due decenni di bassa inflazione, bassi tassi di interesse, finanziarizzazione, ritorno alla media, leva finanziaria, globalizzazione e pace. Chiediti come si comporteranno tali strategie quando queste dinamiche si invertono. Chiediti come andranno le tue strategie in un lungo periodo di repressione finanziaria, in cui le banche centrali gonfiano il debito pubblico”. 

“Rivedere è difficile, perché siamo tutti ancorati a ciò che è stato e il futuro sarà molto diverso”, ho continuato. “Per sfruttare le nuove opportunità e isolarti dai rischi, dovrai avere una mentalità aperta. (…) Bisognerà adottare proprio le strategie meno amate negli ultimi dieci anni. Penso che le strategie che hanno fallito allora, ora funzioneranno bene per anni. E viceversa.” 

Estratti tradotti da “There Is Too Much Debt In The World, So They Must Inflate It Away, Which They Will. That’s The Only Thing You Need To Know”, zerohedge.com

Continua la lettura con: Il diesel ridurrà tutto in cenere? 

LA FENICE

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I TAXI VOLANTI a Milano: questo il loro PERCORSO

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Taxi volanti Milano

Fra qualche anno a Milano ci si potrà spostare a bordo di aerotaxi. In attesa dell’autorizzazione dell’agenzia europea per la sicurezza aerea, vediamo le possibile tratte in città.

I TAXI VOLANTI a Milano: questo il loro PERCORSO

# I primi voli durante le Olimpiadi invernali di Milano-Cortina 2026

Futura, logo ufficiali Olimpiadi Milano-Cortina 2026

Fra qualche anno a Milano ci si potrà spostare a bordo di taxi volanti. Easa, l’agenzia europea per la sicurezza aerea, dovrebbe dare l’ok ufficiale nel 2024 e per questo le Olimpiadi invernali di Milano-Cortina 2026 potrebbe essere il momento ideale per i primi voli. In base ai documenti ufficiali quattro anni dopo sono previsti i «primi servizi di mobilità pubblica e semi-pubblica». I taxi volanti sono in grado di superare i 100 chilometri orari e di coprire 40-60 chilometri.

Leggi anche: I TAXI VOLANTI in arrivo a Milano: da Malpensa alla Stazione Centrale in 15 minuti

# Le tratte ipotizzate: Bresso, Linate, Malpensa, MIND

Embraer – Taxi volanti

I vertiporti dovrebbero essere realizzati a Bresso, Linate, Malpensa e probabilmente a che in un’area vicina al nuovo distretto di MIND. Secondo i dossier dell’Enac e del dicastero nel breve-medio termine si prevede la realizzazione di almeno due vertiporti urbani e uno aeroportuale. Alcune tratte degli aerotaxi elettrici dovrebbe essere tra gli aeroporti milanesi e il MIND o la Stazione Centrale, e tra gli stessi aeroporti. Al momento le simulazioni tariffarie stimano una cifra iniziale di 100-120 euro a persona, per un tragitto da Linate a Human Technopole, ma con l’aumento dell’offerta il costo dei biglietti dovrebbe diventare più competitivo.

# Dal 2035 i viaggi su larga scala

elysiumpost.t – Taxi-volanti-a-Milano

L’obiettivo è creare un collegamento intermodale veloce con navette taxi fra l’aeroporto e le diverse aree strategiche della città, in modo pulito e veloce perché evita tutto il traffico urbano. La data in cui questo servizio potrebbe essere su larga scala è il 2035. Sono già molti i passi in avanti fatti in quella direzione. Nel 2021 Sea e Skysports, azienda di progettazione e gestione, hanno annunciato l’avvio di un piano per sviluppare una rete di vertiporti da dove lanciare un servizio di «eVtol», velivoli elettrici a decollo verticale a metà tra un piccolo aereo e un elicottero, capaci di decollare e atterrare in verticale. 2i Aeroporti, l’holding controllata dai fondi infrastrutturali F2i e Ardian e che gestisce uno dei maggiori network di scali d’Europa compresi Linate e Malpensa, ha invece  partecipato all’aumento di capitale di Skyports. Pronti a volare sui cieli di Milano?

Leggi anche: Come ANDARE dall’AEROPORTO di MALPENSA a RHO FIERA

Continua la lettura con: La “storia infinita”; giunge al termine? Sala annuncia la data dell’INAUGURAZIONE M4

FABIO MARCOMIN

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I 7 LOCALI TOP di Milano secondo il NEW YORK TIMES

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Credits pastamadre_milano IG - Pastamadre

La corrispondente Ingrid K. Williams del New York Times ci porta alla scoperta del Settebello di locali da non perdere a Milano, tra aperitivi e cene di classe. Vediamo questa gustosa selezione.

I 7 LOCALI TOP di Milano secondo il NEW YORK TIMES

#1 Bar Basso, il primo a diffondere il rito dell’aperitivo

Credits: @albi_albis
Bar Basso

Una delle tappe imperdibili è il Bar Basso: «Un bar classico con interni rosa, amato sia dalle fashioniste che dalla folla del quartiere». Il primo locale bar a diffondere il rito dell’aperitivo, che propone una lista di 500 drink tra cui l’iconico Negroni Sbagliato che è stato inventato proprio qui: «Lo servono in un calice incredibilmente grande».

Indirizzo: Via Plinio, 39

#2 Il Mercato Centrale, meta imperdibile prima di ogni partenza da Milano

Credits Andrea Cherchi – Interno Mercato Centrale

Il Mercato Centrale viene consigliato come imperdibile prima di ogni partenza: «da esplorare prima di dire addio alla Città». Al suo interno si possono trovare pane e dolci del maestro dei lievitati Davide Longoni, i pesti, la caponata dell’oste cuoco Filippo La Mantia, il BBQ american style di Joe Bastianich, i cocktail di Flavio Angillo, tra i più apprezzati mixologist italiani, gli gnocchi di Agie Zhou della Ravioleria Sarpi.

Indirizzo: Via Giovanni Battista Sammartini, 2

#3 E/N Enoteca Naturale, un’atmosfera informale e mai impostata

Credits il_postodelcuore IG – Enoteca naturale

Un aperitivo fuori dal comune da E/N Enoteca Naturale, un locale realizzato negli spazi di Emergency e che guarda la Basilica Sant’Eustorgio. Viene proposta un’interessante lista di vini biodinamici, serviti all’aperitivo con piccole tapas, in un’atmosfera informale e mai impostata. Il commento di Ingrid K. Williams: «A Milano, l’aperitivo è un rituale amato che molti ancora associano a spritz dolcemente stucchevoli e buffet economici, ma non soffrirete all’Enoteca Naturale».

Indirizzo: Via Santa Croce, 19/a

#4 Alla Concorrenza, un’osteria vecchia maniera

Credits you.food IG – Osteria alla concorrenza

Un altro locale selezionato dal New York Times è l’Osteria alla Concorrenza, la nuova avventura Diego Rossi già chef di Trippa, nota trattoria milanese. Si tratta di un’osteria vecchia maniera, ma molto curata, con centinaia di etichette di vino ricercato e piatti schietti serviti nei piatti di carta, dettaglio che ha molto colpito i colleghi giornalisti: «Quello che manca all’Osteria Alla Concorrenza, una cucina, lo compensa con l’atmosfera. In questo vivace ristorante, aperto l’anno scorso con personale garrulo e arredamento vecchio stile, il vino scorre liberamente e nessuno sembra preoccuparsi che gran parte del cibo arrivi su piatti di carta».

Indirizzo: Via Melzo, 12

#5 Tone Bread & Wine Lab, il luogo ideale per scoprire le nuove tendenze dei lievitati

Credits tone.milano IG – Tone bread Milano

In via Donatello 22 c’è Tone Bread & Wine Lab, il locale che prende il nome dal tone, l’autentico forno circolare georgiano. Qui ogni giorno vengono sfornati pani tipici del Caucaso, ma anche pagnotte lievitate naturalmente con farine poco raffinate, focacce, pane islandese. Secondo il New York Times è il luogo ideale per scoprire le nuove tendenze dei lievitati: «A pranzo, prova il khachapuri adjaruli, un pane georgiano a forma di barca che qui viene fatto con lievito naturale, ripieno di formaggi piccanti, condito con un uovo che cola e servito caldo».

Indirizzo: Via Donatello, 22

#6 Pastamadre, una certezza in Porta Romana dove la regina è la pasta

Credits pastamadre_milano IG – Pastamadre

In Porta Romana è ormai una certezza Pastamadre che, come dice il nome, ha la pasta come elemento centrale del menu: «Dimenticate il classico rito del primo, secondo, a dolce. Da Pastamadre la pasta si eleva e da “starter” diventa “star”» Non mancano piatti di pesce, carne e verdure ma il primo a essere il re della cucina. Tra tutti il New York Times consiglia gli spaghetti alla chitarra in salsa di pomodorini gialli, conditi con una cucchiaiata di stracciatella fresca e tartare di gamberi rossi.

Indirizzo: Via Bernardino Corio, 8

#7 Lost Cafè, il bar dall’atmosfera scandinava

Credits lostecafemilano IG – Loste Cafè

Lost cafè il bar dall’atmosfera scandinava, dove trovare dolci freschi e preparazioni salate a ogni ora del giorno. Ingrid K. Williams ricorda infatti come una delle anime del «Loste» sia Stefano Ferraro, in passato capo pasticcere del «Noma» di Copenaghen, tra i migliori ristoranti del mondo. Una delle specialità tra i pasticcini è quello al cardamomo: «un panino burroso al cardamomo con una glassa di caffè e arancia che si sposa perfettamente con un cappuccino setoso».

Indirizzo: Via Francesco Guicciardini, 3

Continua la lettura con: Bubble World: a Milano il MONDO delle BOLLE dove si cammina tra le NUVOLE

FABIO MARCOMIN

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