Milano sta diventando una città solo per ricchi? Gli ultimi divieti entrati in vigore per accedere Area B, che escludono i cittadini che non possono permettersi un’auto nuova, gli affitti sempre più alle stelle, il costo della vita in generale tra i più alti in Europa sono segnali che sembrano portare verso quella direzione. Che cosa ne pensi?
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La risposta è volontaria e sarà mantenuta anonima. I risultati non hanno alcun valore statistico.
Sono passati solo alcuni giorni dall’introduzione delle nuove regole per Area B, ma il sistema è già nel caos, migliaia di email arrivate dai cittadini anche per Area C. L’opposizione in consiglio comunale chiede correttivi e deroghe. Vediamo cosa sta succedendo e i possibili aggiustamenti.
La RIVOLTA contro la MILANO OFF LIMITS: “no al fortino per ricchi”. I POSSIBILI CAMBIAMENTI in ARRIVO
# Cittadini contro le nuove regole di Area B
La Verità
Le nuove regole di Area B sono entrate in vigore appena qualche giorno fa, ufficialmente il tre di ottobre dato che le telecamere sono spente nel weekend, ma le proteste dei cittadini e di chi arriva a Milano per lavorare, non si sono fatte attendere.
# In arrivo dei correttivi, ma nessuna deroga
@Giovanni Citarda FB – Area B
Nell’incontro della sera del 5 ottobre tra il Sindaco Sala e gli esponenti di Centro destra a Palazzo Marino è emersa la volontà del primo cittadino di trovare soluzioni per risolvere i disagi e i problemi che i milanesi stanno incontrando per accedere e muoversi a Milano. Ma, ribadisce, non ci sarà nessuna deroga o cambiamento delle regole.
Tra i correttivi in arrivo c’è la risoluzione dei problemi tecnici che impediscono l’utilizzo di ben 14 su 26 parcheggi di interscambio, posizionati pochi metri dopo le telecamere di Area B, e l’allungamento dei tempi di deroga per chi stipula un contratto per l’acquisto di un auto nuova: il termine scaduto il 14 settembre verrà prorogato. Un’apertura è arrivata anche sull’aumento dei fondi messi a bilancio per la sostituzione delle auto inquinanti.
Sul numero dei 50 ingressi annui per i residenti il Sindaco Sala ha chiarito che sono da intendersi in giorni e pertanto nell’arco della stessa giornata si può entrare e uscire dalla ztl senza consumare ingressi. Tra 15 giorni è prevista una prima comunicazione in Consiglio comunale su Area B per illustrare i dati delle prime due settimane del provvedimento.
# Il caos sul funzionamento del Move-in
Regione Lombardia – Move In
Anche con il dispositivo di Move-in, la “scatola nera” che consente fino a 2.000 km annui all’interno di Area B in base alla tipologia di veicolo posseduto, sono arrivati i primi problemi. Tra le centinaia di segnalazioni ci sono quelle di cittadini che si sono visti sottrarre chilometri di percorrenza anche durante il weekend con la Ztl inattiva, oppure recapitare una multa nonostante il dispositivo correttamente funzionante. In previsione un tavolo tecnico in regione Lombardia per capire come apportare correzioni al sistema.
Ecco alcune segnalazioni:
I chilometri fantasma di Move-in
“Ho attivato il move in. Ma mi è arrivata lo stesso una multa. Ora dovrò perdere una giornata dai vigili per farmela togliere”
# Migliaia di email al Comune di Milano per Area C
Area C
Il caos riguarda anche Area C. Nell’ultima settimana il Comune di Milano ha infatti ricevuto circa 3.000 mail da parte di residenti nella Cerchia dei Bastioni che sono proprietari di vetture ibride e che chiedevano delucidazioni. Da lunedì è stato introdotto il ticket a pagamento anche per i possessori di auto ibride, che producono più di 100 grammi per chilogrammo di CO2. Il costo sarà di 2 euro dopo i primi 40 ingressi gratuiti.
# La protesta dei sindaci dell’hinterland: pronti a far pagare l’ingresso ai milanesi
Roberto Di Stefano – Sindaco di Sesto San Giovanni
Furiosi anche i sindaci dell’hinterland. Il sindaco di Sesto San Giovanni, Roberto Di Stefano, minaccia: “pronti a fare un’area S per far pagare i milanesi che entrano a Sesto San Giovanni”. “Sala fa l’ecologista con l’inquinamento degli altri”, conclude il sindaco.
In un sondaggio lanciato sulla nostra testata si sono espressi contro le nuove regole di Area B e Area C il 70% dei milanesi.
# Gli interventi per evitare che a pagare siano i meno abbienti
Il rischio segnalato da molti è che per cavalcare a tutti i costi l’ideologia green Milano stia diventando sempre più una città per soli ricchi. In pochi possono ormai permettersi di acquistare un’auto nuova o pagare un ticket solo per muoversi in città. Per non escludere dalla città i cittadini con un reddito medio-basso e dimostrare quella solidarietà di cui Milano si vanta con il resto d’Italia si dovrebbe mettere in campo delle soluzioni più concrete rispetto a quelle sinora proposte. Vediamone alcune:
aumentare il numero di giorni di deroga per l’accesso ad Area B;
realizzare grandi parcheggi gratuiti d’interscambio presso le fermate della metropolitana fuori dal perimetro delle telecamere della Ztl;
introdurre abbonamenti low cost al trasporto pubblico validi per tutta la Città Metropolitana di Milano e Monza, per residenti e non residenti, come stanno facendo altre grandi città d’Europa.
Il principio è che ai sacrifici imposti, soprattutto ai più poveri, deve corrispondere uno sforzo supplementare dell’amministrazione comunale che faccia percepire una reale vicinanza della politica agli interessi della collettività a 360 gradi e non solo a quelli di una minoranza che, a Milano, tende a corrispondere alla parte più benestante della popolazione.
#Venerdì 7/10: Counting Crews e Boris Brejcha, prosa con Moliere e Shakespere da bar e la nostalgia della musica anni ‘80
Counting Crews – Credits: Onda Rock
Il Malato immaginario: primo fine settimana in scena per Gioele Dix e il suo omaggio a Moliere. Al Teatro Franco Parenti di via Pierlombardo 14 (domenica orario pomeridiano).
Il corpo della parola: laboratorio esperienziale presso la sede milanese di LabArca, in via Marco d’Oggiono 1. Inizio alle 20.45 per una serata all’ascolto della propria comunicazione non verbale.
Boris Brejcha: la techno internazionale sbarca a Milano, grazie all’eclettico produttore tedesco. Al Fabrique di via Fantoli 9, con inizio alle ore 21.00.
Counting Crews: al Teatro Dal Verme di via S. Giovanni sul Muro arriva il rock senza tempo della band americana. American sound al 100% tra folk, blues e rock.
Shakespeare da Bar: Davide Lorenzo Palla porta una trilogia shakespeariana, sintesi della sperimentazione compiuta negli ultimi anni. Dopo aver portato gli spettacoli nei bar della penisola, tocca al palcoscenico vero del Carcano di Porta Romana.
Karmadrome: al Bobino club di Porta Genova inaugura una nuova serata dedicata alla musica anni ’80. L’appuntamento per i nostalgici è al venerdì sera con i dj Carlo Villa e Tommaso Toma.
#Sabato 8/10: mercatini all’aperto in città, musica antica a Lainate e il secondo appuntamento con Marco Mengoni
Peratoons – Credits: Comicon
Fiera di Sinigaglia: vale sempre la pena ricordare il mercatino delle pulci che a Milano prende vita ogni sabato. L’Alzaia del Naviglio Grande si copre di bancarelle dell’usato dalle 8.00 alle 18.00.
Basar: mercatino alla sede A.S.A. Onlus di via Arena 25. Dalle 10.00 alle 18.00 nuovo, usato e vintage aspettano curiosi e appassionati.
Machu Picchu e gli Imperi d’oro del Perù: il nuovo progetto del MUDEC di via Tortona, esplora i misteri della cosmologia andina, espone opere in terracotta ed offre anche l’esperienza di una sala immersiva. Apre sabato e continua fino al prossimo febbraio.
Mercato della Terra: appuntamento fisso con Slow Food e i coltivatori del Parco Agricolo Sud alla Fabbrica del Vapore. Un incrocio urbano tra la Milano agricola e la nuova metropoli ai piedi dei grattacieli, dalle 10.00 alle 14.00.
Ridi a Creepypelle: alla libreria dei ragazzi e delle ragazze di via Tadino 53, pomeriggio di firmacopie con Peratoons. Ingresso gratuito e spilletta in omaggio.
Musica e stravaganze: Festival di musica antica presso Villa Borromeo Visconti Litta di Lainate. Inizio dalle 19.15 da Largo Vittorio Veneto con il capolavoro giovanile di G. F. Haendel Oh Numi eterni (La Lucrezia).
White Dinner Show: all’ Agriturismo Dolce Luna di Via Gaetano Airaghi 131, cena in bianco a partire dalle ore 20.00. Si inizia con un aperitivo a bordo piscina e si prosegue con il Dinner Show e la musica di Enzo Fiorentinoe il DJ set con Noè Ghezzi.
Ridi Pagliaccio: pre serata al Teatro Dal Verme. Dalle 18.00 alle 20.00 le prime d’autore: Leoncavallo, Puccini, Lehár, Meyerbeer, Angelo Foletto conversa con Piero Ostali e Luciana Serra
Marco Mengoni: seconda serata milanese del cantautore romano, al Forum di Assago. Ore 21.
#Domenica 9/10: la DeeJay Ten, Biciclettata sulla Martesana, un tentativo di record del mondo a City Life e la musica di Raphael Gualazzi, Federico Mecozzi, Dean Lewis e Years&Years
Deejay Ten – Credits: Radio Deejay
DeeJay Ten: la celebre corsa organizzata da Radio Deejay che attende migliaia di runner, da Viale Malta alle ore 10.00. Due i percorsi, da 5 e 10 km, per una domenica di sport che si svolgerà con qualsiasi condizione meteorologica.
Biciclettata Naviglio Martesana: ritrovo alle 9.00 in via Dante a Vimodrone, per la biciclettata lungo la Martesana, con arrivo verso le 13.00 a Trezzo s/Adda.
Vecchi libri in piazza: come ogni seconda domenica del mese, tornano in Piazza Diaz i vecchi libri rari e curiosi. Dalle 9.00 alle 17.00 gli appassionati possono godere delle rarità e stampe di una volta.
Fiori & Sapori: importante evento sull’Alzaia del Naviglio Grande, in compagnia di fiori, piante ed attrezzature per il giardino. Oltre 200 vivaisti e specialisti si danno appuntamento dalle 8.30.
Domenica di carta: apertura straordinaria di pinacoteche e biblioteche, per la replica di un’iniziativa di grandissimo successo. Tra le altre, a Milano, è aperta la Pinacoteca di Brera, dalle 10.00 alle 14.00.
Menspire meets Italy: un incredibile visual composto da 6 demo spiegate step by step da due dei migliori formatori presenti nel panorama mondiale. Show di @joshlamonaca & @lucaperillo allo Spazio Tertulliano nell’omonima via, dalle 10.00 alle 19.00.
F@mu: Giornata Nazionale delle Famiglie al Museo. Moltissimi i musei, le fondazioni e gli spazi espositiviche hanno aderito all’iniziativa: per un giorno apriranno alle famiglie e le info si possono trovare a famigliealmuseo.com .
Homelife Quartet: progetto creato dal contrabbassista Tito Mangialajo Rantzer che omaggia Carla Bley e Steve Swallow. Presso la Biblioteca della Cascina Grande, in viale Togliatti a Rozzano, dalle 17.00 alle 19.00.
Brindisi da record: Milano Wine Week col botto, per un tentativo di Record da Guinness dei primati. A City Life, proprio in piazza Tre Torri, si brinda con Prosecco DOC. L’inizio è alle 17.30 ed è consigliato arrivare in anticipo.
Ri-Scatti 2022: apre la settima edizione del progetto di fotografia sociale dell’associazione Ri-scatti. Tema di quest’anno è “Per me si va tra la perduta gente”. Alla sala delle Cariatidi di Palazzo Reale fino al 6 novembre.
Brocantage: a Monza, in via Bergamo 20, oltre 100 espositori attendono curiosi e collezionisti per mostrare le rarità e l’antiquariato. Dalle 8.00 di mattina come ogni seconda domenica del mese.
Federico Mecozzi: al Teatro Filodrammatici lo show di un interessantissimo violinista e compositore. Federico Mecozzi è il primo violino che da anni accompagna Ludovico Einaudi.
Raphael Gualazzi: alla Sala Verdi del Conservatorio, a partire dalle ore 21.00, Raphael Gualazzi e la sua sfrontata delicatezza, sono i protagonisti di JazzMI.
Dean Lewis: una data italiana per l’artista australiano. Apertura porte ai Magazzini Generali di via Pietrasanta 14 alle ore 21.00.
Years&Years: attesissima unica data del The Night Call Tour. Olly Alexander sbarca al Fabrique con il suo show che promette meraviglie
#Per tutto il fine settimana: la Milano Wine Week, una fiera del libro dal format innovativo
Vino Milano – Credits: conoscounposto
Milano Wine Week: domina il comparto degli eventi all’aperto di ottobre la Wine Week. Inizio sabato 8/10 e continua fino al 16 ottobre un percorso diffuso a Milano, in cui il protagonista assoluto è il vino.
EDITA: torna dopo il successo della prima edizione, EDITA, una fiera del libro con un format innovativo. A Cascina Cuccagna sabato 8 e domenica 9, dalle 10.00 alle 19.00, con ospiti, case editrici ed appassionati.
La prima Don’t Escape Room: in occasione della giornata mondiale della salute mentale, prevista per il 10 ottobre, Unobravo organizza due eventi in Piazza Gae Aulenti. Sabato alle ore 10.00 e domenica alle ore 20.00, per non scappare dalle emozioni ma per affrontarle.
Milano Golosa: In piazza S. Eustorgio torna una delle passioni milanesi: un appuntamento per gli amanti del buon cibo gourmet. Dalle 10.00 ci si perde tra degustazioni, laboratori, storie e cibo.
Milano Sposi 2022: consueto appuntamento ottobrino con la fiera dedicata al giorno più bello. Al Parco Esposizioni di Novegro da venerdì a domenica, con apertura dalle 10.00 alle 20.00.
Il Palio dell’Oca: a Lacchiarella una storica manifestazione folcloristica, che si svolge nella cornice di Piazza Risorgimento 11. Sfilate in costume dei sette Cantoni Ciarlaschi, i carri tipici e la corsa delle Oche, sono alcuni degli appuntamenti da non perdere.
Chiostro in fiera: la fiera dell’artigianato nel chiostro del Museo Diocesano. Giorni di festa e mercatini per la cornice di piazza S. Eustorgio 3. L’occasione coincide anche con la seconda domenica del Little Market.
La vendemmia di Montenapoleone: continua per tutto il fine settimana l’evento che coniuga vino e lusso. Le canine più prestigiose incontrano i brand dell’alta moda e della gioielleria di lusso a Montenapoleone District.
Festival del Vino di Lazzate: prima edizione della festa del Vino a Lazzate, che durerà per tutto il fine settimana in piazza Giovanni XXIII.
Bruce Nauman. Neons Corridors Rooms: mostra con oltre 30 opere realizzate da Bruce Nauman. All’Hangar Bicocca di via Chiese 2 ingresso gratuito da venerdì a domenica, 10.30 – 20.30.
Aperitivo in Villa: venerdì e sabato aperitivo a Villa Reale di Monza. Dalle 19.00 alla mezzanotte, ingresso libero (ma è consigliata la prenotazione) per girare tra banchetti e degustazioni.
Appuntamento a Lunedì mattina per gli eventi della settimana dal 10 al 14 ottobre
Ecco quali car sharing ci sono a Milano, le tipologie di servizio, le auto che si possono noleggiare e le principali tariffe previste.
Quali CAR SHARING ci sono a Milano?
# I due tipi di car sharing
A Milano ci sono due categorie di car sharing: i free floating, le auto si prelevano e si lasciano liberamente sulle strisce gialle o blu della zona operativa, all’incirca corrispondente al territorio comunale salvo qualche sconfinamento in alcuni comuni dell’hinterland, e quelli station based, con le auto che devono essere prelevate e riconsegnate nello stesso apposito parcheggio riservato. Vediamo gli operatori principali.
# Il car sharing free floating
Sharenow
In questa categoria troviamo:
Share Now, l’operatore nato dalla fusione tra Car2go e DriveNow, con una flotta eterogenea che comprende Smart, Fiat 500 elettriche, auto di segmento medio di marca Peugout e Citroen, e di fascia alta come la BMW serie 1. Le tariffe, che variano in base al modello, sono al minuto con 200 km inclusi, oppure orarie e giornaliere fino a un periodo massimo di 30 giorni con un costo aggiuntivo per i km percorsi. Si può anche prenotare l’auto in anticipo con consegna nei pressi dell’abitazione;
Enjoy, di Eni, che mette a disposizione fiat 500 e furgoni Doblò anche bi-fuel, con noleggio al minuto a 25 centesimi o giornaliero per un massimo di 50 euro, di 80 per il furgone;
LeasysGo propone in sharing la fiat 500 elettrica. Ci sono due piani: il Prepaid al costo mensile di 19,99€ e inclusivo di 120 minuti di mobilità al mese e il Pay-per-use, senza costi fissi e una tariffa di 0,32€ al minuto. Per entrambe le soluzioni, la tariffa massima giornaliera è fissata a 49€;
Zity, l’ultima arrivata, propone a noleggio l’utilitaria Dacia Spring full electric con circa 250 km di autonomia. Si può tenere per un massimo di 3 giorni e in caso di utilizzo durante il noleggio si può usufruire di una tariffa dimezzata di 12 centesimi invece che di 23 centesimi.
# Il car sharing station based
Ubeeqo
Tra gli operatori station based ci sono:
Ubeeqo, di Europcar Mobility Group, che ha rilevato il servizio di Guidami (il primo car sharing milanese) e che propone i principali segmenti di auto: dalla citycar alla berlina premium, fino al furgone. Tra i marchi ci sono VW, Renault e Toyota. Il noleggio minimo è di 4 ore e alla tariffa base va aggiunto un costo per ogni km percorso successivo ai primi 30 km compresi nel servizio. Le auto si trovano all’interno dei parcheggi di supermercati, centri commerciali o silos in stalli dedicati.
E-Vai, la soluzione regionale del gruppo Fnm, con 120 punti in 62 località, tra le quali 36 stazioni ferroviarie e i tre principali aeroporti lombardi. Ci sono due tipologie di iscrizione: Silver, per chi noleggia una tantum, e Gold, con un anticipo di 60 euro ma senza costi di apertura del noleggio. Si paga solo per ogni ora di utilizzo. Tra i modelli di auto ci sono Renault Zoe, Toyota Auris e Yaris Hybrid.
Viaggio alla scoperta di Noale, cittadina votata dagli utenti di Facebook e Instagram come il “Borgo più bello del Veneto”. L’unica città fortificata del Veneziano, a tre ore da Milano.
Alla scoperta di NOALE, il “Borgo più bello del Veneto”
# Noale, la sorpresa dell’entroterra veneziano
La bellezza suggestiva di Venezia non si esaurisce quando si esce dalla città lagunare. L’entroterra veneziano riserva infatti a tutti i suoi visitatori delle sorprese particolarmente positive. Noale è una di queste.
Credits: @venetoeu.it
# L’unica cittadina fortificata di tutto il territorio del Veneziano
Cittadina ricca di storia, Noale sorge al centro del territorio formato da tre importanti città del Veneto: Venezia, Padova e Treviso. Grazie a numerosi reperti archeologici e come si può notare dalla sua forma, ereditata dalla conformazione della tipica centuriazione romana, le sue origini si possono collocare attorno all’epoca preromana e romana.
I portici e i palazzi affrescati, in gran parte databili tra il sedicesimo e diciasettesimo secolo, permettono una forte somiglianza della struttura urbanistica di Noale a quella di Treviso. Novalis, questo il nome latino della cittadina, nel Basso Medioevo venne fortificata per diventare un avamposto militare della città di Treviso. Grazie a questa opera di difesa, recentemente ristrutturata, Noale è diventata l’unica cittadina fortificata di tutto il territorio del Veneziano.
# Una realtà con doppio cuore cittadino
Noale conta 2 torri: la Torredelle Campane e la Torredell’Orologio. Quest’ultima, fresca di restauro, ospita ora anche il museo della civiltà contadina.
Credits: @proloconoale.it
Le sue 2 piazze principali,Piazza Castello e Piazza Maggiore, le danno un’altra unicità: Noale è infatti l’unica realtà della provincia di Venezia ad avere un doppio cuore cittadino.
# Oasi WWF e l’Aprilia
A due passi dal suo centro, Noale ospita l’ Oasi WWF Cave di Noale. Si tratta di un piccolo gioiello all’interno del quale vige la massima tutela dell’ambiente, con interessanti varietà faunistiche e floreali.
Credits: @francescogastaldo(IG) – Oasi Cave di Noale
Per gli amanti delle motociclette, è ottimo sapere che a Noale si trova la sede storica dell’Aprilia.
Sede dell’Aprilia a Noale (VE)
# Il Palio di Noale e la Bala D’Oro
A Noale vengono organizzati, ormai da molti anni, degli eventi che riportano alla luce alcune tradizioni medievali. Dal 1997, nel week-end della Pentecoste, prende vita il Palio di Noale : una rivisitazione di giochi e cerimonie indetti dai signori Tempesta (antichi padroni della cittadina) nel 1339 e nel 1347. Il Palio consiste in una corsa a staffetta su una distanza di 800 metri che si svolge tra gli esponenti delle sette contrade nel centro storico.
Credits: @paliodinoale(IG)
Un’altra cerimonia tradizionale è invece la Bala D’Oro: questa vede protagoniste le diciottenni noalesi impegnate nell’estrazione di alcune sfere di legno che contengono le cosiddette “bale d’oro“. Una di queste sfere, nella tradizione, conteneva dodici ducati d’oro, donati dall’Ospedale Noalese dei Frati Battuti come dote.
Credits: @paliodinoale(IG)
# Noale votata “Borgo più bello del Veneto”
Visto che oramai il mondo mediatico è nelle mani dei social, è giusto ricordare che nel 2020, proprio Noale ha vinto un contest lanciato su Facebook e su Instagram. I principali borghi veneti, tra cui non mancavano Asolo, Marostica, Caorle ed altri, si sono sfidati e hanno lasciato la scelta agli utenti, che hanno premiato a suon di like proprio Noale come “Borgo più bello del Veneto”.
Milano nel mondo significa stile. Questo il video realizzato in questi giorni dalla fashion blogger internazionale Yana Skvortsova sulle strade di Milano.
Hai un video di Milano da inviarci o segnalarci? Scrivici su info@milanocittastato.it (video del giorno)
Negli ultimi anni il Comune di Milano ha incrementato i chilometri di piste ciclabili, anche per favorire la mobilità durante la pandemia in cui i posti sui mezzi pubblici erano limitati, in molti casi solo disegnate sull’asfalto e quasi sempre sulla carreggiata stradale. La tendenza diffusa all’estero da tempo è quella invece di realizzarle sui marciapiedi.
E se le CICLABILI le facessimo sul MARCIAPIEDE?
# Da Monaco di Baviera a Parigi, le ciclabili sfruttano lo spazio dei marciapiedi
Stefano dall'Aglio FB - Ciclabili Monaco di Baviera
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Stefano dall'Aglio FB - Ciclabile marciapiede
Stefano dall'Aglio FB - Ciclabili marciapiede
Stefano dall'Aglio FB - Ciclabile sul marciapiede
Stefano dall'Aglio FB - Ciclabile su marciapiede
Nell’ambito del miglioramento della mobilità cittadina, soprattutto quella individuale, tutte le grandi città stanno investendo sullo sviluppo o l’ampliamento delle reti ciclabili. La tendenza a livello europeo è quella di realizzare piste o corsie ciclabili utilizzando parte dell’ampio spazio dei marciapiedi e lasciando lo quindi intatto quello riservato a veicoli e motoveicoli. Da Monaco di Baviera, in foto, a Berlino, Zurigo, Parigi, Lione, Goteborg sono molte le città che hanno scelto da tempo questaimpostazione progettuale.
# L’esperienza milanese e lo sviluppo della rete
Ciclabili in sede stradale
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Credits: Urbanfile - Ciclabile Corso di Porta Nuova
Credits: Urbanfile - Ciclabile Corso di Porta Nuova
Credits: milanoevents.it - Incrocio Pista ciclabile Bastioni di Porta Venezia
Credits: 7giorni.info - Immissione Ciclabile su Corso Venezia
Anche Milano sta attuando un piano di estensione delle sua rete ciclabile. Oltre i chilometri realizzati in questi anni, con semplice segnaletica stradale o in sede protetta, sono previsti 25 nuovi itinerari per una lunghezza complessiva di 70 km tra il 2023 e il 2024. La gran parte degli interventi prevede o ha previsto la realizzazione delle piste ciclabili sulla carreggiata, togliendo spazio alle auto anche se non necessario, quando soprattutto nelle periferie milanesi ci sono enormi marciapiedi e parterre alberati poco curati che potrebbero ospitare percorsi per ciclisti senza limitare la circolazione di alcun mezzo.
Anche perché molti pedoni si chiedono: se i ciclisti già usano andare sul marciapiede, perchè non delimitarne il passaggio?
Ciclabili su marciapiedi a Milano
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Credits Andrea Cherchi - Via Melchiorre Gioia
gioia
Paterre centrale Corso Lodi
Ciclabile su marciapiede Corso Lodi
Non mancano nel capoluogo lombardo esempi di piste ciclabili che occupano una porzione del marciapiede, ma sono una eccezione e riguardano soprattuttozonesoggette a rigenerazione e trasformazione. Tra gli esempi più recenti ci sono il nuovo distretto di Porta Nuova e l’area di Symbiosis oppure Corso Lodi qualche anno fa dopo la dismissione della linea tranviaria, con un parterre centrale per pedoni e ciclisti e alcuni brevi tratti sul tratto tra piazza Medaglie d’Oro e Piazzale Lodi.
Questa regola di pianificazione urbana si focalizza sull’importanza di avere città ricche di vegetazione per promuovere benessere e salute. Vediamo in che cosa consiste.
La REGOLA del 3-30-300 per avere PIÙ SPAZI VERDI in città: potrebbe funzionare a Milano?
#1 Ogni cittadino deve vedere almeno 3 alberi da casa sua
@hotelpalladiomilano IG – Bosco Verticale
Il Dottor Cecil Konijnendijk van den Bosch, che insegna silvicultura urbana a Vancouver, Canada, ha proposto una formula di pianificazione urbana chiamata “regola 3–30–300”: si focalizza sull’importanza di avere città ricche di vegetazione per promuovere benessere e salute.
La prima regola prevede che ogni cittadino debba poter vedere dalla propria abitazione almeno tre alberi. Secondo alcuni studi vedere del verde apporta benefici sia per la salute mentale sia per il benessere fisico. Il comune danese di Frederiksberg da tempo impone che ogni cittadino dovrebbe vedere almeno un albero.
#2 Il 30% di copertura arborea in ogni quartiere
@mariateresarolla IG – Roggia Vettabbia
La seconda regola introduce il parametro del 30% di copertura arborea in ogni quartiere. Numerosi studi hanno mostrato un’associazione tra copertura arborea e mitigazione della temperatura, miglioramento dei microclimi e di salute fisica e mentale, e riduzione di inquinamento e rumore. Un altro aspetto positivo conseguente è che le persone saranno incoraggiate a passare più tempo all’aperto e ad interagire gli uni con gli altri.
#3 Un parco a non più di 300 metri da casa
@solextra Parco Nord
L’ultima regola prevede che i cittadini abbiano un parco a non più di 300 metri. Secondo quanto rivelano molti studi, poter accedere accesso ad uno spazio verde di almeno un ettaro in breve tempo, avrebbe un impatto positivo sulla salute fisica e mentale.
La regola del 3-30-300 potrebbe funzionare anche a Milano per renderla finalmente una città verde che possa favorire un maggior benessere fisico e mentale?
Milano si conferma al primo posto per numero di reati in Italia nella classifica aggiornata sulla criminalità elaborata da Il Sole 24 Ore che fa riferimento alle denunce del 2021. Sono 193.749 i reati, quasi 6mila ogni 100.000 abitanti, seppur in calo dell’11,8% rispetto al 2019 e in linea con un trend che si riscontra in tutte le grandi città della penisola salvo qualche eccezione. Il capoluogo lombardo primeggia per densità di furti (2.943 ogni 100mila abitanti), in particolare nei negozi e nelle auto in sosta, è secondo per rapine in strada, terzo per associazioni per delinquere e settimo per denunce di violenza sessuale.
Ma si tratta di fredde statistiche oppure qualcosa che corrisponde al vero? Per capirlo, ti chiediamo:
Sei mai stato vittima di una di queste situazioni?
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“Sono partito da Milano con una moto sportiva, una yamaha R7, per provare a raggiungere Londra, la mia avventura più grande”. Il video del viaggio di Giovanni Fois
Hai un video di Milano da inviarci o segnalarci? Scrivici su info@milanocittastato.it (video del giorno)
Francesco del Prete - Giardino Santa Maria presso San Celso
Un piccolo gioiello “verde” sul retro di una delle chiese più belle e meno conosciute di Milano.
La MERAVIGLIA del GIARDINO NASCOSTO (sul retro di una delle chiese più belle ma meno conosciute di Milano)
# La Chiesa di Santa Maria presso San Celso, una delle più belle e meno conosciute di Milano
Credits federsalva IG – Chiesa di Santa Maria presso San Celso
La Chiesa di Santa Maria presso San Celso è una delle chiese più belle e forse meno conosciute di Milano. La facciata è imponente e sontuosa con i suoi magnifici marmi, l’interno è impreziosito da un pavimento straordinario, i dipinti e gli stucchi modellati ad arte e dorati.
Credits francescogarza IG – Interno chiesa Santa Maria presso San Celso
Si trova lungo Corso Italia e la vista è quasi nascosta dal colonnato che corre lungo il marciapiede. La vera meraviglia si trova però dietro la chiesa.
Francesco del Prete – Giardino Santa Maria presso San Celso
Sul retro della chiesa, arrivando da via Vigoni, si trova un piccolo gioiellino “verde, un giardino meraviglioso: il Parco di San Celso. All’interno di questa oasi in pieno centro città c’è una piccola fontana, alcune statue di santi, dei grandi alberi, un prato curato alla perfezione e siepi con colori che sfumano dal verde al viola.
Credits uoscintoneveniu IG – Parco San Celso
Da qui si possono ammirare il campanile, il più antico ancora in funzione a Milano, e l’abside delle due chiese.
Vediamo come arrivare a Milano dall’Aeroporto di Orio al Serio, con prezzi e durata in base al mezzo di trasporto utilizzato.
Come ARRIVARE a Milano dall’AEROPORTO di ORIO al SERIO
@tpicture-pixabay – Aeroporto Orio al Serio
L’aeroporto di Milano-Bergamo Orio al Serio è il terzo aeroporto del capoluogo lombardo, dopo Linate e Malpensa, secondo per numero di passeggeri e utilizzato principalmente dalle compagnie lowcost. Dispone di un unico terminal ed è l’hub italiano di Ryanair. La distanza dal centro di Milano è di circa 53 km. Vediamo le alternative per arrivarci.
L’alternativa più rapida per arrivare da Milano dall’Aeroporto di Orio al Serio, traffico permettendo, è in auto prendendo l’autostrada A4 al casello di Bergamo e poi le tangenziale est, nord o esterna di Milano. Meno stressante ma più costoso c’è l’opzione del taxi. Il tempo previsto è di circa 45 minuti/1 ora.
# Come arrivare a Milano dall’Aeroporto di Orio al Serio in pullmann
Aeroporto Bergamo-Milano in pulmann
Nel piazzale esterno dedicato agli arrivi ci sono numerose compagnie di autobus shuttle che effettuano il servizio di trasporto fino alla stazione centrale di Milano. Il prezzo varia dai 6 ai 12 euro e il tempo di percorrenza è di circa un’ora, la frequenza delle partenze è ogni 15 minuti.
# In treno, l’alternativa più economica
Aeroporto Bergamo-Milano in treno
L’ultima possibilità per raggiungere Milano è in treno, recandosi prima alla stazione di Bergamo prendendo uno degli autobus ATB, dell’Azienda Trasporti Pubblici di Bergamo, che compiono il tragitto dall’aeroporto in circa 10-15 minuti. La durata del viaggio in treno senza cambi fino alla Stazione Centrale di Milano è di circa 48 minuti e il prezzo è di 5,80 euro.
Nell’ultimo anno si è registrato un boom delle case all’asta in Lombardia. A pagare il prezzo la fascia di reddito medio-bassa. Vediamo il quadro della situazione.
Il PREZZO della CRISI: in LOMBARDIA 2 IMMOBILI su 3 all’asta valgono MENO di 100 mila euro
# Boom delle case all’asta in Lombardia, due su tre valgono meno di 100 mila euro
Credit Andrea Cherchi – Porta Romana
Nell’ultimo anno si è registrato un vero boom delle case all’asta in Lombardia, con un aumento dell’11,6%. Sandro Simoncini, professore di Economia e Gestione delle Imprese e direttore scientifico del Centro studi Sogeea analizza questo fenomeno: “Il 64% delle abitazioni all’asta ha un prezzo inferiore ai 100mila euro, percentuale che sale fino all’88% se si prendono in esame anche gli immobili appartenenti alla fascia tra 100mila e 200mila euro. Nella stragrande maggioranza dei casi, insomma, non si tratta certo di case di particolare pregio.”
# Piccoli imprenditori, artigiani e commercianti i più colpiti dalla crisi
Credit Affaritaliani
Simoncini spiega come questo dato, uniforme a livello nazionale, dimostri che “sia sempre la fascia di reddito medio-bassa a pagare il tributo più rilevante alla crisi.” Aggiungendo che “gli effetti della pandemia e della pregressa stagnazione economica che stenta a interrompersirisultano sempre più devastanti con il passare degli anni. Cresce il numero di piccoli imprenditori, artigiani, commercianti che sono riusciti a far fronte per anni alle proprie difficoltà ma che, in questo drammatico periodo, non possono che pagare un dazio altissimo, arrivando a intaccare anche il patrimonio personale più prezioso: la propria casa“.
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Il nostro sogno per l’Italia? Un’Italia federale, con forte autonomia per le aree urbane e i territori omogenei. Un Paese che premi il fare rispetto al non fare, con una forte propensione all’innovazione, che valorizzi le sue eccellenze distintive e che miri a essere sempre migliore, mettendo al centro il cittadino libero e responsabile verso la comunità.
Un’importante editor qualche giorno fa mi diceva che Milano le sembra abitata da puntini di sospensione. Mi diceva che i milanesi, sempre così sicuri della loro carriera, della loro posizione sociale, sempre in ordine, per la prima volta sembrano spaesati.
Persone in attesa, che si guardano attorno, che sembrano non sapere più dove è il loro posto. Da punti fermi i milanesi sono diventati dei puntini di sospensione, in cerca di un posto nel mondo.
Ed è la stessa Milano che sembra essersi trasformata: invece di trasmettere sicurezza è un ambiente provvisorio che rende traballante ogni certezza.
La città che appagava chi era in cerca di un lavoro, di una carriera o di una casa, è ora un luogo dove gli stipendi hanno perso il contatto con il costo della vita, le carriere sono dei fili sottili, le case sono un miraggio.
Non solo. Quello di cui nella Milano del presente forse si sente di più la mancanza è il futuro. Era l’atmosfera stessa di Milano, messo a disposizione di chiunque, una presenza costante che ognuno poteva attendere con fiducia, ma che ora non si vede più.
Come affrontare questa situazione per molti aspetti angosciante?
Alcuni pensano di scappare. Ma questo modo di reagire non è all’altezza di chi ha scelto Milano.
In un momento in cui Milano non appare più come la madre protettiva che provvede ai suoi figli, forse è il momento di crescere, di diventare grandi come lo è stata lei.
Di smettere di dipendere dagli altri per ricevere sicurezza e successo, ricercando invece la forza all’interno di noi stessi, per aiutare Milano ad abbracciare una trasformazione che sembra inesorabile.
Perché forse la mutazione da punti fissi a puntini di sospensione non è un fatto incidentale, ma sarà il modo di essere per il tempo che ci resta…
Energia e affitti stanno stringendo una morsa le fasce più deboli. Milano sta segnando nuovi record: ormai una stanza nel centro storico quota 800 euro. Ma ci sono altre quattro città che stanno raggiungendo cifre supersoniche.
🔴 Una STANZA a 800 euro: il nuovo RECORD di Milano. Altre 4 città da ALLARME ROSSO
# +20% il prezzo di una stanza a Milano rispetto a un anno fa
@fietzfotos-pixabay – Milano centro
Uno studio di Immobiliare.it fotografa la nuova situazione del mercato italiano degli affitti. La crescita è in doppia cifra rispetto al 2021 sia dei prezzi per le stanze singole, +11%, che per le stanze doppie, +9%. Il valore medio di mercato è rispettivamente di 439 e 234 euro. Milano è sempre la città più cara per distacco: una stanza si paga in media 620 euro, con picchi di 800 euro in centro, registrando un aumento vertiginoso rispetto all’anno scorso: +20% (dell’8,2% rispetto al periodo pre-pandemia).
# Il capoluogo lombardo nella top 5 europea per gli affitti: i tre quartieri più cari
Amsterdam @pixabay
Per l’affitto di un appartamento Milano è tra le città più care anche in Europa. La crescita dei prezzi, rispetto al 2021, è stata del 26,5% contro la media europea del 20,7% per un costo medio di 1.833 euro. I tre quartieri più costosi sono Garibaldi, Porta Nuova e Moscova. Nel Vecchio Continente solo tre città sono davanti al capoluogo lombardo: Amsterdam con 1950 euro, Lisbona con 1940 euro e Parigi con 1908 euro.
# Le altre città italiane con prezzi fuori controllo
Credits Kookay-pixabay – Roma
Nella top 5 delle città più care d’Italia troviamo Roma, Firenze, Padova e Bologna. Nella capitale per una stanza singola servono in media 506 euro, con una crescita del 9,3% rispetto al 2021, mentre un appartamento costa circa 1800 euro, in salita del 25,5%, subito dietro a Milano in Italia e in Europa.
A seguire Firenze dove il canone medio di una stanza singola e di un appartamento è rispettivamente di 500 e 1400 euro, Padova che ha registrato un aumento del 42% e un costo medio per una stanza di 458 euro e infine Bologna con 447 euro.
L’iniziativa fa parte di una strategia complessiva dell’amministrazione comunale volta a ridurre il consumo di energia elettrica, aumentarne la produzione propria, ottimizzare il consumo energetico degli impianti esistenti e diventare più indipendenti dal gas.
La mossa di BRUNICO: PANNELLI FOTOVOLTAICI su ogni balcone
# L’impianto fotovoltaico plug & play gratis per le famiglie
Il Comune e l’Azienda Pubbliservizi di Brunicorimborserà i cittadini che installeranno un pannello fotovoltaico plug & play sul proprio balcone. L’iniziativa fa parte di una strategia complessiva dell’amministrazione comunale volta a ridurre il consumo di energia elettrica, aumentarne la produzione propria, ottimizzare il consumo energetico degli impianti esistenti e diventare più indipendenti dal gas. I residenti riceveranno un pannello fotovoltaico, da installare sul balcone o sulla facciata dell’edificio, collegato alla rete elettrica dell’edificio tramite una presa. Le parole del sindaco Gustav Mischi: “per i clienti, questo si traduce in un costante risparmio sui costi senza limite di tempo“.
# Verrà coperto il 25% del fabbisogno di una famiglia media
Credits Kindel Media-pexels – Panello fotovoltaico
Il risparmio per i cittadini sarà sia per l’acquisto del pannello che per il costo delle bollette. Un impianto fotovoltaico di questo tipo costa in media tra i 650 e 1.200 esclusa l’installazione e consente, al massimo delle potenzialità, di produrre 800kWh di energia che equivarrebbero indicativamente a 240 euro facendo riferimento ad un costo complessivo dell’energia elettrica di 0,30 euro/kwh (mercato tutelato). Si stima che ogni impianto possa coprire fino al 25% del fabbisogno energetico di una famiglia media.
Un’iniziativa da esportare anche nel resto d’Italia per contribuire a ridurre il costo delle bollette di famiglie e imprese?
Ecco quale è la linea ferroviaria più vecchia d’Italia, quanto era lunga alla sua inaugurazione e le caratteristiche del treno utilizzato.
Quale è la LINEA FERROVIARIA più VECCHIA d’Italia?
Credits arbalate-wikipedia – Napoli-Portici
La prima linea ferroviaria costruita nella penisola italiana è stata quella di Napoli-Portici, inaugurata ufficialmente il 3 ottobre 1839 con un primo viaggio della durata di 9 minuti e mezzo con 48 personalità, una rappresentanza militare costituita da 60 ufficiali, 30 fanti, 30 artiglieri e 60 marinai. A bordo c’era anche il re Ferdinando II delle Due Sicilie che ha commissionato la ferrovia. Il tracciato era lungo 7,25 km, a doppio binario, con una pendenza massima della linea del 2 per mille e un raggio di curvatura del tragitto media tra i 1300 e i 1400 metri. Oggi fa parte dell’attuale linea Napoli Salerno.
# La locomotiva “Vesuvio” ha trainato il convoglio del viaggio inaugurale
@marina_ufogirl IG – Treno modello Bayard
A trainare il convoglio di 8 carrozze del viaggio inaugurale fu la locomotiva a vapore di costruzione inglese Longridge dal peso di 13 tonnellate e una potenza di 65 CV battezzata Vesuvio in onore del vulcano napoletano. Il treno di 46 tonnellate complessive viaggiava a 50 km/ora. La concessione per la costruzione in quattro anni della linea ferroviaria fu affidata all’ingegnere Armando Giuseppe Bayard de la Vingtrie, il cui cognome fu utilizzato per intitolare la prima stazione di Napoli e la stessa locomotiva.
Un’associazione di cittadini ha trasformato una vecchia ferrovia dismessa in un nuovo spazio a disposizione della cittadinanza. Un’ispirazione per Milano?
Il PONTE di LEGO nella città dei grandi sbalzi
# La città dei grandi sbalzi
Wolfgang Bügel – bahnen-wuppertal.de
Siamo a Wuppertal, città del Nord Ovest della Germania, non lontana da Düsseldorf. Nel territorio cittadino vi sono notevoli differenze di quota e vi si trovano molte strade ripide e scale: il punto più elevato si trova a 350 m s.l.m. mentre quello più basso è a 100 m s.l.m. Questo ha portato la città a sviluppare una rete di infrastrutture che rappresentano una vera e propria attrazione.
Come la Wuppertaler Nordbahn (Ferrovia del nord di Wuppertal), linea ferroviaria costruita tra il 1873 ed il 1879 dalla Rheinische Eisenbahn-Gesellschaft (Compagnia Ferroviaria Renana) che congiungeva le città di Düsseldorf e Dortmund passando da Wuppertal.
La costruzione non fu agevole data la natura movimentata del suolo in quella regione ed il suo tracciato è costellato di ponti, viadotti e gallerie.
Questa linea faceva parte di una densa rete ferroviaria sviluppatasi nella seconda parte dell’Ottocento per sfruttare economicamente sia le miniere di carbone della regione sia per trasportare i passeggeri di quelle popolose zone.
Tuttavia la storia di questa linea non fu sempre felice, culminando nella chiusura della tratta nel 1991 a favore di altre linee più comode e rapide.
Dopo la sua dismissione nel 1991, per molti anni rimase inutilizzata, fino all’iniziativa di un’associazione di cittadini che pensò di poter riutilizzare il percorso occupato dalla ferrovia. Fu così inaugurata nel 2014 la Nordbahntrasse, una pista pedonale, ciclabile e per pattini della lunghezza di circa 22 km attraversando anche l’area urbana della città di Wuppertal.
Questo percorso sicuro ha contribuito allo sviluppo urbano sostenibile delle aree che attraversa, contribuendo alla costruzione di scuole e istituzioni pubbliche lungo la pista migliorando la qualità di vita dei cittadini.
Oltre alle cinque gallerie (lunghe fino a 722 m) e ai numerosi viadotti con vista sulla città, si è riusciti anche a rendere la Nordbahntrasse un’attrazione da visitare sfruttando due stazioni riportate al loro aspetto originale.
Al suo completamento, l’amministrazione cittadina di Wuppertal ritenne che mancasse ancora qualcosa alla nuova infrastruttura creata grazie all’iniziativa dei cittadini. In particolare i grigi ponti di cemento armato che attraversavano la città non erano coerenti con lo spirito dell’iniziativa.
Nel 2011 e 2020 è stato ingaggiato lo street artist MEGX che ha ideato un disegno che richiamasse i classici mattoncini Lego, richiamando alla mente di tutte le persone che li vedono, i momenti piacevoli e spensierati della propria infanzia.
Da sabato 1 ottobre i possessori di veicoli Euro 2 benzina, diesel Euro 4 (anche con filtro antiparticolato) e i diesel Euro 5, oltre a quelli già sottoposti a divieti, non possono più circolare o entrare dentro Area B, una ZTL che coincide quasi per intero con il territorio comunale di Milano. Che cosa ne pensi?
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Il creatore del questionario è l’unico responsabile del suo contenuto. La risposta è volontaria e sarà mantenuta anonima. I risultati non hanno alcun valore statistico.
Nel capoluogo lombardo continua il trend, in atto da circa cinque anni, che vede crescere il numero di retribuzioni annue necessarie all’acquisto di un appartamento. Vediamo l’analisi dell’Ufficio Studi Tecnocasa e il confronto con le altre città italiane.
A MILANO ci vogliono 13 ANNI di STIPENDIO per comprare CASA. Tre volte Torino
# Milano al primo posto dal 2017, quasi il doppio della media italiana
Andrea Cherchi – Skyline di Milano ottobre 2022
L’Ufficio Studi Tecnocasa, con i dati raccolti dalle agenzie affiliate, ha condotto un’analisi relativa al prezzo al metro quadro di un immobile medio usato nel secondo semestre del 2021. Il gruppo immobiliare ha preso come riferimento per la ricerca le retribuzioni contrattuali annue di cassa dei dipendenti a tempo pieno ricavate dalla banca dati Istat, escludendo i dirigenti, e ha ipotizzato l’utilizzo dell’intero reddito per l’acquisto di una casa di 85 mq. Dai risultati Milano si conferma per il quinto anno consecutivo al primo posto in Italia per numero di retribuzioni annue necessarie a comprare un’abitazione, 12,8, quasi il doppio rispetto alla media nazionale di 6,9 anni delle grandi città.
# A Roma e Firenze servono 9,1 anni di stipendio, a Torino meno di 5
Milano Finanza
Nel confronto con le altre città italiane il capoluogo lombardo segna un solco sempre più marcato. Al secondo posto troviamo Roma e Firenze dove servono 9,1 anni di stipendio per l’acquisto di una casa, al terzo Bologna con 7,9, a seguire Napoli con 7,3. Il dato di Milano è superiore di quasi tre volte rispetto a Verona, Bari e Torino dove bastano rispettivamente 5,2, 5,1 e 4,9 anni di stipendio. A Palermo e Genova ne servono rispettivamente “solo” 3,6 e 3,5.