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I 7 PERCORSI FERROVIARI più INCREDIBILI del MONDO

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Credits thrillthrush ig - Gizborne aiport

Sistemi tecnologici unici, panorami mozzafiato e atmosfere romantiche. Scopriamo perché sono così incredibili e dove si trovano.

I 7 PERCORSI FERROVIARI più INCREDIBILI del MONDO

#1 Il viaggio a zig zag sul “Naso del Diavolo” (Ecuador)

Fernando Tapia-unsplash – Ferrovia Ecuador

La Ferrocarriles del Ecuador Empresa Publica è il sistema ferroviario nazionale realizzato per collegare la costa del Pacifico con gli altopiani andini. Attiva dal 1908, la rete è stata gravemente danneggiata dalle forti piogge durante El Niño nel 1997 e 1998. Tra i tratti ripristinati o rimasti in servizio, il più suggestivo e impressionante è quello che percorre il Naso del Diavolo, soprannominato così per la forma e per i numerosi operai morti per costruire la ferrovia.

Su questo ripido promontorio roccioso il tracciato è stato realizzato con un sistema di tornanti lungo i pendii, l’unico sistema possibile, con un dislivello di 500 metri in soli dodici chilometri. La ricompensa per i passeggeri è la vista di uno dei paesaggi più mozzafiato dell’Ecuador.

jlan997 – wikipedia – Ferrovia Ecuador

#2 Glacier Express, il più lento treno espresso del mondo (Svizzera)

Credits rapedius-pixabay – Glacier Express

In 8 ore percorre circa 300 chilometri: il Glacier Express va da St-Moritz a Zermatt, è conosciuto come “il più lento treno espresso del mondo”. Passa su 291 ponti, attraversa 91 tunnel e supera il passo dell’Oberalp, punto culmine della linea attuale, a 2033 metri. Questo treno prettamente turistico con carrozze panoramiche è gestito in parte dalla Ferrovia retica ed in parte dalla Matterhorn-Gotthard-Bahn e deve il suo nome al ghiacciaio del Rodano, in passato posto lungo il percorso.

Credits treninorosso – Tracciato Glacier Express

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#3 La Ferrovia Pilatus, la cremagliera più ripida del mondo (Svizzera)

Ricardo Gomez Angel-unsplash – Ferrovia Pilatus

La Ferrovia Pilatus in Svizzera, entrata in funzione nel 1889, è la cremagliera più ripida del mondo oltre a essere una delle più lente in assoluto, viaggia a circa 10 km/h. Collega in cerca 30 minuti Alpnachstad sul lago di Lucerna con i comuni sul Monte Pilatus a 2.123 metri d’altezza, ha una pendenza massima del 48% e si fa strada tra pascoli alpini in fiore e imponenti formazioni rocciose.  

treninorosso – Tracciato Ferrovia Pilatus

#4 Il “Tunnel dell’Amore” (Ucraina)

In Ucraina, vicino alla cittadina di Klevan, c’è un tratto di ferrovia abbandonato che è considerato il luogo più romantico della nazione. Si tratta del Tunnel dell’Amore, un tunnel botanico creato dal regolare passaggio del treno in mezzo all’inarrestabile crescita degli alberi e cespugli lungo il suo tragitto, che tagliando i rami ha creato una forma ad arco del verde. Questo tratto di 1 km, sui 5 totali della ferrovia, viene scelto dalle coppie per delle romantiche camminate. Tre volte al giorno passa un treno per consegnare la legna a un’azienda nelle vicinanze.

#5 Gli scambi della monorotaia di Tokyo: si combinano in 5 modi differenti per fare correre le linee in transito (Giappone)

the Genius Lemon – Binari monorotaia Tokyo

La Tokyo Monorail è un tracciato di binari lungo 17,8 chilometri con capolinea all’aeroporto internazionale di Tokyo e che attraversa i quartieri di Minato, Shinagawa e Ōta. È una delle linee di monorotaia di maggior successo commerciale al mondo, trasporta circa 100 milioni di passeggeri all’anno. La sua particolarità è lo scambio di binari che avviene negli snodi in cui passano diverse linee, grazie ad un sistema unico al mondo, e che consente di combinarsi in 5 modi differenti. Sui binari vengono operati i servizi locali, rapidi e Haneda Express.

Credits www.tokyo-monorail.co.jp – Tracciato monorail

#6 Kuranda Scenic Railway, la ferrovia panoramica australiana

raisingofthesons IG – Kurand Scenic Railway

Kuranda Scenic Railway è una ferrovia turistica che si snoda attraverso il Macalister Range sulla linea ferroviaria Cairns-to-Kuranda, in Australia. La linea va dalla città costiera di Cairns, nel Queensland, passando per la Great Dividing Range fino alla città di Kuranda sull’altopiano di Atherton. Il tracciato è lungo 37 km e si impiega circa 2 ore per percorrerlo interamente.

Tra le incredibili attrazioni da vedere e le esperienze da fare lungo il viaggio o scendendo alle stazioni dedicate, ci sono: i giardini tropicali Kuranda, il Barron Gorge National Park, il belvedere con una vista mozzafiato sulle Cascate di Barron, numerose cascate tra cui le Stoney Creek Falls che passano a pochi metri dal treno, e infine lo zoo dove è possibile prendere in braccio un Koala o dare da mangiare ai canguri.

Fosnez – wikipedia – Tracciato Kuranda Scenic Railway

#7 La linea ferroviaria che attraversa la pista principale dell’aeroporto di Gisborne (Nuova Zelanda)

Credits thrillthrush ig – Gizborne aiport

La Palmerston North–Gisborne Line è una linea ferroviaria nell’Isola del Nord della Nuova Zelanda, la cui costruzione è iniziata nel 1872 e terminata nel 1942. La particolarità di questa linea è che arrivata al capolinea, all’aeroporto di Gisborne, attraversa in superficie la pista principale di decollo e atterraggio degli aerei. Dal 2001 la tratta viene utilizzata solo da treni merci.

Backpack New Zeland – Palmerston North–Gisborne Line

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FABIO MARCOMIN

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Come si può ENTRARE in AREA B anche con diesel euro 4 e 5?

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Come si può ENTRARE in AREA B anche con diesel euro 4 e 5?
Area B Milano

Ecco come si può entrare dal primo ottobre in Area B anche con diesel euro 4 e 5, con differenze per residenti e non residenti a Milano.

Come si può ENTRARE in AREA B anche con diesel euro 4 e 5?

Credits espansionetv – Area B e Area C

Da sabato 1 ottobre i possessori di veicoli Euro 2 benzina, diesel Euro 4 (anche con filtro antiparticolato) e i diesel Euro 5, oltre a quelli più inquinanti già sottoposti a divieti, non potranno più circolare o entrare dentro Area B, una ZTL che coincide quasi per intero con il territorio comunale di Milano. La situazione è diversa tra residenti e non. 

residenti del Comune di Milano hanno tre alternative:

  • aver sottoscritto un contratto di acquisto/leasing/noleggio a lungo termine per la sostituzione del veicolo soggetto a divieto, entro il 14 settembre 2022. In questo modo potranno circolare fino alla consegna del nuovo mezzo o al massimo fino al 30 settembre 2023;
  • usufruire di un pacchetto di ingressi gratuiti, 50 nei primi 12 mesi dal primo accesso ad Area B, poi 25 dal secondo anno;
  • installare la scatola nera “MoVe-In, dal nome del progetto di Regione Lombardia “MOnitoraggio dei VEicoli INquinanti”. Il dispositivo costa 30 euro più altri 20 euro per la fornitura del servizio annuale. Con questo sistema l’utente avrà a disposizione un numero di km da percorrere in base alla classe di emissione del veicolo posseduta. Nel caso sia già stato installato un dispositivo compatibile si dovrà pagare solo il servizio annuale.

Per i cittadini non residenti nel capoluogo lombardo saranno disponibili 5 ingressi gratuiti solo dal secondo anno, quindi l’unica vera alternativa per girare in città senza cambiare auto è installare la scatola nera “MoVe-In“. 

# Quanti km si possono percorrere in base alla classe di emissione del veicolo

Credits Regione Lombardia – Move In

“MoVe-In”, in base alla classe di emissione del veicolo, consente di percorrere questo numero di km:

  • benzina e Diesel Euro 0: 200 km all’anno in Area B su 1.000 km consentiti dentro la Regione Lombardia;
  • diesel Euro 1: 300 km in Area B su 2.000 km consentiti;
  • diesel Euro 2: 600 km in Area B su 4.000 km consentiti;
  • diesel Euro 3: 1.500 km in Area B su 7.000 km consentiti;
  • diesel Euro 4: 1.800 km in Area B, 2.000 km in caso di veicoli commerciali.
  • diesel euro 5: 2.000 km. 

La procedura prevede la registrazione al servizio “Move-In” sul sito di Regione Lombardia, accedendo tramite Spid, CNS o CIE, nella quale verrà richiesto di selezionare l’opzione Area B per il Comune di Milano e anche la marca del dispositivo che si intende installare. Terminato il processo si riceverà un codice da inserire nel portale di richiesta dell’appuntamento con l’installatore, che dovrà essere effettuato entro 30 giorni dalla registrazione, e nel frattempo si potrà circolare esibendo all’interno del parabrezza l’adesivo stampabile ricevuto via email.

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FABIO MARCOMIN

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“Milano in FRENATA, Bergamo VOLA”. È proprio così?

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Milano Bergamo

Il capoluogo lombardo ha ripreso a macinare record di turisti e l’economia è ripartita, ma sono molti gli aspetti che rischiano di tarparle le ali. Bergamo sembra invece viaggiare più veloce, questo l’allarme di Daniele Bonecchi pubblicato su Il Foglio. Vediamo come stanno realmente le due città.

“Milano in FRENATA, Bergamo VOLA”. È proprio così?

# A Milano più turisti e eventi del pre-pandemia

Credits Andrea Cherchi – Skyline di Milano 2022

Nel 2022 Milano ha ripreso a macinare numeri da record nel turismo battendo i precedenti primati pre-pandemia, oltre un milione di visitatori stranieri solo nel periodo estivo, e l’economia è ritornata a girare, la mole di eventi sparsi per la città testimonia una sorta di nuova rinascita. I progetti di rigenerazione e di riqualificazione procedono e nuovi capitali di investitori internazionali continuano a disegnare il futuro del capoluogo lombardo. Ma non è tutto oro quello che luccica. Questo è evidente a tutti, in particolare a Daniele Bonecchi nell’articolo pubblicato qualche giorno fa su Il Foglio.

# “Abitare a Milano ormai è un lusso”

credit: sinistraxmilano.org – Vendesi

Accanto a questi aspetti positivi ce ne sono alcuni che rischiano di tarpare le ali al motore economico dell’Italia. Il più rilevante è il costo della vita sempre più alto e insostenibile. “Abitare a Milano ormai è un lusso”, questa la sintesi di Bonecchi, che evidenzia come la città stia diventando inaccessibile ad un un numero crescente di persone e gli studenti fuori sede sono i primi a pagarne le spese. La ricerca di una stanza è diventata un’impresa, una singola costa in media 620 euro al mese, anche a 800 euro nel centro storico, e spesso si trova lontano dalla metropolitana e in condizioni pessime. Questo uno degli annunci trovati in rete: “casa da condividere con altre nove persone a 600 euro mensili, più 50 euro di spese fisse”.

Lo psicoanalista e sociologo Luigi Zoja – intervistato da Repubblica – ha scattato questa istantanea di Milano: “E’ una città del lavoro dove si viene a guadagnare e dove a trent’anni si fatica a ritmi vertiginosi. Uno se vuole figli ne fa più avanti e magari altrove”.

Ma i problemi di Milano non sono solo il suo costo per viverci. 

# Degrado nelle periferie in aumento

Un altro elemento negativo è, sempre per l’autore dell’articolo, il perdurante degrado delle periferie che, nonostante i proclami di maggiore attenzione e programmi di manutenzione e rigenerazione, continua a peggiorare quotidianamente.

# Linate ridimensionato

Credits Andrea Cherchi – Linate

Anche sul fronte della competitività Milano rischia di perdere terreno, visto il probabile ridimensionamento di Linate secondo le indicazioni del nuovo Piano degli Aeroporti di Anac, proprio ora che si appresta ad essere inaugurata la linea M4 che lo collegherà al centro città in poco più di 10 minuti.

Allora che fare? La soluzione proposta da Bonecchi sembra a portata di mano. 

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# Bergamo viaggia più leggera

Credits Kir Shu-unsplash – Bergamo

Al netto di un confronto anomalo, visto che Milano ha oltre dieci volte la popolazione di Bergamo, la “Città dei Mille” sembra stia vivendo un periodo di rinascita con molte più luci che ombre. Le parole di Sergio Cavalieri, rettore dell’università degli studi di Bergamo: “la città sta vivendo una ripresa che mette in luce le caratteristiche del nostro territorio, mostrando la capacità di rigenerarsi, superando i momenti più bui. […] Lo si vede dalle presenze in città, dal fermento culturale, dalla presenza di turisti stranieri: Bergamo ha assorbito la multiculturalità tipica di Milano”.

# Orio al Serio terzo aeroporto italiano e sempre più turisti in città

La crescita del turismo è favorita dalla centralità dell’aeroporto di Orio al Serio, terzo scalo italiano per traffico passeggeri alle spalle di Fiumicino e Malpensa e sempre più grande grazie a nuove infrastrutture, che ha fatto diventare “Bergamo la porta della Lombardia“. A questo si aggiunge che prima i viaggiatori erano solo “turisti e uomini d’affari” diretti a Milano e che “adesso invece vengono in città e spesso ci restano per vivere la città. Così un’area che aveva e mantiene forti radici industriali ha scoperto il turismo”.

# Studenti quasi raddoppiati in dieci anni e costo dei posti letto la metà di Milano

“Negli ultimi dieci anni abbiamo quasi raddoppiato il numero degli studenti, con la metà che arriva da fuori regione o dall’estero. Siamo una porta d’ingresso al mondo del lavoro – la disoccupazione qui in molti settori è al 3 per cento – dunque c’è fame di giovani specializzati. Qui si vive bene, e c’è un costo della vita competitivo: il posto letto per gli studenti è la metà di Milano. Riusciamo a garantire una sostenibilità economica ai nostri giovani”.

# Il rilancio per Milano? Ritrovare il meglio del suo DNA diventando agile come Bergamo 

Quindi quale la prospettiva per evitare un “effetto Detroit” per Milano, il rischio di una desertificazione con una lenta trasformazione da cuore pulsante in città dormitorio?

La soluzione è di ritrovare un’agilità tipica di città più piccole ma che stanno diventando più vitali. Abbandonare lotte ideologiche e rigidità di posizione per abbracciare con più decisione un cambiamento per un futuro più dinamico e più aperto alle forze più giovani e creative. Questa la strada prospettata da Bonecchi nel suo articolo: Milano ce la può fare se smette di arroccarsi nel fortino della ricca area C estendendo il suo sguardo più lontano. Almeno fino a Bergamo. 

Fonte: Milano pesante e in frenata mentre Bergamo vola. Due modelli di Daniele Bonecchi, Il foglio

Continua la lettura con: Area B: si AVVICINA il D Day della nuova ZTL “più grande del mondo”. Fontana e le imprese: servono DEROGHE o Milano rischia il blocco

FABIO MARCOMIN

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🔴 Area B: si AVVICINA il D Day della nuova ZTL “più grande del mondo”. Fontana e le imprese: servono DEROGHE o Milano rischia il blocco

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Credits Giovanni Citarda FB - Area B

Tra dieci giorni scattano i nuovi divieti per entrare e muoversi in Area B e si infiamma lo scontro politico. Vediamo cosa cambierà e quali mezzi saranno coinvolti nell’accesso di quella che per percentuale di territorio comunale coperto risulta la più grande ZTL di mondo. 

🔴 Area B: si AVVICINA il D Day della nuova ZTL “più grande del mondo”. Fontana e le imprese: servono DEROGHE o Milano rischia il blocco

# Sabato 1 ottobre scattano i nuovi divieti per entrare e muoversi in città

espansionetv – Area B e Area C

Mancano dieci giorni all’inasprimento dei divieti per entrare e muoversi in città con veicoli. Sabato 1 ottobre scattano le nuove regole per Area C, la zona a traffico limitato del centro di Milano, e Area B, la più grande ZTL urbana del mondo se si considera la percentuale di territorio comunale coperta. 

Potranno accedere solo i possessori di veicoli benzina Euro 3 o superiori e i veicoli diesel Euro 6 o superiori. Per quanto riguarda i ciclomotori e i motoveicoli, non potranno girare in Area B quelli a due tempi Euro 2, a gasolio Euro 2 e a benzina a quattro tempi Euro 0, 1.

# Le concessioni per i residenti

Una concessione è prevista per i residenti del Comune di Milano, che hanno sottoscritto un contratto di acquisto/leasing/noleggio a lungo termine per la sostituzione del veicolo soggetto a divieto entro il 14 settembre 2022: potranno circolare fino alla consegna del nuovo mezzo o al massimo fino il 30 settembre 2023.

A questo si affianca un pacchetto di ingressi gratuiti previsti, 50 ingressi nei primi 12 mesi dal primo accesso ad Area B, poi dal secondo anno 25 per i residenti e 5 per i non residenti.

# Attilio Fontana all’attacco di Sala: “Serve una deroga”

milanopost.info
Fontana

Ma su questo tema è scontro tra Regione e Comune. Il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana, a margine del convegno ‘Infrastrutture, sostenibilità e sicurezza’ all’Università Cattolica, attacca il Sindaco Sala sui nuovi divieti previsti per Area B e chiede una deroga: “Siamo in un periodo drammatico e sulla base di quello che si prospetta credo sia necessario valutare l’ipotesi di una deroga. […] Oltre ai problemi dei cittadini ci sono quelli delle aziende i cui mezzi molte volte non possono più entrare. Sala si assume una responsabilità importante“. 

Fontana rivendica anche le azioni della giunta regionale in merito all’introduzione del servizio “Move-In” che consente di far percorrere ai veicoli sottoposti a divieto fino a 2.000 km in Area B: “Come Regione abbiamo fatto qualcosa per venire incontro almeno alle persone meno abbienti che non possono permettersi di comprare una macchina nuova“.

Salvini rilancia: “I divieti di area B sono demenziali e classisti”. E propone che su temi legati a vincoli sul traffico si debbano indire dei referendum tra i cittadini. 

Ma non solo il mondo della politica è diviso su questo tema. Preoccupazioni arrivano anche dalle imprese. 

Leggi anche: La SCATOLA NERA per consentire ad ACCEDERE in AREA B: come funziona

# Anche la presidente di Assimpredil Ance contro i nuovi divieti

Regina De Albertis, presidente di Assimpredil Ance, al margine dell’assemblea generale di Ance commenta le nuove regole per muoversi e entrare nel capoluogo lombardo: i nuovi divieti “rischiano di essere un ostacolo in questo momento perché abbiamo tantissimi cantieri con un parco auto non ancora aggiornato e quindi questo rischia veramente di creare un blocco” aggiungendo “che le cose vengano fatte seguendo anche quelle che sono le caratteristiche delle nostre imprese e con una gradualità necessaria“.

# Sala difende la scelta dell’amministrazione comunale

Credits beppesala IG – Beppe Sala

Il Sindaco Sala ha difeso a spada tratta la scelta dell’amministrazione comunale: “Abbiamo dichiarato i divieti di Area B tempo addietro. Esiste ovviamente il rischio che tanti che sono abituati a venire in ufficio con la macchina non potranno farlo ma dobbiamo un po’ compendiare le esigenze del lavoro con i tanti, tantissimi che vogliono vedere azioni per migliorare la qualità dell’aria”.

Continua la lettura con: Milano e PAVÉ : le 20 STRADE da RIFARE (mappa)

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copyright milanocittastato.it

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🔴 L’URBANISMO TATTICO dilaga: le NUOVE ZONE in trasformazione a Milano

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Ph. thewaymagazine.it

Forse il più appariscente marchio di fabbrica dell’amministrazione Sala a Milano. Dopo i primi interventi del 2018 prosegue senza sosta la realizzazione di nuove piazze attraverso la modalità dell’urbanismo tattico che consiste nelle creazione di nuovi spazi pedonali con colori e arredi urbano che rendano più vivibile gli spazi. Vediamo i nuovi interventi previsti.

L’URBANISMO TATTICO dilaga: le NUOVE ZONE in trasformazione a Milano

# Nel 2018 il primo intervento in Piazza Dergano

Il primo intervento in Piazza Dergano

Il programma “Piazze aperte” è un progetto del Comune di Milano e Amat partito nel 2018, realizzato in collaborazione con Bloomberg Associates e Global Designing Cities Initiative, e che consiste nel creare nuovi spazi pedonali low cost in attesa di una sistemazione definitiva. Più spazio a chi si muove a piedi e meno alle auto. Una mano di vernice colorata, qualche panchina, un tavolo da ping pong e delle piante in vaso per delimitare la nuova area e il gioco è fatto. Dopo la prima piazza a Dergano ne sono seguite altre 38 e presto ne arriveranno di nuove.

Leggi anche: DERGANO: IL PAESINO NELLA METROPOLI

# L’installazione di Urbanismo Tattico per la “città della moda”

Ph. thewaymagazine.it

L’Urbanismo Tattico è anche strumento di marketing. Giovedì 29 settembre inaugura “BACK2BACH” al Parco Ravizza di Milano con la nuova opera di urbanismo tattico “La città della Moda”, firmata dallo street artist Luca Font, con lo speciale dj set di Boss Doms e Valentina Pegorer. L’opera è sponsorizzata dal Serravalle Designer Outlet. 

L’artwork sarà caratterizzato da un linguaggio visivo a base di forme geometriche e colori saturi e verrà applicato alla pavimentazione di via Bach, la via pedonale interna a Parco Ravizza che collega via Vittadini a via Bocconi. Chi si troverà a passeggiare lungo la via verrà catapultato in uno scenario colorato. 

# Entro l’anno si arriverà a 40 piazze

Comune di Milano – Piazze Aperte

I prossimi interventi approvati, e che verranno realizzati entro l’anno, sono due:

  • piazza San Materno al Casoretto;
  • Val Maira a Pratocentenaro.

Il totale delle nuove piazze salirà così a 40. Accanto a questi ci sono anche i lavori previsti nel quadro del piano “Scuole car free”, realizzati sempre con la modalità dell’urbanismo tattico, e che vedrà coinvolta via Beroldo. La strada a senso unico che si immette sulla circonvallazione di viale Brianza verrà chiusa al traffico con i pilomat entro il mese di dicembre con l’obiettivo di mettere in sicurezza l’accesso degli studenti della scuola media Ciresola e del liceo classico Carducci.

# Le critiche: sempre più problemi al traffico

Credits: natipervivereamilano.com – Nuovo piazzale Loreto

La sicurezza dei pedoni dovrebbe essere sempre al centro della politica di mobilità cittadina. Questo però non dovrebbe andare a discapito di chi utilizza l’automobile per muoversi in città, denuncia la rivista Quattroruote, aggiungendo che con il dilagare degli interventi di urbanistica tattica avrà sempre maggiore difficoltà a girare per le strade con le inevitabili conseguenze dell’aumento del traffico e dell’inquinamento.

In particolare il prossimo intervento di via Beroldo sembra tenere poco conto di questo aspetto dato che l’eliminazione delle strade sul lato nord del limitrofo piazzale Loreto, a seguito della sua trasformazione in area pedonale che avverrà nei prossimi anni, comporterà un ulteriore intasamento delle arterie stradali circostanti. 

Il problema, dunque, è sembra vibrante: come conciliare la vivibilità con le esigenze di chi si muove per lavorare?

Fonti: Quattroruote, MilanoToday, thewaymagazine

Continua la lettura con: Milano e PAVÉ : le 20 STRADE da RIFARE (mappa)

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Il video del giorno: tutte le STAZIONI della METRO di Milano in un giorno

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Un sogno comune a molti: viaggiare in tutte le stazioni della metro di Milano. Lui l’ha fatto. 

Quanto ci ha messo? 6 ore. Ecco il video di Ivan Maggini

ALTRI VIDEO DEL GIORNO A MILANO:

Da Milano a Roma in MONOPATTINO elettrico

 

Il mio primo mese a Milano: quanto ho speso?

 

M6 – Il percorso della futura metropolitana di Milano

 

La mostra più INSTAGRAMMABILE di Milano

 

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Gli Ultras della Dinamo Zagabria in giro per Milano

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DA MILANO A CAPO NORD IN BICI A FIN DI BENE

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Lezioni di danza in Piazza Duomo

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UN ROMANTICO A MILANO

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MILANO CITTA’ STATO

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Quanto COSTA salire sul DUOMO di Milano?

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Quanto COSTA salire sul DUOMO di Milano?
Credits Andrea Cherchi - Vista dalle Terrazze del Duomo

Vediamo quanto costa salire del Duomo di Milano, le tipologie di biglietti, dove acquistarli e e gli orari per visitare le Terrazze. 

Quanto COSTA salire sul DUOMO di Milano?

Quanto COSTA salire sul DUOMO di Milano?
Credits Andrea Cherchi – Vista dalle Terrazze del Duomo

La visita alle Terrazze del Duomo, sul tetto della cattedrale simbolo di Milano, è una delle esperienze da provare almeno una volta nella vita se si vuole godere di una vista da una posizione privilegiata e a 360 gradi della città. La salita è possibile tutti i giorni dalle 9:00 alle 19:00, l’ultimo ingresso è alle 18:10. 

# Dove prenotarsi e quanto costano i biglietti

Acquisto online biglietti Terrazze del Duomo

I biglietti possono essere acquistati direttamente presso la biglietteria di Piazza Duomo 14/A, aperta tutti i giorni dalle 09.00 alle 18.00 eccetto il 25 dicembre, oppure sul sito duomomilano.it selezionando la data e l’orario della visita, la tipologia di ticket, se ridotto, intero o per famiglie. Nel primo caso l’ultimo biglietto per la salita durante lo stesso giorno si può acquistare entro le ore 18:00. Nel secondo caso è invece previsto anche un piccolo diritto di prevendita che varia in base al biglietto scelto.

Il costo del ticket ridotto è di 5 euro per la salita con le scale e di 7 euro per quella in ascensore, quello intero rispettivamente di 10 e 15 euro. Per le famiglie varia in base al numero di componenti. 

Continua la lettura con: Quanto COSTA il BIGLIETTO dell’ATM a Milano?

FABIO MARCOMIN

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BOBBIO, il “borgo più bello d’Italia” che fa da sfondo alla Gioconda

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Lo sapevi che qualche anno fa è stato proclamato il “Borgo dei Borghi”? Oltre ad essere uno dei borghi più belli d’Italia, Bobbio, in provincia di Piacenza, è anche il paese che fa da sfondo alla Gioconda. A meno di due ore da Milano.

BOBBIO, il “borgo più bello d’Italia” che fa da sfondo alla Gioconda

Credits: siviaggia.it

Bobbio, cittadina nella provincia di Piacenza che raggiunge poco più di 3 mila abitanti è stata eletta in diretta nazionale come il borgo più bello d’Italia. La competizione, andata in onda su Rai3, ha visto selezionati 20 paesini come più belli d’Italia, uno per ogni regione. Giunta nel quartetto finale ha lottato con Palazzolo Acreide, contendente siciliana, Laigueglia, borgo ligure e infine la località della Basilicata Rotondella. Ma ad aggiudicarsi il rinomato premio è stata proprio Bobbio che, grazie al mix di storia, bellezze naturali e enogastronomiche può così fregiarsi del titolo “il borgo più bello d’Italia”. Ma quali sono le sue principali attrazioni?

#1 Il Ponte Gobbo ei suoi 11 archi

@loves_united_emiliaromagna (INSTG)

Il simbolo della cittadina piacentina è senza il famoso Ponte Gobbo o per molto conosciuto anche con i nomi di Ponte Vecchio o Ponte del Diavolo. Il ponte è lungo circa 273 metri e attraversa il fiume Trebbia ma ciò che lo caratterizza particolarmente sono gli 11 archi non uguali tra loro che, nonostante lo rendano imperfetto e fuori dagli schemi, lo differenzia dagli altri.

#2 Una passeggiata in Piazza Duomo

Twitter: atlante turismo

Anche Bobbio ha il suo Duomo e la sua piazza. La cattedrale di Santa Maria Assunta è una costruzione in stile romanico che risale al XI secolo. A circondare la piazza sono gli antichi palazzi nobiliari che sorgono attorno ai giardini del palazzo vescovile.

#3 Alla scoperta dell’Abbazia di San Colombano

Credits: sulleormedisancolombano.it

Al centro di Bobbio possiamo trovare una famosa abbazia che durante l’era medioevale fu tra i centri monastici più famosi di tutta Europa. La sua edificazione si intreccia con la storia di San Colombano, un monaco irlandese vissuto tra il 500 e il 600 che trascorse nella Bobbio di altri tempi gli ultimi anni della sua vita.

#4 Le tradizioni a tavola

Credits: merlochicago.com

Uno dei punti forti di Bobbio, come del resto un po’ in tutta Italia, sono le tradizioni culinarie. Le tradizioni piacentine si fondono a quelle emiliane dando vita a numerose pietanze da leccarsi i baffi. Si possono assaggiare salumi e piatti tipici come i Pisarei e faśö o gli anolini in brodo. Inoltre si possono deliziare pietanze come i maccheroni bobbiesi, la pasta realizzata con l’utilizzo di ferri da calza condita con lumache in umido.

#5 Bobbiowood – la città da cinema

italybyevents.com

Bobbio ha dato i natali a Marco Bellocchio, uno dei grandi maestri del cinema nazionale. Proprio dove è nato, il regista dal 1995 ha organizzato una ricca serie di eventi dedicati al grande schermo tra cui corsi di alta formazione o il Bobbio Film Festival dove ogni anno vede la presenza di prestigiosi attori e registi. Ma il legame di Bobbio con la cultura è ancora più antico. Risale a molto tempo prima della nascita del cinema. 

# La Gioconda: come nasce l’ipotesi Bobbio

@borghi_oro IG

La storica medioevale Carla Gori ha identificato nel famoso ritratto di Leonardo Da Vinci un ponte che ricorderebbe l’iconico Ponte Gobbo osservabile dal vicino castello Malaspina Dal Verme.

Le prime conferme di questa versione, arrivano dagli architetti piacentini Bellocchi che iniziano ad elaborare dei modelli tridimensionali che portano all’identificazione di ben dieci punti di riferimento del paesaggio emiliano, tra cui i più importanti: i rilievi montagnosi della Val Tidone e il corso d’acqua che non sarebbe altro che il Trebbia stesso.

# Il valore scientifico assoluto

@alberturkana
La Gioconda

Anche l’università di Genova e il Museo di Storia Naturale di Piacenza entrano nello studio del caso in breve tempo portano alla luce delle prove schiaccianti che avvalorerebbero la teoria di Carla Gori. Vengono effettuati degli studi sugli iconofossili (le tracce fossili di impronte di antichi esseri viventi) e si arriva alla conclusione che medesime forme rocciose siano state affrontate da Leonardo nel Codice Leicester, quasi a dimostrazione che il genio toscano conoscesse bene le zone e che fosse, probabilmente, molto affascinato dai paesaggi, a tal punto da inserirli nella sua opera più celebre. Questa nuova ipotesi viene pubblicata sulla rivista specializzata RIPS ed è la stessa Carla Gori che dichiara a livello mondiale che non ci troviamo più di fronte ad una teoria, ma ad una certezza molto vicina al valore scientifico assoluto.

Continua la lettura con: Le località del giorno (per una gita da Milano)

Michele Larotonda

Vedi anche: Bormio, Isolino Virginia, Merano, Mantova, le “Filippine Italiane”, Pavia, Vigevano, Cumiana, Monza, Valsassina, Bardineto, Valle d’Intelvi, Como, Maranello, Tremosine, Madonna di Campiglio, Val Vigezzo, Punta Sasso, Portofino, Bellagio, Legnano, Sottomarina, Le 5 Terre, Brolo, Preda Rossa, Lomello, Bergamo, Madruzzo, Gaggio, Pusiano, Gera Lario, Chamois, Lerici

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“Autunno in Festa”: le TRE DEGUSTAZIONI da provare per CELEBRARE a Milano la nuova stagione

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“Autunno in Festa”, una tre giorni di degustazioni autunnali da venerdì 23 a domenica 25 settembre. I tre ristoranti coinvolti nell’iniziativa ognuno con un ingrediente come protagonista assoluto. 

“Autunno in Festa”: le TRE DEGUSTAZIONI da provare per CELEBRARE a Milano la nuova stagione

# Il FICO a Casa Lucia

È il fico il protagonista del menu “Autunno in festa” creato dallo chef Carmelo Fiore del ristorante Casa Lucia, un locale tutto mattoni a vista, legno, luci calde e diffuse. Siciliano e trentatreenne, Fiore ha scelto il frutto adamitico per il caratteristico sapore, per l’intensità e come ricordo della sua infanzia, ad Agrigento, insieme al nonno.

La dolcezza del fico esplode nei piatti proposti: nell’insalatina di lingua di manzo con scaglie di primosale diventa piccante e condisce l’antipasto sotto forma di mostarda. Negli gnocchi di patate diventa ripieno insieme alle noci, contrastando così la sapida salsa allo zola in copertura. Sotto forma di composta spolverata al cacao invece accompagna il medaglione di agnello e panure alle erbe. E infine guarnisce au naturel il dessert, un delizioso cremoso allo yogurt con zuppetta di frutti rossi.

Indirizzo: via Carlo Ravizza, 2 

# La BARBABIETOLA al Convivium nel cuore di Brera 

Al ristorante Convivium, un locale dall’atmosfera raffinata ed elegante nel cuore di Brera, si celebra l’arrivo dell’autunno con un menu che guarda alla tradizione mediterranea e italiana, con un approccio creativo e moderno. L’ingrediente chiave è la barbabietola, un tubero ricco di sali minerali, vitamine e oligoelementi. 

L’antipasto è una delicata “rosa” di salmone marinato alla barbabietola con robiola e centrifuga di mela verde e sedano, come primo un risotto mantecato con crema di barbabietole, gorgonzola e pistacchio di Bronte in un vortice colorato, a chiudere una costoletta di rombo adagiata su crema di patate e barbabietole. 

Indirizzo: via Ponte Vetero, 21

# La ZUCCA all’Uccellina di Corso Magenta

Parlando di autunno non può mancare la principessa: la zucca. E’ di scena all’Uccellina, un angolo di toscana in corso Magenta, nei pressi di piazzale Baracca. Come antipasto si serve il flan di zucca con funghi porcini. Per primo si gustano gnocchi di zucca con tartufo nero di Norcia. Segue la quaglietta con ripieno di zucca e come dessert un muffin di zucca con gocce di cioccolato. 

Indirizzo: Corso Magenta, 96 (angolo piazzale Baracca)

Continua la lettura con: 6 dei MIGLIORI RISTORANTI al MONDO si trovano in ITALIA: il TOP in Lombardia

ANDREA ZOPPOLATO, STEFANO CORRADA e FABIO MARCOMIN

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Milano e PAVÉ : le 20 STRADE da RIFARE (mappa)

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Strade da sistemare

Infuria da qualche settimana la scontro tra Regione Lombardia e Comune di Milano sulla rimozione del pavé in città. In attesa di vedere come evolve il braccio di ferro, sono molte le strade pericolose da sistemare o rifare quanto prima. Vediamo quali sono le maggiori indiziate e gli interventi programmati, come segnalato da Leggo.

Milano e PAVÉ : le 20 STRADE da RIFARE (mappa)

# La mappa delle strade a rischio

 

Sono circa una ventina le strade dove il pavé mette a rischio l’incolumità di ciclisti e motociclisti. Occorre agire: andrebbero sistemate, con una manutenzione adeguata e continuativa, oppure rifatte con l’asfalto. Ecco quali sono e quali caratteristiche hanno:

  • VIA SAN VITTORE: nel tratto che porta alla Basilica di Sant’Ambrogio, dove oltre al pavé sono presenti una coppia di binari tranviari in disuso e alcuni tratti rappezzati con asfalto. Stesso problema presente anche in CORSO DI PORTA ROMANA dove non transitano più i tram fino all’incrocio di Crocetta, in via Lamarmora, via degli Olivetani, via Gian Battista Vico e via dell’Orso;
  • VIA CASTELFIDARDO, sempre con pavé e binari in disuso, così come VIA CESARE BATTISTI che presenta diversi punti in cui l’asfalto si alterna alla pietre e altri in cui riempi i buchi delle pietre rimosse;
  • nella stessa situazione VIA TORINO, VIA MERAVIGLI e il lato sud di PIAZZA TRICOLORE di fronte al cantiere della M4, dove però transitano linee di tram molto utilizzate e che renderebbero la sostituzione integrale del pavé con l’asfalto;
  • le altre vie in condizioni critiche sono VIALE SABOTINO fino all’incrocio con via Ripamonti, VIA SPONTINI dall’altezza del primo locale della storica pizzeria milanese fino a piazzale Bacone dove nel tratto conclusivo della via l’asfalto ricopre già il pavé, VIA PARACELSO che inizia dopo lo stesso piazzale e VIA MONTEGANI in zona Monvirone dove transita il tram 3;
  • c’è poi ancora PIAZZA ASCOLI, importante snodo di linee tranviarie, filobus e bus, VIA TIEPOLO oltre la piazza verso est che presenta un mix di pavé e sanpietrini, così come VIA BEATO ANGELICO dove è presente anche l’asfalto in alcuni tratti, infine AMEDEO con il pavé al centro dove transita la linea di tram 5 e PIAZZA LEONARDO DA VINCI.

# Le pietre rimosse e i prossimi interventi in calendario

Via Palestro con asfalto

Nel frattempo procede la rimozione di cubetti e masselli, iniziata nel 2019, e che ha coinvolto 6.130 mq di superficie stradale: 200 metri su via Circo, 500 su via Sisto, 230 in piazza Massaia, 2700 in via Palestro e altrettanti nel piazzale di Porta Lodovica. Tra gli interventi approvati dalla Sovrintendenza ci sono quelli nelle vie degli Olivetani, Gian Battista Vico e Cesare Battisti, mentre nel 2023 è già stato programmato l’eliminazione di 9.000 mq di pietre da via Montegani.

Leggi anche: La nuova VIA PALESTRO color catrame: che fine ha fatto l’asfalto “ROSSO MILANO”?

Fonte: Leggo

Continua la lettura con: Pericoloso? No, identitario: la SFIDA sul PAVÉ di Milano scuote la POLITICA

FABIO MARCOMIN

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Lo STREET ARTIST che VIVACIZZA l’arredo urbano. Un modello per Milano?

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Credits: @tombobnyc IG

Dai tombini ai tubi, fino alle panchine e alle centraline elettriche sparse per la città: per Tom Bob ogni oggetto del paesaggio urbano può essere trasformato. E così, tutto è in grado di prendere vita, grazie a colori molto vivaci e ad una creatività unica.

Potrebbe essere un’idea per colorare anche Milano?

Lo STREET ARTIST che VIVACIZZA l’arredo urbano. Un modello per Milano?

# Non dei semplici graffiti: le opere di Tom Bob sono perfettamente integrate con il contesto urbano

Credits: @tombobnyc IG

Chi è Tom Bob? Uno street artist americano che, negli ultimi anni, sta riempiendo le strade di New York con le sue creazioni.

Ma non si tratta di banali e semplici graffiti: sono delle vere e proprie operazioni artistiche che riescono a comunicare con l’ambiente circostante. Infatti, con i loro colori accesi e le grafiche estremamente pop, riescono ad integrarsi perfettamente con l’arredo urbano e la routine newyorkese.

Ovviamente, per rimanere aggiornati sui futuri “attacchi d’arte” dell’artista basta seguire il suo profilo Instagram. Ma, intanto, coloriamo la nostra giornata con una piccola selezione delle sue creazioni.

#1 Quando a NYC fa caldo, anche i coni del traffico ne risentono

Credits: @tombobnyc IG

#2 Chi non vorrebbe mangiare una tavoletta di cioccolato gigante?

Credits: @tombobnyc IG

#3 Una chiave molto speciale

Credits: @tombobnyc IG

#4 Rasta man: “Don’t gain the world and lose your soul!”

Credits: @tombobnyc IG

#5 Povero gnomo!

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#6 Attenti, Davy Jones è tornato

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#7 “Quale maschera indosserai oggi?”

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#8 “Mangia gli spinaci che diventi forte come Braccio di Ferro”

Credits: @tombobnyc IG

#9 Pizza o tombino?

Credits: @tombobnyc IG

#10 Un simpatico formichiere

Credits: @tombobnyc IG

#11 Il bruco e la sua mela

Credits: @tombobnyc IG

#12 Uno spazzolino da denti gigante

Credits: @tombobnyc IG

Continua la lettura con: I 5 luoghi del paradiso per BAMBINI e RAGAZZINI nella Milano degli anni ‘70-‘80

ALESSIA LONATI

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Il SENTIERO AZZURRO: il più bel cammino d’Italia?

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Credits dieghino79 IG - Vernazza, Sentiero Azzurro

Lungo 12 km si inerpica tra vigneti e colline, con incredibili viste sul mare. Scopriamo questo percorso suggestivo e mozzafiato che attira turisti da tutto il mondo. Si trova a tre ore da Milano. 

Il SENTIERO AZZURRO: il più bel sentiero d’Italia?

# Il sentiero Azzurro è il più famoso delle Cinque Terre

@eyot_ve IG – Corniglia, Sentiero Azzurro

Il sentiero Azzurro è il più semplice, famoso e visitato di tutte le Cinque Terre. Lungo 12 km si inerpica tra vigneti e colline, con incredibili viste sul mare blu della Liguria. Si suddivide in quattro tratti che collegano tra di loro tutti i cinque borghi delle Cinque Terre: Riomaggiore, Manarola, Corniglia, Vernazza e Monterosso al Moro.

Leggi anche: Il SENTIERO dell’INFINITO: il nuovo percorso di trekking a picco sul mar ligure

# I quattro tratti del percorso

Cincinqueterre – Sentiero Azzurro
  • Il tratto più celebre, la Via dell’Amore che collega Riomaggiore a Manarola, e anche il più corto di tutto il percorso, è in uso dagli anni ’20 del ‘900 quando hanno costruito la galleria ferroviaria tra questi due borghi. La strada di circa 900 metri passa proprio ai piedi della montagna, ma al momento la parte principale è chiusa e riaprirà a Maggio del 2024.
  • Anche il secondo tra Manarola e la stazione di Corniglia, lungo 2 km, è chiuso e tornerà agibile solo nel 2023. Il borgo di Corniglia è l’unico delle Cinque Terre a non essere sul mare ma su un promontorio a 100 metri d’altezza.
  • Il tratto tra Corniglia e Vernazza misura 3,2 km e rispetto ai due precedenti si trova ad un’altitudine maggiore. Si apre attraverso la zona boschiva per poi regalare un suggestivo panorama sulla Riviera delle Cinque Terre, Corniglia e su un piccolo villaggio che svetta sulla cima del monte, San Bernardino.
  • La parte finale del Sentiero Azzurro, lunga 4 km, unisce Vernazza a Monterosso al Mare, borgo in cui il poeta Eugenio Montale trascorreva l’estate. 

Leggi anche: La VIA dell’AMORE alle 5 terre riaprirà: ecco quando

Continua la lettura con: Le località del giorno (per una gita da Milano)

FABIO MARCOMIN

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Il video del giorno: da MILANO a ROMA in MONOPATTINO ELETTRICO

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Per chi se lo fosse perso, uno dei video su Milano più visti di sempre. Oltre 11 milioni di visualizzazioni per il viaggio da Milano a Roma in monopattino elettrico realizzato da Jakidale

Ecco come è andata. 

 

ALTRI VIDEO DEL GIORNO A MILANO:

Il mio primo mese a Milano: quanto ho speso?

 

M6 – Il percorso della futura metropolitana di Milano

 

La mostra più INSTAGRAMMABILE di Milano

 

Mi sono trasferita a Milano

Gli Ultras della Dinamo Zagabria in giro per Milano

Tour dei chiostri notturni di Milano

Evoluzione animata della metro di Milano

Milano e Vincenzo

I locali più instagrammabili di Milano

DA MILANO A CAPO NORD IN BICI A FIN DI BENE

IL MODO PIU’ ECONOMICO DI MANGIARE A MILANO

Lezioni di danza in Piazza Duomo

Lo spot della Milano da Bere

LA CODA per la FAME

UN ROMANTICO A MILANO

Hai un video di Milano da inviarci o segnalarci? Scrivici su info@milanocittastato.it (video del giorno)

MILANO CITTA’ STATO

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Quanto COSTA il BIGLIETTO dell’ATM a Milano?

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Quanto costa il biglietto dell'ATM a Milano?
Credits Mikita Yo-unsplash - Tram a Milano

Ecco quanto costa il biglietto dell’ATM a Milano, dove può essere utilizzato e quale scegliere per muoversi in tutta la Città Metropolitana di Milano.

Quanto COSTA il BIGLIETTO dell’ATM a Milano?

credits: Yuri De Letteriis nella pagina Facebook “Sporchi Cattivi & Pendolari”

Il biglietto ordinario urbano dell’ATM ha un costo di 2 euro e una validità di 90 minuti dalla prima timbratura, consente multipli accessi sui mezzi di superficie quali tram, bus e filobus e anche in metropolitana.

Questo biglietto permette di muoversi all’interno del Comune di Milano e nella prima fascia dei comuni dell’hinterland, come previsto dalla zona tariffaria Mi1-Mi3. La durata effettiva del viaggio in metropolitana può eccedere i 90 minuti qualora l’ultimo accesso avvenga entro tale limite. In questo caso si può rimanere a bordo del treno fino alla stazione di uscita.

# I biglietti per viaggiare in tutta la Città Metropolitana di Milano

Per chi vuole spostarsi oltre la prima corona dei comuni ai confini del Comune di Milano o tra le diverse zone tariffarie della Città Metropolitana potrà acquistare il relativo biglietto ordinario. Vediamo alcuni esempi.

Quanto costa il biglietto dell'ATM a Milano?
Atm – Fascia Mi1-Mi4

Per andare dal Comune di Milano fino ai comuni di seconda fascia (come Locate Triulzi, Pantigliate, Trezzano sul Naviglio e Arese) o viceversa, il biglietto avrà un costo di 2,40 euro e una durata di 105 minuti.

Atm – Fascia Mi1-Mi6

Per spingersi fino ai comuni della quarta corona, quali ad esempio Gessate, Seregno, Parabiago e Cerro al Lambro, il prezzo del biglietto è di 3,20 euro e la validità di 165 minuti.

Quanto costa il biglietto dell'ATM a Milano?
Atm – Fascia Mi5-Mi6

Per viaggiare tra comuni di due corone adiacenti il biglietto ordinario ha un costo e una durata inferiore a quello urbano: 1,6 euro per 75 minuti di tragitto.

Sistema tariffario integrato

Infine per attraversare tutta la Città Metropolitana di Milano compreso il comune capoluogo, tra zone Mi1 – Mi9, il titolo di viaggio costa 4,40 euro con una validità massima di 255 minuti.

Continua la lettura con: Quali BIGLIETTI si possono prendere per la METROPOLITANA di Milano?

FABIO MARCOMIN

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10 motivi per cui l’AUTUNNO a Milano è fantastico!

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Foto di Pepper Mint da Pixabay

E’ iniziato l’autunno!!! Cos’è quella faccia mogia? Ogni città ha una stagione che la valorizza meglio. Sicuramente nel caso di Milano questa stagione non è l’estate. Troppo caldo e troppo afa. Potrebbe essere una qualsiasi delle altre tre stagioni, ma a noi piace pensare che sia l’autunno.

10 motivi per cui l’AUTUNNO a Milano è fantastico!

#1 Gli eventi

dolce vita, milano
dolce vita, milano

E in questo caso vale doppio. Non solo perché l’autunno è la stagione principe degli eventi, ma quest’anno arriva dopo un periodo sonnolento di due anni e mezzo, per le note ragioni. Godiamoci il momento che non si sa mai. 

#2 Le vacanze lontane (Milano è la città migliore per chi non è in vacanza)

Credits: mitomorrow.it

Inutile negare che una delle cose più belle di Milano sia proprio il lavoro. E mai come in autunno le vacanze sono distanti. Quindi puoi goderti l’ufficio. Sembra il discorso di un pazzo, ma so che i milanesi capiranno.

#3 La città che ritrova la sua massima energia

tattoo convention
Credits: zero.eu

Dopo due anni e mezzo in cui guidava con il freno a mano tirato, Milano ingrana la quinta e sfreccia.

#4  Le settembrate milanesi

Credits: @radiorooftopmilan
Radio Rooftop Milano

La settembrata non è solo una festa comunista del primo dopoguerra. La settembrata è quell’evento all’aperto dove ci si trova e si festeggia con vigore l’ultimo caldo dell’anno. Soprattutto su un rooftop. 

#5 La prima sciata

Credits julia.dizhak IG – Piste da sci Sankt Moritz

Dopo l’ultimo caldo, arriva il primo freddo. E finalmente tempo di lisciare la lamina degli sci.

#6 Castagne e vino novello

Credits: @dorinogugliotta
castagne

Da bambino andavo ghiotto di caldarroste. Oggi le cose non sono molto cambiate.

#7 La prima nebbia

La nebbia è la carta d’identità del mistero. Milano offuscata dalla nebbia diventa ancora più affascinante.

#8 I bengalesi che trovi ovunque con l’ombrello quando piove

Credits: thesocialpost.it

Se lo Stato italiano fosse organizzato come i bengalesi che alle prime gocce di pioggia trasformano le rose in ombrelli non avremmo mai sentito parlare di crisi.

#9 Sant’Ambrogio (Prima Scala e obej obej)

Torna in scena la cultura. Con la prima più famosa del mondo. 

#10 Cambio dell’armadio e nuovo look

Credits: milanofashiontour.com

Finalmente hai una scusa credibile per andare a fare shopping compulsivo.

Continua la lettura con: Le 10 gite dell’autunno milanese

MILANO CITTA’ STATO

Continua la lettura con: I 5 luoghi del paradiso per BAMBINI e RAGAZZINI nella Milano degli anni ‘70-‘80

FABIO MARCOMIN

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I NEGOZI più MITICI nella Milano di OGGI (secondo i milanesi)

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Credits: @pettinarolimilano Pettinaroli Milano

Sulla fanpage Facebook di Milano Città Stato abbiamo chiesto ai nostri lettori quale fosse il negozio dove sono più felici di comprare qualcosa. Tra nomi storici e non, questi sono stati i 10 negozi ancora esistenti più gettonati. La selezione è in ordine sparso. 

I NEGOZI più mitici nella Milano di OGGI (secondo i milanesi)

# “La Feltrinelli” 

Credits: @òabookisalwaysagoodidea
La Feltrinelli

Tra i negozi più apprezzati ai giorni d’oggi di Milano, c’è La Feltrinelli. Mentre si pensa che i libri siano passati di moda, in realtà questa libreria storica è tra i luoghi preferiti dai milanesi. Qui ormai si può trovare di tutto: libri, dvd, enciclopedie, ma anche giochi in scatola e oggetti di cartoleria. Resistono numerose location: Galleria Vittorio Emanuele II, Piazza Piemonte, Corso Buenos Aires, City Life, Corso Garibaldi, Viale Pasubio e Gae Aulenti, dove si può anche prendersi un caffè o bersi qualcosa di rinfrescante mentre si è circondati da libri.

# “La Rinascente

Credits: @lorenzocarrisistudio
Milano La Rinascente

Sono molti i lettori che hanno voluto citare il famoso negozio milanese. Un luogo iconico per la città, dove è possibile trovare le più grandi marche di sempre, nonché tutto quello che ti serve. Con i suoi innumerevoli piani, La Rinascente in piazza Duomo è infatti il negozio dei negozi a Milano.

Leggi anche: Breve storia della Rinascente

# “Libreria Esoterica”

permilano.it

Si sa che i milanesi amano le librerie in generale e quindi, oltre alle più conosciute, molte segnalazioni le riceve anche anche la “Libreria esoterica Milano” che si trova in pieno centro, in Galleria Unione 1 davanti al civico 7 di Via dell’Unione. Qui si possono trovare testi di esoterismo, magia, scienze occulte, divinazione, yoga, meditazione e molto altro.

# “Cappelleria Melegari”

@danieleferrari64
Cappelleria Melegari dal 1914

Siamo in un negozio storico di Milano, nato nel 1914 ma ancora uno dei negozi più apprezzati della città. Si trova a Chinatown, in via Paolo Sarpi, 19, ed è un negozio dove lavoro e strumenti antichi mantengono una tradizione che è stata in parte persa. Il negozio vende cappelli di ogni genere, di marca e non, da quelli artigianali ai berretti più semplici.

# “Mercato di via Papiniano”

Credits: @laurelevans
Il Mercato Di Viale Papiniano

Una nostra lettrice ci dice che il mercato in via Papiniano la rende felice e Francesca Eva Luna M. ci spiega anche il perché: “Io adoro le bancarelle dei vari mercati rionali. I colori, frugare fra i vestiti, gli ambulanti che sono sempre sorridenti e pronti alla battuta (non come certe commesse che ti squadrano dall’alto in basso)”. L’atmosfera da mercato è unica e imparagonabile e poi i prezzi sono sicuramente più bassi della maggior parte dei negozi.

# “Armani”

https://www.armani.com

Nel mondo Armani è Milano, e viceversa. Non poteva mancare in questa selezione. 

#7 “Pettinaroli”

Credits: @pettinarolimilano
Pettinaroli Milano

Pettinaroli in via Brera 4 è un altro negozio storico di Milano ma che continua ad esistere grazie alla sua nicchia di clienti ancora affascinata dalla qualità, passione e tradizione delle sue stampe. Il negozio è stato fondato nel 1881 e nonostante abbia cambiato più volte sede non si è mai spostato dalla città. È un pezzo di storia di Milano per questo i nostri lettori l’hanno citato.

“In Brera, carte mappe, mappamondi, pennini ecc, Ci andavo con il nonno, con il papà e poi con le figlie, posto magico, anche quando erano in Santa Radegonda” – Elisa B.

# “PISA Orologeria”

Credits: @pisaorologeria
pisa orologeria

Altro negozio storico di Milano. Dal 1940 vende orologi agli abitanti del capoluogo lombardo. In realtà il primo proprietario veniva dall’Emilia Romagna, si chiamava Divino Pisa e fu anche il fondatore della prima scuola di orologeria in Italia. Il negozio si trova in Via Pietro Verri 7 a Milano.

# “Esselunga”

Credits: www.reportpistoia.com

Se lo avessimo saltato sarebbe stata la rivoluzione, almeno sulla nostra fan page. Non è un vero e proprio negozio ma è stato votato talmente spesso che non si può ignorarlo. L’Esselunga rimane il supermercato preferito dei milanesi tanto che lo inseriscono nei negozi dove amano comprare qualcosa.

Leggi anche: I record dell’Esselunga

# “Tiger”

Credits: @lyiana_ridzuan
Flying Tiger Italia

C’è spazio anche per un intruso internazionale. La Milano di oggi è la Milano cosmopolita e i milanesi non sono da meno, per questo ormai amano comprare anche nei negozi di fama internazionale. Opposti alle grandi marche, c’è Flying Tiger il posto dove poter trovare qualsiasi cosa a prezzi bassissimi. Qui si possono comprare anche le cose più divertenti, come i mini-giochi da fare mentre si è in bagno, sarà forse per questo che è così apprezzato dalla città meneghina…

Fonti: facebook.com

Continua la lettura con: Il “MARE” di Louis Vuitton: è il NEGOZIO più BELLO del mondo?

BEATRICE BARAZZETTI

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🔴 La SCALA in tour GRATIS a Milano

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Andrea Cherchi - Scala al BAM

L’iniziativa in giro per i municipi per far conoscere ai milanesi i balletti e le opere del teatro lirico più famoso del mondo. Il programma degli eventi e i luoghi dove si terranno gli spettacoli.

La SCALA in tour GRATIS a Milano

# Dal 27 settembre al 1° ottobre torna “La Scala in città”

Andrea Cherchi – Teatro alla Scala

Dopo la prima edizione del 2021 ritorna la kermesse “La Scala in Città”, un’iniziativa pensata per riportare al “popolo” la musica lirica che oggi è diventata più elitaria e dare la possibilità a ogni milanese di assistere a un’opera o a un balletto. Il palinsesto prevede 22 spettacoli gratuiti, con obbligo di prenotazione, dal 27 settembre al 1° ottobre e tutti concentrati nelle zone più periferiche di Milano. Saranno in totale 18 le sedi diffuse. Rispetto all’anno scorso ci sarà anche la partecipazione dell’Accademia della Scala.

# Il programma degli eventi

@maremilano – Mare culturale urbano

Da martedì 27 a giovedì 29 settembre andranno in scena, tra gli altri, il gruppo jazz della Filarmonica allo Spirit de Milan, il Coro della Scala al Teatro Pime e al chiostro del conservatorio, il coro di voci bianche al Teatro Munari, l’Ensemble di Archi della Filarmonica della Scala all’Istituto Salesiano, il Corpo di ballo ai Bagni misteriosi.  carcere minorile Beccaria. Gli altri luoghi scelti per il palinsesto “La Scala in città” sono: Mare Culturale Urbano, l’Allianz Cloud e il Mosso, il nuovo spazio riqualificato all’interno del parco Trotter, Villa Simonetta, il Martinitt, il Centro Asteria, lo Spazio Teatro 69 e il Teatro EDI Barrio’s.

Ogni esibizione avrà una durata di un’ora e quindici minuti. Il 30 settembre e il 1° ottobre ci saranno quattro spettacoli gratuiti direttamente al Teatro alla Scala oltre a quello conclusivo l’ultimo giorno alle ore 20 del Corpo di Ballo.

# I Laboratori Ansaldo aperti al pubblico

akropolismilano – Laboratorio delle scenografie teatro alla Scala

I milanesi potranno anche scoprire il “dietro alla quinte” della nascita di uno spettacolo dal 27 al 29 settembre quando è prevista una tre giorni di apertura dei Laboratori Ansaldo. Sono previsti cinque turni di visite guidate gratuite da prenotare in anticipo.

Continua la lettura con: La MAGNIFICA FABBRICA: nuova vita per la SCALA

FABIO MARCOMIN

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Il video del giorno: Quanto ho SPESO il mio primo MESE a Milano

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Lo youtuber Dario Torrissi è trasferito a Milano da fine agosto. Si è così concluso il suo primo mese a Milano. Risultato? “Una caterva di soldi”. 

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7 LOCALITÀ ITALIANE avvolte da LEGGENDE e MISTERI

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Rosazza Credits: @immagini.di.viaggio IG

Italia, terra di poeti, santi e superstiziosi. 

7 LOCALITA’ ITALIANE avvolte da LEGGENDE e MISTERI

# 1 L’eremo di Monte Siepi e la spada nella roccia

Spada nella Roccia Credits: @turista_in_toscana IG

In Toscana, più precisamente a Chiusdino in provincia di Siena, è possibile visitare un Eremo detto anche Rotonda di Monte Siepi. Si tratta delle rovine di un grande abbazia cistercense, un luogo decisamente suggestivo e che custodisce un bizzarro mistero: nella cappella circolare, la reliquia cruciforme più affascinante è una spada conficcata nella roccia. Proprio quella della leggenda di Re Artù, che potrebbe essere nata in questo luogo, secoli orsono.

Leggi anche: In LOMBARDIA è la SPADA nella ROCCIA

#2 La Villa dei Mostri a Bagheria

Villa Palagonia Credits: @vice_ma IG

Ai visitatori più curiosi di Bagheria è possibile incappare nella Villa dei Mostri, alias Villa Palagonia, abitazione settecentesca recintata, voluta dal principe Ferdinando che ha dato il nome alla tenuta.
L’edificio è circondato da statue di figure antropomorfe e esseri fantastici, voluti dal padrone di casa pare per mitigare un aspetto esteriore non certo gradevole. Il principe Palagonia, al confronto con le statue, ha potuto esorcizzare la sua bruttezza.

Leggi anche: La CASA dei MOSTRI

#3 Il Cantone della Fata, Castropignano (CB)

Castel d’Evoli Credits: @fabio.maradini IG

Sul versante Nord del Castello d’Evoli, in provincia di Campobasso, si trova uno spuntone di roccia che viene chiamato Cantone della Fata.
Il Cantone è ancora oggi infestato dal fantasma di una fanciulla che da quello spuntone è precipitata. La storia racconta della bellissima ragazza, talmente incantevole da essere soprannominata “la Fata”, promessa sposa ad un giovane compaesano. Purtroppo ai tempi era in vigore la norma dello “ius primae noctis“.
Nel disperato tentativo di sottrarsi a questa regola barbara, la ragazza scappa ma precipita dal cantone che ora è a lei dedicato.

Leggi anche: Il FANTASMA della Scala di Milano

#4 Capo Vaticano (VV) e il promontorio dalla doppia leggenda

Capo Vaticano Credits: @ig_calabria IG

L’insenatura di Capo Vaticano, a Vibo Valentia, porta con sé una doppia leggenda.
La cima del promontorio pare  sia abitata dalla sacerdotessa e profetessa Manto, invocata e ascoltata dai naviganti prima di intraprendere il pericoloso viaggio tra le correnti vorticose di Scilla e Cariddi. A Manto si sarebbe rivolto perfino Ulisse.

Ai piedi dello sperone, invece, il mare che si infrange sulle rocce e il colore cangiante del mare, fanno da sfondo alla triste vicenda di Donna Canfora, martire suicida gettatasi in mare per sottrarsi alle brutalità riservate sulla nave dei suoi rapitori.
Donna Canfora, vestita di azzurro, si sarebbe gettata in mare, annegando, gridando “Le donne di questa terra preferiscono la morte al disonore“. Da quel giorno il mare rende omaggio con il suo azzurro e il suo rumore, al coraggio e alle parole di questa donna.

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#5 Castello di Torrechiara (PR) e la leggenda dei suoi amanti

Castello Torrechiara Credits: @emiliaromagnameteo IG

Altro classico italiano: il tradimento di lei che viene maledetto dall’immancabile prodigiosa magia di lui. Lei è Bianca Pellegrini, che al castello di Torrechiara ha tradito il marito con il valoroso condottiero Pier Maria Rossi. I loro incontri d’amore si svolgevano solo nelle notti di luna piena. Il marito della Pellegrini, non accettando il tradimento, fa murare viva la sua sposa proprio in quel castello, che ora è contemporaneamente infestato dal fantasma di Bianca Pellegrini, ma anche visitato (ovviamente nelle notti di luna piena) dallo spirito di Pier Maria Rossi, che va cercando la sua amata.
Tutto il castello è decorato qua e la con omaggi al grande amore clandestino dei due focosi amanti quattrocenteschi.

Leggi anche: La vera storia dell’uomo MURATO (vivo) nel castello di PAVIA

#6 La statua di pietra di Conturina, alla Marmolada

Rifugio Contrin Credits: @trentinohikes IG

Ai piedi della mitica parete della Marmolada, riposa la misteriosa leggenda di Conturina. Alla base di questa storia un altro immancabile ingrediente italiano: l’invidia della matrigna per la bellezza della giovane donna.
Stanca delle adulazioni rivolte alla figliastra, da cui la matrigna ha ricavato solo dispiaceri, aiutata da una strega, lancia un incantesimo alla fanciulla che viene trasformata in pietra posta al Passo di Ombretta.

La roccia inizia ad emettere un canto per raccontare la propria storia e per cercare la salvezza da quella prigione di pietra. Sempre la leggenda narra che un cavaliere abbia riconosciuto il canto e tentato di liberare Conturina quando ormai era troppo tardi.
Il bel volto di Conturina è visibile tra le rocce dolomitiche se, dal rifugio Contrin, si guarda in direzione del Passo di Ombretta.

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#7 Rosazza (BI), il luogo più misterioso d’Italia

Rosazza Credits: @immagini.di.viaggio IG

Un primato ancora intatto e inattacabile quello di Rosazza, un paese costruito seguendo il simbolismo massonico proprio di Federico Rosazza Pistolet, con le indicazioni degli spiriti, invocati con l’aiuto del co-costruttore Giuseppe Maffei.
Gli ingredienti sono la massoneria tendente al templarismo di Rosazza Pistolet, primo cittadino e “architetto” che ha urbanizzato il paese secondo precisi canoni massonici, cui aggiungere un pizzico di spiritismo del Maffei, pittore piemontese che ha ascoltato i suggerimenti che gli spiriti volevano mandare al Sindaco.
Vale una visita ad occhi e mente aperta, per ascoltare “la voce della pietra”.

Fonte: Si Viaggia

Continua la lettura con: Il mistero di TRIORA, il PAESE DELLE STREGHE a 3 ore da Milano

LAURA LIONTI

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Lo ZAINO JET è REALTÀ! Sarà il futuro servizio sharing di Milano?

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Credits gravitt.co - Esperienza di volo

Il futuro è già qui. Dopo i segway e i monopattini sta per arrivare un mezzo di trasporto individuale pronto a trasformare la mobilità: lo zaino jet. Ecco come funziona e quanto costa. Arriverà mai a Milano?

Lo ZAINO JET è REALTÀ! Sarà il futuro servizio sharing di Milano?

# Lo zaino jet ha una tuta gravitazionale e 5 motori per un totale di 1050 cavalli 

gravitt.co – Esperienza di volo

Lo zaino jet si prepara a rivoluzionare la mobilità individuale. Realizzato dalla Gravity Industries Ltd, su intuizione del suo fondatore e capo pilota collaudatore Richard Browning, questo futuristico mezzo di trasporto è già realtà. Ma in cosa consiste?

gravity.co – Dettaglio motore zaino jet

Si compone di una tuta gravitazionale sulla quale sono montati cinque motori turbojet che sfruttano la tecnologia utilizzata nella propulsione dei jet per una potenza totale di 1.050 cavalli. La velocità massima raggiunta durante i test è stata di 135 km/h.

# Si può provare l’esperienza di volare

gravity .com – Piattaforma per test

Per chi vuole provare il brivido di un’esperienza con lo zaino jet può prenotarsi e recarsi nella struttura di volo presso la Goodwood Estate, a 90 minuti da Londra. Un volo sicuro, controllato e progressivo di 5-10 minuti a una velocità di circa 90 km/h.

Il prezzo per una sessione, che include 3 corse, è di circa 2.500 euro iva esclusa. Oltre a questo è possibile seguire un percorso di addestramento per diventare uno dei Jet Suit Pilots e partecipare alle International Race Series di Gravity. Servono poco più di 7.500 euro, sempre iva esclusa.

# Lo zaino jet è già in vendita (a un prezzo proibitivo)

Credits gravity.co – Il fondatore e pilota Richard Browning

La Jet Suit non si può solo provare ma anche acquistare. Il costo non è alla portata di tutti, si parte infatti da circa 433.000 euro, a cui va aggiunta l’iva, per salire in base alla personalizzazione delle dotazioni. La stessa cifra che serve per comprare un bilocale in centro a Milano. Forse più fattibile averlo in sharing. Magari a Milano. 

 

Fonte: gravity.co

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FABIO MARCOMIN

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