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7 MUSEI IMPERDIBILI a due ore da Milano

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Credits gfamoroso IG - Galleria Ricci Oddi

Milano ha un’offerta culturale tra le migliori d’Europa. Ma se vogliamo regalarci una giornata di cultura, ci sono altre perle facilmente raggiungibili da Milano. Ne abbiamo selezionate 7, per solleticare la vostra curiosità.

7 MUSEI IMPERDIBILI a due ore da Milano

#1 Museo Egizio a Torino 

Ph. pierol85 – Pixabay

Sin da quando eravamo piccoli, a scuola, ci siamo sentiti ripetere, su dei libri di geografia che sono uguali a quelli di adesso, che si tratta del secondo più importante al mondo dopo quello del Cairo.

Nel centro storico della grande città piemontese, dopo esserci fatti un bicerin, diamo per scontate le scolaresche chiassose e distratte e andiamo a visitare questo museo antichissimo (aperto nel 1824), apprezzatissimo dai turisti su Tripadvisor. Troveremo gruppi statuari, mummie, papiri, arredi funerari e di uso comune e tutto ciò che riguarda l’antico Egitto, compresi animali imbalsamati.

Il clou della visita sarà la Galleria dei Re, con la statuaria più importante, colossi di altezza imponente impreziositi da un’illuminazione a buio a dir poco magica.

 

#2 Museo del Cinema a Torino 

@fatigrams IG – Museo del Cinema di Torino

Non staremo dando troppa importanza alla nostra città amica-rivale? No, glielo dobbiamo. In questo caso una certa dose di fascino aggiuntivo è data dall’edificio che ospita il museo, nientemeno che la Mole Antonelliana, il simbolo della città con i suoi 168 metri di stile eclettico ottocentesco. Già da una ventina d’anni l’edificio (di cui si può raggiungere una terrazza panoramica tramite ascensore) ospita una collezione unica per via dell’allestimento espositivo, che si sviluppa a spirale verso l’alto, ripercorrendo la storia del cinema dalle origini ai giorni nostri, in un suggestivo itinerario tra scenografie, proiezioni e giochi di luce, fotografie, bozzetti e oggetti rituali. Che dire della conclusiva galleria dei manifesti? Un must, per chi ama l’arte visiva contemporanea.

 

#3 Acquario di Genova 

@elynicoedocesar IG – Acquario di Genova

Va bene, stiamo raschiando il fondo del barile quanto a prevedibilità. Ma anche qui non possiamo assolutamente esimerci dal consigliare la splendida capitale ligure e il suo cinquecentesco porto antico, dove potremo rimpinzarci di focaccia di Recco prima di superare la sopraelevata e inchinarci alla più grande attrazione biologica d’Italia. Inaugurato ormai da 30 anni, il museo comprende 39 vasche sotterranee a cui si aggiungono le 4 a cielo aperto del Padiglione Cetacei. Impressionante la panoramica, sagome della folla a parte, delle 400 specie diverse tra pesci, mammiferi marini, uccelli, rettili e anfibi in ambienti che riproducono quelli originari. Il tutto, ricordiamolo, è tutela dell’ambiente, non spettacolo fine a sé stesso.

 

#4 Galleria Ricci Oddi a Piacenza 

@gfamoroso IG – Galleria Ricci Oddi

Viriamo verso un’accezione un po’ demodé del museo, quella romantica della collezione di pittura. Già prima di arrivare a Piacenza, un cartello (probabilmente abusivo) ci saluta con ‘Benvenuti in Emilia’, a reclamare l’appartenenza delle terre di Codogno e dintorni. E nella piccola cittadina a cavallo tra due mondi di un unico macrocosmo, si nasconde una collezione di arte moderna assolutamente di prim’ordine, ora ulteriormente impreziosita dal ritrovamento di un quadro precedentemente trafugato, il Ritratto di Signora di Klimt, ora in bella mostra nel Salone d’Onore. Tra le colonne a porticati del bell’edificio espositivo e i quadri di tutto il Novecento italiano, passeremo ore meravigliate a ringraziare il mecenate che rese possibile questo gioiello.

 

#5 Palazzo della Pilotta a Parma 

@christine_blasl IG – Teatro Farnese complesso della Pilotta

Il bello dell’Italia è la sua grande varietà, caratteristica non abbastanza valorizzata dall’assenza di federalismo e da un sentimento locale che spesso è mero campanilismo. In questa ex capitale che visse secoli più prestigiosi, possiamo facilmente battezzare un pomeriggio a una monografia, assaporando il gusto diverso delle raccolte museali nel Complesso della Pilotta. L’edificio col suo scalone imperiale si sviluppa attorno al Corridore, un lungo braccio rettilineo su pilastri del 1580. Gustiamoci dunque la rassegna dedicata allo stampatore settecentesco Bodoni, la Biblioteca Palatina che risale al 1769, i vasi greci del Museo Archeologico, la Galleria Nazionale con Correggio e Parmigianino, lo splendido Teatro Farnese ricostruito fedelmente in capriate lignee.

 

#6 Museo Nicolis a Villafranca di Verona 

@museonicolis IG – Museo Nicolis

Stavolta scegliamo un museo non convenzionale che custodisce 10 collezioni strepitose derivanti dal patrimonio del fondatore: auto d’epoca, biciclette, motociclette, macchine fotografiche e cinematografiche, strumenti musicali e jukebox, macchine per scrivere, aeromobili e strumenti e combinazioni di volo, un’area militare con cimeli della Prima e Seconda Guerra Mondiale, modellini di auto, treni e aerei, motori e una rara collezione di volanti delle sofisticate monoposto di Formula 1 e volanti da turismo, gran turismo e sport. In vent’anni dalla fondazione, il museo, ospitato in un funzionale, piacevole edificio a vetri, ha promosso alla grande il territorio. Sarà forse per questo che è ancora poco noto in Italia, mentre è molto apprezzato tra i turisti della Gardesana.

 

#7 MASI a Lugano 

@wendiwanda1908 IG – MASI Lugano

In questa bella e ancora calda stagione, è sempre piacevole andare a rinfrescarsi le idee in Canton Ticino. Anche perché, se ce lo siamo persi, nel 2015 il vecchio Museo cantonale d’arte è stato trasformato nel MASI (acronimo d’obbligo: Museo d’Arte della Svizzera Italiana), con l’inaugurazione di una seconda sede: il centro culturale LAC Lugano Arte e Cultura, che ora affianca lo storico Palazzo Reale nel centro di Lugano. Se il fiore all’occhiello qui sono sempre state le esposizioni temporanee di pittori post-impressionisti e surrealisti, ora anche la collezione permanente affina le armi, come prova la recente acquisizione del dipinto 08.02.2021 dell’artista contemporaneo Huber, una veduta scomposta del Lago Maggiore sullo sfondo del massiccio del Monte Rosa innevato.

 

Continua la lettura con: VIA GAGGIO, a un’ora da Milano il museo a cielo aperto più “colorato” della Lombardia

LORENZO ZUCCHI

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🔴 Pericoloso? No, identitario: la SFIDA sul PAVÉ di Milano scuote la POLITICA

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Foto copertina: Urbanfile

Pavé si, pavé no. Si riaccende il dibattito sulla rimozione delle storiche pietre milanesi sulle strade della città. Da un lato Regione Lombardia, dall’altro il Comune di Milano. Ecco cosa sta succedendo.

Pericoloso? No, identitario: la SFIDA sul PAVÉ di Milano scuote la POLITICA

# L’assessore regionale alla Sicurezza Romano La Russa: “Il Comune studi un piano per sostituirlo

Credits: Andrea Cherchi – Regione Lombardia

Lunedì 12 settembre l’assessore regionale alla Sicurezza Romano La Russa ha sollecitato il Comune di Milano a studiare un piano per sostituire il pavé nella strade della città perché ritenuto troppo pericoloso per ciclisti e motociclisti. Si riaccende quindi il dibattito su uno dei temi più discussi dalla politica in una sfida Regione-Comune.

Le parole dell’assessore: “Troppi sono gli incidenti che avvengono a causa della pavimentazione stradale in pavé, che due volte su tre si rivela un’insidia per i ciclisti e i motociclisti della città, la cui incolumità dovrebbe stare a cuore al sindaco di Milano. Quest’ultimo, che si erge a paladino del green, anziché costruire ciclabili in ogni dove, dovrebbe garantire la sicurezza stradale a chi in città usa l’ecologica bicicletta”.

Credits Urbanfile – Pavè pericoloso

Da via Ludovico Il Moro a Corso di Porta Romana, dai Navigli a Viale Premuda sono solo alcune delle vie più rischiose soprattutto quando piove. Conclude La Russa: “in via Ripa di Porta Ticinese” ci sono “i cartelli che annunciano le condizioni dissestate della strada, preludio dell’imminente caduta. Sarebbe bene che il Comune studiasse un piano serio per sostituirlo o riposizionarlo“.

# La replica del Sindaco Sala: “Tutelato quello che ha un senso storico

Credits: inews24.it – Beppe Sala

Il Sindaco Sala è contrario a una drastica rimozione della pavimentazione in pietra dalle strade, in particolare quello inserito in un contesto architettonico antico, ma si dice favorevole a togliere le pietre da via Torino. Ecco la risposta del Sindaco di Milano: “L’ho detto diverse volte non sono contrario a rimuovere parte del pavé, va tutelato quello che ha un senso storico e che è inserito in un contesto architettonico veramente antico” aggiungendo però che “ho fatto mille volte l’esempio di via Torino, e lì ad esempio non ce lo vedo, è difficile andare in bicicletta in via Torino perché ha i binari e il pavé quindi poi le biciclette vanno sul marciapiede e siamo punto a capo.” 

Credits Andrea Cherchi – Via Torino dall’alto

Conclude dicendo che la parola finale spetta comunque alla Sovrintendenza: “Se vogliamo dobbiamo anche collaborare con la Regione Lombardia in un confronto che deve vedere anche la Sovrintendenza al tavolo perché molti dei limiti nella rimozione pavé sono legati alla Sovrintendenza”.

Fonte: PrimadituttoMilano

Continua la lettura con: MILANO sempre più CARA: in lizza con Londra e Parigi per il trono in Europa. Ma non per gli stipendi

FABIO MARCOMIN

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Il lato oscuro della City: il DEGRADO di PORTA VOLTA (foto e video)

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Non solo grattacieli e vetrine scintillanti. Nel cuore della Milano che vola più in alto c’è un angolo di degrado, proprio nei pressi della porta simbolo della storia dell’area.

Il lato oscuro della City: il DEGRADO di PORTA VOLTA

# Il degrado parte dalla cattiva narrazione

Porta Volta Milano – spazzatura fuori dalla sede pubblica

Passeggiando a Porta Volta capita (e capiterà) di imbattersi in un angolo che sembra appartenere al film “1997 Fuga da New York”.
Le carcasse di alcune macchine da ufficio, bidoni della spazzatura e sporcizia varia, circondano la porta che offre l’ingresso alla scintillante Milano dei grattacieli.

Il degrado rappresentato dal mucchio di povere cose che si vedono nel sottoscala, che appartengono quasi certamente ad un senzatetto, stride con la enfatica narrazione sulla città: “La Milano dei diritti”, la città più ricca, la capitale dell’economia, il simbolo dell’efficienza… e potremmo riempire un libro con l’auto-elogio che Milano fa di sé.

Da una parte i grattacieli si sfidano per arrivare al sole, dall’altra quello che resta di macchine fotocopiatrici degli anni Novanta, insieme a bidoni della differenziata accatastati con attorno altri rottami della Milano di un tempo. 

# Non è tutto oro quello che luccica

Porta Volta Milano – “vista” dal Palazzo Microsoft

Milano è bauscia. Si auto incensa come una città patinata, ma spesso è talmente concentrata a costruire un nuovo futuro da non occuparsi di quello che accade nel presente, proprio davanti ai suoi occhi. 

Come i resti abbandonati di macchine da ufficio (e molto altro) sulla soglia di uno dei palazzi più storici della città, Porta Volta, in bella vista di fronte al palazzo della Microsoft.

Il sottoscala accanto è quasi un simbolo della sciatteria della Milano occupata a produrre ma non a smaltire: il senzatetto che lo “abita” ha scelto un riparo in cui potersi mimetizzare tra macchine d’ufficio, per essere lasciato in pace.
Trovando accesso ad una fonte d’acqua vicino a cui ha messo anche il sapone. Perché anche nel degrado, l’igiene è fondamentale.

Vedi qualcosa che non va a Milano? Segnalacelo scrivendo (mettendo foto se possibile) qui: info@milanocittastato.it (oggetto: milano non fa schifo ma…)

LAURA LIONTI

Continua la lettura con: Milano non fa schifo ma… 

copyright milanocittastato.it

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UTOPIA: la SUPERCAR da DUE MILIONI degna di Leonardo Da Vinci

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Credist ernesto_colnago IG - Utopia Pagani

Una vettura straordinaria costruita con i materiali più avanzati dopo un progettazione durata anni. Scopriamo le sue caratteristiche e perché è stata presentata al Museo della Scienza e della Tecnica di Milano.

UTOPIA: la SUPERCAR da DUE MILIONI degna di Leonardo Da Vinci

# Un bolide da 2 milioni di euro e 864 cavalli

Credits jakubapietrzak IG – Pagani Utopia

Nella favolosa cornice della Sala del Cenacolo del Museo della Scienza e della Tecnologia di Milano, dove sono ospitati i disegni originali di Leonardo Da Vinci, è avvenuta la presentazione ufficiale di Utopia, la nuova supercar di Pagani. L’auto è stata costruita con i materiali più avanzati, telaio monoscocca in carbo-titanio e carbo-triax, disegnata con forme morbide ed eleganti, e dotata di un motore V12 biturbo di sei litri da 864 cavalli. Una progettazione lunga 6 anni da parte della casa automobilistica emiliana e un prezzo di listino di 2 milioni di euro

# Il legame con Leonardo da Vinci

Codice Atlantico di Leonardo da Vinci

La scelta di abbinare il design delle Hypercar Pagani alla figura di Leonardo non è affatto casuale. Grazie anche a un eccezionale prestito temporaneo della Veneranda Biblioteca Ambrosiana di sei disegni originali, dedicati anche agli studi sull’aria, è stata organizzata la mostra: “Le forme dell’aria: da Leonardo a Pagani Utopia”. Un percorso espositivo che mette al centro da un lato la straordinaria genialità di un uomo capace di rappresentare anche l’invisibile già sei secoli fa, tramite una rassegna di fogli tratti dal Codice Atlantico dedicati agli studi sull’aria e la loro applicazione, dall’altro il pensiero che ha portato il designer Horacio Pagani e il suo team a concepire il progetto Utopia.

# Le parole di Horacio Pagani

Credits pablorivasbao IG – Utopia Pagani e Horacio Pagani

Le parole del fondatore della casa di auto estreme con sede a San Cesario Sul Panaro: “Presentare la nostra nuova vettura a Milano in questa cornice straordinaria del Museo Nazionale Scienza e Tecnologia ha un sapore particolare. Leonardo è stato molto creativo qui a Milano […] L’artista ha influito moltissimo nella mia vita fin da quando ero ragazzo, è stato l’ispirazione dei concetti fondamentali di Arte e Scienza che ci guidano nel nostro lavoro. E quindi essere nel museo che porta il suo nome e avere accanto alla nostra auto i suoi disegni originali è per me un’emozione veramente indescrivibile”.

Fonte: Agi

Continua la lettura con: L’auto più COSTOSA al MONDO ha origini milanesi

FABIO MARCOMIN

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Video del giorno: street food nei CHIOSCHI di NOTTE a Milano

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Un grande classico. Panini unti, arroganti, notturni e street food, cosa possiamo desiderare di meglio nella notte milanese? A cura dello youtuber Francesco Zini

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Questo è lo SKYLINE più BELLO del MONDO

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Ph. RAS_RNS - pIxabay

In Qatar, terra in cui le tradizioni mediorientali si fondono con palazzi moderni, troviamo una metropoli unica ed eccentrica. Si tratta di Doha, la capitale e città più popolosa del Paese, che offre uno degli orizzonti urbani più sorprendenti del mondo.

Questo è lo SKYLINE più BELLO del MONDO

# L’incantevole forma della città

 
Ph. Konevi – Pixabay

Doha è situata nella costa centro-orientale della penisola del Qatar e il suo lungomare ospita numerosi parchi. Muovendoci più all’interno, invece, troveremo grattacieli, torri, complessi residenziali e musei, tutti pensati per donare un panorama urbano artistico e inarrivabile.

# Esempi di edifici iconici

Lo skyline offre diversi punti di riferimento, che sono anche i simboli del suo design, al contempo tradizionale e moderno.

Ph. Gustav Brandt – Pixabay

Uno di questi è sicuramente lo “Sheraton Grand Doha Resort & Convention Hotel”, un albergo di lusso, a 5 stelle, situato nella parte ovest della città. Con la sua forma a piramide dalla punta rovesciata, contribuisce a cambiare e arricchire i lineamenti della città. Di notte, inoltre, la luce viola emessa dalla sua sommità riesce sicuramente ad attirare l’attenzione.

Credits: pixels.com

Un’altra struttura iconica è anche “The Aspire Tower”, una torre alta 300 metri e situata nel distretto dedicato a sport, intrattenimento e shopping. La sua forma affusolata e i colori caldi che si accendono nella sua punta ricordano una torcia, e non è un caso. Fu costruita nel 2006, in occasione dei Giochi Asiatici, per ospitare la fiamma simbolo dell’evento. Si tratta anche dell’edificio più alto di tutto il Qatar.

Ph. LeafWriter – Pixabay

Un altro simbolo è la “Doha Tower”, o chiamata anche “Burj Qatar Tower”, un grattacielo situato anch’esso nella parte ovest della capitale. L’edificio ha un aspetto molto moderno, ma è ispirato alle tradizionali costruzioni di fango e argilla, ancora tipiche di alcune zone del Qatar. Il suo colore passa dal grigio, di giorno, all’arancione di notte che la fa spiccare rispetto ai palazzi circostanti. All’interno ospita 46 piani ed è stato ideato dall’architetto Jean Nouvel, il quale può vantare anche di vari e prestigiosi riconoscimenti alla sua creazione, come il “CTBUH Skyscraper Award”.

Credits: omemory.it

Infine, tornando alla tradizione, troviamo il MIA, ovvero il “Museo di Arte Islamica”. Più contenuto in altezza rispetto agli altri edifici menzionati, ma non meno caratteristico, il Museo contiene esposizioni, oggetti e libri dedicati alla cultura islamica. Il suo design esterno rimane comunque unico e al passo con i tempi, costruito in pietra calcarea in modo da donare spettacolari giochi di luce e riflessi negli specchi d’acqua che lo circondano.

Tutto ciò contribuisce a incoronare Doha come la città con lo skyline più suggestivo, vario e colorato che le metropoli del mondo possono offrire ai nostri occhi.

Continua a leggere con: I 7 SKYLINE più belli d’ITALIA (FOTO)

MATTEO GUARDABASSI

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Come FUNZIONA il CARNET 10 viaggi ATM?

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Credits Luca Sammarco-pexels - Tornelli M3 Duomo Milano

Scopriamo come funziona il carnet 10 viaggi ATM, quanto costa, dove si acquista e quali sono i limiti di utilizzo.

Come FUNZIONA il CARNET 10 viaggi ATM?

Credits edo90 twitter – Carnet 10 viaggi

Il carnet da 10 biglietti ha un costo di 18 euro, con un risparmio di 2 euro rispetto all’acquisto cumulativo di tutti i biglietti. Si può acquistare sull’app ATM, ai distributori automatici delle stazioni metropolitane e alle rivendite. Ci sono però alcune differenze.

In caso di acquisto e validazione tramite l’app ATM, il carnet sarà valido anche su linee diverse da ATM, Trenord o NET.

In caso di carnet cartaceo o aggiunto sulla tessera Ricaricami la validità sarà limitata alle tre principali aziende di trasporto pubblico.

La durata di ogni titolo di viaggio è di 90 minuti tra la prima e l’ultima timbratura e consente di fare più accessi anche in metropolitana.

AGGIORNAMENTO DELL’8/1/2024: il costo del carnet è salito a 19,50 euro con un risparmio di 2,5 euro.

# Dove è valido il carnet

Credits: nuovosistematariffario.atm.it
Credits: nuovosistematariffario.atm.it

Il carnet 10 viaggi ATM ha la stessa validità geografica del biglietto singolo, di quello giornaliero e di quello a 3 giorni, e quindi su tutte le linee ATM, metropolitane e superficie che viaggiano nella zona Mi1-Mi3. In questa fascia tariffaria è compreso il territorio del Comune di Milano e quello della prima fascia dei comuni dell’hinterland. 

Nello specifico sulle metropolitane M1, M3 e M5 il carnet e i biglietti valgono da capolinea a capolinea, mentre sulla M2 partendo dal centro hanno validità non oltre la stazione di Cascina Burrona. Verso gli altri capolinea di Assago Forum, Piazza Abbiategrasso e Cologno Nord non ci sono limitazioni. Il titolo di viaggio può essere usato anche sui treni di Trenord, regionali e linee S, solo nel tragitto ricompreso all’interno del Comune di Milano.

Continua la lettura con: Come COMPRARE il BIGLIETTO della METRO a Milano?

FABIO MARCOMIN

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Il PASSANTE MILANESE, sognando Londra

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Ph. @vandalos13 IG

Ha inaugurato solo qualche mese fa la tratta centrale dell’Elizabeth Line, il mega passante di Londra, che quando sarà completamente operativa rivoluzionerà il trasporto di tutta l’area metropolitana della capitale britannica. Il passante milanese, pur nella sua utilità, rimane ancora un’opera incompiuta. Ecco come potrebbe diventare un vero servizio metropolitano.

Il PASSANTE MILANESE, sognando Londra

# L’Elizabeth Line taglia il centro di Londra e collegherà le periferie dell’area metropolitanaCrossrail (Elizabeth Line)

 

L’Elizabeth line, chiamata così in onore della della Regina Elisabetta scomparsa qualche giorno fa ma presente alla sua inaugurazione, è una linea ferroviaria rapida della lunghezza di 136 chilometri che collega Londra e le contee di Berkshire, Buckinghamshire e dell’Essex. Il primo tratto di linea, di circa 20 km, è stato aperto nel mese di maggio 2022. Ogni estremità della tratta centrale si dividerà in due rami: ad est per Abbey Wood e per Shenfield nell’Essex, mentre a ovest per l’aeroporto di Heathrow e per Reading nel Berkshire.

# Trasporterà oltre 200 milioni di passeggeri

britonincanada IG – Interni treni Elizabeth Line

La funzione è quella di passante con il tracciato che transita per il centro della capitale inglese, intercettando tutte le principali linee di trasporto cittadino e con un passaggio di 24 convogli ogni ora, e raggiungerà le aree esterne all’area metropolitana in tempi molto rapidi. Si stima che circa 200 milioni di passeggeri viaggeranno su treni lunghi 205 metri quando l’intera linea sarà operativa entro maggio 2023.

Leggi anche: Ha aperto ELIZABETH LINE, la linea dei RECORD di Londra

# Quello che manca al passante milanese per diventare un vero servizio metropolitano

Tracciato passante di Milano
Tracciato passante di Milano

Il passante milanese inaugurato nel 2008, taglia la città da sud-est (Rogoredo FS-M3) a nord-ovest (Milano-Certosa), è lungo 13 km. Nella tratta centrale Porta Vittoria-Lancetti ha una frequenza di 5 minuti grazie al passaggio di 6 linee differenti.
Rimane quindi, di fatto, all’interno dei confini comunali ed insiste in un solo macro-quadrante della città, essendo stato stralciato al momento l’ipotesi di un secondo passante che copra i quadranti nord-est, sud e ovest.

Andrea Urbano – Passante ferroviario

Per trasformare il passante milanese in un’opera capace di rivoluzionare la mobilità di Milano e dell’area metropolitana il tracciato dovrebbe spingersi almeno nelle prime due fasce di comuni dell’hinterland e la frequenza dovrebbe essere simile a quella delle linee metropolitane nelle ore di punta. A questo si aggiunge la necessità di progettare altri due passanti trasversali e, dove possibile, raddoppiare i binari esistenti in prossimità della città per dedicarne una coppia, uno in entrata e uno in uscita, ai treni suburbani che viaggiano nel passante.

Continua la lettura con: I CONCEPT di TRENI della METRO più FUTURISTICI del mondo

FABIO MARCOMIN

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Il video del giorno: l’espansione animata delle linee della METROPOLITANA di Milano

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1964. Ha inizio l’espansione della metropolitana milanese. In questa animazione si rivive lo sviluppo negli anni della metro e del passante di Milano. 

 

ALTRI VIDEO DEL GIORNO SU MILANO:

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La TOP 10 degli ARCHITETTI più “STELLATI” di MILANO

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In una città come Milano o si conosce un professionista di fiducia o risulta quasi più facile tirare a sorte da quante sono le possibilità di scelta. Ma se invece ci affidassimo ad un amico che di ricerche è un esperto? Pronta per l’evenienza, ecco una top list degli architetti stellati di Milano secondo le recensioni Google (algoritmo basato su numero di stelle e di recensioni).

 La TOP 10 degli ARCHITETTI più “STELLATI” di MILANO

#10 Ark3P Architectural Office

4,9 Stelle (14 recensioni), V.le Monza, 37, Milano MI; 02 4942 9614

“Eccezionale team che mi ha permesso di ottenere una ristrutturazione top! Assolutamente soddisfatta. Non posso che consigliare lo studio perché veramente preparati e orientati alle necessità dei clienti!” Ada G.

#9 LPzR Architetti Associati

4,9 Stelle (15 recensioni), Via Monte Rosa, 17, Milano MI; 02 4801 1235

Uno studio di Architetti giovani ma estremamente competenti ed entusiasti: capaci di unire innovazione e modernità a storia e tradizione, osando senza strafare, innovando senza stravolgere, in un paese come l’Italia in cui è estremamente complesso proporre soluzioni nuove e fresche da integrare a 2000 anni di storia dell’Arte e dell’Architettura. Innovare senza tradire. Date un’occhiata ai loro progetti.” Riccardo S.

#8 NIIN Studio Architetti

5,0 Stelle (5 recensioni), Via Giorgio Washington, 60, Milano MI; 320 329 6382

“Ho contattato lo studio per una ristrutturazione totale del mio appartamento. La soluzione individuata per la suddivisione degli ambienti mi ha consentito di massimizzare l’utilizzo degli spazi. Sono molto soddisfatta, anche della direzione lavori, di tutti i suggerimenti per materiali, arredi ecc. Consiglio assolutamente lo studio, ho trovato professionalità, competenza e attenzione ai dettagli.”  Rossella V.

#7 Studio MDW architetti associati

5,0 Stelle (6 recensioni), Viale Cirene, 14, Milano MI; 02 9684 5457

“Professionisti di alto livello che mi hanno fornito un’attenta assistenza accompagnandomi in ogni scelta. Consiglio di rivolgervi allo studio anche per la loro disponibilità e simpatia.” Lorenzo B.

#6 Atelier Architettura Milano

5,0 Stelle (6 recensioni), Viale Lazio, 4, 20135 Milano MI; 02 5519 4085


“Ho ristrutturato un bilocale in Via Brembo a Milano con la collaborazione dell’Arch. Zanetti, sono rimasta molto soddisfatta. Professionale e molto disponibile per qualsiasi problematica, si è occupato di tutta la parte progettuale, amministrativa ed esecutiva dei lavori.Risultato finale ottimo, lo consiglio vivamente.” Cristina B.

#5 MAP Architettura

5,0 Stelle (9 recensioni), Via Giovanni Enrico Pestalozzi, 10, Milano MI; 02 891 1910

“Molto professionali! Mi sono trovato bene e sicuramente li ricontatreró nel caso avessi ancora bisogno.” Gianluca T.

#4 Architetto Silvia Lagori

5,0 Stelle (10 recensioni), Via Giovanni Battista Niccolini, 2, Milano MI; 338 858 2790

“Voglio esprimere un giudizio estremamente positivo per il lavoro svolto dall’arch. Silvia Lagori che ha seguito la ristrutturazione dell’appartamento di mia figlia a Milano in tutte le sue fasi, dalla progettazione alla ricerca dei preventivi e delle più adatte ditte esecutrici, dal supporto per la scelta dei materiali e del mobilio alla cura del cantiere e delle incombenze burocratiche e antinfortunistiche, dalla direzione/presidio dei lavori fino alla felice consegna. Un servizio chiavi-in-mano davvero impeccabile e puntuale.” Vanni M.

#3 ArcHITects srl

5,0 Stelle (13 recensioni), Via Pontaccio, 10, Milano MI; 02 5843 0760

“Veri professionisti. Fin da subito Tomaso ha saputo interpretare le nostre esigenze, indicandoci la soluzione più appropriata alle nostre aspettative. Ho molto apprezzato la preparazione su tematiche tecniche e burocratiche, oltre che la maniacale attenzione ai dettagli. Come nota distintiva rispetto a mie precedenti esperienze con altri professionisti, ho percepito una sincera sensibilità nel fornire una stima economica veritiera e ragionevole.” Marcello M.

#2 Arco Associati

5,0 Stelle (14 recensioni), Via Giuseppe Candiani, 122, Milano MI; 02 3931 1299

“Ho chiesto consulenza ad Arco PRO X per poter riaprire il mio negozio in sicurezza e serenità. Con grande professionalità hanno sviluppato un progetto misurato alle mie esigenze che con l’ausilio di nuove tecnologie mi garantirà un ambiente completamente sanificato ogni giorno, per me e i miei clienti. “ Angela R.

#1 Archventil

5,0 Stelle (20 recensioni), Corso S. Gottardo, 8, Milano MI; 02 4942 9614

“Abbiamo appena finito un grande progetto per noi di ristrutturazione casa. Un progetto lungo, ma molto sodisfacente. Molti cambiamenti e creazioni da zero. Siamo affidati ad Archventil studio, che sono piaciuti subito dalla piccola ricerca e siamo rimasti contenti dalla loro visione, modernità e freschezza delle idee. Non siamo clienti facili, direi, visto che abbiamo avuto fin dall’inizio le idee chiare, ma con giusto collaborazione e loro supporto è venuto un gioiello molto prezioso.” Andrey G.

Continua la Lettura con: La TOP 10 degli IDRAULICI più STELLATI di MILANO

SARA FERRI

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Quante FERMATE ha la M1?

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Credits pamypt IG - Treno M1 in arrivo

Ecco quante fermate ha la M1, quando sono state inaugurate, i lavori in corso per l’estensione della linea e i progetti approvati.

Quante FERMATE ha la M1?

 – Schema M1

La M1 o linea rossa è la prima metropolitana entrata in servizio a Milano, la seconda in Italia dopo la MB di Roma, e rimane ancora oggi quella con il maggiore numero di fermate: 38, segue la M2 con 35. I lavori per la linea, finanziati anche da un prestito dei cittadini, sono iniziati nel 1957 e l’inaugurazione è avvenuta nel 1964 con il primo tratto di 21 fermate da Sesto Marelli a Lotto. Nel 1966 hanno aperto le stazioni di Wagner, De Angeli e Gambara, nel 1975 altre tre fino a Inganni e quella di QT8. Altre sette sono diventate operative negli anni ’80, una nel 1992 e infine nel 2005 ha visto passare i primi treni la stazione di Pero.

# Le future estensioni della linea rossa

Credits: Urbanfile – Prolungamento M1 Monza-Bettola

Nei prossimi anni la M1 aggiungerà ulteriori fermate confermandosi ancora di più al primo posto a Milano. Nel 2024 dovrebbero inaugurare a nord le due stazioni di Sesto Restellone e Cinisello-Monza, i cui cantieri sono aperti da oltre 10 anni a causa di vicissitudini finanziarie delle aziende costruttrici, per un prolungamento del tracciato di 1,9 km.

Prolungamento M1

Nel 2023 è programmata la partenza dei lavori per l’estensione della linea a sud-ovest, partendo dall’attuale capolinea di Bisceglie, con 3,5 km di binari aggiuntivi e tre nuove fermate: Valsesia, Baggio e Quartiere Olmi. L’apertura di questa tratta è prevista entro il 2028.

Leggi anche: Le ESTENSIONI FUTURE delle linee della METROPOLITANA

Continua la lettura con: Qual è la LINEA METROPOLITANA più LUNGA di Milano?

FABIO MARCOMIN

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🔴 Una notte da DIO: INAUGURA la CHIESA di Milano trasformata in HOTEL di LUSSO

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Martedì 13 settembre 2022. L’evento di inaugurazione ufficiale di un hotel divino, nel vero senso della parola. Si tratta del nuovo NH Collection Milano CityLife che consente di dormire in una ex chiesa che ha cambiato il proprio volto stravolgendo la sua classica funzione, cercando di mantenerne alcuni degli aspetti più suggestivi. E dove poteva succedere se non a Milano?

Una notte da DIO: INAUGURA la CHIESA di Milano trasformata in HOTEL di LUSSO

# Cristo Re: da chiesa abbandonata a hotel di lusso

Credits foto chiesa prima della riqualifica: blog.urbanfile.org
Prima e dopo

Della vecchia Chiesa di Cristo Re in zona Portello, da tempo abbandonata, è rimasto ormai solo un ricordo o meglio ne è stata preservata una buona parte della struttura ma per una funzione completamente diversa. A partire dal 2016, NH Hotels ha deciso che quella chiesa abbandonata sarebbe diventata un hotel da aggiungere alla sua collezione di alloggi super lussuosi. Così, lo stesso anno, sono iniziati i lavori di riqualificazione che hanno portato oggi all’evento di inaugurazione ufficiale. 

‌La Chiesa di Cristo Re è stata costruita ormai un secolo fa, ma già negli anni ’90 è caduta in disuso. Era stata progettata con uno stile neo-manierista e consacrata dal cardinale Schuster nel 1935. Non ebbe una vita particolarmente lunga, se si pensa anche a cattedrali costruite mille anni fa, ma, dopo 20 e più anni di non utilizzo, questa volta la Chiesa di Cristo Re potrebbe avere la sua rivincita.

# Il progetto di Quattroassociati per NH Hotels

Ristrutturazione Chiesa Cristo Re

Abbandonando il termine chiesa e chiamandola ora hotel, l’edificio in via Colleoni 14 è stato rivoluzionato dallo studio di architettura Quattroassociati.

Il progetto ha preservato la struttura della chiesa. La facciata è rimasta pressoché la stessa salvo il timpano che è stato rimosso, cambiando solamente intonaco. Gli spazi delle navate e, in generale, quelli adibiti alla preghiera sono stati trasformati invece nei luoghi di accoglienza dell’hotel. Una grande hall con receptionist e tutte le principali attività di accesso all’hotel. Immediatamente dietro la struttura originaria è stato costruito un edificio ex-novo, all’interno del quale si trovano tutti gli altri servizi del nuovo albergo di lusso milanese.

# L’NH Collection Milano CityLife ha 185 stanze e una piscina sul tetto

Credits: idealista.it – Chiesa hotel

Dopo essere entrati in una hall pulita ma imponente, le stanze, ben 185, la sala congressi, il ristorante e la piscina con terrazzo sul rooftop sono tutti nel nuovo edificio di 14 piani. La NH Hotels ha fatto diventare la Chiesa di Cristo Re casa sua e casa dei suoi futuri ospiti. A due passi dalla vecchia fiera, la compagnia di hotellerie si aspetta un successo di proporzioni bibliche. 

Martedì 13 settembre è di scena il primo evento ufficiale con inaugurazione e conferenza stampa. 

 

Continua la lettura con: Gli HOTEL PIÙ PARTICOLARI della LOMBARDIA: 7 notti strane vicino a Milano

FABIO MARCOMIN

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CUMIANA: la SAVANA a due ore da Milano

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E’ un’immensa area verde, interamente pedonale, dove si può viaggiare tra Asia e Africa, alla scoperta di molti posti incantevoli: il Madagascar dei lemuri e delle tartarughe giganti, la Giungla Asiatica dei gibboni e delle tigri, la Fattoria del Baobab con gli asini somali, i dromedari e i buoi dei watussi. All’interno del Bioparco c’è anche il Lake Easy Resort, il primo glamping italiano realizzato all’interno di un giardino zoologico.⁠ Tutto questo a due ore da Milano. 

CUMIANA: la SAVANA a due ore da Milano

# Il Bioparco Zoom di Cumiana, tra Africa e Asia

Il Bioparco Zoom Torino di Cumiana è un’immensa area verde, interamente pedonale, dove si può viaggiare tra Asia e Africa, alla scoperta di molti posti esotici: il Madagascar dei lemuri e delle tartarughe giganti, la Giungla Asiatica dei gibboni e delle tigri, la Fattoria del Baobab con gli asini somali, i dromedari e i buoi dei watussi, l’Anfiteatro di Petra con i suoi maestosi rapaci.

Credits zoomtorino IG – Hyppounderwater

Ancora il Serengeti con giraffe, zebre, struzzi e tante altre specie. Imperdibile è l’Hippo Underwater, il primo speciale acquario all’aperto in Italia, dove è possibile vedere gli ippopotami nuotare sott’acqua tra 2.000 pesci tropicali.     

# Lake Easy Resort: dormire e svegliarsi tra giraffe e rinoceronti

Credits angelica butera IG – Resort Bioparco

All’interno del Bioparco ha inaugurato nell’estate di quest’anno il Lake Easy Resort, il primo glamping italiano realizzato in un giardino zoologico e composto da 20 lodge affacciate su un bacino d’acqua artificiale che si ispira al Lake Easy in Tanzania, alla sua biodiversità e ai popoli che lo abitano. Il resort richiama le soluzioni abitative presenti nel Continente Nero durante un safari ed è strutturato come un vero e proprio campo tendato africano.

Credits robycurti IG – Safari Torino

Gli ospiti che scelgono di dormire nel resort possono usufruire in modo esclusivo della Savana Terrace per godere di un’esperienza unica a colazione o nel pomeriggio a sorseggiare un thè o prendere un aperitivo osservando gli animali della Savana passare davanti ai propri occhi.

Credits hannablue1999 IG – Bolder Beach

Sono presenti anche altri habitat che riproducono ambientazioni africane, la Bolder Beach, riproduzione di CapeTown in Sudafrica, dove rilassarsi sulla spiaggia bianca con ombrelloni e sdraio in stile africano o nuotare accanto a pinguini africani separati solo da una vetrata e MalawiBeach, una spiaggia di sabbia rosa con piscina che riproduce il lago Malawi. 

 

Continua la lettura con: Le località del giorno (per una gita da Milano)

Bormio, Monza, Valsassina, Bardineto, Valle d’Intelvi, Como, Maranello, Tremosine, Madonna di Campiglio, Val Vigezzo, Punta Sasso, Portofino, Bellagio, Legnano, Sottomarina, Bobbio, Brolo, Preda Rossa, Lomello, Bergamo, Madruzzo, Gaggio, Pusiano, Gera Lario, Chamois, Lerici

FABIO MARCOMIN

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🔴 MILANO sempre più CARA: in lizza con Londra e Parigi per il trono in Europa. Ma non per gli stipendi

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Ph. fototommy - pixabay

Nel pieno della crisi energetica e delle bollette esorbitanti Milano continua a scalare la classifica europea delle città dove il costo della vita è più alto. Da anni al primo posto assoluto in Italia, sta facendo a gara con le metropoli più importanti. Con la poco trascurabile differenza che gli stipendi dei milanesi continuano inesorabilmente a perdere potere d’acquisto. 

🔴 MILANO sempre più CARA: in lizza con Londra e Parigi per il trono in Europa. Ma non per gli stipendi

# Milano tra le città più care d’Europa insieme a Parigi e Londra

Andrea Cherchi – Tetto Galleria e Duomo

Il capoluogo lombardo è competizione con Parigi e Londra per diventare la città più cara d’Europa. L‘inflazione ha abbattuto il muro dell’8%, un dato che non si vedeva dal 1994, e che ha portato la città a superare Monaco di Baviera per quanto riguarda il costo della vita. La differenza con le altre metropoli europee è che gli stipendi non si sono adeguati: in alcuni settori hanno persino perso di poter d’acquisto rispetto a 30 anni fa.

# In crescita gli scontrini di bar e ristoranti

@jorisvangrieken IG – Bar Cracco

La crisi energetica e il costo esorbitante delle bollette oltre ad avere impattato negativamente sulle famiglie in modo diretto, lo ho fatto in modo indiretto per la scelta di molti bar e ristoranti di far ricadere le maggiori spese di luce e gas sui consumatori finali con scontrini maggiorati.

Così, se una tazzina di caffè cresce mediamente di qualche centesimo di mese in mese, una colazione o una cena in caffetterie e ristoranti da un livello medio-alto fino agli stellati aumenta in modo ancora più marcato riducendo sempre di più la fetta di milanesi che può permettersi di metterci piede. 

# Gli affitti continuano ad essere i più alti in Italia

@rentingmilan IG – Casa a ringhiera sui Navigli

La disparità e l’esclusione sociale si accentua ancora di più se si prende in considerazione il costo degli affitti e il valore al metro quadro degli immobili. Anche in questo caso Milano si conferma la città più cara d’Italia e tra le più care in Europa e sono proprio gli studenti e i giovani lavoratori, coloro che vorrebbero costruire il proprio futuro nel capoluogo lombardo, a essere i più colpiti. Per una stanza in affitto servono infatti in media 620 euro al mese, il 20% in più rispetto al 2021 e dell’8,2% rispetto al pre-pandemia, quando nella capitale ne bastano poco più di 450.

Continua la lettura con: Milano città TROPICALE: le TEMPERATURE RECORD dell’estate più CALDA di sempre

FABIO MARCOMIN

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Le peggiori PAURE di chi arriva a MILANO da FUORI (anche solo per un giorno)

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Il ragazzo di campagna

Quali sono gli incubi di chi arriva in città anche solo per un giorno? Mentre i milanesi sono ormai abituati anche agli aspetti più atipici della vita nella loro città, per i forestieri è tutto diverso. Ecco le 5+1 paure di chi arriva a Milano da fuori.

Le peggiori PAURE di chi arriva a MILANO da FUORI (anche solo per un giorno)

#1 L’area B / l’area C: quando il navigatore ti dice che “devi avere le autorizzazioni richieste”

espansionetv – Area B e Area C

“Devi avere le autorizzazioni richieste”. L’ammonimento inesorabile per chi arriva in auto a Milano seguendo il navigatore. Il problema è che capire l’area B e C per chi arriva da fuori è veramente complicato. Se imponi l’opzione di “evita pagamenti” sul navigatore e vuoi andare a Milano, questo cercherà di farti fare strade impossibili e in qualche modo non ti porterà mai effettivamente in città. Cerchiamo allora di fare un po’ di chiarezza e aiutare chi continua a non capire la divisione.

L’Area C è un’area del centro storico di Milano con restrizioni di accesso per alcune tipologie di veicoli: corrisponde alla Zona a traffico limitato (ZTL), ovvero alla Cerchia dei Bastioni, o circonvallazione interna. L’Area B invece è più recente e coincide con gran parte del territorio della città, in questo caso vieta il transito ai veicoli più inquinanti e quelli superiori ai 12 metri di lunghezza che trasportano merci. Ma da ottobre le cose si fanno ancora più complicate con il divieto esteso fin dai Diesel Euro 4 ma con la possibilità di disporre di una scatola nera che consente di viaggiare in città fino a un tot di chilometri. Chiaro? Insomma. 

#2 Il parcheggio: dove lasciare la macchina senza pagare una fucilata?


parcheggi creativi

Esistono parcheggi con le strisce bianche a Milano? Per chi arriva da fuori la risposta è NO. Sicuramente ci sono parcheggi gratuiti in città, ma trovarli è veramente un incubo. Milano, per quanto riguarda i parcheggi, è un’alternanza di blu (a pagamento) e giallo (i parcheggi riservati ai residenti). E poi c’è il classico parcheggio alla milanese: su marciapiedi, tra gli alberi o in posti inimmaginabili dove non sempre è chiaro se si possa o no lasciare l’auto. E poi le eterne domande, le righe blu e gialle valgono anche la notte? E il week end? E quanto si paga per la multa? Tutte risposte a cui neppure un milanese di lunga esperienza sa sempre dare la risposta. 

#3 Il caldo infernale d’estate

Milano non è la città più calda d’Italia. Ma d’estate le statistiche saltano: per umidità e temperatura nei mesi estivi il caldo diventa soffocante. Quell’afa che fa sudare chiunque, per chi non è abituato a vivere a Milano, è veramente terribile. Si dice che a Milano, anche rispetto alle zone limitrofe, ci siano sempre qualche grado in più, ed è vero! Per questo chi arriva da fuori nei mesi estivi si immagina di entrare in un girone dantesco. 

#4 Il budget

Sì, Milano è cara! Chi arriva da fuori sa già che a Milano spenderà di più che a casa sua, ma quando gli capita di pagare uno spritz 15 euro allora gli viene un mancamento. Ovviamente anche nella città meneghina si trovano posti economici, ma qui tutto è più caro e soprattutto bisogna sapere dove andare a comprare a prezzi più accessibili. Cosa che il forestiero non sempre conosce, manifestandosi così come un pollo da spennare. 

#5 Scegliere dove mangiare

 spaziomovida- – Aperitivi sui Navigli

A Milano ci sono così tanti posti dove mangiare che a volte la scelta diventa impossibile. Si è troppo indecisi tra un pizza, il sushi, una cucina tipica milanese, thailandese, messicana o qualsiasi tipo di cucina o piatto.  Troppe opzioni.

#5+1 La coda in Tangenziale

business online

Il traffico è davvero un incubo ovunque, ma Milano ne è la regina. Guidando a Milano si accumula un livello di stress talmente alto che i milanesi potrebbero vincere un premio per il loro coraggio di mettersi in macchina ogni giorno (almeno quelli che girano per la città in auto). Ma un premio andrebbe dato assolutamente anche a chi viene da fuori, che deve farsi chilometri e chilometri di coda all’ingresso in tangenziale.

Continua la lettura con: Gli INCUBI METROPOLITANI dei MILANESI

BEATRICE BARAZZETTI

copyright milanocittastato.it

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To-do Milano: appuntamenti della SETTIMANA dal 12 al 16 settembre

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Credits: notizie musica

Settimana di cesura. Si concludono festival estivi e si inaugurano fiere e cartelloni autunnali. 
Musica e spettacoli sono tra i grandi protagonisti. Via anche a drink party. Senza farci mancare le iniziative di quartiere.

To-do Milano: appuntamenti della SETTIMANA dal 12 al 16 settembre

# Sommario

 

# Lunedì 12: Recupero Spaghettiland & Elisa al Castello

Elisa – Credits: instArt Magazine
  • Dito nella Piaga Laila Al Habash & more TBA, al Circolo Magnolia di Segrate, via Circonvallazione n. 41, l’evento legato a Spaghettiland. L’evento era in programma a giugno all’Arena di Milano ma poi rimandato. Si inizia dalle ore 19.00 .
  • Elisa: seconda serata consecutiva di Elisa al Castello Sforzesco. Dopo il debutto di domenica 11 Back To The Future Tour è protagonista del Cortile sforzesco.

 

# Martedì 13: Startup Conference, itinerario alla riscoperta dei borghi Sud e l’apertura della “Marracash Week”

Credits: notizie musica
  • Milano Startup Conference 2022: all’Impact Hub di via Aosta 4, a partire dalle 18.30, si apre il meeting che crea rete tra centinaia di startupper e investitori internazionali. L’evento è gratuito
  • La riscoperta dei borghi Sud di Milano: Organizzato da Aria Ex Macello, con ritrovo alla sede di Viale Molise 62, parte un itinerario tra Quinto Sole, Macconago e i Tre Ronchetti. Partenza dalla 18.30, conclusione prevista per le 20.00.
  • Marracash: parte di martedì la 5 giorni che Marracash ha dedicato alla sua Milano. Persone Tour al Forum di Assago porta l’artista milanese e i suoi due album Persone e Noi, Loro, Gli altri che non smettono di collezionare successi di vendite e di pubblico.

 

# Mercoledì 14: inaugura la stagione fieristica, Bolle gratis alla Scala e drink party in terrazza

Onegin – Credits: Teatro alla Scala
  • Fiera Filo: inaugura la stagione fieristica con Fiera Filo, la rassegna internazionale dedicata all’esposizione di filati e fibre tessili. Taghet: b2b, al MiCo di Via Gattamelata 5.
  • Workshop con Jon Bronxl: Giornata all’insegna della fotografia, con esplorazione urbana e shooting time in due tempi, sotto l’esperta guida di Jon Bronxl.
    Prima parte dalle 10.00 alle 12 con ritrovo in P.le Loreto, seconda parte dalle 14.00 alle 17.00 con ritrovo in Via Orefici.
  • Welcome back Roof party: Spaces Italy ospita un drink party di bentornato sul terrazzo con vista Duomo. Dalle 18.30 alle 20.30, con accesso da Corso Europa 15.
  • Ramada Summer Fest: ultimo dei 10 appuntamenti organizzati dal Plaza Ramada di via D’Ancona, con la collaborazione di LMH Food. Per l’ultima serata di socialità sono in scena The Groove Fellas, la formula è quella dell’aperitivo con inizio alle ore 19.00.
  • Onegin, con Roberto Bolle: al Teatro alla Scala l’associazione Gruppo Interesse Scala e il Comune di Gussago organizzano il balletto Onegin, con Roberto Bolle. L’evento è gratuito.
  • Tre secoli in scena: in occasione dei 150 anni del Teatro Dal Verme di via S. Giovanni sul Muro, concerto di apertura della rassegna Tre Secoli in scena: con l’orchestra dei Pomeriggi Musicali e la direzione di James Feddek, musiche di Mozart, Rossini e Bellini, su testi di Davide Rondoni.
  • Marracash: seconda serata del Persone Tour dell’artista milanese, al Forum di Milano-Assago alle 21.00.
  • Il saluto di Elisa: conclude la suite dedicata a Milano della raffinata cantautrice triestina, con l’ultimo dei suoi 3 concerti al Castello Sforzesco.

 

# Giovedì 15: Festival della Biodiversità, festa in piazza Leonardo e si parla d’amore in libreria

Triennale-Credits: Zero.eu
  • Smart Plastic: al Museo Storico Alfa Romeo di Arese, dalle 13.30 debutta la 9^ rassegna dedicata al polimero plastico ad alte prestazioni applicato in tutti i campi industriali. Testimonial provenienti da tutto il mondo accademico, industriale e della ricerca.
  • Milano/Non Milano: il Margini Festival della Triennale cerca di rispondere all’annosa domanda che accompagna una delle anime della città: “È il resto d’Italia ad aver bisogno di Milano per formare e creare nuovi talenti, oppure è il capoluogo lombardo ad aver bisogno del talento di chi viene da fuori per sostentarsi?”. Dalle 16.30 in viale Alemagna.
  • Welcoming aperitivo: un semplice aperitivo di benvenuto in Piazza Leonardo Da Vinci, per celebrare la ripresa accademica con l’associazione Enterpreneurship Club Polimi. Inizio alle 18.30
  • Festival della Biodiversità: partenza dell’edizione 2022 alla Cascina Centro Parco di via Clerici al 152. A Sesto San Giovann La festa di apertura prevede l’introduzione istituzionale, una mostra, un arboreto musicale e l’aperitivo.
  • Come si fa a parlar d’amore?: Noi libreria di via delle Langhe 18, organizza un dialogo tra la scrittrice Alessia Todeschini e l’illustratrice Lavinia Fagiuoli, per ricombinare la scrittura e il disegno intorno al sentimento dell’amore. Conduce Francesca Favroto di Vanity Fair.

 

# Venerdì 16 (orario diurno): la cultura del caffè alla Fiera, porte aperte alla scherma e laboratorio teatrale ispirato dalla poesia

HOMI coffee experience – Credits HOMI Milano
  • HOMI Coffee Experience: La Cultura del caffè, degli oggetti della tavola e casalinghi, con particolare attenzione al caffè e al retail, per la manifestazione fieristica che fa da riferimento al mondo della casa e della cucina. Apre i battenti alla Fiera di Rho dalle 9.30 alle 18.30
  • Immaginare la poesia: laboratorio con parole di poesia, canzoni e immagini per fare teatro insieme alla Compagnia Lumen, presso Il Ristoro della Rane & Ranokkio di via Pescara 42 dalle 16.00 alle 18.00
  • Scherma a porte aperte: l’associazione Milano Scherma SSD organizza un open day alla sede di via Corrado II il Salico, per far provare la scherma ai bambini dai 5/6 anni, fino ai ragazzi over 14. La prenotazione è obbligatoria: dalle 17.00 alle 18 i 5/6 anni, dalle 18.10 alle 19.00 la fascia 9/13 anni e dalle 19.20 per un’ora, è il turno degli over 14.

Appuntamento a giovedì 15 per l’edizione #To-do Milano dedicata al weekend

Continua a lettura con: Ufficiale: a ottobre parte la METRO BLU! Si viaggerà su queste FERMATE

LAURA LIONTI

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Effetto “total white”: riaperta PIAZZA CASTELLO

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Andrea Zoppolato - Piazza Castello

La riqualificazione dell’area attorno al Castello Sforzesco, da largo Cairoli a piazza Castello, sta proseguendo secondo i tempi previsti e una prima parte è stata aperta al pubblico. Ecco le immagini e il punto sui lavori.

Effetto “total white”: RIAPERTA PIAZZA CASTELLO

# Riaperta l’area di via Beltrami

L’importante riqualificazione che interessa tutta l’area attorno al Castello Sforzesco sta procedendo e nei giorni scorsi è stata aperto lo spazio di via Beltrami, antistante il castello, che unisce largo Cairoli con piazza Castello.

L’intervento ha previsto la posa di una pavimentazione in granito bianco di Montorfano, delle panchine in marmo e l’installazione di un perimetro di “milomat”, i pilomat di design progettati appositamente per Milano per proteggere il lato dell’area che affaccia su largo Cairoli.

# Il punto sui lavori

Il restyling dell’area però non si esaurisce con l’apertura di questo spazio rinnovato per i cittadini. Sono in fase di creazione i cordoli in marmo e nuove aiuole lungo piazza Castello, mentre anche tra via Lanza e via Beltrami verrà posato il granito bianco di Montorfano.

Credits: Urbanfile – Progetto di restyling Cairoli/Piazza Castello

I lavori prevedono poi la messa a dimora di tre nuovi filari di alberi ai lati della piazza e la riqualificazione dei viali che la collegano a Foro Bonaparte, con il calcestre bianco al posto dell’asfalto. La durata complessiva di tutto il cantiere, compreso il tempo già trascorso, è stato stimato in 500 giorni.

# I resti dei bastioni ricoperti su decisione della Sovrintendenza 

L’unico punto in cui molto probabilmente non verranno piantati i nuovi alberi, come da progetto, sarà quello nel tratto da via Quintino Sella verso Lanza. Qui infatti erano stati rinvenuti i resti dei bastioni del Cinquecento e Seicento realizzati a scopo difensivo quando il castello divenne una caserma e fortezza durante le denominazioni spagnole.

La decisione della Sovrintendenza alle Belle Arti è stata quella di non spostarli per esporli in qualche area museale ma di lasciarli e ricoprirli di terreno. In questo modo non ci sarà spazio a sufficienza per le radici degli arbusti e i milanesi non potranno ammirare una testimonianza del passato della città.

Leggi anche: PIAZZA CASTELLO avrà un nuovo VOLTO: il restyling entra nel vivo

Fonti e foto: Urbanfile

Continua la lettura con: La proposta: PASSERELLA PEDONALE CIRCOLARE SOPRAELEVATA a Loreto e nelle altre grandi piazze di Milano

FABIO MARCOMIN

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Il video del giorno: MILANO e VINCENZO

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Milano e Vincenzo. Non è una canzone, è un inno d’amore per Milano. 

Qui in una diversa versione, in un video girato per Milano. 

Mi piacciono i tuoi quadri grigiLe luci gialle e i tuoi corteiOh, Milano, sono contento che ci seiVincenzo dice che sei freddaFrenetica e senza pietàMa è cretino, e poi vive a Roma e che ne sa

 

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La CASA fusa con gli ALBERI: sarà questo il futuro delle nostre città?

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ph. archdaily

L’unione tra architettura e natura non si era mai spinta a questo punto. Invece di portare il verde nei nostri palazzi, si è fatto l’opposto: si è immersa una casa in una foresta. Letteralmente. Questo il risultato. Potrebbe ispirare anche il nostro futuro?

La CASA fusa con gli ALBERI: sarà questo il futuro delle nostre città?

# Un labirinto nella foresta ancestrale

ph. dezeen

Lo studio messicano MCxA Group di Mauricio Ceballos è stato chiamato per progettare una casa-vacanze su una collina molto particolare. Innazitutto per il microclima clima unico, poi perché nei pressi si trova un antico centro cerimoniale azteco, una delle tre piramidi monolitiche al mondo.

Infine perché circondato da giganteschi alberi secolari che – nell’intenzione dei proprietari – dovevano circondare la casa-vacanze.
La casa si trova a Malinalco, a circa 115 km a sud da Città del Messico nella regione di Ixtapan.
Il progetto è stato denominato Casa Mague e per far parte dell’ambiente circostante, gli ambienti girano intorno agli alberi e si sviluppano in uno spazio labirintico.

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# Obiettivo: lasciare la foresta intatta

ph. archdaily – analisi sito e progetto

Il team di progettisti si ispira ad un blocco rettangolare, che finisce per integrarsi con l’ambiente boschivo e il contesto storico, su una superficie di 270 m².
«Non sono stati toccati radici, tronchi o rami. In questo modo sono emersi spazi labirintici che cambiano continuamente la percezione a seconda della luce e dell’ora del giorno» dichiara entusiasta Ceballos.

La sfida è stata quella di dar vita ad un edificio contemporaneo «capace di fondersi in un contesto preispanico». Per non intaccare gli alberi, il sito è stato accuratamente scansionato e, i diversi volumi, sviluppati intorno ad essi.

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# Visione azteca e che imita la natura

ph. archdaily

Partendo dalla visione azteca dal legame con la natura, la casa-vacanza si fonde con la cosmovisione mesoamericana, dove gli alberi hanno un significato rituale. In questa visione le radici di un albero simboleggiano il collegamento con il mondo sotterraneo, i tronchi rappresentano la vita umana terrena e le cime il collegamento con gli dei.
Casa Mague ha tre strati concettuali: la base, le pareti e il tetto, inseriti in una chioma di alberi. Questi strati si ispirano alla struttura e alle associazioni spirituali di un albero.

Gli ambienti godono di una netta separazione tra gli spazi comuni e quelli privati. Il lato ovest dell’abitazione ospita quattro camere da letto, mentre la parte centrale e orientale comprende le parti comuni. Come sottolinea il team di MCxA, gli interni della casa diventano esterni, ma anche gli esterni del sito dialogano con gli interni per mantenere gli abitanti in contatto con la natura. Gli spazi multifunzionali sono stati progettati in modo da potersi trasformare in base alle esigenze del momento, dove si possono svolgere tutti i tipi di attività, dal riposo al lavoro a casa.

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# Materiali e tecniche antiche

ph. archdaily

I riferimenti al sito storico ritornano in diversi modi. La piramide è reinterpretata nello spazio principale, costituito da blocchi di legno e pietra, provenienti dalla collina. La pietra monolitica scolpita rappresenta il focolare, diventando un omaggio alla cultura gastronomica messicana. Inoltre è stato impiegato il  Chukum, un antico stucco maya, per unire gli elementi.
La vista diretta sull’acquedotto che confina con il sito, crea una combinazione armoniosa che funziona come un insieme unico.

Casa Mague è provvista di un sistema per la raccolta delle acque piovane e il trattamento delle acque grigie, riutilizzate per l’irrigazione. È prevista una riduzione del consumo energetico attraverso luci e sensori; infine la gestione dei rifiuti con il compostaggio e il riciclo di vetro, alluminio e cartone.

Fonte: Dezeen

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LAURA LIONTI

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Qual è la LINEA METROPOLITANA più LUNGA di Milano?

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Qual è la linea metropolitana più lunga di Milano?
Credits rollina18 IG - Metropolitana Milano vagone

Vediamo qual è la linea metropolitana più lunga di Milano, quante sono le fermate, gli interscambi e i progetti di sviluppo futuri. 

Qual è la LINEA METROPOLITANA più LUNGA di Milano?

Credits: foto di redazione – M2

La linea verde o M2 è stata la seconda linea metropolitana ad essere inaugurata, nel 1969, ma ad oggi è ancora la più lunga di Milano. Si sviluppa lungo 40,4 km da sud-ovest e nord-est e con 35 fermate è appena dietro alla M1 che ne ha 38. Una curiosità sulla M2: è l’unica metropolitana a viaggiare parzialmente in superficie, sia in viadotto che a raso. A nord tra Cimiano e i due capolinea e a sud dopo Famagosta.

# Quattro interscambi e quattro diramazioni

Credits: wikipedia.org -Linea M2

Ha quattro interscambi: a Loreto e a Cadorna FN con la M1, a Centrale Fs con la M3 e a Porta Garibaldi con la M5. A questo si aggiunge il collegamento con “MeLa”, una funicolare su binari di due fermate che collega la stazione di Cascina Gobba con l’Ospedale San Raffaele. Tra i record cittadini di questa linea c’è anche il numero di diramazioni: quattro, due a nord verso Cologno Nord e Gessate e due a sud verso piazza Abbiategrasso e Assago Forum.

Leggi anche: La MeLA: la METRO FANTASMA di Milano

# I futuri progetti di estensione allo studio

Prolungamento M2

In direzione nord-est è allo studio un prolungamento come metrotranvia veloce o metropolitana leggera da Cologno Nord a Vimercate, con alcune fermate intermedie a Brugherio, Carugate e Concorrezzo. 

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FABIO MARCOMIN

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